Coi piedi per terra. 374



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 374 del 4 ottobre 2010

 

In questo numero:

1. Associazione "Respirare": Le istituzioni si impegnino per il lago di Vico

2. Sergio Failla: Il 2 ottobre a Messina

3. Bruna Peyrot: Cittadinanza interiore

4. Alcune poesie di Ingeborg Bachmann tradotte da Maria Teresa Mandalari

5. Alcune poesie di Ingeborg Bachmann tradotte da Luigi Reitani

6. Una lettera aperta del 10 maggio 2010 dei comitati di Ciampino, Fiumicino, Frosinone e Viterbo alla presidente della Regione Lazio

7. Mozione per la riduzione del trasporto aereo approvata all'unanimita' dal congresso nazionale del Movimento Nonviolento tenutosi a Verona dal primo al 3 novembre 2007

8. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. APPELLI. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": LE ISTITUZIONI SI IMPEGNINO PER IL LAGO DI VICO

 

Dopo una troppo protratta disattenzione le istituzioni stanno prendendo coscienza della grave situazione delle acque del lago di Vico e della necessita' di interventi adeguati per il risanamento del bacino lacustre e per garantire il diritto alla salute e all'approvvigionamento di acqua potabile per la popolazione dei due comuni che delle acque del lago fanno uso.

Grazie al meritorio impegno di servizi pubblici, associazioni professionali e comitati della societa' civile la questione e' da mesi giunta all'attenzione di ogni grado di istituzioni, fino ai competenti Ministeri e alla Commissione Europea.

Ma tardano i concreti interventi positivi da parte dei Comuni, della Regione e del Governo nazionale. Cosa si aspetta ancora ad intervenire per risanare l'ecosistema e per garantire acqua sicuramente potabile alla popolazione?

*

L'associazione "Respirare"

Viterbo, 3 ottobre 2010

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

2. 2 OTTOBRE PER LA NONVIOLENZA. SERGIO FAILLA: IL 2 OTTOBRE A MESSINA

[Ringraziamo Sergio Failla (per contatti: sergio.failla at girodivite.it) per questo intervento.

Sergio Failla e' tra gli animatori dell'esperienza di "Girodivite"; dalla Wikipedia riprendiamo la seguente scheda: "'Girodivite' e' una testata giornalistica nata nel 1994 come supplemento a 'I Siciliani' (Ct) di Pippo Fava e Riccardo Orioles. Fondata da Sergio Failla, Massimo Riera, e da un gruppo di ragazzi di Lentini (Sr), e' uscita come mensile cartaceo fino al 1997. Dal dicembre 1994 e' sul web, tra le testate locali italiane la prima a rivolgersi al nuovo mezzo di comunicazione. Dal 1998 e' solo su web, all'indirizzo www.girodivite.it. La caratteristica di 'Girodivite' quella di una testata giornalistica che vuol fare informazione dalle 'citta' invisibili' dell'Italia, con particolar riferimento per le citta' siciliane e per i problemi del sottosviluppo e delle mafie. Attorno al 2000 si e' organizzato in network, avviando diversi progetti paralleli: Antenati storia della letteratura europea online a carattere open content; Sherazade rivista di storia delle donne; Bancarella recensione di libri economici; Zerobook rivista di recensione. Dal 2003 esce sul web come settimanale, e come cartaceo una volta l'anno. Girodivite aderisce alle creative commons, e all'idea di web collaborativo, no profit"]

 

Il 2 ottobre 2010, giornata internazionale della nonviolenza (e anniversario della nascita di Gandhi, avvenuta il 2 ottobre 1869) sono stato a Messina. Qui, la manifestazione pacifica e colorata di alcune migliaia di persone, nell'indifferenza dei media. Contro il progetto Ponte di Messina.

E' stato un modo attivo e concreto di festaggiare la nonviolenza, assieme a persone che la nonviolenza la praticano tutti i giorni. Unendo pratica e pensiero attorno a un problema concreto. Le migliaia di ragazzi, ragazze, gente di tutte le eta', i sessi e le provenienze etniche e politiche uniti assieme per ricordare e ricordarci che se ci deve essere sviluppo esso non passa attraverso le opere faraoniche e la cementificazione.

Abbiamo ricordato i 37 morti dell'alluvione dei paesi del messinese. Famiglie travolte dal fango in nome della cementificazione e delle ferite che sono state inferte alla montagna, un modo sbagliato e criminale di abitare il luogo, pensando di poter fare a meno delle leggi della natura e della sostenibilita' ambientale.

Siamo arrivati a Messina col treno da Catania. Un "regionale" sporco e malmesso - giacche' e' questa la politica di Trenitalia in Sicilia. Noi della piccola redazione di "Girodivite" - la minuscola testata con cui da quindici anni a questa parte cerchiamo di dare visibilita' alle voci e alle cose delle citta' invisibili.

Con noi Piero e Orazio, che vivono nei paesi del messinese che sono stati colpiti dall'alluvione. E a Messina i compagni e le compagne che da anni si battono - con la forza del pacifismo e delle idee - contro l'affarismo del Ponte, i poteri forti che a tutti i costi lo vogliono - contro l'evidenza stessa dell'inutilita' di un impiego cosi' ingente di risorse e di cemento.

Saro Visicaro che ho reincontrato dopo un bel po' di anni - sempre attivo, punto di riferimento per tutti noi. E tutti i ragazzi e le ragazze provenienti da Palermo, da Ragusa, da  tutte le province dell'isola. Maria Merlini, Luca Cangemi e Centineo da Catania.

Un corteo pieno di musica, di palloncini colorati, di striscioni. Sapendo noi tutti che non stavamo solo lottando contro un Ponte inutile, ma che contemporaneamente stavamo dimostrando la nostra opposizione civile e collettiva contro la malvagita' della Tav, i progetti di espansione della base di Vicenza, il progetto nefasto dell'aereoporto di Viterbo.

Perche' e' in tutti noi che stiamo appresso al problema concreto, quello che ci unisce, c'e' anche la consapevolezza che ogni problema esiste nello stesso modo e nelle stesse forme anche nelle altre citta', anche se non si chiama Ponte sullo Stretto di Messina.

Credo sia stato davvero uno splendido modo, per tutti noi, di festeggiare il 2 ottobre.

 

3. 2 OTTOBRE PER LA NONVIOLENZA. BRUNA PEYROT: CITTADINANZA INTERIORE
[Ringraziamo Bruna Peyrot (per contatti: peyrotb at libero.it) per questo suo intervento sulla Giornata internazionale della nonviolenza, intervento estratto da alcune risposte della sua intervista che abbiamo gia' pubblicato nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 313.
Per un profilo di Bruna Peyrot dalla citata recente intervista apparsa nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 313 riprendiamo la seguente breve notizia biografica "Bruna Peyrot, originaria del Piemonte, ha lavorato presso il Consolato italiano di Belo Horizonte (Brasile) come responsabile dell'Ufficio Scuola e Cultura. Studiosa di storia sociale, pubblicista, conduce da anni ricerche sulle identita', le memorie culturali e i percorsi di costruzione democratica dei singoli e dei gruppi sociali, specie comparando Europa e America Latina, continente che frequenta da oltre dieci anni. Collaboratrice di periodici e riviste, vincitrice di premi letterari, e' autrice, fra l'altro, di La roccia dove Dio chiama. Viaggio nella memoria valdese fra oralita' e scrittura (Forni, 1990); Vite discrete. Corpi e immagini di donne valdesi (Rosenberg & Sellier, 1993); Storia di una curatrice d'anime (Giunti, 1995); Prigioniere della Torre. Dall'assolutismo alla tolleranza nel Settecento francese (Giunti, 1997); Dalla Scrittura alle scritture (Rosenberg & Sellier, 1998); Una donna nomade: Miriam Castiglione, una protestante in Puglia (Edizioni Lavoro, 2000); Mujeres. Donne colombiane fra politica e spiritualita' (Citta' Aperta Edizioni, 2002); La democrazia nel Brasile di Lula. Tarso Genro da esiliato a ministro (Citta' Aperta Edizioni, 2004). Di recente pubblicazione: La cittadinanza interiore (Citta' Aperta Edizione, 2006), ipotesi che lega il diritto al senso del suo valore come autostima personale. Ultima pubblicazione: Chi e' l'America Latina. Percorsi e speranze di Unione latinoamericana, Torino, l'Harmattan. E un libro on line per Filef (www.emigrazionenotizie.org), Cartas. Lettere dal Brasile minuto per minuto. Collabora alla rivista brasiliana on line www.sul21.com.br Sito: www.brunapeyrot.net"]

Devo dire che la nonviolenza ha sempre accompagnato il mio percorso di persona e studiosa, come domanda, ricerca e infine scelta convinta e profonda. Figlia di un capo partigiano, sono stata abituata a considerare l'uso della violenza in armi come una necessita', cosi' come anche era testimoniato dagli esponenti dei vari movimenti di liberazione (specie Africa e America Latina) che ho incontrato ad Agape (Centro ecumenico della chiesa valdese) dove all'inizio degli ultimi anni Settanta sono stata residente per alcuni anni. La violenza espressa dai movimenti partigiani contro il nazifascismo, cosi' come quella, successiva, contro le dittature latinoamericane si erano imposte come risposta violenta a una situazione di distruzione dei singoli e dei popoli. Tuttavia, fra le righe di questa convinzione, in parte ereditata e in parte verificata nelle testimonianze di tanti militanti, incontrati anche per registrare le loro storie di vita nei miei progetti di storia, l'inquietudine della nonviolenza permaneva sotto forma di domanda non tanto verso chi gia' l'aveva praticata, bensi' nel come raccontarla alle nuove generazioni. E' stata la riflessione del cosa trasmettere ai nostri figli che mi ha fatto riflettere sulla necessita' di trasmettere valori di convivenza non distruttivi ed episodi del passato, anche dentro le storie di resistenze, che aprivano a nuovi percorsi, gettavano semi di luce e come tali dovevano essere valorizzati. Per esempio, scoprire la solidarieta' cattolica anche nel periodo delle persecuzioni ai valdesi o "tedeschi" buoni durante la Resistenza, proprio come  ha narrato Nuto Revelli nel suo Il disperso di Marburg.
Per me la nonviolenza e' un assunto prima di tutto educativo che permette di interrogare la coscienza individuale che poi opera scelte concrete dalla psicoterapia al diritto, al disarmo, alla filosofia alla medicina a tutto, insomma. Questa educazione deve avere alla sua base quella che ho chiamato in un mio libro recente la "cittadinanza interiore" cioe' una costellazione di consapevolezze che sono delle strade utili a capire, delle bussole per orientare al valore della persona, la quale oltre a sapere che ha dei diritti deve anche essere forte nella sua autostima, nella sua consapevolezza di esserne, potremmo dire, degna. Senza questo humus di base prosperano i rapporti sadomasochisti, e come si puo' vedere in tante cronache giornaliere o nello stesso mondo politico (destra e sinistra, sopra e sotto!) il trionfo di una relazionalita' malata. Questa mia posizione certo ha delle lacune, la piu' grande e' questa: i processi culturali, l'aspettare l'"altro" nella sua crescita, spesso e' una longue duree, come direbbe Braudel, mentre molte - troppe - sono le urgenze da risolversi subito, nei conflitti di oggi. Che fare? Non lo so...
Credo che la nonviolenza sia una ricerca continua che abbraccia tutti i campi della vita. Per me l'espressione "cittadinanza interiore" ben compendia il significato che ho imparato ad attribuirvi. Nella cittadinanza interiore - che e' anche il titolo di un mio libro - ci sono molte cose, molte consapevolezze. Io ne ho indicate dieci, fra cui: la spiritualita' nella politica e imparare a vivere nelle "lingue di mezzo", cioe' in un territorio che e' altro da me e da te, uno spazio grigio che il nostro incontro puo' fare brillare e di cui tutto e' sempre e di nuovo da ricostruire insieme perche' supera i nostri rispettivi limiti. Questa e' interculturalita' attiva che comincia da quando ci svegliamo al mattino e andiamo a comprare il pane, quando incontriamo lo "straniero" (ma quante parti ancora straniere a noi stessi abbiamo di noi!), e quando incontriamo gli amici...

 

4. MAESTRE. ALCUNE POESIE DI INGEBORG BACHMANN TRADOTTE DA MARIA TERESA MANDALARI

[Riproponiamo ancora una volta i seguenti testi estratti da Ingeborg Bachmann, Poesie, Guanda, Parma 1978, Tea, Milano 1996.

Ingeborg Bachmann, scrittrice e poetessa austriaca (Klagenfurt 1926 - Roma 1973) di straordinaria bellezza e profondita', maestra di pace e di verita'. Opere di Ingeborg Bachmann: versi: Il tempo dilazionato; Invocazione all'Orsa Maggiore; Poesie. Racconti: Il trentesimo anno; Tre sentieri per il lago. Romanzi: Malina. Saggi: L'elaborazione critica della filosofia esistenzialista in Martin Heidegger; Ludwig Wittgenstein; Cio' che ho visto e udito a Roma; I passeggeri ciechi; Bizzarria della musica; Musica e poesia; La verita' e' accessibile all'uomo; Il luogo delle donne. Radiodrammi: Un affare di sogni; Le cicale; Il buon Dio di Manhattan. Saggi radiofonici: L'uomo senza qualita'; Il dicibile e l'indicibile. La filosofia di Ludwig Wittgenstein; La sventura e l'amore di Dio. Il cammino di Simone Weil; Il mondo di Marcel Proust. Sguardi in un pandemonio. Libretti: L'idiota; Il principe di Homburg; Il giovane Lord. Discorsi: Luogo eventuale; Letteratura come utopia. Prose liriche: Lettere a Felician. Opere complete: Werke, 4 voll., Piper, Muenchen-Zuerich. Interviste e colloqui: Interview und Gespraeche, Piper, Muenchen-Zuerich. In edizione italiana cfr. almeno: Poesie, Guanda, 1987, Tea, Milano 1996; Invocazione all'Orsa Maggiore, SE, Milano 1994, Mondadori, Milano 1999; Il dicibile e l'indicibile. Saggi radiofonici, Adelphi, Milano 1998; Il buon Dio di Manhattan, Adelphi, Milano 1991; Il trentesimo anno, Adelphi, Milano 1985, Feltrinelli, Milano 1999; Tre sentieri per il lago, Adelphi, Milano 1980, Bompiani, Milano 1989; Malina, Adelphi, Milano 1973; Il caso Franza, Adelphi, Milano 1988; La ricezione critica della filosofia di Martin Heidegger, Guida, Napoli 1992; In cerca di frasi vere, Laterza, Roma-Bari 1989; Letteratura come utopia. Lezioni di Francoforte, Adelphi, Milano 1993. Opere su Ingeborg Bachmann: un'ampia bibliografia di base e' nell'apparato critico dell'edizione italiana di Invocazione all'Orsa Maggiore, cit.]

 

Il tempo dilazionato

 

S'avanzano giorni piu' duri.

Il tempo dilazionato e revocabile

gia' appare all'orizzonte.

Presto dovrai allacciare le scarpe

e ricacciare i cani ai cascinali:

le viscere dei pesci nel vento

si sono fatte fredde.

Brucia a stento la luce dei lupini.

Lo sguardo tuo la nebbia esplora:

il tempo dilazionato e revocabile

gia' appare all'orizzonte.

 

Laggiu' l'amata ti sprofonda nella sabbia,

che le sale ai capelli tesi al vento,

le tronca la parola,

le comanda di tacere

la trova mortale

e proclive all'addio

dopo ogni amplesso.

 

Non ti guardare intorno.

Allacciati le scarpe.

Rimanda indietro i cani.

Getta in mare i pesci.

Spengi i lupini!

 

S'avanzano giorni piu' duri.

 

*

 

Tutti i giorni

 

La guerra non viene piu' dichiarata,

ma proseguita. L'inaudito

e' divenuto quotidiano. L'eroe

resta lontano dai combattimenti. Il debole

e' trasferito nelle zone del fuoco.

La divisa di oggi e' la pazienza,

medaglia la misera stella

della speranza, appuntata sul cuore.

 

Viene conferita

quando non accade piu' nulla,

quando il fuoco tambureggiante ammutolisce,

quando il nemico e' divenuto invisibile

e l'ombra d'eterno riarmo

ricopre il cielo.

 

Viene conferita

per la diserzione dalle bandiere,

per il valore di fronte all'amico,

per il tradimento di segreti obbrobriosi

e l'inosservanza

di tutti gli ordini.

 

*

 

Nella bufera di rose

 

Ovunque ci volgiamo nella bufera di rose,

la notte e' illuminata di spine, e il rombo

del fogliame, cosi' lieve poc'anzi tra i cespugli,

ora ci segue alle calcagna.

 

*

 

Discorso ed epilogo

 

Non varcare le nostre labbra,

parola che semini il drago.

E' vero, l'aria e' soffocante,

la luce schiuma di acidi e fermenti,

sulla palude nereggia un velo di zanzare.

 

Ama le biccherate la cicuta.

E' in mostra una pelle di gatto:

la serpe s'avventa soffiando,

lo scorpione inizia la danza.

 

Non raggiungere le nostre orecchie,

fama dell'altrui colpa:

parola, muori nella palude

da cui la pozzanghera sgorga.

 

Parola, stai al nostro fianco

tenera di pazienza

e d'impazienza. Bisogna

che questa semina abbia fine!

 

Non domera' la bestia colui che ne imita il verso.

Chi rivela segreti d'alcova, rinunzia per sempre all'amore.

La parola bastarda serve al frizzo per immolare uno stolto.

 

Chi ti richiede un giudizio su questo straniero?

Se non richiesto lo formuli, prosegui tu il suo cammino

da una nottata all'altra con le sue piaghe ai piedi: va'! e non ritornare.

 

Parola, sii nostra,

libera, chiara, bella.

Certo, dovra' avere fine

ogni cautela.

 

(Il gambero si ritrae,

la talpa dorme troppo,

l'acqua dolce dissolve

la calce, che pietre ha filato).

 

Vieni, benevolenza fatta di voci e d'aliti,

questa bocca fortifica

quando la sua fralezza

si inorridisce e inceppa.

 

Vieni e non ti negare,

poiche' in conflitto siamo con tanto male.

Prima che sangue di drago protegga l'avversario

questa mano cadra' dentro il fuoco.

O mia parola, salvami!

 

5. MAESTRE. ALCUNE POESIE DI INGEBORG BACHMANN TRADOTTE DA LUIGI REITANI

[Riproponiamo ancora una volta i seguenti testi estratti da Ingeborg Bachmann, Invocazione all'Orsa Maggiore, SE, Milano 1994, Mondadori, Milano 1999]

 

Prender paese

 

Nella terra del pascolo giunsi

quand'era gia' notte,

fiutando le cicatrici nei prati

e il vento, prima che si levasse.

L'amore piu' non pascolava,

le campane erano spente

e i cespugli affranti.

 

Un corno piantato nel terreno,

ostinato dalla guidaiola,

confitto nel buio.

 

Dalla terra lo presi,

al cielo lo levai

con piena forza.

 

Per colmare

questo paese con suoni

soffiai nel corno,

volendo nel vento incombente

e tra steli increspati

vivere di ogni origine!

 

*

 

Colle di cocci

 

Giardini in amplessi col gelo -

il pane bruciato nei forni -

fiabesco il serto di messi

e' miccia tra le tue mani.

 

Taci! Conserva i tuoi stracci,

le frasi, sgomente di lacrime,

ai piedi del colle di cocci

che i solchi sempre succinge.

 

Se tutte le brocche s'infrangono,

che resta nella brocca del pianto?

Giu' in basso crepe roventi

e lingue guizzanti di fuoco.

 

Si creano ancora vapori

tra clamori di acqua e di fuoco.

O scala di nubi, di frasi,

affidata al monte dei cocci!

 

*

 

Ombre rose ombre

 

Sotto un cielo straniero

ombre rose

ombre

su una terra straniera

tra rose e ombre

in un'acqua straniera

la mia ombra

 

*

 

Dai Canti lungo la fuga

 

XV.

 

L'amore ha un trionfo e la morte ne ha uno,

il tempo e il tempo che segue.

Noi non ne abbiamo.

 

Solo tramontare intorno a noi di stelle. Riflesso e silenzio.

Ma il canto sulla polvere dopo,

alto si levera' su di noi.

 

6. REPETITA IUVANT. UNA LETTERA APERTA DEL 10 MAGGIO 2010 DEI COMITATI DI CIAMPINO, FIUMICINO, FROSINONE E VITERBO ALLA PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO

[Riproponiamo ancora una volta il seguente documento]

 

Alla Presidente della Regione Lazio

ai capogruppo dell'opposizione

Oggetto: lettera aperta con richiesta di incontro in relazione all'impatto del trasporto aeroportuale (e delle strutture ad esso finalizzate) nel Lazio, e ad alcune iniziative che la Regione puo' assumere

*

Gentile Presidente della Regione Lazio,

gentili capogruppo dell'opposizione al Consiglio Regionale del Lazio,

vi scriviamo in relazione all'impatto del trasporto aeroportuale (e delle strutture ad esso finalizzate) nel Lazio, e ad alcune iniziative che la Regione puo' assumere.

Vi scriviamo in forma assolutamente semplice, chiara e sintetica perche' vorremmo delle risposte altrettanto semplici, chiare e sintetiche.

*

1. Ciampino

E' dimostrato dagli studi istituzionali condotti da Arpa Lazio, dal Dipartimento epidemiologico regionale e dalle Asl competenti per territorio, che a Ciampino le norme di legge non sono rispettate e che la salute dei cittadini e' in pericolo. Per questo i cittadini di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma hanno inviato quasi cinquecento esposti alla Magistratura per chiedere giustizia. I voli su Ciampino vanno immediatamente e drasticamente ridotti.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per la riduzione immediata dei voli (cosa intendiamo per immediata? Intendiamo: immediata).

*

2. Fiumicino

E' dimostrato che non solo non vi e' alcuna necessita' di ampliare il sedime aeroportuale di Fiumicino, ma e' anzi del tutto evidente che il progetto della societa' Adr (Aeroporti di Roma) che prevede la cementificazione di 1.300 ettari della Riserva del litorale romano e 1.066.000 mq di servizi commerciali, si configura sostanzialmente come una mera speculazione immobiliare e finanziaria, peraltro in palese conflitto di interessi, e come una grave aggressione all'ambiente, il tutto senza nessuna reale prospettiva occupazionale e di sviluppo del territorio.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro ogni ipotesi di ampliamento del sedime aeroportuale di Fiumicino.

*

3. Frosinone

E' dimostrato che l'aeroporto di Frosinone-Ferentino non e' sostenibile nella Valle del Sacco, area dichiarata emergenza ambientale-socio-economica nel 2005. E' del tutto evidente che il progetto della societa' Adf (Aeroporto di Frosinone S.p.A.), a seguito dell'avviso di esproprio di oltre 300 ettari di territorio (in gran parte agricolo e residenziale), senza attendere il parere favorevole della Vas, si configura come una  speculazione immobiliare e finanziaria a danno dell'ambiente e dei cittadini . Visti i  pareri negativi degli organi tecnici nella Conferenza dei servizi preliminare, chiediamo un impegno della Regione per  il blocco del progetto e per il recupero dei finanziamenti pubblici fino ad ora messi in bilancio e destinarli nella bonifica e nel rilancio occupazionale della Valle del Sacco.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro la realizzazione di un mega-aeroporto a Frosinone.

*

4. Viterbo

E' dimostrato che la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo avrebbe come immediate conseguenze lo scempio dell'area del Bulicame e dei preziosi beni ambientali e culturali che vi si trovano; la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; un pesantissimo inquinamento di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; uno sperpero colossale di soldi pubblici; una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo.

*

5. Il trasporto, questione locale

Occorre potenziare la mobilita' sostenibile, adeguata alle esigenze del territorio e della popolazione, con tecnologie appropriate e coerenti con un modello di gestione del territorio che valorizzi e non distrugga i beni ambientali e culturali, le autentiche vocazioni produttive locali, la salute e i diritti della popolazione.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per una mobilita' locale centrata sul trasporto ferroviario, pubblico e collettivo al servizio della popolazione, nel rispetto dell'ambiente e del diritto alla salute e alla sicurezza.

*

6. Il trasporto aereo, questione globale

Occorre contrastare il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, alla luce dell'eccesso di aeroporti in Italia e dell'eccesso globale di emissioni inquinanti.

Occorre ripristinare nell'ambito del trasporto aereo il rispetto di fondamentali regole e principii di legalita' e far cessare il favoreggiamento ad imprese speculative, inquinanti e violatrici dei diritti di cittadini e lavoratori.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, e per una regolamentazione del trasporto aereo che faccia cessare ogni favoreggiamento ad imprese dalla condotta inammissibile.

*

Gentile Presidente della Regione Lazio,

gentili capogruppo dell'opposizione al Consiglio Regionale del Lazio,

vi saremmo assai grati di un tempestivo incontro su questi temi.

Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione e chiarimento, in attesa di un tempestivo positivo riscontro, vogliate gradire distinti saluti,

*

- Il Comitato aeroporto di Ciampino per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto

- Il Comitato Fuoripista di Fiumicino

- Il Comitato No aeroporto Ferentino-Frosinone

- Il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Roma, 10 maggio 2010

*

Per approfondire

Vi segnaliamo alcuni siti che propongono utili materiali di riflessione e di documentazione:

a) su Ciampino:

www.comitatoaeroportociampino.it

www.no-fly.info

b) su Fiumicino:

http://comitatofuoripista.blogspot.com

c) su Frosinone:

http://noaeroporto-ferentino-frosinone.blogspot.com

d) su Viterbo:

www.coipiediperterra.org

*

Per informazioni e contatti:

a) e-mail: info at comitatoaeroportociampino.it; r.barcaroli at libero.it; comitatofuoripista at gmail.com; silvia_menozzi at virgilio.it; noaeroporto.fr at libero.it; maddalenamarco at libero.it; info at coipiediperterra.org; antonella.litta at gmail.com

b) telefono e fax: dottoressa Antonella Litta, tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126.

c) corrispondenza: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo, c/o Centro di ricerca per la pace, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo.

 

7. REPETITA IUVANT. MOZIONE PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO APPROVATA ALL'UNANIMITA' DAL CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO TENUTOSI A VERONA DAL PRIMO AL 3 NOVEMBRE 2007

[Riproponiamo ancora una volta il seguente documento]

 

Il Congresso del Movimento Nonviolento

- impegnato nella difesa della biosfera fortemente minacciata dal surriscaldamento del clima;

- consapevole del pesante contributo che al surriscaldamento del clima da' il trasporto aereo;

- cosciente altresi' che il trasporto aereo costituisce una forma di mobilita' altamente inquinante e devastante per l'ambiente e dannosa per la salute e il benessere delle persone, fortemente energivora, interna ad un modello di sviluppo ecologicamente insostenibile, assai costosa per l'intera collettivita' locale e l'intera umanita' vivente che in larghissima parte neppure ne fruisce;

esprime sostegno ai movimenti che si impegnano per la drastica riduzione del trasporto aereo;

ed in tal ambito sostiene i movimenti e le iniziative che con la scelta della nonviolenza e la forza della democrazia, in difesa della legalita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani:

a) si oppongono alla realizzazione di nuovi aeroporti (e all'ampliamento degli aeroporti esistenti) laddove non ve ne sia una vera necessita' ma essi siano realizzati per promuovere forme di turismo "mordi e fuggi" legate a una fruizione consumista, alienata, usurante e mercificata dei beni ambientali e culturali, e ad un'esperienza del viaggiare che non sia arricchimento di conoscenza ma asservimento agli imperativi delle agenzie della narcosi pubblicitaria;

b) si impegnano per la riduzione drastica ed immediata del carico di voli dei sedimi aeroportuali collocati a ridosso di centri abitati gia' pesantemente gravati e fin soffocati dall'attivita' aeroportuale;

c) chiedono la cessazione dello sperpero di pubblico denaro per finanziare le compagnie aeree;

d) chiedono che cessino le agevolazioni e le esenzioni fiscali alle compagnie aeree;

e) si oppongono alle condotte gravemente antisindacali e violatrici dei diritti dei lavoratori messe in atto da eminenti compagnie aeree;

f) difendono il diritto alla salute, i beni culturali e ambientali, gli ecosistemi locali e l'ecosistema planetario, i diritti dell'umanita' presente e delle generazioni future, minacciati dal dissennato incremento del trasporto aereo;

g) si impegnano per il rigoroso rispetto della legislazione in materia di difesa dell'ambiente, della salute, dei beni comuni;

h) chiedono che tutte le strutture aeroportuali realizzate e realizzande siano sottoposte senza eccezioni alla dirimente verifica della compatibilita' con quanto disposto dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale (Via) e di Valutazione ambientale strategica (Vas);

i) si oppongono alle attivita' militari che violano l'art. 11 della Costituzione e ad ogni ampliamento delle basi aeronautiche militari, e particolarmente alla presenza e all'ampliamento di basi aeronautiche militari di stati stranieri e di coalizioni intese a, o impegnate in, attivita' belliche che la Costituzione ripudia;

l) promuovono forme di mobilita' sostenibile, modelli di sviluppo autocentrati con tecnologie appropriate, scelte economiche ecocompatibili, eque e solidali;

m) promuovono una cultura della mobilita' e del viaggio sostenibile, conviviale, solidale, aperta all'incontro e all'ascolto reciproco, rispettosa delle persone e dell'ambiente;

n) si impegnano per la riduzione del surriscaldamento climatico e per la difesa della biosfera.

 

8. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at gmail.com

Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 374 del 4 ottobre 2010

 

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