Telegrammi. 1187



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1187 del 16 febbraio 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Sommessa un'opinione. Ed un ringraziamento

2. In memoria di Sankaralingam Jagannathan

3. Una riflessione dieci anni dopo

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. SOMMESSA UN'OPINIONE. ED UN RINGRAZIAMENTO

 

Se la viva commozione non m'inganna, mi sembra che l'iniziativa One Billion Rising del 14 febbraio 2013 contro la violenza sulle donne sia stata - per estensione planetaria, ma anche per chiarezza di contenuti, adeguatezza delle forme, capacita' di favorire la partecipazione piu' ampia e piu' consapevole, mobilitando teste e cuori, pensieri e passioni, menti e corpi - la piu' grande manifestazione nonviolenta globale nel corso dell'intera storia umana.

Ancora una volta il movimento delle donne, la sapienza delle donne, il coraggio delle donne, la lotta delle donne si conferma essere la corrente calda della nonviolenza, si conferma essere l'esperienza storica decisiva nel cammino di liberazione dell'umanita'.

Ed ancora una volta si conferma questa cruciale verita': che solo se si riuscira' a contrastare, sconfiggere, abolire la violenza maschile, e l'ideologia e le strutture e le prassi della violenza maschilista e patriarcale, solo allora si riuscira' a difendere e promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani, a realizzare pace e giustizia, civile convivenza responsabile e solidale tra tutti gli esseri umani e tra gli esseri umani e l'intero mondo vivente.

La nonviolenza e' in cammino con volto e con voce di donna, con passo lieve di danza, in profonda schiudente armonia, in una trama relazionale che unisce in piena coerenza mezzi e fini, che avvicina persona a persona e l'umanita' intera raggiunge, riconosce, libera.

E che in questa luminosa giornata anche non pochi uomini mettendosi alla scuola e all'ascolto delle donne abbiano saputo cogliere l'occasione per esprimere la volonta' di rompere ogni omerta' e complicita' col femminicidio, col maschilismo, col patriarcato, per esprimere la scelta di opporsi alla violenza maschile, ebbene, anche questo e' un dono e un frutto dell'iniziativa delle donne, del pensiero e del movimento delle donne, di cui anche il vecchio che scrive queste righe ad esse e' grato con tutto il cuore.

E che dopo il 14 febbraio ogni giorno continui e si estenda ed ovunque si inveri quel che il 14 febbraio e' accaduto: il manifestarsi dell'impegno dell'umanita' affinche' cessi la violenza maschile sulle donne.

 

2. MAESTRI. IN MEMORIA DI SANKARALINGAM JAGANNATHAN

 

Il 12 febbraio 2013 e' deceduto ultracentenario Sankaralingam Jagannathan, una delle piu' grandi figura della nonviolenza; insieme a sua moglie Krishnammal (tuttora fortemente impegnata nella lotta comune per il bene di tutti) ha dato vita a luminose esperienze di lotta contro ogni violenza, di solidarieta', di condivisione, di difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, di rispetto, protezione e sollecitudine per tutto il mondo vivente.

Con una sobria e mesta cerimonia commemorativa la mattina del 15 febbraio a Viterbo il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ne ha ricordato la figura, il pensiero e le lotte con commozione e gratitudine profonde.

La nonviolenza e' in cammino.

 

3. MEMORIA E FUTURO. UNA RIFLESSIONE DIECI ANNI DOPO

 

Il 15 febbraio 2003 le grandi manifestazioni pacifiste non fermarono la guerra che si andava preparando.

Atroci stragi ne seguirono, e tuttora si susseguono. Ed un'assuefazione crescente, una crescente complicita'.

Dieci anni di indicibile orrore.

Quei grandi cortei non furono l'inizio di un'azione nonviolenta persuasa e tenace - come era necessario -, ma piuttosto la fine di un pacifismo da parata e di apparato, rapidamente ridotto al vaniloquio ininfluente o peggio ancora a prezzolato fiancheggiatore dei signori della guerra.

Una ragione in piu' per lottare ancora e ancor piu' contro tutte le guerre e le uccisioni, contro tutti gli eserciti e le armi, contro tutti i poteri criminali.

Una ragione in piu' per persistere in cio' che e' vero e giusto: nella scelta nitida e intransigente, concreta e coerente, della nonviolenza che a tutte le violenze e le menzogne si oppone.

Solo la nonviolenza puo' fermare la guerra.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Rene' Char, Fogli d'Ipnos 1943-1944, Einaudi, Torino 1968, pp. 126.

*

Riedizioni

- Omero, Odissea, Einaudi, Torino 1963, 1989, Mondadori, Milano 2013, pp. XVI + 716, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori).

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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