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Coi piedi per terra. 234
- Subject: Coi piedi per terra. 234
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Wed, 30 Sep 2009 10:52:11 +0200
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 234 del 30 settembre 2009 In questo numero: 1. Giovedi' primo ottobre Ferdinando Imposimato a Viterbo 2. Associazione "Respirare": Alto Lazio minacciato 3. Peppe Sini: Il pelo e il vizio. Ovvero: non basta essersi pentiti se si continua a sbagliare 4. Un appello al mondo della cultura e dell'insegnamento 5. Un dialoghetto nella sala d'aspetto 6. Volare fa male alla salute 7. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo 1. INIZIATIVE. GIOVEDI' PRIMO OTTOBRE FERDINANDO IMPOSIMATO A VITERBO L'illustre magistrato Ferdinando Imposimato a Viterbo il primo ottobre 2009 per sostenere le ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto * L'illustre magistrato Ferdinando Imposimato, una tra le figure piu' autorevoli e rappresentative della lotta ai poteri criminali, al terrorismo, alla corruzione e all'illegalita', da sempre coraggioso ed infaticabile difensore dei diritti costituzionali delle persone e delle popolazioni, presidente onorario della Corte di Cassazione, giovedi' primo ottobre a Viterbo incontrera' i cittadini che si oppongono al mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato ed illegale. L'illustre magistrato, che gia' nell'ottobre 2007 ha partecipato al convegno promosso dal nostro comitato sul tema "Un mega-aeroporto a Viterbo? No grazie", torna per sostenere l'impegno dei cittadini - particolarmente sul versante legale - contro un progetto che viola leggi nazionali ed europee ed e' privo della Valutazione di impatto ambientale (Via), della Valutazione ambientale strategica (Vas) e della Valutazione dell'impatto sanitario (Vis); un progetto che viola fondamentali vincoli e norme di salvaguardia che tutelano i beni archeologici, idrogeologici e paesaggisti del territorio; un progetto che determinerebbe un danno incalcolabile all'ambiente e alla salute dei cittadini e un enorme sperpero di pubblico denaro. Ferdinando Imposimato visitera' l'area del Bulicame e le altre zone direttamente interessate dalla realizzazione del mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato ed illegale. Nella visita sara' accompagnato dal professor Antonello Ricci, che illustrera' al magistrato e a tutti i partecipanti la storia e la bellezza dell'area del Bulicame - ricordato da Dante Alighieri nella Divina Commedia - che rappresenta il cuore e l'identita' stessa della citta' di Viterbo ed e' patrimonio dell'intera umanita': storia, bellezza e risorsa termale terapeutica di valore inestimabile che la realizzazione del mega-aeroporto distruggerebbe per sempre. L'illustre magistrato incontrera' anche il comitato degli agricoltori viterbesi che si battono per salvare le loro aziende e le loro terre dalla devastazione che sarebbe provocata dal mega-aeroporto. * Programma dell'iniziativa Ore 16.30 ritrovo dei partecipanti davanti la stazione ferroviaria di Porta Romana Ore 17.00 visita all'area del Bulicame e delle Piscine Carletti Ore 18.00 visita alle aziende degli agricoltori del comitato Ore 18.30 incontro con i cittadini e il comitato degli agricoltori Ore 20.00 cena. * Breve notizia su Ferdinando Imposimato Ferdinando Imposimato, giudice istruttore dei piu' importanti casi di terrorismo (caso Moro, attentato al papa, omicidio del presidente del Csm Vittorio Bachelet e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione), si e' occupato anche di processi contro mafia e camorra e di sequestri di persona; eletto al Senato della Repubblica (1987 e 1994) e alla Camera dei Deputati (1992), per tre legislature e' stato membro della Commissione Antimafia. E' presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione. Dalla Wikipedia, edizione italiana, riportiamo per stralci la seguente scheda: "Ferdinando Imposimato (Maddaloni - Caserta -, 9 aprile 1936), avvocato penalista, magistrato, senatore ed attualmente Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione. Si e' impegnato nella lotta alla mafia e camorra, nella lotta contro il terrorismo: e' stato il giudice istruttore dei piu' importanti casi di terrorismo, tra cui il rapimento di Aldo Moro (1978), l'attentato a papa Giovanni Paolo II (1981), l'omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet, e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione. Si occupa anche della difesa dei diritti umani. Dopo essersi laureato in giurisprudenza all'Universita' di Napoli nel 1959, nel 1962 diventa vicecommissario di Polizia e viene destinato prima a Brescia e poi a Forli'. Un anno dopo torna a Roma come funzionario del Ministero del Tesoro, ove lavora per un anno. Nel 1964 diventa magistrato. Quale giudice istruttore istruisce alcuni tra i piu' importanti casi di terrorismo tra cui il processo Aldo Moro, l'attentato al papa, l'omicidio dei presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Vittorio Bachelet, la strage di Piazza Nicosia. E' lo scopritore della pista bulgara in Europa e delle connessioni internazionali del terrorismo. E' il primo a parlare delle connessioni del terrorismo italiano con servizi segreti stranieri e della presenza nel caso Moro del Kgb. Si occupa di processi contro mafia e camorra. Tra gli altri istruisce il caso di Michele Sindona, il banchiere siciliano legato a Cosa Nostra, accusato di bancarotta fraudolenta per il fallimento di banche italiane e straniere. Nel 1981 istruisce il processo alla banda della Magliana, una agenzia criminale legata a Cosa Nostra, al terrorismo, a finanzieri, a usurai, costruttori, politici ed amministratori. Nel 1983, il fratello Franco viene ucciso per vendetta trasversale. Nel 1984 viene designato come rappresentante dell'Italia a Strasburgo per i problemi del terrorismo internazionale con abuso delle immunita' diplomatiche e redige la mozione finale approvata all'unanimita' dai rappresentanti dei 16 paesi dell'Europa. Nel 1986, lasciata la magistratura, diviene consulente legale delle Nazioni Unite nella lotta alla droga. Si reca piu' volte, per incarico dell'Onu, nei paesi dell'America Latina per i programmi di rafforzamento del sistema legale dei paesi afflitti dal narcotraffico. Prepara per conto delle Nazioni Unite diversi programmi di addestramento dei giudici colombiani, boliviani, peruviani ed ecuadoriani. Ad un programma che si svolge in Italia, partecipano, tra gli altri, Giovanni Falcone, Gianni De Gennaro, Rosario Priore, Giancarlo Caselli ed il generale dei Carabinieri Mario Mori. Si occupa di diritti umani e dei principi del giusto processo in America Latina, ove svolge una importante missione in Peru'. Nel 1987, come indipendente di sinistra, Imposimato viene eletto al Senato della Repubblica, e nel 1992 alla Camera dei Deputati. Nel 1994 viene eletto di nuovo al Senato. Per tre legislature e' membro della Commissione Antimafia. Presenta numerosi disegni di legge sulla riforma dei servizi segreti, sugli appalti pubblici, sui trapianti, sui sequestri di persona, sui pentiti, sul terrorismo, sulla dissociazione. E' stato membro della Suprema Corte di Cassazione, dove raggiunge il grado di Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte. E' direttore dell'osservatorio dell'Eurispes sulla criminalita' organizzata in Italia. E' impegnato in attivita' di volontariato e di solidarieta'. Nel 1984 viene designato dalla rivista francese 'Le Point' Uomo dell'anno - giudice coraggio, e riceve il premio dedicato a Carlo Alberto Dalla Chiesa per avere proseguito le sue battaglie al servizio della giustizia nonostante le minacce ricevute e l'assassinio del fratello. Nel 1985 il 'Times' di Londra gli dedica una intera pagina definendolo 'lo scudisciatore della mafia'. La rivista 'Reader's digest' gli dedica un servizio per le sue inchieste su terrorismo e mafia. Nel 1985 un libro dell'Onu lo sceglie, nell'Anno della gioventu', come 'simbolo della giustizia'. Nel 1986 scrive sei soggetti cinematografici per la Rai, radiotelevisione italiana. I film vengono prodotti da una coproduzione tra le televisioni di Italia, Francia, Germania, Austria e Spagna. Si tratta di sei storie giudiziarie, dal titolo Il giudice istruttore, che raccontano alcune delle inchieste condotte da Imposimato. In esse e' ricorrente il problema della fallacia della giustizia per la inafferrabilita' della verita' reale e la contraddizione tra verita' processuale e verita' reale. Tra gli interpreti, diretti dal regista Florestano Vancini, ci sono Erland Josephson, l'attore prediletto dal regista Ingmar Bergman, che interpreta la parte del giudice Imposimato, Daniel Gelin, Horst Bucholz, Capucine e Vittorio Gassman. Federico Fellini, amico fraterno del giudice, gli propone di scrivere soggetti cinematografici su temi giudiziari. Ma il progetto non va a termine per la morte del regista. Ha pubblicato diversi libri tra cui: Terrorismo internazionale; Corruzione ad alta velocita'; Vaticano. Un affare di Stato; La grande menzogna. Alcuni libri non sono stati editi in Italia, ma sono stati tradotti e diffusi all'estero, come: Un juge en Italie. Il blog di Ferdinando Imposimato e': http://ferdinandoimposimato.blogspot.com/ ". Tra le opere recenti di Ferdinando Imposimato: (con Giuseppe Pisauro e Sandro Provvisionato), Corruzione ad alta velocita'. Viaggio nel governo invisibile, Koine' Nuove Edizioni, 1999; Terrorismo internazionale. La verita' nascosta, Koine' Nuove Edizioni, 2002; Vaticano. Un affare di Stato, Koine' Nuove Edizioni, 2003; La grande menzogna, Koine' Nuove Edizioni, 2006; (con Sandro Provvisionato), Doveva morire, Chiare lettere, Milano 2008. * Per ulteriori informazioni: tel. 3383810091, e-mail: info at coipiediperterra.org 2. RIFLESSIONE. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": ALTO LAZIO MINACCIATO [L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente. Per informazioni e contatti: Sezione di Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia), tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at libero.it, web: www.coipiediperterra.org; Centro di ricerca per la pace di Viterbo: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/] L'associazione "Respirare" chiama ancora una volta la popolazione dell'Alto Lazio a un rinnovato impegno contro la minaccia nucleare a Montalto; contro l'avvelenatoio a carbone di Tor Valdaliga Nord; contro il mega-aeroporto nocivo, distruttivo e illegale a Viterbo. Occorre un impegno consapevole, responsabile, corale per difendere ambiente, salute e diritti. * Nell'impegno della popolazione dell'Alto Lazio per la legalita' e la civile convivenza, per il bene comune e la qualita' della vita, un aiuto straordinario e' costituito dalla solidarieta' dell'illustre magistrato Ferdinando Imposimato, che giovedi' primo ottobre sara' a Viterbo per incontrare i cittadini nel corso dell'iniziativa nell'area del Bulicame promossa dal comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. 3. MEMORIA. PEPPE SINI: IL PELO E IL VIZIO. OVVERO: NON BASTA ESSERSI PENTITI SE SI CONTINUA A SBAGLIARE L'on. Ugo Sposetti e l'assessore regionale Giuseppe Parroncini (che sono due amici a cui auguro ogni bene) in questi ultimi giorni si sono distinti come maestri del coro che romba in pro della realizzazione a Viterbo di un illegale, devastante, avvelenatore ed insensato mega-aeroporto. Promettendo progresso e sviluppo, ricchezza e felicita' per tutti, all'incirca come il dottor Dulcamara dell'Elisir d'amore. Con la medesima roboante retorica e tracotante sicumera di quando sul finire degli anni '70 facevano parte del mucchio selvaggio che cercava di imporci la centrale nucleare a Montalto. Ohibo', invece di meditare sugli errori commessi in passato, pretendono ancora di pontificare e - quel che e' peggio - di devastare la nostra terra e di avvelenarci. * In un paese di smemorati cronici, mi permetto di ricordare che all'epoca, Sposetti in testa, e Parroncini in coda, erano tra i nuclearisti piu' accesi; mi scuso per l'ineleganza, ma io non ho dimenticato, giacche' contro il nucleare ero a Pian dei Cangani alla "festa della primavera" del '77 che diede inizio al movimento, ed ero ancora davanti ai cancelli della centrale dieci anni dopo (ed ebbi l'onore di essere investito dall'ultima insensata grottesca carica) quando avevamo gia' vinto il referendum ma l'Enel pretendeva di continuare col nucleare come niente fosse. Se oggi Sposetti e Parroncini hanno compreso che allora si erano sbagliati, sono il primo a felicitarmene. Ma vorrei che dal pentimento per l'errore di allora traessero una lezione per l'oggi: una lezione di prudenza. * Invece mi sembra che con la medesima retorica, la medesima cecita' e la medesima supponenza oggi ripetano pari pari quell'errore col mega-aeroporto. Eppure non ignorano che il mega-aeroporto devastera' preziosi beni archeologici e naturalistici, massacrera' l'area termale del Bulicame, distruggera' l'agricoltura locale, avvelenera' la popolazione viterbese, costituira' uno sperpero scellerato di denaro pubblico con esiti dannosissimi, e - last, but not least - e' un'opera del tutto illegale. Un'opera del tutto illegale. Del tutto illegale. Ed essendo del tutto illegale, volerla realizzare e' un atto criminale. Punto. * Servisse a qualcosa, con queste righe vorrei pregarli di rinsavire. E di smetterla di volerci e volersi fare del male. O almeno, se proprio non riescono ad astenersene, che non lo facciano utilizzando cariche e risorse pubbliche. Se proprio vogliono ancora avvelenarci, si dimettano prima dal Parlamento, dalla Giunta Regionale e dal Consiglio Comunale. Dedicarsi alle pratiche delle streghe di Macbeth a spese del pubblico erario mi sembra pretesa davvero scandalosa e ignobile, sia quando l'avanzano Berlusconi e Scajola, sia quando l'avanzano gli emuli loro dalla casacca di qualsivoglia colore. 4. APPELLI. UN APPELLO AL MONDO DELLA CULTURA E DELL'INSEGNAMENTO [Riproponiamo il seguente appello del 23 giugno 2009] Gentili signore e signori, ci rivolgiamo a voi, persone che amate la cultura al punto da averne fatto la vocazione e l'impegno professionale della vostra vita, per chiedere il vostro urgente aiuto. L'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, un'area di preziose emergenze e memorie storiche e culturali, e di altrettanto preziosi beni naturalistici e risorse terapeutiche, e' minacciata di distruzione dalla volonta' di una lobby speculativa di realizzarvi un mega-aeroporto. La realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio. Taluni irresponsabili promotori di questa dissennata aggressione hanno annunciato che il Comitato interministeriale per la programmazione economica (in sigla: Cipe) sarebbe in procinto di finanziare il mega-aeroporto, nonostante la sua palese illegalita'. Ci appelliamo all'intero mondo della cultura e dell'insegnamento affinche' ci aiuti ad impedire l'irreversibile devastazione del luogo che Dante volle ricordare nella Divina Commedia. Vi preghiamo di voler aderire a questo appello affinche' il governo non finanzi la distruzione dell'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo; non finanzi un mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato ed illegale. 5. MEMENTO. UN DIALOGHETTO NELLA SALA D'ASPETTO [Riproponiamo il seguente dialoghetto apparso per la prima volta in "Coi piedi per terra" n. 11 del 24 agosto 2007] Prologo - Vladimiro: Anche tu qui? - Estragone: Veramente e' da un bel pezzo, tu piuttosto, da dove vieni fuori? - Vladimiro: Mi pare di essere stato sempre qui. - Estragone: In attesa. - Vladimiro: In attesa. - Estragone: Allora non ti dispiacera' se per passare il tempo facciamo un po' di conversazione. - Vladimiro: Tutt'altro, stavo per proportelo io, anche perche' ho sentito dire certe cose che non ti faranno piacere. - Estragone: Bene, questo e' un argomento appassionante: le cose spiacevoli sono le uniche di cui valga la pena parlare. - Vladimiro: Bene. - Estragone: Bene. * Le frasi lunghe - Vladimiro: Dicono che ti sei messo con quegli sciagurati che non vogliono l'aeroporto a Viterbo. - Estragone: Dicono bene. Anzi: ne' a Viterbo ne' altrove. Penso che l'aeroporto sarebbe un danno grosso come una casa, anzi un bel po' di piu'. E penso anche che mi piace stare con gli sciagurati, perche' solo chi conosce la sciagura e' misericordioso. - Vladimiro: E dicono pure che potete dire quel che vi pare tanto non gliene importa niente a nessuno di quello che dite. - Estragone: Che frase lunga. - Vladimiro: E' vero, e' lunga. * Mitridate re del Ponto - Vladimiro: Dicono che dici che la presenza di un aeroporto fa male alla salute. - Estragone: Ahime', fossi solo io a dirlo sarebbe poca cosa: il fatto e' che non c'e' alcun dubbio sul fatto che il trasporto aereo inquina gravemente l'aria che respiriamo, e vivere nei dintorni di un aeroporto significa avvelenarsi. - Vladimiro: Non mi pare una buona idea avvelenarsi. - Estragone: Nemmeno a me. * Il convitato di pietra - Vladimiro: Dicono che dici che volare fa male all'ambiente. Ma cosa non fa male all'ambiente? Sarebbe ora che questo signor ambiente si decidesse ad indurirsi un po'. - Estragone: Il fatto e' che fin troppo s'indurisce: si pietrifica, si desertifica. E che il trasporto aereo faccia male all'ambiente e' una realta' tanto penosa quanto indiscutibile: esso contribuisce in misura rilevantissima al surriscaldamento del clima, che e' oggi la principale emergenza ambientale globale; oltre all'ulteriore inquinamento dell'aria di cui abbiamo gia' detto, e all'impatto sugli ecosistemi locali. Se non si riduce il trasporto aereo non c'e' speranza di fermare l'effetto serra, e se non si interviene per fermare le emissioni che producono l'effetto serra, e' a rischio l'intera biosfera, la civilta' umana, la dignita' e la stessa possibilita' della vita delle generazioni future. - Vladimiro: Mi dispiacerebbe se non ci fossero generazioni future. - Estragone: Anche a me, a dire il vero. - Vladimiro: Mi parrebbe quasi che negare la posibilita' di esistenza all'umanita' avvenire, sarebbe come nuovamente uccidere l'umanita' passata, negando senso a questa impresa comune che e' la civilta' umana nel suo insieme considerata. E gia' la nostra vita e' cosi' poco sensata. - Estragone: Questo e' parlar da uomo. - Vladimiro: Grazie. - Estragone: Non c'e' di che. - Vladimiro: Grazie comunque, fa piacere essere apprezzati. * Eine kleine Nachtmusik - Vladimiro: E poi c'e' l'inquinamento acustico. - Estragone: Infatti. - Vladimiro: Che ti preoccupa tanto. - Estragone: Tanto. Tolta la musica, e quella piu' profonda musica che e' il silenzio, cosa resta di sublime nella vita? - Vladimiro: Gia', cosa resta? - Estragone: Cosa resta? - Vladimiro: Il continuo frastuono degli aerei che atterrano e decollano rendera' poco facile il riposo nelle zone e nei quartieri piu' investiti, e rendera' finanche poco agevole parlare anche in casa propria senza urlare. - Estragone: E' cosi'. - Vladimiro: Non e' per niente bene. - Estragone: Per niente. - Vladimiro: Si urla gia' cosi' tanto senza motivo. * Un'idea kantiana - Vladimiro: Dicono che dici che volare fa male ai poveri. E che c'entrano i poveri, che tanto non volano, loro viaggiano ammucchiati sulle carrette del mare che naufragano nel canale di Sicilia, o nascosti nei Tir in cui muoiono asfissiati... - Estragone: E' vero che non volano, se e' vero quel che dicono le statistiche secondo cui vola solo il 5% dell'umanita': ma il trasporto aereo lo paga l'umanita' intera. E non solo per i danni che ne riceve in termini di degrado ambientale e nocivita' per la salute delle persone, ma anche perche' tanta parte dell'arricchimento delle compagnie aeree e' frutto di generosissime elargizioni di pubblici denari, che gli stati regalano a lorsignori mentre li tagliano ai servizi e ai provvedimenti che andrebbero a beneficio di tutte le persone. - Vladimiro: Perbaccolina, intendi dire che gli stati come una sorta di Robin Hood alla rovescia tolgono ai poveri per dare ai ricchi, e mentre vieppiu' sottraggono fondi a servizi sociali e sanitari ed assistenza e aiuto a chi e' nel bisogno, dei pubblici denari fanno sperpero in pro delle compagnie aeree? - Estragone: Perbaccolina si'. E ne riparleremo tra poco. Ma qui adesso vorrei aggiungere una mia vecchia fissazione. - Vladimiro: Siamo tra amici, non averne vergogna. - Estragone: E la fissazione e' questa: il vecchio professore di Koenigsberg ebbe a scrivere in quel suo opuscolo "Per la pace perpetua" (il cui titolo riprende - e' lui a dirlo - l'insegna di una taverna), che essendo il pianeta limitato, e non infinitamente esteso, ogni essere umano ha diritto di recarsi in ogni luogo e trovarvi accoglienza, poiche' non si puo' dirgli di andarsene ancora piu' in la', giacche' passo dopo passo per la sfericita' della Terra finirebbe per tornare al punto di partenza dal quale avra' pur avuto qualche buona ragione per volersene andare. - Vladimiro: Mi sembra che Kant non la pensasse come gli attuali governanti europei che invece vogliono proibire ai poveri del sud del mondo (poveri perche' impoveriti da mezzo millennio di rapine da parte nostra) in fuga da dittature, guerre e carestie di venire a cercare salvezza qui da noi. - Estragone: Gia', forse perche' Kant non era un assassino. - Vladimiro: E non la pensavano come gli attuali governanti neppure coloro che scrissero la Costituzione della Repubblica Italiana, la quale all'articolo 10, comma terzo, testualmente recita che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica...". - Estragone: Gia', ed e' ben triste vivere in un paese in cui chi governa non rispetta la stessa legge fondamentale dell'ordinamento giuridico in forza di cui governa e cui ha giurato fedelta'. - Vladimiro: Viviamo in uno strano paese. - Estragone: Uno strano paese. - Vladimiro: Gia'. - Estragone: Si'. - Vladimiro: Si dovrebbe mettere gli aerei a disposizione unicamente dei migranti per salvarli da carestie, guerre, dittature. - Estragone: Sarebbe l'unico uso ragionevole degli aerei. Certo, sarebbe ancor piu' ragionevole contrastare le dittature invece di alimentarle, abolire le guerre invece di farle, impedire le carestie invece di provocarle. - Vladimiro: Non e' proprio una quisquilia... - Estragone: No, ma se invece di lasciarci sedurre dalla propaganda degli assassini e dalla pubblicita' degli sfruttatori ci occupassimo tutti innanzitutto di salvare le vite umane... - Vladimiro: Questa e' stata veramente una bella chiacchierata, e anche bella lunga. - Estragone: Lunga, in effetti. - Vladimiro: Che ne diresti adesso di riposarci un attimo? - Estragone: Anche piu' di un attimo. * Le rififi - Vladimiro: E ci sono anche i poveri di casa nostra. - Estragone: Sempre piu' poveri e sempre di piu'. - Vladimiro: Invece di regalare i soldi del pubblico erario alle compagnie aeree, e invece di pagar tanta parte del viaggio per le vacanze dei ricchi, sarebbe meglio che i soldi di tutti venissero usati per i diritti di tutti. - Estragone: Come prevede la Costituzione. - Vladimiro: Che prevede anche, se non m'inganno, che tutti devono pagare le tasse in ragione delle loro ricchezze. - Estragone: Ed invece le compagnie aeree godono di agevolazioni e addirittura di esenzioni fiscali scandalosissime. Cosicche' mentre provocano disastri ambientali e sanitari invece di essere punite vengono premiate due volte dai pubblici poteri, quelli stessi che dovrebbero invece garantire le loro vittime e contrastare i loro soprusi: vengono premiate destinando loro tanti soldi pubblici provenienti dalle tasse pagate dagli altri, e vengono premiate permettendo loro di non pagare le tasse. Dimmi tu che dobbiano pensarne. - Vladimiro: Meglio non dirlo, non mi piace il turpiloquio. - Estragone: Neanche a me. E non mi piacciono neppure le ruberie, le ingiustizie, le infamie e la beffa che si aggiunge al danno. - Vladimiro: Ben detto. E non mi piace neppure che ci si voglia menare per il naso. - Estragone: E adesso riprendiamo un po' fiato. - Vladimiro: Ah, si'. * La vita degli altri - Vladimiro: Dicono che dici che il trasporto aereo fa male agli altri esseri viventi, e certo deve essere cosi' visto che e' nocivo anche per la salute umana e danneggia la biosfera - quella sottile pellicola, per cosi' dire la buccia di quell'arancia azzurra che e' la Terra, la zona dove e' tutta la vita del nostro pianeta. Sia pure. Ma sai come si dice, chi se ne infischia degli altri esseri viventi... - Estragone: Mi chiedo talvolta se proprio la desensibilizzazione alle sofferenze che infliggiamo agli altri esseri viventi non alimenti l'abitudine all'indifferenza anche per il dolore degli altri esseri umani. - Vladimiro: Sosterresti quindi anche che l'essere umano non e' signore e padrone e misura di tutte le cose... - Estragone: Sostengo che di questo giardino dovrebbe sentirsi piuttosto parte e custode... - Vladimiro: Mi pare ragionevole. - Estragone: Grazie. - Vladimiro: Dovere. - Estragone: Grazie comunque. * Un antico sogno - Vladimiro: Insomma il trasporto aereo fa male all'umanita', fa male agli esseri viventi, fa male alla biosfera, e quindi bisogna ridurlo per quanto possibile e farne un uso ragionevole in pro del pubblico bene. Un uso non consumista, non speculativo, non predatorio, non dissipatore, non devastante. Un uso sobrio, contenuto entro ragionevoli limiti, coerente con la consapevolezza dei limiti della biosfera. - Estragone: Non altro che questo sostengo. - Vladimiro: Eppure tutti abbiamo sognato di volare. - Estragone: Per la gioia del dottor Freud. - Vladimiro: O di Artemidoro di Daldi. - Estragone: Ma vivere nel sogno si chiama ipnosi, narcosi, sonnambulismo. La pubblicita' naturalmente induce un'infantilizzazione di massa che favorisce il cedimento alle sue seduzioni, ma noi dovremmo ragionare da persone adulte (e sia detto col massimo rispetto per gli infanti). E credo sia palese che se un'attivita' produce effetti deleteri, allora e' ragionevole rinunciare a quell'attivita', perlomeno nella misura del possibile. - Vladimiro: Insomma, anche questa signora umanita' sarebbe ora che si svegliasse. - Estragone: Era il programma dell'illuminismo. - Vladimiro: E ne sono sortite le barricate. - Estragone: Mi piacciono le barricate. E come scrisse da qualche parte Carducci a proposito di Leopardi, senti che se fosse vissuto abbastanza lo avresti trovato sulle barricate del '48. - Vladimiro: Lo sapevo che arrivavamo a Leopardi. - Estragone: E dove altrimenti vorresti arrivare? * Quelli che - Vladimiro: Dicono che sei un noioso della malora, un menagramo, un tafano che tormenta il nobile destriero... e che di sicuro farai una brutta fine se continui a volerci guastare ogni divertimento e farci la predica ogni volta che se ne combina qualcuna di quelle grosse. - Estragone: Una brutta fine la faremo tutti se si continua cosi'. Come si fa a non rendersi conto del collasso dell'ambiente sotto l'aggressione di attivita' dissennate che irreversibilmente devastano l'unica casa di tutti? - Vladimiro: Non agitarti, lo sai che ti fa male al cuore. - Estragone: Ma mi fa ancora piu' male, al cuore ai polmoni e al cervello, che si lasci distruggere l'unica casa che abbiamo, e che abbiamo in custodia, e che abbiamo ricevuto da coloro che ci hanno preceduto e dobbiamo consegnare possibilmente integra a coloro che verranno. - Vladimiro: Dici bene, a mio modo di vedere. Ma perche' tutte queste cose non le dicono in giro? La gente dovrebbe saperle, ma non gliele dicono. - Estragone: Non le dicono chi? - Vladimiro: Quelli che parlano in giro. - Estragone: Ah, quelli. - Vladimiro: Gia', quelli. * Niente (Si ode un rumore di motori, dapprima sordo, poi crescente, sempre piu' intenso, come di un aereo che decolla) - Vladimiro: Cos'e' mai questo fragore? - Estragone: Cosa? - Vladimiro (alzando la voce): Questo frastuono, cos'e'? - Estragone (alzando la voce ancora di piu'): Cosa? - Vladimiro: Niente. - Estragone: Cosa? 6. MEMENTO. VOLARE FA MALE ALLA SALUTE [Riproponiamo il seguente testo dell'agosto 2007] 1. Volare fa male alla salute E innanzitutto alla salute di chi non vola. Fa male alla salute dell'intera umanita' che subisce gli effetti del surriscaldamento del clima - la principale emergenza globale odierna - cui il trasporto aereo contribuisce in misura rilevantissima. Fa male alla salute delle popolazioni che vivono nei pressi degli aeroporti che subiscono il pesantissimo inquinamento atmosferico e il non meno pesante inquinamento acustico. Fa male alla salute dei cittadini dei Paesi come l'Italia (e come molti altri) che vedono lo Stato regalare immensi capitali alle compagnie aeree (sia elargendo giganteschi contributi diretti, sia concedendo scandalose ed incredibili esenzioni ed agevolazioni fiscali); lo stesso Stato che taglia spietatamente i servizi pubblici e il diritto alla salute e all'assistenza. E fa male alla salute di chi vola, visto che e' una modalita'di trasporto non coerente con la stessa costituzione psicofisica ed esistenzial-culturale dell'essere umano. Infine fa male anche alla salute degli altri animali: che anch'essi sono esseri viventi e provano sofferenza. Ma come volete che si preoccupino degli altri animali quei potenti rapinatori che non si preoccupano neppure delle sofferenze che - per arricchirsi e sperperare, per appropriarsi privatamente ed egoisticamente consumare cio' che e' di tutti, a tutti rubandolo - infliggono tanti e tali danni agli altri esseri umani? * 2. Volare fa male all'ambiente Il trasporto aereo danneggia enormemente l'ecosistema planetario nella sua globalita'. Danneggia enormemente gli ecosistemi locali. Impedisce la realizzazione di modelli di mobilita' coerenti con modelli di sviluppo autocentrati, con tecnologie appropriate, ecologicamente sostenibili, economicamente adeguati ai bisogni e alle culture delle popolazioni, e democraticamente controllabili. * 3. Volare e' antieconomico Perche' e' estremamente energivoro, mentre l'umanita' ha bisogno di un'economia della sobrieta' e della condivisione che consideri il dato di fatto dei limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse. Perche' e' il modo di trasporto piu' costoso: non ve ne e' una adeguata percezione pubblica perche' i costi vengono esternalizzati: gli Stati sovvenzionano le compagnie aeree con fiumi di denaro ed agevolazioni; i costi ambientali e sociali vengono pagati dalle popolazioni; i lavoratori sono spesso precari e quindi costantemente sotto minaccia. La maggior parte della popolazione e' tenuta del tutto all'oscuro del fatto che ingenti risorse pubbliche che vengono sottratte ai diritti e al benessere delle persone, vengono sperperate a profitto delle compagnie aeree e dei prominenti che ruotano intorno al grande affare. Perche' danneggia le economie locali, imponendo nocivita', costi, relazioni sociali insostenibili. * 4. Volare e' pericoloso Il trasporto aereo e' pericoloso per il pianeta. Il trasporto aereo e' pericoloso per l'ambiente naturale e per i beni storici e culturali. Il trasporto aereo e' pericoloso per le persone: danni certi alla salute, estrema pericolosita' degli incidenti, degrado della qualita' della vita. Il trasporto aereo e' pericoloso per le liberta' civili: specialmente dopo la tragedia dell'11 settembre 2001 esso implica un enorme incremento dei controlli e quindi una crescente militarizzazione degli impianti, sui territori, nei confronti delle comunita' locali e della vita quotidiana delle persone. * 5. Volare e' alienante Volare fa male alla percezione di se' e del mondo. Aeroporti ed aerei sono cio' che l'antropologia contemporanea chiama "nonluoghi": in cui decisive esperienze umane, sia percettive che conoscitive nel senso piu' ampio e profondo, vengono inibite e represse; in cui vige e viene imposto un modello di presenza al mondo, di essere nel mondo (l'in-der-welt-sein di heideggeriana memoria) tendenzialmente dereistico, pesantemente deresponsabilizzante, fortemente eterodiretto. Quell'esperienza decisiva della cultura umana che e' il viaggio, come iniziazione e scoperta, come ricerca di se' e dialogo con l'altro da se', qui si annienta nel vuoto di ambienti tutti uguali in una logica che si modella su schemi di condotta coatti e tendenzialmente totalitari. * 6. Finanziare il trasporto aereo significa togliere risorse dove sono necessarie Il trasporto aereo toglie risorse alla mobilita' sostenibile. Il trasporto aereo toglie risorse al turismo responsabile. Il trasporto aereo toglie risorse ai servizi pubblici a beneficio delle persone bisognose. Il trasporto aereo toglie risorse a politiche di giustizia e di solidarieta'. Il trasporto aereo toglie risorse alle possibilita' di un'occupazione sicura e dignitosa. * 7. Della virtu' del limite Il volo lasciamolo agli uccelli. Il cielo lasciamolo alle stelle. Cessiamo di volere tutto e tutto distruggere. E' l'unica Terra che abbiamo. Vi e' una sola umanita'. 7. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 234 del 30 settembre 2009 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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