Telegrammi. 676
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- Date: Mon, 12 Sep 2011 00:18:05 +0200 (CEST)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 676 del 12 settembre 2011
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Sommario di questo numero:
1. Peppe Sini: 25 settembre, 2 ottobre, 4 novembre. Tre tappe per il disarmo
2. Sette domande a Massimo Scalia
3. Ancora parole contro la guerra e contro il razzismo
4. Ma noi che questo siamo
5. Il Parlamento del Reich millenario
6. Ogni giorno lo stesso orrore. Cessi la partecipazione italiana alla guerra. Cessi la persecuzione razzista dei migranti
7. Aldo Capitini
8. Danilo Dolci
9. I bambini di Zlitan
10. Hannah Arendt
11. Virginia Woolf
12. Rachel Corrie
13. Simone de Beauvoir
14. Etty Hillesum
15. Rosa Luxemburg
16. Simone Weil
17. Maria Zambrano
18. Franca Ongaro Basaglia
19. Susan Sontag
20. Edith Stein
21. Germaine Tillion
22. Felicia Bartolotta Impastato
23. Olympe de Gouges
24. Billie Holiday
25. Miriam Makeba
26. Anna Achmatova
27. Rosanna Benzi
28. Annarita Buttafuoco
29. Emily Dickinson
30. Marianella Garcia
31. Violeta Parra
32. Ginetta Sagan
33. Bertha von Suttner
34. Emma Thomas
35. Sofia Vanni Rovighi
36. Adriana Zarri
37. Rileggo vecchie pagine ingiallite
38. Tra allora ed oggi non c'e' differenza
39. La nonviolenza e' lotta degli oppressi
40. Sei mesi di massacri della Nato
41. Dina Bertoni Jovine
42. Albert Camus
43. Anne Frank
44. Anna Freud
45. Ada Gobetti
46. Per la critica della legge del taglione anche nelle relazioni internazionali
47. Continuano le stragi della Nato
48. L'orrore della guerra coloniale
49. Risposta alla domanda: Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
50. Risposta alla domanda: Cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
51. Risposta alla domanda: Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
52. Si e' svolto il 10 settembre a Viterbo un incontro di riflessione contro tutte le guerre e le uccisioni
53. Segnalazioni librarie
54. La "Carta" del Movimento Nonviolento
55. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. PEPPE SINI: 25 SETTEMBRE, 2 OTTOBRE, 4 NOVEMBRE. TRE TAPPE PER IL DISARMO
Il 25 settembre si svolgera' la marcia "per la pace e la fratellanza dei popoli" da Perugia ad Assisi.
Il 2 ottobre e' la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nel giorno anniversario della nascita di Gandhi.
Il 4 ottobre si ricordano le vittime di tutte le guerre.
Devono essere tre giornate di mobilitazione civile per affermare un principio irrinunciabile: il principio del non uccidere, e quindi il principio del ripudio di tutte le guerre, e quindi il principio del disarmo come via alla pace nella solidarieta' che l'intera umanita' abbraccia.
Non uccidere: poiche' se si viola questo principio si annientano tutti i diritti umani.
Ripudiare le guerre: poiche' tutte le guerre consistono dell'uccisione di esseri umani, il piu' atroce dei crimini.
Disarmo: perche' le armi servono a uccidere, e sono quindi nemiche dell'umanita'.
2. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A MASSIMO SCALIA
[Ringraziamo Massimo Scalia (per contatti: Massimo.Scalia at uniroma1.it) per questa intervista.
Massimo Scalia, docente universitario di fisica matematica, tra i promotori del movimento antinucleare e dell'ambientalismo scientifico in Italia, gia' parlamentare. Dal sito di Greenpeace (www.greenpeace.org) riprendiamo la seguente scheda: "Massimo Scalia, nato a Roma il 27 maggio 1942, e ivi residente, si e' laureato in Fisica nel 1969. E' titolare del corso di Modelli di Evoluzione nelle Scienze Applicate (Fisica Matematica) e insegna Fisica Ambientale presso la Facolta' di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Universita' di Roma "La Sapienza". E' titolare di un programma di ricerca sulla teoria dei sistemi dinamici e sulle applicazioni alla Meccanica (sistemi lagrangiani e hamiltoniani), alla Fisica e alla Biologia. La sua ricerca, dopo gli esordi nella Fisica Teorica Nucleare (decadimenti b, "materia nucleare") , si e' orientata, da trent'anni, sugli aspetti qualitativi dell'evoluzione dei sistemi dinamici (stabilita', turbolenza, caos). Nello stesso periodo, dalla meta' degli anni Settanta, inizia lo studio delle questioni energetiche: impatto ambientale dei diversi tipi di produzione energetica (in particolare del ciclo del combustibile nucleare e aspetti di sicurezza), innovazione tecnologica, bilanci energetici su scala paese e su scala mondo, aspetti economici connessi. E' stato invitato come relatore alle conferenze regionali sull'energia - Basilicata (1978), Piemonte (1979), Puglia (1984) - e alle conferenze sull'ambientalizzazione del carbone di Brindisi e di Lignano Sabbiadoro (entrambe nel 1984). Subito dopo l'incidente di Chernobyl (1986), due periodici nazionali, "Espresso" e "Airone", richiesero dei volumetti divulgativi, per un'ampia tiratura, sul nucleare e sull'energia, che vennero redatti da lui insieme al prof. Gianni Mattioli, e pubblicati. Viene chiamato dal Governo a far parte della Commissione Energia/Economia presieduta da Paolo Baffi (1987), per la preparazione della Conferenza Nazionale sull'Energia. Viene invitato a far parte di varie commissioni scientifiche, attivate da enti locali e territoriali per la valutazione dell'impatto ambientale di impianti di produzione industriale e di energia; in tale contesto sviluppa e pubblica un modello fisico-matematico per descrivere la diffusione in atmosfera di inquinanti (1989). Dal 1981 al 1993, come direttore editoriale del periodico "Quale Energia" - la rivista sull'energia del movimento ambientalista italiano - cura, nelle rubriche piu' strettamente scientifiche della rivista, le analisi di valutazione del rischio di incidenti nucleari, la critica rigorosa ai diversi piani energetici del Governo ("I conti sbagliati del Piano energetico nazionale") e l'innovazione tecnologica legata all'uso efficiente dell'energia e alle fonti rinnovabili. Nel 2003-2004 ha fatto parte del gruppo di ricercatori che ha messo a punto il "Progetto Arese" per una mobilita' sostenibile, commissionato all'Enea dalla Regione Lombardia, curando in particolare l'analisi energetica e dei costi per i diversi modi di produzione da fonti rinnovabili dell'idrogeno insieme ai professori Gianni Mattioli ("La Sapienza") e Vincenzo Naso (direttore del Cirps). Nel luglio 2004 e' stato nominato, su indicazione della Regione Basilicata, componente della Commissione tecnico-scientifica per l'emergenza sulla sicurezza nucleare (Dpcm 3355/04, prorogata con Dpcm del 17/2/06). In relazione a tali problemi ha pubblicato: "Una strategia per la gestione delle scorie nucleari" (Geologia dell'Ambiente, n. 2, 2004), dove si illustra la ricerca fisica fondamentale in corso (Ads, laser) per affrontare la questione delle scorie radioattive di emivita lunghissima. E' stato deputato del Parlamento italiano nella X, XI, XII e XIII legislatura (1987-2001). Nella XII e XIII legislatura e' stato presidente della Commissione di inchiesta sui rifiuti. Nei lavori che tale Commissione ha realizzato nella XIII legislatura (1996-2001) ha, tra l'altro, redatto come relatore il primo documento parlamentare che affrontava organicamente la questione delle scorie nucleari, tenendo conto di inderogabili vincoli fisico-geologici e biologici, oltre che normativi, e predisponeva una strategia per la gestione dei rifiuti. Le linee essenziali del documento, approvato all'unanimita' nell'aprile 1999, venivano condivise dal Governo di allora con vari atti conseguenti. Quella strategia e' stata gravemente disattesa (purtroppo, vedi "Decreto Scanzano") nella successiva legislatura (2001-2006)". Tra le opere piu' recenti di Massimo Scalia: con Gianni Mattioli, Nucleare: a chi conviene? Le tecnologie, i rischi, i costi, Edizione Ambiente, Milano 2010]
- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Massimo Scalia: Ricordare anche nei momenti piu' angosciosi che la pace e' possibile.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Massimo Scalia: Spero che diventi consapevolezza sempre piu' diffusa la necessita' di "fare pace" con la natura, condizione necessaria per far fronte agli sconvolgimenti climatici in atto.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Massimo Scalia: Non sono molto ottimista, mi sembra che sia entrata in un cono d'ombra come e' successo per tutti i grandi valori da praticare.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Massimo Scalia: Quello fondamentale di testimoniare la pace e, mi permetto di aggiungere, la sobrieta' come elemento fondante nuovi modelli sociali e culturali.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Massimo Scalia: Non sono in grado di fornire una valutazione attendibile.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Massimo Scalia: Su un generale rilancio morale.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Massimo Scalia: Credo che il modo piu' vicino alla sensibilita' odierna e' proporre la riflessione sull'insegnamento e la pratica di Gandhi.
3. MATERIALI. ANCORA PAROLE CONTRO LA GUERRA E CONTRO IL RAZZISMO
Riproponiamo di seguito alcuni testi contro la guerra e contro il razzismo recentemente apparsi sul nostro notiziario.
4. MA NOI CHE QUESTO SIAMO
Gli eserciti e le armi a questo servono:
a fare guerra. E la guerra serve
a questo: assassinare le persone.
Ma noi che questo siamo: le persone
che guerre, armi, eserciti assassinano
vogliamo invece vivere, e pertanto
le guerre, e gli eserciti, e le armi
dobbiamo di necessita' abolire.
5. IL PARLAMENTO DEL REICH MILLENARIO
Il Parlamento del Reich millenario
delibero' di nuovo il due di agosto
del duemilaundici che il posto
dell'innocente fosse la prigione.
Delibero' che il pubblico erario
pagasse per far guerre e far massacri
per profanare tutti i luoghi sacri
e di tutti il piu' sacro: le persone.
Delibero' la morte dell'inerme
la schiavitu' del povero e l'esposto
ridurre i buoni e i miti a simulacri.
Delibero' che l'uomo fosse un verme
vittima nuda di ogni vessazione.
E trasformo' lo Stato in un sicario.
6. OGNI GIORNO LO STESSO ORRORE. CESSI LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA. CESSI LA PERSECUZIONE RAZZISTA DEI MIGRANTI
E ancora una donna e due bambini
assassinati dalle bombe Nato.
E salme di migranti maghrebini
sul fondo del barcone oggi arrivato.
La guerra che massacra i contadini,
il povero, l'oppresso e l'affamato.
E chi si prova a valicar confini
l'Europa a morte in mare ha condannato.
Cessi l'Italia di fare la guerra
a popoli gia' vittime due volte
di dittature e fame. Sulla Terra
vi e' una sola umanita'. E che accolte
sian tutte le persone. Che' non erra
chi una vita salva e cosi' molte.
7. ALDO CAPITINI
L'antifascismo e' la nonviolenza.
Essa rivendica la dignita'
del mondo tutto e dell'umanita'.
E dei morti e dei vivi e' compresenza.
8. DANILO DOLCI
Tutto e' di nessi un vivo palpitare
in ogni incontro una viva maieutica
in ogni ascolto viva un'ermeneutica
nell'infinito aprirsi e dialogare.
9. I BAMBINI DI ZLITAN
La Nato che ora stermina i bambini
in Libia con i suoi bombardamenti
e tu non odi i pianti ed i lamenti:
impongono il silenzio gli assassini.
Li finanziamo noi questi abomini
li finanziamo noi questi tormenti
noi massacriamo quelle inermi genti
brandiamo noi quei raffi e quegli uncini.
Cessi la guerra, cessino le stragi
cessi l'Italia di partecipare
alla congrega degli orchi malvagi
intenti a carne umana macellare
e a seminar di odio altri contagi
nel gorgo in cui l'umanita' scompare.
10. Hannah Arendt
Politica e' l'umanita' plurale
nel nascere e' la chiave di ogni fare
e tu devi sapere contrastare
il male radicale ed il banale.
11. VIRGINIA WOOLF
Un'altra via, un'altra intelligenza
un altro amore del vero e del mondo
un altro movimento, piu' profondo:
il femminismo e' la nonviolenza.
12. RACHEL CORRIE
Alla violenza, lei gentile e lieve
col fragile suo corpo s'interpose.
Come l'arcobalen, come le rose
fu la sua vita luminosa e breve.
13. SIMONE DE BEAUVOIR
Sempre lotto' contro tutti i fascismi
sempre affronto' ogni contraddizione
mai accetto' vilta' e sopraffazione
mai si piego' alla forza ne' ai sofismi.
14. ETTY HILLESUM
Finche' le scorse sangue nelle vene
sempre fu giusta, lieta, solidale
sempre si oppose integralmente al male:
chi vuole il bene faccia solo il bene.
15. ROSA LUXEMBURG
La nonviolenza e' lotta, e' quella lotta
che all'ingiustizia e alla menzogna oppone
la resistenza e la liberazione.
Che' la barbarie il mondo non inghiotta.
16. SIMONE WEIL
Conobbe tutte le esperienze e tutti
penso' i pensieri e fece cose buone
alla sventura oppose l'attenzione
e ancora dona a noi infiniti frutti.
17. MARIA ZAMBRANO
Pensava, e il suo pensare era una festa
soffriva, e il suo soffrire diveniva
sapienza, e la sapienza voce viva
che rende ogni persona degna e onesta.
18. FRANCA ONGARO BASAGLIA
Della violenza ideologie e strutture
istituzioni e prassi smascherava
a tutti umanita' riconquistava
e tutte combatte' le dittature.
19. SUSAN SONTAG
Di stile, intelligenza, tratti e gusto
sottili come lame e come veli
di contro ai vacui e di contro ai crudeli
combatte' sempre per il vero e il giusto.
20. EDITH STEIN
E' l'empatia la qualita' essenziale
che rende umano un essere umano
e che ad ogni potere disumano
oppone il bene che resiste al male.
21. GERMAINE TILLION
Se un volto sempre avra' la Resistenza
e' il volto di Germaine che mai cedette,
sempre volle giustizia e mai vendette:
per sempre volto della nonviolenza.
22. FELICIA BARTOLOTTA IMPASTATO
No, non soltanto mater dolorosa
ma combattente per la liberta'
con quella forza della verita'
ch'e' altro nome della nonviolenza.
23. OLYMPE DE GOUGES
Cosi' le vollero tagliar la testa
ma quella testa aveva gia' parlato:
per l'uguaglianza e contro il patriarcato.
E quella sua parola ancora resta.
24. BILLIE HOLIDAY
Con quella voce che incantava i cuori
degli alberi del sud lo strano frutto
diceva al mondo. Possa esser distrutto
l'orco razzista e tutti i suoi orrori.
25. MIRIAM MAKEBA
Contro il razzismo e contro la camorra
visse, lotto', mori' Miriam Makeba.
Mai piu' ci siano servi della gleba,
che ogni persona ogni altra soccorra.
26. ANNA ACHMATOVA
Lo leggi e ti riafferra per la gola
quel Requiem tra l'orrore e la vergogna:
ogni suo verso attacca la menzogna
esorta alla pieta' ogni sua parola.
27. ROSANNA BENZI
Checche' ogni insipiente or ne sentenzi,
ci fu un'Italia bella, pia, civile
nemica di ogni prepotenza vile:
aveva il volto di Rosanna Benzi.
28. ANNARITA BUTTAFUOCO
Perche' si possa dalla preistoria
uscire al regno della liberta'
occorre fare intanto verita'
e cominciare a scriver l'altra storia.
29. EMILY DICKINSON
Mi capita di usare dei suoi versi
come fosser sentenze di sibilla
della mia vita specchio, e vi scintilla
cio' che trovai, che non trovai, che persi.
30. MARIANELLA GARCIA
Prendersi cura degli assassinati
restituirne il volto e la memoria
alla realta', l'umanita', la storia.
Nel coro ora e' dei giusti e dei beati.
31. VIOLETA PARRA
Dell'umile e l'oppresso le parole
salvare e raccontar la sofferenza
ed esortare alla resistenza
perche' dell'avvenire sorga il sole.
32. GINETTA SAGAN
La lotta antifascista proseguiva
nella difesa di chi e' prigioniero
perche' usa la parola ed il pensiero
e finche' lotti l'umanita' e' viva.
33. BERTHA VON SUTTNER
Nessuno si puo' fare piu' illusioni:
occorre sceglier tra le armi e il pane
solo la pace salva vite umane
solo il disarmo ferma le uccisioni.
34. EMMA THOMAS
Tutto e' preghiera e tutto e' verita'
e poiche' la guerra e' distruzione
ad essa opponi tutta la passione,
tutta la forza, tutta la bonta'.
35. SOFIA VANNI ROVIGHI
Aveva una chiarezza di pensiero
che ti rendeva il mondo trasparente
ed all'orrore del male e del niente
sapeva opporre il buono, il giusto, il vero.
36. ADRIANA ZARRI
Conobbi or son tant'anni un'eremita
amante della terra e anche del cielo
viveva il verbo letto nel vangelo
ed era una danza la sua vita.
37. RILEGGO VECCHIE PAGINE INGIALLITE
Rileggo vecchie pagine ingiallite
dei crimini italiani coloniali:
deportazioni, stragi, uso d'iprite,
torture, impiccagioni, tutti i mali
che menti scellerate e pervertite
sanno pensare ed attuar bestiali,
sevizie ed uccisioni infinite
con fruste, con cannoni, con pugnali...
E oggi che l'Italia nuovamente
sul popolo di Libia si accanisce
e ancora mena strage algidamente
e carni umane ancora abbrustolisce
con i bombardamenti sulla gente,
perche' noi questo orror non s'impedisce?
38. TRA ALLORA ED OGGI NON C'E' DIFFERENZA
Tra allora ed oggi non c'e' differenza:
la guerra genocida dei fascisti
per sterminare ogni resistenza
in Africa, rinnova i suoi piu' tristi
ed ignobili fasti di potenza
macellatrice nei raid neonazisti
dei bombardieri Nato: una violenza
che d'infinito odio fara' acquisti
e nel deserto fa nuovo deserto.
Diceva bene quel Bertoldo, il ventre
della bestia hitleriana essere ancora
fecondo: e tu lo vedi bene ora
e a quella bestia devi opporti mentre
complicita' le hanno troppi offerto.
39. LA NONVIOLENZA E' LOTTA DEGLI OPPRESSI
La nonviolenza e' lotta degli oppressi
contro il potere che li opprime fuori
e non di meno dentro di lor stessi.
E' resistenza agli inganni e agli orrori,
rivelazione di conflitti e nessi,
ripudio d'odio e costruzion di amori
nel farsi di dialettici processi
nel contrastar tutti i persecutori.
Reale movimento che abolisce
l'iniquita' presente, la violenza
che sfrutta e opprime, artiglia ed esaurisce
l'umanita' e il mondo. E' la coscienza
che nel suo farsi prassi concepisce
e invera liberta' ed intelligenza.
40. SEI MESI DI MASSACRI DELLA NATO
Sei mesi di massacri della Nato
sul popolo di Libia, disumani
sei mesi di ritorno a quel passato
di Mussolini e Volpi, di Graziani
e di Badoglio, del vile e spietato
fascismo genocida. Quei lontani
incubi son tornati, e quel burrato,
di ferro e fuoco orribili uragani.
E non c'e' antifascista che si oppone?
E non c'e' umanita' che vi resiste?
Non hai in Italia piu' buone persone
sdegnate di queste stragi razziste?
Non provan gli italiani repulsione
per queste infami imprese neonaziste?
41. DINA BERTONI JOVINE
Se si educa e' alla liberta'
Se si educa e' alla uguaglianza
Se si educa e' alla fratellanza
Se si educa e' alla dignita'.
42. ALBERT CAMUS
Sempre rivoltati contro le falsita'
sempre rivoltati contro ogni prepotenza
sempre disponiti alla resistenza
e sempre alla virtu' della pieta'.
43. ANNE FRANK
La uccisero i nazisti: una bambina.
Ma le parole di quella fanciulla
ancora oppongono l'umano al nulla
e al buio oppongono nuova mattina.
44. ANNA FREUD
Fu Anna vera amica dei bambini
li aiuto', li ascolto' e difese
dalle violenze e dalle pretese
di adulti tracotanti e belluini.
45. ADA GOBETTI
Conobbe quel dolor che non si smorza,
fu fiera antifascista, partigiana,
educatrice. A ogni poter che sbrana
oppose sempre del bene la forza.
46. PER LA CRITICA DELLA LEGGE DEL TAGLIONE ANCHE NELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
Ovunque poi continuino i massacri
li' e' la stessa umanita' che geme
e cio' che oggi profani, lo dissacri
per sempre: ogni omicidio resta seme
di infiniti altri. Altri acri
conflitti seguiranno, altre blasfeme
di stragi propagande, altri lavacri
di sangue e distruzioni e ad essi insieme
nuovi odi, nuovi orrori, nuove guerre
in un sempre piu' vasto cataclisma
divoratore di persone e terre
e vite e civilta', di scisma in scisma
l'umanita' sbranando - ah, Robespierre -
che rese cieca un barbaro sofisma.
47. CONTINUANO LE STRAGI DELLA NATO
Continuano le stragi della Nato
in Libia, in Afghanistan, ovunque
giunge l'artiglio e il becco corazzato
che tutto strazia e uccide e che qualunque
vita degrada e annienta. E risultato
di quell'agire e' che da chiunque
possiede armi e rabbia e' rispecchiato
e stragi stragi seguono dovunque.
Fermare questa dissennata giostra
e' necessario e urgente. La clemenza
sostituire all'odio e' la nostra
scommessa, il nostro compito. Demenza
sarebbe proseguire in questa mostra
di atrocita'. Tempo e' di nonviolenza.
48. L'ORRORE DELLA GUERRA COLONIALE
L'orrore della guerra coloniale
le stragi delle bombe della Nato:
e chi pietrificato innanzi al male
anche potendo, non lo ha contrastato.
Ed il potere armato e criminale
che la' tanti innocenti ha massacrato
qui ha goduto della generale
complicita' di un popolo accecato.
La guerra sempre uccide vite umane
e tu che sei un'altra vita umana
un soffio di pieta' non ti rimane?
Non sai tu per chi suona la campana?
non senti il morso delle agute scane?
non poni mano per fermar la frana?
49. RISPOSTA ALLA DOMANDA: QUALE E' STATO IL SIGNIFICATO PIU' RILEVANTE DELLA MARCIA PERUGIA-ASSISI IN QUESTI CINQUANTA ANNI?
Innumerevoli son le persone
che in questi cinquant'anni hanno marciato
e nel cammino hanno ragionato
e illimpidito l'ima persuasione
che tu ti devi opporre a ogni uccisione
recare aiuto al leso e all'umiliato
restituire il pane all'affamato
tu devi opporti al crimine e al taglione.
Lungo la strada tra Perugia e Assisi
un popolo si accorge che i piu' gravi
pesi puo' sostener se condivisi
e del futuro sa di aver le chiavi
riunendo quelli che erano divisi
e costruendo un mondo senza schiavi.
50. RISPOSTA ALLA DOMANDA: COSA CARATTERIZZERA' MAGGIORMENTE LA MARCIA CHE SI TERRA' IL 25 SETTEMBRE DI QUEST'ANNO?
La marcia di quest'anno dovra' dire
parole chiare ed inequivocabili:
che pace innanzitutto e' abolire
le guerre e le ingiustizie, inconciliabili
essendo l'aiutare e il far morire,
vi son diritti che sono inviolabili.
La marcia e' un lento, arduo costruire
un mondo di persone responsabili.
Cessi l'Italia di partecipare
alle guerre assassine della Nato;
siano abrogate senza piu' tardare
le infami leggi del colpo di stato
razzista; ed ogni spesa militare
sia abolita. E' il compito immediato.
51. RISPOSTA ALLA DOMANDA: SE UNA PERSONA DEL TUTTO IGNARA LE CHIEDESSE "COSA E' LA NONVIOLENZA, E COME ACCOSTARSI AD ESSA?", COSA RISPONDEREBBE?
La nonviolenza e' insieme arte e scienza:
arte che cura e scienza di nutrice
ma soprattutto e' suscitatrice
di quella lotta che dalla coscienza
ferita scaturisce e per decenza
si oppone a ogni struttura predatrice
si oppone a ogni potenza distruttrice
si oppone ancora e ancora a ogni violenza.
La nonviolenza e' lotta necessaria
e' dignita' che si traduce in atto
e' buona come il pane, l'acqua, l'aria,
contrasta ogni menzogna e ogni misfatto,
di ogni vilta' la piu' dura avversaria:
e' la parola vera e il gesto esatto.
52. INCONTRI. SI E' SVOLTO IL 10 SETTEMBRE A VITERBO UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI
Sabato 10 settembre 2011 si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace" un incontro di riflessione "Contro tutte le guerre e le uccisioni".
L'incontro si e' tenuto in memoria delle vittime dell'11 settembre 2001 ed in preparazione della prossima marcia "per la pace e la fratellanza dei popoli" da Perugia ad Assisi del 25 settembre 2011.
Nel corso dell'incontro il responsabile della struttura pacifista viterbese ha indicato nella scelta della nonviolenza il passo di civilta' necessario per garantire un futuro all'umanita'.
53. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Mark Twain, Il diario di Adamo ed Eva, Stampa alternativa - Nuovi equilibri, Roma-Viterbo 1993, pp. 48.
- Mark Twain, Il principe e il povero, Edizioni Paoline, Roma 1969, pp. 200.
- Mark Twain, Il ranocchio saltatore e altri racconti, Rizzoli, Milano 1950, pp. 152.
- Mark Twain, La banconota da un milione di dollari e altri racconti, Newton Compton, Roma 1993, pp. 98.
- Mark Twain, Le avventure di Huckleberry Finn, Editrice L'Unita', Roma 1993, 2 voll. per complessive pp. 360.
- Mark Twain, Le avventure di Huckleberry Finn, Peruzzo, Sesto San Giovanni (Mi) s.d., pp. XII + 260.
- Mark Twain, Le avventure di Tom Sawyer, Rizzoli, Milano 1979, pp. 288.
- Mark Twain, Le avventure di Tom Sawyer, Rcs 1985, 2011, pp. 308.
- Mark Twain, Racconti, Edizioni del Dopolavoro, Verona 1957, pp. 256.
- Mark Twain, Viaggio in Paradiso, Longanesi, Milano 1965, pp. 142.
- Alessandro Portelli (a cura di), Interpretazioni di Mark Twain, Savelli, Roma 1978, pp. 382.
54. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
55. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 676 del 12 settembre 2011
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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