Telegrammi. 67
- Subject: Telegrammi. 67
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Mon, 11 Jan 2010 00:58:02 +0100
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 67 dell'11 gennaio
2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino
proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche
della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Sommario di questo numero:
1. Con le sorelle e i fratelli migranti, contro la
mafia e il razzismo
2.
Sezione Anpi "Emilio Sugoni" di Nepi: In difesa della
Costituzione
3. I
partecipanti all'incontro di formazione nonviolenta del 10 gennaio a Viterbo
solidali con i migranti. Contro la schiavitu', contro il razzismo, contro la
violenza, per i diritti umani di tutti gli esseri umani
4. Il comitato che si oppone al mega-aeroporto fuorilegge
scrive al presidente della Commissione Trasporti della Camera
5. Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo scrive a Emma
Bonino, candidata alla presidenza della Regione Lazio
6. "Azione nonviolenta"
7. Segnalazioni librarie
8. La "Carta" del Movimento
Nonviolento
9. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. CON LE SORELLE E I FRATELLI
MIGRANTI, CONTRO LA MAFIA E IL RAZZISMO
Dinanzi al colpo di stato razzista.
Dinanzi allo sfruttamento schiavista.
Dinanzi alla violenza del potere
mafioso.
E' diritto e dovere di ogni persona esser solidale
con le sorelle e i fratelli migranti.
E' diritto e dovere di ogni persona insorgere con
la forza della verita' e con la scelta della nonviolenza per difendere i diritti
umani di tutti gli esseri umani.
E' diritto e dovere di ogni persona impegnarsi per
l'abolizione delle misure razziste, schiaviste e squadriste contenute nella
legge 94/2009 e negli altri provvedimenti governativi parimenti
incostituzionali, antigiuridici e disumani.
Solo la nonviolenza puo' salvare
l'umanita'. 2.
APPELLI. SEZIONE ANPI "EMILIO SUGONI" DI NEPI: IN DIFESA DELLA
COSTITUZIONE
[Dalla
sezione Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) “Emilio Sugoni” di
Nepi (per contatti: anpi.nepi at gmail.com) riceviamo e
diffondiamo il seguente appello per una manifestazione nazionale in difesa della
Costituzione]
La
sezione Anpi di Nepi si rivolge a tutti i cittadini, le istituzioni, le
associazioni, le organizzazioni sindacali, il mondo della scuola e
dell’universita’, i partiti, perche’ sia respinto ogni tentativo e proposta
di modifica della Costituzione.
La Carta
Costituzionale e’ per tutti garanzia irrinunciabile di liberta’,
uguaglianza, giustizia e democrazia e nessuno e’ legittimato a modificarla
arrogandosi un inesistente mandato popolare. Nel
Paese un colpo di Stato strisciante vuole imporre un regime autoritario che
limita sempre piu’ gli spazi d’informazione, democrazia e partecipazione. I
diritti costituzionali e i diritti umani sono sempre piu’ violati, aggrediti e
svuotati di significato e consistenza. Sono
state varate leggi che, in nome della sicurezza, hanno riesumato il razzismo e
lo squadrismo e hanno reso “legittima” la persecuzione di milioni di
migranti mentre si continua nella scellerata guerra afgana in palese violazione
dell’art. 11 della Costituzione. Questo
sciagurato progetto, voluto e sostenuto dalla attuale maggioranza di
governo, eversiva, reazionaria e razzista, purtroppo non trova efficace
opposizione tra una larga parte dei rappresentati
istituzionali. E’
necessario quindi che a partire dalle forze sane e democratiche del Paese
nasca una forte e decisa risposta. Non deve essere lasciato solo ai partiti di
opposizione il compito di contrastare l’attacco allo Stato di diritto. Ogni
settore della societa’ italiana deve far sentire la propria voce e deve
manifestare il proprio impegno in difesa della Costituzione, in ogni luogo e in
ogni momento. Solo una
ferma mobilitazione di massa, non episodica ma strutturata, puo’ contrastare
questo disegno eversivo e dare forza e sostegno anche a quella parte
dell’opposizione fedele alle istituzioni della Repubblica
italiana. E’
urgente e non rimandabile anche una grande iniziativa popolare nazionale che,
e a breve, sappia raccogliere lo sdegno e la volonta’ dei cittadini onesti
e democratici che ancora credono e vogliono difendere la
Costituzione. E’ il
momento di insorgere, e’ il momento di reagire. I
diritti umani, la dignita’ di ciascuno e di tutti, non possono essere barattati
con niente e da nessuno in nome di una malintesa pacificazione
nazionale. Nel
nostro paese questa e’ gia’ avvenuta nel 1945 con la vittoria sul nazifascismo e
nel 1948 con l’entrata in vigore del dettato costituzionale che traccia le linee
che tutti i governi dovrebbero seguire per la costruzione di un Paese piu’
giusto, piu’ onesto e dove “tutti i cittadini sono uguali davanti alla
legge”. E’ il
tempo dell’azione. E’ il tempo di una nuova
Resistenza. Direttivo Anpi sezione “Emilio Sugoni” di Nepi Nepi,
9 gennaio 2009
3.
INCONTRI. I PARTECIPANTI ALL'INCONTRO DI FORMAZIONE
NONVIOLENTA DEL 10 GENNAIO A VITERBO SOLIDALI CON I MIGRANTI. CONTRO LA SCHIAVITU', CONTRO IL RAZZISMO, CONTRO LA VIOLENZA,
PER I DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI
I partecipanti all'incontro di formazione e
informazione nonviolenta svoltosi il 10 gennaio 2010 presso il centro sociale
autogestito "Valle Faul" a Viterbo hanno espresso solidarieta' alle
persone migranti vittime di schiavitu' e di persecuzione da parte dei
poteri mafiosi e razzisti.
I partecipanti all'incontro di formazione e
informazione nonviolenta chiedono l'immediata abolizione delle incostituzionali
ed antigiuridiche, criminali e criminogene misure razziste, schiaviste e
squadriste contenute nella legge 94/2009 ed in altre disposizioni del
governo.
I partecipanti all'incontro di formazione e
informazione nonviolenta chiamano tutte le persone di volonta' buona all'impegno
contro la schiavitu', contro il razzismo, contro la violenza, per i diritti
umani di tutti gli esseri umani.
I partecipanti all'incontro di formazione e
informazione nonviolenta hanno anche elaborato col metodo della scrittura
collettiva il seguente documento di riflessione.
*
L'Italia come il Sudafrica
dell'apartheid
Rosarno, 8 gennaio 2010: all'ennesima aggressione
con armi da fuoco contro lavoratori immigrati e' seguita una pubblica
protesta (che e' purtroppo degenerata anche in inammissibili atti di
danneggiamento e violenza) della comunita' degli stranieri che lavorano
nelle campagne circostanti in condizioni di schiavitu' e sotto la minaccia
mafiosa.
Nei giorni successivi vi e' stato chi non ha voluto
distinguere tra vittime e carnefici. Il Ministro dell'Interno invece di
difendere i diritti umani delle vittime della schiavitu' e del razzismo, invece
di condannare la violenza mafiosa e squadrista, ha scandalosamente
blaterato di "eccessiva tolleranza" verso gli immigrati piu' sfruttati e piu'
oppressi, cosi' offendendo le vittime e incitando di fatto all'intolleranza
e alla persecuzione.
La violenza va sempre condannata e contrastata. E'
grave la responsabilita' della politica italiana.
La legge
Bossi-Fini e la legge 94/2009 evocano l'epoca delle leggi razziali del regime
fascista e impongono la discriminazione e la segregazione razzista.
Vorremmo ricordare che anche noi italiani siamo
stati e continuiamo ad essere un popolo di migranti. Se "clandestino" e' il
marchio che si vuole imprimere a fuoco sulle carni di esseri umani che in
fuga da dittature, guerre e fame cercano solo un luogo in cui vivere onestamente
una vita degna, allora siamo tutti "clandestini".
E' nostro dovere di esseri umani difendere ogni
nostra sorella e ogni nostro fratello che vengano oppressi e
aggrediti.
Esprimiamo
dunque solidarieta' alle sorelle e ai fratelli migranti costretti in questi
giorni alla protesta dalle orribili condizioni alle quali sono sottoposti per
sopravvivere, esposti a continue violenze e al continuo rischio della
vita.
E' tragicamente evidente la feroce ingiustizia
della condizione in cui sono costrette innumerevoli persone immigrate in
Italia: la schiavitu' che alimenta il nostro "benessere", l'iniquita' di
leggi razziste e persecutorie, lo sfruttamento da parte di poteri criminali e
politici conniventi, la quotidiana minaccia di umiliazioni e aggressioni,
lo stato di esilio dalle loro terre e famiglie, l'isolamento sociale, la
diffidenza e l'odio costruiti dall'azione degli "imprenditori della
paura".
Invitiamo tutti a mantenere la lucidita', a
contrastare chi sfrutta le sofferenze altrui per trarne profitto, a non
dimenticare che i migranti sono innanzitutto esseri umani, vittime non
solo dell'indifferenza e dell'avidita' di singoli sfruttatori e persecutori, ma
di un intero sistema di potere mafioso e razzista di cui non dobbiamo
essere complici.
Invitiamo tutti all'impegno nonviolento in difesa
dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Vi e' una sola umanita'. I partecipanti all'incontro di formazione e
informazione nonviolenta svoltosi il 10 gennaio 2010 presso il centro sociale
autogestito "Valle Faul" a Viterbo
Viterbo, 10 gennaio 2010 4. DOCUMENTAZIONE. IL COMITATO CHE SI OPPONE
AL MEGA-AEROPORTO FUORILEGGE SCRIVE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TRASPORTI
DELLA CAMERA
[Riceviamo e diffondiamo]
Riportiamo il testo della lettera inviata dalla
portavoce del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna
per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta, al presidente della
Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.
Nota per la stampa a cura del Comitato che si
oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto
aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di
tutti
Viterbo, 10 gennaio 2010
Per contattare direttamente la portavoce del
comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it *
Il testo della lettera
Al Presidente della Commissione Trasporti della
Camera dei Deputati
Egregio on. Valducci,
le scrivo a nome del Comitato che si oppone al
mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in
difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di
tutti.
Con la presente le chiediamo:
a) un incontro per poterle illustrare
l'impossibilita' e l'illegalita' della realizzazione di un mega-aeroporto a
Viterbo;
b) un'audizione presso la commissione da lei
presieduta per poter illustrare quanto sopra anche a tutti i deputati che ne
fanno parte.
Come sicuramente gia' sa, la realizzazione del
mega-aeroporto a Viterbo avrebbe come immediate ed
inevitabili conseguenze: a) l'irreversibile scempio della preziosa area
naturalistica, archeologica e termale del Bulicame - gia' ricordata da
Dante nella Divina Commedia - e dei beni ambientali e culturali che vi si
trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c)
l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara'
di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione
locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il
collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da
pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante
violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti
nel territorio.
Alla presente alleghiamo:
a) un appello del 23 giugno 2009 che riassume i
termini essenziali della questione;
b) una relazione tenuta a un recente convegno
nazionale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente;
c) un articolo di Dacia Maraini apparso sul
"Corriere della sera" del 5 maggio 2009;
d) una interrogazione parlamentare dell'on. Leoluca Orlando
del 7 maggio 2009;
e) una interrogazione parlamentare dell'on. Domenico Scilipoti
del luglio 2009;
f) una interrogazione parlamentare delle e degli
on. Rita Bernardini, Marco Beltrandi, Maria Antonietta Farina Coscioni,
Matteo Mecacci, Maurizio Turco ed Elisabetta Zamparutti del 21 luglio
2009;
g) un comunicato stampa del 26 novembre
2009 sulla recente inchiesta giudiziaria sulla corruzione al Comune
di Viterbo. Ulteriori materiali informativi puo'
consultare nel sito del nostro comitato: www.coipiediperterra.org Ringraziandola fin d'ora per l'attenzione che
vorra' concederci, voglia gradire distinti saluti
dottoressa Antonella
Litta,
portavoce del Comitato che si oppone al
mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in
difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 8 gennaio 2010
*
Breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta
Antonella Litta (per contatti: tel.
3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it) e' la portavoce del
Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo; svolge
l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E'
specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca
scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla
realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani
sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla
prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47,
1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente
(International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa
associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su
"Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E'
referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta
Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un
ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione
internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni
medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E'
stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di
solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la
pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla
nonviolenza e al rispetto dell'ambiente.
5. DOCUMENTAZIONE. IL "CENTRO DI RICERCA PER
LA PACE" DI VITERBO SCRIVE A EMMA BONINO, CANDIDATA ALLA PRESIDENZA DELLA
REGIONE LAZIO
Cara senatrice Emma Bonino,
credo che le abbia gia' scritto o le scrivera'
al piu' presto la dottoressa Antonella Litta, portavoce del Comitato che si
oppone al mega-aeroporto di Viterbo e responsabile e coordinatrice nazionale del
gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e
danno alla salute" dell'Associazione italiana medici per l'ambiente
(Isde-Italia), per chiederle un incontro in cui illustrarle le gravissime
conseguenze ambientali e sanitarie della realizzazione di quell'opera illegale e
insensata.
A sostegno di quanto le rappresentera' la
dottoressa Litta, con questa lettera vorrei anch'io sottolineare che
la realizzazione di un mega-aeroporto nell'area termale
del Bulicame a Viterbo sarebbe un crimine ed una follia.
Un crimine: sia perche' violerebbe
leggi italiane ed europee, regolamenti amministrativi e relative norme di
salvaguardia; sia perche' la decisione presa a suo tempo dal Ministro dei
Trasporti Bianchi nel 2007 era viziata da assai gravi errori, irregolarita'
ed illiceita' sia nel merito che nel metodo che in punto di procedura
amministrativa; sia perche' gli effetti che provocherebbe sarebbero deleteri per
il territorio e la popolazione, e configurerebbero piu' fattispecie di
reato.
Una follia: perche' - come e' ben
noto tanto al Ministro dei Trasporti quanto al Cipe - oltre ad essere un'opera
illegale per quanto gia' segnalato ed a provocare uno sciagurato sperpero di
pubblico denaro, implicherebbe la devastazione di un'area, quella del
Bulicame, di immenso valore naturalistico, archeologico e termale, e
provocherebbe danni enormi alla salute, alla sicurezza, ai diritti soggettivi ed
ai legittimi interessi della popolazione viterbese colpita dagli effetti
inquinanti della dissennata opera.
Il comitato che si oppone al
mega-aeroporto (sito: www.coipiediperterra.org)
ha piu' volte elencato le decine di puntuali rilievi che ostano alla
realizzazione dell'opera, e la magistratura viterbese ha in corso un'inchiesta
che ha gia' portato ad avvisi di garanzia ad assessori e dirigenti del Comune di
Viterbo con l'ipotesi di reato di corruzione in relazione alle modifiche al Prg
di Viterbo nelle aree investite dall'opera.
Inoltre centinaia di illustri
scienziati di prestigio internazionale, cattedratici universitari, autorevoli
personalita' delle istituzioni, della cultura e della vita civile si sono uniti
ai cittadini di Viterbo nel chiedere che si salvi l'area del Bulicame dalla
devastazione, e non si realizzi un'opera fuorilegge, distruttrice e
venefica come il mega-aeroporto.
A questa minima descrizione della
situazione allego a mo' di documentazione essenziale:
1. Una lettera aperta al Presidente
della Repubblica del 4 agosto 2008;
2. Una lettera aperta alla
Ministra dell'Ambiente del 2 dicembre 2009.
Un cordiale saluto,
Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca
per la pace" di Viterbo
Viterbo, 7 gennaio 2010
*
Allegato 1
Al Presidente della
Repubblica
e per opportuna
conoscenza:
al Ministro delle Infrastrutture e
dei Trasporti
al Presidente dell'Enac
al Presidente della Provincia di
Viterbo
al Sindaco del Comune di
Viterbo
al Prefetto di Viterbo
e sempre per opportuna
conoscenza:
alla Ministra
dell'Ambiente
al Ministro del Welfare
al Ministro per i Beni
Culturali
al Commissario europeo per i
Trasporti
Oggetto: Richiesta di intervento del
Presidente della Repubblica affinche' sia impedita la realizzazione a Viterbo di
un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per
Roma, un'opera illecita e scandalosa, nociva per la salute dei cittadini,
distruttiva di insostituibili preziosissimi beni pubblici, che costituirebbe un
immenso sperpero di pubbliche risorse a grave danno della comunita' ed in
flagrante violazione di legge.
Signor Presidente della
Repubblica,
con la presente siamo a richiedere un
suo autorevole intervento affinche' siano rispettate le vigenti normative - di
rilevanza fin costituzionale - a difesa della salute e della sicurezza dei
cittadini, di rilevantissimi e peculiari beni ambientali e culturali, di diritti
soggettivi e legittimi interessi della comunita' viterbese ed altolaziale e di
singoli cittadini ivi residenti; normative vigenti e cogenti diritti minacciati
dalla prospettiva della realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto
per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma, un'opera semplicemente
illecita e scandalosa.
La realizzazione a Viterbo di un
devastante mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti inaccettabili e
disastrosi esiti:
a) grave nocumento per la salute
della popolazione, come dimostrato dal documento dell'Isde (International
Society of Doctors for the Environment - Italia) del 18 marzo 2008;
b) grave devastazione dell'area
termale del Bulicame, peculiare bene naturalistico e storico-culturale,
terapeutico e sociale, economico e simbolico, gia' citato da Dante nella Divina
Commedia ed elemento fondamentale dell'identita' di Viterbo;
c) grave impatto su un rilevante bene
archeologico come l'emergenza in situ del tracciato dell'antica via consolare
Cassia, come ammesso dall'assessore e vicepresidente della Regione Lazio
Esterino Montino;
d) grave impatto inquinante sull'Orto
botanico dell'Universita' degli Studi della Tuscia, bene scientifico, di ricerca
e didattico di cospicua rilevanza;
e) grave impatto inquinante sulle
colture agricole - di qualita' e biologiche - insistenti nell'area maggiormente
investita;
f) grave danno economico per la
citta' con deprezzamento di attivita', esercizi ed immobili;
g) conflitto con attivita' ed
esigenze di interesse strategico nazionale dell'Aeronautica Militare, come
evidenziato da ultimo dal "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto
compatibile" in un recente documento diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma
testualmente "l'incompatibilita' tra l'intensa attivita' di aviazione civile
commerciale e la permanenza di un'attivita' di volo militare importante - quella
della Cavalleria dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di
primaria importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia'
precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale di
Viterbo del 25 luglio 2008;
h) immenso sperpero di fondi pubblici
per un'opera nociva e distruttiva, quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno
di ben altri interventi della mano pubblica: e particolarmente di un forte
sostegno a difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali,
dell'agricoltura di qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto
concerne la mobilita' un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la
linea Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte;
potenziando la linea Viterbo-Capranica-Roma);
i) aggravamento di una condizione di
servitu' per l'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesantissime servitu'
energetiche, militari e speculative e da fenomeni di inquinamento ed aggressione
criminale alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita dei
cittadini;
l) concreto pericolo che l'opera
veicoli interessi ed affari non trasparenti, conflitti di interessi in figure
investite di ruoli e funzioni istituzionali, operazioni economiche illecite e
penetrazione dei poteri criminali, come segnalato da autorevoli figure
istituzionali;
m) infine, poiche' il punto di
riferimento da parte dei promotori dell'opera e' il sedime di Ciampino e
l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come proprio la situazione di
Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei piu' elementari diritti della
popolazione locale, ed e' quindi evidentemente scandaloso voler "ciampinizzare"
un'altra citta' (occorre invece una drastica e immediata riduzione dei voli su
Ciampino).
A cio' si aggiunga che:
n) l'opera e' tuttora priva di
adeguata progettazione, anzi della stessa precisa definizione di collocazione e
dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo nella parte
narrativa dell'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma
testualmente che "devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la
lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3000 m, ne' il suo
orientamento"; peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di
un aeroporto compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva – dimostrata
dagli studi del nostro centro – di allungare la pista di almeno altri due
chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare l'attuale
per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato al volo -
disassata di 10 gradi verso nord o sud";
o) l'opera confligge con il Piano
territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia, come
riconosciuto dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo con l'atto deliberativo
n. 92 del 25 luglio 2008;
p) l'opera e' totalmente priva di
fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti dalla legislazione
italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione
ambientale strategica, Valutazione d'impatto sulla salute.
Quanto alla procedura di
individuazione di Viterbo come sede di un devastante mega-aeroporto per voli low
cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma:
q) la relazione ministeriale del
novembre 2007 che ha dato il via ad una serie di atti amministrativi successivi
e' destituita di fondamento in punto di diritto e di fatto, come dimostrato ad
abundantiam da un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che
conclude la sua ampia ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali
risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato
profilo dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta
dalla commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";
r) non solo: quella relazione
contiene dichiarazioni semplicemente dereistiche e si rivela nel merito come non
rispondente ad un'analisi fattuale della realta' territoriale: essa infatti
ignora del tutto il fatto che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area
termale del Bulicame e a ridosso di emergenze archelogiche, naturalistiche,
scientifiche, culturali, agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali
da rendere l'opera ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di
quella relazione, cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti,
viziati in radice dal vizio dell'atto presupposto e fondativo;
s) peraltro la stessa compagnia aerea
Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei proponenti l'opera avrebbe dovuto essere
il soggetto imprenditoriale maggior fruitore della nuova struttura aeroportuale
- ha esplicitamente dichiarato di non intendere affatto trasferire la sua
attivita' nell'eventuale scalo viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il
27 aprile 2008 nell'ambito del programma "Report").
Infine:
t) realizzare un nuovo mega-aeroporto
e' insensato alla luce della situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia'
citata inchiesta televisiva della Rai ("Report", 27 aprile 2008);
u) realizzare un nuovo mega-aeroporto
e' insensato alla luce dell'attuale trend del trasporto aereo internazionale
(cfr. ad esempio l'intervento dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo
luglio 2008 che rinvia tra l'altro a un servizio dell'"International Herald
Tribune" del 28-29 giugno 2008);
v) realizzare un nuovo mega-aeroporto
e' insensato alla luce dell'esigenza di ridurre il trasporto aereo per ridurre
il surriscaldamento globale del clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita'
scientifica internazionale, dagli statisti piu' avvertiti);
z) occorre procedere alla riduzione
drastica e immediata del trasporto aereo (particolarmente a fini di diporto),
come richiesto da interventi di autorevoli personalita' come i premi Nobel
Desmond Tutu e Wangari Maathai; e sostenere invece un modello di mobilita' piu'
adeguato, sostenibile e democratico.
Signor Presidente della
Repubblica,
tutto quanto precede, da un anno a
questa parte abbiamo piu' volte segnalato ai Ministeri competenti, all'Ente
nazionale per l'aviazione civile, al Parlamento europeo ed a quello nazionale,
alla Regione Lazio, alla Provincia e al Comune di Viterbo, a molti altri
soggetti istituzionali variamente competenti.
Hanno peraltro sostenuto la nostra
iniziativa di opposizione al devastante mega-aeroporto molte personalita'
illustri come il magistrato Ferdinando Imposimato, la vicepresidente del
Parlamento Europeo Luisa Morgantini, padre Alex Zanotelli, il segretario
generale della Cgil Guglielmo Epifani.
Scienziati come Angelo Baracca,
Virginio Bettini, Luigi Cancrini, Marcello Cini, Paul Connett, Giorgio
Cortellessa, Stefano Montanari, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni
Tamino, Federico Valerio.
Altri cattedratici universitari come
Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Nella
Ginatempo, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza,
Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Lorenzo Porta, Elena Pulcini,
Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Antonella Sapio, Giovanni Scotto, Sergio
Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi.
Scrittrici e saggiste come Dacia
Maraini, Lea Melandri.
Intellettuali come Maria D'Asaro,
Franco Barbero, Eleonora Bellini, Valeria Borgia, Patrizia Caporossi, Augusto
Cavadi, Chiara Cavallaro, Giancarla Codrignani, Bruno Dei, Paola Del Zoppo,
Francesco De Notaris, Maria G. Di Rienzo, Daniele Gallo, Pupa Garribba, Giorgio
Giannini, Federica Giardini, Angela Giuffrida, Fulvio Grimaldi, Letizia Lanza,
Elena Liotta, Fiora Luzzatto, Paola Mancinelli, Attilio Mangano, Enzo Mazzi,
Sara Michieletto, Elena Monguzzi, Daniela Musumeci, Diana Napoli, Nadia Neri,
Helene Paraskeva', Sergio Paronetto, Francesco Pistolato, Rosangela Pesenti,
Enrico Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Elio Rindone, Giovanna
Rossiello, Anna Saleppichi, Brunetto Salvarani, Bruno Segre, Paola Sessa, Renato
Solmi, Giuseppe Tacconi.
Personalita' della vita civile e
dell'impegno sociale ed educativo come Normanna Albertini, Giacomo Alessandroni,
Alessandro Ambrosin, Roberto Barcaroli, Luciano Benini, Norma Bertullacelli,
Carla Biavati, Michele Boato, Liliana Boranga, Franco Borghi, Adriana Bottini,
Elena Buccoliero, Paolo Buffoni, Giuseppe Burgio, Elisabetta Caravati, Tiziano
Cardosi, Giovanni Colombo, Marinella Correggia, Sergio Dalmasso, Leila Lisa
D'Angelo, Riccardo Dello Sbarba, Emilio De Paolis, Gabriele De Veris, Giuliano
Falco, Carlo Ferraris, Gianni Ghirga, Agnese Ginocchio, Dario Giocondi, Carlo
Gubitosa, Pasquale Iannamorelli, Floriana Lipparini, Francesco Lo Cascio,
Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Maria Antonietta Malleo, Giovanni Mandorino,
Nello Margiotta, Carla Mariani, Gian Marco Martignoni, Luca Martinelli,
Raffaella Mendolia, Michele Meomartino, Carmine Miccoli, Maddalena Micotti,
Mauro Mocci, Luisa Mondo, Adriano Moratto, Fiamma Negrini, Beppe Pavan, Paola
Pavese, Strato Petrucci, Enzo Piffer, Luciano Polverari, Anna Puglisi, Piercarlo
Racca, Fabio Ragaini, Elio Romano, Carlo Ruta, Silvana Sacchi, Raffaello
Saffioti, Luca Salvi, Antonia Sani, Umberto Santino, Giovanni Sarubbi, Eugenio
Scardaccione, Anna Schgraffer, Silvano Tartarini, Tiziano Tissino, Amedeo Tosi,
Mao Valpiana, Claudio Vedovelli, Marcello Vigli.
Il magistrato Gennaro
Francione.
L'ex-sottosegretario Paolo
Cento.
I parlamentari europei Vittorio
Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa,
Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, la gia' citata Luisa
Morgantini, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano.
I senatori e deputati al parlamento
italiano della precedente legislatura Maurizio Acerbo, Angelo Bonelli, Salvatore
Bonadonna, Paolo Cacciari, Salvatore Cannavo', Giovanna Capelli, Anna Donati,
Rina Gagliardi, Haidi Giuliani, Salvatore Iacomino, Vladimir Luxuria, Francesco
Martone, Lidia Menapace, Maria Cristina Perugia, Paolo Russo, Gianpaolo
Silvestri, Massimiliano Smeriglio, Gino Sperandio, Tiziana
Valpiana.
I consiglieri regionali del Lazio
Roberto Alagna, Enrico Luciani, Ivano Peduzzi, Anna Pizzo.
Numerosissime persone del viterbese,
tra cui autorevoli figure delle istituzioni e della vita civile.
E sara' opportuno aggiungere che gli
stessi sostenitori della nociva e devastante opera hanno dovuto progressivamente
sempre piu' esplicitamente ammettere che la loro precedente propaganda era
fallace e mistificante, e via via hanno dovuto riconoscere la validita' di
quanto da noi rappresentato.
Signor Presidente della
Repubblica,
giunti a questo punto, ed ormai
chiarito inconfutabilmente che l'opera cosi' come prospettata da una propaganda
tanto mistificante quanto irresponsabile e' semplicemente nociva, distruttiva,
irrealizzabile e fuorilegge, sarebbe ragionevole attendersi che tutte le
rappresentanze istituzionali desistano dal continuare a sostenerne la
realizzazione; invece purtroppo sembra che alcune figure istituzionali ed alcune
cordate affaristiche stiano tuttora operando a favoreggiamento della
realizzazione del devastante mega-aeroporto e a danno dei cittadini, a danno
dell'ambiente e dei beni pubblici, in violazione delle norme e dei vincoli in
vigore.
E' perche' la situazione e' questa,
che ci siamo determinati a richiedere un suo autorevole intervento affinche' sia
impedita la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low
cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma, un'opera illecita e scandalosa,
nociva per la salute dei cittadini, distruttiva di insostituibili preziosissimi
beni pubblici, che costituirebbe un immenso sperpero di pubbliche risorse a
grave danno della comunita' ed in flagrante violazione di legge.
Ovviamente confidiamo che un suo
intervento possa essere risolutivo; ma qualora tale intervento non si desse o
non sortisse effetto, e si prospettasse la necessita' di richiedere l'ulteriore
intervento delle competenti magistrature italiane ed europee in sede
amministrativa, civile e penale, ovviamente procederemmo in tal senso,
naturalmente richiamando tutto il pregresso ed anche le eventuali resposabilita'
- anche per profili omissivi - da parte di vari soggetti istituzionali che fin
qui non solo non hanno operato in modo adeguato e corretto ma hanno anche
commesso ripetuti atti di cui evidentemente dovranno essere chiamati a
rispondere.
Ringraziandola per l'attenzione, e
restando a disposizione per ogni ulteriore opportuno chiarimento, ed eleggendo
sede presso il Centro di ricerca per la pace di Viterbo, strada S. Barbara 9/E,
01100 Viterbo, voglia gradire distinti saluti.
La portavoce del Comitato che si
oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto
aereo, Antonella Litta
Il responsabile del Centro di ricerca
per la pace di Viterbo, Peppe Sini
Viterbo, 4 agosto 2008
*
Allegato 2
Alla Ministra
dell'Ambiente
Oggetto: Richiesta di intervento
affinche' cessi la minaccia di devastazione della preziosa area naturalistica,
archeologica e termale del Bulicame a Viterbo
Gentile Ministra
dell'Ambiente,
le scriviamo ancora una volta per
reiterare la richiesta di un suo intervento affinche' cessi la minaccia di
devastazione della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del
Bulicame a Viterbo.
Come ricordera', quell'area e'
minacciata dalla volonta' di una lobby speculativa che gode di varie e vaste
complicita', intesa a realizzarvi un nocivo e distruttivo, insensato ed
illegale mega-aeroporto.
Innumerevoli ed illustri personalita'
del mondo scientifico, culturale ed istituzionale hanno espresso la propria
argomentata opposizione a un tale scellerato scempio, ed in un appello
sottoscritto da docenti di molte universita' italiane e' stato definitivamente
messo in evidenza che "la realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come
immediate conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni
ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura
della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e
sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico
ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita'
della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi
quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto
Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di
soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei
vincoli di salvaguardia presenti nel territorio".
Come e' stato segnalato anche in
varie interrogazioni parlamentari, e' definitivamente dimostrato che quel
mega-aeroporto e' del tutto fuorilegge.
E negli ultimi
giorni amministratori e dirigenti del Comune di Viterbo sono
stati raggiunti da avvisi di garanzia per l'ipotesi di reato di corruzione con
riferimento alla modifica del Piano regolatore relativamente ad aree
collegate all'operazione del mega-aeroporto.
Una imponente documentazione che
conferma sia l'inammissibilita' del mega-aeroporto a Viterbo, sia la necessita'
di una drastica e immediata riduzione del trasporto aereo (che contribuisce in
ingente misura al surriscaldamento globale del clima), e' disponibile nel
sito www.coipiediperterra.org
La invitiamo pertanto ancora una
volta sia a voler intervenire per scongiurare il disastro ambientale costituito
dal mega-aeroporto a Viterbo, sia ad impegnarsi anche per la necessaria ed
urgente riduzione complessiva del trasporto aereo.
Distinti saluti,
Antonella Litta, portavoce del
Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione
del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia,
dei diritti di tutti
Peppe Sini, responsabile del Centro
di ricerca per la pace di Viterbo
Viterbo, 2 dicembre
2009 6. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"
"Azione nonviolenta" e' la rivista del
Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione,
informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel
mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna
8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax:
0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 29 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona. E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando
una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo
nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".
7. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Francesco De Sanctis, Saggi critici, Laterza, Roma-Bari
1952, 1979, 3 voll. rispettivamente di pp. LII + 384, VIII + 416, VIII + 384.
A cura di Luigi Russo.
- Francesco De Sanctis, Storia della letteratura italiana,
Einaudi, Torino 1958, 1971, 2 voll. per complessive pp. XLVI + 1130. A cura
di Niccolo' Gallo, introduzione di Natalino Sapegno, nota introduttiva di Carlo
Muscetta.
8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO
NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione
della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a
livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato
di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il
movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza
classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di
tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 9. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento:
www.nonviolenti.org; per contatti:
azionenonviolenta at sis.it
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN
CAMMINO
Numero 67 dell'11 gennaio
2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino
proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche
della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare
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giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali")
relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella
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dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina
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