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Telegrammi. 121
- Subject: Telegrammi. 121
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 6 Mar 2010 00:57:29 +0100
TELEGRAMMI DELLA
NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 121 del 6 marzo 2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino
proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche
della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Sommario di questo numero:
1. I pogrom, i campi di concentramento, le deportazioni
2. L'Afghanistan e' qui
3. Un messaggio di saluto ai partecipanti al presidio in piazza Santi
Apostoli di sabato 6 marzo 2010 a Roma
4. Mitridate sui Cimini
5. Oggi a Ghilarza
6. Domani a Viterbo
7. Carla Lonzi: Manifesto di Rivolta Femminile (luglio 1970)
8. "Azione nonviolenta"
9. Segnalazioni librarie
10. Indice dei numeri 1374-1404 (agosto 2006) de "La nonviolenza e' in
cammino"
11. La "Carta" del Movimento
Nonviolento
12. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. I POGROM, I CAMPI DI CONCENTRAMENTO,
LE DEPORTAZIONI
I pogrom, i campi di concentramento, le
deportazioni. Inorridiscono solo me?
Le leggi razziali, l'apartheid, il colpo di stato
nazista. Inorridiscono solo me?
Le vittime lasciate morire in mare, gli esuli
riconsegnati ai carnefici, le persone ridotte in schiavitu', la persecuzione di
innumerevoli innocenti, la complicita' tra mafie e governo. Inorridiscono solo
me?
E l'indifferenza non solo del ceto politico, non
solo dei mass-media, ma anche della generalita' della popolazione mentre
razzismo, schiavismo e squadrismo dilagano e mietono vittime. L'indifferenza
dinanzi alla violenza delle norme incostituzionali ed antigiuridiche contenute
nella criminale e criminogena legge 94/2009, l'indifferenza dinanzi alla ferocia
delle ordinanze comunali contro i poveri e i bisognosi, l'indifferenza mentre a
chi ha meno viene tolto tutto, e la complicita' con la sistematica violazione
dei piu' elementari diritti umani. Inorridiscono solo me?
*
Io dico che chi non si oppone al colpo di stato
razzista ne e' complice.
Io dico che chi tace favoreggia il
nazismo.
Io dico che e' necessaria ed urgente una
insurrezione nonviolenta dell'intero popolo italiano, uomini e donne, nativi ed
immigrati, in difesa della Costituzione della Repubblica Italiana, in difesa
dell'ordinamento giuridico democratico, in difesa della civilta', in difesa
dell'umanita' che e' una.
Io dico che e' necessaria ed urgente una
insurrezione nonviolenta dell'intero popolo italiano, uomini e donne, nativi ed
immigrati, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Solo la nonviolenza puo' salvare
l'umanita'.
2. EDITORIALE. L'AFGHANISTAN E' QUI
L'Afghanistan e' qui.
Di quella guerra, di quelle stragi, di quegli
orrori, anche il nostro paese e' corresponsabile.
L'Italia illegalmente partecipa a quella guerra
criminale.
E' dovere del popolo italiano insorgere contro la
guerra.
E' dovere del popolo italiano imporre il rispetto
della nostra legge fondamentale che ripudia la guerra.
E' dovere del popolo italiano far cessare la
partecipazione italiana alla guerra assassina e impegnare l'Italia per la pace
che salva le vite.
E' dovere del popolo italiano opporsi alle
uccisioni di cui la guerra consiste.
La guerra e' il massimo crimine contro
l'umanita'.
Cessi la partecipazione italiana alla
guerra. 3. INIZIATIVE. UN MESSAGGIO DI SALUTO AI
PARTECIPANTI AL PRESIDIO IN PIAZZA SANTI APOSTOLI DI SABATO 6 MARZO 2010 A
ROMA
[Riceviamo e
diffondiamo]
Ai partecipanti al presidio in piazza Santi
Apostoli di sabato 6 marzo 2010 a Roma
Care amiche e cari amici dei movimenti contro le
nocivita' e le devastazioni ambientali del Lazio,
per impegni che abbiamo a Viterbo non ci e'
possibile partecipare a questo incontro e questa iniziativa di vari comitati
impegnati nel Lazio in difesa dell'ambiente, della salute, dei diritti umani di
tutti gli esseri umani.
Ma naturalmente siamo solidali con tutte le
iniziative che con la scelta della nonviolenza consapevolmente e
coerentemente si oppongono alla violenza dei poteri distruttivi ed
inquinatori, sfruttatori e violatori.
La lotta per la difesa della biosfera e
per l'affermazione dei diritti di tutti gli esseri umani, comprese le
generazioni future, richiede il massimo sviluppo della partecipazione
democratica, la presa di coscienza ed il contributo di tutte le persone di
volonta' buona.
La dimensione di questa lotta deve essere ad un
tempo locale e globale, concretamente agita ed inclusiva di tutte le limpide e
coerenti istanze di dignita', responsabilita', solidarieta', giustizia e
liberazione: poiche' vi e' una sola umanita' e un unico pianeta casa comune
dell'umanita' intera.
Per questo la lotta contro il mega-aeroporto a
Viterbo si salda con la lotta contro il mega-aeroporto a Frosinone, a quella
contro l'ampliamento dell'aeroporto di Fiumicino, a quella per la riduzione
drastica e immediata dei voli a Ciampino, alla lotta complessiva per la
riduzione del trasporto aereo.
Ma si salda anche a tutte le altre iniziative per
il diritto all'ambiente e alla salute, per la gestione democratica e
responsabile del territorio, per il riconoscimento di tutti i diritti umani a
tutti gli esseri umani.
Per questo l'iniziativa ambientalista, quella
pacifista, quella femminista, quella antimafia, quella antifascista, quella per
l'emancipazione solidale delle classi sfruttate ed i popoli oppressi, si
saldano in un unico impegno di rispetto e di promozione della dignita' e dei
diritti di ogni essere umano.
Per questo ad unirci non c'e' solo la convinzione
di dover difendere insieme la natura, i territori in cui viviamo, la nostra
salute e i nostri diritti, ma anche la coscienza di dover
insieme contrastare la guerra, il razzismo, il femminicidio, le mafie, la
violenza che e' sempre fascista.
Un forte abbraccio a tutte e tutti,
*
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di
Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della
salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 5 marzo 2010
4. RIFLESSIONE. MITRIDATE SUI CIMINI
In un paese civile i pubblici amministratori
sarebbero grati ai cittadini, alle associazioni ed ai movimenti democratici
che segnalano problemi e rischi che riguardano l'intera popolazione,
e cosi' aiutano gli amministratori (quelli onesti e responsabili) a
svolgere bene il loro compito di pubblici ufficiali solleciti del bene
comune.
*
Invece nei comuni del viterbese che si affacciano
sul lago di Vico e che dal lago di Vico captano le acque che poi finiscono nei
rubinetti delle case, certi prominenti amministratori sembrano irritarsi
quando cittadini, associazioni e movimenti si impegnano per la salute di
tutti.
*
Bastera' un esempio: assai meritoriamente la
prestigiosa "Associazione italiana medici per l'ambiente", rappresentata nel
viterbese dalla dottoressa Antonella Litta che se non ci fosse bisognerebbe
inventarla, da alcuni anni sta svolgendo una straordinaria opera di
informazione e sensibilizzazione delle istituzioni variamente competenti sulla
situazione delle acque del lago di Vico.
Grazie a questo impegno di raccolta di
documentazione, di studio e di informazione, di coscientizzazione della
popolazione locale e della piu' ampia opinione pubblica, di sollecita costante
rigorosa proposta e richiesta alle istituzioni affinche' svolgano
correttamente il loro ruolo a tutela della salute dei cittadini come previsto
dalle leggi in vigore, finalmente si va facendo sempre piu' chiarezza su
una situazione che la documentazione prodotta dalle istituzioni medesime
descrive come realmente drammatica. E la presa di coscienza della situazione
reale e' il primo passo per la realizzazione degli interventi adeguati,
necessari, urgenti.
*
Che ti fanno invece certi amministratori? Sbraitano
all'incirca che "tutto va bene madama la marchesa" (quando invece i dati
scientifici, la documentazione ufficiale, gli stessi atti degli enti
pubblici di cui anche quegli amministratori sono rappresentanti confermano
che la situazione e' piu' che preoccupante, e' spaventosa) e
addirittura offendono e aggrediscono con espressioni verbali certo non
meditate chi limpidamente e generosamente si impegna per il pubblico
bene.
*
Qell'antico re del Ponto par rivivere sui Monti
Cimini: con l'aggravante che Mitridate mitridatizzava se
stesso, mentre i suoi emuli di due millenni dopo con i loro irresponsabili
e chiassosi e protervi atteggiamenti di sottovalutazione, di
disinformazione, di incuria, contribuiscono a mitridatizzare - cioe'
avvelenare - la popolazione (popolazione di cittadini, non di sudditi, se
ci si consente la
precisazione). 5. INCONTRI. OGGI A GHILARZA
[Riceviamo e
diffondiamo]
Oggi, sabato 6 marzo 2010, con inizio alle ore 16, a Ghilarza (Oristano) alla Casa per la pace del Movimento Nonviolento, in via Nessi 14, incontro delle amiche e degli amici della nonviolenza e degli abbonati ad "Azione nonviolenta" della Sardegna. Parteciperanno Daniele Lugli (presidente del Movimento Nonviolento) e Mao Valpiana (direttore di "Azione nonviolenta"). L'incontro avra' per tema "La crisi della democrazia, e la proposta dell'omnicrazia di Aldo Capitini" e sara' l'avvio di un percorso di preparazione al prossimo congresso del Movimento Nonviolento (Brescia, 29 ottobre - primo novembre 2010). 6. INCONTRI. DOMANI A VITERBO
Domani, domenica 7 marzo 2010, con inizio alle
ore 15,30, presso il centro sociale autogestito "Valle Faul" a Viterbo, si
svolgera' il quindicesimo incontro di studio del percorso di
formazione/informazione nonviolenta iniziato da alcuni mesi. Partecipa il responsabile del Centro di ricerca per la
pace di Viterbo. Il centro sociale autogestito "Valle Faul" si
trova in strada Castel d'Asso snc, a Viterbo. L'iniziativa e' ovviamente
aperta alla partecipazione di tutte le persone interessate. 7. DOCUMENTI. CARLA LONZI: MANIFESTO DI RIVOLTA FEMMINILE (LUGLIO
1970)
[Da Carla Lonzi, Sputiamo su Hegel. La donna clitoridea e la donna
vaginale, Rivolta Femminile, Milano 1974, poi Gammalibri, Milano 1982, pp.
13-22, riproponiamo ancora una volta il manifesto di "Rivolta Femminile" del
luglio 1970, uno dei testi fondamentali della riflessione femminista in
Italia.
Carla Lonzi e' stata un'acutissima
intellettuale femminista, nata a Firenze nel 1931 e deceduta a Milano nel 1982,
critica d'arte, fondatrice del gruppo di Rivolta Femminile. Opere di Carla
Lonzi: Sputiamo su Hegel, Scritti di Rivolta Femminile, Milano 1974, poi
Gammalibri, Milano 1982; Taci, anzi parla. Diario di una femminista, Scritti di
Rivolta Femminile, Milano 1978; Scacco ragionato, Scritti di Rivolta Femminile,
Milano 1985. Opere su Carla Lonzi: Maria Luisa Boccia, L'io in rivolta. Vissuto
e pensiero di Carla Lonzi, La Tartaruga, Milano 1990]
"Le donne saranno sempre divise le une dalle altre? Non formeranno mai un
corpo unico?" (Olympe de Gouges, 1791)
La donna non va definita in rapporto all'uomo. Su questa coscienza si
fondano tanto la nostra lotta quanto la nostra liberta'.
*
L'uomo non e' il modello a cui adeguare il processo di scoperta di se' da
parte della donna.
*
La donna e' l'altro rispetto all'uomo. L'uomo e' l'altro rispetto alla
donna. L'uguaglianza e' un tentativo ideologico per asservire la donna a piu'
alti livelli.
*
Identificare la donna all'uomo significa annullare l'ultima via di
liberazione.
*
Liberarsi per la donna non vuol dire accettare la stessa vita dell'uomo
perche' e' invivibile, ma esprimere il suo senso dell'esistenza.
*
La donna come soggetto non rifiuta l'uomo come soggetto, ma lo rifiuta come
ruolo assoluto. Nella vita sociale lo rifiuta come ruolo autoritario.
*
Finora il mito della complementarieta' e' stato usato dall'uomo per
giustificare il proprio potere.
*
Le donne son persuase fin dall'infanzia a non prendere decisioni e a
dipendere da persona "capace" e "responsabile": il padre, il marito, il
fratello...
*
L'immagine femminile con cui l'uomo ha interpretato la donna e' stata una
sua invenzione.
*
Verginita', castita', fedelta', non sono virtu'; ma vincoli per costruire e
mantenere la famiglia. L'onore ne e' la conseguente codificazione
repressiva.
*
Nel matrimonio la donna, privata dal suo nome, perde la sua identita'
significando il passaggio di proprieta' che e' avvenuto tra il padre di lei e il
marito.
*
Chi genera non ha la facolta' di attribuire ai figli il proprio nome: il
diritto della donna e' stato ambito da altri di cui e' diventato il
privilegio.
*
Ci costringono a rivendicare l'evidenza di un fatto naturale.
*
Riconosciamo nel matrimonio l'istituzione che ha subordinato la donna al
destino maschile. Siamo contro il matrimonio.
*
Il divorzio e' un innesto di matrimoni da cui l'istituzione esce
rafforzata.
*
La trasmissione della vita, il rispetto della vita, il senso della vita
sono esperienza intensa della donna e valori che lei rivendica.
*
Il primo elemento di rancore della donna verso la societa' sta nell'essere
costretta ad affrontare la maternita' come un aut-aut.
*
Denunciamo lo snaturamento di una maternita' pagata al prezzo
dell'esclusione.
*
La negazione della liberta' d'aborto rientra nel veto globale che viene
fatto all'autonomia della donna.
*
Non vogliamo pensare alla maternita' tutta la vita e continuare ad essere
inconsci strumenti del potere patriarcale.
*
La donna e' stufa di allevare un figlio che le diventera' un cattivo
amante.
*
In una liberta' che si sente di affrontare, la donna libera anche il figlio
e il figlio e' l'umanita'.
*
In tutte le forme di convivenza, alimentare, pulire, accudire e ogni
momento del vivere quotidiano devono essere gesti reciproci.
*
Per educazione e per mimesi l'uomo e la donna sono gia' nei ruoli della
primissima infanzia.
*
Riconosciamo il carattere mistificatorio di tutte le ideologie perche'
attraverso le forme ragionate di potere (teologico, morale, filosofico,
politico) hanno costretto l'umanita' a una condizione inautentica, oppressa e
consenziente.
*
Dietro ogni ideologia noi intravediamo la gerarchia dei sessi.
*
Non vogliamo d'ora in poi tra noi e il mondo nessuno schermo.
*
Il femminismo e' stato il primo momento politico di critica storica alla
famiglia e alla societa'.
*
Unifichiamo le situazioni e gli episodi dell'esperienza storica femminista:
in essa la donna si e' manifestata interrompendo per la prima volta il monologo
della civilta' patriarcale.
*
Noi identifichiamo nel lavoro domestico non retribuito la prestazione che
permette al capitalismo, privato e di stato, di sussistere.
*
Permetteremo quello che di continuo si ripete al termine di ogni
rivoluzione popolare quando la donna, che ha combattuto insieme con gli altri,
si trova messa da parte con tutti i suoi problemi?
*
Detestiamo i meccanismi della competitivita' e il ricatto che viene
esercitato nel mondo dalla egemonia dell'efficienza. Noi vogliamo mettere la
nostra capacita' lavorativa a disposizione di una societa' che ne sia
immunizzata.
*
La guerra e' stata da sempre l'attivita' specifica del maschio e il suo
modello di comportamento virile.
*
La parita' di retribuzione e' un nostro diritto, ma la nostra oppressione
e' un'altra cosa. Ci basta la parita' salariale quando abbiamo gia' sulle spalle
ore di lavoro domestico?
*
Riesaminiamo gli apporti creativi della donna alla comunita' e sfatiamo il
mito della sua laboriosita' sussidiaria.
*
Dare alto valore ai momenti "improduttivi" e' un'estensione di vita
proposta dalla donna.
*
Chi ha il potere afferma: "Fa parte dell'erotismo amare un essere
inferiore". Mantenere lo "status quo" e' dunque un suo atto d'amore.
*
Accogliamo la libera sessualita' in tutte le sue forme, perche' abbiamo
smesso di considerare la frigidita' un'alternativa onorevole.
*
Continuare a regolamentare la vita fra i sessi e' una necessita' del
potere; l'unica scelta soddisfacente e' un rapporto libero.
*
Sono un diritto dei bambini e degli adolescenti la curiosita' e i giochi
sessuali.
*
Abbiamo guardato per 4.000 anni: adesso abbiamo visto!
*
Alle nostre spalle sta l'apoteosi della millenaria supremazia maschile. Le
religioni istituzionalizzate ne sono state il piu' fermo piedistallo. E il
concetto di "genio" ne ha costituito l'irraggiungibile gradino.
*
La donna ha avuto l'esperienza di vedere ogni giorno distrutto quello che
faceva.
*
Consideriamo incompleta una storia che si e' costituita sulle tracce non
deperibili.
*
Nulla o male e' stato tramandato dalla presenza della donna: sta a noi
riscoprirla per sapere la verita'.
*
La civilta' ci ha definite inferiori, la chiesa ci ha chiamate sesso, la
psicanalisi ci ha tradite, il marxismo ci ha vendute alla rivoluzione
ipotetica.
*
Chiediamo referenze di millenni di pensiero filosofico che ha teorizzato
l'inferiorita' della donna.
*
Della grande umiliazione che il mondo patriarcale ci ha imposto noi
consideriamo responsabili i sistematici del pensiero: essi hanno mantenuto il
principio della donna come essere aggiuntivo per la riproduzione dell'umanita',
legame con la divinita' o soglia del mondo animale; sfera privata e "pietas".
Hanno giustificato nella metafisica cio' che era ingiusto e atroce nella vita
della donna.
*
Sputiamo su Hegel.
*
La dialettica servo-padrone e' una regolazione di conti tra collettivi di
uomini: essa non prevede la liberazione della donna, il grande oppresso della
civilta' patriarcale.
*
La lotta di classe, come teoria di classe sviluppata dalla dialettica
servo-padrone, ugualmente esclude la donna. Noi rimettiamo in discussione il
socialismo e la dittatura del proletariato.
*
Non riconoscendosi nella cultura maschile, la donna le toglie l'illusione
dell'universalita'.
*
L'uomo ha sempre parlato a nome del genere umano, ma meta' della
popolazione terrestre lo accusa ora di aver sublimato una mutilazione.
*
La forza dell'uomo e' nel suo identificarsi con la cultura, la nostra nel
rifiutarla.
*
Dopo questo atto di coscienza l'uomo sara' distinto dalla donna e dovra'
ascoltare da lei tutto quello che la concerne.
*
Non saltera' il mondo se l'uomo non avra' piu' l'equilibrio psicologico
basato sulla nostra sottomissione.
*
Nella cocente realta' di un universo che non ha mai svelato i suoi segreti,
noi togliamo molto del credito dato agli accanimenti della cultura. Vogliamo
essere all'altezza di un universo senza risposte.
*
Noi cerchiamo l'autenticita' del gesto di rivolta e non la sacrificheremo
ne' all'organizzazione ne' al proselitismo.
*
Comunichiamo solo con donne.
Roma, luglio 1970 8. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"
"Azione nonviolenta" e' la rivista del
Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione,
informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel
mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna
8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax:
0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona. E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando
una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo
nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".
9. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Franco Restaino, Adriana Cavarero, Le filosofie femministe, Paravia,
Torino 1999, pp. 260.
- Pieranna Garavaso, Nicla Vassallo, Filosofia delle donne, Laterza,
Roma-Bari 2007, pp. VIII + 170.
- Wanda Tommasi, I filosofi e le donne. La differenza sessuale nella storia
della filosofia, Tre Lune Edizioni, Mantova 2001, pp. 272.
- Chiara Zamboni, La filosofia donna. Percorsi di pensiero femminile,
Demetra, Colognola ai Colli (Vr) 1997, pp. 160.
*
Riedizioni
- Edoardo Boncinelli, Il cervello, la mente e l'anima. Genoma: il grande
libro dell'uomo, Mondadori, Milano 1999 e 2001, 2010, pp. XII + 504, euro
12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori).
- Rosalia Cavalieri, Il naso intelligente, Laterza, Roma-Bari 2009, Il sole
24 ore, Milano 2010, pp. X + 210, euro 9,90 (in supplemento al quotidiano "Il
sole 24 ore").
- John B. Watson, Il comportamentismo, Giunti Barbera, Firenze 1980,
Fabbri-Rcs, Milano 2007, 2010, pp. LXVIII + 298, euro 9,90.
10. MATERIALI. INDICE DEI NUMERI 1374-1404 (AGOSTO 2006) DE "LA NONVIOLENZA
E' IN CAMMINO"
* Numero 1374 del primo agosto 2006: 1. Aldo Capitini: Teoria della nonviolenza (parte prima); 2. Riletture: Germaine Greer, L'eunuco femmina; 3. Riletture: Germaine Greer, La donna intera; 4. Ristampe: Giovanni Verga, I grandi romanzi; 5. Riedizioni: Jean-Selim Kanaan, La mia guerra all'indifferenza; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * "Voci e volti della nonviolenza", numero 33 del primo agosto 2006: 1. Lalla Romano; 2. Rigano l'aria le rondini; 3. Simile a un fiore il cielo; 4. Inverno, lenta stagione; 5. L'abbraccio; 6. Il pianto; 7. Stagione; 8. Silenzio; 9. Il vento; 10. Et coetera. * Numero 1375 del 2 agosto 2006: 1. Aldo Capitini: Teoria della nonviolenza (parte seconda e conclusiva); 2. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 3. Per saperne di piu'. * Numero 1376 del 3 agosto 2006: 1. Pierre Vidal-Naquet; 2. Nouhad Moawad: Un messaggio nella notte; 3. Enrico Peyretti: Guerre e silenzi; 4. Uri Avnery: Il risultato; 5. Giulio Vittorangeli: Bologna, 2 agosto 1980; 6. Giovani d'mpegno missionario: Un appello; 7. "Beati i costruttori di pace": Le elezioni in Congo; 8. Angela Pascucci presenta "Il nuovo ordine cinese" di Wang Hui; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 75 del 3 agosto 2006: 1. Virginia Woolf: Pensieri di pace durante un'incursione aerea; 2. Sveva Haertter intervista Peretz Kidron; 3. Marina Forti: Teheran tra atomo e Libano; 4. Annamaria Rivera ricorda Pierre Vidal-Naquet; 5. Maria Zambrano: L'effetto; 6. Silvia Calamandrei presenta "Un passato che ritorna" di Valerio Castronovo. * Numero 1377 del 4 agosto 2006: 1. Giuliano Pontara: Definizione di violenza e nonviolenza nei conflitti sociali (parte prima); 2. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 3. Per saperne di piu'. * Numero 1378 del 5 agosto 2006: 1. Benito D'Ippolito: Nozze di sangue a Cana; 2. Il cane di Alcibiade; 3. Giuliano Pontara: Definizione di violenza e nonviolenza nei conflitti sociali (parte seconda e conclusiva); 4. Un appello del Consiglio comunale di Alba; 5. Letture: Bruna Peyrot, La cittadinanza interiore; 6. Ristampe: Donatien Alphonse Francois de Sade, Opere; 7. Riedizioni: Carlo Bernari, Tre operai; 8. Riedizioni: Baldassare Castiglione, Giovanni Della Casa, Opere; 9. Riedizioni: Franco Modigliani, Consumo, risparmio, finanza; 10. Riedizioni: Ottiero Ottieri, Donnarumma all'assalto; 11. Riedizioni: Vilfredo Pareto: Corso di economia politica; 12. Riedizioni: Giovanni Pascoli, Opere; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 1379 del 6 agosto 2006: 1. Cindy Sheehan: Perche'? 2. Severino Vardacampi: Chi si rivede, monsieur Jourdain; 3. Un piccolo passo; 4. Annalena Di Giovanni intervista Dov Khenin; 5. Emanuele Fiano: Questa scia di morte deve finire; 6. Peppe Sini, Tomas Stockmann: Un'obiezione al testo che precede; 7. Nanni Salio: Il pacifismo e' morto? 8. Luciano Bonfrate: A chi si e' arreso; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 85 del 6 agosto 2006: 1. Dal 6 al 9 agosto nell'anniversario delle atomiche su Hiroshima e Nagasaki; 2. Guenther Anders: Comandamenti dell'era atomica; 3. Hannah Arendt: In catene; 4. Simone Weil: Uscire dalla caverna; 5. Eduardo Galeano: Alcune scintille da "Memoria del fuoco"; 6. Letture: Andrea Tortoreto, La filosofia di Aldo Capitini; 7. Riletture: Assia Djebar, La donna senza sepoltura; 8. Riletture: Silvia Vegetti Finzi (a cura di), Psicoanalisi al femminile; 9. Riedizioni: Lodovico Antonio Muratori: Opere. * Numero 1380 del 7 agosto 2006: 1. La scelta; 2. Massimo Ortalli: Leggere l'anarchismo (parte quinta); 3. Massimo Ortalli: Leggere l'anarchismo (parte sesta); 4. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 5. Per saperne di piu'. * Numero 1381 dell'8 agosto 2006: 1. Peppe Sini, Tomas Stockmann: Non ci sono sottouomini; 2. Anne Penketh e Kim Sengupta: Bambini; 3. Giulio Vittorangeli: Dov'e' il mondo? E dove siamo noi? 4. Brenda Gazzar: Donne contro la guerra; 5. Johan Galtung: Il Medio Oriente e il modello dell'Unione Europea come soluzione; 6. Giobbe Santabarbara: Una netta opposizione ad alcune parti del testo che precede; 7. Riedizioni: Giordano Bruno, Tommaso Campanella, Opere; 8. Luciano Bonfrate: Ai vecchi compagni; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * "Voci e volti della nonviolenza", numero 34 dell'8 agosto 2006: 1. Rocco Scotellaro; 2. Campagna; 3. La benedizione del padre; 4. Sempre nuova e' l'alba; 5. In autunno; 6. Il morto; 7. La felicita'; 8. I viaggi; 9. Primavera; 10. Le strade vanno all'infinito; 11. Autoritratto; 12. Et coetera. * Numero 1382 del 9 agosto 2006: 1. Cindy Sheehan: La connessione dei cuori; 2. Robi Damelin: Non ci sono vincitori, solo cuori spezzati; 3. Barbara Spinelli: Il sonno dogmatico; 4. Da una lettera di Sinide Corinzio all'amica sua Eleuteria; 5. Zia Jaffrey: Una storia vera a Johannesburg; 6. Rosa Luxemburg: La cosa piu' fatale; 7. Agnes Heller: Quattro massime; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 1383 del 10 agosto 2006: 1. "Una citta'" intervista Pierre Vidal-Naquet; 2. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 3. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 76 del 10 agosto 2006: 1. Luisa Muraro: Ignorarla non serve; 2. Wilpf: Pace per le popolazioni di Israele, Palestina e Libano; 3. Alcune necessarie integrazioni al testo che precede; 4. Lidia Menapace: Per un'Europa di pace, neutrale, disarmata, nonviolenta; 5. Lidia Menapace: Ancora tre note sulla proposta dell'Europa neutrale e attiva, costruttrice di pace con mezzi di pace; 6. Lidia Menapace: Ancora per l'Europa neutrale e attiva, disarmata, smilitarizzata e nonviolenta; 7. Lidia Menapace: Proposte per un'Europa di pace. * Numero 1384 dell'11 agosto 2006: 1. Peppe Sini: La tomba di Periandro; 2. Giuliana Sgrena: Ombre italiane; 3. La parola disonesta; 4. Parliamo d'altro; 5. Uri Avnery: Scegliere la pace; 6. Moni Ovadia: Yad Vashem; 7. Bia Sarasini: Julia Kristeva, tre donne di genio nel Novecento, contro il "femminismo di massa"; 8. Bia Sarasini: Nadine Gordimer, la verita' nel romanzo, la speranza nella vita quotidiana; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 1385 del 12 agosto 2006: 0. Comunicazioni di servizio; 1. A Ibu Robin Lim il premio internazionale "Alexander Langer" 2006; 2. Floriana Lipparini: Solo la nonviolenza; 3. Osvaldo Caffianchi: Dal barbiere; 4. Luciano Bonfrate: Domande; 5. Jean-Marie Muller: Momenti e metodi dell'azione nonviolenta (parte prima); 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * Numero 1386 del 13 agosto 2006: 1. Jean-Marie Muller: Momenti e metodi dell'azione nonviolenta (parte seconda e conclusiva); 2. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 3. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 86 del 13 agosto 2006: 1. Piergiorgio Bellocchio ricorda Grazia Cherchi; 2. Camillo De Piaz ricorda Grazia Cherchi; 3. Lalla Romano ricorda Grazia Cherchi. * Numero 1387 del 14 agosto 2006: 1. Grazia Bellini e Flavio Lotti: Un invito ad Assisi il 26 agosto; 2. Maria G. Di Rienzo: Cindy ricoverata; 3. Missy Comley Beattie: Gente di pietra; 4. Katia Haddad: Hezbollah contro la democrazia; 5. Floriana Lipparini: La negazione del femminile; 6. Lisa Foa: Del mio passato... 7. Il "Cos in rete" di agosto; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 1388 del 15 agosto 2006: 1. Peppe Sini: Il no e il si'; 2. Enzo Mazzi ricorda Bruno Borghi; 3. Marina Forti: Aumenta la repressione in Iran; 4. Giancarla Codrignani: Per una politica di pace; 5. Lidia Menapace: Resistenze; 6. Ristampe: Johann Wolfgang Goethe, Viaggio in Italia; 7. Riedizioni: Pietro Giannone, Opere; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * "Voci e volti della nonviolenza", numero 35 del 15 agosto 2006: 1. Anna Segre: La difesa della normalita'; 2. Et coetera. * Numero 1389 del 16 agosto 2006: 1. Prima di ricominciare la guerra di Troia; 2. Anna Bravo presenta "La storia dell'altro" del Peace Research Institute in the Middle East; 3. Pierre Vidal-Naquet presenta "Les palestiniens" di Nadine Picadiou; 4. Giulio Vittorangeli: Ferragosto di guerra e di morte; 5. Nando dalla Chiesa: Camillo De Piaz. Aria pura dalla Valtellina; 6. Bruna Peyrot: Una nuova cultura politica; 7. Hannah Arendt: L'enorme; 8. Un'antica storiella cinese del Settecento francese; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 1390 del 17 agosto 2006: 1. Severino Vardacampi: La politica delle cannoniere e l'alternativa nonviolenta; 2. Ehren Watada: Come soldati, come patrioti, come esseri umani ci opponiamo alla guerra illegale e criminale; 3. Padri, figlie; 4. Enrico Peyretti: Dall'Afghanistan al Libano; 5. Gabriele De Veris: Una vita oltre la guerra; 6. Eduardo Galeano: Salvagente di piombo; 7. Maria Antonietta Saracino presenta "Il treno di notte" di Ruskin Bond; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 77 del 17 agosto 2006: 1. Lisa Foa, o le avventure della virtu'; 2. Lucia Ajmone Marsan ricorda Lisa Foa; 3. Guido Crainz ricorda Lisa Foa; 4. Lucyna Gebert ricorda Lisa Foa; 5. Mariuccia Salvati ricorda Lisa Foa; 6. Lucetta Scaraffia ricorda Lisa Foa; 7. Gianni Sofri ricorda Lisa Foa. * Numero 1391 del 18 agosto 2006: 1. Tigrin de la Sassetta: Una lettera dalla montagna; 2. Carolyn Ho: Un appello a tutte le persone di volonta' buona; 3. "Transnational foundation for peace and future research": Lettera aperta al presidente dell'Assemblea generale dell'Onu; 4. Murray Bookchin; 5. Monica Lanfranco: Hina; 6. Anna Segre: Il diario; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 1392 del 19 agosto 2006: 1. No al militarismo. La nonviolenza e' la via; 2. Maria G. Di Rienzo: Fantasmi; 3. Jean-Marie Muller: Significato della nonviolenza (parte prima); 4. Omero Dellistorti: Verso Pisa; 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'. * Numero 1393 del 20 agosto 2006: 1. Peppe Sini: Lungo le torri di guardia; 2. Odradek e i suoi fratelli; 3. Giuliana Sgrena ricorda Angelo Frammartino; 4. Ida Dominijanni ricorda Anna Ingrao; 5. Jean-Marie Muller: Significato della nonviolenza (parte seconda e conclusiva); 6. Riedizioni: Riformatori napoletani; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 87 del 20 agosto 2006: 1. Murray Bookchin: Presentazione di "Comment" (1979); 2. Murray Bookchin: Lettera aperta al movimento ecologista (1980). * Numero 1394 del 21 agosto 2006: 1. Luca Decanacchi: Verso Pisa; 2. Enrico Peyretti: La bibbia di tutti e' il cuore dell'uomo. Un ricordo di Michele Do (parte prima); 3. Gianni Beretta intervista Rigoberta Menchu'; 4. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 5. Per saperne di piu'. * Numero 1395 del 22 agosto 2006: 1. Omero Cajami: Una quartina a Marienbad; 2. Maria G. Di Rienzo: Cresce negli Stati Uniti l'opposizione alla guerra; 3. Enrico Peyretti: La bibbia di tutti e' il cuore dell'uomo. Un ricordo di Michele Do (parte seconda e conclusiva); 4. Augusto Cavadi colloquia con Serge Latouche; 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'. * "Voci e volti della nonviolenza", numero 36 del 22 agosto 2006: 1. Verdiana Grossi: Bertha von Suttner; 2. Et coetera. * Numero 1396 del 23 agosto 2006: 1. Peppe Sini: La terza guerra del governo Prodi, anzi la quarta; 2. Adonis: La scelta della convivenza, la scelta dell'umanita'; 3. Giulio Vittorangeli: Il riarmo, la tortura; 4. Shirin Ebadi: "Di sicuro non vengono per me"; 5. Marinella Correggia: Gli indigeni salveranno il mondo; 6. Un convegno a Viterbo; 7. Paolo Boringhieri; 8. Enrico Peyretti presenta "L'arte di invecchiare" di Arthur Schopenhauer; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 1397 del 24 agosto 2006: 1. Peppe Sini: Ne' illusi ne' rassegnati; 2. Nelofer Pazira: Ritorno a Kandahar; 3. Ida Dominijanni: Patriarcati trasversali; 4. Ad Assisi il 26 agosto; 5. Tre sere a Viterbo; 6. Indice dei numeri 1252-1281 (aprile 2006) de "La nonviolenza e' in cammino"; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 78 del 24 agosto 2006: 1. Zulma Paggi: La pena in piu'; 2. Renata Sarfati ricorda Zulma Paggi. * Numero 1398 del 25 agosto 2006: 1. Prima che vi uccidano; 2. Susanna Camusso: Noi, Hina e le altre; 3. Benito D'Ippolito: Alle persone che s'incontreranno ad Assisi il 26 agosto; 4. Indice dei numeri 1282-1312 (maggio 2006) de "La nonviolenza e' in cammino"; 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'. * Numero 1399 del 26 agosto 2006: 1. Peppe Sini: Non possiamo tacere; 2. Hannah Arendt: "Noi"; 3. Rasha Salti: Ho perdonato ai fiori; 4. Yali Hashash: Sorelle; 5. Simone Weil: L'opportunita'; 6. Indice dei numeri 1313-1342 (giugno 2006) de "La nonviolenza e' in cammino"; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 1400 del 27 agosto 2006: 1. Bertolt Brecht: Ecco gli elmi dei vinti, abbandonati; 2. Carla Oliva: La spirale della violenza; 3. Indice dei numeri 1343-1373 (luglio 2006) de "La nonviolenza e' in cammino"; 4. Ristampe: Aleksandr S. Puskin, Opere; 5. Riedizioni: Scrittori del Risorgimento; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 88 del 27 agosto 2006: 1. Murray Bookchin: Il marxismo come ideologia borghese (1980); 2. Severino Vardacampi: Una postilla. * Numero 1401 del 28 agosto 2006: 1. L'uomo nel coccodrillo; 2. Cindy Sheehan: La mia ricerca di pace; 3. Murray Bookchin: Una sintesi di "Tecnologia e rivoluzione libertaria" (1971); 4. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 5. Per saperne di piu'. * Numero 1402 del 29 agosto 2006: 1. Del casarse pronto y mal; 2. Robin Morgan: Il suo nome era Abeer; 3. Giuliana Sgrena: Il giogo patriarcale, i crimini contro le donne, i media; 4. Renata Sarfati: L'emozione che questa storia suscita... 5. Omero Dellistorti: Fallibili; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * "Voci e volti della nonviolenza", numero 37 del 29 agosto 2006: 1. Luisa Schippa ricorda Emma Thomas; 2. Aldo Capitini ricorda Emma Thomas; 3. Et coetera. * Numero 1403 del 30 agosto 2006: 1. Peppe Sini: Le scaglie sugli occhi; 2. Giulio Vittorangeli: Empatia; 3. Antonio Mazzei: La non-cultura della sicurezza; 4. Adriana Zarri: Rigore e pieta'. Un ricordo di Mario Gozzini; 5. Ali Rashid: Il Medio Oriente oggi; 6. Cecilia Zecchinelli intervista Vandana Shiva; 7. Elena Loewenthal presenta "Letteratura ebraico-americana dalle origini alla Shoa'" di Elena Mortara; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 1404 del 31 agosto 2006: 1. Buridano e l'altra stalla; 2. Cindy Sheehan: Elogio dell'irrilevanza; 3. Grazia Bellini e Flavio Lotti: Il primo giorno di scuola per la pace; 4. Filippo Trasatti: Alcune voci da un lessico minimo di pedagogia libertaria; 5. Enrico Peyretti presenta "La differenza cristiana" di Enzo Bianchi; 6. Le stupefazioni di Giangrullo; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 79 del 31 agosto 2006: 1. Annamaria Rivera: Femminicidio, sessismo, razzismo; 2. Lea Melandri: Il boia domestico non ha patria; 3. Gabriella Paparazzo: Hina, Manem e le altre; 4. Giuliana Sgrena: Segnali; 5. Patricia Lombroso intervista Kelly Dougherty; 6. Giovanna Providenti: Madri russe contro il militarismo; 7. Fatema Mernissi: Certe verita'; 8. Silvia Vegetti Finzi: Un balzo di straordinaria semplicita'. 11. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO
NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione
della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a
livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato
di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il
movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza
classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di
tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 12. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento:
www.nonviolenti.org; per contatti:
azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino"
dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN
CAMMINO
Numero 121 del 6 marzo
2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino
proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche
della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare
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giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali")
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