Coi piedi per terra. 216



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 216 del 20 luglio 2009

In questo numero:
1. Peppe Sini: Siam tre piccoli furbettin. Con le ali
2. L'Europa non puo' avallare il mega-aeroporto a Viterbo
3. Sul quotidiano nazionale ecologista "Terra" un'intera pagina sulla
questione del mega-aeroporto a Viterbo
4. Disastri aerei
5. Interrogazione parlamentare dell'on. Leoluca Orlando sul mega-aeroporto a
Viterbo
6. Interrogazione parlamentare dell'on. Antonio Borghesi sul mega-aeroporto
a Viterbo
7. Interrogazione parlamentare dell'on. Domenico Scilipoti sul
mega-aeroporto a Viterbo
8. Appello urgente al Presidente del Senato della Repubblica ed al
Presidente della Camera dei Deputati
9. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: SIAM TRE PICCOLI FURBETTIN. CON LE ALI

Il Presidente della Regione Lazio, il Presidente della Provincia di Viterbo
ed il Sindaco del Comune di Viterbo (quest'ultimo anche deputato) continuano
a ripetere, come un disco rotto, come un rubinetto che sgocciola, che un
mega-aeroporto a Viterbo e' cosa buona e giusta e fonte di ricchezza.
Buona e giusta per chi?
Fonte di ricchezza per chi?
Non certo per i viterbesi, che ne riceverebbero danni enormi all'ambiente,
all'economia, alla salute, alla sicurezza.
Non certo per il pubblico erario, che ne subirebbe uno scellerato salasso.
Non certo per le leggi italiane, che ne verrebbero criminalmente violate.
*
Ma i tre piccoli furbettin insistono nella loro cantilena: che il
mega-aeroporto e' una delizia, e' le sette bellezze, e' un giulebbe senza
pari.
Che gliene importa a loro se l'area archeologica e termale del Bulicame
verra' devastata per sempre?
Che gliene importa a loro se l'agricoltura di Viterbo verra' massacrata per
sempre?
Che gliene importa a loro se la popolazione di Viterbo verra' avvelenata?
Che gliene importa a loro se l'ambiente, le emergenze naturalistiche,
storiche e culturali, i beni di tutti, le autentiche vocazioni produttive,
la qualita' della vita, la sicurezza, i legittimi interessi e i diritti
soggettivi delle genti dell'Alto Lazio verranno lesi irreversibilmente?
*
I tre piccoli furbettin non hanno tempo per ascoltare la voce della
coscienza, la voce della ragione, l'opinione dei cittadini, le evidenze
scientifiche, il dettato delle leggi; no, loro sono troppo indaffarati a
cantare e ricantare la loro beffarda canzoncina, la favola bella, l'ipnotico
garbuglio, e a progredire nei pubblici onori a spese del pubblico erario,
leggiadramente provocando una sciagurata catastrofe ambientale, sanitaria,
sociale e civile.
*
I tre piccoli alati furbettin, che pensano di aver capito come va il mondo.
E si sono adeguati.
E quasi diresti che tengano per motto e ritornello la cinica battuta di
quella vocina del sonetto del Belli: "Avanti, alo', chi more more".

2. CARISSIMO PINOCCHIO. L'EUROPA NON PUO' AVALLARE IL MEGA-AEROPORTO A
VITERBO

Al di la' delle sciocchezze e delle menzogne propalate dai cialtroni di
professione, l'Europa non puo' avallare la realizzazione di un
mega-aeroporto illegale, tuttora privo di Valutazione d'impatto ambientale,
tuttora privo di fondamentali indispensabili autorizzazioni, tuttora privo
di requisiti obbligatori per legge, tuttora privo addirittura di effettiva
adeguata progettazione.
Al di la' delle sciocchezze e delle menzogne propalate dai cialtroni di
professione, l'Europa non puo' avallare la realizzazione di un
mega-aeroporto che confligge con i vincoli di salvaguardia esistenti nel
territorio che si vorrebbe devastare, che confligge con le leggi dello stato
italiano e dell'Unione europea, che si configura come illecito de jure ed
irrealizzabile de facto.
Al di la' delle sciocchezze e delle menzogne propalate dai cialtroni di
professione, l'Europa non puo' avallare la realizzazione di un
mega-aeroporto che avrebbe come immediate conseguenze:
a) lo scempio dell'area archeologica e termale del Bulicame e dei beni
ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse
termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che
sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della
popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri
della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia'
gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di
salvaguardia presenti nel territorio.
Certi personaggi - tuttora investiti di ruoli istituzionali, per sventura di
tutti i viterbesi - farebbero quindi meglio a farla finita di cercar di
imbrogliare, offendere, umiliare, depredare, avvelenare i cittadini.

3. INFORMAZIONE. SUL QUOTIDIANO NAZIONALE ECOLOGISTA "TERRA" UN'INTERA
PAGINA SULLA QUESTIONE DEL MEGA-AEROPORTO A VITERBO

Il 18 luglio 2009 ancora una volta nelle edicole di tutta Italia lo scandalo
del mega-aeroporto a Viterbo.
Il quotidiano "Terra" pubblica un'intera pagina con quattro servizi dedicati
alla vicenda del mostro che una lobby speculativa e vandalica vorrebbe
realizzare distruggendo per sempre l'area archeologica e termale del
Bulicame - uno dei gioielli naturalistici del Lazio -, massacrando fiorenti
attivita' agricole locali ed avvelenando la popolazione viterbese.
Nel servizio anche un'ampia intervista alla dottoressa Antonella Litta,
portavoce del comitato che si oppone al mega-aeroporto, e il resoconto di
autorevoli ricerche scientifiche internazionali sul grave inquinamento
ambientale e sulle gravi patologie che le emissioni connesse al trasporto
aereo e alle attivita' aeroportuali provocano.

4. RIFLESSIONE. DISASTRI AEREI

Il numero crescente di tragici disastri aerei di cui con frequenza sempre
maggiore i mezzi d'informazione danno notizia dovrebbe indurre tutti a
riflettere.
L'incremento del trasporto aereo e' insostenibile: sia per il suo impatto
globale sul clima (e' tra i principali fattori che provocano l'effetto
serra, la principale emergenza ambientale planetaria), sia per la
devastazione del territorio in cui si costruiscono gli aeroporti e
l'avvelenamento dell'ambiente e delle persone che nei pressi di quelle aree
vivono, sia anche per i molti gravi pericoli di incidenti. Ed anche per i
molti altri motivi che piu' volte abbiamo indicato.
Occorre ridurre il trasporto aereo, renderlo meno inquinante, piu'
sostenibile, meno pericoloso.
Occorre difendere la biosfera, che e' l'unica casa comune che l'umanita'
abbia; occorre difendere la vita, la salute e i diritti degli esseri umani
viventi e delle generazioni future.
Anche per questo, soprattutto per questo, ci impegniamo sia contro la follia
e il crimine del mega-aeroporto a Viterbo, sia per la riduzione
generalizzata del trasporto aereo.

5. DOCUMENTI. INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DELL'ON. LEOLUCA ORLANDO SUL
MEGA-AEROPORTO A VITERBO

Al Ministro dell'Ambiente, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e al
Ministro dell'Economia
Premesso che,
- a Viterbo moltissimi cittadini, sostenuti da illustri scienziati,
cattedratici, personalita' delle istituzioni e dell'impegno civile, si
oppongono alla decisione di realizzare nell'area termale del Bulicame un
mega-aeroporto delle dimensioni atte ad accogliere un volume di traffico di
vari milioni di passeggeri all'anno; un'opera del tutto priva dei requisiti
di legge e del tutto irrealizzabile alla luce della situazione reale
dell'area e dei vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali
in essa presenti.
Infatti tale opera:
I. non potrebbe mai superare un rigoroso espletamento della Valutazione
d'impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica obbligatorie
per legge;
II. confligge con precise norme di tutela dei beni pubblici sia nazionali
che europee;
III. e' in contrasto con le norme ed i vincoli di salvaguardia in vigore
nell'area considerata ai sensi della pianificazione territoriale ed
urbanistica tanto regionale quanto comunale;
IV. provocherebbe la devastazione di rilevanti beni archeologici,
naturalistici, paesaggistici, storico-culturali, scientifici, terapeutici ed
economici insistenti nell'area;
V. provocherebbe un grave nocumento alla salute, alla sicurezza e alla
qualita' della vita della popolazione dei quartieri cittadini prossimi
all'area;
VI. confligge con attuali esigenze di sicurezza militari di rilevanza
strategica nazionale;
VII. porterebbe al collasso la rete infrastrutturale della mobilita' locale;
VIII. costituirebbe uno sperpero immenso di pubblico denaro;
IX. la procedura sin qui seguita per l'individuazione dell'area e' viziata
da flagranti errori di merito e di metodo (tali per cui un ente locale ha
gia' presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e
qualificati centri studi di settore hanno ripetutamente denunciato
l'inammissibilita' dell'opera);
- in una recente comunicazione agli Amministratori locali il Comitato dei
cittadini che si oppongono all'opera ha elencato i seguenti effetti della
realizzazione di un mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame a Viterbo:
1. Impatto locale sull'ambiente: devastazione dell'area termale del
Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico, economico,
sociale e simbolico peculiare e insostituibile.
2. Impatto sanitario sulla popolazione viterbese: gravissimi danni alla
salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita.
3. Impatto sanitario sulla popolazione dell'Alto Lazio: cumulandosi il
mega-aeroporto con le altre gravosissime servitu' gia' presenti (in
particolare il polo energetico Civitavecchia-Montalto) la sinergia dei
fattori di inquinamento incrementera' danni, disagi e patologie.
4. Impatto sanitario globale: essendo il trasporto aereo fortemente
inquinante, ogni suo aumento si traduce in danno certo alla salute.
5. Impatto sociale su Viterbo: il mega-aeroporto non solo costituira' una
profonda aggressione alla salute e alla sicurezza delle persone, ma
provochera' anche un grave degrado della qualita' della vita, una forte
lesione a fondamentali diritti dei cittadini, un grave danno all'economia e
alla societa', il collasso delle infrastrutture del trasporto locale (gia'
gravemente insufficienti), la distruzione di beni ambientali, culturali,
agricoli, terapeutici, ricettivi, produttivi, scientifici.
6. Impatto sociale sull'Alto Lazio: accumulo di servitu' ed effetto
sinergico dei fattori di rischio e di depauperamento e degrado del
territorio e della sua economia.
7. Impatto globale sull'ambiente: essendo il mega-aeroporto finalizzato
all'incremento del trasporto aereo complessivo, esso contribuira' ad
accrescere l'inquinamento e l'effetto serra responsabile dei mutamenti
climatici che stanno mettendo in pericolo il futuro dell'umanita' e gli
equilibri della biosfera.
8. Per realizzare un'opera di tali dimensioni verrebbero sperperate ingenti
risorse pubbliche (che pertanto verrebbero altresi' sottratte ad opere e
servizi realmente utili e fin indispensabili per la popolazione);
- in un recente esposto alla Soprintendenza per i beni archeologici per
l'Etruria Meridionale e' stato evidenziato che dalla Planimetria redatta dal
Comune di Viterbo recante i vincoli paesaggistici, idrogeologici,
archeologici, termali presenti nell'area che sarebbe investita dall'opera,
risulta che il mega-aeroporto sorgerebbe letteralmente sopra un'area di
interesse archeologico con presenza di beni archeologici che la legge
tutela;
- gia' lo scorso anno, in una lettera al Presidente della Repubblica del 4
agosto 2008, il Comitato dei cittadini che si oppongono all'aeroporto
segnalava, tra l'altro, che "la realizzazione a Viterbo di un devastante
mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti inaccettabili e
disastrosi esiti:
a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal
documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment -
Italia) del 18 marzo 2008;
b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene
naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e
simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento
fondamentale dell'identita' di Viterbo;
c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ
del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore
e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino;
d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi
della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua
rilevanza;
e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e
biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita;
f) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale
dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi
Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento
diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita'
tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di
un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria
dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria
importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia'
precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale
di Viterbo del 25 luglio 2008;
g) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva,
quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della
mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e
valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di
qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita'
un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea
Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando
la linea Viterbo-Capranica-Roma);
h) aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio
gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative;
i) infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera
e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come
proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei
piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente
scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una
drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino).
A cio' si aggiunga che:
l) l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa
precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso
Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo
n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare
presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che
potrebbe arrivare a superare i 3000 metri, ne' il suo orientamento";
peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto
compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli
studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due
chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare
l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato
al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";
m) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le
relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio
comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;
n) l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali
requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di
Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica,
Valutazione d'impatto sulla salute.
Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un
devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per
Roma:
o) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una
serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto
di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18
gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia
ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente
affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo
dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla
commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";
p) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente
dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi
fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto
che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a
ridosso di emergenze archeologiche, naturalistiche, scientifiche, culturali,
agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera
ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione,
cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice
dal vizio dell'atto presupposto e fondativo;
q) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei
proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior
fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato
di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo
viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito
del programma "Report").
Infine:
r) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della
situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva
della Rai: "Report", 27 aprile 2008);
s) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale
trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento
dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra
l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno
2008);
t) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza
di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del
clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale,
dagli statisti piu' avvertiti);
u) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo
(particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di
autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e
sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e
democratico": -
per sapere:
quali iniziative i Ministri interrogati intendano prendere per impedire che
i rilevanti beni naturalistici, culturali, terapeutici ed economici
dell'area termale del Bulicame siano devastati, e che la salute e la
sicurezza dei cittadini di Viterbo siano aggredite da un'opera aeroportuale
priva dei requisiti previsti dalla legge, opera la cui realizzazione
costituirebbe un sperpero di pubblici denari, un danno per la comunita'
locale ed una flagrante violazione delle norme e dei vincoli di salvaguardia
vigenti.
Leoluca Orlando
Roma, 7 maggio 2009

6. DOCUMENTI. INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DELL'ON. ANTONIO BORGHESI SUL
MEGA-AEROPORTO A VITERBO

Interrogazione a risposta scritta 4-03458 presentata da Antonio Borghesi
lunedi' 6 luglio 2009, seduta n. 197.
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente
e della tutela del territorio e del mare, al Ministro del lavoro, della
salute e delle politiche sociali.
Per sapere - premesso che:
a Viterbo moltissimi cittadini, sostenuti da illustri scienziati,
cattedratici, personalita' delle istituzioni e della societa' civile, si
oppongono alla decisione di realizzare nell'area termale del Bulicame un
mega-aeroporto delle dimensioni atte ad accogliere un volume di traffico di
vari milioni di passeggeri all'anno; un'opera che appare all'interrogante
priva dei requisiti di legge e irrealizzabile alla luce della situazione
reale dell'area e dei vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici,
termali in essa presenti;
infatti tale opera non ha mai superato ne' potrebbe mai superare un rigoroso
espletamento della Valutazione d'impatto ambientale e della Valutazione
ambientale strategica obbligatorie per legge; confligge con precise norme di
tutela dei beni pubblici sia nazionali che europee; e' in contrasto con le
norme ed i vincoli di salvaguardia in vigore nell'area considerata ai sensi
della pianificazione territoriale ed urbanistica tanto regionale quanto
comunale; provocherebbe la devastazione di rilevanti beni archeologici,
naturalistici, paesaggistici, storico-culturali, scientifici, terapeutici ed
economici insistenti nell'area; provocherebbe un grave nocumento alla
salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita della popolazione dei
quartieri cittadini prossimi all'area; confligge con attuali esigenze di
sicurezza militari di rilevanza strategica nazionale; porterebbe al collasso
la rete infrastrutturale della mobilita' locale; costituirebbe uno sperpero
immenso di pubblico denaro; la procedura sin qui seguita per
l'individuazione dell'area consta all'interrogante sia viziata da errori di
merito e di metodo (tali per cui un ente locale ha gia' presentato un
ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio;
in una recente comunicazione agli amministratori locali il comitato dei
cittadini che si oppongono all'opera ha elencato i seguenti effetti della
realizzazione di un mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame a Viterbo:
1. impatto locale sull'ambiente: devastazione dell'area termale del
Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico, economico,
sociale e simbolico peculiare e insostituibile;
2. impatto sanitario sulla popolazione viterbese: danni alla salute, alla
sicurezza, alla qualita' della vita;
3. impatto sanitario sulla popolazione dell'Alto Lazio: cumulandosi il
mega-aeroporto con le altre servitu' gia' presenti (in particolare il polo
energetico Civitavecchia-Montalto) la sinergia dei fattori di inquinamento
incrementera' danni, disagi e patologie;
4. impatto sociale su Viterbo: il mega-aeroporto provochera' il collasso
delle infrastrutture del trasporto locale (gia' gravemente insufficienti);
in un recente esposto alla Soprintendenza per i beni archeologici per
l'Etruria Meridionale e' stato evidenziato che dalla planimetria redatta dal
comune di Viterbo recante i vincoli paesaggistici, idrogeologici,
archeologici, termali presenti nell'area che sarebbe investita dall'opera,
risulta che il mega-aeroporto sorgerebbe letteralmente sopra un'area di
interesse archeologico con presenza di beni archeologici che la legge
tutela;
gia' lo scorso anno in una lettera al Presidente della Repubblica del 4
agosto 2008 il comitato dei cittadini che si oppongono all'aeroporto
segnalava tra l'altro che "la realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto
sarebbe in conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico
nazionale dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal 'Centro
Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile' in un recente
documento diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente
'l'incompatibilita' tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale
e la permanenza di un'attivita' di volo militare importante - quella della
Cavalleria dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di
primaria importanza strategica (come fissato da un recente decreto)'" e come
gia' precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio
comunale di Viterbo del 25 luglio 2008;
fondi pubblici da utilizzare per un'opera che l'interrogante considera
nociva e distruttiva, quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben
altri interventi della mano pubblica potrebbero ben essere diretti a queste
necessita' e particolarmente ad un forte sostegno a difesa e valorizzazione
dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di qualita', delle
peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita' un forte
sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea
Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando
la linea Viterbo-Capranica-Roma);
l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa
precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso
Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo
n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare
presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che
potrebbe arrivare a superare i 3.000 metri, ne' il suo orientamento";
peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto
compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli
studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due
chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare
l'attuale per costruirne altra come sostenuto da ambienti dell'assessorato
al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";
l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le
relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio
comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;
l'opera e' priva di fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti
previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione
d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica, Valutazione
d'impatto sulla salute;
peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei
proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior
fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato
di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo
viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito
del programma "Report"):
se i Ministri siano a conoscenza dei fatti e quali iniziative intenda
assumere il Governo per impedire che i rilevanti beni naturalistici,
culturali, terapeutici ed economici dell'area termale del Bulicame siano
devastati, e che la salute e la sicurezza dei cittadini di Viterbo siano
aggredite da un'opera aeroportuale che appare all'interrogante priva dei
requisiti previsti dalla legge, la cui realizzazione costituirebbe un
utilizzo non produttivo di pubbliche risorse ed un danno per la comunita'
locale posta la difformita' dalle norme e dai vincoli di salvaguardia
vigenti.
on. Antonio Borghesi
Camera dei Deputati, lunedi' 6 luglio 2009

7. DOCUMENTI. INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DELL'ON. DOMENICO SCILIPOTI SUL
MEGA-AEROPORTO A VITERBO

Interrogazione a risposta scritta presentata dall'on. Domenico Scilipoti
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro delle Infrastrutture e
Trasporti, al Ministro dell'Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare
Per sapere - premesso che:
a Viterbo si intende realizzare nell'area termale del Bulicame un
mega-aeroporto delle dimensioni atte ad accogliere un volume di traffico
stimato in diversi milioni di passeggeri all'anno;
detta opera si presenta assolutamente non consona alle esigenze di ordinato
sviluppo del territorio di riferimento, se si considera la situazione reale
dell'area su cui dovrebbe insistere, insieme ai pressanti vincoli
paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali presenti;
la realizzazione e' invisa alla popolazione residente e tale opposizione e',
non a caso, sostenuta dalle migliori espressioni della societa' civile quali
illustri scienziati, cattedratici, personalita' delle istituzioni;
i motivi alla base del diniego possono essere sintetizzati:
a) mancato superamento di un rigoroso espletamento della Valutazione
d'impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica obbligatorie
per legge;
b) conflitto con precise norme di tutela dei beni pubblici sia nazionali che
europee;
c) contrasto con le norme ed i vincoli di salvaguardia in vigore nell'area,
ai sensi della pianificazione territoriale ed urbanistica sia regionale che
comunale;
d) rischio della devastazione di rilevanti beni archeologici, naturalistici,
paesaggistici, storico-culturali, scientifici, terapeutici ed economici
insistenti nell'area;
e) grave nocumento alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita
della popolazione dei quartieri cittadini prossimi all'area;
f) conflitto con esigenze di sicurezza militari di rilevanza strategica
nazionale;
g) possibile collasso della rete infrastrutturale riguardante la mobilita'
locale;
h) risultati concreti in termini economici e strutturali insoddisfacenti,
con conseguente notevole sperpero di pubblico denaro;
i) rilievi e criticita' sulla procedura seguita per l'individuazione
dell'area, che si presenta sic stantibus rebus viziata da flagranti errori
di merito e di metodo, tant'e' che veniva presentato apposito ricorso al Tar
del Lazio e qualificati studi di settore ripetutamente denunciavano
l'inammissibilita' dell'opera;
il comitato dei cittadini che si oppongono all'opera ha manifestato tutte le
perplessita' del caso agli amministratori locali, non mancando di elencare
gli sconcertanti effetti che la realizzazione di tale mega-aeroporto
nell'area termale del Bulicame a Viterbo comporterebbe;
in via esemplificativa veniva evidenziato:
a) negativo impatto ambientale a causa della devastazione dell'area termale
del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico,
economico, sociale e simbolico peculiare e insostituibile;
b) negativo impatto sulle emergenze sanitarie della popolazione viterbese,
con preventivati danni alla salute, alla sicurezza, alla qualita' della
vita;
c) negativo impatto sanitario sulla popolazione dell'Alto Lazio, con
incremento di danni, disagi e patologie cagionato dal cumulo del
mega-aeroporto con altre gravosissime servitu' gia' presenti, come il polo
energetico Civitavecchia-Montalto;
d) negativo impatto sociale su Viterbo, se si considera che il
mega-aeroporto, oltre a tutti i danni summenzionati, potrebbe provocare
anche un grave degrado della qualita' della vita, con lesione dei
fondamentali diritti dei cittadini, apportare un grave danno all'economia e
alla societa', generare il collasso delle infrastrutture del trasporto
locale, la distruzione di beni ambientali, culturali, agricoli, terapeutici,
ricettivi, produttivi, scientifici.
e) negativo impatto sociale sull'Alto Lazio, per l'accumulo di servitu' ed
effetto sinergico dei fattori di rischio, di depauperamento e degrado del
territorio e della sua economia.
f) negativo impatto politico locale, con devastazione del territorio, la
messa in pericolo di fondamentali beni comuni, la violazione di fondamentali
diritti della popolazione, sommati alla palese illegalita' dell'opera;
g) negativo impatto globale sull'ambiente, risultando il mega-aeroporto
finalizzato all'incremento del trasporto aereo complessivo, con conseguente
accrescimento dell'inquinamento e dell'effetto serra responsabile dei
mutamenti climatici e degli squilibri della biosfera.
h) Spesa irrazionale di fondi pubblici, in considerazione dell'eventuale
sperpero di ingenti risorse pubbliche, sottratte ad opere e servizi
realmente utili ed essenziali per la popolazione;
sulla base della Planimetria redatta dal Comune di Viterbo recante i vincoli
paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali presenti nell'area
interessata, risulterebbe che la realizzazione sorgerebbe su di un'area di
interesse archeologico con presenza di importanti beni, tant'e' che di
questo veniva prontamente avvertita la Soprintendenza per i beni
archeologici per l'Etruria Meridionale, tramite apposita segnalazione;
gia' in una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica del 4 agosto
2008, il comitato segnalava tutti i motivi di opposizione all'opera
attraverso diversi punti:
a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal
documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment -
Italia) del 18 marzo 2008;
b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene
naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e
simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento
fondamentale dell'identita' di Viterbo;
c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come il tracciato dell'an
tica via consolare Cassia;
d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi
della Tuscia, rilevante bene scientifico, di ricerca e didattico;
e) danni alle colture agricole - di qualita' e biologiche - insistenti
nell'area maggiormente investita;
f) danno per la citta' con deprezzamento di attivita', esercizi ed immobili;
g) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale
dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi
Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un documento del 2
agosto 2008;
h) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera inutile e distruttiva che
sottrarrebbe risorse ad altre concrete e reali emergenze quali il sostegno,
la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali,
dell'agricoltura di qualita', delle peculiari risorse locali e del trasporto
ferroviario;
i) netto peggioramento per l'intero territorio dell'Alto Lazio, gia' gravato
da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative e da fenomeni
di inquinamento ed aggressione alla salute, alla sicurezza e alla qualita'
della vita dei cittadini;
l) concreto pericolo che l'opera possa agevolare affari ed operazioni
illecite per mano della criminalita' organizzata;
m) l'assenza di una adeguata progettazione, addirittura della stessa precisa
determinazione in merito a collocazione e dimensioni, come ammesso dallo
stesso Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto
deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che
"devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza
della pista che potrebbe arrivare a superare i 3000 metri, ne' il suo
orientamento";
n) impossibilita' oggettive legate alla realizzazione, cosi' come rilevate
dal Centro Studi Tuscia attraverso puntuali studi;
o) mancata conformita' al Piano territoriale paesaggistico regionale ed alle
relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio
comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;
p) assenza di fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti
dalla legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto
ambientale, Valutazione ambientale strategica, Valutazione d'impatto sulla
salute;
q) la relazione ministeriale del novembre 2007, che di fatto consentiva una
serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento, insieme
a tutti gli atti successivi e conseguenti, come dimostrato ad abundantiam da
un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la
sua ampia ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano
palesemente affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato
profilo dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta
dalla commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";
r) la stessa relazione non risponde ad un'analisi fattuale della realta'
territoriale, ignorando del tutto il fatto che il sedime indicato ricade nel
cuore dell'area termale del Bulicame, a ridosso di emergenze archeologiche,
naturalistiche, scientifiche, culturali, agricole, terapeutiche, economiche
ed insediative tali da rendere l'opera ipso facto irrealizzabile;
s) la stessa compagnia aerea Ryan Air - che  avrebbe dovuto rappresentare il
soggetto imprenditoriale maggior fruitore della nuova struttura - ha
pubblicamente dichiarato che non intende affatto trasferire la sua attivita'
nell'eventuale scalo viterbese;
t) la realizzazione di un nuovo mega-aeroporto, in una situazione di
contingente crisi, e' insensato sia alla luce della situazione aeroportuale
italiana che alla luce dell'attuale trend del trasporto aereo
internazionale;
Alla luce delle argomentazioni suindicate appare indiscutibilmente
necessario porre freno alla realizzazione di un'opera inadeguata per le
esigenze del territorio su cui dovrebbe insistere, nonche' inopportuna per
le ripercussioni sull'assetto ambientale dei luoghi: -
Se il Governo ed il Ministro interpellato siano a conoscenza dei fatti
esposti e delle rilevanti problematiche connesse.
Quali siano le notizie in possesso del Governo circa la sussistenza dei
requisiti previsti dalla legge, con espresso riferimento alle norme ed ai
vincoli di salvaguardia esistenti.
Quali iniziative si intendano intraprendere per impedire che i rilevanti
beni naturalistici, culturali, terapeutici ed economici dell'area termale
del Bulicame vengano letteralmente devastati.
Quali misure verranno introdotte a salvaguardia della salute e la sicurezza
dei cittadini di Viterbo, messe a repentaglio da un'opera aeroportuale
inopportuna sotto ogni profilo.
on. Domenico Scilipoti
Camera dei Deputati, Roma, luglio 2009

8. UNA SOLA UMANITA'. APPELLO URGENTE AL PRESIDENTE DEL SENATO DELLA
REPUBBLICA ED AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Presidente della Camera dei Deputati
Signori Presidenti dei due rami del Parlamento,
il 15 luglio 2009 il Presidente della Repubblica ha inviato al Presidente
del Consiglio dei Ministri, ai Ministri della Giustizia e dell'Interno ed ai
Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, una
lettera nella quale poneva ed argomentava vari e gravi rilievi critici sulla
legge approvata in via definitiva dal Parlamento col voto del Senato del 2
luglio 2009 recante "Disposizioni in materia di pubblica sicurezza",
volgarmente nota come "pacchetto sicurezza".
Dalla lettera del Capo dello Stato si evince la sua autorevole, esplicita,
energica sollecitazione ad una riconsiderazione delle parti di essa che
palesemente confliggono con la Costituzione della Repubblica Italiana, con
le norme di diritto internazionale recepite nel nostro ordinamento e con i
principi della civilta' giuridica.
Condividendo il comune convincimento che parti decisive di quella legge
siano in contrasto con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la
Dichiarazione universale dei diritti umani, e con i piu' basilari valori,
principi e criteri della civilta' umana,
con la presente siamo a richiedere
che la legge nota come "pacchetto sicurezza", recante norme palesemente
incostituzionali e violatrici di fondamentali diritti umani, sia nuovamente
ed al piu' presto portata all'esame del Parlamento affinche' sia modificata
conformemente al dettato della Costituzione della Repubblica Italiana, alle
norme di diritto internazionale recepite nel nostro ordinamento e ai
principi della civilta' giuridica.
Distinti saluti,
il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 18 luglio 2009

9. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO
DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di
Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della
salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail:
info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 216 del 20 luglio 2009

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