Nonviolenza. Femminile plurale. 317



 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 317 del 7 aprile 2011

 

In questo numero:

1. Il naufragio

2. Si e' svolto a Blera il 6 aprile un incontro di formazione alla comunicazione nonviolenta

3. Un convegno a Viterbo il 7 aprile

4. L'Associazione italiana medici per l'ambiente torna a chiedere interventi immediati a tutela della salute pubblica e per la bonifica del lago di Vico

5. Giovanna Providenti: Jane Addams

6. Giovanna Providenti (a cura di): Una bibliografia di e su Jane Addams

7. Giovanna Providenti: Ibu Robin Lim

 

1. EDITORIALE. IL NAUFRAGIO

 

Non ci sarebbe il naufragio, la strage del naufragio, se non ci fosse la persecuzione razzista: i migranti migrerebbero in piena sicurezza se ad ogni essere umano venisse finalmente riconosciuto il diritto umano di andare ovunque per il vasto mondo.

Non ci sarebbe il naufragio, la strage del naufragio, se non ci fosse la guerra, la guerra dai mille volti: del colonialismo, dell'imperialismo, delle dittature, dello sfruttamento che produce fame, desertificazione e morte.

Non ci sarebbe il naufragio, la strage del naufragio, se l'umanita' si riconoscesse una, plurale e solidale, concretamente incarnata nei singoli esseri umani ciascuno irriducibilmente differente e tutti uguali in dignita' e diritti, in un unico mondo casa comune.

Tra il miracolo della nascita e l'orrore della morte, vi e' questa infinita apertura, questa cruciale possibilita': l'umana convivenza, la comune responsabilita', la reciproca solidarieta' che ogni persona puo' riconoscere, raggiungere, salvare.

 

2. INCONTRI. SI E' SVOLTO A BLERA IL 6 APRILE UN INCONTRO DI FORMAZIONE ALLA COMUNICAZIONE NONVIOLENTA

 

Mercoledi' 6 aprile 2011 si e' svolto a Blera (Vt), nell'ambito di uno specifico percorso formativo iniziato da diversi mesi, un incontro di formazione alla comunicazione nonviolenta in ambito comunitario.

Nel corso dell'incontro e' stato espresso un comune persuaso impegno contro la guerra e contro il razzismo; alcune delle persone partecipanti hanno portato intense testimonianze di esperienze in zone di conflitto e di iniziative di solidarieta' concreta.

Si e' poi riflettuto lungamente su come affrontare manifestazioni di violenza e situazioni di crisi con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza, in ogni ambito della convivenza umana, dalle relazioni interpersonali fino a quelle internazionali.

Tra le esperienze di riferimento quella della "Commissione per la verita' e la riconciliazione" promossa da Nelson Mandela e presieduta da Desmond Tutu in Sudafrica.

All'incontro ha preso parte il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo.

 

3. INCONTRI. UN CONVEGNO A VITERBO IL 7 APRILE

[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente (per contatti: isde.viterbo at gmail.com) riceviamo e diffondiamo.

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi. E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate a consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione]

 

"L'acqua che beviamo: la contaminazione idrica nel Lazio".

Giovedi' 7 aprile 2011, a partire dalle ore 9, presso l'Aula Magna  dell'Universita' della Tuscia, in via San Giovanni Decollato n. 1 a Viterbo, si svolgera' il convegno sul tema: "L'acqua che beviamo: la contaminazione idrica nel Lazio".

Il convegno organizzato dall'Ordine dei medici di Viterbo, dall'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e da Accademia Kronos, proporra' una serie di interventi di approfondimento, riflessione e proposte per conoscere meglio le caratteristiche e le problematiche delle acque destinate a consumo umano erogate nella regione del Lazio e in particolare nel territorio della provincia di Viterbo.

La dottoressa Antonella Litta, referente dell'Associazione italiana medici per l'ambiente,  terra' la relazione introduttiva evidenziando le problematiche sanitarie determinate dalla presenza di sostanze inquinanti nelle acque, e in particolare dalla presenza di arsenico, elemento tossico e cancerogeno, illustrando le  patologie neoplastiche e le malattie correlate all'esposizione cronica a questo elemento, assunto soprattutto attraverso acque contaminate e alimenti preparati con le stesse.

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Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia)

Viterbo, 5 aprile 2011

 

4. DOCUMENTI. L'ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE TORNA A CHIEDERE INTERVENTI IMMEDIATI A TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA E PER LA BONIFICA DEL LAGO DI VICO

[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente (per contatti: isde.viterbo at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

 

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) ha partecipato martedi' 5 marzo 2011 alla riunione convocata presso la Provincia di Viterbo che ha avuto come oggetto "Attivita' di contrasto al degrado delle acque del lago di Vico".

Nel corso della riunione sono stati presentati dati scientifici, documenti e relazioni che confermano, anche sulla base della legislazione vigente, l'assoluta gravita' e il peggioramento dello stato dell'intero ecosistema lacustre e la conseguente e crescente preoccupazione per la qualita' e salubrita' delle acque erogate nei comuni di Ronciglione e Caprarola ed utilizzate anche per le preparazioni alimentari e nei pubblici esercizi.

Sempre piu' frequenti ed intense sono diventate infatti le  fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, denominato anche alga rossa, produttrice di una microcistina dannosa per la salute delle persone ma anche per la flora e la fauna ittica lacustre; questa microcistina e'  classificata dall'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (Iarc) come elemento cancerogeno.

Questo fenomeno insieme alla presenza di elevati valori di arsenico sia nelle acque che nei sedimenti del lago determinano una condizione d'indubbio e ormai inaccettabile rischio per la salute pubblica.

L'Associazione italiana medici per l'ambiente anche in questa circostanza, come gia' da anni, e' tornata a chiedere con forza a tutti gli enti e le Istituzioni competenti interventi efficaci e risoluti per l'avvio della bonifica del lago di Vico e per  la tutela della salute dei cittadini.

In particolare e' stata ribadita l'urgenza di interventi non piu' rimandabili che possono essere cosi' riassunti:

- drastica riduzione dell'uso di fitofarmaci in tutta la conca del lago di Vico con progressiva riconversione al biologico di tutte le attuali forme di coltivazioni agricole;

- controllo e verifica di tutti gli scarichi fognari delle utenze private e pubbliche poste in prossimita' del lago;

- intensificazione dei controlli di tutte le attivita' diurne e notturne all'interno della riserva;

- rapido avvio della bonifica del sito militare Nbc di Ronciglione (questo sito militare posto in prossimita' delle sponde del lago risulta contaminato come dichiarato in un documento del Centro Tecnico Logistico Interforze Nbc di Civitavecchia);

- uso immediato di fonti alternative di approvvigionamento idrico per i cittadini di Caprarola e Ronciglione, con autobotti e come prescritto gia' dal mese di luglio 2010 dalla Asl di Viterbo;

- costante monitoraggio di tutte le sostanze tossiche e cancerogene che possono contaminare le acque destinate a consumo umano, la fauna e la flora lacustre;

- cessazione  immediata della captazione di acqua dal lago di Vico e ricerca di fonti idriche alternative a quelle lacustri (pozzi da dotare di dearsenificatori);

- informazione ampia e diffusa ai cittadini e inizio di un monitoraggio di lungo periodo dello stato di salute delle persone e in particolare dei bambini.

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Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia)

Viterbo, 6 aprile 2011

 

5. PROFILI. GIOVANNA PROVIDENTI: JANE ADDAMS

[Dal sito www.enciclopediadelledonne.it

Giovanna Providenti (Messina, 1965) e' ricercatrice nel campo dei peace studies e women's and gender studies, saggista, si occupa di nonviolenza, studi sulla pace e di genere, con particolare attenzione alla prospettiva pedagogica. Ha due figli. Collabora alle attivita' del Centro studi Montessori e partecipa al Circolo Bateson di Roma. Scrive per la rivista "Noi donne". Ha curato il volume Spostando mattoni a mani nude. Per pensare le differenze, Franco Angeli, Milano 2003, e il volume La nonviolenza delle donne, "Quaderni satyagraha", Firenze-Pisa 2006; ha pubblicato numerosi saggi su rivista e in volume, tra cui: Cristianesimo sociale, democrazia e nonviolenza in Jane Addams, in "Rassegna di Teologia", n. 45, dicembre 2004; Imparare ad amare la madre leggendo romanzi. Riflessioni sul femminile nella formazione, in M. Durst (a cura di), Identita' femminili in formazione. Generazioni e genealogie delle memorie, Franco Angeli, Milano 2005; L'educazione come progetto di pace. Maria Montessori e Jane Addams, in Attualita' di Maria Montessori, Franco Angeli, Milano 2004; il suo libro piu' recente e': La porta e' aperta. Vita di Goliarda Sapienza. Scrive anche racconti, di cui alcuni pubblicati sulla rivista "Marea"; sta preparando un libro dal titolo Donne per, sulle figure di Jane Addams, Mirra Alfassa e Maria Montessori. Si veda anche l'intervista in "Coi piedi per terra" n. 399. Dalla medesima Enciclopedia delle donne da cui abbiamo ripreso l'articolo seguente riproduciamo anche la seguente breve scheda sull'autrice: "Giovanna Providenti e' autrice di La porta e' aperta. Vita di Goliarda Sapienza (premio Calvino 2009, Villaggio Maori Edizioni, 2010). Si e' laureata in lettere e filosofia a Milano e dottorata in Dottrine politiche e questione femminile all'Universita' Roma Tre. Ha collaborato per anni al mensile "Noidonne" e al master in gender studies di Roma. Oggi si occupa di processi di cura, di scienze della salute e di cultura della nonviolenza. Ha pubblicato racconti e numerosi saggi in riviste e libri e curato due volumi: La nonviolenza delle donne (Lef, 2006) e Spostando mattoni a mani nude. Per pensare le differenze (Franco Angeli, 2003)".

Jane Addams (Cedarville, 1860 - Chicago, 1935), sociologa, educatrice, riformatrice sociale e scrittrice pacifista e femminista statunitense, nata a Cedarville, Illinois, nel 1860, fonda nel 1889, in un quartiere di Chicago abitato da immigrati, la Hull House, un istituto di educazione sociale, con l'intento di offrire protezione alle persone bisognose, soprattutto bambini, che vivono in disperate condizioni nelle periferie delle grandi citta': in breve tempo i centri istituiti dalla Addams si moltiplicano in tutti gli Stati Uniti, tanto che nel 1893 conta quaranta gruppi locali con asili nido, consultori e dispensari; nel 1905 e' presidente della National Conference of Charities and Corrections; impegnata per il voto alle donne, nel 1912 diviene vicepresidente della National American Women Suffrage Alliance; e'  tra le principali organizzatrici di varie associazioni pacifiste, presidente del Women's American Peace Party, rappresento' le donne al Congresso della pace dell'Aja, dal 1915 fu presidente della Lega internazionale delle donne per la pace e la liberta; nel 1931 viene insignita del premio Nobel per la pace; muore a Chicago nel 1935. Opere di Jane Addams: in edizione italiana cfr. Donne, immigrati, governo della citta'. Scritti sull'etica sociale, Spartaco, Santa Maria Capua a Vetere 2004. Su Jane Addams ha scritto rilevanti saggi Giovanna Providenti, cfr. anche i testi apparsi nei nn. 397 e 898 de "La nonviolenza e' in cammino"]

 

Jane Addams (Chicago 1860 - 1935).

"Per Pace non si intende semplicemente assenza di guerra, ma il dispiegamento di tutta una serie di processi costruttivi e vitali che si rivolgono alla realizzazione di uno sviluppo comune. La Pace non e' semplicemente qualcosa su cui tenere congressi e su cui discutere come se fosse un dogma astratto. Essa assomiglia piuttosto ad una marea portatrice di sentimenti morali che sta emergendo sempre di piu' e che piano piano inghiottira' tutta la superbia della conquista e rendera' la guerra impossibile".

Jane Addams, premio Nobel per la pace 1931, e' tra quelle pensatrici che, fin dagli inizi del secolo scorso, hanno concepito la propria opposizione alla violenza non solo come contrapposizione alla guerra, ma come un insieme concreto di teorie e pratiche rivolte alla costruzione di una societa' pacifica.

Riformista in tempi di crisi sociale, pacifista in tempi di guerra, internazionalista in tempi che vedranno la nascita dei peggiori nazionalismi che la storia ricordi, Addams, nota per avere fondato la Women International League for Peace and Freedom (da lei presieduta fino alla morte) ha per tutta la vita perseguito l'obiettivo di "vivere al livello della propria coscienza, realizzando attraverso le azioni quotidiane la propria etica spirituale".

Nasce a Chicago, e rimane orfana di madre all'eta' di due anni. Il padre e' quacchero, idealista, mazziniano e sostenitore di Lincoln: Jane e' una giovane donna privilegiata, che studia in uno dei migliori college femminili americani e che all'eta' di ventinove anni si trasferisce nel diciannovesimo distretto di Chicago, un quartiere brulicante di immigrati, fra i piu' poveri della citta'. Qui, nel 1889, lei ed Ellen Starr - e a loro si uniscono presto altre donne intellettuali dell'alta borghesia americana, come Alice Hamilton, Florence Kelley e Mary Rozeth Smith - fondano il Social Settlement Hull House: "un centro per attivita' sociali ed educative". Le residenti di Hull House (vi saranno anche degli uomini nel corso degli anni, ma sempre in netta minoranza) e i loro vicini immigrati sperimentano una pratica di democrazia e di cittadinanza interculturale e interclassista, soddisfando due diverse esigenze: permettere a donne "college trained" (che a quel tempo rimanevano senza lavoro) di utilizzare e applicare i propri saperi prodigandosi per il sociale; offrire possibilita' di liberazione a una popolazione "intrappolata in condizioni di estrema poverta' e tagliata fuori dalla cultura".

Nei piu' di quaranta anni trascorsi a Hull House Addams scrive anche molti libri. Democracy and Social Ethics del 1902 e Newer Ideals of Peace del 1907 sono testi di riflessione politica riguardanti la concezione di democrazia sostanziale, il ruolo della donna e del femminile per il progresso della societa', la necessita' di recuperare metodologie e idee politiche e pedagogiche rivolte al raggiungimento di una societa' equa, interculturale, solidale e pacifica. Nelle due autobiografie (Twenty years at Hull House del 1910 e The Second Twenty Years at Hull House del 1930) e in altri suoi scritti il suo ideale di democrazia e pace viene raccontato attraverso storie vere accadute a Hull House, tra la gente del diciannovesimo sobborgo di Chicago o nella sua esperienza europea. John Dewey e' suo amico e partecipa ad alcune attivita' di Hull House; scrivera' nella introduzione a Peace and Bread in Time of War, un testo di Addams del 1922: "Miss Addams ha una profonda persuasione che i piu' semplici, i piu' umili della terra sono coloro in cui gli impulsi primitivi di amicizia sono i meno danneggiati, i piu' spontanei. La sua fede nella democrazia e' indissolubilmente associata a questa persuasione".

Per l'intellettuale americana la partecipazione delle categorie escluse, come le donne, gli stranieri e i nonbianchi, piu' che un problema di diritti, sembra essere una questione di partecipazione necessaria: la societa' ha bisogno del contributo soggettivo di tutti, va costruita dal basso e non puo' essere espressione solo di una elite. Nella sua democrazia ideale le relazioni fra cittadini non possono essere che paritarie e reciproche, e la graduale costruzione della pace consiste proprio in una relazione di reciprocita', che sempre piu' va a sostituire le relazioni di disparita' e i rapporti di forza.

Il successo di Hull House - a cui segue, nei primi anni del Novecento, la fondazione di altri Social Settlements statunitensi e un importante movimento di social settlers - porta Addams a divenire una leader del movimento riformista americano e una delle donne piu' conosciute d'America.

Nel 1912 Jane Addams, conosciuta in tutto il paese come la "santa d'America", si impegna in prima persona, offrendo la propria notorieta', per sostenere la corsa alla presidenza americana di Theodore Roosevelt, leader del nascente Partito Progressista, nonostante sia contraria alle due corazzate all'anno da lui promesse. Le presidenziali del 1912 vedranno salire non Roosevelt ma Woodrow Wilson che avrebbe portato l'America in guerra solo due anni dopo e nel nome della Societa' delle Nazioni e della pace perpetua.

Allo scoppio della prima guerra mondiale Addams inizia l'avventura da intransigente pacifista: dapprima all'interno del movimento americano dei social workers e poi insieme al movimento femminista internazionale. Negli ultimi mesi del 1914, insieme alle europee Rosika Schwimmer ed Emmeline Pethick-Lawrence, attraversa gli Stati Uniti tenendo numerosi discorsi pubblici per incoraggiare le donne a organizzarsi politicamente per la pace; accetta di divenire chairman dell'appena fondato Women's Peace Party e si imbarca sul transatlantico "Noordam" il 12 aprile 1915: per la prima volta in vita sua lascia gli Stati Uniti d'America. La prima destinazione europea e' la Conferenza per la pace indetta a L'Aia dalla suffragista olandese Aletta Jacob. A fine conferenza Addams fa anche parte di una delle due commissioni che vanno a bussare, per essere ricevute personalmente, a capi di Stato e ministri europei. La loro proposta, stilata da Julia Grace, mira a proporre la costituzione di una commissione di esperti internazionali avente lo scopo di fare cessare il conflitto non per armistizio ma per mutuo accordo.

Di ritorno dall'esperienza europea, in cui assiste agli orrori della guerra, Addams tiene un coraggioso discorso al Carnegie Hall di New York contro la guerra (The revolt against war, in J.B. Elshtain (ed.), The Jane Addams reader, Basic Book, New York 2001, pp. 327-340) che ribadira' la sua notorieta'.

Negli anni Venti, per via dello spauracchio anticomunista, le sue posizioni pacifiste e riformiste le garantiranno una presenza certa in molte black list dell'epoca e trasformeranno "la donna piu' amata d'America" nella piu' odiata.

Negli ultimi decenni della sua vita i molti viaggi e lo scambio intellettuale con donne europee ampliano le prospettive di Addams, che partecipa a movimenti internazionali per la pace, per le liberta' civili e religiose. Presta grande attenzione ai tentativi nonviolenti di affrontare le intricate "complessita' del mondo moderno". Gandhi rappresenta per lei la duplice possibilita' di poter enunciare un messaggio spirituale, e di porlo in termini di azione sociale e politica, mostrando che e' possibile affrontare cose complesse e inestricabili come la violenza, le ingiustizie e la guerra, non in termini utopici ma di realistica prospettiva politica.

Gandhi apprezza molto il lavoro della Wilpf, e il 21 marzo 1929 nella rivista settimanale "Young India", da lui diretta dal 1919 al 1931, scrive: "Women of the west are playing a most important, if not the leading, part in the movement". Ed anche sembra ammirare il racconto del tipo di lavoro svolto a Hull House (pubblica nella sua rivista degli estratti di Twenty Years at Hull House) che deve essergli sembrato una buona sperimentazione del tipo di societa' "evoluta" a cui egli stesso aspirava.

In un breve saggio dal titolo "Tolstoj and Gandhi", pubblicato nel novembre 1931, Addams utilizza i due pensatori nonviolenti per esporre le sue proprie idee riguardo al tema della coerenza tra mezzi e fini nella lotta politica, ribadendo l'idea che l'unica resistenza possibile, e anche piu' efficace, prevede "solo l'uso di mezzi nonviolenti. Per resistere all'odio si deve usare l'amore, per resistere alla violenza la mitezza, alla crudelta' il dolore, alla disumanita' la capacita' di perdonare. Non la rassegnazione senza speranza ne' l'antagonismo violento, ma un incessante sforzo di sovrastare il male attraverso continue azioni positive".

Nel 1931 viene onorata del secondo Nobel per la Pace dato ad una donna (la prima era stata Bertha von Suttner, nel 1905): la terza sara' proprio la sua prosecutrice e amica, Emily Greene Balch, nel 1946.

L'impegno rivolto alla pace nel mondo e al nutrimento delle popolazioni affamate, insieme al movimento femminista internazionale, caratterizza l'ultimo periodo di vita dell'anziana riformista e pacifista americana. Una donna ancora forte e attiva, non disposta ad abbandonare l'aspirazione di tutta una vita: contribuire alla realizzazione di un mondo in cui pace e giustizia non siano solo parole e "sostituire i valori morali della guerra con il nutrimento della vita". Partecipare alla realizzazione di una societa' pluralista in cui ognuno, anche chi e' sempre stato ai margini, possa dare il proprio contributo attivo, in un'ottica di solidarieta' e cooperazione. Come lei stessa ha fatto per tutta la vita: "sostituendo i valori morali della guerra" (quel desiderio di abnegazione, dedizione e avventura, che rende la guerra cosi' "psicologicamente attrattiva") con una lunga e instancabile attivita' politica nell'ambito del riformismo e del pacifismo internazionale.

Bibliografia: Jane Addams, Donne, immigrati, governo della citta'. Scritti sull'etica sociale, a cura di Bruna Bianchi, edizioni Spartaco 2006. Per un'ampia bibliografia cfr. quella curata da Giovanna Providenti nel sito "Donne e conoscenza storica" [bibliografia di seguito riportata].

 

6. PROFILI. GIOVANNA PROVIDENTI (A CURA DI): UNA BIBLIOGRAFIA DI E SU JANE ADDAMS

[Dal sito "Donne e conoscenza storica"]

 

a) testi di Jane Addams in ordine cronologico

Democracy and Social Ethics, New York: Macmillan,1902.

Newer Ideals of Peace, Chautauqua Press, New York 1907.

As the Hague Ordains. Journal of a Russian Prisoner's Wife in Japan, New York 1907.

The Spirit of Youth and the City Streets, New York: Macmillan, 1909.

Twenty Years at Hull-House, Macmillan, New York 1910.

A New Conscience and an Ancient Evil, Macmillan, New York 1912.

Women at the Hague: The International Congress and its Results, di Addams, Jane, Emily G. Balch, and Alice Hamilton, New York: Macmillan, 1915. I titoli dei contributi di Jane Addams sono: cap. III, The Revolt against War; cap. IV, Factors in Continuing the War; cap.VII, Women and Internationalism.

The Long Road of Woman's Memory, New York: Macmillan Co., 1916.

Peace and Bread in Time of War, New York: Macmillan,1922.

The Second Twenty Years at Hull-House, New York: Macmillan Co., 1930.

The Excellent Becomes the Permanent. New York: Macmillan Co., 1932.

My Friend, Julia Lathrop, New York: Macmillan, 1935.

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b) raccolte

A Centennial Reader, a cura di Emily Cooper Johnson, The Macmillan Company, New York, 1960.

The Social Thought of Jane Adams, a cura di Lasch Christopher, Bobbs-Merrill Co., Indianapolis 1965.

Jane Addams on Peace, War and International Understanding: 1899-1932, a cura di Davis Allen, New York, Garland Pub. Inc, 1976.

The Jane Addams Reader, a cura di Jean Bethke Elshtain, Basic Books, 2002.

*

c) introduzioni, contributi ad opere collettive ed atti di convegni

The Subjective Necessity for Social Settlements, Objective Value of a Social Settlements in Henry C. Addams, a cura di, Philantropy and Social Progress, Seven Essays by Miss Jane Addams, Robert A. Woods, Father J.O.S. Huntington, Prof. F.H. Giddings and Bernard Bosanquet Delivered before the School of Applied Ethics at Plymouth, Mass, during the session of 1892, New York 1892, pp. 1-56 .

Domestic Service and the Family Claim, in May Wright Sewall, a cura di, A Historical Resume for Popular Circulation of the World Congress of Representative Women, Convened in Chicago on May 15, and Adjourned on May 22, 1893, under the Auspicies of the Woman's Branch of the World's Congress Auxilary, Chicago & New York, 1894, II, 626-31.

Prefatory Note; The Settlement as a Factor in the Labor Movement, in Hull-House Maps and Papers, by Residents of Hull-House, A Social Settlement, a Presentation of Nationalities and Wages in a Congested District of Chicago, together with Comments and Essays on Problems Growing out of the Social Condition, New York, 1895, pp. vii-viii; 183-204.

The Settlement in Illinois State Conference of Charities and Correction, Atti, I 1896, 54-8.

Social Settlements; Discussions of after-care of convalescent and recovered insane patients; Discussion of Social Settlements in national Conference of Charities and Correction, Atti, 338-46; 464-6; 472-6.

Growt of Corporate Consciouness, in Illinois State Conference of Charities and Correction, Atti, I 1897, 40-2.

Democracy or Militarism, Chicago Liberty Meeting, 30 Aprile, 1899, in Central Anti-Imperialist League of Chicago, "Liberty Tract", I 1899, 35-9, (nel sito web: http://www.boondocksnet.com/ailtexts/Addams.html, in Jim Zwick, ed., Anti-Imperialism in the United States, 1898-1935, http://www.boondocksnet.com/ail98-35.html, Jan. 15, 2001).

Child Labor and Pauperism; Discussion and Summary on child labor, in national Conference of Charities and Correction, Atti, 1903, 114-21; 546-8.

The Responsabilities and Duties of Women toward the Peace Movement; The Interests of Labor in International Peace; Address, in Universal Peace Congress, Official Report, [atti] XIII, 1904, 120-2, 145-7; 261-2.

Child Labor Legislation: a Requisite for Industrial Efficiency, in National Child Labor Committee, New York, Child Labor, the Proceedings [Atti] of the first Annual Conference, New York City February 14-16, 1905, New York 1905, 128-36.

The Modern City and the Municipal Franchise for Women, in National American Women Suffrage Association, Woman Suffrage Arguments and Results, 1906.

Hull-House in William D.P. Bliss, a cura di, New Encyclopedia of Social Reform, New York 1908, 587-90.

Woman's Special Training for Peacemaking, in American National Arbitration and Peace Congress, Atti, II, 1909, 252-4.

Woman's Conscience and Social Amelioration in Charles Stelzle et al., Social Application of Religion ("Merrick Lectures Ohio Wesleyan University, Delaware Ohio", 1907-8, Cincinnati, 1908), 41-60.

Why Women are Concerned with the Larger Citizenship, in Shailer Mathews, a cura di, Woman's Citizen Library, Chicago 1913-4, IX, 2123-42.

Women and War, in Lucia Ames Mead, a cura di, The Overthrow of the War System, Boston 1915.

Labor as a Factor in the Newer Conception of International Relationship, in Academy of Political Science, Atti, VII, luglio 1917, 282-8.

Towards the Peace that Shall Last, in Randholphe Bourne a cura di, Towards an Enduring Peace, a Symposium of Peace Proposals and Programs, 1914-1916, n.d., New York 1916.

Labor as a Factor in the Newer Conception of International Relationship, in Academy of Political Science, Atti, VII, luglio 1917, 282-8.

World's Food and World's Politics, in National Conference of Social Work, Atti 1918, pp. 650-6.

International Cooperation for Social Welfare, in National Conference of Social Work, Atti 1924, pp. 107-13.

Preface, in Giovanni Ermengildo Schiavo, Italians in Chicago, a Study of Americanization, Chicago 1928.

Reflections on the First Pan Pacific Women's Conference, in Pan Pacific Women's Conference Honolulu, Atti, II, 1930.

John Dewey and Social Welfare, in Henry W. Holmes, John Dewey the Man and His Philosophy, Cambridge, Mass., 1930, pp. 140-52.

Introduction a Leo Tolstoi, What then must we do?, traduz. Aylmer Maude, Oxford 1933.

Exaggerated Nationalism and Internationalism Comity, in William H. Cordell, a cura di, Molders of American Thought, 1933-1934, New York, 1934, pp. 43-51.

d) articoli

- in "American Journal of Sociology":

A belated Industry, marzo 1896, I, pag. 536-50.

Trade Unions and Public Duty, gennaio 1899, IV, pag. 448-62.

Problems of Municipal Administration, X, gennaio 1905, pag. 425-44.

Recreation as a Public Function in Urban Communities, XVII, marzo 1912, pag. 615-9.

A modern Devil Baby, XX, luglio 1914, pag. 117-8.

- in "Chautauquan":

Newer Ideals of Peace; Count Tolstoi; Tolstoi's Theory of Life, XXVII, luglio 1902.

Humanizing Tendency of Industrial Education, XXXIX, maggio 1904, pag. 266-72.

Work and Play as Factors in Education, XLII, novembre 1905.

- in "Charities":

The friendship of Settlement Work, X, 28 marzo 1903.

Child Labour and Pauperism, XI, 3 ottobre 1903, pag. 300-4.

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*

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7. PROFILI. GIOVANNA PROVIDENTI: IBU ROBIN LIM

[Dal sito www.enciclopediadelledonne.it

Su Ibu Robin Lim, ostetrica, operatrice umanitaria, costruttrice di pace, Premio Alexander Langer 2006, cfr. anche "La nonviolenza e' in cammino" n. 1385, n. 1445, n. 1480, e le "Notizie minime della nonviolenza in cammino" n. 297]

 

Ibu Robin Lim (1956 (Stati Uniti) - vivente).

"Un inizio della vita sano e dolce e' il fondamento di una vita d'incanto. La pace nel mondo puo' venir costruita cominciando oggi, un bambino per volta".

Ibu Robin Lim ha sette figli, vive in Indonesia ed e' la prima ostetrica al mondo ad avere ricevuto un premio per la pace (Premio Alexander Langer 2006) con la seguente motivazione: "per il suo impegno a favore di una gravidanza sana, un parto dolce, un'accoglienza felice del neonato, e contro la malnutrizione e la crescente tendenza a medicalizzare l'evento della nascita".

Dal 1994 e' fondatrice e presidente esecutiva del Yayasan Ibu Bumi Sehat Birth Center (Centro Nascite Madri Sane Terra Felice) a Bali, dove lavorano ventinove ostetriche indonesiane coadiuvate da venti volontari internazionali. In seguito ha fondato la Tsunami Relief Clinic, costruita ad Aceh, nell'isola di Sumatra, utilizzando il legno recuperato dalle distruzioni dell'onda anomala del 2004. Lim trascorre il suo tempo tra il centro nascite e la clinica di Sumatra, assistendo ogni giorno numerose donne partorienti o in difficolta'. Scrive anche articoli, racconti e poesie, pubblicate nelle rivista "Midwifery Today" e nella newsletter "The Birthkit".

Con scarsi mezzi economici e molta passione, iniziativa personale e l'utilizzo di moxa, agopuntura, medicina cinese, omeopatia e fitoterapia tradizionale locale, le strutture da lei fondate offrono servizi di pianificazione familiare naturale, supporto prenatale e postnatale, assistenza al parto, anche in acqua, e aiuto alle donne in difficolta'.

Ibu (il cui nome in indonesiano significa "madre") nasce negli Stati Uniti da madre asiatica e padre americano; nella sua genealogia ci sono l'Indonesia, la Cina, le Filippine, la Germania, l'Irlanda. In America nascono anche i suoi primi quattro figli con cui vive per anni da sola in una fattoria, insegnando e scrivendo libri. Alla nascita della sua prima figlia, nel 1977 scrive il suo primo libro: After the Baby's Birth... A Woman's Way to Wellness, una guida per puerpere.

Nel 1991, in seguito a due gravi lutti, la sua vita volge verso un radicale cambiamento. La perdita di una carissima amica e della sorella piu' piccola, che era anche ostetrica e l'aveva assistita nei suoi ultimi tre parti, le fanno comprendere il valore dell'amore e degli affetti familiari. Nel 1992 sposa Wil, vedovo con due bambini, e insieme si trasferiscono a Bali, dove un anno dopo nasce il loro settimo figlio, Hanoman. "Eravamo soli io e mio marito. Durante la mia gravidanza due civette nel nostro giardino caddero dal nido e le allevammo. In Indonesia questo e' considerato un segno di fortuna e quando mio figlio nacque a casa, le donne del villaggio decisero che io sarei stata la loro 'raccoglitrice di bambini'. Quando, in quel periodo, una donna al di la' del fiume mori' di emorragia post parto, causata dalla malnutrizione, non feci piu' resistenza e cominciai ad assistere le donne in gravidanza e al parto". Ibu racconta cosi' l'inizio del suo lavoro con le donne di Bali, che arrivano sempre piu' numerose a chiederle consigli e aiuto.

La vera e propria professione di ostetrica arriva subito dopo, suggerita in sogno dalla nonna Vicenta Munar Lim - gia' levatrice tradizionale di Baguio, nelle isole Filippine. Nel sogno la nonna le porta in regalo un bel vestito giallo. Indossalo! - dice, sorridendo. Ibu in un primo momento esita, ma poi lo indossa. Allora la nonna scoppia a ridere e le dice: d'ora in poi avrai molto da fare!

Il suo apprendistato inizia cosi' all'eta' di trentasei anni, tramite un'ostetrica inglese che si trasferisce a casa sua e le insegna tutti i segreti della nascita gentile. Lo studio delle pratiche tradizionali relative a concepimento consapevole, nascita sacra, e genitorialita' illuminata, la indirizza sempre piu' verso il parto dolce. "Ho poi studiato anche negli ospedali e ho dato l'esame di diploma in America - racconta in un'intervista - ma sono state soprattutto le donne e le famiglie di Nyuh Kuning, il nostro villaggio, e del villaggio al di la' del fiume Singa Kerta nella foresta delle scimmie e sulla strada polverosa verso Pengo Sekan a fare di me un'ostetrica".

Ibu e' una donna minuta, che parla lentamente; il suo sguardo e' attento a cogliere il senso di cio' che la circonda, ed e' una persona d'azione piu' che di parole; piu' orientata a risolvere problemi che a discutere. Lo si capisce, ad esempio, da come, in un'intervista del 2006, mi ha parlato della emergenza alimentare causata dalla presenza di Ogm nella soia e dalla mancanza di creatina nel riso prodotto a livello industriale e piu' povero a livello nutrizionale: dal punto di vista dall'aumento di emorragie da parto e di morti nelle partorienti dovute alla carenza di proteine nella soia e nel riso coltivati a partire dagli anni Ottanta. La risposta della medicina moderna a questa emergenza e' quella di portare le madri in ospedale. Ma a Bali gli ospedali hanno costi altissimi, e chi non puo' permettersi di pagare deve rinunciare a portare a casa il proprio bambino.

Uno dei primi compiti dell'associazione Yayasan Bumi Sehat e' insegnare alle donne a mangiare meglio per evitare l'insorgere dell'emorragia. La pratica quotidiana di assistenza alle nascite ha dimostrato che e' spesso possibile recuperare un modo di partorire che sia al tempo stesso naturale e sicuro. Per favorire una nascita dolce e poi per evitare gli alti costi dell'eventuale ospedalizzazione, i centri nascita gestiti da Ibu fanno di tutto per evitare i cesarei, e tutti i bambini nati qui sono nutriti col latte materno. Se e' necessario un parto cesareo, viene chiamato un chirurgo disposto a intervenire direttamente al centro e a costi contenuti. I centri fondati da Ibu hanno una ricaduta positiva non soltanto per chi ne usufruisce come utente, ma anche per lo staff che vi lavora. La maggioranza delle ostetriche sono indonesiane e, anche se pagate poco, sono felici di potere svolgere pienamente il loro lavoro in centri come questi, dato che negli ospedali "civilizzati" il ginecologo lascia loro meno spazio. Sono felici loro, sono felici le mamme che partoriscono in maniera naturale, aiutate dalla medicina cinese a sostenere il dolore, e sono felici anche i bambini. Deja Bernhardt, figlia di Robin, ha di recente girato un documentario dal titolo Guerilla Midwife, in cui si racconta il lavoro al centro Bumi Sehat e nel periodo successivo allo Tsunami del 2004.

Fonti, risorse bibliografiche, siti: Ibu Robin Lim, After the Baby's Birth... A Woman's Way to Wellness, Celestial Arts; Ibu Robin Lim, Eating for Two. Recipes for Pregnant and Breastfeeding Women, Celestial Arts; Ibu Robin Lim, Tsunami Notebook, Half Angel Press, Bali, Indonesia, 2005; Ibu Robin Lim, Obat Asli... the Traditional Healing Herbs of Bali, Half Angel Press, Bali, Indonesia, 2005. Il sito della Yayasan Ibu Bumi Sehat Birth Center Foundation: www.bumisehatbali.org; Il sito e il blog di Ibu Robin Lim: www.robinlimsupport.org

 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Numero 317 del 7 aprile 2011

 

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