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Voci e volti della nonviolenza. 351
- Subject: Voci e volti della nonviolenza. 351
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 18 Jul 2009 09:32:46 +0200
- Importance: Normal
============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 351 del 18 luglio 2009 In questo numero: 1. Claudio Fava: Per "I Siciliani" 2. Elena Brancati, Claudio Fava, Rosario Lanza, Graziella Proto, Lillo Venezia: Appello per "I Siciliani" 3. Dacia Maraini: Per "I Siciliani" 1. APPELLI. CLAUDIO FAVA. PER "I SICILIANI" [Da Claudio Fava (per contatti: info at claudiofava.it) riceviamo e diffondiamo] Cari amici, vorremmo ringraziare pubblicamente i primi sottoscrittori che hanno aderito alla campagna per "I Siciliani" (e i cui nomi trovate qui di seguito). Consideriamo questa risposta un segno di amicizia, non solo di solidarieta': la traccia di una Italia civile che - nonostante tutto - esiste e resiste. La somma che viene pretesa dal tribunale, oltre novantamila euro, resta comunque molto lontana dalle cifre raccolte fino ad oggi (poco piu' di 10 mila euro). E' la ragione per cui torniamo a scrivervi per chiedervi di darci una mano. La data del 30 settembre si avvicina: quel giorno, se non porteremo in tribunale la somma pretesa, dovremo portare i certificati di vendita delle case sotto pignoramento. Quale sia il grado di follia e di umiliazione di questa procedura d'incasso forzoso, un quarto di secolo dopo "I Siciliani" e la morte per mano mafiosa del suo direttore, lo abbiamo gia' scritto e detto. E vi chiediamo adesso di farvene interpreti e testimoni. In allegato troverete la nostra lettera che riepiloga la vicenda e un bell'articolo di Dacia Maraini pubblicato sul "Corriere della Sera". Un abbraccio a tutti Claudio Fava * Per informazioni: Resi Fichera: tel. 3498783376; Elena Fava: tel. 3387093821 * Primo sottoscrittori: Katiuscia Migliorati, Ernesto De Cristofaro, Francesca Ruggeri, Agos Ruggeri, Luigia Padalino, Ezio Corradi, Marco Arnone, Olga Baldassi, Eugenio Cosci, Raffaella Manzo, Paolo Rossi, Agatino Giuffre', Carmelo Passanisi, Edda Anita Rosa Boletti, Antonino Bruschetta, Lorenzo Loi Baldo Maria da "Antimafia 2000", Medita srl, A. Maria Boitano Baldi Rosario, Claudio Riolo, Donatella Albino, Davide Tecchi, Luigi Lendon contro la mafia, Francesca Sancin, Pierfrancesco Asso, Lorenzo Misuraca, Gian Carlo Caselli, Maria Luisa Sciarra - Turturici, Francesco Messineo, Castelli Adriana, Nadia Moro. Anna Murru, Enrico Dell'Antone, Marco Nicosia, Angelo Aiello per conto Associazione culturale, Daria Pietosi, Rober Brusaferri, Fiorilla Salvatore, Salvatore Gullotta, Emilio De Domenico, Angela Abare, Alessandro Cigna, Damiano Avinio, Armando Spataro, Corrado Vanzi, Alessandro Munari, Anna Luisa Bolla, Anna Marzanati, Mirella La Russa, Osvaldo Mascetti, Tecnocostruzioni, Marzano Gabriele, Claudio Contraffatto, Dacia Maraini, Andrea Pisati, Davide Ranoffio, Giovanni Del Prete Jungano, Alberto Spampinato, Simona Cocuzza, Alessio Gabrieli, Carmelo Cecere, Piero Maiocchi, Alfonso Apostolico Campagna, Stefano Calabria, Giuseppe Berretta, Sironi Francesco, Parisi Guglielmo, Magri Vincenzo, Lucia Cattaneo, Roberto Zappa, Giovanna Rota, Carlo Gualini, Alberto Cadorin, Alessandro Magni, Giocchino Cannizzaro, Oliver Maristella Tobagi G., Brusaferri Giuseppe, Bruno Lepanto, Bernardo Roset, Aleardo Putti, Silvana Vallin, Bianca Stancanelli, Claudio Gioacchino Coco, Ciro Sabatino, Antonino Tomasello, Enrichetta Maccario Malenghini, Luisa Acerbi, Giovanna Califano, Nuccio Gibilisco, Francesca Manca, Saet spa, Giuseppe Musumeci, Cesare Ruperto, Riccardo Zucchetti, Giuseppe Geroldi, Igino Raganosi, Giuseppe Alicino. 2. APPELLI. ELENA BRANCATI, CLAUDIO FAVA, ROSARIO LANZA, GRAZIELLA PROTO, LILLO VENEZIA: APPELLO PER "I SICILIANI" Cari amici, Dopo l'assassinio mafioso di Giuseppe Fava, il 5 gennaio 1984, i redattori de "I Siciliani" scelsero di non sbandarsi, di tenere aperto il giornale e di portare avanti per molti anni la cooperativa giornalistica fondata dal loro direttore, affrontando un tempo di sacrifici durissimi in nome della lotta alla mafia e della libera informazione. Anni di rischi personali, di stipendi mai pagati, di concreta solitudine istituzionale (non una pagina di pubblicita' per cinque anni!). Oggi, a un quarto di secolo dalla morte di Fava, alcuni di loro (Graziella Proto, Elena Brancati, Claudio Fava, Rosario Lanza e Lillo Venezia, membri allora del CdA della cooperativa) rischiano di perdere le loro case per il puntiglio di una sentenza di fallimento che si presenta - venticinque anni dopo - a reclamare il dovuto sui poveri debiti della cooperativa. Il precetto di pignoramento e' stato gia' notificato, senza curarsi d'attendere nemmeno la sentenza d'appello. Per paradosso, il creditore principale, l'Ircac, e' un ente regionale disciolto da anni. E' chiaro che non si tratta di vicende personali: la redazione de "I Siciliani" in quegli anni rappresento' molto di piu' che se stessa, in un contesto estremamente difficile e rischioso. Da soli, quei giovani giornalisti diedero voce udibile e forte alla Sicilia onesta, alle decine di migliaia di siciliani che non si rassegnavano a convivere con la mafia. Il loro torto fu quello di non dar spazio al dolore per la morte del direttore, di non chiudere il giornale, di non accettare facili e comodi ripieghi professionali ma di andare avanti. Quel torto di coerenza, per il tribunale fallimentare vale oggi quasi centomila euro, tra interessi, more e spese. Centomila euro che la giustizia catanese, con imbarazzante ostinazione, pretende adesso di incassare per mano degli ufficiali giudiziari. Ci saranno momenti e luoghi per approfondire questa vicenda, per scrutarne ragioni e meccanismi che a noi sfuggono. Adesso c'e' da salvare le nostre case: gia' pignorate. Una di queste, per la cronaca, e' quella in cui nacque Giuseppe Fava e che adesso, ereditata dai figli, e' gia' finita sotto i sigilli. Un modo per affiancare al prezzo della morte anche quello della beffa. La Fondazione Giuseppe Fava ha aperto un conto corrente (che trovate in basso) e una sottoscrizione: vi chiediamo di darci il vostro contribuito e di far girare questa richiesta. Altrimenti sara' un'altra malinconica vittoria della mafia su chi i mafiosi e i loro amici ha continuato a combatterli per un quarto di secolo. Elena Brancati, Claudio Fava, Rosario Lanza, Graziella Proto, Lillo Venezia * I bonifici vanno fatti sul cc della "Fondazione Giuseppe Fava" Credito Siciliano, ag. di Cannizzaro, 95021 Acicastello (CT) iban: IT22A0301926122000000557524 causale di ogni bonifico: per "I Siciliani" 3. APPELLI. DACIA MARAINI: PER "I SICILIANI" [Dal "Corriere della sera" del 30 giugno 2009 col titolo "Se il pignoramento colpisce gli onesti" e il sommario "Dopo 25 anni sentenza di fallimento contro i giornalisti dei 'Siciliani'"] "La mafia e' dovunque, a Palermo, a Catania, a Milano, a Napoli, a Roma, annidata in tutte le strutture come un inguaribile cancro", scriveva Giuseppe Fava nell'83 su "I Siciliani", un giornale battagliero e coraggioso che hanno tentato di mettere a tacere assieme al suo direttore. Fava aveva visto giusto. Oggi sappiamo che la mafia e' una realta' non solo regionale ma nazionale e costituisce una delle ragioni dell'arretratezza del nostro Paese. Se non tagliamo con severita' i rapporti fra le mafie e le strutture dell'amministrazione pubblica, fra le mafie e le banche, fra le mafie e alcune zone buie della magistratura, non ne usciremo, come diceva Fava. Il 5 gennaio dell'84 Giuseppe Fava viene ucciso brutalmente da mani mafiose e il giornale - tutti lo pensano e lo suggeriscono - si accinge a chiudere. Ma i redattori che hanno lavorato con lui, mettendo nell'impresa le loro energie, il loro tempo, il loro coraggio, la loro passione civile, decidono di non chiudere. Sarebbe stato logico che la societa' siciliana li ripagasse non solo comprando il giornale, come ha continuato a fare, ma anche finanziandolo con pubblicita' e sostegno. Invece no. In Sicilia chi con coraggio fa il suo dovere, viene prima o poi punito. Cosi' succede che per anni "I Siciliani" si trovi completamente privato di pubblicita' e sia costretto a firmare cambiali. Molti cittadini comprano il foglio ma nessun industriale o commerciante ci mette piu' una lira. Si cerca in tutti i modi di fare tacere una voce libera. Ora dopo piu' di vent'anni dalla morte del suo direttore, i redattori che nel frattempo hanno inventato altri giornali e altre riviste vengono attaccati con spirito punitivo, per via legale. Alcuni giornalisti fra cui Graziella Proto, Elena Brancati, Claudio Fava, Rosario Lanza e Lillo Venezia, membri del Cda della cooperativa che stampava il giornale, rischiano di perdere le loro case "per il puntiglio di una sentenza di fallimento che si presenta dopo venticinque anni... Il precetto di pignoramento e' stato notificato senza nemmeno curarsi di attendere la sentenza di appello". Una delle case pignorate e' quella in cui e' nato e cresciuto Giuseppe Fava. Ma il paradosso, che fa pensare appunto a una punizione per via burocratica, e' che il creditore principale, l'Ircac, e' un Ente regionale disciolto da anni. In una citta' come Catania, che ha un debito colossale dovuto a cattiva amministrazione, una citta' in cui gli sprechi sono all'ordine del giorno, ci si accanisce contro dei giornalisti coraggiosi che hanno avuto il solo torto di dire le cose come stanno e che sono gia' stati puniti brutalmente dalla mafia. Daro' il buon esempio mandando 200 euro alla Fondazione Giuseppe Fava, presso il Credito siciliano, agenzia di Cannizzaro, 95021 Acicastello (CT) IBAN IT22A0301926122 000000557524. Causale: "Per I Siciliani". Spero che altri mi seguano. ============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 351 del 18 luglio 2009 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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