Telegrammi. 301



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 301 del 2 settembre 2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail:
nbawac at tin.it
 
Sommario di questo numero:
1. Il maschilismo e' gia' il fascismo
2. Alcune interviste ed alcuni interventi sulla situazione della nonviolenza oggi in Italia
3. Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Francesco de Notaris
4. Si e' svolto il 31 agosto un incontro di riflessione a Viterbo
5. Per sostenere il Movimento Nonviolento
6. "Azione nonviolenta"
7. Segnalazioni librarie
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento
9. Per saperne di piu'
 
1. EDITORIALE. IL MASCHILISMO E' GIA' IL FASCISMO
 
Ogni condotta maschilista e' gia' il fascismo.
Ogni ideologia maschilista e' gia' il fascismo.
Ogni regime maschilista e' gia' il fascismo.
Questo sanno le persone amiche della nonviolenza.
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Ed anche questo le persone amiche della nonviolenza sanno.
Che il femminismo e' la maggiore esperienza storica della nonviolenza.
Che il femminismo e' la corrente calda della nonviolenza.
Che solo la lotta del movimento di liberazione delle donne difende e promuove i diritti umani di tutti gli esseri umani.
 
2. MATERIALI. ALCUNE INTERVISTE ED ALCUNI INTERVENTI SULLA SITUAZIONE DELLA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA
 
Di seguito riportiamo l'elenco delle interviste e degli interventi della e sulla inchiesta sulla situazione della nonviolenza oggi in Italia condotta da Paolo Arena e Marco Graziotti apparsi fin qui su "La nonviolenza e' in cammino" nei mesi di luglio e agosto 2010 (aggiornato al 31 agosto 2010).
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- "Telegrammi", n. 240 del 3 luglio 2010: Andrea Cozzo;
- "Telegrammi", n. 242 del 5 luglio 2010: Roberto Malini;
- "Telegrammi", n. 243 del 6 luglio 2010: Leila D'Angelo, Enzo Mazzi;
- "Telegrammi", n. 244 del 7 luglio 2010: Michela De Santis;
- "Telegrammi", n. 245 dell'8 luglio 2010: Norma Bertullacelli, Augusto Cavadi, Franca Guana;
- "Telegrammi", n. 246 del 9 luglio 2010: Michele Meomartino, Sergio Paronetto;
- "Telegrammi", n. 247 del 10 luglio 2010: Paola Mancinelli, Dacia Maraini, Helene Paraskeva;
- "Telegrammi", n. 248 dell'11 luglio 2010: Omero Caiami Persichi, Mimma Ianno' Latorre;
- "Telegrammi", n. 249 del 12 luglio 2010: Benito D'Ippolito, Marco Palombo, Piercarlo Racca, Carlo Schenone, Alberto Castiglione;
- "Telegrammi", n. 250 del 13 luglio 2010: Maria G. Di Rienzo, Roberto Mazzini, Marilena Spriano;
- "Coi piedi per terra", n. 291 del 13 luglio 2010: Laura Tussi (parte prima);
- "Telegrammi", n. 251 del 14 luglio 2010: Paolo Cacciari, Giobbe Santabarbara;
- "Coi piedi per terra", n. 292 del 14 luglio 2010: Mario Di Marco, Laura Tussi (parte seconda e conclusiva);
- "Telegrammi", n. 252 del 15 luglio 2010: Gino Buratti;
- "Telegrammi", n. 253 del 16 luglio 2010: Letizia Lanza, Paolo Predieri;
- "Coi piedi per terra", n. 294 del 16 luglio 2010: Eleonora Bellini, Alessio Di Florio;
- "Telegrammi", n. 254 del 17 luglio 2010: Luisa Mondo, Anselmo Palini;
- "Coi piedi per terra", n. 295 del 17 luglio 2010: Mao Valpiana;
- "Telegrammi", n. 255 del 18 luglio 2010: Benito D'Ippolito, redazionale, Carla Biavati;
- "Coi piedi per terra", n. 296 del 18 luglio 2010: Nicoletta Crocella;
- "Telegrammi", n. 256 del 19 luglio 2010: Raffaele Mantegazza;
- "Telegrammi", n. 257 del 20 luglio 2010: Matteo Renato Dabascio;
- "Telegrammi", n. 258 del 21 luglio 2010: Daniela Musumeci;
- "Telegrammi", n. 260 del 23 luglio 2010: redazionale, Marina Martignone;
- "Telegrammi", n. 261 del 24 luglio 2010: Marilena Salvarezza;
- "Telegrammi", n. 262 del 25 luglio 2010: Peppe Sini, Franca Bimbi, Sonia Giardina, Giorgio Montagnoli;
- "Coi piedi per terra", n. 303 del 25 luglio 2010: Franca Maria Bagnoli;
- "Telegrammi", n. 263 del 26 luglio 2010: Sandro Canestrini, Alberto Camata, Christiana Soccini, Paola Pavese;
- "Telegrammi", n. 264 del 27 luglio 2010: Enrico Peyretti;
- Coi piedi per terra, n. 305 del 27 luglio 2010: Alessandro Colocolli, Carlo Ruta;
- "Telegrammi", n. 266 del 29 luglio 2010: Aristarco Scardanelli;
- "Coi piedi per terra", n. 307 del 29 luglio 2010: Peppe Sini, Pierpaolo Calonaci, Antonino Drago;
- "Telegrammi", n. 267 del 30 luglio 2010: Pasquale Pugliese;
- "Telegrammi", n. 268 del 31 luglio 2010: Burbanzio Malvolenti, Assunta Signorelli;
- "Coi piedi per terra", n. 309 del 31 luglio 2010: Severino Vardacampi, Giannarosa Marino, Francesco Pullia;
- "Telegrammi", n. 269 del primo agosto 2010: Geremia Cattristi;
- "Coi piedi per terra", n. 311 del 2 agosto 2010: Paolo Borsoni;
- "Telegrammi", n. 271 del 3 agosto 2010: Arnaldo Nesti, Giuseppe Anelli, Virginia Del Re;
- "Telegrammi", n. 273 del 5 agosto 2010: Alex Zanotelli;
- "Telegrammi", n. 274 del 6 agosto 2010: Luciano Bonfrate, Nicola Lo Bianco;
- "Telegrammi", n. 275 del 7 agosto 2010: Peppe Sini, Giobbe Santabarbara, Angelo Cavagna;
- "Telegrammi", n. 276 dell'8 agosto 2010: Severino Vardacampi, Pierluigi Consorti;
- "Coi piedi per terra", n. 317 dell'8 agosto 2010: Giobbe Santabarbara, Paolo Macina;
- "Telegrammi", n. 277 del 9 agosto 2010: Nino Lisi;
- "Telegrammi", n. 278 del 10 agosto 2010: Mauro Furlotti, Daniele Lugli;
- "Coi piedi per terra", n. 319 del 10 agosto 2010: Marta Ghezzi;
- "Telegrammi", n. 279 dell'11 agosto 2010: Pia Covre, Paolo Bertagnolli, Vincenzo Puggioni;
- "Telegrammi", n. 280 del 12 agosto 2010: Catiuscia Barbarossa, Tiziano Cardosi, Francesca Fabbri;
- "Telegrammi", n. 281 del 13 agosto 2010: Giovanni Benzoni, Valter Toni, Angela Giuffrida;
- "Telegrammi", n. 282 del 14 agosto 2010: Daria Dibitonto, Achille Scatamacola;
- "Telegrammi", n. 283 del 15 agosto 2010: Vergiliano Scorticossi;
- "Telegrammi", n. 284 del 16 agosto 2010: Giuseppe Moscati;
- "Coi piedi per terra", n. 325 del 16 agosto 2010: Giulio Vittorangeli;
- "Telegrammi", n. 285 del 17 agosto 2010: Gaetano Farinelli, Gloria Gazzeri, Fredo Olivero;
- "Telegrammi", n. 286 del 18 agosto 2010: Generoso Canagliozzi;
- "Coi piedi per terra", n. 327 del 18 agosto 2010: Maria D'Asaro;
- "Telegrammi", n. 288 del 20 agosto 2010: Francesco Comina;
- "Telegrammi", n. 289 del 21 agosto 2010: Osvaldo Caffianchi;
- "Telegrammi", n. 291 del 23 agosto 2010: Crispino Scotolatori, Antonio Vigilante;
- "Telegrammi", n. 292 del 24 agosto 2010: Massimo Grandicelli; Anna Pascuzzo;
- "Telegrammi", n. 295 del 27 agosto 2010: Luigi Sandri;
- Telegrammi", numero 299 del 31 agosto 2010: Michele Boato;
- "Coi piedi per terra", numero 340 del 31 agosto 2010: Patrizia Caporossi, Alessandro Pizzi.
 
3. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO FRANCESCO DE NOTARIS

[Ringraziamo Paolo Arena (per contatti: paoloarena at fastwebnet.it) e Marco Graziotti (per contatti: graziottimarco at gmail.com) per averci messo a disposizione questa intervista a Francesco de Notaris.

Paolo Arena e Marco Graziotti fanno parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che si svolgono settimanalmente a Viterbo.
Francesco de Notaris, gia' senatore della Repubblica, giornalista e saggista, protagonista di molte iniziative di pace, di solidarieta', per i diritti umani, contro i poteri criminali e la violenza. Tra le opere di Francesco de Notaris: Realizzare la speranza. Voci della citta', Edizioni Dehoniane, Napoli. Si veda anche la risposta alla penultima domanda di questa intervista]
 
- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come e' avvenuto il suo accostamento alla nonviolenza?
- Francesco de Notaris: Di formazione cristiana ho sempre pensato che il messaggio evangelico dell’amore esclude la violenza. Altra cosa e' l’indignazione per i diritti di Dio e del prossimo (vedi Gesu' che scaccia i mercanti dal tempio), come manifestata dallo stesso Gesu' Cristo.

Da ragazzo più volte ascoltai a Napoli Lanza del Vasto, poi mi interessai a Capitini, Gandhi e pensavo all’obiezione di coscienza al servizio militare. Seguii la vicenda di Pietro Pinna.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali personalita' della nonviolenza hanno contato di piu' per lei, e perche'?

- Francesco de Notaris: Ripeto, il primo impatto fu con Lanza del Vasto. Conobbi poi Antonino Drago del quale conoscevo la storia relativa al rifiuto di giurare in quanto assistente universitario. Poi gli autori di libri e le storie relative vennero dopo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali libri consiglierebbe di leggere a un giovane che si accostasse oggi alla nonviolenza? E quali libri sarebbe opportuno che a tal fine fossero presenti in ogni biblioteca pubblica e scolastica?

- Francesco de Notaris: Oggi consiglierei il Vangelo e poi i classici della nonviolenza e le storie contemporanee. Arendt, don Milani, don Bello, King, esiste una galleria di personalita'; esistono numerosi documenti da studiare e suggerire ai ragazzi. Vi sono bibliografie complete sui temi della pace e dell'educazione alla pace. Comunque La forza di amare di King, Antiche come le montagne di Gandhi, Che cosa e' la nonviolenza di Lanza del Vasto non possono mancare.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative nonviolente in corso oggi nel mondo e in Italia le sembrano particolarmente significative e degne di essere sostenute con piu' impegno?

- Francesco de Notaris: A me non sembra vi siano iniziative nonviolente in atto. Penso che in Italia si dovrebbe lavorare sul tema dell’immigrazione, nel rifiuto della distruzione del territorio e delle centrali nucleari. Occorrerebbe una cultura della nonviolenza da applicare nelle vertenze in atto. Tale fatto potrebbe accadere se ci fosse un impegno piu' continuo e complessivo sulla nonviolenza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: In quali campi ritiene piu' necessario ed urgente un impegno nonviolento?

- Francesco de Notaris: Dovremmo anzitutto mostrare come i conflitti non vengono risolti con l’uso delle armi. La storia pare non abbia insegnato che le guerre aggravano i mali. Purtroppo gli interessi industriali dei fabbricanti di armi prevalgono e le ragioni diplomatiche, della politica alta, seguono a ruota.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali centri, organizzazioni, campagne segnalerebbe a un giovane che volesse entrare in contatto con la nonviolenza organizzata oggi in Italia?

- Francesco de Notaris: Consiglierei tutte le organizzazioni che valorizzano il dialogo, il confronto e che spingono ad esperienze di tutela della natura, della salute, di lotta al degrado, alle camorre e cosi' via. L’esercizio della carita' e l’impegno per la giustizia e le associazioni di obiettori sono opportunita' da vivere.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza, e quali sono le sue caratteristiche fondamentali?

- Francesco de Notaris: La nonviolenza e' una lotta senza armi per liberare dalle ingiustizie e liberarsi da una cultura che propone sempre la forza della forza come risolutrice di ogni contraddizione.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e femminismo?

- Francesco de Notaris: Se il femminismo portasse ad educare i bambini alla pace... ci sarebbe un nesso!

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza ed ecologia?

- Francesco de Notaris: Cio' che deturpa la natura nasce dalla violenza dell’uomo. Al contrario l’uomo nonviolento ama la propria terra e si comporta di conseguenza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza, impegno antirazzista e lotta per il riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani?

- Francesco de Notaris: La realizzazione dei diritti dell’uomo passa attraverso l’affermazione della pace che si costruisce attraverso la pace. Essere in pace e' diritto di ogni uomo e comunita'. La pace e' alla base della convivenza. Vedi Martin Luther King per capire come si debba fare la lotta al razzismo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotta antimafia?
- Francesco de Notaris: Anzitutto il mafioso e' violento, e' rapinatore di vita e speranza. La lotta alla camorra, alla mafia, non puo' significare semplicemente arrestare il criminale. Resta sempre la violenza in lui. Bisogna trasformare gli uomini educandoli al rispetto di se' e degli altri, che esclude l’atteggiamento e la prassi della sopraffazione.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte del movimento dei lavoratori e delle classi sociali sfruttate ed oppresse?

- Francesco de Notaris: Credo che la risposta e' simile alla precedente. Non dimentichiamo che la nonviolenza non e' acquiescenza. Lottare contro il dittatore e contro un sistema che nega i diritti e' un dovere. Il metodo va individuato.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte di liberazione dei popoli oppressi?

- Francesco de Notaris: Si vada alla risposta precedente. Se le popolazioni prendono coscienza di se' gia' sono liberate.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e pacifismo?

- Francesco de Notaris: La nonviolenza e' attiva. Il pacifismo subisce critiche da chi immagina che sia rifiuto passivo di usare la forza. Il vero pacifismo per me e' impegno per la pace, e' azione programmata attraverso azioni incalzanti che escludano l’idea dell’uccidere.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e antimilitarismo?

- Francesco de Notaris: Il nonviolento e' antimilitarista. Il militare usa le armi per definizione. Il militarismo e' credere che con le armi si possano risolvere le questioni.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e disarmo?

- Francesco de Notaris: Disarmo e nonviolenza sono legati. La guerra dovra' essere un tabu' ed il disarmo dovra' esserci per scelta razionale non dettata dalla paura dell’altro.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e diritto alla salute e all'assistenza?

- Francesco de Notaris: Il diritto costituzionale alla salute significa non forzare perche' tale diritto sia rispettato. Il metodo della nonviolenza impone attenzione all’altro e quindi rispetta per la vita.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e psicoterapie?

- Francesco de Notaris: Discorso delicato. La casistica e' ampia. Chi opera secondo la scienza non potra' mai tradire la fiducia e il rispetto dovuto anche e particolarmente a chi e' fragile psichicamente e vive con grande difficolta'.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e informazione?

- Francesco de Notaris: Anche qui il giornalista che ha consapevolezza del proprio ruolo e' chiamato a vivere informando, senza mai utilizzare le notizie in modo improprio. E poi il giornalista deve usare cio' che sa in modo delicato senza offendere il lettore e gli eventuali protagonisti dei fatti narrati. La nonviolenza diventa un dovere professionale nell’esercizio della propria attivita'.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione filosofica?

- Francesco de Notaris: La nonviolenza motiva il filosofo sulla realta' dell’uomo. Nasce una antropologia fondata sulle vere esigenze dell’uomo ed i sistemi filosofici non subiranno sbandamenti (vedi Nietzsche...).

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione delle e sulle religioni?
- Francesco de Notaris: Chi e' religioso, chi crede in Dio non puo' usare violenza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'educazione?

- Francesco de Notaris: La nonviolenza apporta all’educazione un forte contenuto.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'economia?

- Francesco de Notaris: La nonviolenza non sopporta che in economia il profitto metta da parte l’uomo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sul diritto e le leggi?

- Francesco de Notaris: E’ diritto dell’uomo vivere in pace. E’ diritto di ogni uomo convivere in pace per poi realizzare la comunita'. Le leggi devono rispettare l’istanza della coscienza specialmente per quanto attiene il rifiuto dell’uso delle armi.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'etica e sulla bioetica, ed alla riflessione sulla scienza e la tecnologia?

- Francesco de Notaris: Si comprende come la nonviolenza neghi la costruzione di armi, condanni ogni manipolazione sull’uomo, debba far prevalere azioni virtuose e moralita', etc.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione storica e alla pratica storiografica?

- Francesco de Notaris: Se leggessimo la storia in modo corretto vedremo una lunga storia di crimini. Gli eroi, i conquistatori, i grandi generali sono stati anche grandi criminali per aver fatto uso delle armi e per aver ucciso innocenti e derubato a scopo di rapina. Grandi conquiste sono state atti di violenta prevaricazione sulle popolazioni piu' deboli, alcune delle quali ridotte in schiavitu' o annientate. Il potere di tanti Signori poggiava sulla forza e sulla violenza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche deliberative nonviolente ha una grande importanza il metodo del consenso: come lo caratterizzerebbe?

- Francesco de Notaris: Il consenso, si'. Ma come si ottiene? Come si procura? Talvolta il consenso si ottiene con false promesse, che rappresentano forme di violenza. Su quali priorita' chiedere il consenso?

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche operative della nonviolenza nella gestione e risoluzione dei conflitti quali ritiene piu' importanti, e perche'?

- Francesco de Notaris: Alfabetizzazione, prevenzione delle guerre, resistenza civile, continue mobilitazioni, educazione alla pace, e poi chiedere che si costituiscano forze civili di interposizione, etc.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come caratterizzerebbe la formazione alla nonviolenza?

- Francesco de Notaris: La nonviolenza e' una filosofia di vita. Quindi il discorso deve essere complessivo, non settoriale. Bisognerebbe ai bambini ripresentare la storia, educarli non allo scontro ma al confronto, annientare una pseudocultura maschilista. E’ compito delle mamme, della famiglia, della scuola. Anche i giochi improntati alla pazienza e non esaltanti la forza andrebbero presentati. E poi musica, video, esperienze formative di gruppo, incontro con gli animali, rispetto della natura, dell’acqua, etc.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come caratterizzerebbe l'addestramento all'azione nonviolenta?

- Francesco de Notaris: Suggerirei microrealizzazioni. Chiederei riflessioni scritte a scuola, commenti sulle conseguenze di episodi in cui la violenza produce morte, letture dei classici, etc.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali mezzi d'informazione e quali esperienze editoriali le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?

- Francesco de Notaris: C’e' bibliografia e video. Anche  videogiochi non violenti andrebbero ideati con l'esclusione di giochi di guerra.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali esperienze in ambito scolastico ed universitario le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?

- Francesco de Notaris: Bisogna collegarsi a tutti i movimenti nonviolenti. Poi si dovrebbero studiare i territori ed individuare ambiti di intervento dopo aver capito le origini di ogni ingiustizia presente.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti presenti in Italia danno sovente un'impressione di marginalita', ininfluenza, inadeguatezza; e' cosi'? E perche' accade? E come potrebbero migliorare la qualita', la percezione e l'efficacia della loro azione?

- Francesco de Notaris: Alcuni movimenti si contentano di un po’ di contributi e diventano soprammobili. Non sono piu' l’“altro” che vorremmo. Hanno perso la forza dell’originaria ispirazione. Non hanno la forza per procurare cambiamento nei componenti e nel territorio. Inoltre c’e' un problema relativo all’informazione che non e' informata e che non informa. Occorre che questi movimenti inaugurino una vera politica dell’informazione che vada ai grandi temi e non all’episodica iniziativa.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti dovrebbero dotarsi di migliori forme di coordinamento? E se si', come?

- Francesco de Notaris: Dovrebbero coordinarsi senza perdere specificita'. Dovrebbero conoscere l’uno dell’altro. Nessun movimento dovrebbe pretendere per se' primogeniture!

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti dovrebbero dotarsi di ulteriori strumenti di comunicazione? E con quali caratteristiche?

- Francesco de Notaris: Si'. Da studiare. Come dicevo prima.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e movimenti sociali: quali rapporti?

- Francesco de Notaris: Collegamento anche con le forze sindacali. Molte energie restano inutilizzate; altre non si coordinano; altre competono tra loro. Forse in ogni provincia, in ogni comune andrebbero assunte iniziative con scambio di informazione. Un luogo virtuale o no dovrebbe essere comunitariamente scelto come se ci fosse un vecchio “Quadro Avvisi”.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e istituzioni: quali rapporti?

- Francesco de Notaris: Rapporto di chiarezza. I movimenti non rinunzino alla propria identita' e non si pieghino a lusinghe avanzate con denaro, promesse, compromessi, cooptazioni.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e cultura: quali rapporti?

- Francesco de Notaris: Grande impegno per l’affermazione di ogni forma di espressione culturale. Se la conoscenza, la cultura, le capacita' critiche non vengono coltivate e valorizzate in fondo al viale c’e' il fallimento.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e forze politiche: quali rapporti?

- Francesco de Notaris: Dalle risposte precedenti si potrebbe capire che il rapporto va instaurato. Vanno incontrati i dirigenti politici ai quali si deve dire quale e' il ruolo del movimento, di ogni movimento. Non con tutti si sara' d’accordo. Con tutti confronto. Nessuna omologazione. In Italia sembra che l’idea della nonviolenza sia alternativa alla prassi quotidiana che ispira i provvedimenti governativi basati su ipocrisie, paure, ignoranza di popolazioni che vengono lasciate nel degrado culturale e sociale funzionale alla violenza diffusa.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e organizzazioni sindacali: quali rapporti? E quali rapporti tra nonviolenza e agenzie della socializzazione?

- Francesco de Notaris: Con qualche aggiustamento la mia opinione e' gia' espressa nelle risposte precedenti.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e pratiche artistiche: quali rapporti?

- Francesco de Notaris: Favorire ogni forma di arte. Liberare le coscienze. L’arte avvicina al bello e procura pace.

Sul piano pedagogico il percorso artistico affina e sensibilizza e quindi allontana dal desiderio della violenza che e' distruzione.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e amicizia: quale relazione? E come concretamente nella sua esperienza essa si e' data?

- Francesco de Notaris: Intorno a progetti nonviolenti si sono cementate grandi amicizie perche' si sono valorizzati ideali. Ho scritto la legge sull'obiezione di coscienza poi approvata. I migliori hanno mostrato interesse e desiderio di collaborazione e poi vera partecipazione.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e percezione dell'unita' dell'umanita': quale relazione e quali implicazioni? Eq uale relazione tra nonviolenza e politica?

- Francesco de Notaris: Forse ho gia' accennato a risposte. La pace e' un desiderio comune a tutti gli uomini. Tutti vorrebbero vivere in pace. Su questa aspirazione e sulla sua realizzazione si costruisce unita' e si educano i politici che nei loro programmi parlano poco o niente di cultura e pace.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e vita quotidiana: quale relazione?

- Francesco de Notaris: Immaginate voi se pace e giustizia vi fossero? Sarebbe un altro mondo! Le condizioni economiche contribuiscono a determinare gioie e dolori. Le disgrazie naturali determinano disuguaglianze e gravi danni esistenziali. Se fossimo nonviolenti non avremmo le conseguenze della violenza!

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e cura del territorio in cui si vive: quale relazione?

- Francesco de Notaris: Servono i movimenti nonviolenti perche' ogni speculatore attacca il territorio. La nonviolenza esercitata dai cittadini porta allo scoperto ogni corruzione, ogni ferita alla vita e al territorio e diventa resistenza attiva. In Italia vi sono esempi del genere. Vedi l'irrisolta questione dei rifiuti in Campania, il problema degli insediamenti di aeroporti, basi militari, Tav, energia nucleare, etc.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e cura delle persone con cui si vive: quale relazione?

- Francesco de Notaris: Io direi che il diritto alla salute dovrebbe essere vissuto in nonviolenza. Non e' frutto di violenza il degrado degli ospedali, le cure insufficienti, il costo delle medicine, la solitudine degli anziani, delle ragazze madri, dei bambini orfani? Non e' violenza l’abbandono degli anziani anche nelle nostre famiglie?

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: La nonviolenza dinanzi alla morte: quali riflessioni?

- Francesco de Notaris: Se vivessimo da nonviolenti la morte avrebbe minori spazi e ci raggiungerebbe un po’ piu' tardi. Ma la morte e' inevitabile. Dovremmo trovare tutte le cause di morte e riflettere sulla nonviolenza. E poi come essere nonviolenti verso i morti? Quale rispetto?

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali le maggiori esperienze storiche della nonviolenza?
- Francesco de Notaris: Ne parlano tutti i libri, le cronache, la storia. Non fatemele riscrivere.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale e' lo stato della nonviolenza oggi nel mondo?

- Francesco de Notaris: Poco diffusa la mentalita' nonviolenta. L’amore poi e' distorto. Sono pessimista.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale e' lo stato della nonviolenza oggi in Italia?

- Francesco de Notaris: In Italia? Cresce la violenza. C’e' arretramento!

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: E' adeguato il rapporto tra movimenti nonviolenti italiani e movimenti di altri paesi? E come migliorarlo?

- Francesco de Notaris: La domanda e' poco chiara. Movimenti italiani operano all’estero. Dovremmo interessarci anche di noi. Il nostro prossimo ci e' accanto.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale le sembra che sia la percezione diffusa della nonviolenza oggi in Italia?

- Francesco de Notaris: Scarsa percezione nonostante sforzi considerevoli. Piccole nobili nicchie. E poi esiste una forma di denigrazione verso il nonviolento e verso chi vuole la pace. Il termine “pacifismo” e' dispregiativo. I partiti non hanno uomini che si interessano della pace come generatrice di convivenza giusta e di cittadinanza di qualita'. Si parla a sproposito di pace, inquinandone anche il termine. Le missioni armate le chiamano missioni "di pace”. I giovani sono diseducati.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative intraprendere perche' vi sia da parte dell'opinione pubblica una percezione corretta e una conoscenza adeguata della nonviolenza?

- Francesco de Notaris: Occorrerebbe uno strumento di comunicazione o rubriche su reti ad ampia diffusione. Non servono le intervistine sporadiche su tv private! Un diario per gli studenti da vendere in Italia? Ricordate il vecchio diario Vitt? E comunicati sui cellulari? E un concorso a tema sulla nonviolenza? Contattate l’Associazione degli ex parlamentari.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e intercultura: quale relazione?

- Francesco de Notaris: La nonviolenza e' patrimonio dell’umanita' e frutto di giusta interpretazione del messaggio delle grandi religioni.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e conoscenza di se': quale relazione?

- Francesco de Notaris: Roba da psichiatria! Molto interessante aprire un dialogo con le cattedre di psichiatria in Italia!

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e scienze umane: quale relazione?

- Francesco de Notaris: Ci sono cenni nelle risposte a domande precedenti. Una bella pubblicazione con scritti di filosofi, letterati, teologi, antropologi, psicologi, storici, e anche politici, etc. Che ne pensate?

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e linguaggio (ed anche: nonviolenza e semiotica): quale relazione?

- Francesco de Notaris: Chiamate Umberto Eco.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e stili di vita: quale relazione?

- Francesco de Notaris: Chiamate De Rita. Il nostro stile di vita e' basato sulla competizione... purtroppo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e critica dell'industrialismo: quali implicazioni e conseguenze?

- Francesco de Notaris: Forse c’e' il problema dell’organizzazione del lavoro all’interno delle industrie. E poi quali industrie?

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e rispetto per i viventi, la biosfera, la "madre terra": quali implicazioni e conseguenze?

- Francesco de Notaris: Stiamo violentando la terra e gli esseri viventi.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza, compresenza, convivenza, scelte di vita comunitarie: quali implicazioni e conseguenze?

- Francesco de Notaris: Non so e non posso scrivere un libro su questo tema.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza, riconoscimento dell'altro, principio responsabilita', scelte di giustizia, misericordia: quali implicazioni e conseguenze?

- Francesco de Notaris: Se l’etica della responsabilita' fosse patrimonio non dico comune ma di numerosi uomini, della classe dirigente e se i principi della nonviolenza fossero maggiormente diffusi le conseguenze si vedrebbero. Si restringerebbero gli spazi dell’ingiustizia. Ognuno avrebbe coscienza di se' e della responsabilita' verso il presente e il futuro.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e coscienza del limite: quali implicazioni e conseguenze?

- Francesco de Notaris: La nonviolenza e' frutto della scelta degli uomini. La coscienza dei nostri limiti ci porta a pensare che essa e' un ideale, non un’illusione. E’ una entusiasmante utopia che comunque dovrebbe fare i conti con ogni egoismo. La nonviolenza e' una filosofia, uno stile di vita che e' sacrificio e che deve confrontarsi con gli aspetti negativi della natura umana, con quell'"homo homini lupus" che le condizioni di difficolta' esaltano, purtroppo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza come cammino: in quale direzione?

- Francesco de Notaris: Percorso difficile. Occorrono uomini dal forte carattere. Gli esempi che abbiamo sono anche esempi di sconfitte e arretramenti. Chi lavora per la guerra non vuole sentire la voce della ragione, ne' quella dei poveri, delle vittime della violenza di chi non vuole la pace, perche' la morte di tanti e' ricchezza per pochi.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e internet: quale relazione? e quali possibilita'?

- Francesco de Notaris: Internet: un mondo. Ma la nonviolenza e' esperienza di vita, non roba di computer. Certamente lo scambio delle idee, delle informazioni ed esperienze serve. Ma servono le esperienze di vita e le esperienze comunitarie nelle quali siamo fisicamente coinvolti.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Potrebbe presentare la sua stessa persona (dati biografici, esperienze significative, opere e scritti...) a un lettore che non la conoscesse affatto?

- Francesco de Notaris: Andate su Google e cliccate il nome "Francesco de Notaris" su Wikipedia. C’e' qualcosa.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: C'e' qualcosa che vorrebbe aggiungere?
- Francesco de Notaris: Ho dato risposte sintetiche e non approfondite. Mi piace dire che appena eletto senatore mi adoperai per portare in aula una proposta sulla obiezione di coscienza al servizio militare. E poi fu legge. Oggi sembra tutto vanificato. L’idea del rifiuto di usare le armi sembra messa da parte. Le armi vengono presentate come strumenti di pace. Non si parla mai delle vittime innocenti delle guerre. E i soldati muoiono per mano di terroristi e sono sempre eroi innocenti. Si aggiunga la demenziale idea di questi giorni: quella di invitare tutti i giovani a vivere qualche mese di naia! Questi militari continuano a preparare la guerra e a contribuire allo spreco di fondi pubblici, fuori controllo democratico.
 
4. INCONTRI. SI E' SVOLTO IL 31 AGOSTO UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO
 
Nella serata di martedi' 31 agosto 2010 a Viterbo, presso la sede del "Centro di ricerca per la pace", si e' svolto un nuovo incontro di riflessione e organizzazione nell'ambito di un percorso di formazione e iniziativa nonviolenta.
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Parte della riunione e' stata dedicata alla prosecuzione di un'iniziativa gia' avviata, finalizzata a promuovere il diritto allo studio.
Idem per l'iniziativa in corso in difesa dei beni ambientali e culturali e per il diritto alla salute della popolazione di Viterbo, e per l'istituzione del "parco naturalistico, archeologico e termale del Bulicame".
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Una parte successiva dell'incontro e' stata poi dedicata alla prosecuzione del lavoro organizzativo a supporto della realizzazione dell'inchiesta giornalistica in corso sul tema "La nonviolenza oggi in Italia"; inchiesta che si viene svolgendo attraverso un'ampia serie di interviste a varie persone significative e rappresentative dell'impegno nonviolento nel nostro paese (interviste che vengono via via pubblicate sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" e che sono consultabili in rete dalla pagina web http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ ).
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La parte finale dell'incontro e' stata dedicata ad un ulteriore approfondimento su questioni di psicologia e sociologia dell'arte, e di storia della trasmissione del sapere (ricollegandosi anche all'incontro di studio svoltosi nella mattinata dello stesso giorno sulla storia della letteratura italiana).
 
5. APPELLI. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO
 

Sostenere finanziariamente la segreteria nazionale del Movimento Nonviolento e' un buon modo per aiutare la nonviolenza in Italia.

Per informazioni e contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

6. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"

 
"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.
E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".
 
7. SEGNALAZIONI LIBRARIE
 
Riletture
- Blaise Pascal, Opuscoli e lettere, Edizioni Paoline, Milano 1961, pp. 224 (a cura di Gennaro Auletta).
- Blaise Pascal, I pensieri, Edizioni Paoline, Milano 1963, pp. 600 (a cura di Gennaro Auletta).
- Blaise Pascal, Pensees, Garnier, Paris 1964, 1968, pp. X + 346 (a cura di Ch. M. des Granges).
- Blaise Pascal, Pensieri, Einaudi 1962, Mondadori 1968, 1976, pp. LXXIV + 358 (a cura di Paolo Serini).
- Blaise Pascal, Pensieri, Rusconi, Milano 1993, pp. 552 (a cura di Adriano Bausola con testo francese a fronte - ed. Chevalier -).
- Blaise Pascal, Pascal, Pensieri. Le Provinciali, Einaudi, Torino 2004, Mondadori, Milano 2008, pp. VI + 952 (a cura rispettivamente di Carlo Carena e di Giulio Preti).
- Blaise Pascal, Pensieri. Lettere provinciali, Rcs Libri Bompiani, Milano 2000 ed Rcs Libri Rizzoli, Milano 1989, Rcs, Milano 2009, pp. 768 (a cura rispettivamente di Adriano Bausola e di Ferruccio Masini).
 
8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
 
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
 
9. PER SAPERNE DI PIU'
 
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
 
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 301 del 2 settembre 2010
 
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
 
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