Nonviolenza. Femminile plurale. 359



 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 359 del primo giugno 2011

 

In questo numero:

1. Da Viterbo si' ai referendum

2. All'Universita' di Campobasso il 4 giugno 2011 un convegno nazionale su "Salute globale" promosso dall'Associazione italiana medici per l'ambiente

3. Gioconda Belli

4. Francesca Brezzi

5. Patrizia Caporossi

6. Roberta De Monticelli

7. Emily Dickinson

8. bell hooks

9. Luciana Percovich

10. Adriana Perrotta Rabissi

11. Barbara Romagnoli

12. Rossana Rossanda

13. Giuliana Sgrena

14. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

15. Contro la guerra una proposta agli enti locali

16. Riferimenti utili per l'informazione sui referendum. Per fermare il nucleare e per l'acqua bene comune

 

1. APPELLI. DA VITERBO SI' AI REFERENDUM

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Le persone che partecipano da anni agli incontri settimanali di formazione alla nonviolenza che si svolgono presso il centro sociale "Valle Faul" a Viterbo, e che negli incontri degli ultimi mesi hanno anche esaminato approfonditamente i temi oggetto dell'imminente consultazione referendaria diffondendo documentazione e promuovendo informazione e sensibilizzazione in merito, esprimono ancora una volta un persuaso si' ai referendum che si svolgeranno il 12-13 giugno 2011.

Si' per fermare la criminale follia atomica.

Si' per il diritto umano all'accesso all'acqua.

Si' per l'uguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani.

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Le persone partecipanti all'incontro di formazione alla nonviolenza presso il centro sociale "Valle Faul" del 29 maggio 2011

Viterbo, 31 maggio 2011

 

2. INCONTRI. ALL'UNIVERSITA' DI CAMPOBASSO IL 4 GIUGNO 2011 UN CONVEGNO NAZIONALE SU "SALUTE GLOBALE" PROMOSSO DALL'"ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE"

[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at gmail.com) riceviamo e diffondiamo.

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi. E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate a consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione]

 

Nell'aula magna dell'Universita' del Molise a Campobasso sabato 4 giugno 2011 si svolgera', promosso dall'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia), il IV workshop nazionale dedicato al tema "Salute globale" con uno specifico approfondimento sui temi dell'acqua e del nucleare.

In questa giornata di studio saranno affrontate le problematiche ambientali e sanitarie connesse ad una corretta gestione dell'acqua, elemento fondamentale per la vita della specie umana e di tutto il pianeta, e saranno esposte le documentate ragioni scientifiche e morali per ripudiare definitivamente l'uso dell'energia nucleare.

Sono previsti gli interventi del dottor Barone, presidente dell'Ordine dei medici della provincia di Campobasso, del professor Cannata, rettore dell'Universita' del Molise, di padre Zanotelli, missionario comboniano, del dottor Ripabelli, presidente del corso di laurea in "Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro" dell'Universita' del Molise, del dottor Romizi, presidente dell'"Associazione italiana medici dell'ambiente", del dottor Burgio, della dottoressa Gentili, del dottor Faggioli, del professor Baracca, del dottor Terzano e della dottoressa Litta dell'Isde-Italia.

La dottoressa Antonella Litta presentera' una relazione su: "Potabilita' e salubrita' dell'acqua, bene comune e risorsa da tutelare per garantire pienamente anche il diritto alla salute".

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Di seguito una breve sintesi della relazione della dottoressa Litta.

L'acqua e' un elemento fondamentale e prezioso per la vita del pianeta e di ogni essere umano.

E' una risorsa non illimitata che va protetta con il risparmio e la razionalizzazione della sua distribuzione, con la salvaguardia e il risanamento degli ecosistemi e dei bacini idrici utilizzati per approvvigionamento di acque potabili, con il miglioramento del sistema degli acquedotti.

L'accesso e la disponibilita' di acque, salubri, pulite e di qualita', sono le condizioni necessarie ed indispensabili per vivere in modo sano e per tutelare e proteggere lo stato di salute di tutte le persone ed in particolare dei bambini.

Il vanadio, il selenio, il fluoro, l'arsenico, i metalli pesanti e radioattivi, i pesticidi, i fitofarmaci, le diossine, i sottoprodotti della disinfezione dell'acqua per clorazione, batteri, virus, parassiti, alghe e le microcistine prodotte da particolari tipi di alghe e cianobatteri (come nel caso del Plankthotrix rubescens, detto anche alga rossa, presente in molti laghi italiani tra cui quello di Vico), etc., sono tutti elementi che possono determinare rischio e danno alla salute con molteplici meccanismi di interazione ed amplificazione diversi da quello della sola e semplice sommazione.

Il crescente e diffuso inquinamento delle risorse idriche crea una inaccettabile condizione di rischio e danno alla salute delle persone e altera inoltre gli ecosistemi.

L'uso delle tecnologie oggi disponibili, insieme ad una sana politica di trasformazione e controllo di tutte quelle attivita' che immettono nell'ambiente un numero sempre piu' elevato di sostanze tossiche e dagli effetti ancora poco conosciuti, e' l'unica, rapida e fattibile soluzione per garantire in modo compiuto il diritto alla vita alla salute per tutti.

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L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia)

Viterbo, 31 maggio 2011

 

3. PROFILI. GIOCONDA BELLI

 

Gioconda Belli, poetessa e scrittrice nicaraguense, nata nel 1948, prese parte alla lotta contro la dittatura di Somoza. Tra le opere di Gioconda Belli: Dieci anni di Nicaragua nella poesia di Gioconda Belli, Associazione Italia-Nicaragua - Edizioni Associate, Roma 1989; Dalla costola di Eva, Edizioni Mondo Nuovo, Milano 1990; La donna abitata, e/o, Roma 1995, 2006; Sofia dei presagi, e/o, Roma 1996, 1998; Waslala. Memoriale dal futuro, e/o, Roma 1997, 1999; La fabbrica delle farfalle, e/o, Roma 1997, 2005; L'occhio della donna, e/o, Roma 1998; Il paese sotto la pelle, Edizioni e/o, Roma 2000, 2002; La pergamena della seduzione, Rizzoli, Milano 2007; L'infinito nel palmo della mano, Feltrinelli, Milano 2009. Cfr. anche la voce in "Nonviolenza. Femminile plurale" n. 318.

 

4. PROFILI. FRANCESCA BREZZI

 

Francesca Brezzi e' docente di filosofia morale e teoretica all'Universita' di Roma Tre. Tra le opere di Francesca Brezzi: Filosofia e interpretazione, Bologna 1969; Fenelon, filosofo della religione, Perugia 1979; Inquieta limina, tra filosofia e religione, Roma 1992; A partire dal gioco. Per i sentieri di un pensiero ludico, Genova 1992; Dizionario dei concetti filosofici, Roma 1995; La passione di pensare. Angela da Foligno, Maddalena de' Pazzi, Jeanne Guyon, Roma 1998; Ricoeur. Interpretare la fede, Padova 1999; Francesca Brezzi, Introduzione a Ricoeur, Laterza, Roma-Bari 2006.

 

5. PROFILI. PATRIZIA CAPOROSSI

 

Patrizia Caporossi (1951) e' docente, filosofa e storica delle donne. Laurea in filosofia alla Sapienza di Roma (1975), perfezionamento in filosofia a Urbino (1978) e a Napoli (1981), dottorato in filosofia e teoria delle scienze umane a Macerata (2007); docente di filosofia e storia, a tutt'oggi, al Liceo classico di Ancona; docente per filosofia e storia alla Scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario dell'Universita' di Macerata (1999-2009); dirigente provinciale dell'Unione donne italiane di Modena (1976-1978); presidente provinciale dell'Istituto di storia del movimento di liberazione delle Marche di Ancona (1985-1986); commissaria della prima Commissione delle pari opportunita' delle Marche (1987-1991); socia fondatrice dell'Istituto Gramsci Marche (1980); socia, sin dalla fondazione (1989), della Societa' delle storiche italiane; promotrice dei Seminari magistrali di genere "Joyce Lussu" di Ancona (1995). Tra le ultime pubblicazioni: Identita' di genere nella formazione, Ancona 1996; Tina Modotti, Ancona 1998; Seminare per fare politica, Ancona 2000; Joyce Lussu e la passione politica, Firenze 2002; Joyce Lussu e la storia, Cagliari 2003; Il giardino filosofico, Falconara 2005; Il dono della liberta' femminile, Firenze 2006; Essere creare sapere, Ancona 2008; Il corpo di Diotima. La passione filosofica e la liberta' femminile, Quodlibet 2009; Il mio '68, Ancona 2009; Il genere e il metodo; donne e scienza, Progetto Formez, PensaMultiMedia, 2010. Cfr. anche l'intervista in "Coi piedi per terra" n. 340, e il blog: http://patcap.blogspot.com/

 

6. PROFILI. ROBERTA DE MONTICELLI

 

Roberta de Monticelli, acuta pensatrice, docente e saggista. Riproponiamo per stralci la seguente scheda di alcuni anni fa: "Roberta De Monticelli ha studiato alla Scuola Normale e all'Universita' di Pisa, dove si e' laureata nel 1976 con una tesi su Edmund Husserl: dalla Filosofia dell'aritmetica alle Ricerche logiche; ha continuato i suoi studi presso le Universita' di Bonn, Zurigo e Oxford, dove e' stata allieva di Michael Dummett, logico e filosofo del linguaggio. Sotto la sua direzione ha scritto la tesi di dottorato su Frege e Wittgenstein. A Oxford e' stata iniziata allo studio della tradizione platonica da Raymond Klibansky, membro e custode del Circolo Warburg, grande storico delle idee ed editore di numerosi testi medievali e moderni. Ha cominciato la sua carriera universitaria come ricercatrice della Scuola Normale di Pisa, poi trasferita presso il dipartimento di filosofia dell'Universita' statale di Milano, nell'ambito della cattedra di Filosofia del linguaggio (Andrea Bonomi). A Milano ha frequentato per anni i corsi della Facolta' Teologica dell'Italia Settentrionale, approfondendo la sua formazione nel quadro delle sue ricerche sul platonismo, e poi sulla filosofia di Agostino, di cui ha curato per Garzanti un'edizione delle Confessioni con testo a fronte, commento e introduzione (La Spiga 1992). E' stata dal 1989 al 2004 professore ordinario di filosofia moderna e contemporanea all'Universita' di Ginevra, sulla cattedra che fu di Jeanne Hersch (1910-2000, con Hannah Arendt e Raymond Klibansky la migliore allieva di Karl Jaspers). Per valorizzare l'opera di questa pensatrice, fra le piu' significative del Novecento, ha diretto fra l'altro una ricerca d'equipe sull'opera e la figura di Jeanne Hersch, finanziata dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica, ricerca che ha gia' portato alla preparazione per la stampa di numerosi inediti, e a svariate traduzioni in italiano e altre lingue di opere della pensatrice ginevrina. A Ginevra ha fondato la scuola dottorale interfacolta' 'La personne: philosophie, epistemologie, ethique', che ha diretto fino al 2004 (corresponsabili: Bernardino Fantini, Faculte' de Medicine, Bernard Rordorf, Faculte' Autonome de Theologie Protestante, Alexandre Mauron, Centre Lemanique d'ethique), scuola dottorale frequentata da studenti di ogni paese europeo, nel quadro della quale ha invitato i migliori specialisti internazionali delle discipline interessate (etica ed etica applicata, ontologia, fenomenologia, filosofia della mente, filosofia della psicologia, scienze cognitive, storia della medicina, filosofia della biologia). Dall'ottobre 2003 e' stata chiamata per chiara fama all'Universita' Vita-Salute San Raffaele, sulla cattedra di filosofia della persona. Un insegnamento di concezione nuova anche nel nome (e' la prima cattedra in Italia con questa denominazione). La persona, la sua realta' e i modi della sua conoscenza sono al centro della sua ricerca, che, pur riconoscendosi erede della grande tradizione, da Platone ad Agostino a Husserl, tenta una fondazione nuova, sul piano ontologico e sulla base del metodo fenomenologico, di una teoria della persona. Sua ambizione e' di costruire un linguaggio limpido e rigoroso per affrontare le questioni che si pongono a ogni esistenza personale matura (identita' personale, sfere della vita personale - cognitiva, affettiva, volitiva -, libero arbitrio, natura della conoscenza morale, fondamenti dell'etica, natura della vita spirituale). Un linguaggio, d'altra parte, capace di contribuire, anche con analisi concettuali e fenomenologiche e un proprio insieme di tecniche d'argomentazione, al dibattito contemporaneo promosso dagli sviluppi della filosofia della mente e delle scienze naturali dell'uomo, biologia, neuroscienze, scienze cognitive...". Tra le opere di Roberta de Monticelli: Dottrine dell'intelligenza - Saggio su Frege e Wittgenstein, De Donato, Bari 1982; (con M. Di Francesco), Il problema dell'individuazione - Leibniz, Kant e la logica modale, Edizioni Unicopli, Milano 1984; Il richiamo della persuasione. Lettere a Carlo Michelstaedter, Marietti, Genova 1988; Le preghiere di Ariele. Garzanti, Milano 1992; L'ascesi filosofica, Feltrinelli, Milano 1995; L'ascese philosophique - Phenomenologie et Platonisme, Vrin, Paris 1997; La conoscenza personale. Introduzione alla fenomenologia, Guerini e associati, Milano 1998; (a cura di), La persona: apparenza e realta'. Testi fenomenologici 1911-1933, Raffaello Cortina, Milano 2000; L'avenir de la phenomenologie - Meditations sur la connaissance personnelle  Aubier-Flammarion, Paris, 2000; Dal vivo, Rizzoli, Milano 2001; El conoscimiento personal, Catedra, Madrid 2002; Le Medecin Philosophe aux prises avec la maladie mentale, Actes du Colloque International Phenomenologie et psychopathologie, Puidoux, 16-18 fevrier 1998 , Etudes de Lettres, Lausanne 2002; Leibniz on Essental Individuality, Proceedings of International Symposium on Leibniz (G. Tomasi, editor,  M. Mugnai, A. Savile, H. Posen), Studia Leibnitiana, 2004; La persona e la questione dell'individualita', in "Sistemi intelligenti", anno XVIII, .33, dic. 2005, pp.419-445; L'ordine del cuore - Etica e teoria del sentire, Garzanti, Milano 2003; (a cura di), Jeanne Hersch, la Dame aux paradoxes - Textes rassembles par Roberta de Monticelli, L'Age d'Homme, Lausanne 2003; L'allegria della mente, Bruno Mondadori Editore, Milano 2004; Nulla appare invano - Pause di filosofia, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2006; Esercizi di pensiero per apprendisti filosofi, Bollati Boringhieri, Milano 2006; Sullo spirito e l'ideologia, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2007; con C. Conni, Ontologia del nuovo. La rivoluzione fenomenologica e la sua attualita', Bruno Mondadori, Milano 2008; La novita' di ognuno. Persona e liberta', Garzanti, Milano 2009; La questione morale, Raffaello Cortina Editore, Milano 2010; Dal vivo. Meditazioni e versi sotto le stelle, Dalai, Milano 2011.

 

7. PROFILI. EMILY DICKINSON

 

Emily Dickinson - poetessa imprescindibile - visse ad Amherst, Massachusetts, tra il 1830 e il 1886; molte le edizioni delle sue poesie disponibili in italiano con testo originale a fronte (tra cui quella integrale, a cura di Marisa Bulgheroni: Emily Dickinson, Tutte le poesie, Mondadori, Milano 1997, 2005; ma vorremmo segnalare anche almeno la fondamentale antologia curata da Guido Errante: Emily Dickinson, Poesie, Mondadori, Milano 1956, poi Guanda, Parma 1975, e Bompiani, Milano 1978; e la vasta silloge dei versi e dell'epistolario curata da Margherita Guidacci: Emily Dickinson, Poesie e lettere, Sansoni, Firenze 1961, Bompiani, Milano 1993, 2000); per un accostamento alla sua figura e alla sua opera: Barbara Lanati, Vita di Emily Dickinson. L'alfabeto dell'estasi, Feltrinelli, Milano 1998, 2000; Marisa Bulgheroni, Nei sobborghi di un segreto. Vita di Emily Dickinson, Mondadori, Milano 2002.

 

8. PROFILI. BELL HOOKS

 

bell hooks (le iniziali minuscole sono una sua scelta) e' una delle principali pensatrici femministe e antirazziste americane. Dal sito della casa editrice Feltrinelli riprendiamo la seguente scheda: "bell come la madre, Rosa Bell Watkins, hooks come la nonna materna, Bell Blair Hooks. Minuscole, in entrambi i casi, le iniziali. Lo pseudonimo militante con cui Gloria Jean Watkins sostituisce il proprio nome anagrafico ha la funzione di confermare il valore politico di questo atto, ancorando il nuovo io a un continuum femminile di discendenza che attraverso il rifiuto del sistema dei nomi sfida l'asse maschile di attribuzione di individualita' e continuita'. Distinguished Professor di inglese presso il City College di New York e autrice di numerosi saggi di teoria e critica culturale, bell hooks e' una delle figure di punta del femminismo e del pensiero radicale statunitensi". Da "La nonviolenza e' in cammino" n 1330 riportiamo anche la seguente scheda di Vittoria Giannuzzi: "bell hooks e', senza dubbio, una delle figure di punta del femminismo e del pensiero radicale  statunitensi. Nata nel 1952 in una famiglia appartenente al proletariato povero afroamericano, costrui' una propria coscienza critica sin dall'adolescenza, tanto che pubblico' il suo primo libro a soli diciannove anni. In esso, Ain't I a woman: Black Women and Feminism, la hooks combina il suo amore per l'inglese e la sua rabbia per quello che chiama white supremist capitalist patriarchy che, secondo la scrittrice, struttura, negativamente, la societa' americana. Tutto il suo lavoro, in generale, copre un'ampia gamma di argomenti, tra cui il concetto di genere, la razza, il valore dell'insegnamento e l'importanza dei media per la cultura contemporanea. bell hooks crede fermamente che questi non siano argomenti separati, ma che vadano analizzati in quanto strettamente interconnessi. Innegabile e', pero', che bell hooks sia popolare soprattutto in quanto impegnata come femminista, benche' anche in questo caso lei ribadisca che l'attuale situazione delle donne nere nella societa' sia un tema strettamente connesso con i concetti di genere e di razza. Distaccandosi dalla battaglia femminista tradizionale (che nasce dall'unione di donne bianche, di buona classe sociale, eterosessuali e acculturate), la hooks si colloca in una posizione nettamente opposta e, in Scrivere al buio (1998) dichiara: "La loro posizione... era radicalmente diversa dalla mia: per loro il problema centrale era l'esclusione delle donne dalla forza lavoro. Tornavo a casa dicendomi che non riuscivo neppure a capire di cosa stessero parlando: tutte le donne [nere] che in vita mia avevo conosciuto avevano sempre lavorato". Partendo da questa posizione, la hooks s'impegna ad analizzare l'importanza delle donne nere nella battaglia per la liberta' degli afroamericani, sostenendo come, storicamente, le donne abbiano resistito al dominio suprematista bianco impegnandosi nella costruzione di un "focolare domestico", difendendo i loro figli e i loro uomini dalla disperazione, consentendo cosi' a molti di loro di essere in grado di combattere per la liberta'. Il suo impegno in questo campo e' evidente nel deliberato uso di uno pseudonimo: bell come la madre, hooks come la nonna materna. Minuscole, in entrambi i casi, le iniziali. Lo pseudonimo militante con cui Gloria Jean Watkins (questo il vero nome) sostituisce il proprio nome anagrafico ha la funzione di rigettare quell'identita' che vi era legata e che la scrittrice non considerava completamente sua, e di ancorare il nuovo io ad un continuum femminile che, attraverso il rifiuto del sistema dei nomi, sfida il potere (maschile) di attribuzione di individualita' e continuita'. L'uso delle minuscole e dello pseudonimo sono delle maniere attraverso cui la scrittrice vuol focalizzare l'attenzione del lettore non sull'autore, ma sul contenuto del suo lavoro. Le idee, in sostanza, vengono sempre prima del nome e dell'identita' dell'autore". Opere di bell hooks: Scrivere al buio. Maria Nadotti intervista bell hooks, La Tartaruga, Milano 1998; Elogio del margine. Razza, sesso e mercato culturale, Feltrinelli, Milano 1998; Tutto sull'amore. Nuove visioni, Feltrinelli, Milano 2000, 2003.

 

9. PROFILI. LUCIANA PERCOVICH

 

Luciana Percovich, saggista, docente e ricercatrice della Libera Universita' delle donne di Milano (del cui comitato di gestione fa parte); ha diretto la collana di saggistica "Il Vaso di Pandora" per La Salamandra edizioni, cura la collana di storia, mito e spiritualita' femminile "Le Civette/Saggi" per l'Editrice Venexia; ha collaborato con La Tartaruga edizioni e con diverse riviste, tra cui "Fluttuaria", "Lapis", "Madreperla", "Memoria", "Orsaminore", "Reti", "Sottosopra"; suoi saggi sono apparsi anche in vari volumi collettanei, tra cui Verso il luogo delle origini, La Tartaruga, Milano 1992; Donne del Nord / donne del Sud, Angeli, Milano 1994; Figuras de la madre, Catedra, Madrid 1996; e' autrice e curatrice di vari volumi. Su Luciana Percovich dal sito della Libera universita' delle donne di Milano riprendiamo la seguente scheda: "Attiva nel movimento delle donne dall'inizio degli anni Settanta (Movimento per una medicina delle donne, Libreria delle donne di via Dogana), ha tenuto numerosi corsi per la Libera Universita' delle Donne di Milano, diretto collane di saggistica e scritto su varie riviste occupandosi di medicina delle donne, scienza, antropologia, mitologia e spiritualita' femminile. Attualmente cura la collana Le Civette/Saggi per l'Editrice Venexia. Tra le pubblicazioni, i saggi apparsi su Orsaminore, Reti, Lapis, Fluttuaria, Madreperla; le dispense dei corsi tenuti per la Libera Universita' delle donne (Passaggi, Momenti della costruzione di se', 1993; Guerre che non ho visto: sull'aggressivita' femminile, 1995; Islam e islamismo: ne parlano le donne,1996; La rivoluzione Cyber, Nuove reti di Donne, 1997; Donne, Medicina, Scienza, 1998; Mitologie del Divino: Immagini del Sacro femminile, 2000; Storie di Creazione: Immagini del Sacro femminile, 2001; Mito-Archeologia d'Europa: Immagini del Sacro femminile, 2002; Il viaggio metapatriarcale di Mary Daly, 2003); e i volumi: Posizioni amorali e relazioni etiche, Melusine, 1993 (tradotto in Figuras de la madre, Madrid, 1996); La coscienza nel corpo. Donne, salute e medicina negli anni Settanta, Fondazione Badaracco/Franco Angeli, 2005; Oscure Madri Splendenti. Le radici del sacro e delle religioni, Venexia, 2007; Colei che da' la vita, Colei che da' la forma. Miti di creazione femminili, Venexia, 2009. Ha curato l'edizione italiana di I sentieri dei sogni. La religione degli aborigeni dell'Australia Centrale, Mimesis,1997. Nel sito www.universitadelledonne.it cura la rubrica "Mito e Religioni".

 

10. PROFILI. ADRIANA PERROTTA RABISSI

 

Adriana Perrotta Rabissi e' docente di italiano e storia e fa parte della Libera Universita' delle Donne; si occupa di storia del femminismo, di lavoro, di linguaggio dal punto di vista psicosociale. Dal 1981 al 1994 e' stata membro della segreteria del Centro di studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia (trasformatosi nel 1994 in Fondazione Elvira Badaracco); per il Centro ha svolto attivita' di organizzazione e coordinamento di convegni nazionali ed internazionali e seminari di studio su temi relativi alla condizione delle donne, al linguaggio sessuato, alla letteratura e alla scrittura delle donne, alla storia dei movimenti politici delle donne; attivita' di ricerca nei campi della storia dei movimenti politici delle donne, in particolare dell'emancipazionismo e del neofemminismo degli anni Settanta e Ottanta, della storia, della scrittura e della letteratura delle donne; attivita' di documentazione nell'Archivio del Centro. Fa parte del comitato scientifico della Fondazione Badaracco, per la quale cura i rapporti con la Rete Lilith (la rete dei centri, biblioteche e archivi delle donne in Italia) e organizza momenti seminariali e convegni nazionali e internazionali. E' socia dell'Associazione per una libera universita' delle donne di Milano, per cui progetta, organizza e conduce dal 1994 corsi e seminari su temi relativi alla condizione delle donne in Italia e alle sue modificazioni strutturali in relazione al sessismo della lingua, alle rappresentazioni del maschile e del femminile sedimentate nella lingua di comunicazione, alla storia e alla letteratura delle donne nel Novecento, ai mutamenti sociali verificatisi nel campo della famiglia e del lavoro. Svolge dal 1979 attivita' di formazione, di educazione degli adulti, di aggiornamento dei docenti delle secondarie e delle/degli operatrici e operatori culturali. Ha organizzato e condotto corsi monografici delle 150 ore sulla condizione delle donne per il Consorzio Ticino 3; dal 1991 organizza e conduce corsi rivolti alla cittadinanza per il Comune di Milano sui temi del linguaggio sessuato, della letteratura, della storia delle donne, delle modificazioni della condizione delle donne nella famiglia e nel lavoro. E' stata docente di storia del Novecento, storia delle donne e della letteratura delle donne in corsi di aggiornamento dei docenti di Milano, Grosseto, Bergamo, Bolzano, Ferrara, Rovigo, e per l'Istituto svizzero di pedagogia per la formazione professionale di Lugano. E' stata formatrice in corsi e seminari sui linguaggi documentari e sull'indicizzazione tramite thesaurus, organizzati da Istituzioni italiane, dalla Cee, da Centri di ricerca e documentazione delle donne. Ha pubblicato saggi e articoli nelle riviste "Dwf", "Lapis", "Leggere donna", "La Balena Bianca", "il Paese delle Donne", "Golem. L'indispensabile". E' redattrice della rivista on line:  "Overleft. Rivista di culture a sinistra" (www.overleft.it). Tra le opere di Adriana Perrotta Rabissi: "Itinerario bibliografico sul rapporto donne/scrittura", in Calabro' A. R., Grasso L. (a cura di), Dal movimento femminista al movimento diffuso. Ricerca e documentazione nell'area lombarda, Milano, Franco Angeli, 1985; "Questo balsamo, la lettura: ovvero la necessita' della cultura", in Buttafuoco A., Zancan M. (a cura di), Svelamento. Sibilla Aleramo: una biografia intellettuale, Milano, Feltrinelli, 1988; Assolo. Sibilla Aleramo", in "Donnawomanfemme", n 3,1986; (a cura di, con Perucci M. B.), Perleparole. Le iniziative a favore dell'informazione e della documentazione delle donne europee, Atti del convegno internazionale del Centro di studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia, Utopia, Roma 1988; "Dalle parole delle donne a 'Linguaggiodonna'", in Perleparole, cit.; (con Perucci M. B.), Perleparole, in "Minerva", n. 9, settembre 1988; "Tra nuova sinistra e autocoscienza. Milano:1972-1974", in Crispino A. M. (a cura di), Esperienza storica femminile nell'eta' moderna e contemporanea. Parte seconda, Roma, Udi - La Goccia,1989; (con Perucci M.B.), Linguaggiodonna. Primo thesaurus "di genere" in lingua italiana, Centro di studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia, II ed., Milano 1991; (con Perucci M. B.), Un Convegno sull'informazione 'al femminile', in "Biblioteche oggi", n. 4, luglio-agosto 1988; "Le parole per dire", in Buttafuoco A. (a cura di), Modi di essere. Studi,riflessioni, interventi sulla cultura e la politica delle donne in onore di Elvira Badaracco, Bologna, E M Ricerche, 1991; Fra una parola e l'altra. La riflessione delle donne tra storia e memoria di genere, in "La Balena Bianca. I fantasmi della societa' contemporanea", n. 4, 1992; "Di corpi e di parole. Viaggio attraverso un dizionario di parolechiave, in "La Balena Bianca. I fantasmi della societa' contemporanea", n. 5, 1992; "Parlare e scrivere senza cancellare uno dei due sessi", in Eleonora Chiti (a cura di), Educare ad essere donne e uomini. Intreccio tra teoria e pratica, Torino, Rosenberg e Sellier, 1998;(con Luciana Tavernini), "Un percorso storiografico del Novecento", nell'ipertesto consultabile al sito Donne e conoscenza storica, www.url.it/donnestoria/; Sono soldi i soldi?, in "Golem. L'indispensabile", giugno 2001; La lingua e' neutrale rispetto ai sessi?, nel sito www.retelilith.it; (con varie coautrici), L'in-canto delle parole, Milano, Universita' delle donne, 2002; Donne di parole, in "Scuola ticinese", a. XXXII, serie III, n. 254, gennaio-febbraio 2003; (con varie coautrici), Le parole mal-trattate, Milano, Universita' delle donne, 2003.

 

11. PROFILI. BARBARA ROMAGNOLI

 

Dal sito www.barbararomagnoli.info riprendiamo il seguente breve profilo di Barbara Romagnoli: "Barbara Romagnoli e' nata a Roma nel 1974, giornalista professionista dal 2004, aspirante apicoltrice. Attualmente collabora con Editori Laterza e la Iowa State University - College of Design, Rome Program. E' laureata in filosofia con una tesi su "Louise du Neant: esperienza mistica e linguaggio del corpo", da allora si interessa di studi di genere e femminismi, ha partecipato a seminari, incontri, workshop e convegni sulla storia e i movimenti politici delle donne in Italia e all'estero. Da diversi anni docente per corsi di formazione, fra cui "Indipendent Radio and Media" presso Novi Sad (Serbia) nell'ambito del progetto Radio Radionica, promosso da Cie e Radio Popolare Network. Dal 1999 al 2004 ha lavorato presso la rivista "Carta", ha collaborato come freelance con varie testate (fra cui "Marea", "BCC Magazine", "Liberazione", "Peacereporter", "Amisnet", "Carta", "Aprile", "Nigrizia", "Left", "La nuova ecologia", "Confronti", "Cem mondialita'", "Noi donne"). Fra il 2002 e il 2005 e' stata coordinatrice del progetto Radio Carta (magazine radiofonico settimanale distribuito a circa 25 radio su territorio nazionale). Ha lavorato come ufficio stampa per convegni ed eventi culturali (fra cui Eurovisioni 2007 e 2008, Parole per cambiare, parole per piacere - Fiera della piccola editoria, 2005) e presso l'ufficio stampa della Sottosegretaria ai Diritti e Pari Opportunita', presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (2007-2008). Ha vissuto due anni in Olanda a Leiden, dove ha imparato a convivere con il vento. Ha fatto parte per diversi anni del collettivo A/matrix con cui ha condiviso la passione per la politica, il femminismo e la buona tavola".

 

12. PROFILI. ROSSANA ROSSANDA

 

Rossana Rossanda e' nata a Pola nel 1924, allieva del filosofo Antonio Banfi, antifascista, dirigente del Pci (fino alla radiazione nel 1969 per aver dato vita alla rivista "Il Manifesto" su posizioni di sinistra), in rapporto con le figure piu' vive della cultura contemporanea, fondatrice del "Manifesto" (rivista prima, poi quotidiano) su cui tuttora scrive. Impegnata da sempre nei movimenti, interviene costantemente sugli eventi di piu' drammatica attualita' e sui temi politici, culturali, morali piu' urgenti. Tra le opere di Rossana Rossanda: L'anno degli studenti, De Donato, Bari 1968; Le altre, Bompiani, Milano 1979; Un viaggio inutile, o della politica come educazione sentimentale, Bompiani, Milano 1981; Anche per me. Donna, persona, memoria, dal 1973 al 1986, Feltrinelli, Milano 1987; con Pietro Ingrao et alii, Appuntamenti di fine secolo, Manifestolibri, Roma 1995; con Filippo Gentiloni, La vita breve. Morte, resurrezione, immortalita', Pratiche, Parma 1996; Note a margine, Bollati Boringhieri, Torino 1996; La ragazza del secolo scorso, Einaudi, Torino 2005. Ma la maggior parte del lavoro intellettuale, della testimonianza storica e morale, e della riflessione e proposta culturale e politica di Rossana Rossanda e' tuttora dispersa in articoli, saggi e interventi pubblicati in giornali e riviste. Cfr. anche la voce in "Nonviolenza. Femminile plurale" n. 320.

 

13. PROFILI. GIULIANA SGRENA

 

Giuliana Sgrena, giornalista, intellettuale e militante femminista e pacifista tra le piu' prestigiose, e' tra le maggiori conoscitrici italiane dei paesi e delle culture arabe e islamiche; autrice di vari testi di grande importanza, e' stata inviata del "Manifesto" a Baghdad, sotto le bombe, durante la fase piu' ferocemente stragista della guerra tuttora in corso. A Baghdad e' stata rapita il 4 febbraio 2005; e' stata liberata il 4 marzo, sopravvivendo anche alla sparatoria contro l'auto dei servizi italiana in cui viaggiava ormai liberata, sparatoria in cui e' stato ucciso il suo liberatore Nicola Calipari. Dal sito del quotidiano "Il manifesto" riprendiamo, con minime modifiche, la seguente scheda: "Nata a Masera, in provincia di Verbania, il 20 dicembre del 1948, Giuliana ha studiato a Milano. Nei primi anni '80 lavora a 'Pace e guerra', la rivista diretta da Michelangelo Notarianni. Al 'Manifesto' dal 1988, ha sempre lavorato nella redazione esteri: appassionata del mondo arabo, conosce bene il Corno d'Africa, il Medioriente e il Maghreb. Ha raccontato la guerra in Afghanistan, e poi le tappe del conflitto in Iraq: era a Baghdad durante i bombardamenti (per questo e' tra le giornaliste nominate 'cavaliere del lavoro'), e ci e' tornata piu' volte dopo, cercando prima di tutto di raccontare la vita quotidiana degli iracheni e documentando con professionalita' le violenze causate dall'occupazione di quel paese. Continua ad affiancare al giornalismo un impegno anche politico: e' tra le fondatrici del movimento per la pace negli anni '80: c'era anche lei a parlare dal palco della prima manifestazione del movimento pacifista". Opere di Giuliana Sgrena: (a cura di), La schiavitu' del velo, Manifestolibri, Roma 1995, 1999; Kahina contro i califfi, Datanews, Roma 1997; Alla scuola dei taleban, Manifestolibri, Roma 2002; Il fronte Iraq, Manifestolibri, Roma 2004; Fuoco amico, Feltrinelli, Milano 2005; Il prezzo del velo, Feltrinelli, Milano 2008; Il ritorno. Dentro il nuovo Iraq, Feltrinelli, Milano 2010.

 

14. APPELLI. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO

[Riproponiamo il seguente appello]

 

Giova ripetere le cose che e' giusto fare.

Tra le cose sicuramente ragionevoli e buone che una persona onesta che paga le tasse in Italia puo' fare, c'e' la scelta di destinare il 5 per mille al Movimento Nonviolento.

"Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli". Cosi' recita la "carta programmatica" del movimento fondato da Aldo Capitini.

Sostenere il Movimento Nonviolento e' un modo semplice e chiaro, esplicito e netto, per opporsi alla guerra e al razzismo, per opporsi alle stragi e alle persecuzioni.

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

15. INIZIATIVE. CONTRO LA GUERRA UNA PROPOSTA AGLI ENTI LOCALI

[Riproponiamo il seguente appello]

 

Proponiamo a tutte le persone amiche della nonviolenza di inviare al sindaco del Comune, al presidente della Provincia ed al presidente della Regione in cui si risiede, una lettera aperta (da diffondere quindi anche a tutti i membri del consiglio comunale, provinciale, regionale, ed ai mezzi d'informazione) con cui chiedere che l'assemblea dell'ente locale approvi una deliberazione recante il testo seguente o uno analogo.

*

"Il Consiglio Comunale [Provinciale, Regionale] di ... ripudia la guerra, nemica dell'umanita'.

Il Consiglio Comunale [Provinciale, Regionale] di ... riconosce, rispetta e promuove la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano.

Richiede al Governo e al Parlamento che cessi la partecipazione italiana alle guerre in corso.

Richiede al Governo e al Parlamento che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana.

Richiede al Governo e al Parlamento che l'Italia svolga una politica internazionale di pace con mezzi di pace, per il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, per il riconoscimento e l'inveramento di tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.

Solo la pace salva le vite".

 

16. REPETITA IUVANT. RIFERIMENTI UTILI PER L'INFORMAZIONE SUI REFERENDUM. PER FERMARE IL NUCLEARE E PER L'ACQUA BENE COMUNE

[Riproponiamo la seguente segnalazione]

 

Segnaliamo il sito del Comitato nazionale "Vota si' per fermare il nucleare": www.fermiamoilnucleare.it

Segnaliamo il sito del Comitato referendario "2 si' per l'acqua bene comune": www.referendumacqua.it

Segnaliamo anche il sito del Forum italiano dei movimenti per l'acqua: www.acquabenecomune.org

Quattro si' ai referendum: per la legalita' e la dignita', per la democrazia ed il bene comune, per la biosfera e per l'umanita'.

 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 359 del primo giugno 2011

 

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