Legalita' e' umanita'. 10



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LEGALITA' E' UMANITA'
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 10 del 17 agosto 2009

In questo numero:
1. Peppe Sini: La verita' contro la violenza. A che punto siamo con la
campagna degli esposti di denuncia del colpo di stato razzista
2. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente varie
fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio
2009, n. 94
3. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente il
favoreggiamento dello squadrismo
4. Cosa fare

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: LA VERITA' CONTRO LA VIOLENZA. A CHE PUNTO SIAMO
CON LA CAMPAGNA DEGLI ESPOSTI DI DENUNCIA DEL COLPO DI STATO RAZZISTA

A che punto siamo con la campagna degli esposti di denuncia del colpo di
stato razzista?
Siamo ancora agli inizi, ma gia' abbiamo raggiunto la maggior parte delle
Procure, dei Tribunali, delle Prefetture e delle Questure d'Italia.
Ringraziamo tutte le persone amiche che ci hanno inviato un cenno di
riscontro della presentazione degli esposti (effettuata depositandoli di
persona, oppure inviandoli per posta, o ancora per fax o per posta
elettronica). Ovviamente non ci basta riuscire a depositare un esposto in
ogni Procura, vorremmo che ogni Procura, ed ogni altra istituzione, ne
ricevesse migliaia: poiche' questo restituirebbe il senso di cio' che
vogliamo promuovere e rendere pubblico, cio' di cui siamo persuasi ma che
ancora potrebbe non essere evidente non essendosi adeguatamente manifestato
ovvero concretamente dispiegato: ovvero che la stragrande maggioranza del
popolo italiano e' contraria al colpo di stato razzista, e che di questa
stragrande maggioranza una parte non piccola e' disposta all'impegno in
prima persona in difesa della legalita' costituzionale contro l'eversione
dall'alto, in difesa della Repubblica contro la dittatura, in difesa dei
diritti umani di tutti gli esseri umani contro il razzismo; un impegno in
prima persona che convoca anche tutte le istituzioni democratiche della
Repubblica Italiana ad opporsi al colpo di stato razzista.
Abbiamo iniziato la campagna degli esposti di denuncia del colpo di stato
razzista l'8 agosto, giorno di entrata in vigore della legge 94/2009, e
quindi delle scandalose misure razziste, schiaviste e squadriste in essa
contenute, misure incostituzionali ed antigiuridiche, criminali e
criminogene.
Vorremmo riuscire entro questo medesimo mese di agosto a raggiungere con
migliaia e migliaia di esposti non solo tutte le competenti magistrature, ma
anche tutti i Comuni, le Province e le Regioni, ed anche tutti i
parlamentari italiani ed europei.
A tutte le persone che ci leggono rivolgiamo quindi ancora un caldo invito:
a scrivere - per posta, o ancora per fax o per posta elettronica - ai vari
soggetti istituzionali investendoli tutti della questione che poniamo: cioe'
la flagrante incostituzionalita' e criminalita' di quelle misure razziste, e
conseguentemente l'ineludibile dovere di ogni pubblico ufficiale - di ogni
persona investita di funzioni e incarichi istituzionali - di contrastare il
colpo di stato razzista che quelle misure configurano.
*
Questa iniziativa
Questa iniziativa e' il logico sviluppo e la necessaria conseguenza delle
due che l'avevano preceduta nelle settimane immediatamente precedenti.
La prima: tra il 2 luglio (approvazione definitiva in Senato della legge che
contiene quelle illegali misure) e il 15 luglio (giorno in cui il Capo dello
Stato ha promulgato la legge e con essa quelle illegali misure - la cui
inammissibilita' lo stesso Capo dello Stato segnalava peraltro con una
lettera inviata quello stesso giorno ai vertici di Governo e Camere -) in
migliaia e migliaia di cittadini abbiamo scritto al Presidente della
Repubblica affinche' non promulgasse quelle misure, facendo valere la norma
costituzionale che gli consentiva di rinviare alle Camere quella
deliberazione.
La seconda: dopo il 15 luglio e fino all'8 agosto (giorno in cui la legge 94
e con essa quelle illegali misure sono entrate in vigore) abbiamo scritto ai
Presidenti delle Camere affinche' - anche accogliendo la sollecitazione, e
diremmo l'appello, del Presidente della Repubblica - il Parlamento
nuovamente deliberasse in materia e cassasse quelle illegali misure prima
ancora della loro entrata in vigore.
Poiche' ne' l'appello al Presidente della Repubblica ne' quello ai
Presidenti di Camera e Senato ha sortito effetti, ed essendo nel frattempo
entrata in vigore la legge che reca quelle illegali misure, ne e' conseguita
l'iniziativa in corso, che si ripromette in prima istanza quattro obiettivi
immediati e irrinunciabili:
a) rendere immediatamente ineffettuali quelle illegali misure avvertendo
tutti i pubblici ufficiali raggiungibili che esse configurano un colpo di
stato razzista, e con cio' diffidandoli dal rendersene complici, e con cio'
chiedendo loro di agire ope legis avendo ricevuto la notitia criminis de
quo;
b) promuovere le dinamiche e le procedure che al piu' presto mettano capo
all'abolizione tout court di quelle illegali misure razziste, o per
pronunciamento della Corte Costituzionale o per nuova deliberazione del
Parlamento;
c) promuovere l'azione giudiziaria contro i responsabili del tentativo di
colpo di stato razzista in corso;
d) suscitare una insurrezione nonviolenta del popolo italiano e delle sue
rappresentanze civili ed istituzionali in difesa della Costituzione della
Repubblica Italiana, in difesa della legalita', in difesa dello stato di
diritto, in difesa della democrazia, in difesa della civilta' giuridica, e
soprattutto in difesa dei diritti umani inerenti ad ogni essere umano.
*
I termini reali della situazione presente
Rispetto ad alcune altre iniziative che in questi giorni sono state proposte
(perlopiu' a livello meramente teorico o simbolico ed astrattamente
prescindendo dalla drammaticita' della situazione effettuale e dall'estrema
necessita' ed urgenza di un'azione democratica per salvare subito
innumerevoli vittime innocenti dalla scellerata persecuzione in corso),
iniziative che - al di la' delle buone intenzioni dei promotori - riteniamo
subalterne o attendiste o ininfluenti o peggio ancora ambigue e complici col
razzismo del governo golpista, abbiamo voluto impostare questa nostra azione
nonviolenta per la legalita' contro il colpo di stato razzista, la campagna
degli esposti, in modo che fossero subito chiari i termini reali della
situazione presente:
1. un governo anomico e golpista, con la complicita' di una maggioranza
parlamentare di insensati e di asserviti, sta cercando di realizzare un
colpo di stato razzista che imponga all'Italia il regime dell'apartheid,
cioe' l'esatto contrario della democrazia, l'esatto contrario della civilta'
giuridica, l'esatto contrario del rispetto per i diritti umani.
2. Con questa azione e con queste misure il governo si e' posto fuori e
contro la legalita', fuori e contro la Costituzione della Repubblica
Italiana, fuori e contro lo stato di diritto, fuori e contro i fondamenti
dell'ordinamento giuridico garante della civile convivenza.
3. In uno stato di diritto il governo non gode di poteri dittatoriali, ma e'
sottomesso alle leggi: le leggi della Repubblica Italiana sono ordinate in
un sistema che ha come suo fondamento la Costituzione. Un governo che viola
la Costituzione non e' piu' un governo legittimo: e' un'organizzazione
eversiva, un'associazione a delinquere, una banda criminale.
4. Nessun pubblico ufficiale puo' rendersi complice di questo tentativo di
colpo di stato senza trasgredire al giuramento di fedelta' alla
Costituzione, alle leggi e all'ordinamento della Repubblica Italiana.
5. Per questo le misure razziste, schiaviste, squadriste e golpiste
contenute nella legge 94 non sono legittime e non possono essere
legittimate; ed e' dovere di ogni pubblico ufficiale renderle immediatamente
ineffettuali e segnalare alle ulteriori competenti autorita' la loro
illiceita' affinche' esse misure siano abrogate ed i perpetratori di esse
siano denunciati e tradotti in giudizio.
6. Ma e' evidente che anche tutti i pubblici ufficiali che vorranno e
dovranno opporsi al colpo di stato razzista che tenta di introdurre in
Italia il regime dell'apartheid, saranno confortati nel loro restar fedeli
alla Costituzione e alla Repubblica dalla visibile mobilitazione del popolo
italiano tutto in difesa della Repubblica e della Costituzione, in difesa
della legalita' e del diritto, in difesa dei diritti umani di tutti gli
esseri umani.
7. Per questo occorre un'insurrezione nonviolenta di tutte le persone di
volonta' buona, un'insurrezione nonviolenta di tutte le associazioni
democratiche, un'insurrezione nonviolenta di tutte le istituzioni fedeli
alla Costituzione della Repubblica Italiana; un'insurrezione nonviolenta in
difesa della legalita', in difesa della civilta', in difesa della
Repubblica, in difesa dell'umanita'.
8. Il tentativo di colpo di stato razzista puo' e deve essere respinto ed i
suoi perpetratori devono essere tratti in giudizio. L'ordinamento giuridico
democratico dispone delle risorse efficienti a sconfiggere la trama
golpista, a sconfiggere l'assalto razzista, a sconfiggere l'infame tentativo
di eversione dall'alto. Ma le risorse dell'ordinamento giuridico democratico
vanno attivate: vanno attivate dai cittadini, vanno attivate dalle
associazioni, vanno attivate dalle istituzioni fedeli alla Repubblica
Italiana e al popolo italiano, fedeli al diritto e all'umanita'.
9. Non si puo' perdere tempo: occorre affermare la verita', occorre
difendere la legalita', occorre contrastare il colpo di stato razzista.
Occorre un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano che contrasti e
sconfigga il colpo di stato; un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano
che difenda la legalita' e l'umanita', l'ordinamento giuridico democratico e
repubblicano; un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano che
concretamente salvi i perseguitati dai persecutori, e che salvi con cio'
l'onore stesso del nostro paese.
10. Ed occorre quindi in primo luogo denunciare a tutte le magistrature ed a
tutte le istituzioni l'illegalita' e la criminalita' delle misure razziste
che il governo vorrebbe imporre; e attraverso questa denuncia mettere tutti
i pubblici ufficiali nella condizione e nella consapevolezza di dover agire
ope legis secondo quanto l'ordinamento dispone: opponendosi alla commissione
di un delitto, perseguendo gli autori del delitto: il delitto configurato
dalla politica razzista del governo, il delitto configurato dalle misure
criminali e criminogene contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza" ed in
altre iniziative ancora del governo golpista.
*
L'agenda
Occorre adesso estendere e consolidare la mobilitazione, e per questo
rinnoviamo un appello a chiunque ci legge affinche':
I. ovunque si presentino esposti alle magistrature ed alle istituzioni con
cui si denuncia il colpo di stato razzista e si chiama a difendere la
legalita' e l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana;
II. si facciano circolare gli esposti tra tutte le persone di volonta' buona
e le associazioni democratiche che possono essere interessate ad impegnarsi
in difesa dei diritti umani, in difesa della democrazia, in difesa della
Costituzione, in difesa del nostro paese aggredito dal tentativo di colpo di
stato razzista;
III. si informino i mezzi d'informazione di questa insurrezione nonviolenta
in difesa della legalita', della democrazia, della Repubblica Italiana, dei
diritti umani di tutti gli esseri umani aggrediti dal tentativo di colpo di
stato razzista;
IV. si esprima solidarieta' concreta alle persone innocenti vittime di una
scellerata persecuzione: aiutandole in tutte le forme ragionevolmente
possibili e adeguate, coerenti con la scelta della nonviolenza;
V. si promuovano incontri di informazione, documentazione,
coscientizzazione, mobilitazione contro il colpo di stato razzista.
Ovviamente queste sono solo alcune delle iniziative possibili, ma da qualche
parte bisogna pur cominciare.

2. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS
CONCERNENTE VARIE FATTISPECIE DI REATO CONFIGURATE DA MISURE CONTENUTE NELLA
LEGGE 15 LUGLIO 2009, N. 94

Alla Procura della Repubblica di ...
Al Presidente del Tribunale di ...
Al Presidente della Corte d'Appello di ...
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di ...
Al Presidente della Provincia di ...
Al Presidente della Regione ...
Al Questore di ...
Al Prefetto di ...
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie
di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di
attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa
obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis
concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante
"Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come
"pacchetto sicurezza", sono contenute varie misure, particolarmente all'art.
1 e passim, che configurano varie fattispecie di reato con specifico
riferimento a:
a) violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla
Costituzione della Repubblica Italiana;
b) violazione dei diritti dei bambini;
c) persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione
esistenziale;
d) violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui
all'art. 10 Cost.;
e) violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare
che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei
confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che
riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da
parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Firma della persona e/o dell'associazione esponente
indirizzo
luogo e data

3. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS
CONCERNENTE IL FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO

Alla Procura della Repubblica di ...
Al Presidente del Tribunale di ...
Al Presidente della Corte d'Appello di ...
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di ...
Al Presidente della Provincia di ...
Al Presidente della Regione ...
Al Questore di ...
Al Prefetto di ...
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento
dello squadrismo
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di
attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa
obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis
concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante
"Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come
"pacchetto sicurezza", e' contenuta una misura, quella di cui all'art. 3,
commi 40-44, istitutiva delle cosiddette "ronde", che palesemente configura
il favoreggiamento dello squadrismo (attivita' che integra varie fattispecie
di reato), anche alla luce di pregresse inquietanti esternazioni ed
iniziative di dirigenti rappresentativi del partito politico cui appartiene
il Ministro dell'Interno e di altri soggetti che non hanno fatto mistero ed
anzi hanno dato prova di voler far uso di tale istituto a fini di violenza
privata, intimidazione e persecuzione, con palese violazione della legalita'
e finanche intento di sovvertimento di caratteri e guarentigie fondamentali
dell'ordinamento giuridico vigente.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare
che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei
confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che
riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da
parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Firma della persona e/o dell'associazione esponente
indirizzo
luogo e data

4. UNA SOLA UMANITA'. COSA FARE

Un esposto all'autorita' giudiziaria piu' essere presentato recandosi presso
gli uffici giudiziari o presso un commissariato di polizia o una stazione
dei carabinieri.
Puo' essere anche inviato per posta.
Deve essere firmato da una persona fisica, precisamente identificata, e deve
recare un indirizzo per ogni comunicazione.
*
Noi proponiamo alle persone che vogliono partecipare all'iniziativa di
presentare e/o inviare i due esposti che abbiamo preparato alla Procura
competente per il territorio in cui il firmatario (o i firmatari - gli
esposti possono essere anche sottoscritti da piu' persone) risiede, e ad
altre magistrature di grado superiore (la Corte d'appello e' nel capoluogo
di Regione, la Corte di Cassazione e' a Roma; sempre a Roma sono le altre
istituzioni statali centrali).
Proponiamo anche di inviare l'esposto al sindaco del Comune in cui si
risiede (idem per il presidente della Provincia, idem per il presidente
della Regione; ed analogamente per questore e prefetto che hanno sede nel
capoluogo di provincia).
Ovviamente i modelli di esposto da noi preparati possono essere resi piu'
dettagliati se lo si ritiene opportuno. Ed altrettanto ovviamente gli
esposti possono essere inviati anche ad ulteriori istituzioni.
*
Indirizzi cui inviare gli esposti:
Naturalmente gli indirizzi delle istituzioni territoriali variano da Comune
a Comune, da Provincia a Provincia e da Regione a Regione.
Comunque solitamente:
- l'indirizzo e-mail delle Procure e' composto secondo il seguente criterio:
procura.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della
Procura della Repubblica ad Agrigento e' procura.agrigento at giustizia.it
(analogamente per le altre province).
- L'indirizzo e-mail dei Tribunali e' composto secondo il seguente criterio:
tribunale.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail del
Tribunale ad Agrigento e' tribunale.agrigento at giustizia.it (analogamente per
le altre province).
- L'indirizzo e-mail delle Prefetture e' composto secondo il seguente
criterio: prefettura.citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo
e-mail della Prefettura di Agrigento e' prefettura.agrigento at interno.it
(analogamente per le altre province).
- Sempre per le prefetture e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche
all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp),
composto secondo il seguente criterio: urp.pref_citta'sede at interno.it,
quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento
e' urp.pref_agrigento at interno.it (analogamente per le altre province).
- L'indirizzo e-mail delle Questure e' composto secondo il seguente
criterio: uffgab.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad
esempio l'indirizzo e-mail della Questura di Agrigento e'
uffgab.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province).
- Sempre per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche
all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp),
composto secondo il seguente criterio:
urp.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio
l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e'
urp.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province).
- E ancora per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche
all'indirizzo dell'Ufficio per gli immigrati, composto secondo il seguente
criterio: immigrazione.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it,
quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Ufficio per gli immigrati della
Prefettura di Agrigento e' immigrazione at poliziadistato.it (analogamente per
le altre province).
Quanto alle istituzioni nazionali:
- Presidente della Corte di Cassazione: Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour,
00193 Roma; e-mail: cassazione at giustizia.it; sito: www.cortedicassazione.it
- Presidente della Corte Costituzionale: Piazza del Quirinale 41, 00187
Roma; tel. 0646981; fax: 064698916; e-mail: ccost at cortecostituzionale.it;
sito: www.cortecostituzionale.it
- Presidente del Consiglio dei Ministri: Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370,
00187 Roma; tel. 0667791; sito: www.governo.it
- Presidente della Camera dei Deputati: Palazzo Montecitorio, Piazza
Montecitorio, 00186 Roma; tel. 0667601; e-mail: fini_g at camera.it; sito:
www.camera.it
- Presidente del Senato della Repubblica: Piazza Madama, 00186 Roma; tel.
0667061; e-mail: schifani_r at posta.senato.it; sito: www.senato.it
- Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura: Piazza
dell'Indipendenza 6, 00185 Roma; tel. 06444911; e-mail: segvpres at cosmag.it;
sito: www.csm.it
- Presidente della Repubblica Italiana: piazza del Quirinale, 00187 Roma;
fax: 0646993125; e-mail: presidenza.repubblica at quirinale.it; sito:
www.quirinale.it
Quanto alle istituzioni sovranazionali:
- Presidente del Parlamento Europeo: rue Wiertz 60 - Wiertzstraat 60, B-1047
Bruxelles - B-1047 Brussel (Belgium); tel. +32(0)22842005 - +32(0)22307555;
sito: www.europarl.europa.eu
Al Presidente della Commissione Europea: 1049 Brussels (Belgium); sito:
http://ec.europa.eu/index_it.htm
- Presidente del Consiglio d'Europa: Avenue de l'Europe, 67075 Strasbourg
(France); tel. +33(0)388412000; e-mail: cm at coe.int; sito:
www.coe.int/DefaultIT.asp
- Segretario generale delle Nazioni Unite: United Nations Headquarters,
Between 42nd and 48th streets, First Avenue and the East River, New York
(Usa); sito: www.un.org
*
Gli invii per fax o per posta elettronica o attraverso gli spazi ad hoc nei
siti istituzionali possono non essere ritenuti dai destinatari equipollenti
all'invio postale dell'esposto: si suggerisce quindi, almeno per quanto
riguarda le Procure, di inviare comunque anche copia cartacea degli esposti
per posta ordinaria (preferenzialmente per raccomandata).
Ma poiche' ormai crediamo di aver gia' raggiunto con almeno un invio gran
parte delle Procure, chi non avesse tempo ed agio di procedere agli invii
cartacei per posta ordinaria puo' limitarsi all'invio per e-mail, che
costituira' comunque un sostegno visibile e rilevante all'iniziativa.
*
Ovviamente e' opportuno che gli esposti siano inviati anche a mezzi
d'informazione, movimenti democratici, persone interessate: una delle
funzioni dell'iniziativa e' anche quella di ampliare la mobilitazione contro
il colpo di stato razzista informandone l'opinione pubblica e coinvolgendo
piu' persone, piu' associazioni e piu' istituzioni che sia possibile
nell'impegno in difesa della legalita', della Costituzione della Repubblica
Italiana, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Infine preghiamo tutte le persone che presenteranno esposti di comunicarcelo
per e-mail all'indirizzo: nbawac at tin.it
Grazie a tutte e tutti, e buon lavoro.

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LEGALITA' E' UMANITA'
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 10 del 17 agosto 2009
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

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