Telegrammi. 511
- Subject: Telegrammi. 511
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- Date: Thu, 31 Mar 2011 00:39:48 +0200 (CEST)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 511 del 31 marzo 2011
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Sommario di questo numero:
1. Il dottor Mabuse, suppongo
2. Severino Vardacampi: Da quale parte?
3. No all'attendismo, si' all'azione diretta nonviolenta per contrastare adesso la macchina bellica
4. Un'azione diretta nonviolenta per impedire i decolli dei bombardieri
5. Per l'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere della pace (alcuni materiali gia' diffusi nel 1999)
6. Ballata delle bare ed altri volantini contro la guerra a cura di Benito D'Ippolito
7. Mao Valpiana: Prosegue il digiuno contro la guerra e contro il nucleare
8. Con Albert Einstein e Bertrand Russell contro tutte le guerre
9. Arsenico: quid agendum
10. Lago di Vico: Il sonno della ragione genera mostri
11. Per sostenere il Movimento Nonviolento
12. "Azione nonviolenta"
13. Segnalazioni librarie
14. La "Carta" del Movimento Nonviolento
15. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. IL DOTTOR MABUSE, SUPPONGO
Supponi che in Italia un ex-ministro denunci che il governo e' composto di neofascisti, di mafiosi, di razzisti, di esecutori e complici del piano eversivo della P2.
Supponi che costituisca un autoproclamato governo provvisorio di transizione, con un gruppo di armigeri occupi - che so - una citta' della Brianza o del Tavoliere, o di San Marco il campanile, e chiami il popolo all'insurrezione.
Supponi che senza por tempo in mezzo intervenga in suo aiuto una coalizione di volenterosi composta - ad esempio - da Cina, Russia, Iran, Myanmar, e cominci a bombardare le caserme delle forze armate e delle forze di polizia al governo piduista e razzista fedeli.
Supponi...
*
E' ora di svegliarsi, bello. La colazione e' pronta: pane e sangue.
2. EDITORIALE. SEVERINO VARDACAMPI: DA QUALE PARTE?
Poiche' ancora vi e' chi mi chiede - dopo che ho dedicato l'intera mia vita ad un'unica causa - "da quale parte sto", rispondero' brevemente: dalla parte dei popoli in lotta per la giustizia e per la liberta', nel rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, e con la scelta della nonviolenza.
Che vuol dire: dalla parte dell'umanita' e della biosfera, contro tutte le uccisioni.
La nonviolenza e' lotta, lotta la piu' nitida e la piu' intransigente contro tutte le violenze e le menzogne. Ed e' misericordia: che tutte, tutti, tutto abbraccia.
Essa si oppone a tutti i regimi denegatori della vita, della dignita' e dei diritti delle persone e della natura.
Essa si oppone a tutte le guerre, a tutti gli eserciti, a tutte le armi.
Essa interviene alacre ovunque occorra aiuto.
Essa chiede ad ogni persona di sapersi responsabile del bene comune.
Essa ti pone in conflitto con ogni configurazione di potere che opprime e di menzogna che occulta, con ogni struttura che sfrutta, che dissipa e aliena.
Essa ti pone in cammino verso l'altra, l'altro, gli altri; verso te, verso il mondo.
3. EDITORIALE. NO ALL'ATTENDISMO, SI' ALL'AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA PER CONTRASTARE ADESSO LA MACCHINA BELLICA
No. Non e' accettabile il ragionamento di chi sostiene che non si possa contrastare una guerra in corso. Nulla e' piu' complice di questo, nulla e' piu' vile, nulla e' piu' disumano.
Se non si contrasta la guerra mentre essa e' scatenata, non la si contrastera' mai.
La nonviolenza o e' la volonta' e la capacita' di contrastare la macchina bellica mentre essa uccide, o non e' nulla.
4. PROPOSTE. UN'AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA PER IMPEDIRE I DECOLLI DEI BOMBARDIERI
[Riproponiamo il seguente testo gia' apparso ne "La nonviolenza e' in cammino" n. 475 del 13 gennaio 2003]
L'azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere della pace" con cui ostruire lo spazio aereo di decollo dei bombardieri, realizzata con successo per alcune ore ad Aviano nel 1999 durante la guerra dei Balcani, aveva due caratteristiche fondamentali:
a) la concretezza anziche' la mera simbolicita', l'efficacia anziche' la mera testimonialita';
b) il fatto che la nonviolenza contrastava una potentissima macchina militare, lo faceva durante una guerra, lo faceva efficacemente e concretamente, operativamente e per cosi' dire "sul campo", valorizzando alcune condizioni a nostro vantaggio (la legislazione italiana; il rispetto e l'amicizia da parte delle forze dell'ordine impegnate cola' - peraltro ovviamente reciproci; la limpidezza del nostro agire ed una preparazione accurata anche nella costruzione di un rapporto corretto con tutti gli interlocutori incluse le controparti);
c) la chiarezza nell'assunzione di responsabilita' in difesa della legalita' costituzionale, dello stato di diritto e della democrazia, del diritto internazionale, della pace e della vita umana; e la nitida scelta di tutelare l'incolumita' di tutti, di promuovere il diritto alla vita di tutti.
Si e' trattato di uno dei pochissimi casi di azione diretta nonviolenta di effettivo, operativo contrasto di una macchina bellica impegnata in guerra. Uno dei pochissimi casi di azione diretta nonviolenta in difesa della legalita' costituzionale, dello stato di diritto e della democrazia, del diritto internazionale, della pace e della vita umana.
E' nostra convinzione che se questa azione diretta nonviolenta venisse fatta propria da un movimento di massa - che naturalmente si attenesse nel modo piu' rigoroso alla nonviolenza - essa potrebbe mettere in effettiva profonda difficolta' la macchina bellica almeno per quanto concerne la parte di essa dislocata nel territorio italiano.
Di seguito riportiamo alcuni materiali relativi all'iniziativa gia' diffusi nel 1999.
5. DOCUMENTAZIONE. PER L'AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA DELLE MONGOLFIERE DELLA PACE (ALCUNI MATERIALI GIA' DIFFUSI NEL 1999)
[Riportiamo qui ancora una volta (riprendendole da "La nonviolenza e' in cammino" n. 475 del 13 gennaio 2003, da cui e' tratta anche questa nota ntroduttiva) alcune parti della nostra "Guida pratica all'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere per la pace con cui bloccare i decolli dei bombardieri", che diffondemmo in migliaia di copie durante la guerra [dei Balcani nel 1999], opuscolo nel quale presentavamo il ragionamento, la sperimentazione e la proposta dell'azione diretta nonviolenta che per alcune ore blocco' i decolli dei bombardieri ad Aviano. Sottolineiamo ancora una volta che questa azione e' stata l'unica concepita e realizzata in Italia nel periodo della guerra del 1999 con lo scopo preciso di bloccare realmente con la forza della nonviolenza i decolli dei bombardieri, in una logica non simbolica o testimoniale ma concretamente operativa; l'esperienza condotta dimostra che la nonviolenza puo' fronteggiare efficacemente, e - se condotta da un numero adeguato di persone adeguatamente preparate - puo' mettere in scacco la piu' forte macchina bellica del mondo. E' un troppo grande dolore per noi non essere riusciti a persuadere di questo piu' che poche persone; fossimo stati capaci di spostare il movimento pacifista sulle posizioni della nonviolenza, e si fosse stati capaci di passare all'azione diretta nonviolenta a livello di massa, molte vite umane sarebbero state salvate]
Quattro regole di condotta obbligatorie per partecipare all'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere per la pace
I. A un'iniziativa nonviolenta possono partecipare solo le persone che accettano incondizionatamente di attenersi alle regole della nonviolenza.
II. Tutti i partecipanti devono saper comunicare parlando con chiarezza, con tranquillita', con rispetto per tutti, e senza mai offendere nessuno.
III. Tutti i partecipanti devono conoscere perfettamente senso e fini di questa azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace", vale a dire:
a) fare un'azione nonviolenta concreta:
- per impedire il decollo dei bombardieri;
- opporsi alla guerra, alle stragi, alle deportazioni, alle devastazioni, al razzismo;
- chiedere il rispetto della legalita' costituzionale e del diritto internazionale che proibiscono questa guerra;
b) le conseguenze cui ogni singolo partecipante puo' andare incontro (possibilita' di fermo e di arresto), conseguenze che vanno accettate pacificamente e onestamente, ed alle quali nessuno deve cercare di sottrarsi.
IV. Tutti devono rispettare i seguenti principi della nonviolenza:
- non fare del male a nessuno (se una sola persona dice o fa delle stupidaggini, o una sola persona si fa male, la nostra azione diretta nonviolenta e' irrimediabilmente e totalmente fallita, e deve essere immediatamente sospesa);
- spiegare a tutti (amici, autorita', interlocutori, interpositori, eventuali oppositori) cosa si intende fare, e che l'azione diretta nonviolenta non e' rivolta contro qualcuno, ma contro la violenza (in questo caso lo scopo e' fermare la guerra, cercar di impedire che avvengano altre stragi ed atrocita');
- dire sempre e solo la verita';
- fare solo le cose decise prima insieme con il metodo del consenso ed annunciate pubblicamente (cioe' a tutti note e da tutti condivise); nessuno deve prendere iniziative personali di nessun genere; la nonviolenza richiede lealta' e disciplina;
- assumersi la responsabilita' delle proprie azioni e quindi subire anche le conseguenze che ne derivano;
- mantenere una condotta nonviolenta anche di fronte all'eventuale violenza altrui.
Chi non accetta queste regole non puo' partecipare all'azione diretta nonviolenta, poiche' sarebbe di pericolo per se', per gli altri e per la riuscita dell'iniziativa che e' rigorosamente nonviolenta.
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Possibili conseguenze penali per chi promuove e per chi partecipa all'azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace"
- Chi promuove, propaganda, sostiene ed invita a realizzare l'azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace" puo' essere incriminato per Istigazione a delinquere, reato previsto e punito dall'art. 414 del Codice Penale.
La pena prevista e' da uno a cinque anni di reclusione; l'arresto e' facoltativo in flagranza (vale a dire che si puo' essere effettivamente arrestati); sono consentite le misure cautelari personali (compresa la carcerazione preventiva); la procedibilita' e' d'ufficio.
- Chi esegue o tenta di eseguire l'azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace" puo' essere incriminato per Attentato alla sicurezza dei trasporti, reato previsto e punito dall'art. 432 del Codice Penale.
Anche per questa fattispecie di reato la pena prevista e' da uno a cinque anni di reclusione; l'arresto e' facoltativo in flagranza (vale a dire che si puo' essere effettivamente arrestati); sono consentite le misure cautelari personali (compresa la carcerazione preventiva); la procedibilita' e' d'ufficio.
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Una breve descrizione della nostra proposta (del 15 aprile 1999, diffusa all'assemblea nazionale del movimento per la pace a S. Maria degli Angeli, aprile 1999)
- Passare dalla testimonianza dell'orrore e dell'impotenza all'azione diretta nonviolenta: aggiungere alle manifestazioni locali diffuse ed alle manifestazioni nazionali, una pratica concreta di specifica lotta nonviolenta che contrasti direttamente la macchina bellica; qualificare l'impegno pacifista nel senso della concretezza e dell'intervento diretto nel conflitto con le tecniche della nonviolenza.
- Una proposta di azione diretta nonviolenta: qui in Italia concretamente occorre fermare i bombardieri, che appunto partono dall'Italia; si puo' fermarli al decollo, che e' l'unico momento in cui cio' e' realmente possibile con mezzi nonviolenti (e quindi senza provocare pericoli per la vita di alcuno); l'idea e' di cercare di farlo invadendo lo spazio aereo circostante e sovrastante le basi da cui partono i raid; e di invadere questo spazio aereo con mongolfiere di carte e palloncini gonfiati ad elio con appesi festoni e striscioni con motti pacifisti, e fogli di alluminio o piccoli elementi metallici - fil di ferro e simili - che possano essere di disturbo sia alla visibilita', sia per gli apparecchi elettronici militari di guida dei decolli e di controllo dello spazio aereo.
- Solo con la nonviolenza si puo' contrastare efficacemente la guerra: l'iniziativa deve essere rigorosamente nonviolenta, e non prestare il fianco ne' ad equivoci, ne' a strumentalizzazioni e falsificazioni; l'iniziativa deve essere visibile, creativa, facilmente comprensibile e tale da poter essere accolta e diffusa da tutti, ed altresi' dai mass-media, senza che ne venga distorto il significato, che e' semplicemente quello di cercar di impedire i bombardamenti, di essere una iniziativa per cercar di fermare la guerra, le stragi, le deportazioni; questa iniziativa ha una vera possibilita' di efficacia concreta; ci sembra anche che essa sia riproducibile su ampia scala (perche' e' economica - i materiali usati sono di poco costo -; perche' e' facile da realizzare da parte di chiunque; perche' non implica pericoli ne' per se' ne' per altri); infine tale iniziativa puo' dimostrare a nostro avviso che con la nonviolenza si puo' intervenire concretamente ed efficacemente nel conflitto, e contrastare realmente i bombardamenti; per quelli di noi che sono "amici della nonviolenza" la realizzazione di questa iniziativa ed il suo successo nel bloccare od ostacolare il decollo dei bombardieri sia pure per poche ore, sarebbe un forte argomento a sostegno della tesi che la nonviolenza, con la sua carica di creativita' ed amore, puo' essere piu' forte anche dei piu' giganteschi e feroci apparati di morte e di distruzione...
- Per concludere: l'opposizione alla guerra deve essere fatta su posizioni limpide e che vadano alla radice; ergo a noi pare che l'opposizione alla guerra debba essere rigorosamente nonviolenta...
- Alcuni suggerimenti pratici: Una iniziativa nonviolenta richiede che si comunichi preliminarmente alle autorita' cosa si intende fare; richiede che i partecipanti siano addestrati alla nonviolenza e si attengano strettamente ad essa, e siano disposti a subire le conseguenze anche giudiziarie del loro gesto; richiede che in nessun caso si faccia del male ad alcuno; richiede una condotta limpida e coerente ed una disponibilita' ad accettare le sofferenze che il proprio impegno richiede; noi sconsigliamo che ad azioni dirette nonviolente partecipino persone non preparate e non informate, o che non accettino le regole condivise della condotta nonviolenta.
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Modello di cartellino di riconoscimento da indossare durante l'azione diretta nonviolenta
Premessa: e' indispensabile che tutti coloro che sono presenti all'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere per la pace indossino sugli abiti (attaccandolo con lo scotch in posizione visibile sul petto) un cartellino di riconoscimento: esso costituisce un elemento di responsabilizzazione personale e collettiva, ed un elemento di rassicurazione per tutti (quindi anche per i mass-media, le forze dell'ordine, gli interlocutori, gli eventuali oppositori dell'iniziativa) poiche' tutti sanno perfettamente chi hanno di fronte.
Noi proponiamo due possibili qualifiche sul cartellino: "partecipante", ovvero persona che concretamente partecipa al lancio delle mongolfiere e quindi si assume anche il rischio della denuncia, del fermo e dell'arresto; ed "osservatore", ovvero persona che non partecipa al lancio delle mongolfiere, ed il cui ruolo e' unicamente quello di osservare lo svolgimento degli eventi, di essere imparziale testimone, di contribuire con la sua sola presenza osservante a rasserenare tutti ed a garantire la denuncia di tutte le violenze ed i soprusi che dovessero eventualmente verificarsi (ed a tal fine e' utile che gli osservatori abbiano anche macchine fotografiche, videocamere, registratori).
Proponiamo il seguente modello di cartellino di riconoscimento:
Luogo e data
Azione diretta nonviolenta per la pace e la legalita' costituzionale
Nome e cognome:
Qualifica:
Firma del movimento promotore dell'iniziativa
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Sulla necessita' dei training nonviolenti
Sottolineiamo che e' indispensabile che chi vuole partecipare all'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere per la pace abbia precedentemente partecipato ad almeno un ciclo di incontri di addestramento alla nonviolenza.
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Schema di richiesta di autorizzazione
Al Sindaco del Comune di ...; al Segretario Comunale; al dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale; al dirigente della Polizia Municipale; a tutti i consiglieri comunali di ...; al Prefetto di ...; al Questore di ...; al Presidente della Provincia di ...; al Comandante della Stazione Carabinieri di ...; al Ministro della Difesa; al Ministro dei Trasporti; al Ministro dell'Interno; al Ministro degli Affari Esteri; e per opportuna conoscenza: al Comandante della base Nato di ...; al Presidente del Consiglio dei Ministri
Oggetto: richiesta di autorizzazione per realizzare a ... a partire dal giorno ... una azione diretta nonviolenta denominata "mongolfiere per la pace" consistente nell'innalzamento di mongolfiere di carta, di palloncini gonfiati ad elio e di aquiloni con appesi festoni di carta con motti umanitari e pacifisti, striscioni di leggere stoffe, corti fogli di alluminio; lancio di mongolfiere che ha lo scopo di invadere lo spazio aereo circostante e sovrastante la pista di decollo delle basi da cui partono i bombardieri che stanno provocando devastazioni e stragi in Jugoslavia, con l'intento di impedire il decollo dei bombardieri cosi' impedendo l'esecuzione dei bombardamenti stragisti (bombardamenti illegali e criminali ai sensi della Costituzione della Repubblica Italiana, dello Statuto dell'Onu e dello Statuto della Nato).
Egregi signori,
con la presente il sottoscritto ..., nato a ... il ... e residente in ..., a nome di ...,
fa richiesta di autorizzazione
per realizzare a ... a partire dal giorno ... una azione diretta nonviolenta denominata "mongolfiere per la pace" consistente nell''nnalzamento di mongolfiere di carta e di palloncini gonfiati ad elio con appesi festoni di carta con motti umanitari e pacifisti, striscioni di leggere stoffe, corti fogli di alluminio; lancio di mongolfiere che ha lo scopo di invadere lo spazio aereo circostante e sovrastante la pista di decollo delle basi da cui partono i bombardieri che stanno provocando devastazioni e stragi in Jugoslavia, con l'intento di impedire il decollo dei bombardieri cosi' impedendo l'esecuzione dei bombardamenti stragisti (bombardamenti illegali e criminali ai sensi della Costituzione della Repubblica Italiana, dello Statuto dell'Onu e dello Statuto della Nato).
Si sottolinea il fatto che tale iniziativa sara' rigorosamente nonviolenta, che non si offendera' nessuno, non si fara' del male a nessuno, si accetteranno tutte le conseguenze della propria condotta, accettando nonviolentemente quindi le decisioni ed i provvedimenti che le autorita' dovessero prendere nei confronti dei nonviolenti che partecipano all'iniziativa (compreso il fermo e l'arresto), ed a tal fine vi invio in allegato i seguenti documenti (che formano parte integrante di questa richiesta; documenti che vi pregherei di leggere con attenzione, ed in relazione a cui vi sarei grato di comunicarmi eventuali vostri pareri e commenti):
1. testo del nostro Appello all'azione diretta nonviolenta per bloccare i decolli dei bombardieri;
2. testo delle nostre Regole di condotta obbligatorie per partecipare all'iniziativa nonviolenta delle mongolfiere per la pace (testo la cui accettazione incondizionata sara' da noi richiesta a tutte le persone che vorranno partecipare o assistere all'iniziativa nonviolenta stessa);
3. testo della nostra Lettera aperta a tutto il personale delle basi aeree da cui partono i bombardamenti sulla Jugoslavia.
In attesa di riscontro alla presente richiesta si comunica l'intendimento di realizzare comunque tale azione diretta nonviolenta a partire dalla data del ..., iniziativa finalizzata a cercar di salvare delle vite umane, a contrastare la guerra, ed a difendere il diritto internazionale e la legalita' costituzionale, in particolare gli articoli 11 e 78 della nostra legge fondamentale che il governo italiano ha sciaguratamente violato.
Restando in attesa di un vostro sollecito riscontro, al nostro recapito postale o piu' tempestivamente al nostro numero telefonico e fax ...,
e restando altresi' a disposizione per ogni opportuno chiarimento o comunicazione,
vogliate gradire distinti saluti ed auguri di ogni bene,
Firma
luogo e data
*
Lettera aperta al personale delle basi Nato
Lettera aperta a tutto il personale delle basi aeree da cui partono i bombardamenti sulla Jugoslavia in cui si enuncia il senso e il fine dell'azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace" con cui cercheremo di impedire il decollo dei bombardieri che stanno provocando stragi in Jugoslavia, e si invita a far prevalere le ragioni dell'umanita' e della legalita'
Egregi signori,
con questa lettera aperta, nell'impossibilita' di farlo singolarmente, vi informiamo della nostra intenzione di realizzare un'azione diretta nonviolenta consistente nel tentativo di invadere con delle piccole mongolfiere lo spazio aereo sovrastante e circostante le basi da cui si levano in volo gli aerei impegnati nei bombardamenti che stanno massacrando le popolazioni della Jugoslavia; con tale tentativo cerchiamo di impedire che gli aerei assassini decollino, e quindi speriamo di riuscire a salvare delle vite umane, le vite di coloro che le bombe ed i missili scagliati dai bombardieri Nato stanno appunto sopprimendo.
Vi preghiamo pertanto di tener conto di questa nostra iniziativa e di rinunciare a far decollare i bombardieri.
Cercando di impedire i bombardamenti, con questa nostra iniziativa nonviolenta intendiamo anche:
1. fare appello alla vostra coscienza di esseri umani;
2. impedirvi di essere corresponsabili degli omicidi causati dai bombardamenti;
3. proporvi di rifiutare di partecipare ad una guerra assolutamente fuorilegge sia in relazione alle basi stesse del diritto internazionale, sia in relazione agli accordi e le norme dell'alleanza atlantica;
4. con particolar riferimento a quanti di voi sono cittadini italiani (e comunque tutti vi trovate in territorio italiano), vi richiamiamo altresi' al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, che vi proibisce di prender parte a questa guerra che in base alla nostra Costituzione e' illegale (cfr. art. 11 Cost.).
Abbiamo voluto scrivervi questa lettera perche' vi sia chiaro che non abbiamo alcuna intenzione di nuocere alle vostre persone, e che anzi la nostra iniziativa nonviolenta finalizzata ad impedire, se possibile, il decollo dei bombardieri e quindi le stragi, ha anche la funzione di aiutarvi a veder chiaro in questa terribile situazione e nella vostra stessa coscienza, di aiutarvi a far prevalere la vostra umanita', di pregarvi di non volervi macchiare di crimini efferati.
Un fraterno saluto di pace.
*
Lettera aperta ai responsabili delle basi Nato
Al responsabile della base di ... da cui decollano i bombardieri stragisti
Egregio signore,
come le e' gia' noto, a partire dal pomeriggio del ... eseguiremo l'azione diretta nonviolenta delle "mongolfiere per la pace", con le quali invaderemo lo spazio aereo circostante e sovrastante la base di ... posta sotto la sua responsabilita', per impedire cosi' il decollo dei bombardieri che portano devastazione e morte in Jugoslavia.
La preghiamo pertanto di soprassedere ai decolli dei bombardieri finche' lo spazio aereo sara' ingombrato dalle nostre mongolfiere di carta, dai nostri palloncini gonfiati ad elio, dai nostri aquiloni di carta.
A onor del vero la preghiamo anche, e qui le parliamo da esseri umani ad essere umano, di cessare definitivamente di far decollare i bombardieri che portano devastazione e morte su popolazioni innocenti, che non sono certo responsabili dei crimini dei loro governanti.
E la preghiamo anche di desistere dai bombardamenti, nella nostra qualita' di cittadini italiani, e lei e' ospite del nostro paese, quindi alle nostre leggi deve obbedienza: lei sa, o dovrebbe sapere, che la legge fondamentale dello Stato italiano, la Costituzione della Repubblica Italiana, proibisce all'Italia di avallare o partecipare ad una guerra come questa: illegale secondo la nostra Costituzione (art. 11), illegale secondo i principi del diritto internazionale, illegale secondo la Carta delle Nazioni Unite, illegale secondo lo stesso Statuto della Nato.
Come lei sa, sciaguratamente il nostro governo ha violato la nostra Costituzione, ma questo non rende inefficace la Costituzione della Repubblica Italiana, semplicemente rende fuorilegge il governo che l'ha violata.
Quindi, dal profondo del cuore la preghiamo: desista dal contribuire al protrarsi di stragi, desista da una guerra illegale e criminale. Ascolti la voce delle leggi scritte e delle leggi non scritte che illuminano la sua coscienza di essere umano.
Vorremmo infine che lei fosse certo che la nostra e' un'iniziativa rigorosamente nonviolenta: non nutriamo odio per nessun essere umano, non vogliamo far del male a nessun essere umano. Ci sta a cuore anche l'incolumita' sua e dei suoi uomini.
Un fraterno saluto di pace.
*
"Ma abbiamo il dovere di farlo"
Cercar di salvare delle vite umane e di difendere la legalita' costituzionale attraverso l'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere che bloccano i bombardieri puo' costare dieci anni di reclusione. Ma abbiamo il dovere di farlo.
Sabato primo maggio [1999] ad Aviano sono stato denunciato per istigazione a delinquere (art. 414 C. P., che prevede da uno a cinque anni di reclusione) e per attentato alla sicurezza dei trasporti (art. 432 C. P., che prevede anch'esso da uno a cinque anni di reclusione).
Il motivo: aver proposto ed aver cercato di fermare il decollo dei bombardieri Nato che dalle basi italiane portano devastazione e morte alle popolazioni della Jugoslavia.
Ed aver proposto ed aver cercato di farlo con l'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere per la pace, ovvero invadendo lo spazio aereo circostante e sovrastante le basi Nato con mongolfiere di carta, palloncini gonfiati ad elio, aquiloni.
Ed averlo proposto, ed aver cercato di farlo, per cercar di salvare qualche vita umana, per oppormi a una guerra illegale e criminale, per difendere il diritto internazionale e la Costituzione della Repubblica Italiana che il governo ha sciaguratamente violato.
Ebbene, continuo ad essere convinto che sia dovere di ogni cittadino italiano difendere la legalita' costituzionale ed opporsi ad una guerra fuorilegge; continuo ad essere convinto che sia dovere di ogni essere umano cercar di salvare altre vite umane; continuo ad essere convinto che impedire con un'azione diretta nonviolenta il decollo dei bombardieri stragisti sia azione legittima e giusta.
E quindi continuero' a proporre di farlo a tutte le persone di volonta' buona; e quindi continuero' a cercare di farlo. Con la nonviolenza, senza fare del male a nessuno, con le mongolfiere per la pace.
6. MATERIALI. BALLATA DELLE BARE ED ALTRI VOLANTINI CONTRO LA GUERRA A CURA DI BENITO D'IPPOLITO
[Ringraziamo il nostro buon amico Benito D'Ippolito per aver recuperato, scelto e messo insieme questi testi di varie firme, gia' piu' volte apparsi sul nostro notiziario nel corso degli anni]
La banda armata
"Quando la banda passo'..."
(Chico Buarque de Hollanda)
La corte dei pasciuti ama ammirare
la pompa degli armigeri in parata,
ama le armi e ama anche ammantare
di pie parole la violenza armata.
Che vale poi versar lacrime amare
sulle persone uccise, se causata
la loro morte e' dal continuare
delle armi e degli armati la dannata
mortifera teoria. Quale demenza
rompe del senno gli ultimi confini,
accieca gli occhi e ottunde la coscienza?
Perche' si accettano i piu' truci fini:
la morte ed alla morte l'obbedienza?
Tutti gli eserciti sono assassini.
*
Tutte le vittime
Tutte le vittime la stessa vittima.
Tutte le guerre sono assassine.
Tutte le armi sono assassine.
Tutte le vittime la stessa umanita'.
*
Ballata delle bare, dei salici e di altre cose ancora che e' doloroso e necessario dire
Noi siam le bare degli assassinati
e quelli che li trassero al patibolo
compunti agitan oggi il turibolo
e dicon che si son sacrificati.
No, non si son da se' sacrificati:
loro, i signori, li han sacrificati
e or ne brindano nei lieti calici.
E noi qui siamo i salici piangenti
i soli ormai che piangere sappiamo
e fruscia lieve e triste in ogni ramo
la voce delle uccise e degli uccisi.
Dagli uccisori usati e poi uccisi
e poi derisi e nuovamente uccisi
offendendone ancora la memoria.
E tu che canti questa storia abietta
non lacrime, ne' gemiti o lamenti
solo queste parole e questi intenti
enuncia: basta morti e basta guerre.
E basta eserciti e basta guerre
e basta armi e ancora basta guerre.
Possa venire il tempo della pace.
Possa venir quel tempo, e tu lo affretta.
Sanala tu la piaga edace, netta
tu i volti e i cuori, spezza tu l'artiglio.
Dell'umanita' intera figlia, figlio.
*
Quelli che...
"ceux qui donnent a' boire aux chevaux
ceux qui regardent leur chien mourir"
(Jacques Prevert, Tentative etc., 1931)
Quelli che ti schiacciano sotto lo scarpone chiodato e quando urli dal dolore
dicono che sei troppo ribelle per meritare di vivere.
Quelli che sono per la pace e votano i crediti di guerra.
Quelli che non e' successo niente, non e' mai successo niente,
e nel frattempo Auschwitz e Hiroshima.
*
Capriole
Ripristiniamo, per favore, la logica.
Il problema non sono otto parlamentari che votano contro la guerra.
Il problema sono mille parlamentari che votano a favore della guerra.
Il problema non sono otto parlamentari fedeli alla Costituzione.
Il problema sono mille parlamentari che violano la Costituzione.
*
L'argomento dell'arreso
"Tanto, se non voto a favore della guerra io, vota a favore della guerra qualcun altro".
Cosi' dicono anche tutti i membri di tutti i plotoni di esecuzione.
*
La gaia guerra cotnro il terrorismo
"Insomma, lei voleva esserci perche' l'Italia non finisse ancora una volta in serie B rispetto ai paesi che contano"
(Federico Rampini, in Massimo D'Alema, Kosovo. Gli italiani e la guerra. Intervista di Federico Rampini, Mondadori, Milano 1999, p. 22)
Mentre gli offrono mazzi di microfoni
gli addetti alla propaganda del Reich
l'obliquo ministro della macelleria
dismesso il grembiale
sorride ironico sotto i baffi da guappo
nei guanti fremono riposano gli artigli
in pantofole
comanda i plotoni d'esecuzione
lievemente del capo con un cenno
rassicurante.
E quando rigidi come stoccafissi
vestiti di legno i nostri ragazzi
a casa torneranno dal gran gioco
non manchera' di certo di commuoversi
del grave pondo che e' saper governare
e di come lui sappia sostenerlo splendido.
Annuncia querulo il portavoce del governo:
"Chiunque mangera' un brano di carne
umana, un sottosegretariato in premio
ricevera', ed un telecomando.
Vogliamo che tutti siano felici".
Batton le mani gli addetti alla security,
i valletti da camera, i gentiluomini tutti.
*
Messe alla prova
Messe alla prova
molte persone cedono
ma voi dovete rimanere saldi.
Continuare ad avere pieta'
scegliere ancora la parte delle vitime
chiamare omicidio l'omicidio.
Non riconoscerete piu' vecchi compagni
che avranno fatto tristo il compromesso
e antichi gabbamondo finalmente
avranno gettato per sempre la maschera.
V'inviteranno a unirvi al laido coro
all'empia teoria di ferro e zanne
ebbri sul tirso straziate recando carni.
Ma voi dovete rimanere forti
in cio' che e' vero e che sempre resta giusto:
che uccidere e' un crimine
che la guerra di tutti i crimini e' il supremo
che chi cede alla guerra cede al fascismo.
Sara' tristissimo veder cadere
ed arruolarsi amici molto cari
sara' tristissimo non essere riusciti
a trattenerli dal gettarsi nell'abisso.
Ma voi dovete rimanere onesti:
fare il male non e' cosa buona
se pur tanti votano la strage
quella strage resta disumano un crimine.
Le fanfare cercheranno di stordirvi
di distogliervi lo sguardo dalle carni
lacerate degli uccisi dalle truppe.
Cercheranno di convincervi che e' giusto
l'assassinio quando giova a chi e' al governo
e deve essere la sete degli dei
soddisfatta a tempo debito. Diranno
che le vittime che fa la nostra parte
non avevano diritto di scampare.
Vi offriranno ricche vesti e unguenti rari
per un vostro lieve cenno di consenso.
Messe alla prova
molte persone cedono
ma voi dovete rimanere integri
compassionevoli dovete rimanere
voi non siete tigri.
*
La guerra e' il terrorismo
Non puo' darsi una "guerra contro il terrorismo".
La guerra e' il terrorismo.
*
La guerra di sinistra
La guerra di sinistra uccide ma delicatamente
la guerra di sinistra usa la tortura ma prima chiude la porta
la guerra di sinistra fa le stragi compassionevoli
la guerra di sinistra e' umanitaria e multilaterale
la guerra di sinistra non e' neppure proprio guerra: per questo Berlusconi la vota.
*
Quando, quando, quando, quando
Quando la guerra la fanno i palestinesi, sono terroristi.
Quando la guerra la fa lo stato di Israele, e' terrorista.
Quando la guerra la fanno i ceceni, sono terroristi.
Quando la guerra la fa la Russia, e' terrorista.
Quando la fanno gli Usa, la Nato e l'Italia, allora e' civilta' e democrazia.
*
Di buon cuore gli assassini
Di buon cuore gli assassini
fanno guerre umanitarie
per salvare i piu' meschini
dalle idee totalitarie.
I governi piu' sapienti
sanno quel che occorre e vale:
romper ossa, spezzar denti
all'indigeno permale.
E per fare meglio e prima
bombe e mine fanno all'uopo:
con i morti si concima
e il raccolto verra' dopo.
Se lo stolido innocente
va a ficcarsi sotto il fuoco
sua e' la colpa, l'insipiente
non capisce il grande gioco.
Ah, la guerra sola igiene
per un mondo stanco e lercio
a cui inietta nelle vene
morte e libero commercio.
Di buon grado gli assassini
fan le stragi umanitarie:
sterminando anche i bambini
aboliscon la barbarie.
*
Orsu' gioiscano gli assassinati afgani
Orsu' gioiscano gli assassinati afgani
che non e' vano il loro sacrificio
giacche' in Italia consolida il governo.
Non piangano le madri i figli uccisi
inorgogliscano anzi, che l'italico
governo gode di salda fiducia
a cosi' poco prezzo.
Plaudano anzi, plaudano i superstiti
e siano grati: questa e' civilta',
questa e' democrazia.
E abbiamo pure vinto i mondiali.
*
Tutti i fuochi, il fuoco
Tutti i fuochi, il fuoco.
Tutte le stragi, una stessa strage.
Tutte le guerra, contro l'umanita' intera.
Cessate il fuoco.
*
In epigrafe a "Gli assassini al lavoro"
"Intento al sordido lavoro suo
pretende l'assassino gentilezza"
(Misone, frag. apocr., 1)
*
Nozze di sangue a Cana
Non c'era piu' vino. Le brocche
vuote. Non c'era piu' acqua, ne' luce.
La sete, immensa.
Scendevano lampi dall'alto dei cieli
come nei vecchi film di fantascienza.
Gracchiavano radio comandi stranieri.
Un'immensa platea assisteva
dalle televisioni satellitari
al grande spettacolo del mondo
spazzolato a colpi di grattugia.
Di cosa potremo riempire le coppe
perplesso chiedevasi il maestro
di cerimonie.
Di cosa gli otri afflosciati, di cosa
colmare l'arsura, l'ebbrezza
come spandere ancora
in questa festa?
Occupate le linee del telefono
nessuna pizzeria a portata di mano,
nessun minimarket a un tiro
di schioppo, solo
crateri lunari, e polvere e polvere.
Com'e' difficile oggi la vita
non e' come pare in televisione.
*
A chi si e' arreso
La cosa la piu' triste e la piu' buffa
sono quelli che votano per la guerra
sostenendo di farlo per opporsi alla guerra.
No, la cosa piu' buffa e piu' triste
sono quelli che neppure votano eppure
tanto si sono sbracciati perche'
proseguisse la partecipazione alla guerra.
No, no, la cosa piu' sordida e demente
sono quelli che dicono che quelli
che si oppongono alla guerra sono quelli
i veri guerrafondai, gli autentici stragisti:
perche' alla guerra opponendosi aiutano
non si sa bene cosa ma certo qualcosa
di immondo e di contrario al mondo libero,
al libero mercato, all'impero del bene.
E' prevista la mancia competente
in incarichi, in biglietti, in comparsate.
Chi vuole verra' iscritto nel corteo
dei caudatari dei maggiori dignitari.
Per tutti un bel viaggio-premio a Disneyland
o a Saigon, a scelta.
*
Ai vecchi compagni
E dico a voi, compagni di un tempo
quando tutto ci pareva da cambiare
e nessuna ingiustizia tollerabile.
Cosa siete diventati nel frattempo?
E' davvero bastato che vi dessero
qualche stelletta, qualche prebenda
qualche incarico, cattedra, bastone
perche' vi tramutaste in quel sistema
che dicevate essere oppressivo?
Bastava davvero cosi' poco
per convertirvi alla guerra e al fascismo?
Guardo stanotte la pioggia che cade
da un cielo nero come di pece
e mi dico felice di essere restato
povero, e che i miei pochi amici
son quasi tutti dal vostro mondo esclusi,
gente che campa di magri espedienti
e tutte le conosce le ferite.
Ma ancora posso parlare, la mia
parola ha ancora un valore:
non ho fatto morire nessuno
a nessuno ho sottratto un boccone
con gli stragisti non ho combinato affari
degli schiavisti al desco non mi sono accomodato
agli affamatori non ho retto il sacco
non ho mai detto la parola disonesta
sono ancora un compagno. Voi no.
*
Dal barbiere
Mi ha detto stamani il barbiere che a Londra
sarebbe stata sventata una serie
di attentati terroristici.
Se e' vero ne sono felice:
di ogni vita salvata sono lieto.
Ho chiesto chi fossero le brave persone
che avevano salvato tante vite:
saputo che si trattava nientemeno
che della celebre polizia di Scotland Yard
subito ho avuto la buona ispirazione:
mandiamoli presto in Iraq, in Afghanistan,
salvino anche li' le molte persone
che il terrorismo angloamericano
e quello fondamentalista (a lungo
dagli angloamericani allevato)
uccidono giorno dopo giorno.
E ne arrestino a Washington e a Londra
i mandanti che tutti conosciamo.
*
Domande
Chi ha ucciso il ragazzo italiano a Gerusalemme?
Chi ha ucciso i condomini di Cana?
Chi ha ucciso la gente di Falluja?
Chi ha ucciso Marianella Garcia?
Chi ha ucciso Steve Biko?
Chi ha ucciso gli insorti di Budapest?
Chi ha ucciso quelli del primo maggio a Portella?
Chi ha ucciso in un lampo la gente di Hiroshima?
Chi ha ucciso i milioni di donne e di uomini deportati nei lager?
Chi ha ucciso la Rosa Rossa?
Chi disse Dio riconoscera' i suoi?
Chi disse al fratello andiamo nei campi?
Quante domande,
la stessa risposta.
Esseri umani uccisero esseri umani.
Possa venire il tempo della pace.
E tu l'affretta il tempo della pace,
a tutti gli omicidi tu contrasta.
*
Il no e il si'
"Dov'era il no faremo il si'"
(Franco Fortini, Sull'aria dell'Internazionale)
E' buona cosa il cessate il fuoco. Ma non basta, occorre il disarmo.
E' buona cosa l'interposizione. Ma non basta, occorre che sia nonviolenta.
E' buona cosa che cessi la guerra. Ma non basta, occorre costruire la pace.
E' buona cosa la diplomazia. Ma non basta, occorre la giustizia.
E' buona cosa non uccidere. Ma non basta, occorre salvare le vite.
*
Padri, figlie
Padri che uccidono figlie.
Mariti che uccidono mogli.
Fidanzati che fidanzate uccidono.
Il professionista pedofilo. E il prete.
Il proletario razzista a caccia di schiave nere.
Il branco.
Il magistrato comprensivo.
Il branco.
Bianchi, neri, europei, asiatici, consumisti e rigoristi,
cattolici e musulmani, del Milan e della Juve, discotecari e filarmonici,
austeri padri di famiglia e yuppies senza inibizioni.
Il patriarcato e' gia' la guerra.
Il maschilismo e' gia' il fascismo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
La nonviolenza: femminile, plurale.
*
Una quartina a Marienbad
Senza opposizione alla guerra non c'e' nonviolenza.
Senza opposizione agli eserciti non c'e' nonviolenza.
Senza opposizione alle armi non c'e' nonviolenza.
Essa e' la lotta contro tutte le guerre, gli eserciti, le armi.
*
Alle persone che s'incotnreranno ad Assisi il 26 agosto
Sara' detto chiaro e tondo che la guerra
e' un crimine, che essa consiste
nel far morire esseri umani?
Sara' detto che gli eserciti sono
della guerra lo strumento, dell'uccidere?
Sara' detto che le armi sono sempre
dell'umanita' il nemico, e chi le porta
dell'uccidere si fa servo e strumento?
Sara' detto che il governo che la guerra
vuole e muove, che il governo
che l'esercito mantiene e privilegia, che le armi
non proibisce, quel governo
non e' il nostro governo, e' il governo
degli assassini ancora?
Sara' detto che occorre la scelta
nonviolenta, l'azione nonviolenta,
che la lotta occorre
contro ogni violenza, la lotta
che abolisce le guerre, gli eserciti, le armi?
7. INIZIATIVE. MAO VALPIANA: PROSEGUE IL DIGIUNO CONTRO LA GUERRA E CONTRO IL NUCLEARE
[Ringraziamo Mao Valpiana (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) per questo intervento.
Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive e ha lavorato come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"), e' segretario nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del consiglio direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Con Michele Boato e Maria G. Di Rienzo ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Minime" n. 255 del 27 ottobre 2007; un'altra recente ampia intervista e' in "Coi piedi per terra" n. 295 del 17 luglio 2010]
E' giunto al quarto giorno il digiuno collettivo a staffetta "per opporsi alla guerra e al nucleare". Giovedi' 31 marzo e' il quinto giorno e si proseguira' sicuramente fino a sabato 2 aprile, giorno della manifestazione nazionale a Roma e di innumerevoli iniziative in molte citta' d'Italia.
Ogni singola adesione e' una goccia che scava la pietra della propaganda bellica.
Chi desidera aderire, lo comunichi a: azionenonviolenta at sis.it
Di seguito l'elenco dei digiunanti aggiornato alle ore 18 del 30 marzo 2011.
*
Hanno finora aderito nei giorni scorsi: Mao Valpiana (Verona), Caterina Del Torto (Ferrara - Verona), Elisabetta Pavani (Ferrara), Raffaella Mendolia (Mestre - Venezia), Sergio Paronetto (Verona), Daniele Lugli (Ferrara), Maddalena Soffi (Verona), Domenico Letizia (Caserta), Alessandro Pizzi (Viterbo), Luca Giusti (Genova), Massimiliano Pilati (Trento), Piercarlo Racca (Torino), Angela Dogliotti Marasso (Torino), Enrico Peyretti (Torino), Rocco Pompeo (Livorno), Caterina Bianciardi (Livorno), Mirella Martini (Mestre - Venezia), Vincenzo Benciolini (Verona), Gabriella Falcicchio (Bari), Albachiara Orlando e Stefano Daga (Oristano), Gavina Galleri (Cagliari), Giovanni e Graziella Ricchiardi (Torino), Mira Mondo (Condove - Torino), Claudia Pallottino e Massimiliano Brignone (Torino), Evelina Savini (Jesi), Angela Genco (Jesi), Angela Liuzzi (Jesi), Pier Cesare Bori (Bologna), Marzia Manca (Cagliari), Tommaso Gradi (Ferrara), Laura Cappellari (Pedavena - Verona), Aurora Bedeschi (Ferrara), Marco Baleani (Gubbio), Silvana Valpiana (Verona), Claudia Capra (Brescia), Paolo Predieri (Brescia), Adriano Moratto (Brescia), Anna Zonari (Ferrara), Tiziana Valpiana (Verona), Marina Nardovino (Verona).
Proseguono giovedi' 31 marzo Rocco Pompeo (Livorno), Carmine Buro (Prato); venerdi' primo aprile Pietro Del Zanna (Poggibonsi), Pierpaolo Loi (Monserrato - Cagliari); Evelina Savini (Jesi), Angela Genco (Jesi), Angela Liuzzi (Jesi) porteranno avanti il digiuno a staffetta, alternandosi, fino alla fine della guerra.
8. INIZIATIVE. CON ALBERT EINSTEIN E BERTRAND RUSSELL CONTRO TUTTE LE GUERRE
[Riceviamo e diffondiamo]
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo aderisce alla mobilitazione nazionale contro tutte le guerre che si svolgera' sabato 2 aprile 2011 promossa da Emergency sulla base della condivisione dello storico appello di Albert Einstein e Bertrand Russell del 1955.
Il comitato invita tutte le persone di volonta' buona ad impegnarsi per la pace, contro tutte le uccisioni, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Vi e' una sola umanita', e vi e' una sola Terra casa comune dell'umanita' intera. Solo la pace salva le vite.
*
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 30 marzo 2011
9. INIZIATIVE. ARSENICO: QUID AGENDUM
[Riceviamo e diffondiamo]
Le persone partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza che si svolgono settimanalmente presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo confermano l'impegno per la prosecuzione dell'iniziativa per ottenere la completa dearsenificazione dell'acqua da bere, ed in particolare per ottenere che in tutti i Comuni in cui l'acqua erogata nelle case supera la concentrazione di arsenico di 10 microgrammi per litro di acqua le amministrazioni comunali si impegnino immediatamente a:
1. emettere ordinanze di non potabilita', affinche' i cittadini non si avvelenino;
2. realizzare al piu' presto impianti di dearsenificazione che dearsenifichino alla fonte tutte le acque che giungono nelle case come potabili; e' possibile farlo con risultati adeguati, in tempi brevi e con costi contenuti;
3. durante la realizzazione dei dearsenificatori fornire acqua con autobotti all'intera popolazione, agli esercizi produttivi, ai servizi;
4. informare finalmente in modo onesto la popolazione: l'arsenico e' un veleno e l'obiettivo finale delle istituzioni deve essere fornire acqua del tutto priva di arsenico.
*
Le persone partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza che si svolgono settimanalmente presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo
Viterbo, 30 marzo 2011
10. RIFLESSIONE. LAGO DI VICO: IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI
La situazione delle acque del lago di Vico e' da anni gravissima.
E dal bacino lacustre attingono i pubblici acquedotti che recano l'acqua nelle case.
Pubblici amministratori insensati ed irresponsabili invece di intervenire adeguatamente hanno preferito mentire, occultare, mistificare, rinviare provvedimenti indispensabili: cosi' contribuendo a mettere in pericolo e a danneggiare la popolazione.
E mentre perdura questa insostenibile situazione, gli avvelenatori ed i loro complici minacciano ed aggrediscono quanti si impegnano a difendere la legalita', i diritti dei cittadini, la salute e l'ambiente, il territorio ed il bene comune.
E' necessario ed urgente un intervento delle competenti magistrature, piu' volte da piu' parti da molto tempo richiesto.
Il sonno della ragione genera mostri.
11. APPELLI. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Sostenere economicamente la segreteria nazionale del Movimento Nonviolento e' un buon modo per aiutare la nonviolenza in Italia.
Per informazioni e contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
12. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"
"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.
E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".
13. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Guido Davico Bonino, Paola Mastrocola (a cura di), L'altro sguardo. Antologia delle poetesse del Novecento, Mondadori, Milano 1996, 1999, pp. 406.
14. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
15. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 511 del 31 marzo 2011
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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