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La domenica della nonviolenza. 231
- Subject: La domenica della nonviolenza. 231
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sun, 30 Aug 2009 10:11:52 +0200
- Importance: Normal
============================== LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 231 del 30 agosto 2009 In questo numero: 1. Peppe Sini: Vicenza, la guerra, il razzismo. E il colpo di stato 2. "Chiama l'Africa" e Cipsi: Solidali con il digiuno di don Albino Bizzotto 3. Tavolo della consultazione Dal Molin - Si' amo Vicenza: Pace senza sosta 4. Dieci sonetti a Vicenza 5. Si puo', si deve vincere a Vicenza 6. Si', a Vicenza il cinque ottobre il voto 7. Vicenza oggi e' per tutti una speranza 8. Se a Vicenza vinceranno i si' 9. Il cinque ottobre il voto vicentino 10. Che da Vicenza giunga una parola 11. Come a Vicenza il senno dei votanti 12. Chi teme che la gente di Vicenza 13. Vicenza dunque il 5 ottobre vota 14. In un giorno di festa i vicentini 15. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94 16. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo 17. Cosa fare per denunciare e contrastare il colpo di stato razzista 1. EDITORIALE. PEPPE SINI: VICENZA, LA GUERRA, IL RAZZISMO. E IL COLPO DI STATO Non ci girero' intorno. * Primo: chi ancora non ha capito che e' indispensabile la scelta della nonviolenza, non puo' fare nulla di utile per la pace e la giustizia. * Secondo: cio' che e' in gioco a Vicenza e' lo stato del mondo. * Terzo: l'iniziativa di don Albino Bizzotto, usando una delle risorse estreme del repertorio delle tecniche della nonviolenza, quella del digiuno, segnala la drammaticita' della situazione e l'urgenza improcrastinabile di un impegno nitido e intransigente, coerente e adeguato, morale e civile. E sara' appena il caso di ricordare che il digiuno nell'approccio nonviolento gandhiano (il satyagraha) al conflitto e' diretto non a fare pressione su altri ma a fare chiarezza in se stessi assumendo in prima persona la responsabilita' di una situazione di ingiustizia. * Quarto: io che scrivo queste righe ho energicamente ed incessantemente contestato in questi ultimi anni il silenzio di tanta parte del cosiddetto pacifismo italiano rispetto all'orrore della guerra afgana, un crimine abominevole cui anche l'Italia illegalmente partecipa. E peggio, il fatto che quel silenzio sia stato pagato con finanziamenti e prebende dal governo e dagli enti locali occupati dai partiti politici prostituitisi alla guerra e alle stragi (soprattutto quelli che prima di arrivare al governo urlavano con piglio e linguaggio palesemente totalitario di esser contrari alla guerra "senza se e senza ma"). Chiedo adesso che chi e' stato fin qui effettuale complice della guerra afgana, anche solo tacendo di essa e parlando d'altro - ma si e' fatto molto di peggio da parte di tanti prominenti -, dismetta questa criminale condotta e si decida a tornare alla lotta per la pace che salva le vite. Cio' non cancella il passato, ma almeno riaprira' un futuro possibile. * Quinto: vi e' un'emergenza oggi in Italia che ogni altra supera, ed e' l'infamia e l'orrore del colpo di stato razzista, schiavista e squadrista che sta provocando sofferenze inaudite - e fin minacciando la vita - di milioni di innocenti nel nostro paese. Nessuna occasione sia tralasciata per ripetere che e' diritto e dovere di ogni persona di volonta' buona, di ogni associazione democratica, di ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana opporsi al colpo di stato razzista. Che il colpo di stato razzista va denunciato, contrastato e respinto nel museo degli orrori della storia. Nessuno sia complice del colpo di stato. Nessuno si arrenda al razzismo. Nessuno si rassegni all'apartheid. Che viva la Repubblica. Che viva la Costituzione. Che viva lo stato di diritto. Che viva la legalita', difesa di ogni essere umano dalla violenza dei malvagi. Che sia respinto il colpo di stato razzista. Difendiamo la dignita' e i diritti umani di tutti gli esseri umani. Con la forza della verita'. Con la forza del diritto. Con la forza dell'ordinamento giuridico democratico. Con la forza della nonviolenza. * Un abbraccio ad Albino, un abbraccio a tutte le amiche e tutti gli amici che sono a Vicenza. * In guisa di postilla, se posso permettermi, e per concludere con un sorriso: ieri ho ripreso a mangiare, ormai spossato; prego Albino di non portar troppo oltre la sua azione. Come si dice: abbiamo una certa eta'; e le persone - tutte le persone, ed a maggior ragione quelle che conosciamo e ci sono quindi piu' care - le vogliamo vive. 2. INIZIATIVE. "CHIAMA L'AFRICA" E CIPSI: SOLIDALI CON IL DIGIUNO DI DON ALBINO BIZZOTTO [Dagli amici di "Chiama l'Africa" (per contatti: info at chiamafrica.it) riceviamo e diffondiamo] No Dal Molin: solidarieta' di Chiama l'Africa e del Cipsi con il digiuno di don Albino Bizzotto. Chiama l'Africa e il Cipsi appoggiano l'azione di protesta del sacerdote contro la costruzione della base militare americana a Vicenza. Appello al presidente Usa Obama. Il Cipsi - coordinamento di 42 associazioni di solidarieta' e cooperazione internazionale - e "Chiama l'Africa" esprimono la loro solidarieta' e pieno appoggio, anche a nome delle associazioni che rappresentano, all'azione di protesta portata avanti con il digiuno in questi giorni a Vicenza da don Albino Bizzotto, di Beati i costruttori di pace. Da mercoledi' 19 agosto va avanti senza interruzioni il digiuno a sola acqua di don Albino, che protesta contro i lavori di costruzione della base militare americana al Dal Molin. Un'azione che si pone come una forte presa di coscienza, un impegno che puo' essere portato avanti solo con la forza delle idee che si veicolano, un invito a tutti a partecipare e a fare informazione. "Ci rivolgiamo con un appello al presidente Obama - sottolinea Guido Barbera, presidente del Cipsi - in nome della pace e del disarmo, perche' la fraternita' non si fa con i militari. Ci opponiamo alla militarizzazione della base Dal Molin a Vicenza, cioe' un territorio che dovrebbe essere lasciato all'autonomia dei cittadini come luogo del vivere collettivo e non come oggetto di scambio tra governi. Concordiamo pienamente con la protesta di don Albino nella consapevolezza che il problema non e' solo dei vicentini, ma riguarda tutti gli italiani. E non dimentichiamo che alla fine dello scorso anno il ministro degli Esteri Frattini dichiaro' che Africom, il comando delle forze armate Usa per le truppe di terra e di mare per l'Africa, avrebbe trovato posto a Napoli e a Vicenza". "E ci uniamo alla proposta di don Albino - continua Barbera - di provare a costruire un piccolo evento ogni giorno per lanciare qualche messaggio sui temi attinenti al Dal Molin, come gli insediamenti militari e le citta', l'aumento della produzione e il commercio delle armi e il legame con l'attuale crisi, la risorsa acqua e gli insediamenti militari, la militarizzazione dei territori e le relazioni tra popoli. Ci impegniamo a sensibilizzare le associazioni del Cipsi affinche' si uniscano al digiuno". Eugenio Melandri, coordinatore di "Chiama l'Africa", ha dichiarato: "Ci uniamo alla protesta di don Albino e dei Beati i costruttori di pace. Continueremo a seguire questa vicenda con approfondimenti sulla rivista 'Solidarieta' Internazionale' (www.solidarietainternazionale.it), insieme ai temi della pace e del disarmo". "A nessuno piace digiunare, neanche a me - si legge nella lettera diffusa da don Albino - ma quando ci troviamo davanti a situazioni particolarmente gravi, dobbiamo accettare anche comportamenti piu' impegnativi. Quanto sta avvenendo al Dal Molin e' molto grave. In pieno Ferragosto, senza le normali interruzioni per ferie, nella nuova base al Dal Molin continuano a ritmo accelerato i lavori delle imprese che si sono aggiudicate gli appalti con lo scopo di produrre irreversibili fatti compiuti gia' prima del prossimo autunno". Per chi vuole informarsi, esprimere la propria solidarieta', unirsi alla staffetta del digiuno: www.beati.org, il luogo scelto per il presidio e' una roulotte all'incrocio tra Viale Del Verme e Viale Ferrarin, a Vicenza. 3. DOCUMENTAZIONE. TAVOLO DELLA CONSULTAZIONE DAL MOLIN - SI' AMO VICENZA: PACE SENZA SOSTA [Riportiamo, sia pure in ritardo, il seguente documento del Tavolo della consultazione Dal Molin - Si' amo Vicenza (per contatti: Casa per la pace, Contra' Porta Nova 2, 36100 Vicenza, tel. 0444327395, fax: 0444327527, e-mail: casaperlapace at gmail.com)] Pace senza sosta Perche' si prenda coscienza della militarizzazione del territorio Fiaccolata a sostegno del digiuno di Don Albino Bizzotto Sabato 29 agosto, ore 20,15 a Vicenza Il Tavolo della Consultazione, a sostegno dell'iniziativa di digiuno ad oltranza di don Albino Bizzotto dei Beati i costruttori di pace, associazione che fa parte del Tavolo, invita a partecipare alla fiaccolata di sabato 29 agosto. L'obiettivo, con la ripresa di tutte le attivita' dopo la pausa estiva, e' riportare al centro delle problematiche cittadine la questione della sempre piu' estesa militarizzazione del territorio di Vicenza. Nel mese di agosto non hanno avuto sosta non solo i lavori della costruzione della nuova base militare al Dal Molin, ma neanche le attivita' dell'intero sistema militare Usa a Vicenza: ristrutturazione della caserma Ederle con la costruzione dell'ospedale, edificazione di scuole per i figli dei militari nel vicino villaggio americano, lavori di ripristino delle basi sotterranee situate nei colli Berici, come la Pluto a Longare e il deposito di armamenti convenzionali alla Fontega. Purtroppo non e' finita qui. Gli statunitensi stanno cercando altre aree per costruire villaggi per le proprie truppe e abitazioni blindate per gli ufficiali, luoghi di villeggiatura e riabilitazione psicofisica (vedi l'offerta recente del sindaco di Tonezza) dei soldati che ritornano dalle guerre, aree per l'addestramento militare (vedi la base di S. Rocco a Longare). L'avanzata della militarizzazione del territorio vicentino e' graduale e sembra inarrestabile. Il progetto e' a lunga scadenza (Vicenza 2020!). Il tutto procede senza alcuna trasparenza e senza alcun rispetto della normativa italiana ed europea sull'ambiente. Gli statunitensi si guardano bene dall'esplicitare fino in fondo il loro disegno occulto finalizzato a trasformare Vicenza in una loro cittadella militare. Come sottolinea don Albino fra le motivazioni del digiuno: "per le basi militari e l'aumento della produzione e del commercio delle armi non esistono soste e vengono investite enormi risorse economiche. Questo contrasta con la mancanza di scelte politiche per superare l'attuale crisi economica. Moltissimi lavoratori vanno in cassa integrazione o perdono il posto di lavoro, mentre per la costruzione del sistema militare non esistono pause, si lavora alacremente". Per acquisire aree da sottrarre alle servitu' militari, per la riconversione dell'economia militare al civile, per la difesa popolare nonviolenta, il Tavolo della Consultazione ha lanciato la campagna nazionale "1 metro quadrato per la pace". Informatevi e partecipate a questa campagna. Concentramento e inizio della fiaccolata alle ore 20,15 di fianco alla Caserma Chinotto, sede della Gendarmeria Europea e del Coespu, in via Medici a Vicenza. Il percorso si snodera' per Via Castelfidardo, Via Prati, via Goldoni e si chiudera' alla rotatoria di Viale Ferrarin - Viale Dal Verme. Durante il percorso verranno fatte delle brevi soste con letture e testimonianze. La fiaccolata sara' preceduta alle ore 18 da una assemblea delle associazioni nonviolente del Veneto, aperta a tutti, davanti alla roulotte dove don Albino digiuna (rotatoria Viale Ferrarin - Viale Dal Verme). Partecipa e fa partecipare perche' la pace non ha sosta. * Tavolo della consultazione Dal Molin - Si' amo Vicenza Casa per la pace, Contra' Porta Nova 2, 36100 Vicenza, tel. 0444327395, fax: 0444327527, e-mail: casaperlapace at gmail.com 4. MATERIALI. DIECI SONETTI A VICENZA Riproponiamo questa raccolta, nulla modificando. Scrivevamo mesi fa, presentandola: "In vista del referendum del 5 ottobre 2008 a Vicenza per impedire la realizzazione della nuova base di guerra "Dal Molin" tra altri interventi a sostegno dell'iniziativa di pace apparvero su "La nonviolenza e' in cammino" anche i testi che di seguito riproduciamo (senza piu' indicazione delle firme ne' le brevi schede introduttive)". 5. SI PUO', SI DEVE VINCERE A VICENZA Si puo', si deve vincere a Vicenza e con la forza della verita' fermare li' la guerra e la violenza li' disarmare chi ammazzando va. Si puo', si deve con la nonviolenza far vincere l'umana dignita' negando agli assassini l'acquiescenza togliendo ai barbari complicita'. Si puo', si deve col forte strumento del voto di coscienza popolare combattere la guerra e il suo tormento. Si puo', si deve la guerra fermare le armi ripudiare, e dal lamento passare all'atto di vite salvare. 6. SI', A VICENZA IL CINQUE OTTOBRE IL VOTO Si', a Vicenza il cinque ottobre il voto dei cittadini puo' dir si' alla pace si' alla civile convivenza, al moto di umanita' piu' semplice e verace. Si', a Vicenza il giusto, il vero, il noto prevalga sull'iniquo e sul rapace, prevalga sul fallace e sull'ignoto; e vinca il bene che salva e che piace. Si', a Vicenza vinca la difesa della natura e della civilta', e sia respinta l'oltraggiosa offesa delle armi e della loro crudelta', dell'empia guerra che non lascia illesa la nostra gia' dolente umanita'. 7. VICENZA OGGI E' PER TUTTI UNA SPERANZA Vicenza oggi e' per tutti una speranza di opporre pace e bene a guerre e stragi. Se il 5 ottobre fermera' la danza macabra del riarmo, e dei malvagi seminator di morte la baldanza, sara' quel voto il miglior dei presagi di una civile convivenza, usanza dono piu' grande di quei dei re magi. Vicenza che resistere ha saputo a chi voleva farne un arsenale e la spelonca da cui esce il bruto a far scempio del mondo e sparger male, Vicenza al male opponga il suo rifiuto e salvi col suo voto cio' che vale. 8. SE A VICENZA VINCERANNO I SI' Se a Vicenza vinceranno i si' i si' alla pace, i si' alla giustizia il 5 ottobre iniziera' da li' piu' forte lotta ad ogni ria nequizia. Se a Vicenza prevarra' cosi' la fedelta' all'amore e all'amicizia il 5 ottobre sara' dunque un di' per l'umanita' intera di letizia. Si' ardua prova in cosi' picciol spazio si' grave compito in cosi' breve ora: opporsi agli arsenali dello strazio, difendere la civilta' che onora, respingere di guerra il giammai sazio mostro. E dal buio far sorger l'aurora. 9. IL CINQUE OTTOBRE IL VOTO VICENTINO Il cinque ottobre il voto vicentino non tratta solo di un lembo di terra riguarda invece se di pace o guerra vogliamo sia il comun nostro destino. Alla crudele man dell'assassino, al riarmo stritolante cio' che afferra, al riarmo che tutto atterrisce e atterra, si opponga del diritto il buon cammino. Si opponga al male la volonta' buona si opponga alla barbarie il civil lume si opponga alla violenza la saggezza prevalga sulle tenebre chiarezza ceda il pessimo all'ottimo costume: tutti i diritti umani a ogni persona. 10. CHE DA VICENZA GIUNGA UNA PAROLA Che da Vicenza giunga una parola che opponga alla violenza la ragione, che possa essere la buona scuola che insegni a contrastare ogni uccisione, che dica quella verita' che sola smaschera ogni empia mistificazione: e' assassina ogni arma, ogni pistola puntata e' contro tutte le persone. E quindi ogni base militare ogni arsenale, ogni fabbrica d'armi son luoghi di nequizia e malaffare. L'umanita' chiede che si disarmi, per sempre la guerra e' da ripudiare: troppi giaccion nel fango o sotto i marmi. 11. COME A VICENZA IL SENNO DEI VOTANTI Come a Vicenza il senno dei votanti il 5 ottobre dara' buoni frutti quel si' alla pace sara' un passo avanti non solo per Vicenza ma per tutti. Un si' al diritto ad impedir che tanti ancora dalla guerra sian distrutti, un si' ad evitare nuovi pianti e strazi, e orrori, ed infiniti lutti. Un si' alla civile convivenza un si' al disarmo che salva le vite un si' alla ragione e alla coscienza che vieti eccidi e sani le ferite considerando la comun semenza dell'umanita' intera, una e mite. 12. CHI TEME CHE LA GENTE DI VICENZA "E altro e' da veder che tu non vedi" (Dante, Inf., XXIX, 12) Chi teme che la gente di Vicenza faccia valere verita' ed amore, chi teme che virtu' d'intelligenza esprima la pieta' che nutre il cuore, chi teme che vinca la nonviolenza e fermi il seme di nuovo dolore, vorrebbe or cancellare la presenza di una viva citta', strappare il fiore del vivere civile e solidale, negando liberta' e democrazia vorrebbe che ci si arrendesse al male. Ma non sara' cosi', lunga e' la via ma vincera' la scelta naturale di chi vuol pace e bene. E cosi' sia. 13. VICENZA DUNQUE IL 5 OTTOBRE VOTA Vicenza dunque il 5 ottobre vota e se i potenti dicon che non vale Vicenza ancora il 5 ottobre vota che la democrazia non fa mai male e il 5 ottobre si' Vicenza vota poiche' questa e' la regola legale e il 5 ottobre ecco Vicenza vota perche' e' logico, e' giusto, ed e' normale. Per dire si' alla pace e si' al diritto il 5 ottobre si vota a Vicenza per impedire un sordido delitto il 5 ottobre il popolo a Vicenza dira' la sua, e non restera' zitto il 5 ottobre ogni cuore a Vicenza. 14. IN UN GIORNO DI FESTA I VICENTINI In un giorno di festa i vicentini potranno dire una parola vera. Oggi e' quel giorno e prima che sia sera quella parola oltre quei confini giunta sara' ed orientera' i cammini di quante e quanti alla signora nera non vogliono di vite un'altra schiera siano immolate e appese poi agli uncini dei macellai in divisa e dei signori che dalla guerra traggono profitti. Si opponga il voto ai lutti ed ai dolori sia il voto voce di tutti gli afflitti che anelano la pace e i suoi splendori. Sia il voto si' alla vita e si' ai diritti. 15. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE VARIE FATTISPECIE DI REATO CONFIGURATE DA MISURE CONTENUTE NELLA LEGGE 15 LUGLIO 2009, N. 94 Alla Procura della Repubblica di ... Al Presidente del Tribunale di ... Al Presidente della Corte d'Appello di ... Al Presidente della Corte di Cassazione Al Presidente della Corte Costituzionale Al Sindaco del Comune di ... Al Presidente della Provincia di ... Al Presidente della Regione ... Al Questore di ... Al Prefetto di ... Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Senato della Repubblica Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Al Presidente della Repubblica Italiana Al Presidente del Parlamento Europeo Al Presidente della Commissione Europea Al Presidente del Consiglio d'Europa Al Segretario generale delle Nazioni Unite Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94 Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", sono contenute varie misure, particolarmente all'art. 1 e passim, che configurano varie fattispecie di reato con specifico riferimento a: a) violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana; b) violazione dei diritti dei bambini; c) persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione esistenziale; d) violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui all'art. 10 Cost.; e) violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge. Si richiede il piu' sollecito intervento. Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie. L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p. Firma della persona e/o dell'associazione esponente indirizzo luogo e data 16. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE IL FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO Alla Procura della Repubblica di ... Al Presidente del Tribunale di ... Al Presidente della Corte d'Appello di ... Al Presidente della Corte di Cassazione Al Presidente della Corte Costituzionale Al Sindaco del Comune di ... Al Presidente della Provincia di ... Al Presidente della Regione ... Al Questore di ... Al Prefetto di ... Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Senato della Repubblica Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Al Presidente della Repubblica Italiana Al Presidente del Parlamento Europeo Al Presidente della Commissione Europea Al Presidente del Consiglio d'Europa Al Segretario generale delle Nazioni Unite Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", e' contenuta una misura, quella di cui all'art. 3, commi 40-44, istitutiva delle cosiddette "ronde", che palesemente configura il favoreggiamento dello squadrismo (attivita' che integra varie fattispecie di reato), anche alla luce di pregresse inquietanti esternazioni ed iniziative di dirigenti rappresentativi del partito politico cui appartiene il Ministro dell'Interno e di altri soggetti che non hanno fatto mistero ed anzi hanno dato prova di voler far uso di tale istituto a fini di violenza privata, intimidazione e persecuzione, con palese violazione della legalita' e finanche intento di sovvertimento di caratteri e guarentigie fondamentali dell'ordinamento giuridico vigente. Si richiede il piu' sollecito intervento. Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie. L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p. Firma della persona e/o dell'associazione esponente indirizzo luogo e data 17. UNA SOLA UMANITA'. COSA FARE PER DENUNCIARE E CONTRASTARE IL COLPO DI STATO RAZZISTA Un esposto all'autorita' giudiziaria piu' essere presentato recandosi presso gli uffici giudiziari o presso un commissariato di polizia o una stazione dei carabinieri. Puo' essere anche inviato per posta. Deve essere firmato da una persona fisica, precisamente identificata, e deve recare un indirizzo per ogni comunicazione. * Noi proponiamo alle persone che vogliono partecipare all'iniziativa di presentare e/o inviare i due esposti che abbiamo preparato alla Procura competente per il territorio in cui il firmatario (o i firmatari - gli esposti possono essere anche sottoscritti da piu' persone) risiede, e ad altre magistrature di grado superiore (la Corte d'appello e' nel capoluogo di Regione, la Corte di Cassazione e' a Roma; sempre a Roma sono le altre istituzioni statali centrali). Proponiamo anche di inviare l'esposto al sindaco del Comune in cui si risiede (idem per il presidente della Provincia, idem per il presidente della Regione; ed analogamente per questore e prefetto che hanno sede nel capoluogo di provincia). Ovviamente i modelli di esposto da noi preparati possono essere resi piu' dettagliati se lo si ritiene opportuno. Ed altrettanto ovviamente gli esposti possono essere inviati anche ad ulteriori istituzioni. * Indirizzi cui inviare gli esposti: Naturalmente gli indirizzi delle istituzioni territoriali variano da Comune a Comune, da Provincia a Provincia e da Regione a Regione. Comunque solitamente: - l'indirizzo e-mail delle Procure e' composto secondo il seguente criterio: procura.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Procura della Repubblica ad Agrigento e' procura.agrigento at giustizia.it (analogamente per le altre province). - L'indirizzo e-mail dei Tribunali e' composto secondo il seguente criterio: tribunale.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail del Tribunale ad Agrigento e' tribunale.agrigento at giustizia.it (analogamente per le altre province). - L'indirizzo e-mail delle Prefetture e' composto secondo il seguente criterio: prefettura.citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Prefettura di Agrigento e' prefettura.agrigento at interno.it (analogamente per le altre province). - Sempre per le prefetture e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp), composto secondo il seguente criterio: urp.pref_citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e' urp.pref_agrigento at interno.it (analogamente per le altre province). - L'indirizzo e-mail delle Questure e' composto secondo il seguente criterio: uffgab.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Questura di Agrigento e' uffgab.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province). - Sempre per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp), composto secondo il seguente criterio: urp.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e' urp.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province). - E ancora per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per gli immigrati, composto secondo il seguente criterio: immigrazione.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Ufficio per gli immigrati della Prefettura di Agrigento e' immigrazione.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province). Quanto alle istituzioni nazionali: - Presidente della Corte di Cassazione: Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour, 00193 Roma; e-mail: cassazione at giustizia.it; sito: www.cortedicassazione.it - Presidente della Corte Costituzionale: Piazza del Quirinale 41, 00187 Roma; tel. 0646981; fax: 064698916; e-mail: ccost at cortecostituzionale.it; sito: www.cortecostituzionale.it - Presidente del Consiglio dei Ministri: Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370, 00187 Roma; tel. 0667791; sito: www.governo.it - Presidente della Camera dei Deputati: Palazzo Montecitorio, Piazza Montecitorio, 00186 Roma; tel. 0667601; e-mail: fini_g at camera.it; sito: www.camera.it - Presidente del Senato della Repubblica: Piazza Madama, 00186 Roma; tel. 0667061; e-mail: schifani_r at posta.senato.it; sito: www.senato.it - Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura: Piazza dell'Indipendenza 6, 00185 Roma; tel. 06444911; e-mail: segvpres at cosmag.it; sito: www.csm.it - Presidente della Repubblica Italiana: piazza del Quirinale, 00187 Roma; fax: 0646993125; e-mail: presidenza.repubblica at quirinale.it; sito: www.quirinale.it Quanto alle istituzioni sovranazionali: - Presidente del Parlamento Europeo: rue Wiertz 60 - Wiertzstraat 60, B-1047 Bruxelles - B-1047 Brussel (Belgium); tel. +32(0)22842005 - +32(0)22307555; sito: www.europarl.europa.eu Al Presidente della Commissione Europea: 1049 Brussels (Belgium); sito: http://ec.europa.eu/index_it.htm - Presidente del Consiglio d'Europa: Avenue de l'Europe, 67075 Strasbourg (France); tel. +33(0)388412000; e-mail: cm at coe.int; sito: www.coe.int/DefaultIT.asp - Segretario generale delle Nazioni Unite: United Nations Headquarters, Between 42nd and 48th streets, First Avenue and the East River, New York (Usa); sito: www.un.org * Gli invii per fax o per posta elettronica o attraverso gli spazi ad hoc nei siti istituzionali possono non essere ritenuti dai destinatari equipollenti all'invio postale dell'esposto: si suggerisce quindi, almeno per quanto riguarda le Procure, di inviare comunque anche copia cartacea degli esposti per posta ordinaria (preferenzialmente per raccomandata). Ma poiche' ormai crediamo di aver gia' raggiunto con almeno un invio gran parte delle Procure, chi non avesse tempo ed agio di procedere agli invii cartacei per posta ordinaria puo' limitarsi all'invio per e-mail, che costituira' comunque un sostegno visibile e rilevante all'iniziativa. * Ovviamente e' opportuno che gli esposti siano inviati anche a mezzi d'informazione, movimenti democratici, persone interessate: una delle funzioni dell'iniziativa e' anche quella di ampliare la mobilitazione contro il colpo di stato razzista informandone l'opinione pubblica e coinvolgendo piu' persone, piu' associazioni e piu' istituzioni che sia possibile nell'impegno in difesa della legalita', della Costituzione della Repubblica Italiana, dei diritti umani di tutti gli esseri umani. * Infine preghiamo tutte le persone che presenteranno esposti di comunicarcelo per e-mail all'indirizzo: nbawac at tin.it Grazie a tutte e tutti, e buon lavoro. ============================== LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 231 del 30 agosto 2009 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
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