- Telegrammi. 463
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- Date: Fri, 11 Feb 2011 13:00:11 +0100 (CET)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 463 dell'11 febbraio 2011
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Sommario di questo numero:
1. Associazione "Respirare": Il 13 febbraio in piazza contro la violenza maschilista e patriarcale
2. Se non ora, quando? Appello alle donne italiane a partecipare a una giornata di mobilitazione il 13 febbraio
3. Una lettera aperta alla Direzione generale dell'Unesco
4. Una lettera aperta all'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani
5. Si e' svolto il 10 febbraio a Viterbo un incontro di studio
6. Per sostenere il Movimento Nonviolento
7. "Azione nonviolenta"
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
1. INIZIATIVE. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": IL 13 FEBBRAIO IN PIAZZA CONTRO LA VIOLENZA MASCHILISTA E PATRIARCALE
Anche l'associazione "Respirare" condivide, sostiene e partecipa alla manifestazione "Se non ora, quando?" promossa da un appello sottoscritto da numerosissime donne, manifestazione che si svolgera' domenica 13 febbraio 2011 in molte citta' d'Italia ed anche a Viterbo.
A Viterbo la manifestazione si svolgera' dalle ore 15 alle ore 17 in largo Benedetto Croce (nei pressi di piazza del Sacrario).
Contro il regime berlusconiano della corruzione e dell'illegalita', contro la violenza maschilista e patriarcale, per la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
E quindi anche conseguentemente e necessariamente contro il razzismo, contro la guerra, contro i poteri criminali, contro la devastazione della biosfera.
*
L'Associazione "Respirare"
Viterbo, 10 febbraio 2011
L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
2. APPELLI. SE NON ORA, QUANDO? APPELLO ALLE DONNE ITALIANE A PARTECIPARE A UNA GIORNATA DI MOBILITAZIONE IL 13 FEBBRAIO
[Riproponiamo il seguente appello]
In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si e' scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.
Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere piu' civile, piu' ricca e accogliente la societa' in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di se', della liberta' e della dignita' femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che - va ricordato nel 150esimo dell'unita' d'Italia - hanno costruito la nazione democratica.
Questa ricca e varia esperienza di vita e' cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicita'. E cio' non e' piu' tollerabile.
Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.
Questa mentalita' e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l'immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione. Cosi', senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza.
Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignita' delle donne e delle istituzioni. Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilita', anche di fronte alla comunita' internazionale.
Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignita' e diciamo agli uomini: se non ora, quando? e' il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.
L'appuntamento e' per il 13 febbraio in ogni grande citta' italiana.
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Prime firmatarie: Rosellina Archinto, Gae Aulenti, Silvia Avallone, Maria Bonafede, Suor Eugenia Bonetti, Giulia Bongiorno, Margherita Buy, Susanna Camusso, Licia Colo', Cristina Comencini, Silvia Costa, Titti Di Salvo, Emma Fattorini, Tiziana Ferrario, Angela Finocchiaro, Inge Feltrinelli, Anna Finocchiaro, Donata Francescato, Rosetta Loy, Laura Morante, Claudia Mori, Michela Murgia, Flavia Nardelli, Valeria Parrella, Flavia Perina, Marinella Perrone, Amanda Sandrelli, Lunetta Savino, Clara Sereni, Gabriella Stramaccione, Patrizia Toja, Livia Turco, Lorella Zanardo, Natalia Aspesi, Letizia Battaglia, Associazione Dinuovo...
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Per adesioni e informazioni: e-mail: mobilitazione.nazionale.donne at gmail.com ; sito: http://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/
3. DOCUMENTI. UNA LETTERA APERTA ALLA DIREZIONE GENERALE DELL'UNESCO
[Riceviamo e diffondiamo]
Alla Direzione generale dell'Unesco
alla Commissione nazionale italiana per l'Unesco
e per opportuna conoscenza: al Presidente della Repubblica Italiana, al Presidente della Commissione Europea, ai capigruppo parlamentari della Camera dei Deputati, ai capigruppo parlamentari del Senato della Repubblica, ai capigruppo parlamentari del Parlamento Europeo, al prefetto di Viterbo, al sindaco del Comune di Viterbo, al presidente della Provincia di Viterbo, alla presidente della Regione Lazio, all'assessore all'ambiente del Comune di Viterbo, a tutti i consiglieri del Comune di Viterbo, all'assessore all'ambiente della Provincia di Viterbo, a tutti i consiglieri della Provincia di Viterbo, all'assessore all'ambiente della Regione Lazio, a tutti i consiglieri della Regione Lazio, alla ministra dell'Ambiente, al ministro dei Beni Culturali, al ministro della Salute, al ministro dei Trasporti, alla ministra del Turismo, ai mezzi d'informazione locali e nazionali
Oggetto: Segnalazione ed appello in difesa dell'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame; contro la realizzazione di un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge
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Gentili signori,
vi segnaliamo che l'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, di dantesca memoria, un vero e proprio bene dell'umanita', e' gravemente minacciata di irreversibile devastazione e catastrofico inquinamento da manovre speculative di selvaggia aggressione sia del territorio e dei beni naturali e culturali, sia della salute e dei diritti della popolazione locale.
Punta di lancia di questa aggressione e' il progetto dissennato ed illecito di realizzare, nel cuore di un'area cosi' unica e preziosa, un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge.
La realizzazione del mega-aeroporto nel cuore dell'area del Bulicame avrebbe come immediate e disastrose conseguenze:
a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
Quell'area va tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.
Con la presente lettera sollecitiamo tutte le istituzioni variamente competenti a un impegno in difesa di questa preziosa area, assurdamente minacciata di irreversibile devastazione, e in difesa del diritto alla salute della popolazione viterbese; un impegno che si opponga alla realizzazione di un insensato ed illegale mega-aeroporto nel cuore dell'area del Bullicame a Viterbo.
Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione, distinti saluti,
*
le persone partecipanti all'incontro di formazione alla nonviolenza svoltosi domenica 6 febbraio 2011 presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo
Viterbo, 10 febbraio 2011
Per comunicazioni: partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza presso il centro sociale "Valle Faul", strada Castel d'Asso snc, 01100 Viterbo, e-mail: viterbooltreilmuro at gmail.com
4. DOCUMENTI. UNA LETTERA APERTA ALL'ALTO COMMISSARIO DELLE NAZIONI UNITE PER I DIRITTI UMANI
[Riceviamo e diffondiamo]
All'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani
e per opportuna conoscenza: al Presidente della Repubblica Italiana, al Presidente della Commissione Europea, ai capigruppo parlamentari della Camera dei Deputati, ai capigruppo parlamentari del Senato della Repubblica, ai capigruppo parlamentari del Parlamento Europeo, al prefetto di Viterbo, al sindaco del Comune di Viterbo, al presidente della Provincia di Viterbo, alla Presidente della Regione Lazio, all'assessore all'ambiente del Comune di Viterbo, a tutti i consiglieri del Comune di Viterbo, all'assessore all'ambiente della Provincia di Viterbo, a tutti i consiglieri della Provincia di Viterbo, all'assessore all'ambiente della Regione Lazio, a tutti i consiglieri della Regione Lazio, al ministro dell'Interno, al ministro del Lavoro, alla ministra delle Pari Opportunita', ai mezzi d'informazione locali e nazionali
Oggetto: Segnalazione ed appello contro il colpo di stato razzista in Italia
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Gentili signori,
la politica governativa italiana nei confronti dei migranti si configura da anni come palesemente in contrasto con la Costituzione della Repubblica Italiana e con la Dichiarazione universale dei diritti umani.
Occorre che cessi ogni politica razzista e che si torni alla legalita' costituzionale.
Chiediamo quindi che siano aboliti i campi di concentramento, che cessino le deportazioni, che siano abrogate tutte le misure che violano i fondamentali diritti umani.
Chiediamo che sia rispettato ed inverato il diritto di ogni essere umano ad essere riconosciuto nella sua dignita', nei suoi bisogni e nei suoi diritti, ad essere accolto ed assistito, difeso e reso partecipe del bene comune e dei comuni doveri di reciproca responsabilita' e mutua solidarieta' - doveri il cui esercizio, e la fruizione dei cui esiti, l'umanita' intera comprendono.
Vi e' una sola umanita'.
La democrazia pienamente dispiegata raggiunge ed include ogni essere umano.
La civilta' giuridica pienamente dispiegata e' incompatibile con politiche di pregiudizio, discriminazione, esclusione, persecuzione, segregazione, sopraffazione e guerra.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Con la presente chiediamo un impegno di tutte le istituzioni affinche' l'Italia ritorni nell'alveo della democrazia e della civilta' giuridica, e che tutte le misure che configurano un vero e proprio colpo di stato razzista in Italia siano immediatamente e definitivamente revocate.
Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione, distinti saluti,
*
le persone partecipanti all'incontro di formazione alla nonviolenza svoltosi domenica 6 febbraio 2011 presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo
Viterbo, 11 febbraio 2011
Per comunicazioni: partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza presso il centro sociale "Valle Faul", strada Castel d'Asso snc, 01100 Viterbo, e-mail: viterbooltreilmuro at gmail.com
5. INCONTRI. SI E' SVOLTO IL 10 FEBBRAIO A VITERBO UN INCONTRO DI STUDIO
Giovedi' 10 febbraio 2011 a Viterbo, presso la sede del "Centro di ricerca per la pace", si e' svolto un incontro di studio.
Due i temi principali dell'incontro: la Costituzione della Repubblica Italiana; le elezioni del 1948.
L'incontro si e' svolto nell'ambito di un'iniziativa di promozione del diritto allo studio in corso da mesi.
6. APPELLI. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Sostenere economicamente la segreteria nazionale del Movimento Nonviolento e' un buon modo per aiutare la nonviolenza in Italia.
Per informazioni e contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
7. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"
"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.
E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".
8. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riedizioni
- Martha C. Nussbaum, La fragilita' del bene, Il Mulino, Bologna 1996, 2004, 2011, pp. VI + 832, euro 20.
9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
10. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 463 dell'11 febbraio 2011
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
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