Telegrammi. 464
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- Date: Sat, 12 Feb 2011 00:57:34 +0100 (CET)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 464 del 12 febbraio 2011
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Sommario di questo numero:
1. Del berlusconismo, e dei compiti nostri
2. Se non ora, quando? Appello alle donne italiane a partecipare a una giornata di mobilitazione il 13 febbraio
3. Edith Stein: Il cogliere dei valori
4. Una lettera aperta al Segretario Generale delle Nazioni Unite
5. Si e' svolto l'11 febbraio a Viterbo un incontro di studio
6. Per sostenere il Movimento Nonviolento
7. "Azione nonviolenta"
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. DEL BERLUSCONISMO, E DEI COMPITI NOSTRI
1. Il berlusconismo e' questo: la prostituzione della dignita' umana al potere corrotto. La mercificazione schiavista dei corpi e delle esistenze umane all'astratto, disumanato comando del capitale, e al concreto, disumanato comando del privilegio.
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2. Il berlusconismo e' questo: la televisione che ti vomita negli occhi e nella mente e nel cuore le piu' oscene menzogne e vilta', gli orrori piu' devastanti, piu' contaminanti. La societa' dello spettacolo, fase suprema dell'imperialismo.
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3. Il berlusconismo e' il fascismo adeguato allo sviluppo attuale delle tecnologie del consenso e della barbarie.
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4. Cosi' abissale e pervasiva e' la disumanita' del berlusconismo che anche quella frazione della classe dominante che si pretende antiberlusconiana e' invece di esso berlusconismo puro riflesso, ad esso berlusconismo omologata, parimenti malvagia, parimenti totalitaria, parimenti portatrice di una disumana violenza.
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5. Del berlusconismo cosi' abissale e pervasiva e' la capacita' di corruzione, di degradazione, che esso si fa weltanschauung e koine' della societa' intera, specchio accecante e orizzonte totalitario di una pubblica opinione plagiata e ridotta a folla plebea compiaciuta della sua irrazionalita', della sua volgarita', del suo instupidimento.
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6. Ma soprattutto e innanzitutto, ovvero nel suo nucleo generativo, nella sua intima essenza, il berlusconismo e' la forma piu' nuda della violenza ideologica e pratica del maschilismo e del patriarcato: la violenza onnipervasiva ed onnidistruttiva del maschilismo e del patriarcato, la violenza assassina del maschilismo e del patriarcato.
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7. Sconfiggere il berlusconismo sara' compito di lunga lena.
Ma frattanto possiamo e dobbiamo almeno contrastare e far cadere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, con l'affermazione della legalita' e della democrazia - il governo golpista berlusconiano, il regime della corruzione berlusconiano; il governo berlusconiano del colpo di stato razzista e della guerra assassina, il governo berlusconiano del maschilismo e del patriarcato, della distruzione nichilista della biosfera, dell'illegalita' golpista.
Possiamo e dobbiamo almeno contrastare e far cadere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, con l'affermazione della legalita' e della democrazia - il governo golpista berlusconiano per i seguenti fondamentali motivi:
a) per contrastare il femminicidio, il sistema di dominazione del maschilismo e del patriarcato, che e' la storica radice e chiave di ogni altra oppressione; e solo lottando contro maschilismo e patriarcato si puo' finalmente riuscire a riconoscere e difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani;
b) per far cessare la guerra assassina, e contrastare riarmo e militarismo; solo la pace costruisce la pace, solo la pace salva le vite, solo la pace promuove la giustizia: e non si da' pace senza smilitarizzazione e disarmo;
c) per far cessare il regime nazista del colpo di stato razzista dal governo berlusconiano compiuto; far cessare il regime nazista che oggi in Italia perseguita milioni di esseri umani innocenti;
d) per iniziare a fermare la devastazione della biosfera, e il tempo a disposizione e' ormai poco; e senza difesa della biosfera non vi sara' vita degna per le generazioni future, non vi sara' un decente futuro per la civilta' umana, per l'umana famiglia;
e) per contrastare i poteri criminali e ripristinare legalita' e democrazia, civilta', umana convivenza.
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8. Non sara' alcun segmento del comitato d'affari della borghesia che contrastera' e sconfiggera' il regime della corruzione berlusconiano.
Sara' solo la lotta delle donne: la lotta e il pensiero delle donne.
Sara' solo la coscienza e la lotta delle classi di persone piu' espropriate, sfruttate, oppresse, denegate.
Sara' solo la scelta della nonviolenza.
Solo la scelta della nonviolenza.
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9. Combatti la disumanita', ogni disumanita': la liberazione verra'.
Scegli la nonviolenza: la verita' e la giustizia ti verranno incontro.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere, come vorresti che fosse.
Non vi e' altra politica che la misericordia.
La nonviolenza e' in cammino. Con volto e con voce di donna.
2. APPELLI. SE NON ORA, QUANDO? APPELLO ALLE DONNE ITALIANE A PARTECIPARE A UNA GIORNATA DI MOBILITAZIONE IL 13 FEBBRAIO
[Riproponiamo il seguente appello]
In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si e' scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.
Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere piu' civile, piu' ricca e accogliente la societa' in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di se', della liberta' e della dignita' femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che - va ricordato nel 150esimo dell'unita' d'Italia - hanno costruito la nazione democratica.
Questa ricca e varia esperienza di vita e' cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicita'. E cio' non e' piu' tollerabile.
Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.
Questa mentalita' e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l'immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione. Cosi', senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza.
Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignita' delle donne e delle istituzioni. Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilita', anche di fronte alla comunita' internazionale.
Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignita' e diciamo agli uomini: se non ora, quando? e' il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.
L'appuntamento e' per il 13 febbraio in ogni grande citta' italiana.
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Prime firmatarie: Rosellina Archinto, Gae Aulenti, Silvia Avallone, Maria Bonafede, Suor Eugenia Bonetti, Giulia Bongiorno, Margherita Buy, Susanna Camusso, Licia Colo', Cristina Comencini, Silvia Costa, Titti Di Salvo, Emma Fattorini, Tiziana Ferrario, Angela Finocchiaro, Inge Feltrinelli, Anna Finocchiaro, Donata Francescato, Rosetta Loy, Laura Morante, Claudia Mori, Michela Murgia, Flavia Nardelli, Valeria Parrella, Flavia Perina, Marinella Perrone, Amanda Sandrelli, Lunetta Savino, Clara Sereni, Gabriella Stramaccione, Patrizia Toja, Livia Turco, Lorella Zanardo, Natalia Aspesi, Letizia Battaglia, Associazione Dinuovo...
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Per adesioni e informazioni: e-mail: mobilitazione.nazionale.donne at gmail.com ; sito: http://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/
3. MAESTRE. EDITH STEIN: IL COGLIERE DEI VALORI
[Da Edith Stein, L'empatia, Franco Angeli, Milano 1986, 2002, 2006, p. 183.
Edith Stein, filosofa tedesca, e' nata a Breslavia nel 1891 ed e' deceduta nel lager di Auschwitz nel 1942. Di famiglia ebraica, assistente di Husserl, pensatrice tra le menti piu' brillanti della scuola fenomenologica, abbraccio' il cattolicesimo e nel 1933 entro' nella vita religiosa. I nazisti la deportarono ed assassinarono. Opere di Edith Stein: le opere fondamentali sono Il problema dell'empatia, Franco Angeli (col titolo L'empatia) e Studium; Psicologia e scienze dello spirito, Citta' Nuova; Una ricerca sullo Stato, Citta' Nuova; La fenomenologia di Husserl e la filosofia di san Tommaso d'Aquino, Memorie Domenicane, poi in La ricerca della verita', Citta' Nuova; Introduzione alla filosofia, Citta' Nuova; Essere finito e Essere eterno, Citta' Nuova; Scientia crucis, Postulazione generale dei carmelitani scalzi. Cfr. anche la serie di conferenze raccolte in La donna, Citta' Nuova; e la raccolta di lettere La scelta di Dio, Citta' Nuova, Roma 1974, poi Mondadori, Milano 1997. Opere su Edith Stein: per un sintetico profilo cfr. l'"invito alla lettura" di Angela Ales Bello, Edith Stein, Edizioni S. Paolo, Cinisello Balsamo 1999 (il volumetto contiene un breve profilo, un'antologia di testi, una utile bibliografia di riferimento). Lavori sul pensiero della Stein: Carla Bettinelli, Il pensiero di Edith Stein, Vita e Pensiero, Milano 1976; Luciana Vigone, Introduzione al pensiero filosofico di Edith Stein, Citta' Nuova, Roma 1991; Angela Ales Bello, Edith Stein. La passione per la verita', Edizioni Messaggero di Padova, 1998, 2003; Angela Ales Bello, Edith Stein. Patrona d'Europa, Piemme, Casale Monferrato (Al) 2000. Per la biografia: Edith Stein, Storia di una famiglia ebrea, Citta' Nuova, Roma 1994, 1999; Elio Costantini, Edith Stein. Profilo di una vita vissuta nella ricerca della verita', Libreria Editrice Vaticana, Citta' del Vaticano 1987, 1998; Laura Boella, Annarosa Buttarelli, Per amore di altro. L'empatia a partire da Edith Stein, Raffaello Cortina Editore, Milano 2000]
Il cogliere dei valori e' gia' esso stesso un valore positivo.
4. DOCUMENTI. UNA LETTERA APERTA AL SEGRETARIO GENERALE DELLE NAZIONI UNITE
[Riceviamo e diffondiamo]
Al Segretario Generale delle Nazioni Unite
e per opportuna conoscenza: al Presidente della Repubblica Italiana, al Presidente della Commissione Europea, ai capigruppo parlamentari della Camera dei Deputati, ai capigruppo parlamentari del Senato della Repubblica, ai capigruppo parlamentari del Parlamento Europeo, al prefetto di Viterbo, al sindaco del Comune di Viterbo, al presidente della Provincia di Viterbo, alla Presidente della Regione Lazio, all'assessore all'ambiente del Comune di Viterbo, a tutti i consiglieri del Comune di Viterbo, all'assessore all'ambiente della Provincia di Viterbo, a tutti i consiglieri della Provincia di Viterbo, all'assessore all'ambiente della Regione Lazio, a tutti i consiglieri della Regione Lazio, al ministro della Difesa, ai mezzi d'informazione locali e nazionali
Oggetto: Segnalazione ed appello per la cessazione della guerra in Afghanistan
*
Gentili signori,
la guerra in corso in Afghanistan e' palesemente in contrasto con i principi e le norme fondamentali del diritto internazionale, con la Carta delle Nazioni Unite e con i principi-guida della politica dell'Unione Europea (e per quel che riguarda la partecipazione militare italiana anche con l'art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana).
Chiediamo che questo crimine cessi e che i paesi dell'Unione Europea cessino di partecipare alla guerra e si adoperino per una politica di pace con mezzi di pace, di disarmo e smilitarizzazione dei conflitti, di coperazione internazionale e impegno umanitario.
Solo la pace salva le vite.
La guerra e' nemica dell'umanita'.
Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione, distinti saluti,
*
le persone partecipanti all'incontro di formazione alla nonviolenza svoltosi domenica 6 febbraio 2011 presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo
Viterbo, 12 febbraio 2011
Per comunicazioni: partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza presso il centro sociale "Valle Faul", strada Castel d'Asso snc, 01100 Viterbo, e-mail: viterbooltreilmuro at gmail.com
5, INCONTRI. SI E' SVOLTO L'11 FEBBRAIO A VITERBO UN INCONTRO DI STUDIO
Venerdi' 11 febbraio 2011 a Viterbo, presso la sede del "Centro di ricerca per la pace", si e' svolto un incontro di studio.
Argomento dell'incontro una visione d'assieme dello svolgimento della storia dell'arte nell'Ottocento europeo.
L'incontro si e' svolto nell'ambito di un'iniziativa di promozione del diritto allo studio in corso da mesi.
6. APPELLI. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Sostenere economicamente la segreteria nazionale del Movimento Nonviolento e' un buon modo per aiutare la nonviolenza in Italia.
Per informazioni e contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
7. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"
"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.
E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".
8. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Augusto Cavadi, 101 storie di mafia che non ti hanno mai raccontato, Newton Compton, Roma 2011, pp. 222, euro 9,90.
*
Riletture
- Roberto Massari, Dentro e oltre gli anni '60. Culture, politica e sociologia (1960-1974), Massari Editore, Bolsena (Viterbo) 2005, pp. 608.
- Roberto Massari, Il centrismo sui generis. La polemica contro Maitan e la Quarta internazionale (1971-1979), Massari Editore, Bolsena (Viterbo) 2006, pp. 656.
- Roberto Massari, Il '77 e dintorni. Contesti politici e processi di radicalizzazione (1975-1978), Massari Editore, Bolsena (Viterbo) 2007, pp. 528.
- Roberto Massari, Rapimento Moro e declino della sinistra. L'avvio della mutazione genetica della sinistra (1978-1980), Massari Editore, Bolsena (Viterbo) 2007, pp. 592.
9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
10. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 464 del 12 febbraio 2011
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