Lo stato di diritto contro il razzismo



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LO STATO DI DIRITTO CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento straordinario de "La nonviolenza e' in cammino" del 3 agosto
2009

1. Verso la presentazione degli esposti alle competenti magistrature ed a
vari pubblici ufficiali presso varie istituzioni per attivare le procedure
affinche' la Corte Costituzionale abroghi le misure razziste e squadriste
contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in
materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza"
2. Una proposta urgente
3. Modello di lettera al Presidente del Senato della Repubblica ed al
Presidente della Camera dei Deputati
4. Modello di ordine del giorno da proporre all'approvazione delle assemblee
elettive (Comuni, Province, Regioni, etc.)

1. VERSO LA PRESENTAZIONE DEGLI ESPOSTI ALLE COMPETENTI MAGISTRATURE ED A
VARI PUBBLICI UFFICIALI PRESSO VARIE ISTITUZIONI PER ATTIVARE LE PROCEDURE
AFFINCHE' LA CORTE COSTITUZIONALE ABROGHI LE MISURE RAZZISTE E SQUADRISTE
CONTENUTE NELLA LEGGE 15 LUGLIO 2009, N. 94, RECANTE "DISPOSIZIONI IN
MATERIA DI SICUREZZA PUBBLICA", VOLGARMENTE NOTA COME "PACCHETTO SICUREZZA"

Mentre fino all'8 agosto 2009 (giorno di entrata in vigore della legge 15
luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica",
volgarmente nota come "pacchetto sicurezza") continueremo a premere sul
Parlamento affinche' riesamini ed abolisca prima della loro entrata in
vigore le misure razziste e squadriste, anticostituzionali ed
antigiuridiche, criminali e criminogene nel "pacchetto sicurezza" contenute,
abbiamo gia' preparato gli esposti che presenteremo a varie magistrature ed
istituzioni variamente competenti affinche' immediatamente si attivi ope
legis la procedura che porti al tempestivo pronunciamento della Corte
costituzionale che quelle misure razziste e squadriste, anticostituzionali
ed antigiuridiche, criminali e criminogene abroghi.
*
Chiediamo fin d'ora a tutte le persone di volonta' buona, a tutte le
associazioni democratiche, a tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione
della Repubblica Italiana, di voler a loro volta presentare alle
magistrature ed alle istituzioni esposti identici o analoghi (e magari ancor
piu' dettagliati e adeguati), affinche' in tutta Italia nel minor tempo
possibile siano investite il maggior numero di istituzioni e siano raggiunti
il maggior numero di pubblici ufficiali dalla notitia criminis concernente
le varie fattispecie di reato integrate dalle misure razziste e squadriste,
anticostituzionali ed antigiuridiche, criminali e criminogene contenute nel
"pacchetto sicurezza".
*
Nessuno sia complice del colpo di stato.
Nessuno si arrenda al razzismo.
Nessuno si rassegni all'apartheid.
Difendiamo la legalita'.
Difendiamo la democrazia.
Difendiamo la civilta'.
Difendiamo la Costituzione della Repubblica Italiana.
Difendiamo la dignita' e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Con la forza della verita'.
Con la forza del diritto.
Con la forza della nonviolenza.

2. UNA SOLA UMANITA'. UNA PROPOSTA URGENTE

Proponiamo alle lettrici ed ai lettori di:
a) scrivere ai Presidenti di Camera e Senato una lettera con la richiesta
che la legge nota come "pacchetto sicurezza", recante norme palesemente
incostituzionali e violatrici di fondamentali diritti umani, sia nuovamente
ed al piu' presto portata all'esame del Parlamento affinche' sia modificata
conformemente al dettato della Costituzione della Repubblica Italiana, alle
norme di diritto internazionale recepite nel nostro ordinamento e ai
principi della civilta' giuridica;
b) scrivere a tutti i parlamentari antinazisti affinche' sostengano questa
richiesta;
c) scrivere a tutti gli enti locali affinche' formulino anch'essi questa
richiesta;
d) scrivere a tutti i mass-media affinche' ne diano almeno notizia;
e) scrivere a persone di volonta' buona, associazioni democratiche ed
istituzioni fedeli alla Costituzione affinche' si associno alla richiesta.
*
Per chi volesse scrivere via posta elettronica gli indirizzi e-mail di tutti
i parlamentari (compresi i Presidenti delle Camere) sono cosi' composti:
a) per i deputati: cognome_inizialedelnome at camera.it e per fare un esempio
l'indirizzo di un eventuale on. Mario Rossi sarebbe rossi_m at camera.it
b) per i senatori: cognome_inizialedelnome at posta.senato.it e per fare un
esempio l'indirizzo di un eventuale sen. Mario Rossi sarebbe
rossi_m at posta.senato.it
Ai Presidenti dei due rami del parlamenti si puo' scrivere anche attraverso
i siti di Camera e Senato.

3. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI LETTERA AL PRESIDENTE DEL SENATO DELLA
REPUBBLICA ED AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Presidente della Camera dei Deputati
Signori Presidenti dei due rami del Parlamento,
il 15 luglio 2009 il Presidente della Repubblica ha inviato al Presidente
del Consiglio dei Ministri, ai Ministri della Giustizia e dell'Interno ed ai
Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, una
lettera nella quale poneva ed argomentava vari e gravi rilievi critici sulla
legge approvata in via definitiva dal Parlamento col voto del Senato del 2
luglio 2009 recante "Disposizioni in materia di pubblica sicurezza",
volgarmente nota come "pacchetto sicurezza".
Dalla lettera del Capo dello Stato si evince la sua autorevole, esplicita,
energica sollecitazione ad una riconsiderazione delle parti di essa che
palesemente confliggono con la Costituzione della Repubblica Italiana, con
le norme di diritto internazionale recepite nel nostro ordinamento e con i
principi della civilta' giuridica.
Condividendo il comune convincimento che parti decisive di quella legge
siano in contrasto con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la
Dichiarazione universale dei diritti umani, e con i piu' basilari valori,
principi e criteri della civilta' umana,
con la presente siamo a richiedere
che la legge nota come "pacchetto sicurezza", recante norme palesemente
incostituzionali e violatrici di fondamentali diritti umani, sia nuovamente
ed al piu' presto portata all'esame del Parlamento affinche' sia modificata
conformemente al dettato della Costituzione della Repubblica Italiana, alle
norme di diritto internazionale recepite nel nostro ordinamento e ai
principi della civilta' giuridica.
Distinti saluti,
firma
luogo e data
indirizzo completo del mittente

4. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ORDINE DEL GIORNO DA PROPORRE
ALL'APPROVAZIONE DELLE ASSEMBLEE ELETTIVE (COMUNI, PROVINCE, REGIONI, ETC.)

Il Consiglio ... di ...,
premesso che
il 15 luglio 2009 il Presidente della Repubblica ha inviato al Presidente
del Consiglio dei Ministri, ai Ministri della Giustizia e dell'Interno ed ai
Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, una
lettera nella quale poneva ed argomentava vari e gravi rilievi critici sulla
legge approvata in via definitiva dal Parlamento col voto del Senato del 2
luglio 2009 recante "Disposizioni in materia di pubblica sicurezza",
volgarmente nota come "pacchetto sicurezza".
Dalla lettera del Capo dello Stato si evince la sua autorevole, esplicita,
energica sollecitazione ad una riconsiderazione delle parti di essa che
palesemente confliggono con la Costituzione della Repubblica Italiana, con
le norme di diritto internazionale recepite nel nostro ordinamento e con i
principi della civilta' giuridica.
Condividendo il comune convincimento che parti decisive di quella legge
siano in contrasto con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la
Dichiarazione universale dei diritti umani, e con i piu' basilari valori,
principi e criteri della civilta' umana,
chiede
al Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei
Deputati che la legge nota come "pacchetto sicurezza", recante norme
palesemente incostituzionali e violatrici di fondamentali diritti umani, sia
nuovamente ed al piu' presto portata all'esame del Parlamento affinche' sia
modificata conformemente al dettato della Costituzione della Repubblica
Italiana, alle norme di diritto internazionale recepite nel nostro
ordinamento e ai principi della civilta' giuridica.
Da' mandato
al proprio presidente di trasmettere il presente ordine del giorno al
Presidente del Senato della Repubblica, al Presidente della Camera dei
Deputati e per opporuna conoscenza al Presidente della Repubblica, e di
renderlo noto alla popolazione attraverso i mezzi d'informazione e nelle
altre forme abitualmente usate per comunicare ai cittadini le deliberazioni
del Consiglio.

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