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Coi piedi per terra. 188
- Subject: Coi piedi per terra. 188
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Wed, 13 May 2009 13:01:15 +0200
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 188 del 13 maggio 2009 In questo numero: 1. Peppe Sini: Quando 2. Un appello da Assisi 3. Claudia Fusani: Le immagini della strage 4. Marco Mongiello: Dopo l'Onu e il Vaticano anche il Consiglio d'Europa condanna le deportazioni 5. Umberto De Giovannangeli intervista Amos Luzzatto 6. Un ringraziamento a Dacia Maraini e a Leoluca Orlando 7. L'autogoal del presidente della Provincia 8. Il sindaco bombastico 9. Dacia Maraini: L'aeroporto tra le terme 10. Leoluca Orlando: Interrogazione parlamentare sul mega-aeroporto di Viterbo 11. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo 1. EDITORIALE. PEPPE SINI: QUANDO Quando il presidente del consiglio dei ministri afferma che l'Italia non sara' multietnica riproduce l'infame delirio nazista della "razza pura", ignaro evidentemente del fatto che "le razze" non esistono e che se vi e' un luogo la cui storia e' frutto di infiniti incroci di culture e popoli diversi questo e' l'Italia: lo testimoniano le innumerevoli emergenze artistiche di cui questo paese e' cosi' ricco proprio perche' tante tradizioni diverse vi si sono intrecciate. * Quando un capobastone della Lega Nord evoca il regime della segregazione sulla metropolitana meneghina ripropone la condizione che vigeva sugli autobus di Montgomery, prima che Rosa Parks rifiutasse di alzarsi e che Martin Luther King organizzasse la lotta nonviolenta contro il razzismo. * Quando l'Italia viola il diritto d'asilo (e con cio' le Convenzioni internazionali sottoscritte e uno dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana - l'art. 10 che testualmente recita "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica"), ed il ministro dell'Interno ne mena vanto, siamo gia' dinanzi a un crimine ed alla rivendicazione di un crimine: un ministro che cosi' facendo espone alla morte vittime innocenti dovrebbe essere cacciato dal governo del paese e tratto nelle aule di giustizia. * Quando in parlamento giunge un disegno di legge che ancora nell'ultima stesura reca la proposta di dichiarare criminali persone che non hanno commesso nulla di male, perseguitandole quindi non per un loro atto, ma solo perche' hanno avuto l'infelice idea di credere che l'Italia fosse ancora una repubblica democratica, un ordinameno giuridico, un paese civile in cui vivere in pace e onesta'; un disegno di legge che reca inoltre la proposta di legalizzare lo squadrismo, che nella storia d'Italia abbiamo gia' assai tristemente conosciuto; ebbene questo disegno di legge e' cosi' palesemente illegale, antigiuridico e disumano che fa orrore gia' solo pensare che qualcuno abbia osato proporlo. * Questa e' la situazione. Oggi, qui. A tutto cio' occorre opporsi. Qui, oggi. 2. UNA SOLA UMANITA'. UN APPELLO DA ASSISI [Dalla Tavola della pace (per contatti: e-mail: segreteria at perlapace.it, sito: www.perlapace.it) e da tante altre persone amiche riceviamo e diffondiamo] Di fronte ai respingimenti illegali e inumani che sta effettuando il governo italiano, i partecipanti al meeting nazionale "Per un'Europa di pace", che si e' svolto nella citta' di San Francesco d'Assisi dall'8 al 10 maggio 2009 per iniziativa della Tavola della pace e del Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, hanno rilasciato la seguente dichiarazione. * Un governo senza umanita' minaccia di toglierci la nostra umanita'. Questi fatti ci offendono e ci feriscono. Chi non riconosce i diritti degli altri non riconosce neanche i nostri. La decisione del governo italiano di respingere i disperati che fuggono dalla guerra, dalle torture, dalla fame e dalla miseria ci fa male, ci offende e ci ferisce. Non parliamo di immigrati ma di persone, donne, uomini e bambini. Hanno paura, freddo e fame. Ci chiedono asilo e protezione e li respingiamo senza pieta'. Come italiani, proviamo vergogna. Nessun governo si puo' permettere di venire meno ai doveri di solidarieta', di accoglienza e di difesa dei diritti umani che sono iscritti nella nostra carta costituzionale e nel diritto internazionale dei diritti umani. Nessun governo puo' togliere a nessuno il diritto al cibo, alla salute, all'istruzione, ad un lavoro dignitoso. Questi fatti ci offendono e ci feriscono. Cosi' come ci sentiamo offesi e feriti da tutte quelle leggi, quei provvedimenti, quelle dichiarazioni, quelle parole velenose che stanno alimentando nel nostro paese un clima di violenza, discriminazioni, intolleranza, insofferenza, razzismo, divisione e insicurezza. Un governo senza umanita' minaccia di toglierci la nostra umanita'. Non possiamo accettarlo. Senza umanita' saremo tutti piu' poveri, insicuri e indifesi. Solo riconoscendo agli altri i diritti che vogliamo siano riconosciuti a noi, riusciremo a vivere meglio. Per questo, mentre alcuni costruiscono muri e scavano fossati tra di noi e il resto del mondo, noi ci impegniamo ad aprire le nostre citta' e comunita' locali, a renderle sempre piu' accoglienti e ospitali per tutti, per chi ci e' nato e per chi e' arrivato da poco. Le citta' in cui vogliamo vivere sono le citta' dei diritti umani. Citta' belle, accoglienti, dove si vive bene perche' ci si aiuta l'un l'altro. I partecipanti al meeting nazionale "Per un'Europa di pace" promosso dalla Tavola della pace e dal Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani. Assisi, 10 maggio 2009 3. UNA SOLA UMANITA'. CLAUDIA FUSANI: LE IMMAGINI DELLA STRAGE [Dal quotidiano "L'Unita'" del 12 maggio 2009 col titolo "Strage di clandestini, la Ue ha le immagini"] Rigorosamente coperte dal segreto militare Nato esistono a Bruxelles presso gli archivi della Commissione europea centinaia di immagini che documentano una carneficina. Le hanno catturate i satelliti, testimoni rigorosi ed eloquenti della strage di innocenti in corso da anni, almeno quattro, nelle acque del canale di Sicilia e lungo le piste del deserto che dai paesi subsahariani arrivano in Libia. Le rotte dei disperati in fuga da malattie, carestie e persecuzioni e in cerca di una speranza di vita. Fu Beppe Pisanu, nel 2006 ministro dell'Interno, il primo a denunciare quella documentazione: "Sono immagini agghiaccianti - disse - che tutto il mondo dovrebbe vedere". Vedere per capire. per cominciare a chiamare le cose col proprio nome. E smetterla con le ipocrisie dei respingimenti delle navi e la propaganda delle porte chiuse ai clandestini. Quelle immagini raccontano di decine, centinaia di cadaveri che galleggiano nelle acque del Mediterraneo. E, ancora di piu', di cadaveri lungo il deserto. Mesi di marcia, arrivano solo i piu' forti, gli altri muoiono per strada. E' l'ora che quelle immagini diventino pubbliche. L'homo videns potra' cosi' rendersi conto di cosa si parla quando si parla di clandestini in arrivo dalla Libia. Non solo statistiche. Sono anche cadaveri che prima sono stati uomini e donne. Per non dire mai, un giorno: "Non lo sapevo". 4. UNA SOLA UMANITA'. MARCO MONGIELLO: DOPO L'ONU E IL VATICANO ANCHE IL CONSIGLIO D'EUROPA CONDANNA LE DEPORTAZIONI [Dal quotidiano "L'Unita'" del 12 maggio 2009 col titolo "La condanna" e il sommario "L'Europa accusa: Gli immigrati fuggono dalle persecuzioni, stop alle deportazioni. Il Consiglio d'Europa: l'Italia fermi le deportazioni. Il Consiglio d'Europa attacca il governo italiano. E' triste vedere che persone in fuga dalla repressione non vedono tutelati i propri diritti, accusa Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani. Fini accusa"] Piovono le critiche sul governo italiano per il respingimento indiscriminato in Libia degli immigrati. Dopo il Vaticano ieri e' stata la volta di Thomas Hammarberg, il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, l'organizzazione di Strasburgo con 47 Stati membri da non confondere con l'Ue, che ha definito l'azione del ministro Maroni "un'iniziativa molto triste" che "mina la possibilita' per ogni essere umano di fuggire da repressione e violenza ricorrendo al diritto d'asilo". Il commissario svedese ha esortato la comunita' internazionale a sostenere le posizioni dell'Onu e del Vaticano e a "fermare l'iniziativa unilaterale dell'Italia". Ma voci di dissenso contro la svolta leghista pre-elettorale di Berlusconi si sono levate anche dalla stessa maggioranza di governo. Da Algeri il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha detto che "fermo restando che respingere l'immigrato clandestino non viola il diritto internazionale, va ricordato anche che noi abbiamo come tutti gli altri il dovere di verificare se tra quelli che vengono respinti ci siano persone che hanno il diritto di richiedere asilo". Quello dell'immigrazione, ha aggiunto Fini, e' un tema "cosi' delicato da non poter essere affrontato in maniera superficiale o, peggio ancora, propagandistica". Il presidente della Camera ha poi criticato direttamente l'uscita di Berlusconi contro la societa' multietnica. "Non credo che abbia molto senso dire che si voglia o meno una societa' multietnica: e' una questione demografica" - ha detto l'ex leader di An, aggiungendo che "il numero degli stranieri e' aumentato, ed e' destinato a salire ancora per ragioni demografiche". Hammarberg, che gia' in passato ha criticato la politica xenofoba del governo italiano, si e' detto "totalmente in linea con le posizioni espresse dal Vaticano" e ha auspicato che "l'Italia non vada avanti con questa politica, che non e' una buona soluzione". Questa iniziativa, ha spiegato, "mina totalmente il diritto di ogni essere umano di ottenere asilo". Secondo il commissario per i diritti umani pero' Maroni agisce in questo modo anche perche' a Bruxelles "ha trovato soltanto il silenzio dell'Ue". Un'accusa di immobilismo che lo stesso Maroni aveva rivolto alla Commissione europea in occasione della disputa con Malta sul barcone di immigrati dirottato in Italia. Ma l'esecutivo comunitario guidato da Jose' Manuel Barroso, che fra qualche mese dovra' tornare da Berlusconi a chiedere il voto dell'Italia per un secondo mandato, continua a prendere tempo. "Nessun commento", ha risposto ai giornalisti Michele Cercone, portavoce del commissario Ue alla giustizia, Jaques Barrot, ribadendo che la Commissione rispondera' solo dopo aver appurato meglio i fatti. Secondo la copresidente dei Verdi europei, Monica Frassoni. quello dell'esecutivo Ue e di Barrot e' "un silenzio assordante". 5. UNA SOLA UMANITA'. UMBERTO DE GIOVANNANGELI INTERVISTA AMOS LUZZATTO [Dal quotidiano "L'Unita'" del 12 maggio 2009 col titolo "Intervista ad Amos Luzzatto. L'Italia che ha paura di essere invasa non puo' che generare mostri e razzisti" e il sommario "C'e' un clima di risorgente xenofobia. Prima di respingere i migranti dovremmo chiederci quali trasformazioni economiche e sociali ci siano in Africa e Asia. E il ruolo dell'Occidente"] "L'Italia sta dando di se' l'immagine inquietante di un Paese in cui la paura dell''invasore' domina sui valori della solidarieta' e dell'accoglienza". A sostenerlo e' una delle figure piu' rappresentative dell'ebraismo italiano: Amos Luzzatto, gia' presidente dell'Unione delle comunita' ebraiche italiane (Ucei). "Troppi fatti dicono che in Italia c'e' un clima di risorgente razzismo", denuncia Luzzatto. * - Umberto De Giovannangeli: Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha ribadito che l'Italia andra' avanti nella politica del respingimento dei migranti. Come valuta questa asserzione? - Amos Luzzatto: Con grande preoccupazione. Prima di adottare un criterio burocratico che consiste nel suddividere gli immigrati in regolari e "clandestini", forse accettando i primi ma certamente rifiutando i secondi, bisognerebbe porsi una domanda... * - Umberto De Giovannangeli: Quale? - Amos Luzzatto: Bisognerebbe chiedersi che significato storico e politico ha questo fenomeno macroscopico di pressione di masse che con tutti i mezzi cercano di raggiungere l'Europa. Io credo che ci si debba porre seriamente il problema di quali trasformazioni economiche e sociali stanno verificandosi in Africa e in Asia, tali da poter spingere alla fuga quantita' cosi' significative di persone che comprendono anche bambini, e quali siano le responsabilita' dei Paesi a economia avanzata. Dobbiamo interrogarci su questo, perche' non e' pensabile che in un mondo globalizzato non si globalizzino anche le responsabilita'. Cio' significa che a monte delle disposizioni di legge e di sicurezza, va delineata una vera e propria politica delle migrazioni che tenga conto anche delle difficolta' al limite dell'impossibilita' di sopravvivere nei Paesi di origine. A me pare che una analisi completa in questo senso non sia ancora stata fatta. E i guasti sono sotto gli occhi di tutti. * - Umberto De Giovannangeli: La politica di respingimento puo' essere una soluzione? - Amos Luzzatto: In coerenza con quanto ho affermato prima, dico che puo' essere una soluzione a brevissima scadenza, il che vuol dire a scadenza al massimo di mesi, oltre al fatto che questa "soluzione" presenta degli aspetti di crudelta' che non dovrebbero essere concepibili in Paesi che si ritengono civili. Io ricordo - se e' ancora permesso ricordare - che una esperienza simile e' stata fatta a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta dell'altro secolo da folle di ebrei che avevano visto cancellata la loro cittadinanza in Germania e che non trovarono accoglienza in altri Paesi. * - Umberto De Giovannangeli: La paura dell'"invasione" puo' generare mostri? - Amos Luzzatto: Direi proprio di si'. Perche' i due ingredienti che alimentano questi mostri sono, per l'appunto, la paura, che per definizione esclude la razionalita', e il termine stesso di "invasione" che possiede sempre una connotazione minacciosa e mai tiene in conto, facendosene in qualche modo carico, della disperazione di coloro che sono ritenuti gli "invasori". Guai a chiudere gli occhi di fronte ai fatti. E i fatti dicono che in Italia c'e' un clima di risorgente razzismo. Che va denunciato e combattuto. Prima di esserne travolti. * - Umberto De Giovannangeli: Quale immagine l'Italia sta dando di se' al mondo? - Amos Luzzatto: L'immagine di un Paese che non e' disponibile per una solidarieta' vera con le popolazioni bisognose; un Paese che sembra essere ossessionato da una minaccia esterna e che ha assunto come priorita' assoluta di preservare quel tanto di ordine garantito che credono di avere nei propri confini. * - Umberto De Giovannangeli: Solidarieta', accoglienza... C'e' ancora posto per questi valori nell'Italia della paura e della diffidenza? - Amos Luzzatto: Temo di no, perche' quando il disvalore dominante e' quello della paura, della diffidenza nei confronti del disperato che si immagina pronto a qualunque atto efferato, e' difficile riportare il discorso verso i valori della solidarieta' che, peraltro, non possono piu' essere tradotti in elemosina spontanea da parte delle anime belle, che sono sempre troppo poche, e deve invece diventare una politica organizzata. * - Umberto De Giovannangeli: Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha affermato che l'Italia non sara' mai una societa' multietnica. - Amos Luzzatto: Ma l'Italia e' gia' una societa' multietnica. E cosi' lo saranno sempre piu' tutte le societa' europee. Ed e' sulla multietnicita' che andra' ridefinita la stessa identita' nazionale. Berlusconi non puo' credersi cosi' onnipotente da poter fermare il corso della storia. 6. EDITORIALE. UN RINGRAZIAMENTO A DACIA MARAINI E A LEOLUCA ORLANDO Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti ringrazia di tutto cuore la grande scrittrice Dacia Maraini che con un suo acuto articolo apparso sul "Corriere della sera" ha nuovamente posto all'attenzione dell'opinione pubblica italiana il gravissimo scandalo della realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto nell'area archeologica e termale del Bulicame, con conseguenze devastanti per i beni ambientali e culturali, per la salute e i diritti dei cittadini. Il comitato ringrazia di tutto cuore anche l'on. Leoluca Orlando che con una approfondita interrogazione parlamentare ha nuovamente posto all'attenzione di ministri e parlamento lo stesso gravissimo scandalo. Realizzare un mega-aeroporto a Viterbo e' del tutto insensato e illegale. L'area termale del Bulicame va salvaguardata e valorizzata, non distrutta. La salute dei cittadini va difesa, non massacrata. L'Alto Lazio subisce gia' pesantissime servitu' inquinanti. Realizzare qui un mega-aeroporto sarebbe un crimine e una follia. Ricordiamo ancora una volta che la realizzazione di un mega-aeroporto in quell'area e' del tutto fuorilegge, poiche' l'opera non ha mai superato (e mai potrebbe superare) alcuna Valutazione d'impatto ambientale obbligatoria per legge; poiche' viola gli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica vigenti e i relativi vincoli di salvaguardia; poiche' devasterebbe un'area di enorme interesse archeologico; poiche' distruggerebbe la zona termale e le fondamentali prospettive di sviluppo al termalismo legate; poiche' provocherebbe un disastro ambientale e sanitario in un'area di grande pregio e a ridosso di popolosi quartieri cittadini. 7. RIFLESSIONE. L'AUTOGOAL DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA [Riportiamo il seguente comunicato dell'11 maggio 2009 dal titolo "L'autogoal del Presidente della Provincia" e il sottotitolo "Con una gaffe clamorosa il Presidente della Provincia di Viterbo conferma che il Ministro del Trasporti propone di sperperare centinaia di milioni di euro per un'opera di cui non si conosce neppure il progetto"] Il presidente della Provincia di Viterbo, alla notizia che il Ministro dei Trasporti intende proporre al Cipe (il Comitato interministeriale per la programmazione economica) di sperperare centinaia di milioni di euro di soldi pubblici per realizzare un mega-aeroporto a Viterbo, prorompe in questa bella espressione: "Adesso attendiamo di poter conoscere il progetto sullo scalo predisposto da 'Aeroporti di Roma', cosa che auspichiamo possa avvenire nei prossimi giorni". Proprio cosi': il presidente della Provincia di Viterbo rivela che le istituzioni neppure hanno mai visto uno straccio di progetto (che hanno affidato, santi numi, all'impresa "Aeroporti di Roma" che gia' gestisce Ciampino e Fiumicino, con i disastrosi risultati che tutti sanno). E cio' non ha impedito a certi pubblici amministratori insipienti ed irresponsabili di proporre di sperperare montagne di soldi pubblici "a scatola chiusa" per finanziare un'opera di cui non esiste neppure il progetto. Un mega-aeroporto peraltro irrealizzabile de facto ed illegale de jure. Che ricadrebbe in un'area (l'area termale del Bulicame, in cui si trovano preziosi beni archeologici, naturalistici, storico-culturali, terapeutici) in cui le leggi vigenti ed i relativi vincoli di salvaguardia proibiscono categoricamente di realizzarlo. Un mega-aeroporto che costituirebbe un disastro ambientale e sanitario. Un mega-aeroporto che provocherebbe un danno ingente a Viterbo e all'Alto Lazio e, lo diciamo en passant, darebbe l'avvio a una serie infinita di procedimenti giudiziari dei cittadini contro le istituzioni che all'opera dessero via libera in flagrante violazione di legge. * E cosa si dovrebbe pensare se il Cipe decidesse di finanziare un'opera di cui non esiste neppure il progetto? Un'opera che sappiamo essere nociva e distruttiva. Un'opera che sappiamo essere irrealizzabile e fuorilegge. Vi e' materia per un intervento delle competenti magistrature e per trarre sul banco degli imputati tutti i pubblici amministratori complici di un'operazione palesemente speculativa, devastatrice, immorale, insensata, illecita. 8. RIFLESSIONE. IL SINDACO BOMBASTICO Il sindaco di Viterbo ha perso l'ennesima buona occasione per starsene zitto. Pretendendo di replicare all'on. Leoluca Orlando - storica figura dell'impegno antimafia - che con dovizia di documentatissimi dettagli in un'approfondita interrogazione parlamentare ha smascherato lo scandaloso imbroglio e il colossale disastro del mega-aeroporto a Viterbo, il sindaco di Viterbo Giulio Marini, che e' anche parlamentare berlusconiano, ne ha commessa un'altra delle sue. * Infatti il sindaco si rivela una volta di piu' per quello che e': uno che da mesi e mesi rivendica la "bonta'" di un'opera nociva e distruttiva, insensata ed illegale come il mega-aeroporto che distruggerebbe l'area termale del Bulicame e avvelenerebbe salute e qualita' della vita dei viterbesi. Come si fa a sostenere che un disastro ambientale, sanitario ed economico e' una cosa buona? * Il sindaco di Viterbo e', a voler essere teneri, un insipiente ed un irresponsabile. E si potrebbe aggiungere di peggio. Infatti e' lo stesso Marini parlamentare cofirmatario della proposta di legge per equiparare i repubblichini al servizio dei nazisti con i partigiani. E' lo stesso Marini parlamentare cofirmatario della proposta di legge per perseguitare le associazioni ambientaliste che si oppongono allo scempio del territorio. E' lo stesso Marini sindaco dell'"ordinanza sicurezza" per perseguitare i poveri e i migranti. * Ci chiediamo perche' Marini non si decida a compiere quell'atto ragionevole di cui forse la citta' intera gli sarebbe grata: dimettersi da tutte le cariche pubbliche che in modo ad un tempo cosi' inadeguato e tracotante occupa. 9. REPETITA IUVANT. DACIA MARAINI: L'AEROPORTO TRA LE TERME [Riproponiamo l'articolo di Dacia Maraini apparso sul "Corriere della sera" del 5 maggio 2009 col titolo "L'aeroporto tra le terme"] C'e' qualcosa di dissennato nel mito del progresso tecnologico senza limiti? Lo dicono in molti. Il progresso tecnologico non guidato e non controllato porta all'inquinamento, al disastro ecologico, agli abusi contro il territorio, allo sperpero dei soldi pubblici, alle malattie. E ci sono sempre nuovi dati che lo confermano. Eppure chi insegue il pericoloso mito del progresso illimitato dice il contrario. Per costoro non puo' che portare ricchezza, benessere, lavoro e civilta'. Ma prendiamo un caso particolare: il progetto di un mega-aeroporto in una zona di grande valore archeologico e termale. La piccola e bellissima citta' di Viterbo con i suoi dintorni che mantengono vive le memorie della civilta' etrusca, e' stata scelta per la realizzazione di un gigantesco aeroporto del "mordi e fuggi" come lo definiscono i viterbesi. Li' in mezzo a un ricchissimo giardino archeologico, distruggendo resti preziosi, invadendo l'area termale chiamata Bulicame, si vorrebbero gettare tonnellate di cemento per un turismo diretto soprattutto verso Roma. Curioso questo fatto: mentre le linee aeree perdono clienti ed entrano in crisi, gli aeroporti aumentano. Non e' una contraddizione? Ora ogni piccola citta' pretende di avere il volo sotto casa per raggiungere le varie citta' del mondo. Naturalmente sono soldi che circolano, aziende che si arricchiscono, aerei che vengono comprati e venduti, biglietti che costano sempre meno. Ma qualcuno pensa alle conseguenze sul territorio, sul clima, sulla salute? Il "Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo", guidato da Antonella Litta, ha le idee chiare. Le sue battaglie vengono combattute soprattutto in rete, in collaborazione con il "Centro di ricerca per la pace" guidato da Peppe Sini. I due Comitati danno voce ai cittadini, ai medici, ai geologi, agli ambientalisti. Spediscono lettere alle istituzioni governative. Chiedono un freno all'irresponsabile foga di cementificare e adulterare il Paese. Spiegano con razionalita' le ragioni del no. Che non riguardano solo Viterbo ma tutto il nostro gia' troppo martoriato paese. Lo sviluppo tecnologico, ricordano, non puo' imporsi sulle leggi della natura che alla lunga si ribella provocando disastri: alluvioni, slavine, smottamenti, siccita', avvelenamento dell'acqua e dell'aria. Certo e' comodo volare da un aeroporto sotto casa nelle piu' belle citta' del mondo. Ma quanto ci costerebbe questa comodita'? Intanto riflettiamo sul fatto che il traffico aereo contribuisce in larga misura al surriscaldamento del clima. E proprio nel momento in cui l'Italia prende seri impegni per ridurre il surriscaldamento, ci mettiamo a progettare nuovi aeroporti? Certo la moltiplicazione dei voli puo' fare girare provvisoriamente il mercato, ma alla lunga risulta anche antieconomica perche' e' energivora. Mentre "l'umanita' ha bisogno di una economia della sobrieta' e della condivisione che consideri i limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse". Lo Stato si mostra generoso e avaro nello stesso tempo: con una mano da' soldi alle Compagnie aeree e con l'altra taglia i costi ambientali e sociali che vengono poi pagati dalle popolazioni piu' indifese e indigenti. Ha senso tutto questo? 10. REPETITA IUVANT. LEOLUCA ORLANDO: INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO [Riproponiamo l'interrogazione parlamentare presentata da Leoluca Orlando il 7 maggio 2009] Al Ministro dell'Ambiente, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e al Ministro dell'Economia Premesso che, - a Viterbo moltissimi cittadini, sostenuti da illustri scienziati, cattedratici, personalita' delle istituzioni e dell'impegno civile, si oppongono alla decisione di realizzare nell'area termale del Bulicame un mega-aeroporto delle dimensioni atte ad accogliere un volume di traffico di vari milioni di passeggeri all'anno; un'opera del tutto priva dei requisiti di legge e del tutto irrealizzabile alla luce della situazione reale dell'area e dei vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali in essa presenti. Infatti tale opera: I. non potrebbe mai superare un rigoroso espletamento della Valutazione d'impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica obbligatorie per legge; II. confligge con precise norme di tutela dei beni pubblici sia nazionali che europee; III. e' in contrasto con le norme ed i vincoli di salvaguardia in vigore nell'area considerata ai sensi della pianificazione territoriale ed urbanistica tanto regionale quanto comunale; IV. provocherebbe la devastazione di rilevanti beni archeologici, naturalistici, paesaggistici, storico-culturali, scientifici, terapeutici ed economici insistenti nell'area; V. provocherebbe un grave nocumento alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita della popolazione dei quartieri cittadini prossimi all'area; VI. confligge con attuali esigenze di sicurezza militari di rilevanza strategica nazionale; VII. porterebbe al collasso la rete infrastrutturale della mobilita' locale; VIII. costituirebbe uno sperpero immenso di pubblico denaro; IX. la procedura sin qui seguita per l'individuazione dell'area e' viziata da flagranti errori di merito e di metodo (tali per cui un ente locale ha gia' presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e qualificati centri studi di settore hanno ripetutamente denunciato l'inammissibilita' dell'opera); * - in una recente comunicazione agli Amministratori locali il Comitato dei cittadini che si oppongono all'opera ha elencato i seguenti effetti della realizzazione di un mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame a Viterbo: 1. Impatto locale sull'ambiente: devastazione dell'area termale del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico, economico, sociale e simbolico peculiare e insostituibile. 2. Impatto sanitario sulla popolazione viterbese: gravissimi danni alla salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita. 3. Impatto sanitario sulla popolazione dell'Alto Lazio: cumulandosi il mega-aeroporto con le altre gravosissime servitu' gia' presenti (in particolare il polo energetico Civitavecchia-Montalto) la sinergia dei fattori di inquinamento incrementera' danni, disagi e patologie. 4. Impatto sanitario globale: essendo il trasporto aereo fortemente inquinante, ogni suo aumento si traduce in danno certo alla salute. 5. Impatto sociale su Viterbo: il mega-aeroporto non solo costituira' una profonda aggressione alla salute e alla sicurezza delle persone, ma provochera' anche un grave degrado della qualita' della vita, una forte lesione a fondamentali diritti dei cittadini, un grave danno all'economia e alla societa', il collasso delle infrastrutture del trasporto locale (gia' gravemente insufficienti), la distruzione di beni ambientali, culturali, agricoli, terapeutici, ricettivi, produttivi, scientifici. 6. Impatto sociale sull'Alto Lazio: accumulo di servitu' ed effetto sinergico dei fattori di rischio e di depauperamento e degrado del territorio e della sua economia. 7. Impatto globale sull'ambiente: essendo il mega-aeroporto finalizzato all'incremento del trasporto aereo complessivo, esso contribuira' ad accrescere l'inquinamento e l'effetto serra responsabile dei mutamenti climatici che stanno mettendo in pericolo il futuro dell'umanita' e gli equilibri della biosfera. 8. Per realizzare un'opera di tali dimensioni verrebbero sperperate ingenti risorse pubbliche (che pertanto verrebbero altresi' sottratte ad opere e servizi realmente utili e fin indispensabili per la popolazione); * - in un recente esposto alla Soprintendenza per i beni archeologici per l'Etruria Meridionale e' stato evidenziato che dalla Planimetria redatta dal Comune di Viterbo recante i vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali presenti nell'area che sarebbe investita dall'opera, risulta che il mega-aeroporto sorgerebbe letteralmente sopra un'area di interesse archeologico con presenza di beni archeologici che la legge tutela; * - gia' lo scorso anno, in una lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008, il Comitato dei cittadini che si oppongono all'aeroporto segnalava, tra l'altro, che "la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti inaccettabili e disastrosi esiti: a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) del 18 marzo 2008; b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento fondamentale dell'identita' di Viterbo; c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino; d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua rilevanza; e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita; f) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita' tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia' precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale di Viterbo del 25 luglio 2008; g) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva, quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita' un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando la linea Viterbo-Capranica-Roma); h) aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative; i) infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino). A cio' si aggiunga che: l) l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3000 metri, ne' il suo orientamento"; peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud"; m) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008; n) l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica, Valutazione d'impatto sulla salute. Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma: o) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti"; p) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a ridosso di emergenze archeologiche, naturalistiche, scientifiche, culturali, agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione, cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice dal vizio dell'atto presupposto e fondativo; q) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito del programma "Report"). Infine: r) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva della Rai: "Report", 27 aprile 2008); s) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno 2008); t) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale, dagli statisti piu' avvertiti); u) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo (particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e democratico": - * per sapere: quali iniziative i Ministri interrogati intendano prendere per impedire che i rilevanti beni naturalistici, culturali, terapeutici ed economici dell'area termale del Bulicame siano devastati, e che la salute e la sicurezza dei cittadini di Viterbo siano aggredite da un'opera aeroportuale priva dei requisiti previsti dalla legge, opera la cui realizzazione costituirebbe un sperpero di pubblici denari, un danno per la comunita' locale ed una flagrante violazione delle norme e dei vincoli di salvaguardia vigenti. Roma, 7 maggio 2009 Leoluca Orlando 11. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 188 del 13 maggio 2009 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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