Archivi. 127
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- Date: Mon, 4 Mar 2013 10:44:13 +0100 (CET)
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 127 del 4 marzo 2013
In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di gennaio 2013
2. Opposizione
3. Pace, disarmo, smilitarizzazione
4. Per Lucio Magri. Un incontro a Viterbo
5. Droni
6. Un incontro di studio su Martha C. Nussbaum
7. Dopo Viterbo occorre vincere anche a Ciampino e Fiumicino e ridurre ovunque possibile l'insostenibile trasporto aereo
8. Approssimandosi la ricorrenza del giorno della memoria della Shoah
9. A cosa servono le armi
10. Contro la guerra
11. La guerra e' sempre un crimine contro l'umanita'
12. Primo dovere di un'umanita' cosciente
13. Per il Giorno della memoria
14. Celebrato il Giorno della memoria a Viterbo
15. Un incontro di studio in ricordo di Carlo Cassola
16. In memoria di Mohandas Gandhi, nell'anniversario della morte
17. Il Ministro dei Trasporti ha ufficializzato che il mega-aeroporto a Viterbo non si fara'
18. Tanti auguri, professore
19. Una commemorazione di Gandhi a Viterbo
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GENNAIO 2013
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di gennaio 2013.
2. OPPOSIZIONE
Opposizione alla guerra, agli eserciti, alle armi.
Opposizione a tutte le uccisioni, le persecuzioni, le devastazioni.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
3. PACE, DISARMO, SMILITARIZZAZIONE
Cessare di uccidere occorre.
Una politica occorre intesa a salvare le vite.
Pace, disarmo, smilitarizzazione: primo impegno di una politica onesta.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
4. PER LUCIO MAGRI. UN INCONTRO A VITERBO
Si e' svolto sabato 5 gennaio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione in ricordo di Lucio Magri (1932-2011), una delle figure piu' vive della sinistra italiana novecentesca.
Occasione dell'incontro un'analisi di due libri recenti: Lucio Magri, Il sarto di Ulm, Il Saggiatore, Milano 2009; e Lucio Magri, Alla ricerca di un altro comunismo, Il Saggiatore, Milano 2012 (il volume, curato da Luciana Castellina, Famiano Crucianelli e Aldo Garzia, raccoglie l'ultima ampia intervista - fin qui inedita - ed alcuni rilevanti scritti e discorsi politici di Magri tra il 1962 e il 1993).
Ma naturalmente l'incontro e' stato anche occasione sia per un'analisi della situazione politica attuale e dei compiti e delle prospettive delle persone e delle esperienze collettive impegnate contro sfruttamento, inquinamento e guerra, per la pace, i diritti umani di tutti gli esseri umani e la difesa della biosfera; sia per rievocare la vicenda del "Manifesto" e del Pdup (Partito di unita' proletaria per il comunismo), il partito di cui Magri fu segretario fino allo scioglimento nel 1984.
Relatore all'incontro il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", Peppe Sini, che condivise l'esperienza del Pdup, di cui fu uno dei principali animatori a Viterbo.
5. DRONI
Le stragi, di cui i mass-media danno frettolosa notizia, commesse da lungi con l'uso di aerei senza pilota.
Come si puo' fingere di non capire che si tratta di crimini contro l'umanita'?
Come si puo' fingere di non sapere che il potere che queste stragi ordina e commette e' terrorista, primo e principe dei terroristi, di tutti i terroristi maestro e donno?
6. UN INCONTRO DI STUDIO SU MARTHA C. NUSSBAUM
Si e' svolto domenica 6 gennaio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sulle principali opere della filosofa americana Martha C. Nussbaum, una delle pensatrici piu' acute del dibattito internazionale sui temi della politica, del diritto e della morale.
Nel corso dell'incontro e' stato evidenziato come la riflessione di Martha C. Nussbaum costituisca un contributo di primaria importanza nell'elaborazione di una proposta politica nonviolenta adeguata ai compiti dell'ora, proposta che recepisca le decisive riflessioni del femminismo e dell'ecologia e costituisca la base adeguata di una strumentazione teorico-pratica necessaria al movimento delle oppresse e degli oppressi impegnato per la pace, la giustizia sociale, i diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa della biosfera.
7. DOPO VITERBO OCCORRE VINCERE ANCHE A CIAMPINO E FIUMICINO E RIDURRE OVUNQUE POSSIBILE L'INSOSTENIBILE TRASPORTO AEREO
Tra il 2007 e il 2012 si e' svolta a Viterbo una lotta serrata tra una lobby affaristica e vandalica di estrema destra che ha lungamente goduto di estese complicita' istituzionali, e la parte onesta e ragionevole della popolazione che fin dall'inizio si e' opposta a un progetto illegale e insensato, nocivo e distruttivo: quello di realizzare un mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria, a due passi dal centro storico della citta'.
Questa lotta si e' conclusa con la vittoria del movimento che ha difeso ambiente, salute e diritti, che con la forza della verita', della democrazia e della legalita', con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza, ha impedito la realizzazione del mega-aeroporto.
E questa vittoria e' stata ottenuta perche' limpida e adeguata e' stata l'iniziativa condotta dal comitato che ha suscitato e guidato il movimento, comitato che si e' dato la denominazione forse prolissa ma sicuramente esplicita di "comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti".
L'iniziativa del comitato si e' caratterizzata per alcune analisi ed alcune scelte fondamentali: l'analisi in termini di modello di sviluppo, valorizzando una tradizione di riflessione e di lotte che nell'Alto Lazio ha un valore peculiare e cospicuo; il tener insieme questione locale ed approccio globale "dal punto di vista dell'umanita'"; la scelta epistemologica, assiologica, metodologica ed operativa della nonviolenza.
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Ma aver vinto a Viterbo sarebbe piccola cosa se non si vince anche altrove: ed in particolare ora occorre vincere a Ciampino ed a Fiumicino, ove operano comitati con cui il comitato viterbese ha stretto da anni legami di solidarieta'. Ed occorre altresi' ridurre ovunque possibile l'insostenibile trasporto aereo.
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In un documento congiunto del 10 maggio 2012 indirizzato alla Regione Lazio i comitati scrivevano in relazione a Ciampino: "E' dimostrato dagli studi istituzionali condotti da Arpa Lazio, dal Dipartimento epidemiologico regionale e dalle Asl competenti per territorio, che a Ciampino le norme di legge non sono rispettate e che la salute dei cittadini e' in pericolo. Per questo i cittadini di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma hanno inviato quasi cinquecento esposti alla Magistratura per chiedere giustizia. I voli su Ciampino vanno immediatamente e drasticamente ridotti. Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per la riduzione immediata dei voli (cosa intendiamo per immediata? Intendiamo: immediata)".
Ed in relazione a Fiumicino: "E' dimostrato che non solo non vi e' alcuna necessita' di ampliare il sedime aeroportuale di Fiumicino, ma e' anzi del tutto evidente che il progetto della societa' Adr (Aeroporti di Roma) che prevede la cementificazione di 1.300 ettari della Riserva del litorale romano e 1.066.000 mq di servizi commerciali, si configura sostanzialmente come una mera speculazione immobiliare e finanziaria, peraltro in palese conflitto di interessi, e come una grave aggressione all'ambiente, il tutto senza nessuna reale prospettiva occupazionale e di sviluppo del territorio. Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro ogni ipotesi di ampliamento del sedime aeroportuale di Fiumicino".
E nello stesso documento sottoscritto da tutti i comitati laziali si scriveva ancora che in relazione al trasporto locale: "Occorre potenziare la mobilita' sostenibile, adeguata alle esigenze del territorio e della popolazione, con tecnologie appropriate e coerenti con un modello di gestione del territorio che valorizzi e non distrugga i beni ambientali e culturali, le autentiche vocazioni produttive locali, la salute e i diritti della popolazione. Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per una mobilita' locale centrata sul trasporto ferroviario, pubblico e collettivo al servizio della popolazione, nel rispetto dell'ambiente e del diritto alla salute e alla sicurezza".
Ed in relazione alla questione globale del trasporto aereo: "Occorre contrastare il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, alla luce dell'eccesso di aeroporti in Italia e dell'eccesso globale di emissioni inquinanti. Occorre ripristinare nell'ambito del trasporto aereo il rispetto di fondamentali regole e principii di legalita' e far cessare il favoreggiamento ad imprese speculative, inquinanti e violatrici dei diritti di cittadini e lavoratori. Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, e per una regolamentazione del trasporto aereo che faccia cessare ogni favoreggiamento ad imprese dalla condotta inammissibile".
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Per una piu' ampia riflessione alleghiamo alcuni utili documenti:
1. una breve notizia su alcune delle principali ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto a Viterbo;
2. una riflessione complessiva sulla necessita' di limitare l'insostenibile trasporto aereo: "Volare fa male alla salute";
3. la mozione per la riduzione del trasporto aereo approvata all'unanimita' dal congresso nazionale del Movimento Nonviolento tenutosi a Verona dal primo al 3 novembre 2007.
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Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 11 gennaio 2013
(...)
8. APPROSSIMANDOSI LA RICORRENZA DEL GIORNO DELLA MEMORIA DELLA SHOAH
[Riproponiamo ancora il seguente testo]
Il 27 gennaio - anniversario dell'abbattimento delle recinzioni e della liberazione dei superstiti del campo di sterminio di Auschwitz nel 1945 - ricorre il giorno della memoria della Shoah.
Nel giorno della memoria quattro impegni s'impongono ad ogni persona che voglia sentirsi decente e fedele all'umanita'.
Opporsi alla guerra che sempre consiste dell'uccisione di esseri umani.
Opporsi al razzismo che sempre consiste della persecuzione di esseri umani.
Opporsi alla devastazione della biosfera, casa comune e bene comune dell'umanita' intera.
Riconoscere a tutti gli esseri umani tutti i diritti umani, recare soccorso a chiunque ne abbia bisogno, ed approntare e difendere e valorizzare gli strumenti adeguati ad inverare quei diritti comuni e inalienabili, a tutti recando la solidarieta' che e' costitutiva della civilta', della convivenza, del riconoscimento di umana dignita'.
*
Nel giorno della memoria della Shoah opponiamoci ancora a tutte le guerre, agli eserciti e alle armi.
Nel giorno della memoria della Shoah opponiamoci ancora alle misure, alle strutture e alle pratiche razziste che in Italia ancor oggi negano i fondamentali diritti umani a tanti esseri umani nel nostro paese giunti in fuga da guerre, dittature e fame, esseri umani cui la Costituzione della Repubblica Italiana - legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico - riconosce il pieno diritto all'accoglienza e all'assistenza nel nostro paese.
Nel giorno della memoria della Shoah opponiamoci ancora alle opere speculative che distruggono l'ambiente e con cio' mettono a rischio la salute, la qualita' della vita individuale e associata, la dignita' ed infine l'esistenza stessa delle persone.
Nel giorno della memoria della Shoah affermiamo ancora la solidarieta' che tutti gli esseri umani congiunge, sosteniamo quanti si trovano nella sofferenza e nel bisogno, aiutiamo le lotte in difesa del diritto di tutti all'accoglienza, all'assistenza, alla salute, alla solidarieta', ad esempio a Viterbo sostenendo la lotta generosa e luminosa dell'associazione dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori.
Vi e' una sola umanita'. Nel ricordo delle vittime della Shoah ogni persona di retto sentire, ogni esperienza collettiva intesa alla civile convivenza, ogni istituzione democratica si impegni per il rispetto e la promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani. E che questo impegno continui per tutti i giorni avvenire.
9. A COSA SERVONO LE ARMI
Servono a uccidere.
Solo il disarmo salva le vite.
10. CONTRO LA GUERRA
La guerra e' sempre nemica dell'umanita'.
La politica e' l'alternativa radicale alla guerra.
Questa politica, la politica che occorre, la politica del movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita', e' cio' che chiamiamo nonviolenza in cammino.
Essa oggi non ha rappresentanza nelle maggiori istituzioni del nostro paese, e me ne cruccio. Motivo in piu' per continuare la lotta, con la forza della verita', senza illusioni.
Opporsi alla guerra e alle stragi, opporsi al razzismo e alle persecuzioni.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Opposizione a tutti - a tutti - i poteri criminali.
Difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, difesa della biosfera unica casa comune dell'umanita' intera.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
11. LA GUERRA E' SEMPRE UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'
La guerra e' sempre un crimine contro l'umanita'.
Il massimo dei crimini e' la guerra.
Governi e parlamenti che la decidono, la deliberano, la sostengono, si rendono ipso facto fuorilegge.
Il massimo dei crimini e' la guerra.
La guerra e' sempre un crimine contro l'umanita'.
12. PRIMO DOVERE DI UN'UMANITA' COSCIENTE
Che a un essere umano sia tolta la vita, che e' l'unico bene, che e' gia' tanto breve. Non so pensare piu' grande orrore.
Produrre armi ad uccidere intese, addestrare ad uccidere, fare la guerra: non e' chi non veda quale disumanita' vi sia in tutto cio'.
Disarmo, smilitarizzazione, abolizione della guerra: primo dovere di un'umanita' finalmente cosciente.
13. PER IL GIORNO DELLA MEMORIA
Il giorno della memoria della Shoa' convoca l'umanita' intera, e quindi ogni essere umano, ad un esame di coscienza.
Cosa e quanto abbiamo fatto e stiamo facendo per contrastare l'orrore assoluto dei campi di sterminio?
Cosa e quanto abbiamo fatto e stiamo facendo per difendere e promuovere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani?
Cosa e quanto abbiamo fatto e stiamo facendo per inverare quella solidarieta' che tutti gli esseri umani riconosce ed unisce in un unico patto di reciproco rispetto e di mutuo soccorso?
Il giorno della memoria della Shoa' ci chiama a rendere conto del nostro quotidiano agire, ed a rinnovare ogni giorno quell'impegno che e' stato di Primo Levi, testimone e maestro di umana dignita'.
14. CELEBRATO IL GIORNO DELLA MEMORIA A VITERBO
E' stato celebrato domenica 27 gennaio 2013 a Viterbo per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" il Giorno della memoria della Shoah.
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ricordato in particolare le figure di Vittorio Emanuele Giuntella e di Primo Levi, ed ha concluso la commemorazione con l'esortazione a proseguire l'impegno contro tutte le uccisioni e le persecuzioni, contro la guerra e il razzismo.
Il messaggio della Resistenza contro il nazifascismo si invera nella lotta nonviolenta in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Dalla memoria dell'orrore della Shoah scaturisce l'impegno ad opporsi qui e adesso a tutte le violenze e le menzogne.
Nel nome e nel ricordo delle vittime dei Lager deve proseguire la lotta per la liberazione di tutta l'umanita', per la difesa nitida e intransigente dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Opporsi al fascismo che torna, opporsi alla guerra assassina, opporsi al razzismo e ad ogni ideologia e prassi che nega la piena umanita' di tutte le persone, opporsi ai poteri criminali e alla violenza totalitaria: e' il primo dovere di ogni persona decente.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Il significato del Giorno della memoria illumini per tutti i giorni dell'anno l'agire di ogni persona di retto sentire e di volonta' buona.
Solo la pace salva le vite. Solo la solidarieta' si oppone alla barbarie. Solo la nonviolenza realizza la giustizia.
15. UN INCONTRO DI STUDIO IN RICORDO DI CARLO CASSOLA
Si e' svolto lunedi' 28 gennaio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio in ricordo di Carlo Cassola, di cui ricorre il 29 gennaio l'anniversario della scomparsa, avvenuta nel 1987.
Carlo Cassola e' stato non solo il romanziere che cosi' acutamente ha indagato ed espresso i piu' profondi e delicati sentimenti umani e descritto con finissima sensibilita' esistenze dolorose e carsiche, ed illuminato con la sua arte e la sua moralita' esperienze interiori e collettive, condizioni sociali e vicende storiche, luoghi fisici e metafisici altrimenti destinati ad essere logorati ed infine annientati dall'offuscamento che tutto travolge; ma e' stato anche un nitido antifascista che nell'ora della prova seppe fare la scelta della Resistenza, un intellettuale impegnato altresi' nella ricerca sociale e nella lotta degli oppressi, e uno straordinario fautore del disarmo, ovvero della lotta piu' decisiva, piu' necessaria, piu' urgente: e proprio alla lotta per il disarmo dedico' tanta parte delle sue energie negli ultimi anni di vita, facendo di questo impegno il suo piu' memorabile lascito all'umanita'.
*
Un anno fa lo ricordavamo con le seguenti parole che qui di nuovo trascriviamo.
Il 29 gennaio 1987 moriva Carlo Cassola.
Era nato nel 1917.
Aveva partecipato alla Resistenza.
Scrisse romanzi e racconti che hanno dato a tante persone un sorso di appassionata felicita', di amore per la vita, anche quando narrava, lievemente e sobriamente, con un pudore che ancora mi commuove, storie meste, opache, sovente di vite scialbe e spente, di sconfitte e disillusioni.
Dedico' gli ultimi anni della sua vita alla lotta che gli parve allora (e che ci sembra ancora oggi, ancor piu' oggi) necessaria, fondamentale, imprescindibile: la lotta contro la guerra, contro gli eserciti, contro le armi. La lotta per il disarmo. La lotta perche' l'umanita' non sia annientata dalle armi di distruzione di massa e dalla criminale follia di coloro che nulla hanno appreso dall'orrore di Auschwitz, dall'orrore di Hiroshima.
Crediamo che anche di questo suo strenuo, magnanimo, profetico impegno civile tutti dovremmo essergli grati. Serbarne memoria ed assumerlo come un'eredita' impegnativa ed ineludibile.
L'impegno contro la guerra, l'impegno contro le uccisioni, l'impegno per il disarmo e' il primo dovere di ogni persona decente.
La guerra e' nemica dell'umanita'.
Solo la pace salva le vite.
16. IN MEMORIA DI MOHANDAS GANDHI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA MORTE
Ricorre il 30 gennaio l'anniversario della morte di Mohandas Gandhi.
Nel ricordare Gandhi con inestinguibile e vieppiu' crescente gratitudine, ancora una volta affermiamo con profonda persuasione l'evidenza di questa verita': che solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
La nonviolenza e' l'unica forma adeguata e coerente di opposizione al fascismo, al razzismo e al maschilismo; e' l'unica forma adeguata e coerente di opposizione a sfruttamento, inquinamento e guerra. Il concetto di nonviolenza e' sinonimo di antitotalitarismo e di antibarbarie. Nonviolenza e' forza della verita', rispetto per la vita, impegno concreto per la convivenza e la liberazione comune.
Scegliere la nonviolenza e' opporsi a tutte le violenze e le menzogne, lottare contro tutte le uccisioni e le persecuzioni, recare soccorso a chi soffre, difendere e promuovere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, proteggere la biosfera casa comune dell'umanita' intera: e' il primo dovere di ogni persona decente, e' il compito comune dell'umanita'.
L'unico modo onesto di ricordare Gandhi e' proseguirne la lotta per un'umanita' di persone libere ed autonome, eguali in diritti e doveri, responsabili e solidali, nell'unico mondo comune che abbiamo.
Vi e' una sola umanita'. La nonviolenza e' in cammino, la nonviolenza e' il cammino.
(...)
17. IL MINISTRO DEI TRASPORTI HA UFFICIALIZZATO CHE IL MEGA-AEROPORTO A VITERBO NON SI FARA'
L'"Atto di indirizzo per la definizione del piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale" emanato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti il 29 gennaio 2013 ufficializza che il mega-aeroporto a Viterbo non verra' piu' realizzato.
La preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria e' salva.
Lo scellerato tentativo di aggressione al territorio ed alla salute e ai diritti della popolazione viterbese da parte di una lobby affaristica di estrema destra che per anni ha goduto di estese e scandalose complicita' politiche ed istituzionali e' stato definitivamente respinto.
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Ricordiamo ancora una volta
Ricordiamo ancora una volta che la criminale realizzazione del mega-aeroporto avrebbe avuto come conseguenze:
a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.
E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio.
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Una vittoria delle persone oneste, ragionevoli, responsabili
La lotta dei viterbesi onesti e ragionevoli ha finalmente, definitivamente vinto.
Ringraziamo quanti dal 2007 ad oggi hanno condiviso e sostenuto la mobilitazione nonviolenta contro il mega-aeroporto e in difesa del Bulicame, dell'ambiente, della salute, della legalita', dei diritti di tutti.
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Ma non basta aver vinto a Viterbo
E tuttavia non basta aver vinto a Viterbo, occorre proseguire nell'impegno nonviolento e solidale contro l'ampliamento dell'aeroporto di Fiumicino, per l'immediata e drastica riduzione dell'attivita' dell'aeroporto di Ciampino e per la complessiva riduzione del trasporto aereo.
Come affermavamo in un documento sottoscritto da vari comitati laziali alcuni anni fa: "Occorre contrastare il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, alla luce dell'eccesso di aeroporti in Italia e dell'eccesso globale di emissioni inquinanti. Occorre ripristinare nell'ambito del trasporto aereo il rispetto di fondamentali regole e principii di legalita' e far cessare il favoreggiamento ad imprese speculative, inquinanti e violatrici dei diritti di cittadini e lavoratori".
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Per una piu' ampia riflessione
Alleghiamo alcuni utili documenti:
1. Volare fa male alla salute;
2. Mozione per la riduzione del trasporto aereo approvata all'unanimita' dal congresso nazionale del Movimento Nonviolento tenutosi a Verona dal primo al 3 novembre 2007.
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Il comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 29 gennaio 2013
(...)
18. TANTI AUGURI, PROFESSORE
[Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' tra gli animatori del comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. Nel 2007 ha promosso un appello per salvare l'area archeologica, naturalistica e termale del Bulicame dalla devastazione. E' stato scritto di lui: "Il professor Osvaldo Ercoli e' nato a Vallerano (Vt) il 30 gennaio 1930, ed e' stato per decenni docente di matematica e fisica a Viterbo, citta' in cui e' da sempre un simbolo di rigore morale e civile, di impegno educativo, di sollecitudine per il pubblico bene, di sconfinata generosita'. Gia' pubblico amministratore comunale e provinciale di adamantina virtu', sono innumerevoli le iniziative in difesa dei diritti umani e dell'ambiente di cui e' stato protagonista; tuttora impegnato nel volontariato a sostegno di chi ha piu' bisogno di aiuto, e' altresi' impegnato in prima persona ovunque vi sia necessita' di smascherare e contrastare menzogne, ingiustizie, violenze... Avendo avuto il privilegio immenso di averlo come amico, come maestro di impegno civile, come compagno di tante lotte nonviolente, vorremmo cogliere questa occasione per esprimergli ancora una volta il nostro affetto, la nostra ammirazione, la nostra gratitudine; affetto, ammirazione e gratitudine che sappiamo essere condivise da tutte le persone di Viterbo e dell'Alto Lazio, da tutte le persone che hanno avuto l'onore di conoscerlo e che hanno a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera"]
A Osvaldo Ercoli, persona buona e saggia, costruttore di pace e di solidarieta', educatore al vero e al giusto, fondatore del nostro comitato, un augurio di buon compleanno da tutte le persone che con lui hanno condiviso la lunga e vittoriosa lotta per la difesa della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame e per il diritto di tutti alla vita, alla salute e alla dignita'.
Tutte le persone impegnate nel comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 30 gennaio 2013
19. UNA COMMEMORAZIONE DI GANDHI A VITERBO
Il 30 gennaio 2013 si e' svolta a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", una commemorazione di Mohandas Gandhi nell'anniversario della tragica scomparsa avvenuta il 30 gennaio del 1948.
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni scritti del grande pensatore e promotore della nonviolenza.
Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha espresso le seguenti considerazioni.
Dobbiamo a Gandhi, piu' che a chiunque altro, riflessioni e strumenti fondamentali e indispensabili per l'impegno piu' necessario e piu' urgente: la lotta nonviolenta in difesa dell'umanita' e della biosfera cosi' drammaticamente, apocalitticamente minacciate da poteri scellerati e insensati.
Dobbiamo a Gandhi, piu' che a chiunque altro, la consapevolezza e la dimostrazione che solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe; che solo la nonviolenza contrasta concretamente e adeguatamente la violenza folle e assassina; che solo la nonviolenza e' prassi degna dell'umano agire; che solo la nonviolenza riconosce, invera, protegge ed onora l'umanita' di tutti gli esseri umani.
E dobbiamo quindi a Gandhi anche cio' che consegue dall'aver conosciuto il suo esempio, dall'aver ascoltato il suo appello, dall'esser stati dalla sua testimonianza di pensiero ed azione persuasi alla scelta della nonviolenza come impegno diretto per la verita' che salva le vite, per la solidarieta' che tutti raggiunge, per la liberazione comune. Dobbiamo a Gandhi - anche precisamente come debito ovvero dovere che sentiamo nei suoi confronti, e nei confronti di tutti gli esseri umani che sono vissuti e sono morti lottando per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani - di continuare la sua e la loro lotta: la lotta nonviolenta contro tutte le violenze, le menzogne, le ingiustizie, le oppressioni; la lotta nonviolenta per il bene comune dell'umanita' intera.
E' l'unico modo adeguato di ricordare Gandhi: far propria la scelta della nonviolenza, impegnarsi nella lotta nonviolenta.
Come e' scritto nel documento programmatico del Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini: "Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica...".
Nell'anniversario della tragica morte di Gandhi, e nel ricordo della sua luminosa vita, riaffermiamo il nostro impegno per la pace e i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera casa comune dell'umanita' intera; riaffermiamo la scelta nitida e intransigente della nonviolenza, la scelta della lotta nonviolenta che sola si oppone alla barbarie fascista, razzista, colonialista, imperialista, militarista, maschilista, schiavista, ecocida e totalitaria; riaffermiamo la scelta della lotta nonviolenta che sola promuove giustizia e liberta', responsabilita' e solidarieta', democrazia progressiva e inclusiva che tutte e tutti riconosce e raggiunge.
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
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Numero 127 del 4 marzo 2013
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