[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Coi piedi per terra. 224
- Subject: Coi piedi per terra. 224
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Wed, 2 Sep 2009 09:44:01 +0200
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 224 del 2 settembre 2009 In questo numero: 1. Per rinfrescare la memoria di ministri ed amministratori locali 2. Tre uomini in barca (per non parlar dell'Enac) 3. Un abbecedario per Marrazzo, Mazzoli e Marini 4. Costantino Cossu: La morte con le ali 5. Costantino Cossu: Il Neuron, micidiale macchina da guerra 6. Pietro Calvisi: A rischio di estinzione 7. Costantino Cossu: Is Angurtidorgius 8. Antonella Litta: Ancora una lettera alla Asl di Viterbo sulla situazione delle acque del lago di Vico 9. Marinella Correggia: Il mare di plastica 10. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo 1. EDITORIALE. PER RINFRESCARE LA MEMORIA DI MINISTRI ED AMMINISTRATORI LOCALI I soliti mistificatori sperano che le persone ragionevoli dimentichino i fatti e si lascino abbindolare dalle chiacchiere. Sara' allora opportuno rinfrescare la memoria a ministri, presidenti ed assessori regionali, sindaci ed assessori comunali. La realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo avrebbe come immediate conseguenze: a) lo scempio dell'area archeologica e termale del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano, un'area di preziose emergenze e memorie storiche e culturali, e di altrettanto preziosi beni naturalistici e risorse terapeutiche; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio. La realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e' un crimine e una follia. 2. RIFLESSIONE. TRE UOMINI IN BARCA (PER NON PARLAR DELL'ENAC) Cosa accomuna Gensericaltero Matteoli (ministro ai Trasporti), Pierattila Marrazzo (presidente della Regione Lazio) e Giulialarico Marini (sindaco di Viterbo)? Una insana passione per realizzare mega-aeroporti in violazione delle leggi. Un odio furioso per Dante Alighieri che li porta a voler distruggere l'area archeologica e termale del Bulicame ricordata nella Divina Commedia. Un profondo disprezzo per i cittadini di Viterbo che vogliono condannare all'avvelenamento. Ed infine un sostegno spasmodico alla lobby di estrema destra che vuol lucrare disonesti profitti a danno del pubblico erario, della popolazione, del territorio (amour fou per l'estrema destra che se e' coerente per il ministro Gensericaltero Matteoli e il sindaco Giulialarico Marini - che essendo anche parlamentare berlusconiano e' uno dei firmatari della proposta di legge per insignire di un'onorificenza gli aguzzini nazifascisti di Salo' -, appare quantomeno bizzarro in Pierattila Marrazzo che invece e' stato a suo tempo eletto alla sua carica istituzionale con i voti di cittadini di sinistra, democratici ed onesti). * Proprio queste persone devono governare la barca della cosa pubblica? Non sarebbe ora che le forze politiche democratiche dessero una tirata d'orecchie a Pierattila? E che facessero finalmente un'adeguata opposizione alla politica di Gensericaltero e Giulialarico? E non sarebbe ora che tutte le forze politiche democratiche si decidessero a riconoscere che la realizzazione di nuovi mega-aeroporti e' un crimine e una follia? Non sarebbe ora che tutte le forze politiche democratiche impegnassero i loro pubblici amministratori a far rispettare la legge e i diritti, e quindi ad opporsi ai mega-aeroporti nocivi, distruttivi e fuorilegge? Non sarebbe ora che i cittadini potessero votare per persone che rispettino l'ambiente, le leggi e i diritti umani di tutti gli esseri umani? Non sarebbe ora di farla finita tanto col berlusconismo doc quanto con gli stenterelli del berlusconismo imitatori? E non sarebbe ora di promuovere da parte delle competenti istituzioni un'iniziativa di controllo sull'operato dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (in sigla: Enac) al cui interno a quanto pare operano occulti e palesi complici della lobby mega-aeroportuale devastatrice, avvelenatrice e fuorilegge, al fine di realizzare succulenti quanto scandalosi affari in violazione delle vigenti norme, della ragione e dei diritti dei cittadini? Sarebbe ora, pensiamo noi. 3. RIFLESSIONE. UN ABBECEDARIO PER MARRAZZO, MAZZOLI E MARINI La stampa italiana ed internazionale e' letteralmente invasa da notizie che danno conto della catastrofe globale del trasporto aereo. Solo la lobby speculativa di estrema destra che vuole realizzare un folle ed illegale mega-aeroporto a Viterbo sembra non essersene accorta. E con essa i tre patroni istituzionali di tale crimine e scempiaggine: il presidente della Regione Lazio Marrazzo, il presidente della Provincia di Viterbo Mazzoli, il sindaco del Comune di Viterbo Marini: le tre "M" che rievocano i fasti del sublime film di Fritz Lang. Perche' accade questo? Forse che non sanno leggere? In guisa di abbecedario ci permettiamo allora di riproporre di seguito due documenti riassuntivi che hanno avuto a suo tempo molte adesioni: l'appello promosso mesi fa dal nostro comitato, e la mozione approvata all'unanimita' due anni fa dal congresso nazionale del Movimento Nonviolento. * Un appello al mondo della cultura e dell'insegnamento del 23 giugno 2009 Gentili signore e signori, ci rivolgiamo a voi, persone che amate la cultura al punto da averne fatto la vocazione e l'impegno professionale della vostra vita, per chiedere il vostro urgente aiuto. L'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, un'area di preziose emergenze e memorie storiche e culturali, e di altrettanto preziosi beni naturalistici e risorse terapeutiche, e' minacciata di distruzione dalla volonta' di una lobby speculativa di realizzarvi un mega-aeroporto. La realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio. Taluni irresponsabili promotori di questa dissennata aggressione hanno annunciato che il Comitato interministeriale per la programmazione economica (in sigla: Cipe) sarebbe in procinto di finanziare il mega-aeroporto, nonostante la sua palese illegalita'. Ci appelliamo all'intero mondo della cultura e dell'insegnamento affinche' ci aiuti ad impedire l'irreversibile devastazione del luogo che Dante volle ricordare nella Divina Commedia. Vi preghiamo di voler aderire a questo appello affinche' il governo non finanzi la distruzione dell'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo; non finanzi un mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato ed illegale. * Mozione per la riduzione del trasporto aereo approvata all'unanimita' dal congresso nazionale del Movimento Nonviolento tenutosi a Verona dal primo al 3 novembre 2007 Il Congresso del Movimento Nonviolento - impegnato nella difesa della biosfera fortemente minacciata dal surriscaldamento del clima; - consapevole del pesante contributo che al surriscaldamento del clima da' il trasporto aereo; - cosciente altresi' che il trasporto aereo costituisce una forma di mobilita' altamente inquinante e devastante per l'ambiente e dannosa per la salute e il benessere delle persone, fortemente energivora, interna ad un modello di sviluppo ecologicamente insostenibile, assai costosa per l'intera collettivita' locale e l'intera umanita' vivente che in larghissima parte neppure ne fruisce; esprime sostegno ai movimenti che si impegnano per la drastica riduzione del trasporto aereo; ed in tal ambito sostiene i movimenti e le iniziative che con la scelta della nonviolenza e la forza della democrazia, in difesa della legalita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani: a) si oppongono alla realizzazione di nuovi aeroporti (e all'ampliamento degli aeroporti esistenti) laddove non ve ne sia una vera necessita' ma essi siano realizzati per promuovere forme di turismo "mordi e fuggi" legate a una fruizione consumista, alienata, usurante e mercificata dei beni ambientali e culturali, e ad un'esperienza del viaggiare che non sia arricchimento di conoscenza ma asservimento agli imperativi delle agenzie della narcosi pubblicitaria; b) si impegnano per la riduzione drastica ed immediata del carico di voli dei sedimi aeroportuali collocati a ridosso di centri abitati gia' pesantemente gravati e fin soffocati dall'attivita' aeroportuale; c) chiedono la cessazione dello sperpero di pubblico denaro per finanziare le compagnie aeree; d) chiedono che cessino le agevolazioni e le esenzioni fiscali alle compagnie aeree; e) si oppongono alle condotte gravemente antisindacali e violatrici dei diritti dei lavoratori messe in atto da eminenti compagnie aeree; f) difendono il diritto alla salute, i beni culturali e ambientali, gli ecosistemi locali e l'ecosistema planetario, i diritti dell'umanita' presente e delle generazioni future, minacciati dal dissennato incremento del trasporto aereo; g) si impegnano per il rigoroso rispetto della legislazione in materia di difesa dell'ambiente, della salute, dei beni comuni; h) chiedono che tutte le strutture aeroportuali realizzate e realizzande siano sottoposte senza eccezioni alla dirimente verifica della compatibilita' con quanto disposto dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale (Via) e di Valutazione ambientale strategica (Vas); i) si oppongono alle attivita' militari che violano l'art. 11 della Costituzione e ad ogni ampliamento delle basi aeronautiche militari, e particolarmente alla presenza e all'ampliamento di basi aeronautiche militari di stati stranieri e di coalizioni intese a, o impegnate in, attivita' belliche che la Costituzione ripudia; l) promuovono forme di mobilita' sostenibile, modelli di sviluppo autocentrati con tecnologie appropriate, scelte economiche ecocompatibili, eque e solidali; m) promuovono una cultura della mobilita' e del viaggio sostenibile, conviviale, solidale, aperta all'incontro e all'ascolto reciproco, rispettosa delle persone e dell'ambiente; n) si impegnano per la riduzione del surriscaldamento climatico e per la difesa della biosfera. * "E questo sia suggel ch'ogn'omo sganni" (Dante, Inf., XIX, 21) 4. IL CASO QUIRRA. COSTANTINO COSSU: LA MORTE CON LE ALI [Dal quotidiano "Il manifesto" del 29 agosto 2009 col titolo "Quirra, l'aeroporto che distrugge le grotte" e il sommario "Si chiama 'Progetto Neuron', e per realizzarlo sono stati stanziati 90 milioni di euro. Un'iniziativa del ministero della Difesa per provare i nuovi aerei da combattimento senza pilota. Sulla pelle degli abitanti del paese sardo, minacciando specie animali e un gioiello naturalistico conosciuto in tutto il mondo. Nella base militare verra' costruita un pista per i nuovi aerei invisibili. Proteste di ambientalisti e popolazione"] All'Euprotto piacciono le acque fresche e pulite. E' un piccolo anfibio, lungo appena dodici centimetri, e vive solo in Sardegna. Il suo nome "volgare", infatti, e' Tritone sardo. E' rarissimo, una specie protetta. Quando si sente in pericolo reagisce secernendo una sostanza dall'odore sgradevole simile a quello dell'aglio. Ma e' uno strumento di difesa che non serve a niente contro Neuron, il nemico mortale del Tritone. Neuron e' un drone, strumento di morte potentissimo, della stessa famiglia tecnologica alla quale appartengono gli aerei senza pilota che pochi giorni fa hanno fatto strage di civili in Pakistan. I suoi progettisti neppure sospettano dell'esistenza del minuscolo anfibio sardo. I loro obiettivi sono quelli delle guerre imperiali, dall'Afghanistan all'Iraq. Per raggiungerli condanneranno il piccolo Tritone all'estinzione. Come? Distruggendone l'habitat. Il 24 aprile dello scorso anno l'allora ministro della Difesa, il democratico Arturo Parisi, ha deciso di costruire in Sardegna, nel poligono di Quirra, un aeroporto militare. A dir la verita', i documenti della Difesa parlano di "striscia tattica polifunzionale". Astuzia lessicale per mascherare la verita': una pista per l'atterraggio di velivoli con strutture di servizio comprese. Un vero e proprio aeroporto. La "striscia tattica polifunzionale" e' molto importante per la Difesa, perche' permettera' all'Italia di partecipare a una joint venture internazionale a elevata valenza scientifica e tecnologica chiamata "Progetto Neuron". In perfetta continuita' con Parisi, poche settimane fa Ignazio La Russa ha confermato tutto, trovando senza difficolta' i fondi necessari. A partire dal 2011 la "striscia tattica polifunzionale" servira' a collaudare Neuron, drone di nuova generazione ancora piu' micidiale di quelli che seminano morte e terrore in Afghanistan e in Pakistan. Non stupisce che per realizzare il progetto sia stato scelto il poligono di Quirra, la base militare piu' grande d'Europa, nella Sardegna sud-orientale, tra la costa di Villaputzu e le montagne di Perdas de Fogu. Non stupisce perche' e' da decenni che in quest'angolo semispopolato della Sardegna ministero della Difesa e industrie belliche fanno tutto cio' che vogliono, qualunque sia il colore politico del governo in carica. Con la conseguenza che qui i picchi d'incidenza di neoplasie sia tra i militari sia tra la popolazione sono altissimi, ben al di sopra delle medie nazionali. I bambini nascono con spaventose malformazioni e i soldati si ammalano di tumori al sistema emolinfatico, gli stessi provocati tra le truppe impiegate nella guerra dei Balcani dall'uso di proiettili all'uranio impoverito. Se il progetto firmato da Parisi e controfirmato da La Russa andra' in porto, sara' pure peggio. E non solo per la gente che a Quirra continua a morire di cancro senza che importi un accidente a nessuno, ma anche per il piccolo Tritone. L'area sulla quale sara' costruita la pista, infatti, l'altopiano di Monte Cardiga, racchiude nel sottosuolo il complesso carsico delle grotte di Is Angurtidorgius, dove il Tritone vive. Dodici chilometri di anfratti e di cunicoli conosciuti dagli speleologici di tutto il mondo per la loro bellezza, con due ruscelli sotterranei e specie faunistiche di grande rilievo naturalistico, come alcuni fra i pipistrelli piu' rari, il Vespertilio maggiore (Myotis myotis), il Miniottero (Miniopterus schreibersii), il Rinolofo a ferro di cavallo (Rhinolophus ferrumequinum). Tutti protetti dalle direttive dell'Ue che tutelano gli habitat naturali di particolare pregio. Direttive inutili di fronte a Neuron e a Ignazio La Russa. Tanto piu' che le grotte carsiche la "striscia tattica polifunzionale" ce l'avranno proprio sopra, appena un centinaio di metri sopra. E la pista servira', oltre che per il "Progetto Neuron", anche per la messa a punto di caccia militari, per il trasporto di ordigni con i C 130, per l'addestramento con gli elicotteri da combattimento. E poi c'e' l'attivita' ordinaria del poligono: le esercitazioni degli eserciti di mezzo mondo (Nato ma non solo) e le industrie belliche che qui provano nuove armi di ogni tipo. "L'aeroporto - dicono a Quirra i coordinatori del comitato spontaneo che da anni si batte per la chiusura della base - sara' un ulteriore, poderoso, carico inquinante per un territorio gia' abbondantemente devastato. I diserbanti utilizzati per controllare la vegetazione nell'ampia fascia di protezione e rispetto della pista e il kerosene rilasciato dagli aerei, trascinati dall'acqua, penetreranno inevitabilmente nel suolo carsico, inquinando in modo permanente un'importante riserva di acque sotterranee, dalla quale, tra l'altro, i paesi della costa attingono per gli usi potabili. Un inquinamento letale per la fauna unica che popola le cavita' di Is Angurtidorgius. Una fine silenziosa, al riparo da occhi indiscreti, visto che le grotte si verrebbero a trovare all'interno della fascia di interdizione che circondera' l'aeroporto e le sue sperimentazioni". Certo, se si pensa all'incidenza altissima di tumori emolinfatici o al gran numero di neonati deformi, la distruzione delle grotte di Is Angurtidorgius potrebbe apparire come un fatto marginale. Ma per la gente di Quirra non e' cosi': "La distruzione di un monumento naturale di questa importanza equivale ad annientare la speranza in un futuro diverso, basato sulla valorizzazione delle risorse naturalistiche e ambientali di cui e' ricco il nostro altopiano. Significa condannarci a un destino di sperimentazioni militari e di discarica di missili e di bombe. Destino al quale non ci vogliamo rassegnare". 5. IL CASO QUIRRA. COSTANTINO COSSU: IL NEURON, MICIDIALE MACCHINA DA GUERRA [Dal quotidiano "Il manifesto" del 29 agosto 2009 col titolo "Neuron. Il drone finanziato dall'Italia"] Il Neuron e' un programma europeo che ha come capofila la francese Dassault, una delle maggiori industrie belliche europee. Obiettivo e' la progettazione di un velivolo da combattimento non pilotato, un drone. Il progetto e' stato avviato insieme alla sperimentazione dei caccia bombardieri Rafale e Eurofighter, una delle nuove frontiere dell'industria aeronautica militare europea. Il costo sara' di quattrocento milioni di euro. I paesi e le aziende che partecipano sono: la Francia con la Dassault Aviation, la Thales e la Eads-France; la Svezia con la Saab; l'Italia con Alenia Aeronautica; la Spagna con Eads-Casa; la Grecia con Eab; la Svizzera con la Ruag. L'Italia partecipa coprendo il 22% degli stanziamenti (novanta milioni di euro), al secondo posto dopo la Francia. Il contributo tecnologico italiano vertera' sulla progettazione e sulla costruzione dell'impianto di generazione e di distribuzione elettrica del drone, del sistema dati e del sistema automatico di rilevamento e di ricognizione. Insieme alle aziende francesi e svedesi, l'Alenia partecipera' alle prove di volo del prototipo del drone nel nuovo aeroporto che sara' costruito nel poligono di Quirra. I siti on line della Difesa e delle industrie coinvolte nel progetto specificano che si e' deciso di investire su questo progetto per due motivi essenziali: sviluppare e approfondire le conoscenze europee in questa tipologia di velivoli, sempre piu' usati sui teatri di guerra internazionali, e mettere a punto un modello di collaborazione tra aziende aerospaziali di vari paesi dell'area Ue caratterizzato da alta flessibilita' gestionale, alta efficienza e bassi costi di progettazione e di produzione. Il primo studio del Neuron fu presentato al pubblico durante il Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio di Parigi - Le Bourget del 2007, firmato dagli ingegneri della Dassault. Il Neuron e' significativamente piu' grande dei droni attualmente impiegati. Ha infatti una capacita' di carico di munizioni, un'autonomia e caratteristiche di volo che si avvicinano molto a quelle di un qualsiasi caccia pilotato. Secondo dati resi pubblici dalla Saab, il Neuron sara' lungo dieci metri e largo dodici, con un peso di cinque tonnellate. Avra' capacita' di attacco aria-suolo con ordigni di precisione guidati che, durante il volo, saranno trasportati all'interno di una stiva ventrale. La fusoliera sara' caratterizzata da design e materiali stealth (scarsamente percettibili ai radar) molto avanzati, che permetteranno al drone di penetrare nello spazio aereo nemico senza essere individuato. Il Neuron sara' controllato da terra attraverso un datalink di nuova generazione ad alta capacita', tramite il quale saranno inviati al velivolo i dati della missione; da li' in poi sara' "l'intelligenza artificiale" del Neuron a intraprendere tutte le azioni necessarie al raggiungimento dell'obiettivo. Non ci sara' quindi un controllo diretto da terra e questo permettera' di mantenere un quasi assoluto silenzio radio, necessario per evitare l'intercettazione e non far venire meno il vantaggio offerto dalle capacita' stealth dell'aereo robot. Un'altra caratteristica prevista dai progettisti e' la possibilita' di controllare un'intera squadra d'attacco di droni in modo automatico - come gia' accade coi caccia di ultima generazione, il francese Rafale (marchio Dassault) o lo svedese (marchio Saab) Jas 39 Gripen - permettendo quindi a un solo pilota a terra di svolgere diverse azioni di combattimento contemporaneamente. Come si vede, una micidiale macchina da guerra, che a partire dal 2011 sara' sperimentata in Italia, a Quirra. 6. IL CASO QUIRRA. PIETRO CALVISI: A RISCHIO DI ESTINZIONE [Dal quotidiano "Il manifesto" del 29 agosto 2009 col titolo "Disastro naturale" e il sommario "Pericolo estinzione per gli anfibi endemici della Sardegna"] La Sardegna, essendo un'isola, e' riuscita a conservare diverse specie animali e vegetali scomparse sul continente e inoltre, in migliaia di anni di evoluzione, ha visto sviluppare sul suo territorio particolarita' endemiche inesistenti da altre parti del mondo. L'allargamento della base di Quirra, con il conseguente danneggiamento delle grotte di Is Angurtidorgius, pone a rischio di estinzione due piccoli anfibi endemici che vivono in queste cavita' carsiche. Il Geotritone sardo si suddivide in quattro sottospecie che vivono in altrettante zone della regione: Geotritone dell'iglesiente (Speleomantes genei) diffuso nel sud-est; Geotritone imperiale (Speleomantes imperialis), presente in varie zone dell'isola; Geotritone del Supramonte (Speleomantes supramontis) diffuso nel centro-sud-ovest; Geotritone del Monte Albo, (Speleomantes flavus) limitato alla sola area del complesso montuoso nel centro-nord. L'anfibio raggiunge massimo i 15 cm, ha una coda lunga e lateralmente compressa e una testa grossa leggermente appiattita. ll dorso e' grigio maculato, il ventre bianco e le dita sono dilatate a ventosa per aderire meglio alle pareti liscie. Il suo habitat ideale sono le grotte con elevato grado di umidita' o gli anfratti rocciosi. Puo' vivere fino a 1700 m di altitudine e non ha bisogno d'acqua per riprodursi. Di solito depone le uova nella sabbia umida delle grotte. L'Euprotto sardo (Euproctus platycephalus) e' una delle poche specie appartenenti alla fauna continentale del Terziario superiore. Un tempo viveva su tutta l'isola, sopra i 400 metri, mentre oggi si trova solo sul lato orientale fra le montagne del Limbara e il Sarrabus. Non supera gli 11-12 cm, e' una specie solitaria e vive nei corsi d'acqua permanenti, limpidi con fondo roccioso, sabbioso o misto. L'anfibio ha una testa appiattita, piu' larga che lunga, di forma triangolare e poco distinta dal resto del corpo. Il muso e' arrotondato e la bocca larga. Il dorso e' bruno o olivastro con chiazze ruggine, verdi o nere e una striscia vertebrale rossastra. Il ventre e' grigio chiaro tendente al bianco con delle macchie scure. 7. IL CASO QUIRRA. COSTANTINO COSSU: IS ANGURTIDORGIUS [Dal quotidiano "Il manifesto" del 29 agosto 2009 col titolo "Is Angurtidorgius" e il sommario "Gli ecologisti si appellano alla Ue: A rischio decine di specie. Nessun aiuto dal governatore sardo Cappellacci che pensa a privatizzare le spiagge"] Le grotte carsiche di Is Angurtidorgius sono note in tutto il mondo. I gruppi speleologici le conoscono e molti di loro sono mobilitati per difenderle dalla devastazione. Le cavita' si sviluppano per dodici chilometri a un centinaio di metri di profondita' e sono attraversate da due corsi d'acqua. Tante le varieta' faunistiche importanti: il Tritone sardo, che vive solo qui, e alcuni fra i pipistrelli piu' rari, come il Vespertilio maggiore, il Miniottero, il Rinolofo a ferro di cavallo. "Tutte specie - dicono i coordinatori sardi delle associazioni ecologiste Amici della terra e Gruppo d'intervento giuridico - che rientrano nella particolare tutela prevista da una direttiva dell'Unione europea, la numero 43, emanata nel 1992 per la salvaguardia degli habitat naturali. Quelle presenti nelle grotte di Is Angurtidorgius sono varieta' animali molto rare e pregiate, d'interesse comunitario, la cui conservazione richiede, secondo le indicazioni della Ue, l'individuazione di zone speciali di conservazione". Per tentare di salvare il complesso carsico e le specie faunistiche che ci abitano dal rischio che l'aeroporto progettato a Quirra rappresenta, Amici della terra e Gruppo d'intervento giuridico, insieme con molte associazioni di speleologi italiani e europei, lo scorso 2 luglio hanno inoltrato un ricorso alla Commissione europea, "perche' - si legge nel testo - valuti il mancato rispetto della direttiva numero 43-1992 da parte del governo italiano". "Per un grave difetto della normativa comunitaria - dicono gli ecologisti - la valutazione di impatto ambientale e' esclusa dall'Unione europea quando si tratta di installazioni militari. Ma e' comunque necessaria e vincolante una piu' blanda procedura di valutazione d'incidenza, che le autorita' italiane si sono guardate bene dal fare prima di dare via libera al progetto di costruzione dell'aeroporto per il collaudo dei droni nel poligono di Quirra". La giunta regionale di centrodestra, invece, tace. Per stanare il governatore Ugo Cappellacci e il suo assessore all'Ambiente, i cinque consiglieri regionali cui s'è ridotta l'area che sta a sinistra del Partito democratico hanno consegnato al presidente dell'assemblea un'interpellanza, rimasta senza risposta. Cappellacci pensa ad altro, a cominciare dalla privatizzazione delle spiagge, da questa estate partita su tutte le coste. Attivi nel segnalare il rischio che corre il sistema carsico anche diversi gruppi speleologici e il Centro per lo studio e la protezione dei pipistrelli in Sardegna. Muto invece, sulle grotte, il Partito democratico. Che, invece, sull'aeroporto la sua voce l'ha fatta sentire, eccome. Quando, prima del via libera alla localizzazione in Sardegna dato dal ministro della Difesa La Russa poche settimane fa, correva voce che tutto sarebbe stato spostato in un'altra regione, tutti i deputati e tutti i senatori sardi del Pd hanno rivolto al governo un'infuocata interrogazione, minacciando la rivolta se l'isola fosse stata "defraudata" del Progetto Neuron. 8. DOCUMENTAZIONE. ANTONELLA LITTA: ANCORA UNA LETTERA ALLA ASL DI VITERBO [Dall'Isde (per contatti: isde.viterbo at libero.it) riceviamo e diffondiamo] Al Dipartimento di prevenzione - Servizio igiene e sanita' pubblica della Asl di Viterbo, e per opportuna conoscenza: al Prefetto di Viterbo, al Sindaco del Comune di Caprarola, al Sindaco del Comune di Ronciglione, al Direttore generale della Asl di Viterbo, al Direttore sanitario della Asl di Viterbo, al Presidente della Provincia di Viterbo, al Presidente della Giunta Regionale del Lazio, ai responsabili dell'Ato VT/1, all'Assessore all'ambiente della Provincia di Viterbo, all'Assessore all'ambiente della Regione Lazio, all'Assessore alla sanita' della Regione Lazio, all'Arpa Lazio sezione di Viterbo Oggetto: richiesta d'informazioni relative ai provvedimenti predisposti dalla Asl di Viterbo per tutelare la qualita' e salubrita' delle acque del lago di Vico che vengono utilizzate per uso umano. Gentili signori, i recenti dati dell'Arpa Lazio sezione di Viterbo e del Dipartimento di Ecologia dell'Universita' della Tuscia, presentati durante l'ultima riunione del tavolo tecnico istituito dalla Provincia di Viterbo, documentano il gravissimo peggioramento delle condizioni delle acque del lago di Vico e il persistere delle periodiche fioriture dell'alga rossa Plankthotrix rubescens produttrice di una microcistina classificata come cancerogeno di classe 2 B dall'Iarc. In considerazione di questi dati e in attesa della risposta alla richiesta del 16 luglio 2009 nella quale chiedevamo copia, a partire dall'anno 2004, dei verbali di prelievo e d'ispezione alle centrali di potabilizzazione degli acquedotti comunali di Caprarola e Ronciglione e copia della documentazione correlata, l'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo chiede di conoscere quali interventi il Dipartimento di prevenzione - Servizio igiene e sanita' pubblica della Asl di Viterbo ha predisposto o intenda predisporre in ragione di questo documentato peggioramento delle acque del lago e della loro preannunciata declassificazione. L'Associazione chiede in particolare di conoscere come e in quali modi saranno garantite ed intensificate tutte le fasi di monitoraggio della microcistina e di altri elementi potenzialmente nocivi nelle acque destinate a consumo umano e con quale cadenza saranno verificati i necessari ed ulteriori processi di potabilizzazione presso gli acquedotti comunali. In attesa di un cortese riscontro, si inviano distinti saluti, dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) Viterbo, 21 agosto 2009 9. TERRA. MARINELLA CORREGGIA: IL MARE DI PLASTICA [Dal quotidiano "Il manifesto" del 29 agosto 2009 col titolo "Shoppers e tartarughe"] Un milione di uccelli marini e 100.000 mammiferi e tartarughe nei mari e negli oceani muoiono ogni anno strozzati dalla spazzatura umana, secondo le stime del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (Unep) riprese anche dalla statunitense, federale, National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa). Ed e' plastica - in tutte le sue forme e declinazioni - il 90% di tutta la schifezza che galleggia sulle superfici marine, in media 20.000 unita' per km quadrato (ma in certe aree anche 400.000). Si stima che sia finito in mare il 5% di tutta la plastica prodotta a partire dagli anni '50. Nel Pacifico questa discarica galleggiante si compatta in due vortici. Il primo a scoprire questo "continente immondizia" fu nel 1997 l'oceanografo Charles Moore. Da allora la pattumiera a geometria variabile non ha smesso di crescere. Secondo uno studio di qualche settimana fa, ogni anno si aggiungono migliaia di tonnellate di pezzi. L'ultima spedizione a caccia di rifiuti compiuta in questo mese di agosto da un gruppo di oceanografi dell'Universita' di San Diego ne ha trovati piu' del previsto: gli scienziati si sono detti "scioccati". Anche quando gli oggetti si riducono in singoli pezzi piccolissimi, sono ugualmente pericolosi per la fauna marina - in questo caso di piccola taglia, fino al plancton. Mentre i pezzi solidi di varia dimensione possono essere ingeriti con effetti letali, quel che si decompone rilascia sostanze chimiche tossiche che possono danneggiare il funzionamento ormonale nella vita marina. E' inoltre probabile che il "Great Pacific Garbage Patch", la discarica localizzata nel Nord Pacifico, abbia una compagna nell'emisfero sud, quattro volte piu' grande. Solo una parte dei rifiuti e' gettata dalle navi, il resto viene da terra e da chissa' dove. Di tutto: reti da pesca abbandonate e spugne abrasive, spazzolini da denti e bottiglie di plastica. E ovviamente residui delle onnipresenti shoppers, le buste di plastica negozio-casa quasi sempre usate una sola volta e poi gettate a inquinare per decenni o secoli. E sembra che vada sempre peggio. Non sorprende dunque che l'organizzazione non profit inglese Marine Conservation Society, consacrata alla conservazione dell'ecosistema marino, abbia preso l'iniziativa di indire per il prossimo 12 settembre la prima Giornata internazionale senza sacchetto di plastica, per invitare tutti i "terrestri" a rispettare i mari e le loro creature anche passando a borse di tessuto durevoli, facendola finita con questo consumo superfluo, oltre che energivoro e deturpante per i paesaggi che cosparge. Il fine settimana successivo sara' la prova del successo - o dell'insuccesso - della giornata: si svolgera' in molti paesi l'annuale weekend internazionale di pulizia delle spiagge, l'International Coastal Clean. Quante buste troveranno? Gia' 140 cittadine inglesi hanno aderito al movimento "Plastic bag free cities" (citta' senza shopper). In Italia da tempo e' attiva la campagna "Porta la sporta": www.portalasporta.it La promuove l'associazione dei Comuni virtuosi. Sul suo sito sono disponibili locandine e materiale pronto da scaricare per gli enti locali, i gruppi, le scuole e le persone che vogliono aderire e far conoscere la giornata. E magari dichiararsi a partire da allora "zona libera dalle borse rifiuto". In programma anche eventi creativi come - a Borgo Val di Taro (Pr) - la realizzazione collettiva in piazza delle sportine di tela a partire da vecchie stoffe. Sarebbe il minimo sindacale e invece pare rivoluzionario... 10. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 224 del 2 settembre 2009 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
- Prev by Date: Minime. 931
- Next by Date: Legalita' e' umanita'. 26
- Previous by thread: Minime. 931
- Next by thread: Legalita' e' umanita'. 26
- Indice: