Coi piedi per terra. 681
- Subject: Coi piedi per terra. 681
- From: "nbawac at tin.it" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 8 Sep 2012 05:44:46 +0200 (CEST)
===================
COI PIEDI PER TERRA
===================
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 681 dell'8 settembre 2012
In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di marzo 2011 (parte seconda)
2. Per il diritto all'acqua e contro il crimine nucleare. Vincere i referendum per difendere la civilta' umana
3. Il nucleare e' un crimine contro l'umanita'
4. Arsenico nell'acqua. La linea di condotta adeguata
5. Chiedo scusa
6. Si' ai referendum
7. Semplicemente
8. Fukushima, o della verita'
9. Votare per un mondo vivibile
10. Fermare le stragi, fermare la guerra, accogliere i profughi, sostenere i movimenti popolari nonviolenti
11. Arsenico: una richiesta d'intervento al Presidente del Tribunale di Viterbo
12. Contro la guerra, salvare le vite
13. Associazione "Respirare": Una ragionevole proposta
14. Arsenico: basta con i rinvii e le menzogne. Quattro cose da fare subito
15. No alla guerra
16. In digiuno contro la guerra
17. A come acqua
18. A come apocalisse atomica
19. A come arsenico
20. C come che fare
21. G come guerra
22. M come mega-aeroporto
23. U come una sola umanita'
24. Due ragionamenti e due proposte (al secondo giorno di digiuno)
25. A volte ritornano
26. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MARZO 2011 (PARTE SECONDA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di marzo 2011.
2. PER IL DIRITTO ALL'ACQUA E CONTRO IL CRIMINE NUCLEARE. VINCERE I REFERENDUM PER DIFENDERE LA CIVILTA' UMANA
Per il diritto all'acqua e contro il crimine nucleare occorre vincere i referendum che si svolgeranno tra alcune settimane.
Per l'acqua come bene comune e per l'accesso all'acqua potabile come diritto umano.
E contro il crimine nucleare onnidistruttivo, nemico dell'umanita'.
Occorre vincere i referendum per difendere la civilta' umana, per la biosfera casa comune, per le future generazioni.
*
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 15 marzo 2011
Per informazioni e contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org, sito: www.coipiediperterra.org
3. IL NUCLEARE E' UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'
[Riproponiamo il seguente testo]
Ogni persona ragionevole sa che la produzione nucleare militare e' un crimine contro l'umanita'.
Ed ogni persona ragionevole sa anche che il nucleare cosiddetto civile e' strettamente legato al nucleare militare.
E sa anche quali e quanto gravi siano le implicazioni ulteriori del nucleare civile: dalla necessaria militarizzazione del territorio e della societa' per prevenire attentati alle centrali, alla questione irrisolta perche' irrisolvibile delle scorie, alle conseguenze potenzialmente apocalittiche finanche del piu' banale incidente, all'inquinamento patogeno che l'utilizzo di tale tecnologia inevitabilmente provoca.
*
L'alternativa necessaria alla guerra e alle armi e' la scelta della nonviolenza.
L'alternativa necessaria alle fonti energetiche fossili altamente inquinanti ed in via di esaurimento e' la scelta delle fonti pulite e rinnovabili: il solare innanzitutto.
Il nucleare, militare e civile, e' un crimine contro l'umanita'.
4. ARSENICO NELL'ACQUA. LA LINEA DI CONDOTTA ADEGUATA
Essendo ormai a tutti chiaro cio' che a tutti doveva essere chiaro da molto tempo: ovvero che l'arsenico e' un veleno e che nell'acqua potabile non ce ne deve essere.
Essendo ormai a tutti chiaro cio' che a tutti doveva essere chiaro da molto tempo: che l'acqua e' un bene comune, e che l'accesso all'acqua e' un diritto umano.
Essendo ormai a tutti chiaro cio' che a tutti doveva essere chiaro da molto tempo: ovvero che le istituzioni responsabili del servizio pubblico dell'approvvigionamento idrico potabile devono garantire acqua salubre alla popolazione, agli esercizi, ai servizi.
*
Tutto cio' essendo finalmente a tutti chiaro, ed avrebbe dovuto esserlo da molto tempo, necessariamente ne consegue quanto l'associazione "Respirare" ha ancora una volta evidenziato pochi giorni fa, ovvero che in tutti i Comuni in cui l'acqua erogata nelle case supera la concentrazione di arsenico di 10 microgrammi per litro di acqua (ovvero supera il limite massimo consentito dalla legge in vigore), le amministrazioni comunali devono fare quattro cose:
1. emettere ordinanze di non potabilita', affinche' i cittadini non si avvelenino;
2. realizzare al piu' presto impianti di dearsenificazione che dearsenifichino alla fonte tutte le acque che giungono nelle case come potabili; e' possibile farlo con risultati adeguati, in tempi brevi e con costi contenuti;
3. durante la realizzazione dei dearsenificatori fornire acqua con autobotti all'intera popolazione, agli esercizi produttivi, ai servizi;
4. informare finalmente in modo onesto la popolazione: l'arsenico e' un veleno; la legge e' tassativa nel vietare l'erogazione di acqua con presenza di arsenico superiore a 10 microgrammi per litro; e l'obiettivo finale delle istituzioni deve essere fornire acqua del tutto priva di arsenico.
5. CHIEDO SCUSA
Chiedo scusa.
In quest'orgia di nazionalismo, sotto questa gragnuola di delirante propaganda neofascista, ci tengo a render noto ai nostri venticinque lettori che chi redige questo foglio e' invece internazionalista. Della Prima Internazionale.
Nulla hanno a che vedere il Risorgimento e la Resistenza con l'orrore razzista e imperialista di oggi.
Garibaldi combatte' per la Comune di Parigi.
La Resistenza combatte' per la rivoluzione ("Dalla Resistenza alla Rivoluzione" fu il titolo del primo editoriale di "Combat" uscito dalla clandestinita' il 21 agosto 1944 scritto da Albert Camus "in una Parigi liberata dalla propria vergogna").
Tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.
Abolire la guerra, gli eserciti, le armi.
Vi e' una sola umanita'.
La nonviolenza e' in cammino.
6. SI' AI REFERENDUM
Si' ai referendum.
Per l'acqua bene comune e diritto umano.
Per opporsi alla criminale follia nucleare.
Si' ai referendum.
7. SEMPLICEMENTE
Prima regola della politica ora e sempre necessaria: tu non uccidere, tu salva le vite.
8. FUKUSHIMA, O DELLA VERITA'
Vi e' una sola umanita' in un unico pianeta casa comune.
9. VOTARE PER UN MONDO VIVIBILE
I referendum per l'acqua e contro il nucleare; ovvero: per un mondo vivibile, per la civilta' umana, per le generazioni presenti e future.
Diciamo la parola solenne e terribile: e' questione di vita o di morte.
Ormai non contano piu' le infinite ignobili ambiguita' di taluni promotori e sostenitori.
Ormai conta solo vincerli questi referendum, per difendere l'unica casa che abbiamo, per difendere l'unica umanita' che siamo.
Ormai conta solo persuadere almeno la meta' dell'elettorato italiano ad esercitare il diritto di decidere insieme di cio' che tutti riguarda. Si chiama democrazia.
Si' al referendum per l'acqua bene comune e diritto umano.
Si' al referendum per fermare la criminale follia nucleare.
10. FERMARE LE STRAGI, FERMARE LA GUERRA, ACCOGLIERE I PROFUGHI, SOSTENERE I MOVIMENTI POPOLARI NONVIOLENTI
Riassumiamo i termini della questione.
Primo: in Tunisia prima e in Egitto poi un imponente movimento popolare di protesta sociale e politica con grandi manifestazioni pacifiche e disarmate costringe alle dimissioni i vertici di regimi autocratici e corrotti e promuove un cambiamento di assetti che puo' dar luogo a sviluppi democratici. Ed occorre lavorare perche' questo esito si dia.
Secondo: anche in altri paesi governati da oligarchie dispotiche e corrotte iniziano manifestazioni con caratteristiche analoghe, cui sta seguendo una spietata, sanguinaria repressione. Ed occorre mobilitarsi a livello internazionale come societa' civile e come istituzioni per far cessare le stragi, smilitarizzare i conflitti e sostenere le mobilitazioni nonviolente per la democrazia e i diritti umani.
Terzo: in Libia, dominata da un regime altrettanto dittatoriale, sembra essersi data una vera e propria insorgenza armata che nei primi giorni prende possesso di citta' ed aree di importanza strategica, e che ottiene vasti (ma prevalentemente anche tutt'altro che limpidi e disinteressati) sostegni a livello internazionale; ad essa il regime risponde con una violenta repressione attaccando militarmente le citta' e massacrando la popolazione civile, repressione che verosimilmente porterebbe in breve tempo alla sconfitta e allo sterminio degli insorti; nella cruenta escalation si e' giunti ormai al rischio che quel conflitto diventi, con l'intervento militare dei paesi colonialisti, imperialisti e razzisti, una vera e propria guerra di dimensioni internazionali non piu' circoscrivibili.
*
Cosa fare?
Occorre far cessare i massacri e disarmare i conflitti.
Occorre impedire ogni intervento armato delle potenze ex-coloniali ed imperialiste.
Occorre recare aiuti umanitari.
Occorre accogliere ed assistere tutti i profughi.
Occorre sostenere i movimenti nonviolenti di liberazione e per i diritti umani, ed in particolare i movimenti nonviolenti delle donne.
Occorre promuovere un'iniziativa negoziale per una soluzione politica della crisi fondata sul principio del rispetto del diritto internazionale e della promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Il regime di Gheddafi e' un regime criminale.
Il dominio delle potenze coloniali ed imperiali lo e' anch'esso.
No alla guerra nel Mediterraneo.
Ma anche: no alla guerra in Afghanistan.
Ed anche: no al colpo di stato razzista in Italia.
La giustizia si costruisce con la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti.
Il primo e basilare diritto umano e' il diritto di non essere uccisi.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
11. ARSENICO: UNA RICHIESTA D'INTERVENTO AL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI VITERBO
Il "Centro di ricerca per la pace" ha indirizzato una lettera aperta al Presidente del Tribunale di Viterbo con la richiesta di un tempestivo adeguato intervento da parte delle competenti magistrature sulle conseguenze dell'irresponsabile condotta di troppi pubblici amministratori in relazione alla grave vicenda dell'eccessiva presenza di arsenico nell'acqua destinata a consumo umano, condotta che implica effettuale attuale violazione della vigente normativa e grave danno per la salute della popolazione dei territori interessati dal fenomeno tossico.
*
La struttura ecopacifista viterbese e' impegnata da mesi affinche' in tutti i Comuni in cui l'acqua erogata nelle case supera la concentrazione di arsenico di 10 microgrammi per litro di acqua (ovvero supera il limite massimo consentito dalla legge in vigore), le amministrazioni comunali procedano ai seguenti necessari ed improcrastinabili interventi:
1. emettere ordinanze di non potabilita', affinche' i cittadini non si avvelenino;
2. realizzare al piu' presto impianti di dearsenificazione che dearsenifichino alla fonte tutte le acque che giungono nelle case come potabili; e' possibile farlo con risultati adeguati, in tempi brevi e con costi contenuti;
3. durante la realizzazione dei dearsenificatori fornire acqua con autobotti all'intera popolazione, agli esercizi produttivi, ai servizi;
4. informare finalmente in modo onesto la popolazione: l'arsenico e' un veleno; la legge e' tassativa nel vietare l'erogazione di acqua con presenza di arsenico superiore a 10 microgrammi per litro; e l'obiettivo finale delle istituzioni deve essere fornire acqua del tutto priva di arsenico.
*
La struttura ecopacifista viterbese richiede alle competenti magistrature di intervenire nei confronti di quei pubblici amministratori che perseverano nel sottovalutare, nel mistificare, nel rinviare gli interventi indispensabili ed urgenti, ergo: nel non ottemperare a quanto disposto dalla vigente normativa; e che cosi' favoriscono criminalmente la prosecuzione dell'avvelenamento della popolazione.
12. CONTRO LA GUERRA, SALVARE LE VITE
Poiche' la guerra sempre consiste dell'uccisione di esseri umani, gli esseri umani senzienti e ragionevoli sempre contro la guerra devono porsi.
Poiche' gli eserciti e le armi servono a uccidere, sempre contro gli eserciti e le armi occorre porsi.
*
Occorre ripudiare la guerra, come recita la Costituzione della Repubblica Italiana.
Occorre smilitarizzare e disarmare i conflitti.
Occorre opporsi alle dittature senza diventare uguali ad esse nei fini o nei mezzi (ed i mezzi pregiudicano gia' i fini).
Occorre accogliere ed assistere tutti i profughi e i migranti.
Occorre recare aiuti umanitari a tutti i bisognosi e gli oppressi, poiche' vi e' una sola umanita'.
Occorre sostenere tutte le iniziative nonviolente per l'affermazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ed in particolare occorre sostenere i movimenti delle donne.
Occorre opporsi sempre a tutte le uccisioni.
*
No alla guerra nel Mediterraneo.
No alla guerra in Afghanistan.
No al razzismo.
No alle dittature.
Pace, disarmo, giustizia, solidarieta'.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
13. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": UNA RAGIONEVOLE PROPOSTA
Che il governo italiano receda immediatamente dall'intenzione di realizzare nuove centrali nucleari.
E' ormai a tutti evidente che la realizzazione di nuove centrali nucleari e' un crimine ed una follia.
E' ormai a tutti evidente che cio' che occorre urgentemente fare e' smantellare sia le centrali nucleari sia le armi atomiche tragicamente gia' esistenti nel mondo.
E' ormai a tutti evidente che l'energia che all'umanita' occorre deve essere pulita, prodotta valorizzando fonti rinnovabili con tecnologie sicure.
Che il governo italiano receda immediatamente dall'intenzione di realizzare nuove centrali nucleari.
*
E ragionevolezza vorrebbe altresi' che il governo recedesse anche dall'altrettanto folle e criminale intento di privatizzare i servizi idrici: l'acqua, e' a tutti evidente, e' un bene comune dell'umanita' intera, e l'acceso all'acqua potabile e' un diritto umano fondamentale.
*
Vi e' una sola umanita'.
Vi e' un unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.
Receda il governo italiano dall'attentare ai diritti umani dell'umanita' intera.
*
Ma se questa ragionevole proposta non venisse accolta, ebbene, sia allora il popolo italiano con i prossimi referendum a prendersi cura del bene comune, a difendere con la forza della democrazia, con la forza della legalita', il diritto alla vita, a una vita degna, dell'umanita' presente e delle generazioni future.
*
L'Associazione "Respirare"
Viterbo, 19 marzo 2011
L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
14. ARSENICO: BASTA CON I RINVII E LE MENZOGNE. QUATTRO COSE DA FARE SUBITO
Pubblici amministratori irresponsabili e incapaci continuano a costringere gran parte della popolazione della provincia di Viterbo ad avvelenarsi ogni volta che si fa uso potabile, o nella preparazione dei cibi, dell'acqua erogata nelle loro case.
Pubblici amministratori irresponsabili e incapaci continuano a rinviare gli interventi necessari ed urgenti.
Pubblici amministratori irresponsabili e incapaci continuano a ingannare i cittadini.
Pubblici amministratori irresponsabili e incapaci continuano a violare la legge e a danneggiare la salute di tutti.
Commettendo plurimi reati previsti e puniti dal codice penale.
*
Ripetiamole dunque ancora una volta le quattro cose da fare subito.
In tutti i Comuni in cui l'acqua erogata nelle case supera la concentrazione di arsenico di 10 microgrammi per litro di acqua (ovvero supera il limite massimo consentito dalla legge in vigore), le amministrazioni comunali procedano ai seguenti necessari ed improcrastinabili interventi:
1. emettere ordinanze di non potabilita', affinche' i cittadini non si avvelenino;
2. realizzare al piu' presto impianti di dearsenificazione che dearsenifichino alla fonte tutte le acque che giungono nelle case come potabili; e' possibile farlo con risultati adeguati, in tempi brevi e con costi contenuti;
3. durante la realizzazione dei dearsenificatori fornire acqua con autobotti all'intera popolazione, agli esercizi produttivi, ai servizi;
4. informare finalmente in modo onesto la popolazione: l'arsenico e' un veleno; la legge e' tassativa nel vietare l'erogazione di acqua con presenza di arsenico superiore a 10 microgrammi per litro; e l'obiettivo finale delle istituzioni deve essere fornire acqua del tutto priva di arsenico.
*
Cessino i rinvii e le menzogne.
Cessi l'avvelenamento della popolazione.
*
Le persone partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo
Viterbo, 19 marzo 2011
15. NO ALLA GUERRA
Nessun crimine e' piu' atroce della guerra. Poiche' essa consiste di stragi.
Nessun crimine e' piu' eversivo della guerra. Poiche' essa distrugge ogni fiducia nella civile convivenza.
Nessun crimine e' piu' disumano della guerra. Poiche' essa e' sempre intesa ad uccidere gli esseri umani.
*
"L'Italia ripudia la guerra" e' scritto lapidariamente nella Costituzione della Repubbica Italiana.
Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra libica.
Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra afgana.
Solo la pace salva le vite.
Solo il disarmo e la smilitarizzazione consentono una gestione civile dei conflitti.
Si adoperi l'Italia per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione, il riconoscimento e il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Cessi la guerra.
Cessi il razzismo.
Si contrastino le dittature con la democrazia.
Si contrasti la disumanita' con l'umanita'.
Si contrasti la forza che uccide con la forza che salva, la forza della verita', la forza del bene.
La giustizia si costruisce con la giustizia, la liberta' con la liberta', la pace con la pace.
Siano accolti e assistiti tutti i profughi e i migranti.
Si rechino aiuti umanitari ovunque occorra.
Si sostengano i movimenti nonviolenti ovunque i popoli lottano per la democrazia che invera i diritti, la liberazione nella solidarieta', la giustizia che tutte e tutti include e raggiunge e protegge.
Soprattutto si sostengano i movimenti di solidarieta' e di liberazione delle donne.
Vi e' una sola umanita'. Tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.
*
Si fermi l'autodistruzione dell'umanita'.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
16. IN DIGIUNO CONTRO LA GUERRA
Ho iniziato oggi, lunedi' 21 marzo 2011, un digiuno contro la guerra.
Contro la guerra afgana, contro la guerra libica, contro la guerra nemica dell'umanita'.
Per una persona amica della nonviolenza il digiuno non e' un modo per imporre qualcosa ad altri, ma per assumere su di se' una responsabilita'.
Vivo in un paese che nella sua legge fondamentale, la Costituzione della Repubblica Italiana, ha scritto che "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali": perche' non sono stato capace, non siamo stati capaci, di far rispettare questa legge?
Mi sono formato in una tradizione culturale che da Socrate di Atene a Gesu' di Nazaret ha saputo affermare che e' preferibile subire il male anziche' commetterlo: perche' non sono stato capace, non siamo stati capaci, di far rispettare questa legge?
Condivido l'opinione di ogni persona ragionevole secondo cui il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso: perche' non sono stato capace, non siamo stati capaci, di far rispettare questa legge?
So che la guerra e' nemica dell'umanita', so che nell'epoca attuale ogni guerra puo' evolvere in un conflitto mondiale in grado di mettere fine alla civilta' umana, so che il primo dovere di ogni essere umano e' impedire che questo accada, ergo: il primo dovere di ogni essere umano e' opporsi alla guerra. Perche' non sono stato capace, non siamo stati capaci, di far rispettare questa legge?
Conosco il modo in cui si puo' contrastare l'oppressione, l'ingiustizia, il crimine, la violenza: questo modo e' la nonviolenza.
Conosco il modo in cui si possono gestire i conflitti: questo modo e' la nonviolenza.
Conosco il modo in cui si possono condurre le lotte di liberazione: questo modo e' la nonviolenza.
Conosco il modo in cui si possono inverare i diritti umani di tutti gli esseri umani: questo modo e' la nonviolenza.
Ho iniziato oggi un digiuno come forma di azione nonviolenta. Per assumermi la mia responsabilita' di essere umano tra esseri umani. Per esprimere il mio impegno a far rispettare la legge che dice: tu non uccidere, tu adoperati per salvare le vite, vi e' una sola umanita'.
17. A COME ACQUA
I corpi degli esseri umani soprattutto di acqua son fatti.
L'accesso all'acqua sara' quindi un diritto umano si' o no?
Ai referendum per l'acqua bene comune e diritto umano noi votiamo si'.
18. A COME APOCALISSE ATOMICA
La distruzione di Hiroshima e Nagasaki.
La catastrofe di Cernobyl.
Il disastro di Fukushima.
Dovrebbe bastare.
Al referendum per fermare la criminale follia nucleare noi votiamo si'.
Si' alla civilta' umana.
Si' a un mondo senza nucleare.
Si' a un pianeta vivibile, per le presenti e le future generazioni.
19. A COME ARSENICO
L'arsenico e' un veleno.
Vorremmo che l'acqua che beviamo non ne contenesse.
E' forse chieder troppo?
20. C COME CHE FARE
Il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti.
Il sostegno ai movimenti nonviolenti in lotta contro l'oppressione.
L'accoglienza e l'assistenza ai profughi e ai migranti.
La pace con mezzi di pace.
La democrazia costruita con la democrazia.
La giustizia che salva le vite.
Il riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani.
La parola veritiera.
L'agire responsabile.
21. G COME GUERRA
La guerra consiste nella commissione di omicidi.
La guerra e' il peggiore dei crimini.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
22. M COME MEGA-AEROPORTO
Lo ripetiamo una volta di piu': la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore dell'area archeologica, naturalistica e termale del Bullicame a Viterbo avrebbe come immediate e disastrose conseguenze:
a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
Quell'area va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.
23. U COME UNA SOLA UMANITA'
Una sola umanita'.
Plurale.
24. DUE RAGIONAMENTI E DUE PROPOSTE (AL SECONDO GIORNO DI DIGIUNO)
Proprio mentre la catastrofe giapponese richiama l'umanita' intera alla solidarieta' e ad una responsabilita' condivisa nel fare scelte giuste ed impegnative affinche' le presenti e le future generazioni possano vivere una vita degna in un pianeta non devastato, senza l'incubo dell'apocalisse atomica, ovvero affinche' la civilta' umana non sia travolta, alcuni governanti irresponsabili scatenano una nuova guerra dagli esiti imprevedibili ma che certamente, come tutte le guerre, consiste di stragi nell'immediato e di una ennesima folle semina di odio e violenza per l'avvenire.
Come ogni persona ragionevole so quanto siano discutibili, e quindi non dirimenti, molti degli argomenti che pure tengono banco nella discussione pubblica in corso in questi giorni. Ma credo che almeno su questa premessa vi possa essere un consenso comune: che dobbiamo avere a cuore la vita degli altri esseri umani, se vogliamo sperare che anche gli altri esseri umani abbiano a cuore la nostra; e che quindi sia logicamente corretto e moralmente adeguato compiere solo quelle azioni che la nostra coscienza approverebbe anche se fossero compiute da altri nei nostri confronti.
*
Due ragionamenti
Vorrei quindi proporre i seguenti due semplici ragionamenti.
Il primo ragionamento: prendere atto che vi e' una sola umanita', che consiste di una irriducibile pluralita' di persone, esistente su un unico pianeta casa comune dell'umanita' intera, e pertanto vi e' un comune interesse sia alla difesa della biosfera, sia alla difesa della civilta', sia alla difesa della vita del genere umano e quindi di tutte le persone in cui esso si incarna.
Secondo ragionamento: che e' interesse comune dell'umanita' intera il ripudio della guerra, massime nell'epoca presente in cui essa puo' provocare l'inabissamento della civilta' umana ed una tremenda devastazione della biosfera. Il ripudio della guerra deve essere il primo punto del programma politico fondamentale dell'umanita' del nostro tempo. Tutti gli esseri umani devono farsi carico solidalmente del diritto alla vita di tutti gli esseri umani, e quindi dell'umanita' nel suo insieme.
Lo hanno dimostrato definitivamente in tanti loro scritti e discorsi le persone che con piu' rigore nell'ultimo tragico secolo hanno analizzato la presente distretta: tra tante altre Simone Weil e Hannah Arendt, Albert Camus e Bertrand Russell, Rosa Luxemburg e Virginia Woolf, Primo Levi ed Emmanuel Levinas, Ernesto Balducci ed Hans Jonas, ed oggi ad esempio Martha C. Nussbaum e Vandana Shiva.
Difendere il diritto alla vita di tutti gli esseri umani, opporsi quindi ad ogni guerra ed uccisione, implica anche opporsi alle armi ed agli eserciti, strumenti e strutture alla guerra ordinati. Implica quindi l'impegno a disarmare e smilitarizzare i conflitti. Implica infine la scelta dalla nonviolenza come unica forma realmente adeguata di opposizione alla violenza.
*
Due proposte
Sulla base di questi ragionamenti, cosa puo' fare qui ed ora ogni persona ragionevole e di volonta' buona?
Occorre assumere in prima persona la responsabilita' di contrastare la guerra e le stragi di cui essa consiste.
Occorre assumere in prima persona la responsabilita' di difendere e promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Formulo due proposte.
La prima proposta: che le persone di volonta' buona agiscano qui e ora innanzitutto per rendere visibile l'opposizione alla guerra, opposizione che ritengo essere nel nostro paese molto piu' ampia e profondamente sentita di quanto appaia dalle rappresentazioni dei mass-media e dalle dichiarazioni formali e ufficiali di chi ha voce e funzioni pubbliche.
Occorre cioe' trovare le forme piu' adeguate per consentire alle persone di esprimere la propria opposizione alla guerra e alle stragi. Mi sembra che il modo piu' efficace per ottenere questo primo risultato possa essere in una pluralita' di forme tra loro collegate, ne indico alcune:
- i pubblici digiuni, per chi crede - come Mohandas Gandhi, come Danilo Dolci - che siano una straordinaria forma di azione nonviolenta;
- l'esposizione delle bandiere arcobaleno della pace e della nonviolenza ai balconi delle case;
- le lettere aperte alle autorita' (e per chi siede in pubblici consessi gli interventi in quella sede) affinche' le istituzioni si attengano al dettato costituzionale del ripudio della guerra;
- le "lettere al direttore" dei media affinche' trovi udienza e venga diffusa anche l'opinione delle persone che operano per la pace;
- le manifestazioni pubbliche (adeguate alla gravita' dell'ora, quindi rigorosamente nonviolente tanto nei contenuti quanto nei modi di espressione).
Non credo vi siano gerarchie tra l'una e l'altra di queste forme di iniziativa: ciascuna persona e ciascun gruppo di persone puo' assumere quella o quelle che ritiene piu' consone al suo sentire.
Ma non basta rendere visibile l'opposizione alla guerra, bisogna anche metterla in atto.
Di qui la seconda proposta: contrastare concretamente la macchina bellica.
Ad oggi, nella concreta situazione presente, non sono riuscito a trovare iniziative migliori dell'azione diretta nonviolenta che sperimentammo nel 1999: l'esperienza delle mongolfiere della pace con cui impedire i decolli dei bombardieri senza mettere in pericolo la vita di nessuno (quindi, ovviamente, neppure dell'equipaggio degli aerei).
Ho descritto altre volte in dettaglio (e conto di pubblicare di nuovo nei prossimi giorni sul nostro notiziario "La nonviolenza e' in cammino") le caratteristiche di quell'azione diretta nonviolenta, le sue implicazioni e come essa possa essere realizzata solo da persone assolutamente ferme nella scelta consapevole e rigorosa della nonviolenza.
Ma naturalmente se vi sono altre iniziative nonviolente efficaci, ben venga ogni proposta, ogni proposta rigorosamente nonviolenta.
*
Infine
Ovviamente in quanto persone amiche della nonviolenza che si oppongono alla guerra abbiamo delle proposte alternative di intervento nelle situazioni di crisi e di conflitto. Ma anche se non avessimo interventi alternativi da proporre, gia' il contrasto alla guerra e' cosa buona in se', gia' esso e' inteso ed efficiente a salvare delle vite umane.
Ma noi delle proposte alternative adeguate le abbiamo, e ad esempio:
- smilitarizzazione e disarmo dei conflitti per consentirne una gestione politica, cioe' civile, che salva le vite;
- forze di interposizione rigorosamente nonviolenta e di riconciliazione popolare dal basso nelle aree di conflitto (corpi civili di pace);
- aiuti umanitari recati da strutture civili e non militari, e gestiti democraticamente dalle popolazioni in loco;
- ed insieme accoglienza ed assistenza qui a profughi e migranti (non dimentichiamo che il regime libico tra l'altro perseguita ferocemente i migranti su istigazione e con il finanziamento del governo italiano: se invece di finanziare i lager l'Italia si fosse impegnata a un diverso rapporto fondato sulla promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani...; se invece di praticare una politica di persecuzione razzista l'Italia si fosse impegnata a rispettare ed inverare quanto scritto nella nostra Costituzione...);
- sostegno ai movimenti nonviolenti impegnati per la democrazia e i diritti umani, ed in particolare sostegno ai movimenti di liberazione e di solidarieta' delle donne.
Adoperiamoci per far cessare la guerra in Afghanistan.
Adoperiamoci per far cessare la guerra in Libia.
Adoperiamoci per far cessare la guerra.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la pace salva le vite.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
25. A VOLTE RITORNANO
Come nella peggior tradizione della letteratura d'evasione e dell'orrore, il Comune di Viterbo annuncia per l'ennesima volta l'intenzione di devastare un bene dell'umanita' come l'area del Bulicame che ispiro' Dante Alighieri.
Devastarla oscenamente ed irreversibilmente per realizzarvi un'opera speculativa e nociva, inquinatrice e devastatrice, illegale ed insensata come un mega-aeroporto.
Per nostra fortuna la giusta lotta dei viterbesi onesti e ragionevoli (sostenuti da alcune delle figure piu' belle e prestigiose delle istituzioni e della vita civile, della cultura e della scienza, a livello nazionale ed internazionale) e' riuscita fin qui a impedire questo crimine e questa follia, e confidiamo di riuscire ad impedirlo anche per il futuro.
Ma e' a dir poco stupefacente come i mantengoli della lobby speculativa di estrema destra del mega-aeroporto perseverino nella volonta' di distruggere, con piu' atti esecutivi del medesimo disegno criminoso, uno straordinario bene naturalistico, archeologico e termale come l'area del Bulicame.
*
E allora ripetiamo una volta di piu' quali sono i termini della questione.
La realizzazione del mega-aeroporto nel cuore dell'area archeologica, naturalistica e termale del Bullicame a Viterbo avrebbe come immediate e disastrose conseguenze:
a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
Quell'area va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.
*
Difendiamo il diritto alla salute.
Difendiamo i beni culturali e ambientali.
Difendiamo la storia e il territorio.
Difendiamo la dignita' e i diritti della popolazione di Viterbo.
Difendiamo le risorse di tutti, il bene comune.
Difendiamo la legalita'.
Difendiamo la democrazia.
No al mega-aeroporto.
*
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 22 marzo 2011
26. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO
Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org
===================
COI PIEDI PER TERRA
===================
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Numero 681 dell'8 settembre 2012
Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:
nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe
Per non riceverlo piu':
nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe
In alternativa e' possibile andare sulla pagina web
http://web.peacelink.it/mailing_admin.html
quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).
L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:
http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Gli unici indirizzi di posta elettronica utilizzabili per contattare la redazione sono: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com- Prev by Date: Telegrammi. 1038
- Next by Date: Al Presidente della Camera dei Deputati, una lettera aperta: "Non un giorno di piu'"
- Previous by thread: Telegrammi. 1038
- Next by thread: Al Presidente della Camera dei Deputati, una lettera aperta: "Non un giorno di piu'"
- Indice: