Telegrammi. 986



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 986 del 18 luglio 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: Alcune parole in ricordo di Laura Gallucci

2. Opporsi alla guerra, agli eserciti, alle armi

3. L'appello dei giuristi in difesa della Costituzione

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. LUTTI. PEPPE SINI: ALCUNE PAROLE IN RICORDO DI LAURA GALLUCCI

 

Rapita dal mare e' tragicamente scomparsa Laura Gallucci, architetta, femminista, intellettuale e militante del movimento per la dignita' di ogni essere umano e la liberazione dell'umanita' intera. Una persona di un'intelligenza e una bellezza abbaglianti: kalokagathia, dicevano quegli antichi.

*

Chi, negli anni in cui fu giovane l'umanita', anche a Viterbo fu parte del movimento di lotta per render concrete e universali le tre grandi parole dell'immortale rivoluzione - liberta', uguaglianza, fratellanza -, la ricorda compagna di lotte e di pensier magistra.

*

Non so da quanti anni non la vedessi, e forse proprio dagli anni Settanta del secolo scorso, ma le sue piu' recenti fotografie che vedo adesso pubblicate sui media la restituiscono nella medesima finezza e venusta' di allora; e nel ricordo odierno di persone amiche che l'hanno costantemente a Roma ove viveva frequentata sento ancora la traccia di quel modo suo di essere, di quel core suo d'allora: "ironia che resiste e contesa che dura", per dirla con le parole di Fortini.

*

So che ha pensato e realizzato abitazioni in cui le persone possano vivere felici; so che non ha mai rinunciato a perseverare nel buono e nel giusto; so che di quel punto acerbo, di quella cosa arcana e stupenda che e' la vita ha saputo fare un'opera d'arte e una testimonianza di verita'.

Qui la saluto e qui le rendo omaggio.

 

2. EDITORIALE. OPPORSI ALLA GUERRA, AGLI ESERCITI, ALLE ARMI

 

Opporsi alla guerra, agli eserciti, alle armi.

Opporsi alle uccisioni.

*

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra afgana.

Cessino immediatamente le folli spese per il criminale riarmo.

Siano drasticamente tagliate le spese militari.

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E si adoperino invece i pubblici denari per salvare le vite, per curare gli infermi, per sostenere i bisognosi.

*

L'unica politica civile e' la scelta della nonviolenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

3. REPETITA IUVANT. L'APPELLO DEI GIURISTI IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE

[Riproponiamo ancora il seguente appello]

 

Con una inammissibile precipitazione il Senato ha approvato in commissione un disegno di legge di riforma costituzionale che s'intende portare in aula gia' martedi' prossimo. Ma la Costituzione non puo' essere profondamente mutata senza una vera discussione pubblica, senza che i cittadini adeguatamente informati possano far sentire la loro voce. E' inaccettabile che la richiesta di partecipazione, cosi' forte ed evidente proprio in questo momento, venga ignorata proprio quando si vuole addirittura modificare l'intero edificio costituzionale. I cittadini, che negli ultimi tempi sono tornati a guardare con fiducia alla Costituzione, non possono essere messi di fronte a fatti compiuti.

Offrendo ad una opinione pubblica offesa da prevaricazioni e prepotenze un'esigua riduzione del numero dei parlamentari, che passerebbero da 630 a 508 alla Camera e da 315 a 254 al Senato, si vuol cogliere l'occasione per alterare pericolosamente l'assetto dei poteri istituzionali (la riduzione dei parlamentari puo' essere affidata ad una legge costituzionale a se' stante, senza stravolgere la Costituzione). Viene attribuita una posizione assolutamente centrale al Presidente del Consiglio, mortificando il Parlamento e ridimensionando in maniera radicale la funzione di garanzia del Presidente della Repubblica. Il Parlamento e' conculcato nelle sue stesse funzioni e nella sua liberta', fino a poter essere sciolto dallo stesso Presidente del Consiglio, nel caso votasse contro una sua legge sulla quale fosse stata posta e negata la fiducia. L'intreccio tra sfiducia costruttiva e potere del Presidente del Consiglio di chiedere lo scioglimento delle Camere attribuisce a quest'ultimo un improprio strumento di pressione e rende marginale il ruolo del Presidente della Repubblica. I problemi del bicameralismo vengono aggravati, il procedimento legislativo complicato. Gli equilibri costituzionali sono profondamente alterati, cancellando garanzie e bilanciamenti propri di un sistema democratico. E ora si propone di passare da una repubblica parlamentare ad una presidenziale, di mutare dunque la stessa forma di governo, addirittura con un emendamento che sara' presentato in aula all'ultimo momento.

I firmatari di questo documento denunciano all'opinione pubblica la gravita' di questa iniziativa per i pregiudizi che puo' arrecare alle istituzioni della repubblica e si rivolgono a tutti i parlamentari perche' rinuncino a portare avanti una modifica tanto pericolosa del sistema costituzionale.

*

Umberto Allegretti, Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Domenico Gallo, Ferdinando Imposimato, Raniero La Valle, Alessandro Pace, Alessandro Pizzorusso, Eligio Resta, Stefano Rodota', Gustavo Zagrebelsky

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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