Telegrammi. 989



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 989 del 21 luglio 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. La tragica verita', il primo dovere

2. L'appello dei giuristi in difesa della Costituzione

3. Segnalazioni librarie

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. LA TRAGICA VERITA', IL PRIMO DOVERE

 

Anche chi per oltre un decennio e' stato stolido complice della guerra afgana e fin suo folle apologeta, ora e' costretto ad ammettere la tragica verita': che in Afghanistan e' in corso una guerra terrorista e stragista; che l'Italia vi sta illegalmente, criminalmente partecipando; che di quei massacri ed orrori anche noi italiani siamo corresponsabili.

Cadute le scaglie dagli occhi, si faccia ora quello che e' indispensabile e urgente per cessare di essere carnefici: cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra.

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra, e si adoperi l'Italia per il disarmo e la smilitarizzazione del conflitto.

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra, e si torni al rispetto della legalita' costituzionale e del diritto internazionale.

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra, e si rechino ai superstiti nel dolore e nel bisogno aiuti unicamente umanitari e unicamente con mezzi di pace.

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra: si scelga di salvare le vite anziche' sopprimerle.

*

Opporsi alla guerra e ai massacri di cui essa consiste e' il primo dovere di ogni persona decente.

Ed opporsi alla guerra significa concretamente quattro cose:

1. cessare di uccidere e di lasciar uccidere gli esseri umani;

2. realizzare il disarmo, ovvero abolire le armi intrinsecamente assassine;

3. realizzare la smilitarizzazione, ovvero abolire tutti gli eserciti e tutte le organizzazioni armate;

4. impegnarsi nella lotta nonviolenta - femminista ed ecologista, socialista e libertaria - per la giustizia sociale e la difesa della biosfera, ovvero per la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e di un mondo vivibile e condiviso, ovvero per la solidale liberazione dell'umanita' e il responsabile rispetto della natura vivente.

Vi e' una sola umanita', vi e' un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.

 

2. REPETITA IUVANT. L'APPELLO DEI GIURISTI IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE

[Riproponiamo ancora il seguente appello]

 

Con una inammissibile precipitazione il Senato ha approvato in commissione un disegno di legge di riforma costituzionale che s'intende portare in aula gia' martedi' prossimo. Ma la Costituzione non puo' essere profondamente mutata senza una vera discussione pubblica, senza che i cittadini adeguatamente informati possano far sentire la loro voce. E' inaccettabile che la richiesta di partecipazione, cosi' forte ed evidente proprio in questo momento, venga ignorata proprio quando si vuole addirittura modificare l'intero edificio costituzionale. I cittadini, che negli ultimi tempi sono tornati a guardare con fiducia alla Costituzione, non possono essere messi di fronte a fatti compiuti.

Offrendo ad una opinione pubblica offesa da prevaricazioni e prepotenze un'esigua riduzione del numero dei parlamentari, che passerebbero da 630 a 508 alla Camera e da 315 a 254 al Senato, si vuol cogliere l'occasione per alterare pericolosamente l'assetto dei poteri istituzionali (la riduzione dei parlamentari puo' essere affidata ad una legge costituzionale a se' stante, senza stravolgere la Costituzione). Viene attribuita una posizione assolutamente centrale al Presidente del Consiglio, mortificando il Parlamento e ridimensionando in maniera radicale la funzione di garanzia del Presidente della Repubblica. Il Parlamento e' conculcato nelle sue stesse funzioni e nella sua liberta', fino a poter essere sciolto dallo stesso Presidente del Consiglio, nel caso votasse contro una sua legge sulla quale fosse stata posta e negata la fiducia. L'intreccio tra sfiducia costruttiva e potere del Presidente del Consiglio di chiedere lo scioglimento delle Camere attribuisce a quest'ultimo un improprio strumento di pressione e rende marginale il ruolo del Presidente della Repubblica. I problemi del bicameralismo vengono aggravati, il procedimento legislativo complicato. Gli equilibri costituzionali sono profondamente alterati, cancellando garanzie e bilanciamenti propri di un sistema democratico. E ora si propone di passare da una repubblica parlamentare ad una presidenziale, di mutare dunque la stessa forma di governo, addirittura con un emendamento che sara' presentato in aula all'ultimo momento.

I firmatari di questo documento denunciano all'opinione pubblica la gravita' di questa iniziativa per i pregiudizi che puo' arrecare alle istituzioni della repubblica e si rivolgono a tutti i parlamentari perche' rinuncino a portare avanti una modifica tanto pericolosa del sistema costituzionale.

*

Umberto Allegretti, Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Domenico Gallo, Ferdinando Imposimato, Raniero La Valle, Alessandro Pace, Alessandro Pizzorusso, Eligio Resta, Stefano Rodota', Gustavo Zagrebelsky

 

3. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Giovanni Raboni, Nell'ora della cenere, Rcs, Milano 2012, pp. 240, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

*

Riedizioni

- Umberto Lucentini con Agnese, Lucia, Manfredi e Fiammetta Borsellino, Paolo Borsellino, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 2003, Rcs, Milano 2012, pp. 300, euro 3,80 (in supplemento al "Corriere della sera").

- Isaac B. Singer, La distruzione di Kreshev, Guanda, Parma 1992, Il sole 24 ore, Milano 2012, pp. 80, euro 2 (in supplemento al quotidiano "Il sole 24 ore").

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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