Archivi. 73



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 73 del 9 gennaio 2013

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di giugno 2009 (parte nona e conclusiva)

2. Antonella Litta: Relazione al convegno dell'Isde-Italia svoltosi a Salsomaggiore dal 3 al 5 aprile 2009

3. Apartheid

4. Le vacanze antropofaghe delle burocrazie ex-pacifiste

5. Per Ralf Dahrendorf

6. Nostra maestra Aung San Suu Kyi

7. Tre compiti

8. Il Cipe non ha deliberato il finanziamento del mega-aeroporto illegale a Viterbo

9. Dispiace dirlo

10. Fermare il golpe razzista

11. Poiche' la guerra

12. Un appello del professor Osvaldo Ercoli ai ministri economici

13. Quattro cose da fare subito

14. Il senato non approvi le misure razziste e squadriste contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza"

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GIUGNO 2009 (PARTE NONA E CONCLUSIVA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di giugno 2009.

 

2. ANTONELLA LITTA: RELAZIONE AL CONVEGNO DELL'ISDE-ITALIA SVOLTOSI A SALSOMAGGIORE DAL 3 AL 5 APRILE 2009

[Riproponiamo il testo della relazione di Antonella Litta sul tema "L'esperienza del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti", relazione tenuta al convegno dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) svoltosi a Salsomaggiore dal 3 al 5 aprile 2009 sul tema "Promuovere ambiente e salute a livello locale".

Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente]

 

L'esperienza del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti, comitato di cui sono portavoce, rappresenta un'esperienza diretta di difesa del territorio e della salute che e' anche espressione e contributo alla lotta di quella parte dell'umanita' che non vuole sacrificare la bellezza del mondo alla logica del profitto e dello sfruttamento. Una bellezza intesa anche come armonia ed equilibrio tra gli esseri viventi e l'ambiente, nel rispetto e nel corretto rapporto con gli elementi: aria, acqua, terra intesa nella sua generalita' di territorio, e fuoco inteso come energia, gia' individuati come fondamentali per la vita del genere umano dalla filosofia presocratica.

Il trasporto aereo e' un modo di viaggiare che fortemente attenta alla bellezza e all'equilibrio ecologico ed energetico del pianeta; rappresenta infatti una forma di mobilita' inquinante e dannosa per la salute e l'ambiente, e contribuisce in ingente misura all'effetto serra, la piu' drammatica emergenza ambientale planetaria attuale come gia' denunciato da illustri personalita' internazionali e dai Premi Nobel Wangari Maathai e Desmond Tutu, come anche dagli scienziati dell'Ipcc (l'Intergovernmental Panel on Climate Change, la struttura scientifica dell'Onu che studia i mutamenti climatici).

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La storia

Circa due anni fa una decisione ministeriale superficiale, viziata da gravi errori di fatto e procedurali, influenzata da forti interessi politico-elettorali e speculativi, ha individuato in Viterbo la sede di un nuovo scalo aeroportuale del Lazio. Qui si vorrebbero trasferire centinaia di voli giornalieri delle compagnie low-cost che stanno devastando da anni salute e ambiente dei cittadini della citta' di Ciampino. Abbiamo reagito a questa folle decisione di "ciampinizzare" Viterbo non con la logica della sola difesa locale del nostro territorio, ma ponendoci da un punto di vista generale: quello dell'intera umanita'. E' con questo atteggiamento che abbiamo programmato studi, interventi, iniziative e strategie che si sono rivelate finora giuste e vincenti; a tutt'oggi infatti, a Viterbo, al di la' delle chiacchiere, dei comunicati e dei proclami di una lobby politico-affaristica trasversale e interessata solo ai grandi affari, nulla si e' concretizzato di questo dissennato progetto aeroportuale.

Viterbo e' una bella citta' medievale e tutta la sua provincia e' un patrimonio per l'umanita' dal punto di vista delle bellezze e delle ricchezze paesaggistiche, naturalistiche, storiche, archeologiche, artistiche, agricole, termali. Essa e' anche sede universitaria e centro di ricerche universitarie in particolare in ambito agro-biologico. L'area termale del Bulicame, cantata anche da Dante nella Divina Commedia, e quella dell'Orto botanico, e la via Francigena che tutto il viterbese ed anche precisamente quell'area attraversa, rappresentano l'identita' e il cuore stesso di Viterbo, e proprio queste aree subirebbero i danni maggiori ed irreversibili se dovesse essere costruito il mega-aeroporto e tutte le sue strutture di supporto. L'aeroporto e' previsto proprio a ridosso del centro abitato di Viterbo, su ampliamento di un piccolo aeroporto militare, in una zona sottoposta a rilevanti vincoli archeologici, idrogeologici, naturalisti e paesaggisti. Pur di realizzare questa mega-struttura l'attuale amministrazione comunale di Viterbo ha chiesto che siano rimossi i vincoli previsti per queste zone dal piano paesaggistico regionale e ha proposto una variante all'attuale piano regolatore cittadino. Di questa mega-struttura che si vorrebbe realizzare a tutti i costi, al momento, ancora non esiste nemmeno un progetto generale, e quindi e' altresi' totalmente priva della Valutazione di impatto ambientale, della Valutazione ambientale strategica e della Valutazione d'impatto sanitario.

La realizzazione di questa infrastruttura trasformerebbe Viterbo nell'ennesima citta'-scalo, devastata, inquinata e cementificata, soffocando per sempre le attivita' economiche e le risorse presenti: quelle legate al termalismo, all'agricoltura biologica, al turismo di qualita', alle attivita' di formazione e ricerca universitaria; attivita' che se opportunamente valorizzate e potenziate rappresenterebbero la risposta piu' giusta, logica e naturale alla domanda di occupazione e sviluppo di Viterbo e dell'intera provincia.

Il comitato, consapevole del danno alla salute e all'ambiente derivante da un simile progetto, si e' assunto con responsabilita' il compito di studiare tutte le problematiche legate alla realizzazione di questo scalo e il compito di informare i cittadini. Un compito che avrebbero dovuto svolgere con obiettivita' e imparzialita', nell'interesse di tutta la comunita', le istituzioni e i mezzi d'informazione locali, che invece, salvo qualche eccezione, hanno preferito schierarsi in modo acritico, trasversale e superficiale a sostegno del mega-aeroporto, ripetendo il solito menzognero ritornello che ha accompagnato tutte le devastazioni ambientali italiane, ovvero che i grandi appalti, le grandi opere, le grandi infrastrutture  portano sempre "lavoro e sviluppo". La verita' e' un'altra: grandi opere, grandi infrastrutture, grandi appalti, una volta realizzati lasciano vaste aree devastate per sempre, creano poca occupazione, precaria, non qualificata e solo temporanea, compromettono sino al soffocamento le attivita' economiche locali preesistenti come le naturali e tradizionali vocazioni di un territorio, aumentano la disoccupazione e generano spesso danni incalcolabili alla salute delle popolazioni. La nostra intera penisola da Nord a Sud, da Seveso a Brindisi, da Porto Marghera a Gela, da Porto Vesme a Priolo, passando per Civitavecchia e Montalto di Castro, e' piena di questi tragici esempi di "sviluppo e progresso".

Le persone che aderiscono al nostro comitato hanno dedicato e dedicano molta parte della loro vita alla difesa dell'ambiente e del diritto di tutti a vivere in un mondo sano, giusto e solidale. E l'impegno e la storia personale di ognuna di queste persone ci da' la certezza che la citta' di Viterbo non sara' sfigurata nella sua bellezza dal progetto devastante, folle, illegale di un mega-aeroporto.

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Il lavoro del comitato: le azioni, lo studio, le proposte

Innumerevoli sono state le iniziative d'informazione e formazione promosse dal nostro comitato, fin dalla sua costituzione. Abbiamo realizzato il sito www.coipiediperterra.org, organizzato numerosi convegni scientifici, promosso passeggiate al Bulicame guidate dal professor Paolo Giannini e dal professor Antonello Ricci, per far conoscere da vicino la bellezza e la ricchezza di cio' che verrebbe distrutto se il mega-aeroporto fosse realizzato. Sempre con questo intento, il 18 luglio dello scorso anno, si e' tenuto per la prima volta nella storia di Viterbo un concerto notturno proprio nella suggestiva area del Bulicame. Il nostro comitato ha partecipato a  numerosi convegni, incontri e trasmissioni radiotelevisive sul tema del trasporto aereo e in particolare alla trasmissione di "Report" del 27 aprile 2008 trasmessa da Rai Tre. Stiamo lavorando alla costituzione di una rete dei comitati che in Italia e all'estero sono impegnati nell'opposizione alla costruzione e all'ampliamento degli aeroporti, e abbiamo in programma molte iniziative e ulteriori giornate di studio e approfondimento.

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La solidarieta' e la collaborazione con i comitati di Ciampino e Marino

Abbiamo stretto un forte rapporto di solidarieta' con le persone impegnate nei comitati di Ciampino e Marino; proprio la conoscenza diretta dei danni che queste persone hanno subito e subiscono a causa della presenza dello scalo aeroportuale ci ha spinto e ci rafforza costantemente nella nostra opposizione al mega-aeroporto di Viterbo. La situazione ambientale e sanitaria che questi cittadini vivono a causa dell'inquinamento atmosferico ed acustico e' talmente grave che immediatamente e drasticamente andrebbero ridotti i voli civili nello scalo di Ciampino. Lo studio "Cristal" (dall'acronimo del centro studi che lo ha realizzato: Centro Regionale Infrastrutture Sistemi Trasporto Aereo del Lazio) ha evidenziato, di recente, quanto gia' si sapeva: ovvero che i residenti nei comuni di Ciampino, Marino e del X Municipio di Roma sono sottoposti a livelli d'inquinamento acustico da traffico aereo estremamente preoccupanti. Infatti, le linee guida dell'Oms affermano che sopra i 35 decibel iniziano a manifestarsi effetti biologici che si aggravano tra i 40-55 decibel e diventano molto pericolosi sopra i 55 decibel; questi limiti sono sempre stati abbondantemente superati nelle rilevazioni condotte dallo studio Cristal.

La situazione sanitaria a Ciampino e' talmente grave, come anche dimostrato da questo recente studio, che abbiamo sollecitato il sindaco di Ciampino a porre in atto ogni misura per la tutela della salute dei suoi cittadini anche attraverso l'adozione di ordinanze volte ad una riduzione significativa ed immediata dei voli sullo scalo.

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Le solidarieta'

Il Comitato, anche grazie alla newsletter "Coi piedi per terra", che raggiunge circa 20.000 persone, e' riuscito a far conoscere in Italia e all'estero quanto sta accadendo a Viterbo. In questa maniera siamo riusciti a intessere una importante rete di adesioni e solidarieta' al nostro comitato. Hanno aderito e sostengono il nostro comitato rilevantissime figure istituzionali, personalita' illustri del mondo accademico, della cultura, dell'impegno sociale: ad esempio scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Luigi Cancrini, Marcello Cini, Paul Connett, Giorgio Cortellessa, Gianni Mattioli, Luca Mercalli, Stefano Montanari, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni Tamino, Federico Valerio; il prestigioso magistrato Ferdinando Imposimato; la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini; padre Alessandro Zanotelli; cattedratici universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Nella Ginatempo, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Lorenzo Porta, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Antonella Sapio, Giovanni Scotto, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi; le scrittrici Dacia Maraini e Lea Melandri; la giornalista ed esperte di temi ambientali Marinella Correggia; il cantautore Francesco Guccini, ed innumerevoli altri.

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I rapporti con le istituzioni

Il comitato fin dall'inizio ha voluto ricercare un dialogo e un confronto con i rappresentati delle istituzioni, sia a livello locale che nazionale ed europeo, attraverso incontri e carteggi. Dieci parlamentari europei, riconoscendo l'obiettivita' delle nostre ragioni, hanno sentito il dovere di scrivere una lettera al precedente Ministro dei Trasporti, in cui esprimevano contrarieta' alla sua  decisione. Sono state anche presentate numerose interrogazioni parlamentari e regionali.

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Lo studio dell'impatto ambientale e sanitario

Tutto il territorio viterbese vive una delicata situazione dal punto di vista ambientale: la presenza del piu' grande polo energetico d'Europa (le centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro) al quale si andrebbe ad aggiungere, una volta riconvertita a carbone, anche la centrale di Torre Valdaliga Nord con le sue nocive emissioni di gas e polveri; la naturale radioattivita' del sottosuolo dovuta alla presenza del radon; le acque destinate a consumo umano con elevata presenza di sostanze dannose tra cui l'arsenico (classificato come cancerogeno di classe 1 dall'Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro - Iarc), acque che sono potabili solo in virtu' di deroghe rinnovate di anno in anno; la presenza di discariche abusive di rifiuti tossici; la cementificazione di aree sempre piu' vaste, soprattutto in quei comuni del viterbese piu' prossimi alla capitale. La nostra provincia presenta il piu' alto numero di patologie tumorali nella Regione Lazio. E' ovvio che in una situazione come questa, che meriterebbe attenzione, tutela e bonifiche ambientali, aggiungere un ulteriore fattore di rischio rappresentato dall'inquinamento prodotto dal traffico aereo connesso al mega-aeroporto che si vorrebbe realizzare a Viterbo e' irresponsabile e colpevole. Infatti quello che ha piu' preoccupato il comitato, e che e' anche il motivo del mio impegno personale nel comitato in quanto medico, e' il danno alla salute, soprattutto a quella dei bambini, che il traffico aereo determina. I motori degli aerei infatti sono alimentati con il cherosene, un combustibile fossile, e soprattutto nelle fasi di atterraggio e decollo rilasciano il quantitativo maggiore di gas nocivi, polveri sottili ed ultrasottili, e generano livelli di rumorosita' tali da alterare notevolmente la qualita' della vita e la salute di coloro che vivono e lavorano in prossimita' di uno scalo aereo. Ormai innumerevoli studi scientifici dimostrano che queste forme di inquinamento sono correlate a gravi malattie: respiratorie, cardiovascolari, cronico-degenerative, tumorali. Questa consapevolezza e certezza mi ha spinto a scrivere, insieme ai colleghi Mauro Mocci e Gianni Ghirga, anch'essi come me soci dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia), un appello a tutti i medici dell'Alto Lazio per denunciare questa minaccia per la salute e l'ambiente, e fornire numerosi riferimenti scientifici utili per l'informazione e la sensibilizzazione sia del personale sanitario, che dei pubblici amministratori e dei cittadini. I responsabili sanitari e gli operatori sanitari sono stati allertati circa la minaccia alla salute rappresentata dalla realizzazione di questo mega-aeroporto anche attraverso una serie di incontri in particolare con il direttore generale della Asl di Viterbo, i rappresentanti provinciali del sindacato Fimmg (Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale) e dell'Ordine dei medici di Viterbo. Inoltre l'Associazione italiana medici per l'ambiente, anche su proposta del nostro comitato, ha costituito un gruppo nazionale di studio sul tema "Il trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute".

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Lo studio degli aspetti legali

Abbiamo studiato, evidenziato e denunciato gli aspetti illegali del progetto aeroportuale che si vorrebbe realizzare a Viterbo. Il progetto e' totalmente privo della Valutazione di impatto ambientale (Via), della Valutazione ambientale strategica (Vas) e della Valutazione d'impatto sanitario (Vis); viola norme vigenti a livello europeo e nazionale, regionale e comunale; la procedura fin qui seguita e' viziata da macroscopici e scandalosi errori, irregolarita' procedurali ed amministrative; inoltre, presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e' pendente una ricorso presentato dalla Provincia di Frosinone contro la decisione ministeriale del 27 novembre 2007 che ha indicato Viterbo quale sede del nuovo scalo aeroportuale. La realizzazione del mega-aeroporto oltre che palesemente illegale comporterebbe anche la violazione di numerosi articoli della nostra Costituzione, in particolare degli articoli 3, 4, 32, 35, 41 e 97, come ben evidenziato sia dal giudice Ferdinando Imposimato nel convegno del 21 settembre  2007 "Un mega-aeroporto a Viterbo? No grazie", sia dal giudice Gennaro Francione, nel corso del convegno "Le emergenze ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio" svoltosi il 4 dicembre 2007. Abbiamo anche segnalato come questa opera, che si vuole realizzare a tutti i costi e senza alcun rispetto delle vigenti leggi, possa divenire un forte richiamo di interessi speculativi e criminali.

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La proposta di un diverso modello di sviluppo

Il comitato ha indicato da subito come priorita' assoluta in tema di mobilita' per il territorio viterbese il miglioramento della rete ferroviaria. Se solo una piccola parte dei fondi pubblici che si pensa di sperperare per l'aeroporto fossero invece spesi per ammodernare la rete ferroviaria viterbese (e particolarmente per la riapertura della Civitavecchia-Capranica-Orte, per il potenziamento della Viterbo-Orte, per il miglioramento della Viterbo-Capranica-Roma) questo consentirebbe da subito una migliore qualita' della vita per i tantissimi pendolari viterbesi che per la tratta Viterbo-Roma impiegano oggi quasi due ore, e garantirebbe un flusso di turismo vero e costante verso il nostro territorio: quello degli abitanti della capitale e dell'area metropolitana circostante - e parliamo di milioni di persone che potrebbero conoscere le nostre vere ricchezze: il termalismo, l'arte, la storia, le bellezze naturalistiche, i prodotti delle colture biologiche e di qualita'. Le ingenti risorse pubbliche che verrebbero sperperate per realizzare a Viterbo una ennesima servitu' nociva e distruttiva come il mega-aeroporto potrebbero invece essere messe a disposizione di uno sviluppo sostenibile del nostro territorio, della nostra economia, della nostra cultura.

 

3. APARTHEID

 

A quanto riferiscono i mezzi d'informazione il senato potrebbe votare il cosiddetto "pacchetto sicurezza" gia' la prossima settimana. E con esso le scellerate misure razziste che introducono nel nostro paese il regime dell'apartheid, che violano i diritti umani e le basi stesse dello stato di diritto, che legittimano ed istituzionalizzano (e finanche consentiranno di finanziare coi soldi pubblici) lo squadrismo fascista e assassino.

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Questo crimine deve essere fermato.

Questi misure palesemente incostituzionali, palesemente anomiche, palesemente antiumane, devono essere respinte: in Parlamento e nelle coscienze del popolo italiano.

E' l'ora di una insurrezione morale nonviolenta del popolo italiano e delle sue rappresentanze istituzionali in difesa dello stato di diritto, della legalita' repubblicana, della Costituzione che fonda l'ordinamento giuridico, della democrazia, dei diritti umani di tutti gli esseri umani, della civilta' contro la barbarie, della convivenza contro il crimine, della ragione contro il delirio, della giustizia e della misericordia contro la selvaggia ferocia del nazismo che torna.

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La sicurezza si fonda sulla certezza del diritto, sul rispetto dell'umanita'.

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

La politica razzista del governo eversivo deve essere contrastata e sconfitta dalla forza della verita', della democrazia, della legalita'.

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Le deportazioni sono un crimine.

I lager sono un crimine.

L'apartheid e' un crimine.

Il razzismo e' un crimine.

Lo squadrismo e' un crimine.

Un governo che cerca di imporre il crimine e l'eversione dall'alto, un governo che viola la Costituzione della Repubblica Italiana, un governo che perseguita esseri umani innocenti, non e' piu' un governo legittimo: e' un'associazione a delinquere, e' una banda criminale.

*

Vi e' una sola umanita'.

E' l'ora della resistenza nonviolenta contro il razzismo, contro l'anomia, contro l'eversione dall'alto.

 

4. LE VACANZE ANTROPOFAGHE DELLE BUROCRAZIE EX-PACIFISTE

 

Qualcuno se li ricorda ancora i "senza se e senza ma"? Sono in vacanza (pagata coi soldi del pubblico erario) dal 2006.

L'Italia e' coinvolta nella mostruosa guerra afgana, ogni giorno le stragi si susseguono, ma nulla vedono, nulla odono e nulla dicono gli ex-pacifisti parastatali e in carriera: e' bastato che qualche ministro e sottosegretario presuntamente amico ed effettualmente corruttore nel biennio 2006-2008 pensasse bene di foraggiarli di qualche briciola dello sperpero immane ed infame dei soldi pubblici per comprarne la complicita' con la guerra, la prostituzione alla guerra, a quanto pare addirittura ben oltre quella legislatura.

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La guerra e' il massimo crimine.

Tu alla guerra opponiti sempre.

Cessi la partecipazione italiana alla guerra afgana.

Vi e' una sola umanita'.

 

5. PER RALF DAHRENDORF

 

Dagli anni Settanta Ralf Dahrendorf e' stato uno dei nostri maestri. Anche attraverso le sue opere abbiamo avuto da allora piena contezza del nesso e della dialettica tensione tra liberalismo e socialismo, tra democrazia e conflitto: della necessita' della loro compresenza. Come Camus. Come Bobbio. E risalendo indietro, come Gobetti e come Rosselli. E Hannah Arendt, e George Orwell, e Rosa Luxemburg.

 

6. NOSTRA MAESTRA AUNG SAN SUU KYI

 

Che ci insegna ad opporci al fascismo.

Che ci insegna ad opporci alla guerra.

Che ci insegna ad opporci al razzismo.

Che ci insegna ad opporci all'ecocidio.

Che ci insegna che la nonviolenza e' piu' forte.

E che tutti i diritti umani ineriscono a tutti gli esseri umani.

 

7. TRE COMPITI

 

Il primo: opporsi alla guerra. Ottenere che l'Italia ritorni alla legalita' costituzionale e al diritto internazionale. Ottenere che l'Italia cessi di partecipare alla guerra e alle stragi in Afghanistan, e si impegni invece per la pace che salva le vite.

Il secondo: opporsi al razzismo. Il cosiddetto "pacchetto sicurezza" reca misure razziste e assassine. Razziste e assassine, si'. Quelle misure razziste e assassine non devono diventare legge dello stato, poiche' sono il contrario dello stato di diritto, il contrario della civilta' giuridica, il contrario della civile convivenza, il contrario dell'ordinamento democratico, il contrario dell'umanita'. L'apartheid e' un crimine contro l'umanita'. Le deportazioni sono un crimine contro l'umanita'. I campi di concentramento sono un crimine contro l'umanita'. Lo squadrismo fascista e' un crimine contro l'umanita'.

Il terzo: opporsi al governo golpista, opporsi all'eversione dall'alto berlusconiana, opporsi al regime della corruzione. Si puo' e si deve contrastare il governo della malavita. Si puo' e si deve cacciare il governo della malavita. Si puo' e si deve costringere il governo della malavita alle dimissioni.

Adesso.

 

8. IL CIPE NON HA DELIBERATO IL FINANZIAMENTO DEL MEGA-AEROPORTO ILLEGALE A VITERBO

[Riportiamo il seguente comunicato del comitato che si oppone al mega-aeroporto del 27 giugno 2009 dal titolo ""Il Cipe non ha deliberato il finanziamento del mega-aeroporto illegale a Viterbo" e il sommario "Lo scorno della lobby degli attila volanti. Il mega-aeroporto e' un crimine e una follia"]

 

Il 26 giugno 2009 si e' svolta la seduta del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica: riunione nella quale, secondo i roboanti reiterati proclami del sindaco di Viterbo, si sarebbe dovuto deliberare uno stratosferico finanziamento per il mega-aeroporto a Viterbo.

Invece il Cipe non ha deliberato alcun finanziamento al mega-aeroporto illegale, nocivo e distruttivo.

Lo stesso sindaco di Viterbo, in una livida dichiarazione alla stampa locale, ha dovuto ammettere lo scorno e naturalmente ha aggiunto sproloquiando che la deliberazione e' solo rinviata, che il mega-aeroporto comunque si fara', eccetera eccetera.

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Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo ritiene che sia ragionevole dedurre che finalmente anche le istituzioni dello stato e gli staff di supporto tecnico e giuridico dei ministeri stiano acquisendo piena contezza dell'illegalita' dell'opera mega-aeroportuale; ed un'opera illegale non puo' essere finanziata coi pubblici denari, poiche' quel finanziamento si configurerebbe anch'esso come illecito e sarebbe quindi perseguibile tanto sotto il profilo amministrativo che - e ancor piu' - sotto il profilo penale.

La documentazione autentica e' infatti incontrovertibile: il mega-aeroporto e' privo dei requisiti previsti dalle vigenti legislazioni europea e italiana; il mega-aeroporto viola le norme ed i vincoli di salvaguardia presenti nell'area; il mega-aeroporto devasterebbe l'area archeologica e termale del Bulicame; il mega-aeroporto devasterebbe fondamentali beni ambientali e culturali; il mega-aeroporto devasterebbe l'agricoltura di qualita' presente nel territorio; il mega-aeroporto recherebbe gravissimo danno alla salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita, ai diritti soggettivi ed ai legittimi interessi della popolazione dell'Alto Lazio; il mega-aeroporto provocherebbe il collasso della gia' fragile rete infrastrutturale altolaziale; il mega-aeroporto implicherebbe uno sperpero dissennato di soldi pubblici; il mega-aeroporto e' un crimine e una follia.

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Desista il sindaco novello Attila dal voler imporre un'opera speculativa, nociva, distruttiva, fuorilegge che danneggia e avvelena tutti i viterbesi.

Desista la lobby speculativa e truffaldina del mega-aeroporto dal protrarre ulteriormente le sue sciagurate mene e le sue laide mistificazioni.

La lotta della popolazione viterbese per difendere la propria terra e la propria vita dall'aggressione dei vandali volanti e' ogni giorno piu' ampia, piu' consapevole, piu' forte.

Il mega-aeroporto a Viterbo e' illegale ed irrealizzabile.

 

9. DISPIACE DIRLO

 

Dispiace dirlo, ma va pur detto: tutte le chiacchiere di pretesa solidarieta' con il popolo birmano, con il popolo palestinese, con il popolo iraniano, con il popolo tibetano eccetera eccetera non valgono nulla se chi pronuncia quegli edificanti discorsi e' complice della guerra che il suo paese sta conducendo altrove.

La guerra terrorista e stragista, imperialista e razzista, totalitaria e mafiosa cui l'Italia sta partecipando in Afghanistan destituisce di ogni credibilita' le parole dei sedicenti pacifisti italiani (in realta' ex-pacifisti) che ad essa non si oppongono poiche' ad essa si sono prostituiti per un piatto di lenticchie (ovvero di miserabili prebende e finanziamenti ricevuti dal governo del regime della corruzione).

Puoi essere credibile quando predichi la pace solo se concretamente ti opponi alla guerra. Se taci sulla guerra che il tuo stato sta eseguendo, allora della guerra sei un complice, e la tua parola non vale piu' nulla, nulla. E il tuo concionare e' solo di sghignazzevole sollazzo per gli assassini, e suona ulteriore laida, lugubre, macabra offesa agli assassinati.

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No alla guerra. No alle uccisioni.

Solo la pace salva le vite.

"L'Italia ripudia la guerra", recita la nostra legge fondamentale: si rispetti e si applichi quella legge.

Cessi la partecipazione italiana alla guerra afgana.

Si adoperi l'Italia per recare soccorso a tutte le vittime, si adoperi l'Italia per la pace, per la cooperazione tra i popoli, per la solidarieta' che l'umanita' intera riconosce e sostiene come un'unica famiglia.

Vi e' una sola umanita'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

10. FERMARE IL GOLPE RAZZISTA

 

Un governo golpista che potrebbe cadere prossimamente, guidato da un personaggio corrotto e corruttore che in un paese civile sarebbe gia' stato costretto alle dimissioni (ma che ovviamente fara' di tutto pur di non dimettersi, anche per continuare a godere della legge ad personam che gli garantisce l'impunita' per i processi in corso per i reati commessi), potrebbe tentare in questa settimana il colpo di mano, il colpo di stato, di imporre in Italia il regime dell'apartheid.

Questo crimine deve essere impedito.

Le scellerate misure razziste e naziste del cosiddetto "ddl sicurezza" vanno respinte una volta per tutte.

Tutti i cittadini italiani, e tutte le articolazioni istituzionali del nostro stato di diritto si oppongano alla banda nazista che vuole imporre l'apartheid, il regime della segregazione, delle deportazioni, dei campi di concentramento, delle squadracce assassine.

Tutti i cittadini italiani, e tutte le articolazioni istituzionali del nostro stato di diritto si oppongano alla banda nazista che vuole imporre la violazione sistematica dei diritti umani nel nostro paese.

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

Ogni persona di volonta' buona ed ogni soggetto istituzionale fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana si impegnino contro il razzismo, si impegnino in difesa della legalita', della civilta', dell'umanita'.

Occorre fermare il golpe razzista.

Occorre respingere l'assalto nazista.

 

11. POICHE' LA GUERRA

 

Poiche' la guerra consiste nell'uccisione di esseri umani, gli esseri umani alla guerra si devono opporre, la guerra devono abolire.

Opporsi occorre alla guerra, ai suoi strumenti e ai suoi apparati.

Salvare occorre le umane vite: e' il primo dovere di ogni essere umano.

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Cessi la partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan.

Torni l'Italia al rispetto della legalita' costituzionale e del diritto internazionale.

 

12. UN APPELLO DEL PROFESSOR OSVALDO ERCOLI AI MINISTRI ECONOMICI

[Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' tra gli animatori del comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. Nel 2007 ha promosso un appello per salvare l'area archeologica, naturalistica e termale del Bulicame dalla devastazione]

 

Egregi ministri,

certo di interpretare anche la volonta' di tanti concittadini viterbesi vi esorto a non deliberare il finanziamento di un'opera nociva, distruttiva ed illegale come il mega-aeroporto che devasterebbe irreversibilmente l'ara archeologica e termale del Bulicame a Viterbo.

Vi esorto a voler rispettare l'ambiente, la storia, la cultura, le vocazioni produttive del territorio, i diritti dei cittadini, ed in primo luogo il diritto alla salute.

Vi esorto a rispettare le leggi in vigore, leggi che proibiscono la realizzazione del mega-aeroporto.

Vi esorto a non sperperare i soldi di tutti per un'opera che tutti danneggia.

Distinti saluti,

Osvaldo Ercoli

Viterbo, 26 giugno 2009

 

13. QUATTRO COSE DA FARE SUBITO

 

Contrastare il tentativo del governo golpista di introdurre in Italia il regime dell'apartheid.

*

Ricostruire su posizioni finalmente limpidamente nonviolente un movimento per la pace in Italia che si ponga come primo indispensabile obiettivo la cessazione della partecipazione italiana alla guerra afgana e il ritorno dell'Italia nell'alveo della legalita' costituzionale e del diritto internazionale.

*

Collegare le mille sparse lotte in difesa dell'ambiente, della salute, dei diritti e della legalita', dando ad esse una base ermeneutica e metodologica comune caratterizzata dalla scelta teorica e pratica della nonviolenza.

*

Porre l'esigenza delle dimissioni del Consiglio dei ministri golpista e razzista e del suo presidente corrotto e corruttore. Costruire un movimento democratico il piu' ampio possibile convergente sulle parole d'ordine del rispetto della legge uguale per tutti, del ripristino della civile convivenza e del responsabile condursi, del rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

14. IL SENATO NON APPROVI LE MISURE RAZZISTE E SQUADRISTE CONTENUTE NEL COSIDDETTO "PACCHETTO SICUREZZA"

 

Il senato non approvi le misure razziste e squadriste contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza".

Il popolo italiano non permetta che in Italia sia introdotto il regime dell'apartheid, che tornino le scellerate leggi razziali, che torni il barbaro regime fascista.

Le istituzioni fedeli alla Costituzione e in primo luogo il capo dello Stato, che della Costituzione e' garante, dissuadano - con la forza del ragionamento fedele all'ordinamento giuridico democratico e con il richiamo nitido e intransigente alla vigenza delle leggi della Repubblica Italiana - i razzisti al governo dal voler tentare un colpo di stato razzista.

*

Con la forza della verita', con la forza della nonviolenza, difendiamo i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Con la forza della verita', con la forza della nonviolenza, difendiamo lo stato di diritto, l'ordinamento democratico, la civilta' giuridica, l'umanita'.

Con la forza della verita', con la forza della nonviolenza, opponiamoci al golpe razzista.

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 73 del 9 gennaio 2013

 

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