Archivi. 146



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 146 del 23 marzo 2013

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di dicembre 2008 (parte prima)

2. All'osteria della luna piena

3. I pacifisti parastatali

4. Abolire l'ergastolo

5. Le vittime al rogo

6. Dopo Mumbai

7. Si e' svolta a Viterbo il 4 dicembre un'iniziativa di informazione contro il mega-aeroporto fuorilegge

8. Necessita' della nonviolenza

9. La doppia truffa del mega-aeroporto

10. Il fallimento delle armi, l'urgenza della nonviolenza

11. Terme vs mega-aeroporto

12. Sciopero

13. Ridurre il trasporto aereo per difendere ambiente, salute, diritti. Un opportuno promemoria dal congresso del Movimento Nonviolento

14. In cammino

15. La scelta necessaria

16. Di meno, e piu' lentamente

17. Nonviolenza, una scelta di autonomia

18. Nonviolenza o catastrofe

19. Ridurre il trasporto aereo: una urgente necessita' nell'interesse dell'umanita' intera

20. Nella giornata internazionale dei migranti

21. Al compiersi del piano piduista

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI DICEMBRE 2008 (PARTE PRIMA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di dicembre 2008.

 

2. ALL'OSTERIA DELLA LUNA PIENA

 

C'e' brava gente che vuole discutere con i leghisti sulla proposta di apartheid scolastico. A quando il dibattito con Hitler sulla bonta' dei campi di sterminio?

*

Il rappresentante del Vaticano all'Onu esprime contrarieta' alla proposta di depenalizzazione universale dell'omosessualita'. Che tradotto in lingua corrente vuole dire che esprime effettuale sostegno alle legislazioni che attualmente finanche condannano a morte chi ama una persona dello stesso sesso. Congratulazioni vivissime, e tanti cari saluti a Mastro Titta.

*

Mentre l'Italia continua a prender parte alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan in flagrante violazione dell'art. 11 della Costituzione, qui tutti guardano da un'altra parte, in attesa che quei massacri giungano nelle nostre case e solo allora chiedersi cosa sta accadendo, cosa abbiamo fatto.

*

Mentre passo dopo passo l'eversione dall'alto berlusconiana sta smantellando legalita' e democrazia, le burocrazie corrotte e totalitarie, complici e arrese al disordine costituito, che una volta pretendevano chiamarsi sinistra (e sinistra non sono mai state, sinistre invece si') si preoccupano del costo degli abbonamenti alle tv che diffondono il fascismo, svuotano le teste e rubano il tempo di vita.

*

L'unica forza politica alla quale sempre sentii valesse la pena di appartenere e' la Prima Internazionale, il cui programma riscrissero Hannah Arendt e Virginia Woolf. Che ogni giorno rinasce nelle lotte delle oppresse e degli oppressi per liberare se stessi e salvare il mondo dalla catastrofe.

*

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

E adesso, oste della malora, portaci un altro mezzo litro e una gazzosa, qui ci sono dei paesani che hanno sete.

 

3. I PACIFISTI PARASTATALI

 

I pacifisti parastatali

quando lo stato ha in corso una guerra

stanno buonini, garbati, curiali

ne' fan pipi' ne' sputan per terra.

 

I pacifisti parastatali

mentre lo stato massacra la gente

son servizievoli e fin serviziali

non si scompongono manco per niente.

 

I pacifisti parastatali

basta a tenerli tranquilli ed inerti

qualche soldino e due cerimoniali

modico e' il prezzo con cui li perverti.

 

I pacifisti parastatali

sono una gioia, sono un giulebbe:

ciechi alle gesta ferine e ferali

quale governo non li apprezzerebbe?

 

4. ABOLIRE L'ERGASTOLO

 

Aderisco con tutto il cuore all'iniziativa per l'abolizione dell'ergastolo.

L'idea che un essere umano possa essere privato della liberta' finche' non sopravvenga la sua morte mi sembra ripugnante.

E confligge non solo con la Dichiarazione universale dei diritti umani ma anche con la Costituzione della Repubblica Italiana laddove all'art. 27, comma terzo, stabilisce che "Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanita' e devono tendere alla rieducazione del condannato", e al comma quarto del medesimo articolo ribadisce che "Non e' ammessa la pena di morte".

 

5. LE VITTIME AL ROGO

 

Dei morti del rogo non dire parole

che oltraggio suonino o beffa.

Vittime sono dell'oppressione di classe.

 

Mai cosi' forte, mai cosi' violenta

mai cosi' totalitaria, mai

cosi' introiettata da tutti coloro

che non sono tra i reietti

e tra i reietti anche.

 

La lotta di classe dei ricchi contro i poveri,

dei rapinatori contro i rapinati,

degli sfruttatori contro gli sfruttati,

degli avidi contro gli affamati,

non si e' mai interrotta.

 

Che riprenda

anche la lotta delle oppresse e degli oppressi.

 

6. DOPO MUMBAI

 

Dopo le stragi di Mumbai ancora una volta tutto e' cosi' chiaro.

O il movimento delle oppresse e degli oppressi fara' la scelta di lotta della nonviolenza, e  rovescera' con la forza della verita' e della democrazia i poteri assassini che dominano e devastano il mondo, o la comune catastrofe sara' inevitabile.

O la Prima Internazionale rinasce nella scelta della nonviolenza che estende non solo a tutti gli esseri umani ma anche agli altri viventi e alla biosfera la rivendicazione del diritto ad esistere, o non vi sara' scampo per alcuno.

*

Le armi sono il nostro comune nemico. Ogni strage, la stessa strage.

Di tutte, di tutti difendi i diritti; di tutti, di tutto abbi tu cura.

La nonviolenza e' la via.

 

7. SI E' SVOLTA A VITERBO IL 4 DICEMBRE UN'INIZIATIVA DI INFORMAZIONE CONTRO IL MEGA-AEROPORTO FUORILEGGE

 

Promossa dal "Centro di ricerca per la pace", si e' svolta a Viterbo nel pomeriggio di giovedi' 4 dicembre 2008 un'iniziativa di informazione dei cittadini sullo scandalo del mega-aeroporto nocivo e distruttivo, fuorilegge e insensato.

*

Il mega-aeroporto devasterebbe la zona termale del Bulicame; provocherebbe gravi danni alla salute e alla qualita' della vita di moltissimi cittadini con l'enorme inquinamento - anche acustico - prodotto; costituirebbe un immenso sperpero di fondi pubblici e danneggerebbe gravemente autentici beni economici e sociali dell'Alto Lazio (ambiente e cultura, termalismo, agricoltura, alta formazione, accoglienza e turismo di qualita' e residenziale) e i legittimi interessi ed i diritti soggettivi dei cittadini che vi risiedono.

Il mega-aeroporto e' del tutto privo di fondamentali requisiti stabiliti dalla vigente legislazione italiana ed europea; confligge con le norme di salvaguardia previste dal Piano territoriale paesaggistico regionale; l'iter autorizzativo e' stato proceduralmente scorretto, carente e scandaloso, fondato su dati non veritieri; sussistono precisi elementi che a rigor di legge rendono irrealizzabile l'opera: non ha mai affrontato la procedura di Valutazione d'impatto ambientale, ne' quella di Valutazione ambientale strategica, ne' quella di Valutazione d'impatto sulla salute; inoltre la mole dell'opera richiederebbe l'espletamento di una procedura autorizzativa preliminare da parte dell'Unione Europea, che invece non vi e' mai stata. Gli stessi fautori della dissennata opera hanno dovuto a piu' riprese ammettere che l'opera e' di fatto irrealizzabile alla luce di rilevanti ed ineludibili vigenti disposizioni normative e regolamentari.

*

Nel corso dell'iniziativa di informazione, svoltasi in viale Trento e in viale Trieste (in cui si trovano stazioni ferroviarie e fermate degli autobus), sono stati diffusi materiali di documentazione prodotti dal movimento che si oppone al mega-aeroporto, e vi e' stata una efficace interlocuzione con cittadini e pendolari.

*

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo ha sottolineato come "il nocivo e distruttivo mega-aeroporto per voli low cost del turismo 'mordi e fuggi' per Roma a Viterbo non puo' essere realizzato. E la lobby che lo ha propagandato fin dall'inizio mentiva sapendo di mentire. Ingannava sapendo di ingannare".

"Si e' trattato di una doppia truffa", ha dichiarato Peppe Sini, "una truffa alla popolazione viterbese: ingannata facendole credere che fosse fattibile e addirittura benefica un'opera che invece sarebbe un disastro per la popolazione locale, un'opera nociva e distruttiva, un'opera fuorilegge. E una truffa ancora piu' grave alla popolazione di Ciampino: ingannata facendole credere che solo la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo - realizzazione fraudolentemente spacciata per certa, e addirittura prossima - avrebbe consentito di liberare Ciampino dall'ingente attivita' aeroportuale che la avvelena; propalando questa menzogna si e' evitato di assumere i provvedimenti li' necessari e urgenti: ovvero la drastica e immediata riduzione dei voli a Ciampino, non delocalizzandoli ma abolendoli tout court".

"Una doppia truffa", ha concluso il responsabile del centro pacifista (tra gli animatori del movimento che si oppone al mega-aeroporto), "che amministratori irresponsabili e affaristi senza scrupoli stanno cercando tuttora di portare avanti nonostante sia stata ormai smascherata. Una doppia truffa: della quale i responsabili devono essere chiamati a rispondere nelle competenti sedi istituzionali. Una doppia truffa: sulla quale devono intervenire le competenti magistrature".

 

8. NECESSITA' DELLA NONVIOLENZA

 

Nelle relazioni internazionali, nei conflitti sociali, nelle scelte politiche, negli ordinamenti giuridici, nelle relazioni tra le persone, nelle relazioni tra l'umanita' e il mondo: la nonviolenza e' la scelta politica, morale, civile, esistenziale necessaria.

 

9. LA DOPPIA TRUFFA DEL MEGA-AEROPORTO

 

Il nocivo e distruttivo mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma a Viterbo non puo' essere realizzato.

E la lobby che lo ha propagandato fin dall'inizio mentiva sapendo di mentire. Ingannava sapendo di ingannare. Imbrogliava sapendo di imbrogliare. Truffava sapendo di truffare.

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Da alcuni mesi a questa parte le istituzioni in cui erano e sono tuttora incistati i personaggi, i gruppi e i comitati d'affari che hanno mestato per condannare Viterbo alla catastrofe ambientale e sanitaria del mega-aeroporto hanno dovuto ammettere, in una sorta di crescendo rossiniano, le magagne e le malefatte di una operazione lobbistica e speculativa irresponsabile e scandalosa; hanno dovuto confessare gli insormontabili impedimenti sia de jure che de facto che rendono quell'opera devastante semplicemente irrealizzabile.

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Ad esempio: il Consiglio comunale di Viterbo ha confessato che per realizzare il mega-aeroporto bisogna fare carta straccia del Piano territoriale paesaggistico regionale e delle relative norme di salvaguardia, che bisogna cioe' violare i vincoli a protezione dell'ambiente naturale, di rilevanti beni culturali, di beni comuni che per nessun motivo dovrebbero essere devastati e distrutti.

Ad esempio: il vicepresidente della Regione Lazio ha confessato che l'opera impatta su un'emergenza archeologica. E la normativa in vigore fortunatamente tutela i monumenti e la memoria del passato.

Ad esempio: l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) ha confessato che l'opera e' irrealizzabile stante l'attuale infrastruttura dei trasporti ferroviari tra Viterbo e Roma.

*

E non e' finita qui.

Poi hanno confessato che la pista dell'attuale sedime viterbese e' del tutto insufficiente e inadatta.

Poi hanno confessato che lo stesso orientamento della pista impedisce la realizzazione del mega-aeroporto.

Poi hanno confessato che manca del tutto la Valutazione d'impatto ambientale.

Poi hanno confessato che manca addirittura la progettazione, sia pure di massima.

Poi hanno confessato che manca addirittura un vero studio di fattibilita' preliminare.

Poi hanno confessato che non erano state mai neppure espletate le procedure europee vincolanti e propedeutiche previste per un'opera di tali dimensioni.

*

Non solo.

Nel frattempo anche strutture della stessa lobby aeroportuale, strutture come il Centro studi "Demetra" di cui fanno parte "pezzi da novanta" del governo e dell'Enac, hanno evidenziato che quando un anno fa una decisione ministeriale scellerata e insensata volle condannare Viterbo al mega-aeroporto furono adottate procedure decisionali scorrette e irregolari che configurarono vere e proprie flagranti violazioni della normativa vigente.

*

A questo si aggiunge cio' che tutti i viterbesi gia' sapevano, anche se una ignobile propaganda menzognera e truffaldina cercava di occultarlo:

- che il mega-aeroporto devasterebbe irreversibilmente l'area termale del Bulicame, uno dei beni naturalistici, culturali, terapeutici, economici, sociali, identitari fondamentali dell'Alto Lazio e della comunita' viterbese;

- che il mega-aeroporto provocherebbe oltre all'inquinamento atmosferico anche un insopportabile inquinamento acustico che colpirebbe duramente popolosi quartieri della citta';

- che il mega-aeroporto danneggerebbe l'Orto botanico dell'Universita', e le colture agricole di qualita' dell'area ad esso prossima;

- che il mega-aeroporto provocherebbe ingenti danni alla salute e alla sicurezza dei cittadini;

- che il mega-aeroporto provocherebbe forti rischi di ulteriore penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio (lo ha denunciato ad esempio Enzo Ciconte, presidente dell'Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza e la legalita' della Regione Lazio - cfr. "Il messaggero" del 14 maggio 2008);

- che il mega-aeroporto non favorisce ma danneggia l'economia locale ed uno sviluppo sostenibile e adeguato per l'Alto Lazio (lo conferma ad esempio anche la presa di posizione contro il mega-aeroporto esplicita ed energica del segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani).

- che il mega-aeroporto costituirebbe un immenso sperpero di pubbliche risorse e un'ingente devastazione di beni pubblici.

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Ed ancora:

- il trasporto aereo contribuisce in rilevante misura al surriscaldamento del clima, ed occorre quindi ridurlo, non incentivarlo;

- i territori, i centri abitati e le comunita' che gia' subiscono l'impatto dei mega-aeroporti, ad esempio Ciampino, dimostrano incontrovertibilmente come queste opere siano nocive e devastanti;

- Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di una mobilita' sostenibile basata sul potenziamento delle ferrovie (oggi in uno stato peggio che pietoso);

- Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di opere adeguate a un modello di sviluppo autocentrato con tecnologie appropriate che rispetti e valorizzi i beni ambientali e culturali, le vocazioni produttive del territorio, la qualita' della vita; e non di ulteriori distruttive servitu'.

*

Il mega-aeroporto e' un'opera palesemente illecita alla luce della vigente normativa, e un'opera palesemente irrealizzabile alla luce delle conoscenze disponibili.

Averla voluta imporre e continuare in questa aggressione e' quindi un crimine e una follia.

E la sua scandalosa propaganda ha costituito una grave mistificazione, una vergognosa prepotenza, un'ignobile soperchieria. E una vera e propria truffa.

Anzi: una doppia truffa.

Una truffa alla popolazione viterbese: ingannata facendole credere che fosse fattibile e addirittura benefica un'opera che invece sarebbe un disastro per la popolazione locale, un'opera nociva e distruttiva, un'opera fuorilegge.

E una truffa ancora piu' grave alla popolazione di Ciampino: ingannata facendole credere che solo la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo - realizzazione fraudolentemente spacciata per certa, e prossima - avrebbe consentito di liberare Ciampino dall'ingente attivita' aeroportuale che la avvelena. Propalando questa menzogna si e' evitato di assumere i provvedimenti necessari e urgenti: ovvero la drastica e immediata riduzione dei voli a Ciampino, non delocalizzandoli ma abolendoli tout court come e' giusto e necessario.

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Una doppia truffa. Che amministratori irresponsabili e affaristi senza scrupoli stanno cercando tuttora di portare avanti nonostante sia stata ormai smascherata.

Una doppia truffa. Della quale i responsabili devono essere chiamati a rispondere nelle competenti sedi istituzionali.

Una doppia truffa. Sulla quale devono intervenire le competenti magistrature.

 

10. IL FALLIMENTO DELLE ARMI, L'URGENZA DELLA NONVIOLENZA

 

Lo sapevano gia' i sopravvissuti della seconda guerra mondiale. Lo sanno le vittime di tutte le guerre. Lo sanno le vittime e i superstiti di tutte le stragi. Le armi uccidono.

L'unica politica che possa salvare l'umanita' nella presente distretta e' la politica della nonviolenza, che implica il ripudio integrale della guerra e delle armi, che implica la scelta di lotta per la giustizia, la pace, la solidarieta' usando mezzi di lotta coerenti con quei fini di giustizia, di pace, di solidarieta'.

 

11. TERME VS MEGA-AEROPORTO

 

Adesso anche il Comune e la Provincia di Viterbo, e con essi la Regione Lazio, dichiarano di riconoscere che una delle poche reali prospettive di valorizzazione - sociale, ed anche economica - delle risorse naturali del viterbese e' nel termalismo.

Bene, meglio tardi che mai. Se fosse vero.

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Ma allora perche' vogliono devastare irreversibilmente l'area termale di Viterbo costruendovici sopra un nocivo e distruttivo mega-aeroporto?

Perche' mentre cantano le lodi del termalismo si ripromettono di distruggere l'area del Bulicame realizzandovi un'opera insensata e illegale come il mega-aeroporto?

Perche' mentre affermano le virtu' terapeutiche e la bonta' sociale delle cure termali, della possibilita' del termalismo a Viterbo intendono fare scempio?

*

E' evidente a tutti che la valorizzazione del termalismo a Viterbo e' incompatibile con la realizzazione del disastroso mega-aeroporto.

Decidano dunque Comune, Provincia e Regione di farla finita con le mistificazioni truffaldine, con l'irresponsabilita' speculatrice, con la mega-truffa del mega-aeroporto.

Si difendano e si valorizzino le preziose ricchezze naturali e culturali, terapeutiche e sociali, economiche e simboliche del viterbese, come l'area termale del Bulicame.

Si respinga definitivamente il mega-aeroporto dei novelli attila.

 

12. SCIOPERO

 

Puo' essere debole la piattaforma dello sciopero di oggi, ma sono forti le sue ragioni.

Il governo dell'eversione dall'alto (eversione dal ciclo lungo, che risale alla strategia della tensione e alla progettualita' golpista della P2 - e che ha coinvolto l'intero ceto politico colonizzato dal berlusconismo) deve essere contrastato.

Ed a contrastarlo non saranno i privilegiati, che intimamente si riconoscono in esso, ne' i narcotizzati, plasmati dalla propaganda totalitaria. A contrastarlo saranno le donne e gli uomini che subendo e riconoscendo l'oppressione, la violenza e la menzogna, a quella menzogna, a quella violenza, a quell'oppressione si oppongono. Resistono. "Per dignita' non per odio", come recitano antiche parole.

*

Anch'io che scrivo queste righe e rabbercio questo foglio sono un vecchio militante del movimento operaio. So che quando si convoca uno sciopero si deve saper valutare attentamente il contesto e le dinamiche, e saper valutare realisticamente il possibile oltre che il necessario.

E non amo le parate che tanto i burocrati quanto la societa' dello spettacolo poi usano a fini che sempre son altri rispetto ai bisogni e ai diritti degli affamati, degli umiliati e offesi.

E non ho mai avuto il mito soreliano che pure affascina molti, che ripetono gesti e tragitti che non sanno essersi gia' dati e dove portano.

Sono un vecchio militante del movimento operaio che sa che e' necessario lottare con la scelta della nonviolenza. L'ho imparato negli anni Settanta del secolo scorso quando il sangue scorreva per le strade.

Dinanzi all'eversione dall'alto so che dobbiamo tenerci stretti alla difesa della legalita' costituzionale, alla difesa della democrazia e dei diritti (politici e civili, sociali ed economici: insieme, non gli uni contro gli altri), alla scelta ad un tempo preservatrice e rivoluzionaria della nonviolenza: preservatrice perche' si oppone alle lesioni alle persone presenti e future e alle devastazioni della casa comune e degli istituti civili; rivoluzionaria perche' si oppone in modo nitido e intransigente a rapporti di potere e di proprieta' fondati sulla violenza, sullo sfruttamento, sulla denegazione di umanita' e sulla distruzione della biosfera.

*

Uno sciopero generale puo' essere molte cose: possa essere questo anche l'avvio di una presa di coscienza nella direzione della scelta della responsabilita', della solidarieta', della sobrieta': della resistenza alle ideologie e alle prassi della violenza e della disumanizzazione; della scelta dell'azione nonviolenta per una societa' di persone libere, solidali ed eguali in diritti e doveri.

 

13. RIDURRE IL TRASPORTO AEREO PER DIFENDERE AMBIENTE, SALUTE, DIRITTI. UN OPPORTUNO PROMEMORIA DAL CONGRESSO DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Puo' costituire un opportuno promemoria rileggere il testo della mozione approvata all'unanimita' oltre un anno fa al congresso nazionale del Movimento Nonviolento che si svolse a Verona dal primo al 4 novembre 2007.

*

Il testo della mozione approvata recita:

"Il Congresso del Movimento Nonviolento

- impegnato nella difesa della biosfera fortemente minacciata dal surriscaldamento del clima;

- consapevole del pesante contributo che al surriscaldamento del clima da' il trasporto aereo;

- cosciente altresi' che il trasporto aereo costituisce una forma di mobilita' altamente inquinante e devastante per l'ambiente e dannosa per la salute e il benessere delle persone, fortemente energivora, interna ad un modello di sviluppo ecologicamente insostenibile, assai costosa per l'intera collettivita' locale e l'intera umanita' vivente che in larghissima parte neppure ne fruisce;

esprime sostegno ai movimenti che si impegnano per la drastica riduzione del trasporto aereo;

ed in tal ambito sostiene i movimenti e le iniziative che con la scelta della nonviolenza e la forza della democrazia, in difesa della legalita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani:

a) si oppongono alla realizzazione di nuovi aeroporti (e all'ampliamento degli aeroporti esistenti) laddove non ve ne sia una vera necessita' ma essi siano realizzati per promuovere forme di turismo "mordi e fuggi" legate a una fruizione consumista, alienata, usurante e mercificata dei beni ambientali e culturali, e ad un'esperienza del viaggiare che non sia arricchimento di conoscenza ma asservimento agli imperativi delle agenzie della narcosi pubblicitaria;

b) si impegnano per la riduzione drastica ed immediata del carico di voli dei sedimi aeroportuali collocati a ridosso di centri abitati gia' pesantemente gravati e fin soffocati dall'attivita' aeroportuale;

c) chiedono la cessazione dello sperpero di pubblico denaro per finanziare le compagnie aeree;

d) chiedono che cessino le agevolazioni e le esenzioni fiscali alle compagnie aeree;

e) si oppongono alle condotte gravemente antisindacali e violatrici dei diritti dei lavoratori messe in atto da eminenti compagnie aeree;

f) difendono il diritto alla salute, i beni culturali e ambientali, gli ecosistemi locali e l'ecosistema planetario, i diritti dell'umanita' presente e delle generazioni future, minacciati dal dissennato incremento del trasporto aereo;

g) si impegnano per il rigoroso rispetto della legislazione in materia di difesa dell'ambiente, della salute, dei beni comuni;

h) chiedono che tutte le strutture aeroportuali realizzate e realizzande siano sottoposte senza eccezioni alla dirimente verifica della compatibilita' con quanto disposto dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale (Via) e di Valutazione ambientale strategica (Vas);

i) si oppongono alle attivita' militari che violano l'art. 11 della Costituzione e ad ogni ampliamento delle basi aeronautiche militari, e particolarmente alla presenza e all'ampliamento di basi aeronautiche militari di stati stranieri e di coalizioni intese a, o impegnate in, attivita' belliche che la Costituzione ripudia;

l) promuovono forme di mobilita' sostenibile, modelli di sviluppo autocentrati con tecnologie appropriate, scelte economiche ecocompatibili, eque e solidali;

m) promuovono una cultura della mobilita' e del viaggio sostenibile, conviviale, solidale, aperta all'incontro e all'ascolto reciproco, rispettosa delle persone e dell'ambiente;

n) si impegnano per la riduzione del surriscaldamento climatico e per la difesa della biosfera".

 

14. IN CAMMINO

 

In cammino e' la nonviolenza.

Speriamo che arrivi in tempo.

 

15. LA SCELTA NECESSARIA

 

Solo una sinistra che faccia la scelta della nonviolenza puo' fermare l'eversione dall'alto berlusconiana.

La scelta della nonviolenza significa la difesa intransigente e l'applicazione rigorosa dei principi della Costituzione, a partire dall'articolo 11 che ripudia la guerra: il che implica che deve immediatamente cessare l'illegale e criminale partecipazione italiana alla guerra afgana.

La scelta della nonviolenza significa il riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani: il che implica che deve cessare la persecuzione dei migranti.

La scelta della nonviolenza significa una societa' di persone libere ed eguali in dignita' e diritti: il che implica che deve cessare il patriarcato.

La scelta della nonviolenza significa non solo rispetto e cura reciproca tra tutti gli appartenenti all'umana famiglia, ma anche responsabilita' ed impegno per la salvaguardia della biosfera: il che implica abbandonare politiche e modelli di sviluppo che devastano irreversibilmente l'unica casa comune che l'intera umanita' abbia.

La scelta della nonviolenza: l'unica politica adeguata alla crisi presente.

La scelta della nonviolenza: l'unica via di solidarieta' e liberazione delle oppresse e degli oppressi tutti.

La scelta della nonviolenza, senza di cui democrazia, giustizia e pace, in una parola: la civilta' umana, crolla sotto i colpi della barbarie onnicida.

La scelta della nonviolenza, senza la quale la sinistra e' morta.

 

16. DI MENO, E PIU' LENTAMENTE

 

Per contrastare l'inquinamento globale e il surriscaldamento del clima, tra le scelte piu' necessarie ed urgenti vi sono certamente le seguenti: ridurre l'automobilismo privato incentivando l'uso del trasporto pubblico, e della bicicletta per la mobilita' personale sulle brevi distanze; ridurre per quanto possibile il trasporto a motore su gomma trasferendolo su rotaia; ridurre il trasporto aereo, in particolare riducendo drasticamente quello a fini di diporto.

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Se non ve ne e' necessita' ci si deve spostare di meno, su distante piu' brevi, e comunque piu' lentamente; i lunghi viaggi erano una volta esperienza di vita, incontro di umanita': se se ne devono fare, che tornino ad essere questa piena esperienza.

Si possono e si devono valorizzare le nuove tecnologie della comunicazione per evitare di spostare le persone e gli oggetti quando e' possibile trasmettere messaggi e documenti per via telematica; cosi' come la teleconferenza rende inutili gli spostamenti per convegni e incontri di lavoro.

*

Presa coscienza dei "limiti dello sviluppo" e della finitezza delle risorse, occorre abbracciare quella prospettiva che gli studiosi negli ultimi anni hanno cominciato a chiamare "decrescita", e che ha invero con altre e varie denominazioni una lunga tradizione: ed alla quale ci esortarono e ci esortano personalita' come Mohandas Gandhi e Ivan Illich, come Murray Bookchin e Vandana Shiva, come Susan George e Serge Latouche.

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Si deve condurre una vita piu' sobria, piu' solidale col resto dell'umanita', piu' responsabile nei confronti della biosfera, piu' sollecita del bene comune dell'umanita' presente e delle generazioni future.

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Anche per queste ragioni siamo impegnati contro il nocivo e distruttivo mega-aeroporto che una lobby politico-affaristica irresponsabile e vandalica, speculatrice e devastatrice, vorrebbe imporre a Viterbo in violazione della legalita' e della ragionevolezza, danneggiando l'ambiente e la salute di tutti, facendo scempio del pubblico bene, della dignita' e dei diritti dei cittadini.

 

17. NONVIOLENZA, UNA SCELTA DI AUTONOMIA

 

La scelta della nonviolenza per il movimento di liberazione delle oppresse e degli oppressi e' fondamentale. Ed e' scelta di autonomia, di rottura della subalternita' alle ideologie dominanti della violenza e della menzogna, dello sfruttamento e dell'inquinamento, della gerarchia e del patriarcato, del militarismo e del consumismo.

Il movimento di liberazione delle oppresse e degli oppressi deve saper agire storicamente, contestualmente, con un'analisi concreta della situazione concreta, sulla base del principio responsabilita' e dell'etica della cura, del riconoscimento dell'altro e della postura fondata sulla relazione; la sua lotta e' sempre "situata", la sua pratica e' sempre a verifica. Ma deve liberarsi da ogni soggiacenza alle ideologie dell'oppressione e della rassegnazione; deve smascherare i condizionamenti, deve ripudiare l'eteronomia cui i privilegiati e le burocrazie che pretendono di rappresentarlo, e la societa' dello spettacolo che coopera a irretirlo e narcotizzarlo e prostituirlo, vorrebbero ridurlo.

La scelta della nonviolenza e' la scelta politica decisiva per un movimento politico di liberazione delle oppresse e degli oppressi che sappia essere portatore di un progetto e una prassi capaci di difendere e inverare legalita', democrazia, solidarieta', riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani, responsabilita' operante per la biosfera.

 

18. NONVIOLENZA O CATASTROFE

 

"Socialismo o barbarie" fu il nitido monito della parte migliore del movimento operaio che si opponeva alla guerra e al fascismo che la guerra porta con se'.

Oggi, in un mondo ancor piu' interconnesso, e dinanzi alla disponibilita' di tecnologie di distruzione di efficienza incomparabilmente maggiore e fin apocalittica, quel monito ha un indispensabile sviluppo e una necessaria traduzione: "Nonviolenza o catastrofe".

Il movimento delle oppresse e degli oppressi puo' liberare le oppresse e gli oppressi e con essi l'umanita', e salvare la biosfera e con essa la civilta' umana, solo se fa questa scelta non piu' rinviabile: la scelta della nonviolenza.

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La nonviolenza e' la politica del XXI secolo.

La nonviolenza e' il compito dell'ora.

La nonviolenza e' la rivoluzione necessaria.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

19. RIDURRE IL TRASPORTO AEREO: UNA URGENTE NECESSITA' NELL'INTERESSE DELL'UMANITA' INTERA

 

Ormai da tutti gli incontri internazionali giunge una stessa, pressante richiesta: ridurre immediatamente e drasticamente le emissioni di gas serra responsabili del surriscaldamento climatico globale.

Dall'Onu all'Unione Europea, dai premi Nobel alle agenzie internazionali, tutte le conferenze scientifiche e tutti gli incontri intergovernativi segnalano come improcrastinabili energiche misure di riduzione delle emissioni.

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Tra i principali responsabili del surriscaldamento del clima c'e' anche il trasporto aereo, che incide nelle emissioni globali di gas serra per vari punti percentuali (le stime piu' rigorose sostengono per il 10%, quelle piu' lassiste comunque per oltre il 3%).

L'umanita' non puo' permettersi la catastrofe della biosfera per scelte di modello di mobilita' e di stili di vita altamente inquinanti ed altamente inique, incompatibili con i limiti naturali del pianeta: occorre pertanto intervenire a tutti i livelli in modo adeguato e con la massima urgenza.

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La riduzione drastica e immediata del trasporto aereo per diporto e' una necessita' obiettiva e irrefutabile. I piu' autorevoli scienziati impegnati a contrastare i disastrosi mutamenti climatici lo affermano, lo affermano voci prestigiosissime della riflessione morale internazionale come ad esempio il vescovo sudafricano e premio Nobel per la pace Desmond Tutu, lo affermano ormai anche tutti gli statisti piu' avvertiti in tutto il mondo.

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Alla luce di questa imperiosa necessita' diventa ancor piu' evidente che e' del tutto insensata la realizzazione a Viterbo di un nuovo mastodontico, nocivo e devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma.

Cosi' come altrettanto evidente diventa la necessita' di ridurre drasticamente i voli a Ciampino, non delocalizzandoli altrove in un lontano futuro, ma cancellandoli tout court adesso.

Cosi' come altrettanto evidente diventa la necessita' di ridurre ovunque il trasporto aereo a fini di mero divertimento e non di pubblica reale utilita'.

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Del resto sempre piu' evidente e' altresi' che la scelta fondamentale per la mobilita' necessaria deve essere qui e adesso il trasporto pubblico su rotaia.

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Il mega-aeroporto di Viterbo, che devasterebbe irreversibilmente l'area termale del Bulicame, che danneggerebbe la salute, la sicurezza, i diritti e i legittimi interessi di tanti cittadini viterbesi, che violerebbe rilevantissime norme di legge italiane ed europee, che provocherebbe uno sperpero scellerato di fondi pubblici per un'opera speculativa e distruttiva, ebbene, non deve essere realizzato.

Non deve essere realizzato, poiche' massacrerebbe l'ambiente e l'economia dell'Alto Lazio.

Non deve essere realizzato, poiche' provocherebbe gravi patologie alla popolazione viterbese.

Non deve essere realizzato, poiche' sarebbe un furto e uno sperpero di ingenti risorse pubbliche.

Non deve essere realizzato, poiche' e' un'opera fuorilegge.

Non deve essere realizzato, poiche' contribuirebbe all'inquinamento globale e alla catastrofe climatica.

Non deve essere realizzato, poiche' vi e' una sola umanita', e questa Terra e' l'unica casa comune che abbiamo.

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A sessant'anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, si agisca per difenderli ed inverarli.

 

20. NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DEI MIGRANTI

 

Nella giornata internazionale dei migranti sara' forse opportuno dire ancora una volta che ogni essere umano ha diritto di recarsi ovunque.

Nella giornata internazionale dei migranti sara' forse opportuno dire ancora una volta che il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

Nella giornata internazionale dei migranti sara' forse opportuno dire ancora una volta che alcune disposizioni dell'attuale quadro normativo italiano ed europeo, ed a maggior ragione le ulteriori riforme naziste che il governo in carica vorrebbe introdurre, violano la Costituzione della Repubblica italiana e la Dichiarazione universale dei diritti umani.

Nella giornata internazionale dei migranti sara' forse opportuno dire ancora una volta che le norme disumane vanno abolite, e che ad ogni essere umano devono essere riconosciuti tutti i diritti umani.

 

21. AL COMPIERSI DEL PIANO PIDUISTA

 

Al compiersi del piano piduista, coloro che ne sono stati a lungo complici piu' o meno stolidi e interessati fingono di stupirsi. E di cosa?

All'ennesima epifania del regime della corruzione, coloro che ne sono stati a lungo complici piu' o meno stolidi e interessati fingono di stupirsi. E di cosa?

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Se non vi sara' una ripresa d'iniziativa del movimento di solidarieta' e di liberazione delle oppresse e degli oppressi, cosa fermera' la barbarie e la catastrofe?

Ma questa ripresa del movimento delle oppresse e degli oppressi potra' esservi solo se si fara' la scelta nitida e intransigente della nonviolenza, poiche' senza questa scelta cosa fermera' la barbarie e la catastrofe?

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

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Numero 146 del 23 marzo 2013

 

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