Coi piedi per terra. 530



 

===================

COI PIEDI PER TERRA

===================

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 530 del 10 aprile 2012

 

In questo numero:

1. A Soriano un incontro di formazione e azione nonviolenta

2. Con l'Afesopsit per il diritto alla salute e all'assistenza

3. Contro il mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge

4. Un impegno contro il razzismo

5. Acqua: bene comune e diritto inalienabile

6. Una ferma opposizione all'oppressione di genere

7. Solidarieta' al movimento nonviolento No-Tav

8. Per un modello di sviluppo eco-equo-solidale centrato sul primato dell'agricoltura

9. Opposizione integrale alla guerra ed impegno per il disarmo

10. Per contattare i promotori degli incontri di accostamento alla nonviolenza a Soriano nel Cimino

 

1. INCONTRI. A SORIANO UN INCONTRO DI FORMAZIONE E AZIONE NONVIOLENTA

[Riproponiamo il seguente resoconto]

 

Il 21 marzo 2012 si e' svolto a Soriano nel Cimino (Vt) un incontro di riflessione nell'ambito di un percorso di accostamento alla nonviolenza iniziato da alcuni mesi.

Nel corso dell'incontro sono stati esaminati vari temi di impegno civile ed e' stata svolta una esercitazione sulle modalita' relazionali e deliberative nonviolente.

Al termine dell'incontro, sulla base delle considerazioni svolte (ed alla luce altresi' del riferimento esplicito e implicito alle esperienze e riflessioni di figure come Hannah Arendt, Franca e Franco Basaglia, Aldo Capitini, Mohandas Gandhi, Ivan Illich, Hans Jonas, Alexander Langer, Emmanuel Levinas, Vandana Shiva, Edith Stein, Simone Weil, Virginia Woolf), i partecipanti hanno delineato una serie di argomenti su cui continuare a riflettere ed impegnarsi concretamente:

- difesa del diritto alla salute e sostegno all'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia";

- opposizione al mega-aereoporto a Viterbo ed impegno per un modello di mobilita' rispettoso dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera;

- oppposizione al razzismo, impegno per il riconoscimento, la difesa e la promozione della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano ed impegno per migliorare la capacita' empatica nella relazione con l'altra persona;

- opposizione alla guerra ed impegno per il disarmo;

- opposizione all'oppressione di genere;

- opposizione al distruttivo progetto Tav e sostegno alla popolazione che in Val di Susa si impegna in difesa di ambiente, beni comuni e diritti di tutti;

- sostegno all'agricoltura ed impegno per un modello di sviluppo eco-equo-solidale, quindi sostenibile, autocentrato, con tecnologie appropriate, fondato su principi di responsabilita', giustizia e coscienza del limite, rispettoso dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera;

- impegno per l'accesso all'acqua potabile come diritto umano di tutti gli esseri umani.

*

I partecipanti all'incontro del 21 marzo 2012

Soriano nel Cimino, 22 marzo 2012

 

2. DOCUMENTI. CON L'AFESOPSIT PER IL DIRITTO ALLA SALUTE E ALL'ASSISTENZA

[Riproponiamo il seguente testo]

 

I partecipanti all'incontro di accostamento alla nonviolenza svoltosi a Soriano nel Cimino (Vt) il 21 marzo 2012 hanno espresso unanime solidarieta' all'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit), da oltre venti anni impegnata nella solidarieta' concreta per il rispetto della dignita' e la difesa e la promozione dei diritti di ogni persona.

Particolarmente in questi ultimi mesi l'Afesopsit e' anche impegnata in una fondamentale iniziativa in difesa dei servizi pubblici territoriali indispensabili per garantire a tutti il diritto alla salute e all'assistenza, come stabilito dalla Costituzione della Repubblica Italiana.

E' di fondamentale importanza appoggiare questa generosa e luminosa esperienza ed iniziativa locale che si inserisce in un orizzonte nazionale ed internazionale di impegno per il riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani.

*

I partecipanti all'incontro del 21 marzo 2012

Soriano nel Cimino, 23 marzo 2012

 

3. DOCUMENTI. CONTRO IL MEGA-AEROPORTO NOCIVO, DISTRUTTIVO E FUORILEGGE

[Riproponiamo il seguente testo]

 

Durante l'incontro di accostamento alla nonviolenza svoltosi a Soriano nel Cimino (Vt) il 21 marzo 2012 i partecipanti hanno espresso preoccupazione per la sciagurata ipotesi di realizzazione di un mega-aereoporto nocivo, distruttivo e  fuorilegge a Viterbo, nel cuore dell'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame (un prezioso bene dell'umanita' ricordato da Dante nella Divina Commedia).

I partecipanti all'incontro di accostamento alla nonviolenza si sono dichiarati unanimemente contrari alla realizzazione di questa illecita ed insensata "grande opera", condividendo le riflessioni del comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.

*

La realizzazione del mega-aereoporto avrebbe infatti come inevitabili disastrose conseguenze:

- lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;

- la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;

- l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;

- un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico;

- il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio;

- uno sperpero colossale di soldi pubblici;

- una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

*

L'area del Bulicame va invece tutelata con l'istituzione di un parco naturalistico, archeologico e termale.

E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno di migliorare la rete ferroviaria e il trasporto pubblico locale, e di collegamenti adeguati con Roma, Orte e Civitavecchia che siano sostenibili e coerenti con la difesa e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali del territorio, con le tradizioni locali ed i diritti delle persone e delle comunita', con le autentiche vocazioni produttive del viterbese: in primo luogo l'agricoltura sana e di qualita'.

I partecipanti all'incontro di accostamento alla nonviolenza ritengono fondamentale un impegno nitido e intransigente per un modello di mobilita' - locale e globale - che sia rispettoso dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera.

*

I partecipanti all'incontro del 21 marzo 2012

Soriano nel Cimino, 24 marzo 2012

 

4. DOCUMENTI. UN IMPEGNO CONTRO IL RAZZISMO

[Riproponiamo il seguente testo]

 

I partecipanti all'incontro di accostamento alla nonviolenza svoltosi a Soriano nel Cimino (Vt) il 21 marzo 2012 hanno espresso una netta opposizione al razzismo; un impegno per il riconoscimento, la difesa e la promozione della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano; un impegno per migliorare la capacita' empatica nella relazione con l'altra persona.

*

A sostegno di tale impegno hanno avviato una riflessione sulle passate ed attuali forme di razzismo.

Questa riflessione intende promuovere un'analisi approfondita dei meccanismi che si celano dietro ogni forma di pregiudizio e che producono discriminazione e persecuzione, umiliazione e violenza. Spesso si ha a che fare con forme di razzismo implicite e mimetizzate, che si radicano, si cristallizzano e diventano difficili da smascherare.

In una societa' sempre piu' interdipendente e interculturale, e' necessario adottare una visione e un atteggiamento da "uomo planetario" (la formula dell'indimenticabile Ernesto Balducci), in cui non siano piu' la nazione, la lingua, la cultura, la religione, il paese d'appartenenza a costituire l'elemento aggregante fondamentale ma il sentimento di comune appartenenza all'umanita'. Molto spesso infatti quegli "aggreganti identitari" limitanti impediscono la comunicazione e l'incontro con chi e' fuori dal gruppo da essi definito.

Ogni singolo uomo ed ogni singola donna devono impegnarsi nel riconoscimento dell'altrui umanita', nel riconoscimento dell'altro come concreta esistenza, essere senziente e pensante da accogliere e rispettare nella sua unicita' e dignita', nella sua pienezza di diritti e infinita apertura. Solo questo permette di ampliare e valorizzare ogni possibilita' di incontro e dialogo, di pieno riconoscimento dell'altro e di se'.

Uomini e donne di diversa opinione, visioni del mondo di diverso tipo, stati di diverso ordinamento, sistemi sociali di diversa tradizione possono coesistere ed incontrarsi solo se rinunciano a rivendicazioni violente di un proprio presunto primato e potere assoluto. Il fulcro e' quindi la riscoperta e la valorizzazione della dignita' umana, la presa di coscienza della propria fallibilita', il riconoscimento costante della compresenza di "affiliazioni concorrenti", la consapevolezza della pluralita' e della relazionalita' come caratteristica basilare della condizione umana: l'approccio empatico e dialogico al proprio essere nel mondo, il mondo dell'incontro con l'altro, della responsabilita' reciproca e comune, della possibilita' della nascita e della cura del vivente.

Nella riflessione e nell'azione contro il razzismo e per il riconoscimento e il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani i partecipanti agli incontri di accostamento alla nonviolenza che si svolgono a Soriano intendono avvalersi anche e particolarmente delle riflessioni che su questi temi hanno svolto - tra molte altre e molti altri - Hannah Arendt, Franca e Franco Basaglia, Gregory Bateson e la scuola di Palo Alto, Zygmunt Bauman, Simone de Beauvoir, Tahar Ben Jelloun, Martin Buber, Albert Camus, Aldo Capitini, Andre' Chouraqui, Assia Djebar, Frantz Fanon, Nadine Gordimer, Agnes Heller, Etty Hillesum, Luce Irigaray, Hans Jonas, Julia Kristeva, Primo Levi, Emmanuel Levinas, Claude Levi-Strauss, Rosa Luxemburg, Nelson Mandela, Albert Memmi, Fatema Mernissi, Nawal al Sa'dawi, la scuola di Francoforte, Vandana Shiva, Edith Stein, Pierre-Andre' Taguieff, Tzvetan Todorov, Simone Weil, Michel e Annette Wieviorka, Virginia Woolf.

*

I partecipanti all'incontro di accostamento alla nonviolenza hanno altresi' ribadito la richiesta che vengano abrogate tutte le abominevoli misure razziste che - per responsabilita' di governi spudoratamente illegalitari ed eversori dall'alto - negli ultimi decenni sono state introdotte nel corpus legislativo e nella pratica amministrativa del nostro paese, misure palesemente incostituzionali, negatrici dello stato di diritto, della democrazia e dei diritti umani.

I partecipanti all'incontro di accostamento alla nonviolenza hanno infine espresso persuaso sostegno alle iniziative in corso in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in primo luogo il diritto a non essere uccisi, il diritto a non essere perseguitati o abbandonati, il diritto all'accoglienza, all'assistenza e alla solidarieta' che salva le vite e promuove la civile, umana convivenza.

*

I partecipanti all'incontro del 21 marzo 2012

Soriano nel Cimino, 26 marzo 2012

 

5. DOCUMENTI. ACQUA: BENE COMUNE E DIRITTO INALIENABILE

[Riproponiamo il seguente testo]

 

I partecipanti all'incontro di accostamento alla nonviolenza svoltosi il 21 marzo 2012 a Soriano nel Cimino (Vt) hanno avviato una riflessione sulle sorti dell'acqua dopo il referendum, e ribadito l'impegno per l'accesso all'acqua potabile come diritto umano di tutti gli esseri umani.

Deve diffondersi sempre di piu' la consapevolezza riguardo alla necessita' di non mercificare il bene comune acqua.

L'acqua e' fonte di vita e costituisce pertanto un bene comune dell'umanita', un bene che appartiene a tutti.

L'acqua non puo' essere proprieta' di nessuno, ma deve essere un bene condiviso equamente da tutti.

Il diritto all'acqua e' un diritto inalienabile, per questo bisogna battersi contro ogni tipo di privatizzazione e per una gestione pubblica, responsabile e oculata affinche' tutte le persone abbiano a disposizione in misura adeguata ai loro bisogni acqua pulita e potabile.

I partecipanti all'incontro del 21 marzo 2012

Soriano nel Cimino, 3 aprile 2012

 

6. DOCUMENTI. UNA FERMA OPPOSIZIONE ALL'OPPRESSIONE DI GENERE

[Riproponiamo il seguente testo]

 

Durante l'incontro di accostamento alla nonviolenza svoltosi a Soriano nel Cimino (Vt) il 21 marzo 2012 i partecipanti hanno riflettuto sull'oppressione di genere.

Nonostante la nostra societa' si professi libera e progredita, sono evidenti forme piu' o meno esplicite di ideologia maschilista e pratiche di violenza di genere con esiti talvolta omicidi.

E' importante che queste manifestazioni non siano classificate come "patologie individuali" o derivanti da culture estranee a quella autoctona.

E' importante considerare la violenza di genere come una violazione dei diritti umani ed impegnarsi concretamente per smascherarla, denunciarla e contrastarla sia quando si manifesta in modo flagrante e brutale in forma di rapporti di potere e di comportamenti pratici, sia quando si manifesta in schemi di pensiero, espressioni linguistiche e modalita' comunicative e relazionali in forme sia esplicite che implicite, consapevoli o meno, subdole e mimetizzate.

*

A tal fine e' utile a tutte le persone una rimeditazione del fondamentale contributo teorico e pratico che le esperienze storiche del movimento di liberazione delle donne e del pensiero femminista hanno messo a disposizione dell'umanita'.

Riproponiamo a tal fine all'attenzione di tutte le persone un breve testo diffuso in occasione dell'otto marzo da alcune persone partecipanti agli incontri nonviolenti di Soriano.

"Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che vi e' una sola umanita', composta di persone tutte differenti le une dalle altre e tutte eguali in diritti.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che sfera personale e sfera politica non sono separate da un abisso: sempre siamo esseri umani.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza del partire da se'.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza dell'incontro con l'altro.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che e' la nascita, l'esperienza e la categoria che fonda l'umana convivenza, l'umano sapere.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la pluralita', e quindi la relazione, e' la modalita' di esistenza propria dell'umanita'.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che i corpi contano, che noi siamo i nostro corpi.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che ogni forma di autoritarismo, ogni forma di militarismo, ogni forma di dogmatismo reca gia' la negazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la prima radice dell'organizzazione sociale e della trama relazionale violenta e' nel maschilismo e nel patriarcato.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo la nonviolenza contrasta la violenza, che solo il bene vince il male, che solo l'amore si oppone alla morte, che solo l'ascolto consente la parola.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' generare e proteggere la vita, prendersi cura delle persone e del mondo per amore delle persone e del mondo.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' opporsi ad ogni oppressione, ad ogni sfruttamento, ad ogni ingiustizia, ad ogni umiliazione, ad ogni denegazione di umanita', ad ogni devastazione della biosfera.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo l'arte della compassione fonda la lotta di liberazione.

Il femminismo che e' il massimo inveramento storico della nonviolenza.

Il femminismo che e' la corrente calda della nonviolenza.

Il femminismo che e' il cuore pulsante del movimento di autocoscienza e di liberazione dell'umanita'.

E diciamo femminismo e sappiamo che dovremmo dire femminismi, che dovremmo dire pensiero delle donne e movimenti delle donne.

Ma diciamo femminismo e pensiamo a una tradizione che lega infinite donne che hanno praticato l'etica della responsabilita' e della liberazione, da Saffo a Vandana Shiva, da Simone Weil a Virginia Woolf, da Edith Stein a Milena Jesenska, da Etty Hillesum a Ginetta Sagan, da Rosa Luxemburg ad Hannah Arendt, da Germaine Tillion ad Anna Politkovskaja, da Simone de Beauvoir a Franca Ongaro Basaglia, da Olympe de Gouges a Luce Fabbri.

Dal femminismo molti doni tutte e tutti abbiamo ricevuto.

In questo otto marzo di ascolto, di memoria, di lotta, diciamo anche la nostra gratitudine".

*

I partecipanti all'incontro del 21 marzo 2012

Soriano nel Cimino, 4 aprile 2012

 

7. DOCUMENTI. SOLIDARIETA' AL MOVIMENTO NONVIOLENTO NO-TAV

[Riproponiamo il seguente testo]

 

I partecipanti all'incontro di accostamento alla nonviolenza svoltosi il 21 marzo 2012 a Soriano nel Cimino (Vt) hanno espresso la loro opposizione al distruttivo progetto Tav e il loro sostegno alla popolazione che in Val di Susa si impegna in difesa dell'ambiente, dei beni comuni e dei diritti di tutti.

*

Riflettendo infatti sul modello di sviluppo che i poteri dominanti cercano di imporre, emerge come esso sia caratterizzato dall'idea di uno sviluppo illimitato, dal fine di una infinita massimizzazione della produzione, dei consumi e dei profitti: un modello evidentemente insostenibile poiche' in conflitto con i limiti della biosfera, e palesemente iniquo poiche' implica un crescente impoverimento e deterioramento delle condizioni di vita della grandissima maggioranza dell'umanita'.

La parola d'ordine della "crescita ad ogni costo" ha appunto come costo la devastazione della natura, la violenza sulle comunita', la denegazione della dignita' e dei fondamentali diritti di gran parte degli esseri umani attualmente viventi e delle generazioni future.

Questo modello brutale e dissennato non ha solo una valenza economica, politica, ideologica, ma produce drammatici effetti concreti anche sull'etica, sulla condizione esistenziale, sulle strutture percettive e cognitive e sulla coscienza di se' e del proprio valore di ogni singolo essere umano e dell'umanita' nel suo insieme.

Quale visione antropologica si nasconde infatti dietro questa Weltanschauung? Il modello di essere umano che pare corrispondervi e' un soggetto egoista e consumista, rapace e asociale, possessivo e violento, orientato a massimizzare i propri immediati vantaggi senza curarsi delle conseguenze, a disporre delle cose e degli altri esseri viventi per accrescere la propria ricchezza ed il proprio potere, incurate della sofferenza inflitta agli altri, sordo ad ogni dovere, sprezzante di ogni bene comune e di ogni regola condivisa.

Questo approccio dissolve gli equilibri sociali e porta al collasso della biosfera. Si chiede all'uomo di cessare di essere uomo, di trasformarsi in un essere disumanato, incapace di riconoscersi nell'altro, di sentire ed esprimere empatia. Che senso ha immolare la propria umanita' ad una "crescita ad ogni costo" che aggredisce ed annienta tutto cio' che vi e' di piu' degno e di piu' prezioso nella persona, nella societa', nella natura? Perche' si dovrebbe rinunciare ad essere umani?

L'assuefazione a questo modello porta ad accettare passivamente l'inquinamento, i mutamenti climatici, la crescita del numero degli esclusi, le guerre per le risorse. Fa diventare ogni crimine mostruosamente "normale". Tutto cio' e' inammissibile.

C'e' quindi urgente, estremo bisogno di invertire la tendenza, sentendoci pienamente umani, abitanti responsabili di questa terra che non dobbiamo permettere che sia devastata.

C'e' bisogno di ripensare a un modello di vita e di lavoro che non sia orientato allo sfruttamento distruttivo degli esseri umani e della natura, ma che tenga conto dei limiti e li rispetti, che sia improntato alla condivisione, al mutuo soccorso, alla solidarieta'.

*

Per tutti questi motivi, i partecipanti all'incontro si oppongono anche al progetto Tav, una "grande opera" nociva e distruttiva, interna a quel "modello di sviluppo" violento ed illogico, anomico ed immorale, sopra descritto; ed esprimono pertanto la loro solidarieta' al movimento consapevolmente ed esplicitamente nonviolento che si oppone alla Tav, che nella scelta dell'azione nonviolenta in difesa dell'ecosistema e della civile convivenza, nell'impegno democratico per affermare i diritti e i doveri comuni, nella responsabilita' e nel rigore di scelte di pace e di civile convivenza, si fa portavoce della dignita' umana e del suo legame con la biosfera; un movimento consapevolmente ed esplicitamente nonviolento composto da uomini e donne di volonta' buona che si stanno impegnando non solo per difendere le proprie case, le proprie famiglie, il proprio lavoro, le proprie vite e una stupenda valle dall'ennesimo scempio perpetrato in nome del "progresso", ma anche per far prevalere il bene comune ed inverare i supremi valori, lo spirito e la lettera dei "principi fondamentali" della Costituzione della Repubblica Italiana, i diritti sanciti nella Dichiarazione universale dei diritti umani.

*

I partecipanti all'incontro del 21 marzo 2012

Soriano nel Cimino, 5 aprile 2012

 

8. DOCUMENTI. PER UN MODELLO DI SVILUPPO ECO-EQUO-SOLIDALE CENTRATO SUL PRIMATO DELL'AGRICOLTURA

[Riproponiamo il seguente testo]

 

I partecipanti all'incontro di accostamento alla nonviolenza svoltosi il 21 marzo 2012 a Soriano nel Cimino (Vt) esprimono sostegno alla difesa e al rilancio dell'agricoltura come settore primario e decisivo della struttura produttiva e conseguentemente fondamento e garanzia della riproduzione sociale in una relazione adeguata tra presenza antropica e habitat naturale, civilta' umana e biosfera.

I partecipanti all'incontro di accostamento alla nonviolenza svoltosi il 21 marzo 2012 a Soriano nel Cimino (Vt) esprimono pertanto ed altresi' il loro impegno per un modello di sviluppo eco-equo-solidale, quindi sostenibile, autocentrato, con tecnologie appropriate, fondato su principi di responsabilita', giustizia e coscienza del limite, rispettoso dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera.

*

I partecipanti all'incontro del 21 marzo 2012

Soriano nel Cimino, 6 aprile 2012

 

9. DOCUMENTI. OPPOSIZIONE INTEGRALE ALLA GUERRA ED IMPEGNO PER IL DISARMO

[Riproponiamo il seguente testo]

 

Durante l'incontro di accostamento alla nonviolenza svoltosi a Soriano nel Cimino (Vt) il 21 marzo 2012 i partecipanti hanno espresso la loro integrale opposizione alla guerra.

Per affermare la propria integrita' ed il proprio diritto alla vita e' necessario riconoscere l'integrita' ed il diritto alla vita di tutti.

Partendo dall'affermazione e dal riconoscimento di questo diritto universale si rende consequenzialmente necessario un impegno concreto, che riconosca e rispetti l'altro (chiunque sia), per opporre resistenza a tutto cio' che lede la vita e la dignita'.

Accogliendo questo assunto, i partecipanti all'incontro, in linea con l'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, ripudiano la guerra.

Per ripudiare la guerra e' necessario ripudiare altresi' gli strumenti che la rendono possibile: gli eserciti e le armi.

Il disarmo e' il punto di partenza per la costruzione di un percorso di pace.

Per questo l'Italia dovrebbe essere coerente con la sua Carta Costituzionale, facendo cessare ogni "missione di guerra" e smettendo di utilizzare soldi pubblici per l'acquisto di armamenti.

Solo la pace salva le vite.

*

I partecipanti all'incontro del 21 marzo 2012

Soriano nel Cimino, 8 aprile 2012

 

10. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE I PROMOTORI DEGLI INCONTRI DI ACCOSTAMENTO ALLA NONVIOLENZA A SORIANO NEL CIMINO

 

Recapito postale: c/o Alessandro Pizzi, contrada Pantane 17/A, 01038 Soriano nel Cimino (Vt)

Recapito telefonico: 0761748820

Recapiti e-mail: alexpizzi at virgilio.it , luisaciavattini at gmail.com

 

===================

COI PIEDI PER TERRA

===================

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 530 del 10 aprile 2012

 

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

 

Per non riceverlo piu':

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web

http://web.peacelink.it/mailing_admin.html

quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

 

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:

http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

 

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it