Telegrammi. 1023
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- Date: Thu, 23 Aug 2012 23:32:59 +0200 (CEST)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1023 del 24 agosto 2012
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Sommario di questo numero:
1. Un ipocrita Giano bifronte al ministero dei trasporti. Con un piccolo esercizio ermeneutico
2. Commemorato Ignazio Silone a Viterbo
3. Segnalazioni librarie
4. La "Carta" del Movimento Nonviolento
5. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. UN IPOCRITA GIANO BIFRONTE AL MINISTERO DEI TRASPORTI. CON UN PICCOLO ESERCIZIO ERMENEUTICO
Le anticipazioni giornalistiche sul piano nazionale degli aeroporti che il Ministero dei Trasporti si appresterebbe a varare, recano, tra altre sesquipedali scempiaggini e contraddizioni, una perla di follia.
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Radere al suolo il Louvre
Secondo quanto anticipato dalla stampa, nel piano si fa menzione anche dell'irrealizzabile mega-aeroporto di Viterbo (irrealizzabile perche' illegale ed insensato: si vorrebbe infatti collocarlo nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria: come radere al suolo il museo del Louvre con tutto quello che contiene per farci un centro commerciale), ma lo si menziona subito precisando che per realizzarlo occorrerebbe spendere quanto l'intero bilancio di nobili stati come Andorra o il Liechtenstein, ed occorrerebbe operare interventi che ridurrebbero in macerie non piccola parte dei beni culturali, ambientali ed agricoli dell'Alto Lazio (interventi che quindi distruggerebbero irreversibilmente le vere preziose risorse del territorio considerato, ed en passant provocherebbero un pesante impoverimento e gravi patologie alla popolazione).
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Delle due l'una, ovvero: l'arcano svelato
Tradotto in lingua corrente: il ministero fa sapere che intenderebbe includere il mega-aeroporto di Viterbo nel piano nazionale, ma contemporaneamente specifica con dovizia di particolari e senza ombra di dubbio che esso e' totalmente irrealizzabile sia sotto il profilo economico che sotto il profilo ambientale.
E allora perche' includerlo nel piano, visto che nel piano stesso si dichiara apertis verbis che quel mega-aeroporto non puo' e non deve essere realizzato?
La spiegazione forse e' tanto banale, quanto ignobile: perche' cosi' si puo' tenere surrettiziamente in piedi una fabbrica di promesse clientelari che viene sempre buona per ogni tornata elettorale ai partiti del regime della corruzione che sostengono il governo; promesse fasulle naturalmente, ma che come trappola per fessi ("piege a' cons", per riprendere una celebre e greve espressione di Jean-Paul Sartre) funzionano sempre.
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Sporcaccioni con le ali
E non e' certo l'unica storditezza e sordidezza del piano, stando alle anticipazioni giornalistiche.
Infatti, mentre vi si constata che almeno meta' degli aeroporti italiani andrebbero chiusi senza indugio poiche' l'unica loro funzione e' rubare soldi al pubblico erario (e quindi all'intera popolazione italiana, che nella sua quasi totalita' dell'aereo non fa uso, ma paga attraverso le sue tasse i viaggi di piacere dei vip sporcaccioni con le ali; e proprio mentre il governo dei vampiri taglia selvaggiamente i servizi sanitari e assistenziali necessari a tutti), ebbene, il governo lascerebbe facolta' a Regioni ed enti locali di continuare a foraggiar quegli stessi aeroporti coi soldi pubblici. Ipocrisia delle ipocrisie, e infamia delle infamie.
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Robin Hood alla rovescia
E' da sperare che il ministro dei trasporti - o chi per lui - abbia voluto far circolare quel soffietto giornalistico per verificare quali sarebbero state le reazioni dell'opinione pubblica; ed e' da sperare che l'opinione pubblica insorga dinanzi a tanta insipienza e impudenza ed irresponsabilita'; ed e' da sperare pertanto che prima di arrivare alla redazione definitiva del piano il ministro si renda conto che la popolazione e' stanca di essere menata per il naso, ed e' stanca dei governi Robin Hood alla rovescia che rubano ai poveri per dare ai ricchi; ed e' da sperare che quindi il ministro cancelli dal piano almeno le corbellerie piu' flagranti, fraudolente e scellerate, come l'insistere sul mega-aeroporto di Viterbo. Corbellerie sul piano della logica aristotelica; ma sul piano della realta' effettuale peggio che corbellerie: oltraggio ai buoni costumi e violazione delle leggi giuste.
2. INCONTRI. COMMEMORATO IGNAZIO SILONE A VITERBO
Mercoledi' 22 agosto 2012, nel giorno anniversario della sua scomparsa (avvenuta a Ginevra il 22 agosto del 1978) e' stato commemorato a Viterbo Ignazio Silone, il grande scrittore e difensore della dignita' umana.
La commemorazione si e' tenuta presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani". Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ricostruito la travagliata vicenda biografica, l'azione politica e culturale, e l'opera letteraria dell'autore di Fontamara, di Uscita di sicurezza, de L'avventura di un povero cristiano e di altre opere che sono ormai parte della coscienza democratica e della sapienza popolare, libri che sono ad un tempo opere d'arte, testimonianza di umanita', atti di un luminoso impegno morale e civile.
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Ignazio Silone, nato come Secondino Tranquilli a Pescina dei Marsi, nel cuore della Marsica, il primo maggio 1900; a quindici anni il terremoto lo lascia orfano. Avviene allora l'incontro con don Orione, cui restera' profondamente legato. Impegnato nel movimento socialista, al congresso di Livorno del 1921 aderisce al Partito Comunista, di cui sara' dirigente nel periodo della clandestinita'. Nel 1931, maturate posizioni antitotalitarie, esce dal partito. Negli anni della guerra dirige il centro estero del Partito Socialista. Dal '49 abbandona la militanza politica di partito e per il futuro sara' - come dira' in un'intervista del '61 - "cristiano senza chiesa e socialista senza partito". Nel 1950 viene fondato il movimento per la liberta' della cultura, Silone fonda e dirige la sezione italiana. Nel 1956 con Nicola Chiaromonte fonda e dirige la rivista "Tempo presente". Scompare il 22 agosto 1978. Strenuamente impegnato per la dignita' ed i diritti degli oppressi, intransigentemente antitotalitario, la sua prima e fondamentale opera letteraria, Fontamara, fu quasi un grido di battaglia per l'antifascismo internazionale e ancora dopo e sempre per generazioni di militanti impegnati per i diritti e la dignita' umana. Le recenti ricerche storiografiche in quanto e quando apportino contributi utili e certi alla conoscenza storica e all'acclaramento della verita' fattuale ed esistenziale, non potranno che essere giovevoli e benvenute: la figura dell'autore di Fontamara che dal travaglio e dal momento (il kairos) della scelta antitotalitaria sempre piu' approfondi' e illimpidi' il suo impegno per la giustizia e la dignita' umana, per la nonmenzogna e la nonviolenza, nulla ne ha da temere nella sua grandezza e umanita'.
Opere di Ignazio Silone: un'edizione complessiva e' quella dei Romanzi e saggi, 2 voll., Mondadori, Milano 1998-1999 (cui va aggiunto, edito solo in volume a se', Il fascismo, Mondadori, Milano 2002, 2003); edizioni di singole opere: Fontamara; Il fascismo, le sue origini e il suo sviluppo; Pane e vino (poi: Vino e pane); La scuola dei dittatori; Il seme sotto la neve; Ed egli si nascose; Una manciata di more; Il segreto di Luca; La volpe e le camelie; Uscita di sicurezza; L'avventura di un povero cristiano; Severina; si veda anche il Memoriale dal carcere svizzero. Tutte edite da Mondadori, ad eccezione de: Il fascismo dalla Fondazione Silone (ma ora anche Mondadori), Ed Egli si nascose da Staderini poi da altri editori; Uscita di sicurezza da Vallecchi e poi Longanesi, il Memoriale da Lerici (ma tutti e tre questi ultimi testi ora inclusi nei due volumi mondadoriani dei Romanzi e saggi).
Opere su Ignazio Silone: la biografia di riferimento e' quella di Ottorino Gurgo, Francesco de Core, Silone. L'avventura di un uomo libero, Marsilio, Venezia 1998. Tra i saggi su Silone segnaliamo particolarmente: come introduzioni ad uso scolastico: Carlo Annoni, Invito alla lettura di Silone, Mursia, Milano 1974, 1986; Sebastiano Martelli, Salvatore Di Pasqua, Guida alla lettura di Silone; un libro che vivamente consigliamo e' quello di Giuseppe Tamburrano, Il "caso" Silone, Utet, Torino 2006; come saggi di autrici che lo conobbero ed hanno quindi anche un valore testimoniale: Luce D'Eramo, Ignazio Silone. Studio biografico critico, Mondadori, Milano 1972; Margherita Pieracci Harwell, Un cristiano senza chiesa, Studium, Roma 1991.
3. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riedizioni
- Colette, Camera d'albergo, Passigli, Bagno a Ripoli - Firenze, Il sole 24 ore, Milano 2012, pp. 80, euro 2 (in supplemento al quotidiano "Il sole 24 ore").
- John Fowles, L'enigma, Passigli, Bagno a Ripoli - Firenze 2007, Il sole 24 ore, Milano 2012, pp. 80, euro 2 (in supplemento al quotidiano "Il sole 24 ore").
4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
5. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1023 del 24 agosto 2012
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