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Legalita' e' umanita'. 56
- Subject: Legalita' e' umanita'. 56
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 2 Oct 2009 14:30:12 +0200
- Importance: Normal
===================== LEGALITA' E' UMANITA' ===================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 56 del 2 ottobre 2009 In questo numero: 1. Un appello da Verona: Disinnescare il "pacchetto sicurezza" 2. Arrigo Levi: Anche noi siamo stati stranieri 3. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94 4. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo 5. Cosa fare 6. Una lettera aperta al Presidente della Repubblica per richiedere un suo urgente intervento 1. INIZATIVE. UN APPELLO DA VERONA: DISINNESCARE IL "PACCHETTO SICUREZZA" [Attraverso Mao Valpiana (per contatti: Movimento Nonviolento, e-mail: azionenonviolenta at sis.it) riceviamo e diffondiamo] Il cosiddetto "pacchetto sicurezza" del governo Berlusconi - ovvero la legge n. 94 del 15 luglio 2009, in vigore dall'8 agosto 2009 - a nostro parere contiene norme anticostituzionali. E' una legge che discrimina, che colpisce le persone non per eventuali reati commessi, ma in base al loro status esistenziale (il "reato" di clandestinita'). E' una legge che contrasta con le principali Convenzioni internazionali per i Diritti Umani, sottoscritte anche dall'Italia. E' una legge che introduce il razzismo nel nostro ordinamento. E' quindi necessario agire per modificare questa situazione, che coinvolge sia i migranti sia i cittadini italiani, e per informare l'opinione pubblica. E' sulla base di questi presupposti che anche a Verona singoli cittadini, associazioni e partiti stanno raccogliendo firme a sostegno di due esposti che verranno poi inviati alla Procura della Repubblica di Verona, al presidente della Corte Costituzionale, al presidente della Corte di Cassazione. Alcuni Tribunali (ad es. la Procura di Torino guidata dal magistrato Gian Carlo Caselli) hanno gia' sollevato una questione di legittimita' costituzionale. La "Legge" viene amministrata "nel nome del popolo italiano” ". Con questa iniziativa vogliamo che i cittadini si facciano parte attiva nella difesa della Costituzione repubblicana, che rifiuta il razzismo e la discriminazione (art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignita' sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali). Il primo esposto dice che nelle disposizioni in materia di sicurezza pubblica della legge n. 94 del 15 luglio 2009 sono contenute varie misure, particolarmente all'art. 1, che configurano varie fattispecie di reato. Vediamole: violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana; violazione dei diritti dei bambini; persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione esistenziale; violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui all'art. 10 Cost.; violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge. Il secondo esposto afferma che nelle disposizioni in materia di sicurezza pubblica della legge n. 94 del 15 luglio 2009 e' contenuta una misura - all'art. 3, commi 40-44 - istitutiva della cosiddette "ronde", che palesemente configura il favoreggiamento dello squadrismo. Gli esposti chiedono quindi alle magistrature competenti di intervenire. Tutti i cittadini veronesi maggiorenni possono firmare. Le firme verranno raccolte nel corso della manifestazione "Naturalmente Verona", che si tiene sabato 3 e domenica 4 ottobre in Piazza Isolo. Gli esposti saranno depositati entro ottobre. Questa iniziativa, avviata su proposta del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, sta coinvolgendo un numero crescente di associazioni su tutto il territorio nazionale. A Verona si stanno muovendo singole persone, associazioni, partiti. * Primi firmatari: Associazioni: Nigrizia, Movimento Nonviolento, Associazione per la pace, Comunita' Madonnina di S. Giovanni Lupatoto, Arci, Circolo Pink, Comunita' cristiane di base, Donne in Nero, Emmaus Villafranca. Partiti: Rifondazione Comunista, Sinistra e Liberta', Italia del Valori, Verdi della Colomba. Verona, 2 ottobre 2009 2. UNA SOLA UMANITA'. ARRIGO LEVI: ANCHE NOI SIAMO STATI STRANIERI [Dal quotidiano "La Stampa" del 2 ottobre 2009 col titolo "Anche noi siamo stati stranieri"] "La Stampa" ha pubblicato negli ultimi giorni due storie esemplari: quella dell'avvocato Loredana Ionita, romena residente a Torino, dove si e' trasferita otto anni fa, e dove ha fatto, anche da clandestina, quattro mestieri, compreso quello di badante, prima di veder riconosciuti i titoli di studio che aveva conseguito nel suo Paese e di venire iscritta all'Ordine degli Avvocati torinese. E quella di Massimo Tagliati, che in Piemonte e' giunto quarant'anni fa dal Veneto. Non sapeva l'italiano, ma solo il suo bel dialetto, e la sua prima maestra lo caccio' di classe definendolo "un selvaggio". Ha "lottato con caparbieta'" per arrivare a essere accettato, ora fa un lavoro dignitoso e si e' fatto una famiglia e degli amici. Commentando questa lettera, Mario Calabresi ha osservato che il tema dell'integrazione "sta diventando il piu' sentito dai lettori, quello che appassiona e divide di piu'". Lo e', e non da ieri, ma da diversi decenni. Torino e' stata, nel ricco Nord-Ovest, forse ancor piu' di Milano, l'"America" per moltitudini di emigranti venuti dalle regioni piu' povere d'Italia, e poi del mondo. Prima dei meridionali furono i contadini veneti, fin dagli anni Trenta, a venire a cercare la fortuna nella citta' dell'auto. Questo giornale, fedele alla vocazione democratica e liberale sua e della citta', ha sempre svolto un ruolo responsabile nel favorire il processo di "integrazione" dei nuovi arrivati, non sempre facile in una societa' dalla forte identita' e piuttosto orgogliosa delle sue tradizioni, ma sempre assai civile (ricordate quando si pubblicava in pagina di cronaca la "Posta Nord-Sud"?). * Un fenomeno che divide "Integrazione" e' parola corretta. Ma non esprime la drammaticita' e complessita' di un fenomeno che ancora "divide", oggi forse piu' che mai. L'Italia non conosceva afflussi di massa di popolazioni straniere dai tempi delle invasioni barbariche; e solo da pochi anni, ultima tra le grandi nazioni dell'Europa ricca, e' diventata la meta di moltitudini di emigranti in cerca di fortuna. Molti di loro, per lo piu', sono decisamente "abbronzati". E anche se sappiamo bene, o dovremmo sapere, che i nuovi arrivati sono essenziali per la crescita della nostra economia e del nostro benessere, molti di noi rimangono turbati e offesi dal contatto con tanti "diversi". Nel libro di terza elementare di mio nonno (nato nel 1858), che veniva ancora conservato nella biblioteca di casa, noi ragazzi leggevamo, trovandolo molto divertente, un dialogo tra padre e figlio che diceva cosi': "Padre, ieri mi venne veduto un uomo nero. Figlio, quell'uomo e' un negro. Padre, ma io ho paura. Figlio, ma anch'egli e' figlio di Dio". Noi, all'epoca, gli uomini neri li avevamo visti solo nei film americani, dove la loro parlata veniva doppiata con un accento che faceva ridere. Gli unici "non bianchi" che conoscevamo erano i cinesi che vendevano "clavatte una lila" agli angoli delle strade, e non facevano paura. Poi, nel corso della mia vita (sono stato emigrante anch'io) ho incontrato tante dure realta' di immigrati, o di "diversi", che aspiravano a "integrarsi", a essere riconosciuti come eguali, e che venivano visti con paura o con disprezzo. * Il dramma degli immigrati Non ho l'eta' per avere assistito al grande dramma della nostra emigrazione disperata nelle Americhe, ma non l'ho certo dimenticato, come l'hanno dimenticato la maggior parte dei miei compatrioti: cosa di cui non so capacitarmi. Ma non vi rendete conto che il dramma odierno degli immigrati in Italia era stato prima il nostro identico dramma? E che buoni cristiani siete, per disprezzare "lo straniero che vive in mezzo a noi", invece di amarlo, come prescrive duramente la vostra fede? Ho assistito personalmente, come inviato, nel "profondo Sud" del Mississippi, alle drammatiche giornate dell'autunno 1964, quando la rivoluzione negra faceva i primi passi timorosi, quando i giovani bianchi venuti dal Nord per aiutare i neri a iscriversi per il voto nelle elezioni presidenziali (vinse Johnson) rischiavano a ogni passo di venire ammazzati. E ne vennero ammazzati tre. Che atmosfera spessa di odio e di paura si respirava a Jackson, soltanto per essere uno straniero bianco, quindi amico dei negri! La rivivo ogni volta che rivedo quel grande film che e' Mississippi burning. Quanto lontana, inimmaginabile la meta della parita'. Impensabile che dopo mezzo secolo l'America avrebbe eletto un nero Presidente. L'integrazione e' difficile in ogni Stato, in ogni condizione. Perfino in Israele, i profughi delle ondate nordafricana o russa faticano ancora a essere considerati uguali dagli "olim" europei delle prime ondate. E nelle civilissime Francia e Inghilterra si hanno le "rivolte dei ghetti". A maggior ragione bisogna saper favorire, con accortezza e generosita' d'animo, nell'interesse loro e nostro (la civilta' nasce da tanti incroci tra genti diverse), l'integrazione dello "straniero che vive in mezzo a noi". Perche' anche noi fummo stranieri in terre ostili e lontane. 3. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE VARIE FATTISPECIE DI REATO CONFIGURATE DA MISURE CONTENUTE NELLA LEGGE 15 LUGLIO 2009, N. 94 Alla Procura della Repubblica di ... Al Presidente del Tribunale di ... Al Presidente della Corte d'Appello di ... Al Presidente della Corte di Cassazione Al Presidente della Corte Costituzionale Al Sindaco del Comune di ... Al Presidente della Provincia di ... Al Presidente della Regione ... Al Questore di ... Al Prefetto di ... Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Senato della Repubblica Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Al Presidente della Repubblica Italiana Al Presidente del Parlamento Europeo Al Presidente della Commissione Europea Al Presidente del Consiglio d'Europa Al Segretario generale delle Nazioni Unite Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94 Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", sono contenute varie misure, particolarmente all'art. 1 e passim, che configurano varie fattispecie di reato con specifico riferimento a: a) violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana; b) violazione dei diritti dei bambini; c) persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione esistenziale; d) violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui all'art. 10 Cost.; e) violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge. Si richiede il piu' sollecito intervento. Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie. L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p. Firma della persona e/o dell'associazione esponente indirizzo luogo e data 4. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE IL FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO Alla Procura della Repubblica di ... Al Presidente del Tribunale di ... Al Presidente della Corte d'Appello di ... Al Presidente della Corte di Cassazione Al Presidente della Corte Costituzionale Al Sindaco del Comune di ... Al Presidente della Provincia di ... Al Presidente della Regione ... Al Questore di ... Al Prefetto di ... Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Senato della Repubblica Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Al Presidente della Repubblica Italiana Al Presidente del Parlamento Europeo Al Presidente della Commissione Europea Al Presidente del Consiglio d'Europa Al Segretario generale delle Nazioni Unite Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", e' contenuta una misura, quella di cui all'art. 3, commi 40-44, istitutiva delle cosiddette "ronde", che palesemente configura il favoreggiamento dello squadrismo (attivita' che integra varie fattispecie di reato), anche alla luce di pregresse inquietanti esternazioni ed iniziative di dirigenti rappresentativi del partito politico cui appartiene il Ministro dell'Interno e di altri soggetti che non hanno fatto mistero ed anzi hanno dato prova di voler far uso di tale istituto a fini di violenza privata, intimidazione e persecuzione, con palese violazione della legalita' e finanche intento di sovvertimento di caratteri e guarentigie fondamentali dell'ordinamento giuridico vigente. Si richiede il piu' sollecito intervento. Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie. L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p. Firma della persona e/o dell'associazione esponente indirizzo luogo e data 5. UNA SOLA UMANITA'. COSA FARE Un esposto all'autorita' giudiziaria piu' essere presentato recandosi presso gli uffici giudiziari o presso un commissariato di polizia o una stazione dei carabinieri. Puo' essere anche inviato per posta. Deve essere firmato da una persona fisica, precisamente identificata, e deve recare un indirizzo per ogni comunicazione. * Noi proponiamo alle persone che vogliono partecipare all'iniziativa di presentare e/o inviare i due esposti che abbiamo preparato alla Procura competente per il territorio in cui il firmatario (o i firmatari - gli esposti possono essere anche sottoscritti da piu' persone) risiede, e ad altre magistrature di grado superiore (la Corte d'appello e' nel capoluogo di Regione, la Corte di Cassazione e' a Roma; sempre a Roma sono le altre istituzioni statali centrali). Proponiamo anche di inviare l'esposto al sindaco del Comune in cui si risiede (idem per il presidente della Provincia, idem per il presidente della Regione; ed analogamente per questore e prefetto che hanno sede nel capoluogo di provincia). Ovviamente i modelli di esposto da noi preparati possono essere resi piu' dettagliati se lo si ritiene opportuno. Ed altrettanto ovviamente gli esposti possono essere inviati anche ad ulteriori istituzioni. * Indirizzi cui inviare gli esposti: Naturalmente gli indirizzi delle istituzioni territoriali variano da Comune a Comune, da Provincia a Provincia e da Regione a Regione. Comunque solitamente: - l'indirizzo e-mail delle Procure e' composto secondo il seguente criterio: procura.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Procura della Repubblica ad Agrigento e' procura.agrigento at giustizia.it (analogamente per le altre province). - L'indirizzo e-mail dei Tribunali e' composto secondo il seguente criterio: tribunale.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail del Tribunale ad Agrigento e' tribunale.agrigento at giustizia.it (analogamente per le altre province). - L'indirizzo e-mail delle Prefetture e' composto secondo il seguente criterio: prefettura.citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Prefettura di Agrigento e' prefettura.agrigento at interno.it (analogamente per le altre province). - Sempre per le prefetture e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp), composto secondo il seguente criterio: urp.pref_citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e' urp.pref_agrigento at interno.it (analogamente per le altre province). - L'indirizzo e-mail delle Questure e' composto secondo il seguente criterio: uffgab.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Questura di Agrigento e' uffgab.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province). - Sempre per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp), composto secondo il seguente criterio: urp.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e' urp.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province). - E ancora per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per gli immigrati, composto secondo il seguente criterio: immigrazione.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Ufficio per gli immigrati della Prefettura di Agrigento e' immigrazione.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province). Quanto alle istituzioni nazionali: - Presidente della Corte di Cassazione: Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour, 00193 Roma; e-mail: cassazione at giustizia.it; sito: www.cortedicassazione.it - Presidente della Corte Costituzionale: Piazza del Quirinale 41, 00187 Roma; tel. 0646981; fax: 064698916; e-mail: ccost at cortecostituzionale.it; sito: www.cortecostituzionale.it - Presidente del Consiglio dei Ministri: Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370, 00187 Roma; tel. 0667791; sito: www.governo.it - Presidente della Camera dei Deputati: Palazzo Montecitorio, Piazza Montecitorio, 00186 Roma; tel. 0667601; e-mail: fini_g at camera.it; sito: www.camera.it - Presidente del Senato della Repubblica: Piazza Madama, 00186 Roma; tel. 0667061; e-mail: schifani_r at posta.senato.it; sito: www.senato.it - Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura: Piazza dell'Indipendenza 6, 00185 Roma; tel. 06444911; e-mail: segvpres at cosmag.it; sito: www.csm.it - Presidente della Repubblica Italiana: piazza del Quirinale, 00187 Roma; fax: 0646993125; e-mail: presidenza.repubblica at quirinale.it; sito: www.quirinale.it Quanto alle istituzioni sovranazionali: - Presidente del Parlamento Europeo: rue Wiertz 60 - Wiertzstraat 60, B-1047 Bruxelles - B-1047 Brussel (Belgium); tel. +32(0)22842005 - +32(0)22307555; sito: www.europarl.europa.eu Al Presidente della Commissione Europea: 1049 Brussels (Belgium); sito: http://ec.europa.eu/index_it.htm - Presidente del Consiglio d'Europa: Avenue de l'Europe, 67075 Strasbourg (France); tel. +33(0)388412000; e-mail: cm at coe.int; sito: www.coe.int/DefaultIT.asp - Segretario generale delle Nazioni Unite: United Nations Headquarters, Between 42nd and 48th streets, First Avenue and the East River, New York (Usa); sito: www.un.org * Gli invii per fax o per posta elettronica o attraverso gli spazi ad hoc nei siti istituzionali possono non essere ritenuti dai destinatari equipollenti all'invio postale dell'esposto: si suggerisce quindi, almeno per quanto riguarda le Procure, di inviare comunque anche copia cartacea degli esposti per posta ordinaria (preferenzialmente per raccomandata). Ma poiche' ormai crediamo di aver gia' raggiunto con almeno un invio gran parte delle Procure, chi non avesse tempo ed agio di procedere agli invii cartacei per posta ordinaria puo' limitarsi all'invio per e-mail, che costituira' comunque un sostegno visibile e rilevante all'iniziativa. * Ovviamente e' opportuno che gli esposti siano inviati anche a mezzi d'informazione, movimenti democratici, persone interessate: una delle funzioni dell'iniziativa e' anche quella di ampliare la mobilitazione contro il colpo di stato razzista informandone l'opinione pubblica e coinvolgendo piu' persone, piu' associazioni e piu' istituzioni che sia possibile nell'impegno in difesa della legalita', della Costituzione della Repubblica Italiana, dei diritti umani di tutti gli esseri umani. * Infine preghiamo tutte le persone che presenteranno esposti di comunicarcelo per e-mail all'indirizzo: nbawac at tin.it Grazie a tutte e tutti, e buon lavoro. 6. APPELLI. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PER RICHIEDERE UN SUO URGENTE INTERVENTO Al Presidente della Repubblica per richiedere un suo urgente intervento * Egregio Presidente, il ministro dell'Interno ed altri esponenti del governo hanno rilasciato nei giorni scorsi dichiarazioni scandalosamente tracotanti, illegittime, menzognere e tendenziose tese ad insultare ed aggredire i magistrati che hanno sollevato eccezioni di costituzionalita' in relazione alle misure razziste contenute nella nuova legge 94/2009. * Tale aggressione da parte di esponenti del potere esecutivo contro la magistratura e' particolarmente virulenta ed ignobile, poiche' mira sia ad intimidire direttamente i titolari della funzione giudiziaria, sia a far credere all'opinione pubblica piu' disinformata che il potere giudiziario stia venendo meno ai suoi doveri, mentre e' del tutto palese che la magistratura sta semplicemente svolgendo il ruolo che ad essa precisamente compete nelle esatte forme previste dall'ordinamento. * Peraltro l'incostituzionalita' e finanche l'antigiuridicita' delle misure razziste, schiaviste e squadriste contenute nella legge 94/2009 sono cosi' palesi che decine di migliaia di cittadini hanno sottoscritto appelli che le hanno denunciate come tali, e pressoche' tutte le sedi giudiziarie d'Italia sono state raggiunte da esposti che segnalano l'illegalita' di quelle abominevoli misure. Del resto, Lei stesso nella sua lettera all'esecutivo ed ai presidenti del Parlamento del 15 luglio 2009 aveva posto espliciti ed inequivocabili rilievi in merito, nella sostanza coincidenti od analoghi a quelli posti dai magistrati che hanno sollevato le eccezioni di costituzionalita'. Rilievi che in larga misura coincidono con quelli esposti nell'appello del 25 giugno 2009 contro l'introduzione dei reati di ingresso e soggiorno illegale dei migranti, appello promosso e sottoscritto da molti illustri giuristi, e che recava anche le firme autorevolissime di due presidenti emeriti della Corte Costituzionale, Valerio Onida e Gustavo Zagrebelsky. Appello che un governo stolto, ignorante e protervo non volle ascoltare. * Tutto quanto precede premesso, siamo a richiedere un Suo autorevole intervento in difesa della Costituzione, in difesa dell'indipendenza e dell'autonomia della magistratura, in difesa della separazione dei poteri (talche' l'esecutivo non prevarichi il giudiziario), e contro ogni aggressione all'ordinamento giuridico democratico sulla Costituzione della Repubblica Italiano fondato, ed ai diritti umani sanciti dalla Dichiarazione universale del 1948. * Un governo eversivo sta violando la Costituzione, sta imponendo un regime razzista, sta aggredendo la Repubblica Italiana e le nostre comuni liberta'. Lei non puo' non vedere. Lei non puo' non intervenire. Confidando in un Suo tempestivo intervento, voglia gradire distinti saluti, Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 27 settembre 2009 ===================== LEGALITA' E' UMANITA' ===================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 56 del 2 ottobre 2009 Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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