La domenica della nonviolenza. 273
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- Date: Sun, 13 Nov 2011 12:16:09 +0100 (CET)
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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 273 del 13 novembre 2011
In questo numero:
1. Peppe Sini: La politica che occorre
2. Piercarlo Racca: A Novara contro gli F-35
3. Un appello del Movimento Nonviolento, dell'Associazione per la pace, di Peacelink e del Centro di ricerca per la pace di Viterbo per il 4 novembre: Ogni vittima ha il volto di Abele
1. EDITORIALE. PEPPE SINI: LA POLITICA CHE OCCORRE
Innanzitutto una politica contro la guerra e contro il razzismo.
Per far cessare la criminale partecipazione dello stato italiano alle guerre in corso e tornare al rispetto della norma costituzionale che ripudia la guerra.
Per metter fine al colpo di stato razzista ed affermare il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano.
Per tornare alla legalita' democratica e repubblicana dopo la lunga eversione dall'alto dei governi del ventennio berlusconiano.
*
Come abbiamo piu' volte scritto in passato, nell'agenza dell'area antifascista ed antimafiosa che oggi puo' e deve formulare un programma di governo del paese per ricostruire una vita civile sulle macerie provocate dalla barbarie berlusconiana, occorre vi siano i seguenti impegni, non rinunciabili, non rinviabili, non negoziabili:
- che cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine;
- che cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti;
- che siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista;
- che cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi e gli eserciti, per le guerre e le stragi;
- che cessi immediatamente la devastazione della biosfera;
- che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, al rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani.
L'unica politica ragionevole e decente qui ed ora, in Italia ed ovunque, e' la scelta della nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
2. DOPO IL 4 NOVEMBRE DALLA PARTE DELLE VITTIME. PIERCARLO RACCA: A NOVARA CONTRO GLI F-35
[Ringraziamo Piercarlo Racca (per contatti: piercarlo.racca at fastwebnet.it) per questo intervento.
Piercarlo Racca, vicepresidente del Movimento Nonviolento, e' uno dei militanti "storici" dei movimenti nonviolenti in Italia ed ha preso parte a pressoche' tutte le esperienze piu' vive e piu' nitide di impegno di pace; e' per unanime riconoscimento una delle voci piu' autorevoli della nonviolenza in cammino. Si veda anche l'ampia intervista nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 249 che contiene anche questa breve risposta autobiografica: "Sono nato a Cocconato (At) nel 1946, mio padre operaio alla Fiat, mia madre casalinga. Livello scolastico: scuola media superiore. A partire dal 1968 fino al 1976 ho partecipato alle marce antimilitariste prima sul percorso Milano-Vicenza e poi sul percorso Trieste Aviano; alla carovana internazionale Bruxelles-Varsavia, alla marce La Spezia-Livorno e Catania-Comiso. Nel 1969 mi sono dichiarato obiettore di coscienza. Nel 1971 sette giorni di sciopero della fame con tenda di fronte alla stazione di Torino Porta Nuova per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza. Dal 1971 mi sono impegnato attivamente nel Movimento Nonviolento anche ricoprendo incarichi di responsabilita' che svolgo tuttora. A causa del mio impegno politico ho subito processi, condanne e assoluzioni, sono stato pignorato per obiezione fiscale. Attualmente sono un pensionato delle ferrovie dello stato, abito a Torino dove collaboro con il Centro Studi Sereno Regis"]
Il 4 novembre scorso abbiamo ricordato che quella data non rappresenta la "vittoria" e che andrebbe ricordata come anniverario della fine della prima guerra mondiale, una delle pagine piu' luttuose della storia con i suoi milioni di morti.
Il 4 novembre, per noi, significa andare oltre e ribadire la nostra opposizione integrale alla guerra continuando nel nostro cammino fatto di iniziative che riportino alla giusta lettura dell'articolo 11 della nostra Costituzione che sancisce il ripudio della guerra.
In questa ottica si e' tenuta ieri, 12 novembre, una bella manifestazione a Novara contro la costruzione dell'ennesimo strumento di morte, il cacciabombardiere F-35.
La manifestazione ha visto la partecipazione di circa 1.500 persone,
numerosa la presenza dei vicentini cui nella loro citta' si vuole imporre il raddoppio della base militare americana, e numerosa la presenza dei valsusini che vedono il loro territorio aggredito e dichiarato "zona strategica di interesse militare".
Alla manifestazione hanno partecipato varie associazioni tra cui il Movimento Internazionale della Riconciliazione e il Movimento Nonviolento, Pax Christi, Legambiente...
Il corteo ha sfilato per la citta', a volte applaudito e a volte alla presenza di qualche negoziante (pochi per fortuna) che abbassava la saracinesca del negozio. Ai vigili urbani presenti e' stato regalato un ramoscello di ulivo.
Anche se con un numero di persone limitato, questa manifestazione ha voluto essere un punto fermo nel ribadire il nostro "ripudio della guerra" e dei suoi strumenti di morte.
3. DOCUMENTAZIONE. UN APPELLO DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO, DELL'ASSOCIAZIONE PER LA PACE, DI PEACELINK E DEL CENTRO DI RICERCA PER LA PACE DI VITERBO PER IL 4 NOVEMBRE: OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE
[Riproponiamo il seguente appello, che valga anche per il prossimo anno]
Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".
Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
*
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
*
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
*
Movimento Nonviolento
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Associazione per la pace
per contatti: e-mail: luisamorgantini at gmail.com, sito: www.assopace.org
Peacelink
per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
Centro di ricerca per la pace di Viterbo
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Numero 273 del 13 novembre 2011
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