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Voci e volti della nonviolenza. 334
- Subject: Voci e volti della nonviolenza. 334
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Tue, 19 May 2009 11:41:04 +0200
- Importance: Normal
============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento settimanale del martedi' de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 334 del 19 maggio 2009 In questo numero: 1. Felicia ed altre storie 2. Benito D'Ippolito: Felicia 3. La consonante 4. Benito D'Ippolito: Un omaggio a Giancarla Codrignani 5. Benito D'Ippolito: Susan Sontag 6. Benito D'Ippolito: Giuliana 7. Benito D'Ippolito: Un omaggio a Maria G. Di Rienzo 8. Salvatore 9. Cose che non pensavi che avremmo visto ancora 10. Benito D'Ippolito: En alabanza de un carpintero llamado Ricardo Orioles 11. Osvaldo Caffianchi: a quante e quanti s'incontreranno a Cinisi dal 7 al 9 maggio 12. Luciano Bonfrate: Il doppio stato. Un'epistola agli amici oggi a Cinisi 13. Luciano Bonfrate: Clementina, o della verita' 14. Per Clementina, ogni giorno 15. Giobbe Santabarbara: In clausola a "Di cosa stiamo parlando?" 16. Luciano Bonfrate: Istruzioni per non convincere nessuno 17. Benito D'Ippolito: Le donne di Kabul 18. Osvaldo Caffianchi: Degli eserciti 19. Osvaldo Caffianchi: Nel tubo 20. Quello che resta 21. Benito D'Ippolito: Da una lettera al caro amico Gioffredo Rudello 22. Dagli ossimori di Strambotto 23. Luciano Bonfrate: Per l'abolizione dei cosiddetti "Centri di permanenza temporanea" 1. EDITORIALE. FELICIA ED ALTRE STORIE Riportiamo di seguito alcuni testi in versi (e qualche breve prosa) apparsi sul nostro notiziario tra il dicembre 2004 e l'agosto 2005. Non abbiamo ripreso testi gia' successivamente riproposti. 2. BENITO D'IPPOLITO: FELICIA Sento alla radio che non e' piu' viva Felicia Bartolotta Impastato. So che la radio mente: Felicia Bartolotta Impastato e' ancora qui. Perche' se e' vero che la nostra lotta contro la mafia non e' ancora finita allora Felicia qui deve essere ancora. Poi, quando avremo vinto, potra' lei anche prendere riposo. E adesso poso la penna. E piango. 3. LA CONSONANTE La nonviolenza e' in cammino. La nonviolenza e' il cammino. 4. BENITO D'IPPOLITO: UN OMAGGIO A GIANCARLA CODRIGNANI Ci sono cose che devono essere dette. L'orrore di ogni violenza l'infamia di ogni menzogna. Ci sono cose che devono essere fatte. Ad ogni violenza resistere ed ogni menzogna smascherare. Cosi' Giancarla, nitida e soave persona bella maestra di nonviolenza, amica di verita' di Antigone discepola e sorella insegna. E dona le sue tre ghinee per la salvezza dell'umanita'. 5. BENITO D'IPPOLITO: SUSAN SONTAG Diecimila cose ci ha insegnato Susan Sontag e la prima: a non arrendersi all'orrore non accettare la menzogna, non inchinarsi alla violenza. Le diecimila cose ci ha insegnato Susan Sontag che tutto sapeva e innanzitutto questo: non inchinarsi alla violenza, non accettare la menzogna all'orrore non arrendersi mai. 6. BENITO D'IPPOLITO: GIULIANA Salvare la vita di Giuliana Sgrena. Salvare tutte le vite. Cessare di uccidere, cessare di fare le guerre, le armi spezzare. Riconoscere che una e' l'umanita'. 7. BENITO D'IPPOLITO: UN OMAGGIO A MARIA G. DI RIENZO Ho quest'amica sapiente di tutta la saggezza, la pieta' del mondo ho quest'amica che conosce tutto del cuore e del cielo e della musica del mondo le sue parole muovono alla danza il suo sorriso dona luce al mondo. Ho quest'amica che dell'amicizia distilla e dona il frutto, e salva le anime. 8. SALVATORE Non e' bastato quel nome a salvarti. Da se stesse le armi uccidono. 9. COSE CHE NON PENSAVI CHE AVREMMO VISTO ANCORA I campi di concentramento riaperti in Italia (dalla legge Turco-Napolitano, poi Bossi-Fini). La guerra per le colonie ("per aprire i mercati", e' detto meglio cosi'?). La tortura come rito di passaggio. Il carcere affidato ai privati. Il carcere. Ai privati. La pena - la pena - come business. Il passo successivo: la reintroduzione della schiavitu' nell'ordinamento giuridico. Solo un attimo di pazienza, signori. 10. BENITO D'IPPOLITO: EN ALABANZA DE UN CARPINTERO LLAMADO RICARDO ORIOLES Restar fedele al vero ed all'umano seguire ancora l'ardua e strana via che insegno' e conobbe il buon Quijano scelse Riccardo Orioles. Se follia fu o saggezza, se incanto o malia nulla rileva, ma se anche un sol grano di quel suo seminare cortesia fruttifica, non sara' stato vano un cosi' lungo andare per deserti un cosi' strenuo raddrizzare torti un cosi' saldo aver pieta' dei morti e dei viventi, e suscitare forti nuovi compagni alla lotta, gli inerti scuotendo ed avviando agli alti merti. 11. OSVALDO CAFFIANCHI: A QUANTE E QUANTI S'INCONTRERANNO A CINISI DAL 7 AL 9 MAGGIO Voi che volete resti ancora accesa di Felicia e Peppino la lucente fiamma, e la resistenza e la contesa contro il potere che opprime ogni gente, voi che volete ancora l'ardua impresa continuar, con animo dolente lo sguardo fermo, la memoria tesa e saldo il cuore che non cede al niente, in voi Felicia e in voi Peppino vive e in questi giorni di questo altro maggio il vostro essere qui persone vive eredita quei volti e quel coraggio che nulla potra' estinguere. Chi scrive ve ne ringrazia e qui vi rende omaggio. 12. LUCIANO BONFRATE: IL DOPPIO STATO. UN'EPISTOLA AGLI AMICI OGGI A CINISI Il doppio stato e' questo sottoscala sotto la guida rossa, nella stanza ben imbottita di cartoni d'uova. O nel cortile non lungi dai binari dove si saggia quanto puo' una testa resistere al sasso, al tritolo, agli alala'. Il doppio stato e' questo rigettare in mare i pezzi di cadaveri pescati per sbaglio, e gia' per sbaglio naufragati vittime non per sbaglio della mafia e di leggi fasciste e di governi fascisti e di un consenso assai diffuso al nostro pio fascismo quotidiano lieto di risa e di telefonini. Il doppio stato dice che le bombe con cui ci ammazza noi le trangugiamo perche' troppo ghiottoni e troppo fessi e la tortura noi ce la cerchiamo. Il doppio stato ai nostri morti stessi viene a sputare fino sulle tombe quando non li ha insaccati nei piloni, d'acido impoltigliati nelle vasche da bagno, o resi fumo a Birkenau. * Ma io qui dico che verra' anche un giorno che le vittime saranno i vincitori. Risorgeranno allora dal canale i morti tutti e con essi la Rosa rossa che in un canale fu affogata. E un'altra legge, e non del capitale, daranno al mondo e il mondo salveranno. E cio' che e' doppio ad uno ridurranno e cio' che e' male non sara' piu' detto bene, e non servira' piu' la parola ad oltraggiare il rapinato e il senzatetto, a prender l'innocente alla tagliola. Allora varra' solo quel comando di cui il resto tutto e' sol commento: rispetta l'altra e l'altro, dona e accogli, abbi misericordia ancora e sempre. * Quel giorno tu fallo venire adesso quel giorno e' qui se fai la cosa giusta. 13. LUCIANO BONFRATE: CLEMENTINA, O DELLA VERITA' E la verita' e' questa: che l'Afghanistan e' il nostro futuro se altro futuro schiudere non sapremo con la forza della nonviolenza, che sola libera e salva. E la verita' e' questa: che l'Afghanistan potra' essere libero e felice solo se cesseranno la guerra, il mercato dell'eroina, i signori della guerra, i signori della mafia, i signori degli eserciti, i signori del mondo il fascismo, e il fascismo detto "democratico", e il fascismo del patriarcato. Ma la guerra, la mafia, il fascismo non cesseranno la' se non li contrasteremo anche qui. E' la nonviolenza la scelta da fare, la nonviolenza clemenza e misericordia riconoscenza, riconoscimento di umanita'. E' la nonviolenza la lotta da condurre come e con Clementina, come e con Florence. E a chi ancora chiede stentoreo, beffardo, tritando tra i denti la propria vergogna di complice dei lupi, "dove sono, dove sono, dove sono i pacifisti?" questo solo rispondere possiamo: sequestrati a Kabul e a Baghdad, Clementina, Florence, tante e tanti che non si arresero alla legge del coltello. 14. PER CLEMENTINA, OGNI GIORNO Ogni giorno volerla libera. Ogni giorno volerlo di piu'. 15. GIOBBE SANTABARBARA: IN CLAUSOLA A "DI COSA STIAMO PARLANDO?" "Oggi facciamo questa legge ancora: da domani niente piume sul cappello si scenda dal letto col piede sinistro zitte le donne, zitte e col velo il parlamento fa le ricette mediche solo il governo puo' cuocere la pasta la sola scienza e' quella grigioverde e zitte le donne, zitte e in piccionaia chi vuol votare sia marchiato reprobo nessuno dia fastidio al conducente si tiri dritto e poi chi crepa crepa e zitte le donne, zitte e col velo" (Enea Silvio Vastalande, Regi decreti e circolari ministeriali) "Come possono gli uomini decidere di cio' che conoscono solo le donne? Come possono i celibi dar saggi consigli in materia coniugale? Cosa possono i vergini per obbligo sapere di quelle congiunzioni e generazioni? E perche' ogni maschio pensa che tutte le donne gli siano inferiori? Molti misteri cela la filosofia, e la religione non meno". (Annibale Scarpante, Un commento al Tahafut al-falasifa) "Eros che visita Psiche solo nelle tenebre e fin nei convegni d'amore le proibisce di guardarlo, e' nel linguaggio del mito tramandatoci da Apuleio la stessa cosa di quel Frank che in Blue Velvet di David Lynch sevizia Dorothy e nel brutale amplesso le grida di non guardarlo: e' il maschio che afferma un dominio che nega l'altrui umanita', che schiavizza ed accieca e reifica; e' l'uomo i cui passi inondano di paura una donna - ogni donna - sola per la strada, come nella folgorante pagina che apre quel libro di Robin Morgan". (Atanasio Avelavalimmi, Il mito e il velo) 16. LUCIANO BONFRATE: ISTRUZIONI PER NON CONVINCERE NESSUNO Dare la baia, saltare sulla panca scandalizzare i semplici, nitrire dalla cattedra, mettere i timbri proporre comitati, pretendere prebende dir zitti tutti che adesso parlo io. Sentirsi investiti del compito sacro di raddrizzar le cianche ai cani, parlare la lingua degli angeli, essersi seduti anche solo una volta alla mensa dei padroni. 17. BENITO D'IPPOLITO: LE DONNE DI KABUL Tu non sapevi che le donne di Kabul negate, crivellate, avvolte in tenebre stavano rovesciando la storia. Tu parli, tu parli, tu parli e loro erano gia' la nonviolenza in cammino. 18. OSVALDO CAFFIANCHI: DEGLI ESERCITI Gli eserciti che bucano corpi come fossero sacchi polverosi gli eserciti che rompono anime come fossero bolle di sapone gli eserciti che sanno che tu sai ed hai paura di dire di no gli eserciti che uccidono col soffio e con lo sguardo, col batter delle ciglia che svanirebbero in un lampo se ci decidessimo a dire di no. 19. OSVALDO CAFFIANCHI: NEL TUBO Nel tubo incontri i signori con la gobba con la cintura in fiamme, nel tubo d'un lampo apprendi che la guerra e' dappertutto: nel tubo Londra e' Srebrenica, e' Falluja. Nel tubo incontri giovani spauriti che hanno l'ordine di spararti in testa se hai sbagliato pelle, se non sai lo scioglilingua: nel tubo apprendi che la vita e' nulla. Nel tubo vedi che unico e' il destino e solo un gesto puo' salvarci tutti quel gesto fallo tu, salvaci tutti: getta la pistola, disinnesca la bomba. La guerra, il terrorismo, puoi fermarli solo a mani nude, solo le braccia aperte. Deciditi, ti prego. 20. QUELLO CHE RESTA Questo resta, dopo Auschwitz e dopo Hiroshima: la scelta della nonviolenza. Poiche' solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'. 21. BENITO D'IPPOLITO: DA UNA LETTERA AL CARO AMICO GIOFFREDO RUDELLO Ah, se questi intellettuali prima di parlare di nonviolenza volessero capire di cosa parlano, s'informassero sul significato delle parole che usano volessero conoscere le storiche esperienze e teoretiche le avventure di ahimsa e satyagraha, e solo allora si alzassero in piedi nell'assemblea e per una volta tacessero. Ah, se queste persone amiche della nonviolenza volessero per una volta seguire quel saggio di Pericle consiglio. Ah, se tu, ed io, e il buon Omero matematico persiano potessimo una buona volta trovare la verita' che da' pace in un buon bicchiere di vino. 22. DAGLI OSSIMORI DI STRAMBOTTO I pacifisti col passamontagne. I partiti bombardieri per la pace. I difensori dei diritti umani che hanno aperto i campi di concentramento. 23. LUCIANO BONFRATE: PER L'ABOLIZIONE DEI COSIDDETTI "CENTRI DI PERMANENZA TEMPORANEA" I campi, e nei campi l'umanita'. I campi, e nei campi la morte. I campi, e nei campi la verita'. I campi, e nei campi l'orrore. I campi, e nei campi la corte degli antimiracoli, il dolore senza pieta', senza voce. E in questo guscio di noce tutto sta il nostro sentire: i campi, sei tu che li devi abolire. ============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento settimanale del martedi' de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 334 del 19 maggio 2009 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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