Coi piedi per terra. 358
- Subject: Coi piedi per terra. 358
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 18 Sep 2010 09:49:16 +0200
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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in
cammino"
Numero 358 del 18 settembre
2010 In questo numero:
1. Paola
Mancinelli: Dell’ospitalita’
2. Verso il 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza
3. Paolo Arena e Marco
Graziotti intervistano
Chiara
Cavallaro
4. Elena Pulcini: Il senso del mondo
5. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
1. EDITORIALE. PAOLA MANCINELLI: DELL'OSPITALITA' Ringraziamo Paola Mancinelli (per contatti: mancinellipaola at libero.it) per questo intervento. Per un sintetico profilo di Paola Mancinelli dall'ampia intervista nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 247 riprendiamo la seguente breve notizia autobiografica: "Teologa e filosofa, sono attualmente docente al liceo. Autrice di: Cristianesimo senza sacrifico: filosofia e teologia in Rene' Girard, Cittadella, Assisi, 2001; Pensare altrove: rivelazione e linguaggio in Franz Rosenzweig, Quattroventi, Urbino 2006; Lo stupore del bello, Polistampa, Firenze 2008. Fra le sillogi poetiche: Come memoria di latente nascita, Edizioni del leone, Venezia 1089; Oltre Babele, Edizioni del leone, Venezia 1991; La metafisica del silenzio, Stamperia dell’arancia, Grottammare 2003. Collaboro a riviste come "Dialeghestai" e "Reportata", "Leussein" e sono membro del Coordinamento delle teologhe italiane". Hannah Arendt e' nata ad Hannover da famiglia ebraica nel 1906, fu allieva di Husserl, Heidegger e Jaspers; l'ascesa del nazismo la costringe all'esilio, dapprima e' profuga in Francia, poi esule in America; e' tra le massime pensatrici politiche del Novecento; docente, scrittrice, intervenne ripetutamente sulle questioni di attualita' da un punto di vista rigorosamente libertario e in difesa dei diritti umani; mori' a New York nel 1975. Opere di Hannah Arendt: tra i suoi lavori fondamentali (quasi tutti tradotti in italiano e spesso ristampati, per cui qui di seguito non diamo l'anno di pubblicazione dell'edizione italiana, ma solo l'anno dell'edizione originale) ci sono Le origini del totalitarismo (prima edizione 1951), Comunita', Milano; Vita Activa (1958), Bompiani, Milano; Rahel Varnhagen (1959), Il Saggiatore, Milano; Tra passato e futuro (1961), Garzanti, Milano; La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme (1963), Feltrinelli, Milano; Sulla rivoluzione (1963), Comunita', Milano; postumo e incompiuto e' apparso La vita della mente (1978), Il Mulino, Bologna. Una raccolta di brevi saggi di intervento politico e' Politica e menzogna, Sugarco, Milano, 1985. Molto interessanti i carteggi con Karl Jaspers (Carteggio 1926-1969. Filosofia e politica, Feltrinelli, Milano 1989) e con Mary McCarthy (Tra amiche. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy 1949-1975, Sellerio, Palermo 1999). Una recente raccolta di scritti vari e' Archivio Arendt. 1. 1930-1948, Feltrinelli, Milano 2001; Archivio Arendt 2. 1950-1954, Feltrinelli, Milano 2003; cfr. anche la raccolta Responsabilita' e giudizio, Einaudi, Torino 2004; la recente Antologia, Feltrinelli, Milano 2006; i recentemente pubblicati Quaderni e diari, Neri Pozza, 2007. Opere su Hannah Arendt: fondamentale e' la biografia di Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt, Bollati Boringhieri, Torino 1994; tra gli studi critici: Laura Boella, Hannah Arendt, Feltrinelli, Milano 1995; Roberto Esposito, L'origine della politica: Hannah Arendt o Simone Weil?, Donzelli, Roma 1996; Paolo Flores d'Arcais, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1995; Simona Forti, Vita della mente e tempo della polis, Franco Angeli, Milano 1996; Simona Forti (a cura di), Hannah Arendt, Milano 1999; Augusto Illuminati, Esercizi politici: quattro sguardi su Hannah Arendt, Manifestolibri, Roma 1994; Friedrich G. Friedmann, Hannah Arendt, Giuntina, Firenze 2001; Julia Kristeva, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 2005; Alois Prinz, Io, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1999, 2009. Per chi legge il tedesco due piacevoli monografie divulgative-introduttive (con ricco apparato iconografico) sono: Wolfgang Heuer, Hannah Arendt, Rowohlt, Reinbek bei Hamburg 1987, 1999; Ingeborg Gleichauf, Hannah Arendt, Dtv, Muenchen 2000. Emmanuel Levinas e' nato a Kaunas in Lituania il 30 dicembre 1905 ovvero il 12 gennaio 1906 (per la nota discrasia tra i calendari giuliano e gregoriano). "La Bibbia ebraica fin dalla piu' giovane eta' in Lituania, Puskin e Tolstoj, la rivoluzione russa del '17 vissuta a undici anni in Ucraina. Dal 1923, l'Universita' di Strasburgo, in cui insegnavano allora Charles Blondel, Halbwachs, Pradines, Carteron e, piu' tardi, Gueroult. L'amicizia di Maurice Blanchot e, attraverso i maestri che erano stati adolescenti al tempo dell'affaire Dreyfus, la visione, abbagliante per un nuovo venuto, di un popolo che eguaglia l'umanita' e d'una nazione cui ci si puo' legare nello spirito e nel cuore tanto fortemente che per le radici. Soggiorno nel 1928-1929 a Friburgo e iniziazione alla fenomenologia gia' cominciata un anno prima con Jean Hering. Alla Sorbona, Leon Brunschvicg. L'avanguardia filosofica alle serate del sabato da Gabriel Marcel. L'affinamento intellettuale - e anti-intellettualistico - di Jean Wahl e la sua generosa amicizia ritrovata dopo una lunga prigionia in Germania; dal 1947 conferenze regolari al Collegio filosofico che Wahl aveva fondato e di cui era animatore. Direzione della centenaria Scuola Normale Israelita Orientale, luogo di formazione dei maestri di francese per le scuole dell'Alleanza Israelita Universale del Bacino Mediterraneo. Comunita' di vita quotidiana con il dottor Henri Nerson, frequentazione di M. Chouchani, maestro prestigioso - e impietoso - di esegesi e di Talmud. Conferenze annuali, dal 1957, sui testi talmudici, ai Colloqui degli intellettuali ebrei di Francia. Tesi di dottorato in lettere nel 1961. Docenza all'Universita' di Poitiers, poi dal 1967 all'Universita' di Parigi-Nanterre, e dal 1973 alla Sorbona. Questa disparato inventario e' una biografia. Essa e' dominata dal presentimento e dal ricordo dell'orrore nazista (...)" (Levinas, Signature, in Difficile liberte'). E' scomparso a Parigi il 25 dicembre 1995. Tra i massimi filosofi contemporanei, la sua riflessione etica particolarmente sul tema dell'altro e' di decisiva importanza. Opere di Emmanuel Levinas: segnaliamo in particolare En decouvrant l'existence avec Husserl et Heidegger (tr. it. Cortina); Totalite' et infini (tr. it. Jaca Book); Difficile liberte' (tr. it. parziale, La Scuola); Quatre lectures talmudiques (tr. it. Il Melangolo); Humanisme de l'autre homme; Autrement qu'etre ou au-dela' de l'essence (tr. it. Jaca Book); Noms propres (tr. it. Marietti); De Dieu qui vient a' l'idee (tr. it. Jaca Book); Ethique et infini (tr. it. Citta' Nuova); Transcendance et intelligibilite' (tr. it. Marietti); Entre-nous (tr. it. Jaca Book). Per una rapida introduzione e' adatta la conversazione con Philippe Nemo stampata col titolo Ethique et infini. Opere su Emmanuel Levinas: Per la bibliografia: Roger Burggraeve, Emmanuel Levinas. Une bibliographie premiere et secondaire (1929-1985), Peeters, Leuven 1986. Monografie: S. Petrosino, La verita' nomade, Jaca Book, Milano 1980; G. Mura, Emmanuel Levinas, ermeneutica e separazione, Citta' Nuova, Roma 1982; E. Baccarini, Levinas. Soggettivita' e infinito, Studium, Roma 1985; S. Malka, Leggere Levinas, Queriniana, Brescia 1986; Battista Borsato, L'alterita' come etica, Edb, Bologna 1995; Giovanni Ferretti, La filosofia di Levinas, Rosenberg & Sellier, Torino 1996; Gianluca De Gennaro, Emmanuel Levinas profeta della modernita', Edizioni Lavoro, Roma 2001. Tra i saggi, ovviamente non si puo' non fare riferimento ai vari di Maurice Blanchot e di Jacques Derrida (di quest'ultimo cfr. il grande saggio su Levinas, Violence et metaphysique, in L'ecriture et la difference, Editions du Seuil, Parigi 1967). In francese cfr. anche Marie-Anne Lescourret, Emmanuel Levinas, Flammarion; Francois Poirie', Emmanuel Levinas, Babel. Per la biografia: Salomon Malka: Emmanuel Levinas. La vita e la traccia, Jaca Book, Milano 2003]
La
nonviolenza sottende un orizzonte etico tanto da voler essere un percorso
umanistico, un disegno ed un’ipotesi di lavoro armoniosamente intersecati per
fare della civitas uno spazio ospitale ed un vero laboratorio di pluralismo. Penso quindi necessario
ripartire da quanto Hannah Arendt si proponeva, ovvero di non considerare l’uomo
in quanto categoria astratta, ma la comunita' degli uomini, presi uno per uno,
nella loro singolarita', ma considerati nella loro interazione all’interno di un
tessuto comune. L’ipotesi classica di koinon logon, ragione/linguaggio comune,
veniva inverata nell’ambito di un koinon kosmos. Tuttavia, occorre un’inversione razionale e procedurale per ridare vigore a tale istanza. Cio' che chiamiamo universale, infatti, e' spesso il frutto di un procedimento astrattivo che elabora categorie contestualmente neutre e soffoca la dimensione creaturale ed esistenziale umana nella sussunzione giuridica di tipo generale. Non
cosi' accade nell’ambito della cultura ebraica; qui l’universalita' intangibile
propria di ogni essere umano si coniuga nel volto singolare ed irrepetibile di
ogni Abele la cui venuta improvvisa nell’ambito del mio mondo mi ingiunge l’aver
cura della regola aurea, declinato nell’istanza suprema del non uccidere. La sua
nuda, singolare, irripetibile esistenza vale da norma
universale. A tal
proposito ritengo preziose le riflessioni levinassiane che tratteggiano
l’ipotesi di un pensiero radicalmente altro, e soprattutto spoglio dell’allergia
per il diverso cosi' come dall’ossessione dell’identico. L’ipotesi
antropologica che nella nonviolenza si delinea nasce gia' dall’idea che lo
stesso giudizio morale della coscienza si coglie in prospettiva del dialogo con
se', ove questa parte assolutamente inoggettivabile ed irriducibile sancisce la
fonte e l’origine della dignita' universale cosi' che si e' sempre soggetto
convocato da un Chi ad un tempo trascendente ogni tentazione dell’identico ma
immanente alla stessa dimensione esistenziale che si trova alla confluenza di
un’apertura alla vita, in un mondo di senso dove gli altri cominciano sempre
qualcosa e dove il suo potere d’inizio, espresso dalla volonta', e' da
questi interpellato sia in una ingiunzione etica, ma anche nella consegna di una
tradizione che e' memoria e capacita' di futuro. 2. INIZIATIVE. VERSO IL 2 OTTOBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA
NONVIOLENZA
Il 2 ottobre, che l'Onu ha dichiarato "Giornata internazionale della
nonviolenza" nell'anniversario della nascita di Gandhi, impegnamoci a promuovere
e sollecitare ovunque possibile - nelle scuole, nelle istituzioni, nei luoghi di
incontro e di aggregazione - iniziative di accostamento alla nonviolenza.
3. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI
INTERVISTANO CHIARA CAVALLARO
[Ringraziamo Paolo
Arena (per contatti: paoloarena at fastwebnet.it) e Marco
Graziotti (per contatti: graziottimarco at gmail.com) per averci
messo a disposizione questa intervista a Chiara Cavallaro. Paolo Arena e Marco
Graziotti fanno parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di
informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione
nonviolenta che si svolgono settimanalmente a Viterbo.
Chiara Cavallaro,
economista, ricercatrice Cnr e sulle tematiche della nonviolenza, partecipa al
Comitato scienziate e scienziati contro la guerra; partecipa, anche come apprendista meccanico, alla ciclofficina popolare
presso l'Associazione Ex Lavanderia, che opera come luogo di intervento per il
rispetto della Legge Basaglia, per il riuso pubblico e sociale del patrimonio
del dismesso Ospedale Psichiatrico Santa Maria della Pieta', per la condivisione
di arti, saperi e competenze, per il riciclo e riuso delle vecchie biciclette e
per una mobilita' e una citta' sostenibile.
Su Chiara Cavallaro dal sito www.issirfa.cnr.it riprendiamo la
seguente notizia biobibliografica "Nata a Bologna il 18 marzo 1960, si è
laureata nel 1988 presso la Facolta' di Economia e Commercio dell’Universita'
degli Studi di Roma “La Sapienza” con una tesi su “Innovazione e impresa
cooperativa”. Esperienze professionali: Dal giugno 2006 opera con qualifica di I
Tecnologo presso l’Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle
Autonomie “Massimo Severo Giannini” - CNR, ove aveva ottenuto
trasferimento, quale tecnologa, nel febbraio 2004. Nel 2008-2009 partecipa al
progetto "Servizi della P.A. per la Cooperazione e il Capacity Building"
condotto da CNR e CENSIS. Nel 2007-2008 partecipa, quale componente del Gruppo
Monitoraggio e Valutazione, al progetto di Alta Formazione PARSEC “Pubblica
Amministrazione: ricerca e sviluppo tecnologico per una evoluzione competitiva”
PON “Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione 2000-2006, Asse
III - Sviluppo del capitale umano di eccellenza - Misura III.3 - Formazione
di alte professionalita' per adeguare le competenze della P.A. in materia di
R&S e relativa valorizzazione”, condotto da CNR e FORMEZ. Nel 2005-2006 cura
la sezione “La normativa regionale su ricerca e innovazione” del sito www.issirfa.cnr.it - Osservatorio sulle regioni;
la sezione comprende uno studio e 20 schede regionali sul tema delle politiche
di innovazione e trasferimento tecnologico presenti nelle Regioni. Ogni
scheda e' articolata in tre sezioni: la prima e' dedicata alla
normativa, la seconda alla programmazione cofinanziata dalla UE (DocUP, POR e
Azioni Innovative), la terza agli Enti regionali (pubblici e privati) coinvolti
nelle politiche innovative. La pagina viene periodicamente aggiornata. Da marzo
2000, sino al febbraio 2004, presso il Progetto Mezzogiorno - CNR prima e
successivamente presso il Dip. Rapporti con le Regioni - CNR, ha l'incarico
di coordinare le fasi di rendicontazione dell'Intervento Intesa di Programma
CNR - MIUR; dal maggio 2003 e' nominata responsabile della Segreteria
Tecnico Amministrativa dello stesso Dipartimento. Dal gennaio 1997 sino al
febbraio 2000 e' comandata dal CNR presso il MURST (ora MIUR), Dipartimento
per lo sviluppo ed il potenziamento delle attivita' di ricerca, con funzione di
supporto all’attivita' del Direttore Generale ai fini della riprogrammazione e
rimodulazione del Programma Operativo “Ricerca Sviluppo tecnologico e Alta
Formazione Aree Ob. 1 - 1994/98 e di coordinamento tra il CNR e il MURST
relativamente agli interventi previsti nell’ambito dell’ “Intesa di Programma
CNR - MURST” per lo sviluppo ed il potenziamento delle Aree di Ricerca del CNR
nel Mezzogiorno. In tale ambito opera anche nello staff del Coordinatore per le
attivita' di istruzione, ricerca ed universita' nel Mezzogiorno, Prof. F. Rossi,
e nello staff del Consigliere del Ministro Alberto Silvani. Dal febbraio 1993 al
gennaio 1997, a seguito dell’assunzione presso il CNR in qualita' di
Tecnologa, opera presso il Progetto Mezzogiorno - CNR quale parte dello
staff di supporto al Direttore del Progetto, ed in tale ambito: collabora alla
redazione delle relazioni annuali sullo stato di avanzamento dell’Intesa di
Programma per il Mezzogiorno CNR - MURST; collabora alla redazione del progetto
CNR per l’assegnazione di 2102 borse di studio per laureati residenti nel
Mezzogiorno, a valere sul FSE, fondi residui 1989-94, approvato dal Ministero
del Lavoro e della Previdenza Sociale; svolge azione di coordinamento nella fase
di promozione e progettazione dell’intervento del CNR inserito nel Programma
Operativo “Ricerca Sviluppo Tecnologico e Alta Formazione” coordinato dal MURST;
collabora con l’Istituto di Fisiologia Clinica di Pisa allo svolgimento del
“Progetto prototipale per la realizzazione di programmi educativi multimediali
di prevenzione dell’abuso di droga e delle devianze giovanili ad esso
collegate”. Dal 1989 alla fine del 1992 e' ricercatrice presso il
Cles, Centro di ricerche e studi sui problemi del Lavoro, dell’Economia e dello
Sviluppo. In questo ambito partecipa alle seguenti ricerche: “Sviluppo delle
funzioni di monitoraggio, di valutazione strategica e di reporting sui programmi
dell’Azione Organica n.2 (1992-1991); elaborazione e stesura del “Programma
Operativo per l’ampliamento e l’adeguamento della disponibilita' di risorse
idriche nelle regioni dell’Ob.1” (1991-1990); elaborazione e stesura del
“Programma Operativo sviluppo, riqualificazione e valorizzazione delle aree
attrezzate di sviluppo industriale nelle regioni dell’Ob.1”(1991-1990); “Analisi
dei primi tre anni della Legge 49/85, detta Marcora” per la Compagnia
Finanziaria Industriale; “Messa a punto, sperimentazione, trasferimento ai
settori operativi del Formez delle metodologie, tecniche e strumenti di
monitoraggio dei progetti dell’Azione Organica n.2” (1990); “Studi e ricerche
per la Conferenza Economica Cittadina” del Comune di Terni (1990-1989);
partecipa al gruppo di ricerca che ha curato l’”Osservatorio Economico delle
Marche” (1980-1989); “La reindustrializzazione della Zona Industriale Apuana”
(1989); preparazione della “Conferenza Economica del Valdarno Superiore Sud”
(1989); e' componente del Comitato Scientifico del “Progetto di analisi e
valutazione nell’impiego di tecnologie educative negli interventi formativi
relativi ai progetti dell’Azione Organica 2” condotto dal CNITE, Centro
Nazionale Italiano Tecnologie Educative (1991). Dal 1987 al 1989 opera presso la
Lega Nazionale Cooperative e Mutue e presso l’Inforcoop (societa' di formazione
della Lega N.C.e M.) come borsista del Ministero del Lavoro e della Previdenza
Sociale. In tale ambito partecipa alle seguenti attivita': stesura del “Rapporto
sull’Evoluzione del Movimento Cooperativo nella prima meta' degli anni ‘80”,
presentato al Congresso Nazionale della lega nel 1988; ricerca, condotta
unitariamente dalle tre centrali cooperative e dalla Compagnia Finanziaria
Industriale, sui primi effetti dell’applicazione della L.49/85, detta Marcora;
ricerca SMAER/INFORCOOP “Fabbisogni formativi e strategie aziendali nella
cooperazione agricola meridionale”, in occasione del rinnovo del contratto degli
alimentaristi; ricerca sulla spesa pubblica in conto capitale, successivamente
pubblicata su “Lega Informazione”; unitamente al Dott. F. Agostino,
dell’INFORCOOP conduce una ricerca sulla situazione del settore della pesca e
dei prodotti ittici trasformati, per conto dell’Associazione nazionale
Cooperative Pesca. Dal 1984 al 1986 collabora come consulente amministrativa con
la federazione Universitaria Cattolica Italiana - FUCI - ed e' parte della
redazione del periodico culturale della stessa associazione “Ricerca”. Dal 1982
al 1984 presta collaborazione come amministratrice presso le cooperative “Coop.
Lavoro Edilizia Riuso - CLER” e “Cooperativa di Epidemiologia e Medicina
Preventiva”. Altre attivita': Nel 2005 collabora come consulente nell’ambito del
Progetto di ricerca della Fondazione Formit “ Strategie ed azioni di sostegno al
trasferimento tecnologico: analisi di esperienze di successo ed elaborazioni di
best practice”; collabora al gruppo di lavoro condotto dal Prof. Luigi Carrino
per la predisposizione di un piano operativo per il rilancio di Ciociaria
Sviluppo S.c.P.A, agenzia per lo sviluppo della Provincia di Frosinone; e'
nominata parte della Task Force CNR per lo svolgimento dei compiti connessi alla
completa definizione delle rendicontazioni delle anticipazioni erogate dal MIUR
nell’ambito delle attività dell’Intesa di Programma CNR - MIUR (Pos. 6.9,
prot. 0039281 del 22 luglio 2005). Nel maggio 2001 partecipa come docente al
corso di formazione "Esperto in processi di integrazione tra ricerca e sviluppo
tecnologico nelle PMI", Ob. 3 Regione Lazio, Asse D, Misura d4, presso il Parco
della Scienza dell'Area di Ricerca di Tor Vergata. A fine 1999 e' short
term expert nel Programma “PHARE Project PL9611/99/02.05.1 Development of a
National and Regional Innovation System for Poland”. Nel 1998–99 partecipa, in
qualità di docente, al Programma di formazione per funzionari della P.A.
- P.A.S.S. - Reggio Calabria, per le materie relative alla progettazione di
interventi pubblici e alla loro valutazione. Nel febbraio 1998 e' nominata
membro del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Associazione Italiana di
Valutazione (AIV). A settembre 1997, con D.M. n. 595 e' nominata membro
della Commissione per l’accertamento dell’Intervento “Intesa di Programma
CNR - MURST - Realizzazione di 11 Progetti Strategici”. Dal marzo
1997 e' Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Associazione
senza fini di lucro “Lila - Lega Italiana Lotta all’Aids del Lazio”. Da maggio
1997 a febbraio 2000 collabora con il Consorzio Pa.B.La. Parco tecnologico del
Basso Lazio prima come componente del Comitato Esecutivo del Progetto
“Diffusione dell’Innovazione”, nell’ambito del P.O. Plurifondo della Regione
Lazio, Misura 2.5 - a supporto dell’operato del coordinatore del Progetto nei
rapporti con gli Enti Pubblici di Ricerca presenti nella Regione con particolare
riferimento alle azioni di censimento e divulgazione delle attivita' e dei
risultati della ricerca potenzialmente trasferibili presso le PMI - poi nel
Progetto regionale di mantenimento e consolidamento della Banca Dati “Diffusione
dell’Innovazione” e dei Punti di Interrogazione Assistiti. Nel 1995 partecipa
alla predisposizione del manuale della Regione Umbria “Linee guida per la
valutazione economico-sociale dei progetti nel settore della job creation” ed
all’indagine di campo su “Domanda e offerta scientifico tecnologica nella
Regione Sicilia” per conto del costituendo Parco scientifico e Tecnologico.
Pubblicazioni: G.Galasso, “Il Mezzogiorno. Da questione a problema aperto”,
Mandria - Bari - Roma, Piero Lacaita Editore, 2005, in Rivista Giuridica
del Mezzogiorno, a. XX, 2006, n. 1. M. Degni, “La decisione di bilancio nel
sistema maggioritario. Attori, istituti e procedure nell’esperienza italiana”,
Roma, Ediesse, 2004, in Rivista Giuridica del Mezzogiorno, a. XIX, 2005, n. 2-3.
“I distretti industriali dell’Italia Meridionale: il caso di Nocera
Inferiore - Gragnano. Il territorio, le imprese, le politiche di sviluppo”,
Rassegna Economica - Rivista Internazionale di Economia e Territorio, a
cura di Studi e ricerche per il Mezzogiorno, Napoli, n. 13, 2004 in SVIMEZ,
Rivista Giuridica del Mezzogiorno, a. XVIII, 2004, n. 4. Capitoli: "Le politiche
regionali per una societa' della conoscenza", in "R&STI - Quale modello
formativo per la P.A. locale?" a cura del CNR-DCSPI, Roma, giugno 2009. “Le
regioni e l’economia della conoscenza”, in “Quarto Rapporto Annuale sullo stato
del regionalismo in Italia”, ISSIRFA, Giuffre' Editore, Milano 2007. “Le
politiche per il trasferimento tecnologico e l’innovazione: il ruolo dei
distretti tecnologici”, in “Il settore biofarmaceutico nel Lazio: valorizzazione
della conoscenza e innovazione per lo sviluppo locale”, Univ. Studi Tor Vergata,
Uff. Parco Scientifico, Roma, marzo 2007. “I distretti tecnologici e le
regioni”, in ISSIRFA, Regioni e attivita' produttive - Rapporto sulla
legislazione e sulla spesa 1998-2004, Giuffre' Editore, Milano, 2006. “La
revisione delle leggi penali militari (di pace e di guerra) dello stato
italiano”, in “Il Male Invisibile Sempre Piu' Visibile - La presenza
militare come tumore sociale che genera tumori reali”, (a cura di M.
Zucchetti), Odradek, Roma 2005. “La promozione dell’innovazione e del
trasferimento tecnologico nelle piccole e medie imprese”, in Regioni e attivita'
produttive - Rapporto sulla legislazione e sulla spesa 2003, Giuffre' Editore,
Milano 2004. C. Cavallaro, M. Massulli, “Gli interventi di ricerca
promossi attraverso la programmazione negoziata della L. 488/92 - Strumenti
per la valutazione ex ante”, in “Valutazione 2000 - Esperienze e
riflessioni”, a cura di M. Palombo, F. Angeli, Milano 2000. C. Cavallaro, L.
Carrino, “Il progetto Diffusione dell’Innovazione - Alcune
osservazioni al termine di un intervento”, Univ. di Cassino 1999. C. Cavallaro,
B. Bittarelli, “Il tema della valutazione nei Paesi dell’Unione
Europea” - in Universita' Ricerca - UR, Notiziario Bimestrale del MURST, n.
3, anno 1998. C. Cavallaro, “Politiche di coesione dell’Unione Europea” in
“Universita' Ricerca - UR” Notiziario Bimestrale del MURST, n.5, anno 1997.
Comunicazioni a convegni e seminari: ”I distretti tecnologici: genesi naturale o
eterologa? Chiariscuri dell’esperienza italiana tra il 2002 e il 2005”, al
Convegno “L’economia della conoscenza per lo sviluppo del Lazio. Il settore
biofarmaceutico”, organizzato dal Parco Scientifico dell’Univ. di Roma Tor
Vergata, 23 marzo 2006. ”Conoscenza, politiche, strumenti”, comunicazione al
Seminario “La Ricerca al lavoro: per una legge regionale al servizio della
qualita' dello sviluppo del Lazio”, organizzato da CGIL, Roma, 12 luglio 2005.
”Gestione e trasformazione nonviolenta dei conflitti (microsociali)”, training
condotto con E. Euli nell’ambito del programma di seminari “Elogio della
sobrieta'”, promosso dalla Rete Nonviolenta Abruzzo, con il patrocinio del
Comune e della Provincia di Pescara e del Comune di Penne, 8 maggio 2004. "Gli
aspetti economici del conflitto in Irak", incontro "Le ragioni della pace"
organizzato da Ist. Comprensivo di V. Tiburtina Antica, Municipio III, ATI
Citta' Educativa, 12 marzo 2003. “WTO, FMI e Banca Mondiale”, nell’ambito di una
serie di seminari presso il Cantiere Sociale di Trastevere, 2003. ”Il debito
economico nei paesi poveri”, ciclo di due seminari presso il Cantiere Sociale di
Trastevere, febbraio 2002. “Valutando il Convegno: Parliamo di eccellenze. Le
donne e la valutazione della ricerca scientifica e tecnologica”, comunicazione e
elaborazione delle risposte raccolte al Convegno “Parliamo di eccellenze. Le
donne e la valutazione della ricerca scientifica e tecnologica” luglio 2000.
“Regole e processi di comunicazione? Il desiderio innovativo trova spazio nei
luoghi e nelle forme istituzionalizzate?” intervento al Convegno “Trasferimento
tecnologico, occupazione, competitivita' d’area: il ruolo degli organismi
intermedi”, Univ. Roma III, giugno 2000. “Processi di valutazione e gestione dei
conflitti: e' possibile una gestione diversa da quella suggerita dalla
cultura attuale?", intervento al Convegno “Parliamo di eccellenze Le donne e la
valutazione della ricerca scientifica e tecnologica”, Roma, CNR, febbraio 2000.
”Matching Innovation Demand and Supply - Success Cases”, Seminario “EU Best
Practises in the field of functioning of national /regional Innovation Transfer
Networks”, novembre 1999. C. Cavallaro, M. Galaverni, A. Silvani, “The European
Union’s regional planning: an evaluation of Structural Funds instruments”,
al XXXVII Congresso dell’European Regional Science Association, agosto
1997". Si veda anche la risposta alla penultima ultima domanda di
questa intervista] - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Come
e' avvenuto il suo accostamento alla
nonviolenza? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali personalita’ della nonviolenza
hanno contato di piu’ per lei, e perche’? -
Chiara
Cavallaro: Gabriella
Crocco, ora all’estero, per la sua capacita' di comunicare, riflettere e anche
incarnare complessita', dubbi, fatiche e sorprese del metodo
nonviolento; Claudio
Graziano, per la sua capacita' di coinvolgermi in questo e la chiarezza del filo
che conduce la sua vita dalla parte degli ultimi; il
collettivo di Alice nella Citta', con cui sono cresciuta nella prospettiva di un
agire politico nonviolento in tutti gli ambiti possibili di azione, non solo
nelle battaglie contro la guerra; Enrico
Euli, forse il primo contatto strettamente “teorico” con la metodologia
nonviolenta e per la sua instancabile energia formatrice; la
Rfn, Rete di Formatori alla Nonviolenza, conosciuti nell’unico congresso
dell’AssoPace a cui ho partecipato, energetici, polemici, acuti e coerenti e con
cui poi abbiamo cooperato nella Rete contro la Guerra nel periodo
dell’intervento in Iraq del 1991; Aldo
Capitini, tra le mie prime letture; Giovanni
Trapani, che si presentava nel Csoa almeno una sera a settimana portando i
volantini battuti a macchina con scrittura fittissima, un lato molto diverso
dell’agire nonviolento; Dino
Frisullo, che ci/mi condusse in battaglie impreviste come alla Pantanella e nel
dopo Pantanella. Ho il rimpianto di avergli dato meno di quanto lui ha dato a
tutti/e ma l’orgoglio di aver contribuito, insieme a Claudio, a farlo assolvere
da una denuncia a seguito di una comune azione diretta (accusa di occupazione di
uno stabile per avvio di un centro di accoglienza per immigrati
autogestito); Roberto
Tecchio, di cui ho scoperto solo dopo un po’ di tempo la vena auto/ironica, la
capacita' di ascolto, la capacita' di elaborazione e di
formazione; Pat
Patfoort, aspetti teorici delle metodologie apprese dalla
Rfn; Jerome
Liss, per gli aspetti di gestione delle attivita'
collettive; Lennart
Parknas, e gli aspetti nonviolenti della comunicazione
sociale; Mohandas
Gandhi, letto solo a piu' avanzata eta', per il timore reverenziale che mi
incuteva; la
Comunita' di San Paolo a Roma, con le persone che da anni tessono fili di
dialogo e formazione su questi temi; Patrizia
Pellini e la sua capacita' di rendere concreta la nonviolenza nel suo agire
quotidiano, e di avviare battaglie anche in nuovi settori (Gas e Des) facendo
tesoro della metodologia nonviolenta; Peppe Sini, per la sua instancabile azione di divulgazione teorica, informativa e per l’incitamento all’azione nonviolenta, anche se non sempre ho corrisposto o concordato con le sue proposte; Johan
Galtung, e’ l’ultimo approccio teorico, per la necessita' di passare da una
visione micro e meso a una visione macro; il
Gan (Gruppo di Azione Diretta Nonviolenta) con cui mi sono accompagnata nel
lungo sit-in sotto Montecitorio nel periodo del secondo intervento in Iraq e
nella Campagna contro la modifica del codice militare di pace e di
guerra; i miei attuali compari di ciclofficina (per la sorpresa di veder rinascere in modo nuovo le riflessioni sulla nonviolenza a partire dalla autoformazione nell’esperienza); le
scoperte tarde di questi ultimi mesi in Dossetti, Mounier e Maritain, che ho
sottovalutato a lungo pur prevenendo da una cultura
cattolica; Paulo
Freire e la sua pedagogia; Jaroslav Vanek e la sua ipotesi di societa' diversa. * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali libri consiglierebbe di leggere a
un giovane che si accostasse oggi alla nonviolenza? E quali libri sarebbe
opportuno che a tal fine fossero presenti in ogni biblioteca pubblica e
scolastica? -
Chiara
Cavallaro: Alle
ragazze sicuramente Pat Patfoort, la Arendt, Cassandra di Christa Wolf,
Freire. A
chi e' impegnato in azioni collettive Jerome Liss e Parknas,
Capitini. A
chi e' in riflessione: Gandhi, Galtung. A chi vuole formarsi/formare alla nonviolenza consiglierei innanzitutto un bel training con Euli o Tecchio o qualcuno/a della ex Rfn e poi i testi di Euli, Freire e Patfoort. * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali iniziative nonviolente in corso
oggi nel mondo e in Italia le sembrano particolarmente significative e degne di
essere sostenute con piu' impegno? -
Chiara
Cavallaro: Le
azioni dei vari gruppi pacifisti in Palestina (mi sono scordata Luisa Morgantini
tra le personalita'); l’organizzazione degli indios in Chiapas e America Latina;
le esperienze brasiliane a partire dai Sem Terra, le battaglie per la sovranita'
alimentare. In
Italia, so di essere un po’ eretica in questo, guardo comunque con molto affetto
e rispetto tutto il movimento dei Csoa, indipendentemente dalla loro
appartenenza al movimento nonviolento. * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: In quali campi ritiene piu’ necessario ed
urgente un impegno nonviolento? -
Chiara
Cavallaro: Credo
che si debba contribuire a conclamare una “controazione democratica” concreta e
fattiva, comunitaria e collaborativa che riconnetta un “comune sentire” degli
esseri umani. * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali centri, organizzazioni, campagne
segnalerebbe a un giovane che volesse entrare in contatto con la nonviolenza
organizzata oggi in Italia? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza, e quali
sono le sue caratteristiche fondamentali? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e
femminismo? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza ed
ecologia? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza,
impegno antirazzista e lotta per il riconoscimento dei diritti umani di tutti
gli esseri umani? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e
lotta antimafia? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e
lotte del movimento dei lavoratori e delle classi sociali sfruttate ed
oppresse? -
Chiara
Cavallaro: Non
solo. La cosiddetta caduta tendenziale del saggio di profitto, che sembrerebbe
non aver soluzione nell’economia reale della produzione, e' stata in questi
ultimi venti anni aggirata attraverso l’espansione oltre ogni immaginazione del
lato finanziario dell’economia (ovvero della rendita) con le conseguenze che
stiamo sperimentando in questi giorni. Infine, la globalizzazione capitalista ha
costretto i governi nel ruolo di subalterni responsabile dell’ordine pubblico e
della tranquillita' dei mercati piuttosto che di luoghi politici di gestione
della vita sociale di un comune, provincia, regione, nazione o federazione. Cio'
significa che stiamo assistendo alla tutela del mercato finanziario o di lobby
economiche a spese dei settori dell’economia reale, o meglio di
lavoratori/trici, cittadini/e. Perche'
tutto questo sia accettabile e' ovviamente necessario che le persone non
riflettano o non abbiano i mezzi per riflettere su quanto accade o che vengano
rese incapaci di agire in senso contrario. Non e' detto che debba
risentirne innanzitutto l’istruzione (anche se nei paesi occidentali, o meglio,
nel nostro Paese in particolare questo e' evidente) ma e' importante
che i lacci e lacciuoli leghino studenti, lavoratori/trici, madri e padri di
famiglia in una rincorsa impossibile a una qualita' della vita “decente” sempre
meno accessibile. Amartya
Sen parla di capacitazione in termini di diritti all’istruzione, alla salute,
politici e di possibilita' di realizzazione. Noi stiamo assistendo a una fase di
“incapacitazione”, per condurre anche in occidente tutti/e a preoccuparsi
innanzitutto dell’esistenza e poi del suo come. La
privatizzazione della gestione dell’acqua (e delle sue fonti), la vendita dei
diritti alle emissioni, sono altri aspetti di questo incubo: cio' che prima era
abbondante e non economicamente appetibile, oggi deve il suo valore economico al
fatto di essere un bene esistenziale ma progressivamente scarso. Nel sistema
capitalista ha prevalso la logica del valore di scambio e quindi risulta piu'
naturale rispecchiarne il valore in termini di prezzo (non di possibilita' di
accesso); mentre per quanto riguarda i beni indispensabili alla vita (non solo
della razza umana) dovrebbe prevalere il valore d’uso da cui tutto il
ragionamento sui cosiddetti “beni comuni”. Quindi:
ai fini di non limitarsi a lotte per la sopravvivenza o alla resistenza su
posizioni mai acquisite una volta per tutte, ma di essere soggetti capaci di
cambiamenti duraturi ed efficaci socialmente, penso che un ragionamento sulle
forme della violenza economica ma anche sulle forme di una possibile economia
nonviolenta sarebbe utilissimo ai movimenti dei lavoratori/trici e delle classi
sfruttate e probabilmente anche fonte di risposte nuove ed efficaci. Ma vedo
anche che le organizzazioni del lavoro hanno strutture meno democratiche di
quanto si dica e spesso produttrici di dinamiche violente anche al loro interno
(almeno in Italia), quindi anche in questo caso e' estremamente difficile
partire dal basso e costruire qualcosa di nuovo, spesso vittime delle cosiddette
“emergenze”. * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e
lotte di liberazione dei popoli oppressi? -
Chiara
Cavallaro: Caso per caso, storia per storia, tempi per tempi... * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e
pacifismo? -
Chiara
Cavallaro: Penso
che i movimenti pacifisti abbiano sottovalutato la riflessione tra mezzi e fini
e su questo, dopo le grandi battaglie della fine degli anni ’80 e primi ’90,
hanno mostrato la loro inadeguatezza e non fatto un buon servizio alla via della
nonviolenza. * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e
antimilitarismo? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e
disarmo? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e
diritto alla salute e all'assistenza? -
Chiara
Cavallaro: La capacitazione di cui parla Amartya Sen e'
strettamente connessa alla nonviolenza e quindi e' ovvio che fa parte di un
contesto nonviolento la garanzia del diritto alla salute. Pero' poi ci sono le
questioni del rapporto medico/paziente, le problematiche poste in luce dai
tribunali del malato, la fatica del contatto con la pena e il dolore sia per il
paziente che per il medico, il rapporto con la morte... questioni troppo
complesse perche' mi senta competente a trattarle. * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e
psicoterapie? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e
informazione? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione filosofica? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione delle e sulle religioni? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione sull'educazione? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione sull'economia? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione sul diritto e le leggi? -
Chiara
Cavallaro: La
nonviolenza apporta a questo sistema la richiesta di giustizia anche oltre la
legittimita' esistente, e chiede una riflessione costante sull’uso della forza e
una accentuazione sulle politiche di prevenzione piuttosto che di
punizione. Cambia
il modo di affrontare il tema della sicurezza (rifuggendo da una logica
securitaria). * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione sull'etica e sulla bioetica? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione sulla scienza e la tecnologia? -
Chiara
Cavallaro: In questo senso, ovviamente, considero la scoperta scientifica un bene comune, non assoggettabile ad alcuna limitazione di scambio e di utilizzo (copy left) e possibile prodotto di interazione tra “societa' civile” e settore scientifico. Allo
stesso tempo auspico una crescita della conoscenza (nella sua complessita' di
formazione continua e collettiva derivante dalla ricerca senza preconcetti di
soluzioni ai problemi posti) in particolar modo in Italia, il cui problema
principale e' probabilmente il bassissimo valore dato all’istruzione e alla
conoscenza da tutta la sua popolazione (si vedano le ultime statistiche prodotte
dall’Ocse). Sono
convinta che dal punto di vista tecnologico siamo oggi preda di un modello di
accumulazione e concentrazione che non e' diverso da quello di qualsiasi
altra merce e che quindi l’inversione della ricerca scientifica verso modelli
tecnologici a basso impatto naturale ed economico sarebbe la strada da
percorrere, almeno dalla ricerca finanziata con fondi
pubblici. Tuttavia una risposta nonviolenta a questa domanda molto piu' competente e ponderata della mia si puo' trovare in un libro di storia della scienza di Tonino Drago di cui purtroppo ora mi sfugge il titolo. Nella
mia storia hanno avuto su questa riflessione un certo fascino anche i libri di
Gregory Bateson, Fritjof Capra (Il Tao della fisica e Il punto di svolta) e
mi sembra di un certo interesse l’approccio alla logica fuzzy, in cui
predominante e' l’ambivalenza piuttosto che la dicotomia degli elementi
(1/2, pieno/vuoto, bianco/nero sostituiti da “zone grigie” di compresenza degli
opposti in vario grado). Non e' solo un vezzo, diversa della attuale
ingegneria informatica ne fa uso. Forse anche in economia si
potrebbe? * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione storica e alla pratica storiografica? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Tra le tecniche deliberative nonviolente
ha una grande importanza il metodo del consenso: come lo
caratterizzerebbe? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Tra le tecniche operative della
nonviolenza nella gestione e risoluzione dei conflitti quali ritiene piu'
importanti, e perche'? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Come caratterizzerebbe la formazione alla
nonviolenza? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Come caratterizzerebbe l'addestramento
all'azione nonviolenta? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali mezzi d'informazione e quali
esperienze editoriali le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far
conoscere o a promuovere la nonviolenza? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali esperienze in ambito scolastico ed
universitario le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o
a promuovere la nonviolenza? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: I movimenti nonviolenti presenti in
Italia danno sovente un'impressione di marginalita', ininfluenza, inadeguatezza;
e' cosi'? E perche' accade? E come potrebbero migliorare la qualita', la
percezione e l'efficacia della loro azione? -
Chiara
Cavallaro: Inoltre
spesso si circoscrive l’azione diretta nel solo ambito della manifestazione del
dissenso (anche se agita in modo particolare). Questo toglie capacita' di azione
e concretezza alle azioni svolte. * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: I movimenti nonviolenti dovrebbero
dotarsi di migliori forme di coordinamento? E se si',
come? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: I movimenti nonviolenti dovrebbero
dotarsi di ulteriori strumenti di comunicazione? E con quali
caratteristiche? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e movimenti sociali: quali
rapporti? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e istituzioni: quali
rapporti? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e cultura: quali
rapporti? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e forze politiche: quali
rapporti? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e organizzazioni sindacali:
quali rapporti? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e agenzie della
socializzazione: quali rapporti? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e pratiche artistiche: quali
rapporti? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e amicizia: quale relazione?
E come concretamente nella sua esperienza essa si e' data? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e percezione dell'unita'
dell'umanita': quale relazione e quali implicazioni? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e politica: quale
relazione? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e vita quotidiana: quale
relazione? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e cura del territorio in cui
si vive: quale relazione? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e cura delle persone con cui
si vive: quale relazione? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: La nonviolenza dinanzi alla morte: quali
riflessioni? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali le maggiori esperienze storiche
della nonviolenza? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quale e' lo stato della nonviolenza oggi
nel mondo? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quale e' lo stato della nonviolenza oggi
in Italia? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: E' adeguato il rapporto tra movimenti
nonviolenti italiani e movimenti di altri paesi? E come
migliorarlo? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quale le sembra che sia la percezione
diffusa della nonviolenza oggi in Italia? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali iniziative intraprendere perche' vi
sia da parte dell'opinione pubblica una percezione corretta e una conoscenza
adeguata della nonviolenza? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e intercultura: quale
relazione? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e conoscenza di se': quale
relazione? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e scienze umane: quale
relazione? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e linguaggio (ed anche:
nonviolenza e semiotica): quale relazione? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e stili di vita: quale
relazione? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e critica
dell'industrialismo: quali implicazioni e conseguenze? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e rispetto per i viventi, la
biosfera, la "madre terra": quali implicazioni e
conseguenze? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza, compresenza, convivenza,
scelte di vita comunitarie: quali implicazioni e
conseguenze? -
Chiara
Cavallaro: In modo asettico posso dire che sono felice dell’ideazione del cohousing. * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza, riconoscimento dell'altro,
principio responsabilita', scelte di giustizia, misericordia: quali implicazioni
e conseguenze? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e coscienza del limite: quali
implicazioni e conseguenze? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza come cammino: in quale
direzione? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e internet: quale relazione?
e quali possibilita'? -
Chiara
Cavallaro: * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Potrebbe presentare la sua stessa persona
(dati biografici, esperienze significative, opere e scritti...) a un lettore che
non la conoscesse affatto? -
Chiara
Cavallaro: Attualmente
sto studiando (e cercando di sperimentare in prima persona) modelli economici
alternativi a partire dalle esperienze dei Gas e Des e del Centro
sociale nel quale opero come apprendista meccanico, anche a partire dal
tema del riuso e riciclo e della mobilita' sostenibile. Non la direi tutta se non vi dicessi che vivo ora con due gatti e mezzo (uno sta sempre sulla soglia o della porta o della finestra) e ho vissuto 18 anni con Gatto Pizzetta che mi ha insegnato un sacco di cose sulla assertivita' ma anche fatto sorridere almeno una volta al giorno, come ora fanno Miciolino, Gattona e il Soglia. E non e’ poco. * - Paolo Arena e Marco
Graziotti: C'e' qualcosa che vorrebbe
aggiungere? 4. MAESTRE. ELENA PULCINI: IL SENSO DEL
MONDO
[Da Elena Pulcini, La cura del mondo. Paura e responsabilita' in eta' globale, Bollati Boringhieri, Torino 2009, p. 24. Elena Pulcini e' professore ordinario di Filosofia sociale presso il Dipartimento di filosofia dell’Universita' di Firenze. Ha conseguito il titolo di Nouveau Doctorat nel giugno 1991 presso l’Universita' di Paris III - Sorbonne Nouvelle di Parigi. La sua ricerca verte su temi di antropologia filosofica e di filosofia sociale e politica. Al centro dei suoi interessi e' il tema delle passioni nell’ambito della teoria dell’individualismo moderno e delle forme del legame sociale, con un’attenzione anche al problema della soggettivita' femminile. Su questi temi ha tenuto varie comunicazioni a convegni nazionali e internazionali (Universite' libre di Bruxelles, Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, Universite' de Paris 8, Istituto Universitario Europeo di Firenze, Institute of Philosophy - Czech Academy of Sciences di Praga, Institut fur die Wissenschaften vom Menschen di Vienna; Festival internazionale di filosofia di Modena, Universita' Puc e Unisinos del Brasile, Humboldt Universitat di Berlino, ecc.). Tra i suoi lavori: La famiglia al crepuscolo, Editori Riuniti, Roma 1987; Teorie delle passioni (a cura di), Kluwer, Dordrecht-Bologna 1989; Amour-passion e amore coniugale. Rousseau e l’origine di un conflitto moderno, Venezia, Marsilio 1990 (traduzione francese presso Champion-Slatkine, Parigi 1998); (a cura di, con P. Messeri), Immagini dell’impensabile. Ricerche interdisciplinari sulla guerra nucleare, Marietti, Genova 1991. Ha pubblicato numerosi saggi su riviste nazionali e internazionali e in volumi collettanei. Ha curato opere di Jean-Jacques Rousseau e Georges Bataille. Tra le sue pubblicazioni piu' recenti: L’individuo senza passioni. Individualismo moderno e perdita del legame sociale, Bollati Boringhieri, Torino 2001, ristampa 2005 (“menzione speciale” al Premio Internazionale di filosofia Salvatore Valitutti; “menzione speciale” al Premio Internazionale di filosofia Viaggio a Siracusa), la traduzione tedesca e' stata pubblicata presso l’editore Diaphanes, Berlino 2004; Sulla teoria del soggetto femminile ha pubblicato, oltre a numerosi saggi, il volume Il potere di unire. Femminile, desiderio, cura, Bollati Boringhieri, Torino 2003. E’ inoltre co-autrice (con E. Skaerbaek, D. Duhacek, M. Richter) del libro Common Passion, Different Voices. Reflections on Citizenship and Intersubjectivity, Raw Nerve Books, York 2006; e del libro Teaching Subjectivity. Travelling Selves for Feminist Pedagogy, Athena, Utrecht University 2009 (pubblicato nell’ambito delle attivita' del gruppo “Travelling Concepts”, afferente al network europeo di Gender Studies “Athena”). Le sue ricerche vertono di recente sulle trasformazioni dell’identita' e del legame sociale in eta' globale. Su questi temi ha curato (con Dimitri D’Andrea) il volume collettivo Filosofie della globalizzazione, Ets, Pisa 2001; e (con Mariapaola Fimiani e Vanna Gessa Kurotschka) il volume Umano post-umano. Potere, sapere, etica nell’eta' globale, Editori Riuniti, Roma 2004. Il suo ultimo e recente libro: La cura del mondo. Paura e responsabilita' in eta' globale, Bollati Boringhieri, Torino 2009, ha ricevuto il I Premio di Filosofia “Viaggio a Siracusa”, e’ inoltre prevista la traduzione inglese presso l’editore Springer. E’ membro del Comitato di consulenza della rivista “Iride” (Il Mulino) e del Comitato scientifico della rivista “Iris” (Florence University Press); fa parte del Comitato scientifico di varie riviste tra cui “La societa' degli individui” (Angeli), “Quaderno di comunicazione” (Meltemi), “Politica & societa'” (Carocci). E’ stata membro, per l’Universita' di Firenze, del progetto europeo “Athena” (European Thematic Network Project for Women’s Studies Athena) diretto da Rosi Braidotti (Universita' di Utrecht). Ha fatto parte (per due mandati consecutivi) della Giunta direttiva della Societa' Italiana di Filosofia Politica (Sifp)]
Il senso del mondo risiede in altri termini non solo nella co-esistenza, ma nella pluralita' della co-esistenza. 5. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO
DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO
Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone
al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo,
in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti:
e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del
comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at gmail.com
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it
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COI PIEDI PER TERRA
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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione:
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 358 del 18 settembre
2010
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