Coi piedi per terra. 391



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 391 del 21 ottobre 2010

 

In questo numero:

1. Una lettera aperta del 10 maggio 2010 dei comitati di Ciampino, Fiumicino, Frosinone e Viterbo alla presidente della Regione Lazio

2. Il programma del XXIII Congresso nazionale del Movimento Nonviolento

3. Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Umberto Santino

4. Alcune interviste ed alcuni interventi sulla situazione della nonviolenza oggi in Italia

5. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. REPETITA IUVANT. UNA LETTERA APERTA DEL 10 MAGGIO 2010 DEI COMITATI DI CIAMPINO, FIUMICINO, FROSINONE E VITERBO ALLA PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO

[Riproponiamo ancora una volta il seguente documento]

 

Alla Presidente della Regione Lazio

ai capogruppo dell'opposizione

Oggetto: lettera aperta con richiesta di incontro in relazione all'impatto del trasporto aeroportuale (e delle strutture ad esso finalizzate) nel Lazio, e ad alcune iniziative che la Regione puo' assumere

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Gentile Presidente della Regione Lazio,

gentili capogruppo dell'opposizione al Consiglio Regionale del Lazio,

vi scriviamo in relazione all'impatto del trasporto aeroportuale (e delle strutture ad esso finalizzate) nel Lazio, e ad alcune iniziative che la Regione puo' assumere.

Vi scriviamo in forma assolutamente semplice, chiara e sintetica perche' vorremmo delle risposte altrettanto semplici, chiare e sintetiche.

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1. Ciampino

E' dimostrato dagli studi istituzionali condotti da Arpa Lazio, dal Dipartimento epidemiologico regionale e dalle Asl competenti per territorio, che a Ciampino le norme di legge non sono rispettate e che la salute dei cittadini e' in pericolo. Per questo i cittadini di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma hanno inviato quasi cinquecento esposti alla Magistratura per chiedere giustizia. I voli su Ciampino vanno immediatamente e drasticamente ridotti.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per la riduzione immediata dei voli (cosa intendiamo per immediata? Intendiamo: immediata).

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2. Fiumicino

E' dimostrato che non solo non vi e' alcuna necessita' di ampliare il sedime aeroportuale di Fiumicino, ma e' anzi del tutto evidente che il progetto della societa' Adr (Aeroporti di Roma) che prevede la cementificazione di 1.300 ettari della Riserva del litorale romano e 1.066.000 mq di servizi commerciali, si configura sostanzialmente come una mera speculazione immobiliare e finanziaria, peraltro in palese conflitto di interessi, e come una grave aggressione all'ambiente, il tutto senza nessuna reale prospettiva occupazionale e di sviluppo del territorio.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro ogni ipotesi di ampliamento del sedime aeroportuale di Fiumicino.

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3. Frosinone

E' dimostrato che l'aeroporto di Frosinone-Ferentino non e' sostenibile nella Valle del Sacco, area dichiarata emergenza ambientale-socio-economica nel 2005. E' del tutto evidente che il progetto della societa' Adf (Aeroporto di Frosinone S.p.A.), a seguito dell'avviso di esproprio di oltre 300 ettari di territorio (in gran parte agricolo e residenziale), senza attendere il parere favorevole della Vas, si configura come una  speculazione immobiliare e finanziaria a danno dell'ambiente e dei cittadini . Visti i  pareri negativi degli organi tecnici nella Conferenza dei servizi preliminare, chiediamo un impegno della Regione per  il blocco del progetto e per il recupero dei finanziamenti pubblici fino ad ora messi in bilancio e destinarli nella bonifica e nel rilancio occupazionale della Valle del Sacco.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro la realizzazione di un mega-aeroporto a Frosinone.

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4. Viterbo

E' dimostrato che la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo avrebbe come immediate conseguenze lo scempio dell'area del Bulicame e dei preziosi beni ambientali e culturali che vi si trovano; la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; un pesantissimo inquinamento di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; uno sperpero colossale di soldi pubblici; una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo.

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5. Il trasporto, questione locale

Occorre potenziare la mobilita' sostenibile, adeguata alle esigenze del territorio e della popolazione, con tecnologie appropriate e coerenti con un modello di gestione del territorio che valorizzi e non distrugga i beni ambientali e culturali, le autentiche vocazioni produttive locali, la salute e i diritti della popolazione.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per una mobilita' locale centrata sul trasporto ferroviario, pubblico e collettivo al servizio della popolazione, nel rispetto dell'ambiente e del diritto alla salute e alla sicurezza.

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6. Il trasporto aereo, questione globale

Occorre contrastare il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, alla luce dell'eccesso di aeroporti in Italia e dell'eccesso globale di emissioni inquinanti.

Occorre ripristinare nell'ambito del trasporto aereo il rispetto di fondamentali regole e principii di legalita' e far cessare il favoreggiamento ad imprese speculative, inquinanti e violatrici dei diritti di cittadini e lavoratori.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, e per una regolamentazione del trasporto aereo che faccia cessare ogni favoreggiamento ad imprese dalla condotta inammissibile.

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Gentile Presidente della Regione Lazio,

gentili capogruppo dell'opposizione al Consiglio Regionale del Lazio,

vi saremmo assai grati di un tempestivo incontro su questi temi.

Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione e chiarimento, in attesa di un tempestivo positivo riscontro, vogliate gradire distinti saluti,

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- Il Comitato aeroporto di Ciampino per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto

- Il Comitato Fuoripista di Fiumicino

- Il Comitato No aeroporto Ferentino-Frosinone

- Il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Roma, 10 maggio 2010

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Per approfondire

Vi segnaliamo alcuni siti che propongono utili materiali di riflessione e di documentazione:

a) su Ciampino:

www.comitatoaeroportociampino.it

www.no-fly.info

b) su Fiumicino:

http://comitatofuoripista.blogspot.com

c) su Frosinone:

http://noaeroporto-ferentino-frosinone.blogspot.com

d) su Viterbo:

www.coipiediperterra.org

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Per informazioni e contatti:

a) e-mail: info at comitatoaeroportociampino.it; r.barcaroli at libero.it; comitatofuoripista at gmail.com; silvia_menozzi at virgilio.it; noaeroporto.fr at libero.it; maddalenamarco at libero.it; info at coipiediperterra.org; antonella.litta at gmail.com

b) telefono e fax: dottoressa Antonella Litta, tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126.

c) corrispondenza: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo, c/o Centro di ricerca per la pace, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo.

 

2. INCONTRI. IL PROGRAMMA DEL XXIII CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

[Dal Movimento Nonviolento (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) riceviamo e volentieri diffondiamo]

 

XXIII Congresso nazionale del Movimento Nonviolento "La nonviolenza per la citta' aperta" Brescia, 29-31 ottobre - primo novembre 2010.

Tutti i lavori si svolgono presso il Centro Saveriano di Animazione Missionaria, via Piamarta, 9 (zona via dei Musei).

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Programma

Venerdi' 29 ottobre

- ore 20,30: Dibattito aperto alla cittadinanza sul tema: "La nonviolenza per la citta' aperta" con: Massimo Tedeschi, giornalista, redattore di "Bresciaoggi"; Carlo Melegari, sociologo, direttore del Cestim, Centro Studi Immigrazione; intervistati da Massimo Valpiana, direttore di "Azione nonviolenta".

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Sabato 30 ottobre

- ore 10: Apertura, accoglienza, iscrizioni, insediamento presidenza; distribuzione cartelline. Quota di iscrizione al Congresso, euro 5,00 (non richiesta agli iscritti al Movimento Nonviolento in regola per il 2010 - sara' possibile rinnovare o iscriversi anche in quella sede).

- ore 11: Relazione del presidente; relazione del segretario; saluti delle autorita' e degli ospiti; premiazione degli studenti realizzatori del Manifesto del Congresso; inizio assemblea plenaria.

- ore 13: Buffet.

- ore 15-18,30: Proseguimento dell'Assemblea plenaria.

- ore 18,30-19,30: Presentazione delle Commissioni da parte dei conduttori: Educazione aperta, nella citta' e nella scuola, Elena Buccoliero, Caterina Del Torto; Ecologia politica per fermare il nucleare, Mao Valpiana, Rocco Pompeo; La nonviolenza per la liberazione dalle mafie, Pasquale Pugliese, Daniele Lugli; Gli strumenti per l'agire del Movimento, Mao Valpiana, Piercarlo Racca; L'antimilitarismo oggi: disarmo e corpi di pace, Renato Fiorelli, Adriano Moratto; Per una nuova convivenza nella citta' aperta, Pasquale Pugliese, Elena Buccoliero, Enrico Pompeo. L'obiettivo delle commissioni e' definire gli obiettivi di lavoro del Movimento Nonviolento per i prossimi tre anni e indicare gli strumenti di praticabilita' per conseguire questi obiettivi.

- ore 20: Cena libera.

- ore 21: Spettacolo teatrale con video e letture.

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Domenica 31 ottobre

- ore 9,30: Apertura lavori.

- ore 10-13: Lavori delle commissioni (n. 1, 2, 3).

- ore 13: Pranzo.

- ore 15: Lavori  delle commissioni (n. 4, 5, 6).

- ore 18: Dibattito in plenaria sulle commissioni.

- ore 21: Cena e serata libere (con probabile visita guidata al Castello o alla citta').

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Lunedi' primo novembre

- ore 9: Presentazione dei risultati delle commissioni; dibattito.

- ore 11: Votazioni delle mozioni emerse dalle sei commissioni.

- ore 12: Votazione della mozione generale; elezioni del Presidente, del Comitato Direttivo, del Comitato di Coordinamento.

- ore 13: Conclusioni.

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Si ricorda che il Congresso del Movimento Nonviolento e' aperto a tutti, ma possono votare solo gli iscritti.

Per informazioni: Movimento Nonviolento, sede nazionale, tel. 0458009803, Centro per la Nonviolenza di Brescia, tel. 0303229343.

Le informazioni logistiche (pernottamenti, ospitalita', vitto) saranno indicate prossimamente.

Nel numero di agosto-settembre di "Azione nonviolenta" sono state pubblicate le tracce di lavoro delle Commissioni, cosi' che ogni congressista possa partecipare in modo adeguato e portando un fattivo contributo. Il Congresso e' il massimo organo decisionale del Movimento. E' il momento di sintesi e valutazione del lavoro fatto, e di programmazione del lavoro futuro. Gli iscritti assumono la responsabilita' di contribuire - ognuno come puo' - alla realizzazione degli impegni comuni.

 

3. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO UMBERTO SANTINO

[Ringraziamo Paolo Arena (per contatti: paoloarena at fastwebnet.it) e Marco Graziotti (per contatti: graziottimarco at gmail.com) per averci messo a disposizione questa intervista a Umberto Santino.

Paolo Arena e Marco Graziotti fanno parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che si svolgono settimanalmente a Viterbo.

Umberto Santino ha fondato e dirige il Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo. Da decenni e' uno dei militanti democratici piu' impegnati contro la mafia ed i suoi complici. E' uno dei massimi studiosi a livello internazionale di questioni concernenti i poteri criminali, i mercati illegali, i rapporti tra economia, politica e criminalita'. Tra le opere di Umberto Santino: (a cura di), L'antimafia difficile, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1989; Giorgio Chinnici, Umberto Santino, La violenza programmata. Omicidi e guerre di mafia a Palermo dagli anni '60 ad oggi, Franco Angeli, Milano 1989; Umberto Santino, Giovanni La Fiura, L'impresa mafiosa. Dall'Italia agli Stati Uniti, Franco Angeli, Milano 1990; Giorgio Chinnici, Umberto Santino, Giovanni La Fiura, Ugo Adragna, Gabbie vuote. Processi per omicidio a Palermo dal 1983 al maxiprocesso, Franco Angeli, Milano 1992 (seconda edizione); Umberto Santino e Giovanni La Fiura, Dietro la droga. Economie di sopravvivenza, imprese criminali, azioni di guerra, progetti di sviluppo, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1993; La borghesia mafiosa, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; La mafia come soggetto politico, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; Casa Europa. Contro le mafie, per l'ambiente, per lo sviluppo, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; La mafia interpretata. Dilemmi, stereotipi, paradigmi, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 1995; Sicilia 102. Caduti nella lotta contro la mafia e per la democrazia dal 1893 al 1994, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1995; La democrazia bloccata. La strage di Portella della Ginestra e l'emarginazione delle sinistre, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 1997; Oltre la legalita'. Appunti per un programma di lavoro in terra di mafie, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1997; L'alleanza e il compromesso. Mafia e politica dai tempi di Lima e Andreotti ai giorni nostri, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 1997; Storia del movimento antimafia, Editori Riuniti, Roma 2000; La cosa e il nome. Materiali per lo studio dei fenomeni premafiosi, Rubbettino, Soveria Mannelli 2000; Dalla mafia alle mafie, Rubbettino, Soveria Mannelli 2006; Mafie e globalizzazione, Di Girolamo Editore, Trapani 2007; (a cura di), Chi ha ucciso Peppino Impastato, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 2008; Breve storia della mafia e dell'antimafia, Di Girolamo Editore, Trapani 2008. Su Umberto Santino cfr. la bibliografia ragionata "Contro la mafia. Una breve rassegna di alcuni lavori di Umberto Santino" apparsa su "La nonviolenza e' in cammino" nei nn. 931-934. Si veda anche la risposta alla prima domanda di questa intervista]

 

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come e' avvenuto il suo accostamento alla nonviolenza?

- Umberto Santino: Io non sono nonviolento, sono interessato alla nonviolenza soprattutto come prospettiva di soluzione pacifica dei conflitti. Sono uno studioso e un militante di formazione marxista che si e' accostato alle tematiche della nonviolenza attraverso letture ed esperienze pratiche. Ta le letture ricordo due libri, ormai introvabili, su marxismo e nonviolenza, usciti tra il 1977 e l'81, certamente interessanti ma che sembravano il tentativo di incontro tra due fedi, che mi lasciava abbastanza perplesso in un periodo della mia vita in cui avendo abbandonato la fede cattolica non avevo nessuna intenzione di imbarcarmi in altre chiese. Il marxismo mi ha dato strumenti analitici che ho cercato di combinare con altri apporti e i miei studi sulla mafia risentono di questa integrazione tra visioni teoriche diverse. Il mio concetto di borghesia mafiosa per esempio e' figlio di una elaborazione che integra una teoria marxiana delle classi con le riflessioni di Weber e altre piu' recenti sulla stratificazione sociale. Sul piano dell'esperienza l'incontro con la nonviolenza rimonta agli anni di Comiso, cioe' alle lotte per il disarmo e contro la militarizzazione atomica nei primi anni '80. A Comiso c'erano molti rappresentanti del movimento nonviolento e abbiamo avuto un buon rapporto di collaborazione. In anni piu' recenti c'e' la significativa, ma ben presto abortita, esperienza del gruppo di lavoro su nonviolenza e mafie costituitosi presso il Centro Impastato.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali personalita' della nonviolenza hanno contato di piu' per lei, e perche'?

- Umberto Santino: Non ho ne' dei ne' santi. Gandhi, Martin Luther King, Capitini, don Milani, Dolci, sono esempi interessanti ma c'e' il rischio che diventino icone.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali libri consiglierebbe di leggere a un giovane che si accostasse oggi alla nonviolenza? E quali libri sarebbe opportuno che a tal fine fossero presenti in ogni biblioteca pubblica e scolastica?

- Umberto Santino: I testi dei personaggi che prima ho ricordato. Forse sarebbe necessaria una guida alla lettura critica di qualsiasi libro, anche di quelli sulla nonviolenza. Da questo punto di vista il libro prodotto dal gruppo di Palermo su Nonviolenza e mafia  (a cura di V. Sanfilippo, Di Girolamo editore, Trapani 2005) offre qualche indicazione.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative nonviolente in corso oggi nel mondo e in Italia le sembrano particolarmente significative e degne di essere sostenute con piu' impegno?

- Umberto Santino: Non mi pare che ci siano esempi significativi, adeguati rispetto all'imbarbarimento che stiamo vivendo, una vera e propria epidemia di violenza e di illegalita', senza prospettive di uscita.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: In quali campi ritiene piu' necessario ed urgente un impegno nonviolento?

- Umberto Santino: Nella soluzione dei conflitti, a cominciare da quelli in Palestina, in Afghanistan, in Iraq. E in Italia bisognerebbe fronteggiare la barbarie berlusconiana e leghista, una forma di violenza praticata quotidianamente con la propaganda piu' volgare e menzognera.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali centri, organizzazioni, campagne segnalerebbe a un giovane che volesse entrare in contatto con la nonviolenza organizzata oggi in Italia?

- Umberto Santino: Ci sono alcune riviste, c'e' il lavoro instancabile di Peppe Sini. Credo che possa essere utile il suo e il vostro lavoro se apre un dibattito, senza preconcetti. A suo tempo ho chiesto a Peppe di aprirlo sul caso Englaro, su cui lui ha preso una posizione che non condivido. La vita umana non puo' essere scambiata per un manichino azionato da una macchina. Si ha il diritto di morire se ci si riduce ad appendice di un macchinario.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza, e quali sono le sue caratteristiche fondamentali?

- Umberto Santino: Nei miei scritti ho parlato di nonviolenza laica e possibile. Cioe' una nonviolenza depurata da fedi religiose di ogni genere e concretamente praticabile qui e ora, senza illusioni utopistiche. La definirei un metodo di risoluzione dei conflitti, mentre l'altra definizione che  la vuole ricerca della Verita' mi sembra troppo legata a credi religiosi che invece di unire dividono.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e femminismo?

- Umberto Santino: Non credo che ci sia stato un rapporto. Dopo un periodo di separatismo ingenuo  e alquanto bellicoso il femminismo e' rifluito.Oggi e' tempo di escort e di mercificazione del corpo femminile e non mi pare che ci sia una reazione adeguata. Il berlusconismo ha piallato quasi tutto. Sembra di vivere  in un postribolo, in cui ci si vende, corpi e menti, al maggiore offerente.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza, impegno antirazzista e lotta per il riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani?

- Umberto Santino: L'esempio di Martin Luther King e' in gran parte dimenticato. Anche l'elezione di Obama non ha significato il superamento di ogni forma di discriminazione razziale. Oggi si fonteggiano due fanatismi identitari: quello cristiano-occidentale, rappresentato soprattutto dal papa attuale che pare uscito dal piu' buio medioevo, e il fondamentalismo islamico. Quel tanto che si richiama alla nonviolenza non e' in grado di fronteggiare i fondamentalismi contemporanei.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotta antimafia?

- Umberto Santino: A Palermo abbiamo provato a costruire una prospettiva di analisi e pratica nonviolenta nella lotta contro le mafie, il cui maggior frutto e' il libro gia' citato Nonviolenza e mafia pubblicato nel 2005, con un mio saggio. Il gruppo di lavoro, costituito nel 2003, ha svolto un buon lavoro, nel 2005 ha organizzato un convegno nazionale ma subito dopo si e' arenato, sia per divergenze tra i nonviolenti "storici" sia perche' le pratiche che suggerivano (andiamo in piazza con dei cartelli, parliamo ai mafiosi, in nome di una comune "natura umana") erano troppo senplicistice e ingenue. Ho proposto di continuare il confronto sul piano teorico, con un progetto su violenza e nonviolenza che partiva dal mondo greco, dalla Bibbia fino ai nostri giorni (un lavoro lungo una vita) ma la proposta non e' stata accolta. Si pensava di andare a convertire i mafiosi, una veste di missionario in cui non mi ritrovo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte del movimento dei lavoratori e delle classi sociali sfruttate ed oppresse?

- Umberto Santino: Il movimento operaio e contadino era solo genericamente nonviolento e si inseriva in un contesto in cui il processo di rivoluzionamento comprendeva, anzi privilegiava, pratiche di acquisizione anche violenta del potere. Oggi nessuno organizza il mondo del precariato, dei disoccupati, perche' sono crollate le prospettive piu' o meno direttamente riferibili al socialismo. Viviamo un vuoto storico e non sara' facile colmarlo, anche perche' alimentiamo rimasugli dei vecchi schemi.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte di liberazione dei popoli oppressi?

- Umberto Santino: Non mi pare che i "popoli oppressi" oggi prediligano le pratiche nonviolente. C'e' in atto un fanatismo identitario fondato sulle pratiche violente piu' barbare e irrazionali.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e pacifismo, nonviolenza e antimilitarismo, nonviolenza e disarmo?

- Umberto Santino: C'e' stato un rapporto storico, ma oggi mi pare che il pacifismo sia impotente e nessuno parla ne' tantomeno e' in grado di praticare il disarmo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione filosofica?

- Umberto Santino: Mi pare che questa e simili domande nascondano una visione totalizzante, onnicomprensiva, della nonviolenza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione delle e sulle religioni?

- Umberto Santino: Penso che le religioni siano tra le invenzioni piu' perniciose e violente della storia umana, soprattutto quelle monoteiste che sono la fonte primaria dell'intolleranza e la matrice delle guerre sante che coprono interessi tutt'altro che santi. Abbiamo raccolto il peggio di noi stessi, l'intolleranza, la voglia di prevalere con tutti i mezzi, gli abbiamo messo un'aureola e l'abbiamo chiamato Dio. il Dio geloso, il mio piu' dio del tuo. La Bibbia e' una sequela di massacri, in gran parte voluta direttamente da Dio. Il Libro di Giosue' e' il Mein Kampf dell'antichita' e molti in Israele oggi fanno riferimento ai testi biblici, in nome di una pretesa assegnazione della terra promessa da parte del loro Dio. Il cristianesimo, con il sacrificio cruento del Figlio per placare il Padre e cancellare il peccato orginale (miti tragicamente banali), non e' per niente nonviolento. E l'eucarestia simbolizza il banchetto cannibalico: per la dottrina della transustanziazione mangiamo veramente il corpo di Cristo! Ma poi ci sarebbe il discorso della montagna che salverebbe tutto, nel senso che il tutto convive con il contrario di tutto. L'islamismo non e' meno violento. Forse un discorso diverso si potrebbe fare per il buddismo. Comunque mi pare che i cultori della nonviolenza di fronte alle religioni troppo spesso giochino a scambiare i loro desideri con una realta' che li contraddice.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'educazione?

- Umberto Santino: Bisognerebbe educarsi alla nonviolenza, ma quella di cui parlavo prima: laica e possibile. Educarsi a convivere tra diversi.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'economia?

- Umberto Santino: Non mi pare che ci sia stato nessun rappporto con qualche conseguenza, ne' sul capitalismo ne' sul socialismo totalitario.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche deliberative nonviolente ha una grande importanza il metodo del consenso: come lo caratterizzerebbe?

- Umberto Santino: Il consenso si fonda su due gambe: interessi e codici culturali. La nonviolenza dovrebbe agire soprattutto sui secondi.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti presenti in Italia danno sovente un'impressione di marginalita', ininfluenza, inadeguatezza; e' cosi'? E perche' accade? E come potrebbero migliorare la qualita', la percezione e l'efficacia della loro azione?

- Umberto Santino: Sono marginali anche perche' utopici e autoreferenziali.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti dovrebbero dotarsi di migliori forme di coordinamento? E se si', come?

- Umberto Santino: Prima di coordinarsi bisognerebbe mettersi d'accordo su cosa s'intende per nonviolenza...

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti dovrebbero dotarsi di ulteriori strumenti di comunicazione? E con quali caratteristiche?

- Umberto Santino: Il problema della comunicazione oggi e' un problema per chiunque voglia comunicare qualcosa di diverso dal bombardamento berlusconiano.

 

4. MATERIALI. ALCUNE INTERVISTE ED ALCUNI INTERVENTI SULLA SITUAZIONE DELLA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA

 

Di seguito riportiamo l'elenco delle interviste e degli interventi della e sulla inchiesta sulla situazione della nonviolenza oggi in Italia condotta da Paolo Arena e Marco Graziotti apparsi fin qui su "La nonviolenza e' in cammino" nei mesi da luglio 2010 a oggi (aggiornato al 21 ottobre 2010).

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- "Telegrammi", n. 240 del 3 luglio 2010: Andrea Cozzo;

- "Telegrammi", n. 242 del 5 luglio 2010: Roberto Malini;

- "Telegrammi", n. 243 del 6 luglio 2010: Leila D'Angelo, Enzo Mazzi;

- "Telegrammi", n. 244 del 7 luglio 2010: Michela De Santis;

- "Telegrammi", n. 245 dell'8 luglio 2010: Norma Bertullacelli, Augusto Cavadi, Franca Guana;

- "Telegrammi", n. 246 del 9 luglio 2010: Michele Meomartino, Sergio Paronetto;

- "Telegrammi", n. 247 del 10 luglio 2010: Paola Mancinelli, Dacia Maraini, Helene Paraskeva;

- "Telegrammi", n. 248 dell'11 luglio 2010: Omero Caiami Persichi, Mimma Ianno' Latorre;

- "Telegrammi", n. 249 del 12 luglio 2010: Benito D'Ippolito, Marco Palombo, Piercarlo Racca, Carlo Schenone, Alberto Castiglione;

- "Telegrammi", n. 250 del 13 luglio 2010: Maria G. Di Rienzo, Roberto Mazzini, Marilena Spriano;

- "Coi piedi per terra", n. 291 del 13 luglio 2010: Laura Tussi (parte prima);

- "Telegrammi", n. 251 del 14 luglio 2010: Paolo Cacciari, Giobbe Santabarbara;

- "Coi piedi per terra", n. 292 del 14 luglio 2010: Mario Di Marco, Laura Tussi (parte seconda e conclusiva);

- "Telegrammi", n. 252 del 15 luglio 2010: Gino Buratti;

- "Telegrammi", n. 253 del 16 luglio 2010: Letizia Lanza, Paolo Predieri;

- "Coi piedi per terra", n. 294 del 16 luglio 2010: Eleonora Bellini, Alessio Di Florio;

- "Telegrammi", n. 254 del 17 luglio 2010: Luisa Mondo, Anselmo Palini;

- "Coi piedi per terra", n. 295 del 17 luglio 2010: Mao Valpiana;

- "Telegrammi", n. 255 del 18 luglio 2010: Benito D'Ippolito, redazionale, Carla Biavati;

- "Coi piedi per terra", n. 296 del 18 luglio 2010: Nicoletta Crocella;

- "Telegrammi", n. 256 del 19 luglio 2010: Raffaele Mantegazza;

- "Telegrammi", n. 257 del 20 luglio 2010: Matteo Renato Dabascio;

- "Telegrammi", n. 258 del 21 luglio 2010: Daniela Musumeci;

- "Telegrammi", n. 260 del 23 luglio 2010: redazionale, Marina Martignone;

- "Telegrammi", n. 261 del 24 luglio 2010: Marilena Salvarezza;

- "Telegrammi", n. 262 del 25 luglio 2010: Peppe Sini, Franca Bimbi, Sonia Giardina, Giorgio Montagnoli;

- "Coi piedi per terra", n. 303 del 25 luglio 2010: Franca Maria Bagnoli;

- "Telegrammi", n. 263 del 26 luglio 2010: Sandro Canestrini, Alberto Camata, Christiana Soccini, Paola Pavese;

- "Telegrammi", n. 264 del 27 luglio 2010: Enrico Peyretti;

- Coi piedi per terra, n. 305 del 27 luglio 2010: Alessandro Colocolli, Carlo Ruta;

- "Telegrammi", n. 266 del 29 luglio 2010: Aristarco Scardanelli;

- "Coi piedi per terra", n. 307 del 29 luglio 2010: Peppe Sini, Pierpaolo Calonaci, Antonino Drago;

- "Telegrammi", n. 267 del 30 luglio 2010: Pasquale Pugliese;

- "Telegrammi", n. 268 del 31 luglio 2010: Burbanzio Malvolenti, Assunta Signorelli;

- "Coi piedi per terra", n. 309 del 31 luglio 2010: Severino Vardacampi, Giannarosa Marino, Francesco Pullia;

- "Telegrammi", n. 269 del primo agosto 2010: Geremia Cattristi;

- "Coi piedi per terra", n. 311 del 2 agosto 2010: Paolo Borsoni;

- "Telegrammi", n. 271 del 3 agosto 2010: Arnaldo Nesti, Giuseppe Anelli, Virginia Del Re;

- "Telegrammi", n. 273 del 5 agosto 2010: Alex Zanotelli;

- "Telegrammi", n. 274 del 6 agosto 2010: Luciano Bonfrate, Nicola Lo Bianco;

- "Telegrammi", n. 275 del 7 agosto 2010: Peppe Sini, Giobbe Santabarbara, Angelo Cavagna;

- "Telegrammi", n. 276 dell'8 agosto 2010: Severino Vardacampi, Pierluigi Consorti;

- "Coi piedi per terra", n. 317 dell'8 agosto 2010: Giobbe Santabarbara, Paolo Macina;

- "Telegrammi", n. 277 del 9 agosto 2010: Nino Lisi;

- "Telegrammi", n. 278 del 10 agosto 2010: Mauro Furlotti, Daniele Lugli;

- "Coi piedi per terra", n. 319 del 10 agosto 2010: Marta Ghezzi;

- "Telegrammi", n. 279 dell'11 agosto 2010: Pia Covre, Paolo Bertagnolli, Vincenzo Puggioni;

- "Telegrammi", n. 280 del 12 agosto 2010: Catiuscia Barbarossa, Tiziano Cardosi, Francesca Fabbri;

- "Telegrammi", n. 281 del 13 agosto 2010: Giovanni Benzoni, Valter Toni, Angela Giuffrida;

- "Telegrammi", n. 282 del 14 agosto 2010: Daria Dibitonto, Achille Scatamacola;

- "Telegrammi", n. 283 del 15 agosto 2010: Vergiliano Scorticossi;

- "Telegrammi", n. 284 del 16 agosto 2010: Giuseppe Moscati;

- "Coi piedi per terra", n. 325 del 16 agosto 2010: Giulio Vittorangeli;

- "Telegrammi", n. 285 del 17 agosto 2010: Gaetano Farinelli, Gloria Gazzeri, Fredo Olivero;

- "Telegrammi", n. 286 del 18 agosto 2010: Generoso Canagliozzi;

- "Coi piedi per terra", n. 327 del 18 agosto 2010: Maria D'Asaro;

- "Telegrammi", n. 288 del 20 agosto 2010: Francesco Comina;

- "Telegrammi", n. 289 del 21 agosto 2010: Osvaldo Caffianchi;

- "Telegrammi", n. 291 del 23 agosto 2010: Crispino Scotolatori, Antonio Vigilante;

- "Telegrammi", n. 292 del 24 agosto 2010: Massimo Grandicelli; Anna Pascuzzo;

- "Telegrammi", n. 295 del 27 agosto 2010: Luigi Sandri;

- Telegrammi", numero 299 del 31 agosto 2010: Michele Boato;

- "Coi piedi per terra", numero 340 del 31 agosto 2010: Patrizia Caporossi, Alessandro Pizzi;

- "Telegrammi", numero 301 del 2 settembre 2010: Francesco de Notaris;

- "Telegrammi", numero 302 del 3 settembre 2010: Wanda Tommasi;

- "Telegrammi", numero 303 del 4 settembre 2010: Vittorio Pallotti;

- "Telegrammi", numero 304 del 5 settembre 2010: Luciano Benini;

- "Telegrammi", numero 306 del 7 settembre 2010: Anna Baluganti;

- "Telegrammi", numero 307 dell'8 settembre 2010: Mariella Cao, Mauro Cereghini, Giovanni Sarubbi;

- "Coi piedi per terra", numero 348 dell'8 settembre 2010: Giampiero Girardi;

- "Telegrammi", numero 312 del 13 settembre 2010: Carla Mariani;

- "Telegrammi", numero 313 del 14 settembre 2010: Luigi Mochi Sismondi; Bruna Peyrot; Francesco Pistolato;

- "Telegrammi", numero 315 del 16 settembre 2010: Zenone Sovilla;

- "Coi piedi per terra", numero 356 del 16 settembre 2010: Giacomo Alessandroni;

- "Telegrammi", numero 316 del 17 settembre 2010: Maria Rosaria Baldin;

- "Coi piedi per terra", numero 357 del 17 settembre 2010: Gianni Tamino;

- "Coi piedi per terra", numero 358 del 18 settembre 2010: Chiara Cavallaro;

- "Telegrammi", numero 318 del 19 settembre 2010: Agostino Letardi;

- "Coi piedi per terra", numero 359 del 19 settembre 2010: Marcello Vigli;

- "Telegrammi", numero 319 del 20 settembre 2010: Marino Marinelli;

- "Telegrammi", numero 322 del 23 settembre 2010: Antonio Mazzeo;

- "Telegrammi", numero 323 del 24 settembre 2010: Itala Ricaldone;

- "Telegrammi", numero 324 del 25 settembre 2010: Giovanni Balacco;

- "Telegrammi", numero 328 del 29 settembre 2010: Gennaro Abele Avalimi; Luca Carlini;

- "Coi piedi per terra", numero 369 del 29 settembre 2010: Annarosa Buttarelli; Peppe Sini;

- "Telegrammi", numero 329 del 30 settembre 2010: Giulio De la Pierre;

- "Coi piedi per terra", numero 370 del 30 settembre 2010: Amerigo Bigagli; Pancrazio Degnente;

- "Coi piedi per terra", numero 371 del primo ottobre 2010: Giuliano Falco;

- "Coi piedi per terra", numero 372 del 2 ottobre 2010: Livio Miccoli;

- "Telegrammi", numero 338 del 9 ottobre 2010: Stella Bertuglia;

- "Coi piedi per terra", numero 381 dell'11 ottobre 2010: Andrea Alessandrini; Onorato Delipomeni;

- "Telegrammi", numero 343 del 14 ottobre 2010: Giancarla Codrignani;

- "Telegrammi", numero 344 del 15 ottobre 2010: Farid Adly; Luciano Capitini; Marinella Correggia;

- "Coi piedi per terra", numero 385 del 15 ottobre 2010: Sergio Albesano;

- "Telegrammi", numero 345 del 16 ottobre 2010: Angela Dogliotti Marasso; Ermete Ferraro; Alberto L'Abate; Silvano Tartarini;

- "Coi piedi per terra", numero 386 del 16 ottobre 2010: Massimo Bonfatti; Alessandro Murgia; Nora Rodriguez;

- "Telegrammi", numero 346 del 17 ottobre 2010: Ivan Bettini; Pietro Lazagna; Nello Margiotta; Antonio Parisella; Fabrizio Truini; Beppe Pavan.

- "Coi piedi per terra", numero 387 del 17 ottobre 2010: Angelo Bertani; Alessandro Capuzzo; Piero P. Giorgi;

- "Telegrammi", numero 347 del 18 ottobre 2010: Liliana Boranga; Silvio Cinque; Silvano Leso; Elena Liotta; Stefano Melis; Antonella Santarelli; Olivier Turquet;

- "Coi piedi per terra", numero 388 del 18 ottobre 2010: Lino Cattabianchi; Franco Lorenzoni;

- "Telegrammi", numero 348 del 19 ottobre 2010: Davide Berruti; Vittorio Merlini; Gualtiero Via;

- "Coi piedi per terra", numero 389 del 19 ottobre 2010: Francesco Andreini; Floriana Lipparini;

- "Telegrammi", numero 349 del 20 ottobre 2010: Federico Fioretto; Vito La Fata;

- "Coi piedi per terra", numero 390 del 20 ottobre 2010: Gianluca Carmosino; Maria Luisa Paroni;

- "Telegrammi", numero 350 del 21 ottobre 2010: Davide Arnone; Monica Lanfranco; Amalia Navoni; Filomena Perna; Giorgio Beretta;

- "Coi piedi per terra", numero 391 del 21 ottobre 2010: Umberto Santino.

 

5. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at gmail.com

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COI PIEDI PER TERRA

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Numero 391 del 21 ottobre 2010

 

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