Telegrammi. 1218



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1218 del 19 marzo 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: La cartina di tornasole

2. E' deceduta Franziska Jaegerstaetter

3. Un incontro di riflessione con il professor Osvaldo Ercoli

4. Tre discorsi di Nelson Mandela. Iniziata a Viterbo la settimana di azione contro il razzismo

5. Ancora una cosa da non dimenticare

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: LA CARTINA DI TORNASOLE

 

Si e' votato sabato scorso al Senato per decidere chi dovesse esserne il presidente (che e' la seconda carica dello stato e sostituisce il Presidente della Repubblica in ogni circostanza in cui il capo dello stato avesse qualche impedimento a svolgere le sue funzioni).

Due i candidati al ballottaggio.

Uno era un avvocato da molti anni sodale di Berlusconi in innumerevoli nefandezze.

L'altro era il magistrato che ha guidato per molti anni la lotta contro la mafia.

A chi sarebbe potuto venire in mente di astenersi come se "questo e quello per me pari sono"?

Noi siamo dalla parte dei magistrati in lotta contro la mafia.

 

2. LUTTI. E' DECEDUTA FRANZISKA JAEGERSTAETTER

 

E' deceduta centenaria il 16 marzo 2013 Franziska Jaegerstaetter, la moglie del martire antinazista nonviolento Franz Jaegerstaetter che lo sostenne nell'ora delle scelte, e ne custodi' e testimonio' la memoria per l'intera sua vita, fedele agli stessi ideali, unita nella medesima fede, testimone del vero, del giusto, del bene.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo si unisce al cordoglio dei familiari e degli amici, e riafferma la gratitudine che ogni persona prova per gli esseri umani che hanno saputo opporsi al male con la forza del bene.

Il male non puo' prevalere. La verita' e' piu' forte. La nonviolenza e' in cammino.

 

3. INCONTRI. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CON IL PROFESSOR OSVALDO ERCOLI

 

Si e' svolto nella mattinata di lunedi' 18 marzo 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione con il professor Osvaldo Ercoli sulla attuale situazione politica ed istituzionale e sulla difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

I partecipanti all'incontro hanno espresso vivissima soddisfazione per l'elezione di Laura Boldrini a presidente della Camera dei Deputati e di Pietro Grasso a presidente del Senato, ed auspicano che anche per l'imminente elezione del nuovo Presidente della Repubblica si scelga una personalita' ugualmente prestigiosa e rigorosamente fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana ed alla Dichiarazione universale dei diritti umani.

*

Breve notizia sul professor Osvaldo Ercoli

Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' tra gli animatori del comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Nel 2007 ha promosso un appello per salvare l'area archeologica, naturalistica e termale del Bulicame dalla devastazione. E' stato scritto di lui: "Il professor Osvaldo Ercoli e' stato per decenni docente di matematica e fisica a Viterbo, citta' in cui e' da sempre un simbolo di rigore morale e civile, di impegno educativo, di sollecitudine per il pubblico bene, di sconfinata generosita'. Gia' pubblico amministratore comunale e provinciale di adamantina virtu', sono innumerevoli le iniziative in difesa dei diritti umani e dell'ambiente di cui e' stato protagonista; tuttora impegnato nel volontariato a sostegno di chi ha piu' bisogno di aiuto, e' altresi' impegnato in prima persona ovunque vi sia necessita' di smascherare e contrastare menzogne, ingiustizie, violenze... Avendo avuto il privilegio immenso di averlo come amico, come maestro di impegno civile, come compagno di tante lotte nonviolente, vorremmo cogliere questa occasione per esprimergli ancora una volta il nostro affetto, la nostra ammirazione, la nostra gratitudine; affetto, ammirazione e gratitudine che sappiamo essere condivise da tutte le persone di Viterbo e dell'Alto Lazio, da tutte le persone che hanno avuto l'onore di conoscerlo e che hanno a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera".

 

4. INIZIATIVE. TRE DISCORSI DI NELSON MANDELA. INIZIATA A VITERBO LA SETTIMANA DI AZIONE CONTRO IL RAZZISMO

 

Lunedi' 18 marzo si e' svolta a Viterbo la prima giornata di iniziative della "Settimana di azione contro il razzismo" con un incontro di riflessione e di testimonianza presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".

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Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati tre discorsi di Nelson Mandela.

Dapprima il discorso tenuto nel 1964 al processo di Rivonia, quello che si concluse con le indimenticabili parole: "Ho combattuto contro la dominazione bianca e ho combattuto contro la dominazione nera. Ho avuto caro l'ideale di una societa' democratica e libera in cui tutte le persone vivono insieme e con uguali opportunita'. E' un ideale per il quale spero di poter vivere e che spero di raggiungere. Ma se necessario e' un ideale per il quale sono pronto a morire".

Poi la risposta a Botha del 1985 - letta dalla figlia Zindzi in un raduno di massa a Soweto il 10 febbraio 1985 mentre Mandela era ancora in prigione -, risposta con la quale Mandela rifiutava di essere scarcerato finche' continuava il regime dell'apartheid. In essa diceva a tutto il popolo sudafricano: "Ho molto cara la mia stessa liberta', ma ho molto piu' a cuore la vostra liberta'".

Infine il primo discorso dopo la scarcerazione, l'11 febbraio 1990, dopo oltre un quarto di secolo di detenzione. Il mondo intero segui' l'evento in diretta in televisione e si commosse alle sue parole.

Con il titolo "Nelson Mandela, Tre discorsi", i testi erano stati pubblicati in opuscolo dallo stesso "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo nel 1991.

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La struttura nonviolenta viterbese nel 1987 aveva coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", Peppe Sini, che coordino' per un intero anno quella campagna di solidarieta' a livello nazionale, ha rievocato quella esperienza ed in particolare ha ricordato con profonda commozione Benny Nato, l'allora rappresentante esule in Italia dell'African National Congress, l'organizzazione antiapartheid guidata da Mandela. Benny Nato e' successivamente prematuramente deceduto per una grave malattia, ma ha lasciato un ricordo incancellabile in quanti lo hanno conosciuto: "Benny Nato era l'umanita' come dovrebbe essere", lo ha definito il responsabile della struttura pacifista e antirazzista viterbese.

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"Illuminati dall'esempio eroico di Nelson Mandela, grati e fedeli al suo insegnamento, oggi abbiamo il dovere di continuare a lottare contro il razzismo nel nostro paese, ed in primo luogo dobbiamo impegnarci affinche' in Italia siano abrogate immediatamente le infami ed incostituzionali misure hitleriane che perseguitano, schiavizzano, mandano a morte i migranti", ha concluso il responsabile della struttura nonviolenta viterbese.

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La "Settimana di azione contro il razzismo" continua a Viterbo con iniziative quotidiane fino al 24 marzo.

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

La nonviolenza e' in cammino.

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Una breve notizia biobibliografica su Nelson Mandela

Nelson Mandela e' il piu' grande rappresentante vivente della lotta contro il razzismo, per la dignita' di ogni essere umano; nato nel 1918, tra i leader principali dell'African National Congress, nel 1964 e' condannato all'ergastolo dal regime razzista sudafricano; non accetta nessun compromesso, nel corso dei decenni la sua figura diventa una leggenda in tutto il mondo; uscira' dal carcere l'11 febbraio 1990 come un eroe vittorioso; premio Nobel per la pace nel 1993, primo presidente del Sudafrica finalmente democratico. Opere di Nelson Mandela: fondamentale e' l'autobiografia Lungo cammino verso la liberta', Feltrinelli, Milano 1995; tra le raccolte di scritti ed interventi pubblicate prima della liberazione cfr. La lotta e' la mia vita, Comune di Reggio Emilia, 1985; La non facile strada della liberta', Edizioni Lavoro, Roma 1986; tra le raccolte pubblicate successivamente alla liberazione: Tre discorsi, Centro di ricerca per la pace, Viterbo 1991; Contro ogni razzismo, Mondadori, Milano 1996; Mai piu' schiavi, Mondadori, Milano 1996 (il volume contiene un intervento di Nelson Mandela ed uno di Fidel Castro). Opere su Nelson Mandela: Mary Benson, Nelson Mandela: biografia, Agalev, Bologna 1988; Francois Soudan, Mandela l'indomabile, Edizioni Associate, Roma 1988; Jean Guiloineau, Nelson Mandela, Mondadori, Milano 1990; John Vail, I Mandela, Targa Italiana, Milano 1990; Fatima Meer, Il cielo della speranza, Sugarco, Milano 1990. Si vedano anche Winnie Mandela, Finche' il mio popolo non sara' libero, Sugarco, Milano 1986; Nancy Harrison, Winnie Mandela, Jaca Book, Milano 1987.

 

5. MEMENTO. ANCORA UNA COSA DA NON DIMENTICARE

 

Che continua la guerra in Afghanistan, una guerra terrorista e stragista alla quale l'Italia illegalmente, criminalmente partecipa.

Cessi immediatamente la criminale partecipazione italiana alla guerra afgana che ogni giorno miete vittime innocenti.

Solo la pace salva le vite. Solo la pace e' politica degna.

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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