Coi piedi per terra. 684



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 684 dell'11 settembre 2012

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di marzo 2011 (parte quinta e conclusiva)

2. Minimo un programma costruttivo contro la guerra e il razzismo (una proposta all'indomani di un digiuno)

3. Il dottor Mabuse, suppongo

4. Da quale parte?

5. No all'attendismo, si' all'azione diretta nonviolenta per contrastare adesso la macchina bellica

6. Con Albert Einstein e Bertrand Russell contro tutte le guerre

7. Arsenico: quid agendum

8. Lago di Vico: Il sonno della ragione genera mostri

9. Accogliere ed assistere tutte le persone migranti

10. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MARZO 2011 (PARTE QUINTA E CONCLUSIVA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di marzo 2011.

 

2. MINIMO UN PROGRAMMA COSTRUTTIVO CONTRO LA GUERRA E IL RAZZISMO (UNA PROPOSTA ALL'INDOMANI DI UN DIGIUNO)

 

1. Uscire dall'invisibilita'

La stragrande maggioranza del popolo italiano e' contraria agli omicidi.

La stragrande maggioranza del popolo italiano e' contraria alla guerra.

La stragrande maggioranza del popolo italiano e' contraria al razzismo.

Avremo mille difetti, ma di queste tre cose possiamo essere certi.

Ed allora dobbiamo rendere visibile questa nostra volonta' di opporci alle uccisioni, alle guerre, alle persecuzioni.

Un modo e' esporre ancora una volta la bandiere della pace e della nonviolenza ai balconi e alle finestre.

Un modo e' unirci al digiuno collettivo contro la guerra e contro il nucleare promosso dal Movimento Nonviolento.

Un modo e' scrivere a tutte le istituzioni democratiche chiedendo loro di prendere posizione contro la guerra e le persecuzioni, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la legalita' e la democrazia, per l'umanita' che e' una.

Un modo e' organizzare pubbliche manifestazioni contro le stragi e le persecuzioni, per la pace che salva le vite, per la solidarieta' che ogni essere umano riconosca e raggiunga.

Un modo e' contribuire a far pervenire aiuti umanitari ai popoli e alle persone nel piu' grave bisogno.

Un modo e' promuovere ed organizzare accoglienza ed assistenza ai profughi ed ai migranti.

Un modo e' impegnarsi per ottenere dalle istituzioni italiane il rigoroso rispetto delle leggi italiane: e la legge fondamentale dello stato italiano, la Costituzione della Repubblica Italiana, all'articolo 10 fa obbligo di accogliere ed assistere i migranti in fuga da fame, guerre e dittature; ed all'articolo 11 fa obbligo di ripudiare la guerra.

*

2. Uscire dalla passivita'

I poteri che uccidono si fanno forti della passivita' altrui.

Se l'umanita' unita si levasse contro i dittatori e le guerre, contro le mafie e i fascismi, contro i razzismi e le discriminazioni, contro lo sfruttamento che provoca la miseria e la fame e la morte, contro le devastazioni dell'ambiente che provocano disastri, ebbene, se l'umanita' unita si sollevasse allora la civilta' umana prevarrebbe.

Comincia tu ad uscire dalla passivita'.

*

3. Uscire dall'ambiguita'

Occorre decidersi a dire la verita' che e' a tutti evidente: ogni guerra consiste di uccisioni. Le violenze sui migranti sono crimini contro l'umanita'. L'omissione di soccorso a chi e' in pericolo di vita e' un crimine.

Se la guerra e' un crimine contro l'umanita', consistendo essa dell'uccisione massiva di esseri umani, allora occorre agire contro la guerra. Qui in Italia questo oggi significa in primo luogo opporsi alle guerre cui lo stato italiano illegalmente partecipa: in Afghanistan, in Libia.

Se il razzismo e' un crimine contro l'umanita', consistendo esso della persecuzione e finanche dell'uccisione di esseri umani, allora occorre agire contro il razzismo. Qui in Italia questo oggi significa in primo luogo accogliere ed aiutare tutti gli esseri umani che in fuga da fame, guerre e dittature giungono nel nostro paese.

Chi salva una vita umana salva l'umanita'.

*

4. Uscire dalla subalternita'

Ci viene detto di delegare altri - pretesamente piu' importanti e piu' esperti di noi - alla "grande politica", alle relazioni internazionali, alla gestione delle questioni che l'intera umanita' riguardano.

Ma cio' che riguarda l'intera umanita' riguarda ogni essere umano.

Ed ogni crisi, ed ogni conflitto, per quanto gravi siano, possono essere affrontati senza commettere ulteriore violenza, contrastando la violenza, riducendo cosi' la violenza fino ad estinguerla. Questa forma di intervento e' la nonviolenza.

E la nonviolenza ha un fondamento a cui ogni essere umano in cuor suo sente di poter aderire: il suo fulcro e' il principio del "non uccidere e non consentire che altri uccidano"; il suo fulcro e' il principio dell'"agisci nei confronti degli altri esseri umani cosi' come vorresti che gli altri esseri umani agissero nei tuoi confronti"; il suo fulcro e' la forza dell'amore: per l'umanita', per la vita, per il mondo.

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5. Affrontare la macchina bellica con la forza della nonviolenza

La violenza non e' cosi' forte come appare: senza il consenso di chi si rassegna nessuna macchina di dominazione, oppressione e distruzione e' invincibile.

Nega il tuo consenso alla violenza, e gia' la violenza e' meno totale, gia' e' meno forte, gia' e' indebolita.

Scegli di contrastare la violenza con una forza ancora piu' grande: la forza della verita', la forza dell'amore per l'umanita' intera, la forza della nonviolenza.

Discutiamo, organizziamo e realizziamo azioni dirette nonviolente per fermare la macchina bellica, impedendo ad essa di agire.

Nel 1999 per alcune ore in poche persone con una limpida azione nonviolenta, senza mettere in pericolo la vita di nessuno, bloccammo i decolli dei bombardieri che recavano strage nei Balcani: con una partecipazione popolare ampia e consapevole, con il coraggio della nonviolenza, potremmo oggi fermare pressoche' qualunque atto di guerra.

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6. Affrontare il regime razzista con la forza della nonviolenza

Il razzismo si basa su pregiudizi e paure che non e' difficile smascherare, contrastare e guarire.

Nega il tuo consenso al razzismo, e gia' il razzismo si confonde, si vergogna, si affloscia.

Scegli di contrastare il razzismo con la forza piu' grande: la forza della verita', la forza dell'amore per l'umanita' intera, la forza della nonviolenza.

Discutiamo, organizziamo e realizziamo azioni dirette nonviolente per contrastare il razzismo, inveriamo col nostro concreto agire i diritti umani di tutti gli esseri umani.

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7. Un programma costruttivo minimo ed essenziale

Ripetiamolo una volta ancora: le persone, le associazioni e le istituzioni fedeli all'umanita', impegnate quindi contro le uccisioni, contro la guerra e contro il razzismo, potrebbero nella situazione presente:

- far cessare la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan e in Libia;

- far cessare la persecuzione razzista dei migranti;

- promuovere ed organizzare l'accoglienza e l'assistenza di tutti i profughi e i migranti;

- promuovere ed organizzare l'invio di Corpi civili di pace nelle aree di crisi per realizzare un'interposizione nonviolenta tra le parti in conflitto;

- promuovere ed organizzare l'invio di aiuti umanitari alle popolazioni nel bisogno, da gestire direttamente con le comunita' locali in forme democratiche e condivise (altrimenti anche gli aiuti umanitari divengono strumenti di guerra);

- promuovere ed organizzare il sostegno ai movimenti nonviolenti e alle associazioni di difesa dei diritti umani nelle aree di crisi e di conflitto, sostenendo in particolare i movimenti e le associazioni di donne o guidati da donne;

- promuovere ed organizzare iniziative per il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, e per il disarmo e contro il militarismo tout court;

- promuovere la nonviolenza ed organizzare la formazione alla nonviolenza;

- preparare e realizzare azioni dirette nonviolente con cui effettualmente contrastare le macchine della morte.

 

3. IL DOTTOR MABUSE, SUPPONGO

 

Supponi che in Italia un ex-ministro denunci che il governo e' composto di neofascisti, di mafiosi, di razzisti, di esecutori e complici del piano eversivo della P2.

Supponi che costituisca un autoproclamato governo provvisorio di transizione, con un gruppo di armigeri occupi - che so - una citta' della Brianza o del Tavoliere, o di San Marco il campanile, e chiami il popolo all'insurrezione.

Supponi che senza por tempo in mezzo intervenga in suo aiuto una coalizione di volenterosi composta - ad esempio - da Cina, Russia, Iran, Myanmar, e cominci a bombardare le caserme delle forze armate e delle forze di polizia al governo piduista e razzista fedeli.

Supponi...

*

E' ora di svegliarsi, bello. La colazione e' pronta: pane e sangue.

 

4. DA QUALE PARTE?

 

Poiche' ancora vi e' chi mi chiede - dopo che ho dedicato l'intera mia vita ad un'unica causa - "da quale parte sto", rispondero' brevemente: dalla parte dei popoli in lotta per la giustizia e per la liberta', nel rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, e con la scelta della nonviolenza.

Che vuol dire: dalla parte dell'umanita' e della biosfera, contro tutte le uccisioni.

La nonviolenza e' lotta, lotta la piu' nitida e la piu' intransigente contro tutte le violenze e le menzogne. Ed e' misericordia: che tutte, tutti, tutto abbraccia.

Essa si oppone a tutti i regimi denegatori della vita, della dignita' e dei diritti delle persone e della natura.

Essa si oppone a tutte le guerre, a tutti gli eserciti, a tutte le armi.

Essa interviene alacre ovunque occorra aiuto.

Essa chiede ad ogni persona di sapersi responsabile del bene comune.

Essa ti pone in conflitto con ogni configurazione di potere che opprime e di menzogna che occulta, con ogni struttura che sfrutta, che dissipa e aliena.

Essa ti pone in cammino verso l'altra, l'altro, gli altri; verso te, verso il mondo.

 

5. NO ALL'ATTENDISMO, SI' ALL'AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA PER CONTRASTARE ADESSO LA MACCHINA BELLICA

 

No. Non e' accettabile il ragionamento di chi sostiene che non si possa contrastare una guerra in corso. Nulla e' piu' complice di questo, nulla e' piu' vile, nulla e' piu' disumano.

Se non si contrasta la guerra mentre essa e' scatenata, non la si contrastera' mai.

La nonviolenza o e' la volonta' e la capacita' di contrastare la macchina bellica mentre essa uccide, o non e' nulla.

 

6. CON ALBERT EINSTEIN E BERTRAND RUSSELL CONTRO TUTTE LE GUERRE

 

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo aderisce alla mobilitazione nazionale contro tutte le guerre che si svolgera' sabato 2 aprile 2011 promossa da Emergency sulla base della condivisione dello storico appello di Albert Einstein e Bertrand Russell del 1955.

Il comitato invita tutte le persone di volonta' buona ad impegnarsi per la pace, contro tutte le uccisioni, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Vi e' una sola umanita', e vi e' una sola Terra casa comune dell'umanita' intera. Solo la pace salva le vite.

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Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 30 marzo 2011

 

7. ARSENICO: QUID AGENDUM

 

Le persone partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza che si svolgono settimanalmente presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo confermano l'impegno per la prosecuzione dell'iniziativa per ottenere la completa dearsenificazione dell'acqua da bere, ed in particolare per ottenere che in tutti i Comuni in cui l'acqua erogata nelle case supera la concentrazione di arsenico di 10 microgrammi per litro di acqua le amministrazioni comunali si impegnino immediatamente a:

1. emettere ordinanze di non potabilita', affinche' i cittadini non si avvelenino;

2. realizzare al piu' presto impianti di dearsenificazione che dearsenifichino alla fonte tutte le acque che giungono nelle case come potabili; e' possibile farlo con risultati adeguati, in tempi brevi e con costi contenuti;

3. durante la realizzazione dei dearsenificatori fornire acqua con autobotti all'intera popolazione, agli esercizi produttivi, ai servizi;

4. informare finalmente in modo onesto la popolazione: l'arsenico e' un veleno e l'obiettivo finale delle istituzioni deve essere fornire acqua del tutto priva di arsenico.

*

Le persone partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza che si svolgono settimanalmente presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo

Viterbo, 30 marzo 2011

 

8. LAGO DI VICO: IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI

 

La situazione delle acque del lago di Vico e' da anni gravissima.

E dal bacino lacustre attingono i pubblici acquedotti che recano l'acqua nelle case.

Pubblici amministratori insensati ed irresponsabili invece di intervenire adeguatamente hanno preferito mentire, occultare, mistificare, rinviare provvedimenti indispensabili: cosi' contribuendo a mettere in pericolo e a danneggiare la popolazione.

E mentre perdura questa insostenibile situazione, gli avvelenatori ed i loro complici minacciano ed aggrediscono quanti si impegnano a difendere la legalita', i diritti dei cittadini, la salute e l'ambiente, il territorio ed il bene comune.

E' necessario ed urgente un intervento delle competenti magistrature, piu' volte da piu' parti da molto tempo richiesto.

Il sonno della ragione genera mostri.

 

9. ACCOGLIERE ED ASSISTERE TUTTE LE PERSONE MIGRANTI

 

Accogliere ed assistere tutte le persone migranti.

Cessare di fare le guerre.

 

10. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

 

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Numero 684 dell'11 settembre 2012

 

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