[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Voci e volti della nonviolenza. 326
- Subject: Voci e volti della nonviolenza. 326
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 24 Apr 2009 11:34:23 +0200
- Importance: Normal
============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 326 del 24 aprile 2009 In questo numero: 1. Xenia, Satura, Versuche 2. Luce Fabbri come educatrice 3. Per Marco Bemporad 4. In epigrafe a "Gli assassini e i loro complici" 5. In epigrafe a "La rimozione" 6. Osvaldo Caffianchi: Da Capitini, a quarant'anni dalla scomparsa 7. La domandina del facinoroso 8. Per il 4 novembre giorno di lutto 9. Poiche' le armi 10. Per la giornata del dialogo 11. Giobbe Santabarbara: Breve una lettera a Sperone Speretti 12. Benito D'Ippolito: Nell'anniversario della notte dei cristalli 13. Benito D'Ippolito: Lacrime per Miriam Makeba 14. Giobbe Santabarbara: I pacifisti parastatali 15. Severino Vardacampi: Le vittime al rogo 16. In cammino 17. Fidelio Forcanti: Istruzioni per sopprimere le zingarelle 18. Fidelio Forcanti: Istruzioni per sopprimere le donne usate e in esubero 19. Fidelio Forcanti: Istruzioni per sopprimere le Costituzioni 20. Fidelio Forcanti: Del futuro, se vi sara' 21. Luciano Bonfrate: La lavatrice 22. Il presidente latra sui cadaveri 1. EDITORIALE. XENIA, SATURA, VERSUCHE Riproponiamo di seguito alcuni interventi in versi apparsi sul notiziario nei mesi tra ottobre e dicembre 2008. Abbiamo rinunciato a riproporre qui i "Dieci sonetti a Vicenza" cui abbiamo dedicato l'intero fascicolo n. 242 del 13 ottobre 2008 di "Voci e volti della nonviolenza" (in cui riproponemmo anche i testi di un vecchio quaderno di un corso di educazione alla pace) ed analogamente abbiamo rinunciato a riproporre i testi ripresi ne "La domenica della nonviolenza" n. 191 del 23 novembre 2008 in cui riportavamo alcuni interventi della campagna per il referendum brasiliano contro le armi del 2005 (idem per il testo "Mi hanno ammazzato e non potro' votare" che riproponemmo in "Voci e volti della nonviolenza" n. 267 del 28 novembre 2008, fascicolo anch'esso tutto dedicato all'impegno contro la produzione e circolazione delle armi). Abbiamo incluso invece alcuni frammenti in versi pubblicati in exergo ad interventi in prosa; ed abbiamo incluso altresi' alcuni brevissimi editoriali in prosa che possono esser letti anche come versi. I testi a firma di Fidelio Forcanti avevano come titolo comune Galgenlieder. 2. LUCE FABBRI COME EDUCATRICE Illuminava tutto quella luce e quella luce era Luce Fabbri dell'anarchia memoria, storia, volto e della nonviolenza. Contrasto' sempre il male e sempre volle giustizia e liberta'. Insegno' sempre la scienza e la coscienza, e degli oppressi sempre fu voce, e braccio, e intelligenza. Illuminava tutto quella luce e quella luce era Luce Fabbri. 3. PER MARCO BEMPORAD Un messaggero giunge al contrafforte: Compagni, reco adesso due notizie. E' triste l'una, e' quella della morte di Marco Bemporad che alle ingiustizie sempre si oppose, e tra i forti il piu' forte combatter volle tutte le nequizie e tutte raddrizzar le cose storte e contrastare tutte le malizie. L'altra notizia che vi reco ancora e' lieta questa, e fatevi coraggio: che Marco fino all'ultima sua ora e' stato un uomo buono, e il suo viaggio servi' l'umanita', e ognor l'onora. Gli renda ogni persona buona omaggio. 4. IN EPIGRAFE A "GLI ASSASSINI E I LORO COMPLICI" "Non possono piu' chiedere pieta' gli assassinati e muto e' d'essi il coro. Furenti la pretendono invece gli assassini mentre continuano ghignanti l'opra loro. Chi gli assassini serve le lor vittime ancide e nulla giova poi tardivo ploro" (Persio Malestri) 5. IN EPIGRAFE A "LA RIMOZIONE" "- Geronte: Solo restasti? - Tetragono: Con il vero solo. E con le vittime di tanta strage. - Geronte: Non solo dunque..." (Eufemio Cecidi, Torneamento di vanitati) 6. OSVALDO CAFFIANCHI: DA CAPITINI, A QUARANT'ANNI DALLA SCOMPARSA Da Capitini ho imparato questo: che adesso e' l'ora che devi resistere, non aspettare che comincino altri sii tu a dare inizio a cio' che e' giusto. Da Capitini ho imparato questo: che vince chi non cessa di persistere nel vero, il giusto, il buono e non dimentica che la misericordia salva il mondo. Da Capitini ho imparato questo: che tutto e' da salvare e che mai nulla di cio' che e' buono e' inutile o va perso il bene resta bene eternamente. Da Capitini ho imparato questo: che quel che conta e' mettersi in cammino e la buona battaglia ovunque attende te, proprio te; non perdere altro tempo. Da Capitini ho imparato questo: le molte vie, le molte lingue, i molti diversi volti ad una stessa cosa convocan tutti: al dono della pace. 7. LA DOMANDINA DEL FACINOROSO Gentile, egregio, illustre signor il Presidente, a presentar domanda vengo con la presente a un posto anche part-time come facinoroso. Del santo manganello, del tosto sfollagente so l'uso, e meno pugni come se fosse niente: mi assuma, gesummio, che sono bisognoso. Se penso a certa gente che lei ministri ha fatto (e c'e' chi si e' creduto che fosse uscito matto) mi dico: che mi manca? anch'io sono un razzista mi dia quest'occasione che sara' soddisfatto chissa' che poi un domani se bene m'arrabatto mi trova un portierato, o mi fa giornalista. 8. PER IL 4 NOVEMBRE GIORNO DI LUTTO Fini' quell'inutile strage giurarono i superstiti: mai piu'. Altre ne vennero poi ed oggi ancora. Non vi sara' salvezza per l'umanita' se non si aboliscono le armi se non si aboliscono gli eserciti se non si ripudia per sempre la guerra. 9. POICHE' LE ARMI Poiche' le armi servono a uccidere tu a tutte le armi opponiti sempre. Poiche' gli eserciti servono a uccidere tu a tutti gli eserciti opponiti sempre. A tutte le guerre, a tutte le stragi tu opponiti sempre. Opponiti sempre. 10. PER LA GIORNATA DEL DIALOGO Da questo si potrebbe cominciare: cessar le guerre, smettere di uccidere. 11. GIOBBE SANTABARBARA: BREVE UNA LETTERA A SPERONE SPERETTI Sperone Speretti sostiene che quando la guerra la fanno gli amici suoi sia il male minore (e quindi quasi un bene). Lo racconti agli afgani assassinati. Sperone Speretti evidentemente ritiene che quando la Costituzione la violano gli amici suoi non sia piu' reato, ma trascurabile quisquilia. Lo stesso pensano tutti i golpisti. Sperone Speretti si stupisce infine e come lui quanti prostituitisi alla guerra e all'illegalita' che le elezioni poi le vinca Berlusconi. Sperone Speretti una volta mi sembrava un ingenuo nei suoi stessi errori amabile ora non piu': che fa la differenza il sangue sparso, il sostegno agli uccisori. Quanto vorrei che presto rinsavisse quanto vorrei che infine si pentisse quanto vorrei che potessero tornare in vita della guerra le vittime. 12. BENITO D'IPPOLITO: NELL'ANNIVERSARIO DELLA NOTTE DEI CRISTALLI [Riproponiamo questo vecchio testo del nostro buon amico Benito D'Ippolito] Nella notte tra il nove ed il dieci novembre dell'anno millenovecentotrentotto, nella Germania che fu di Goethe e di Heine, di Hegel e di Beethoven caduta in pugno alla ciurma hitleriana fu scatenata la strage che reca questo nome orribile di notte dei cristalli. E tu che leggi queste spente righe fermati a considerare e accendi una lampada ancora a fare luce, a far memoria delle vittime, a tener sveglia l'umanita' sempre. 13. BENITO D'IPPOLITO: LACRIME PER MIRIAM MAKEBA Stava sul palco come su una barricata la nostra sorella Miriam Makeba con la sua voce combatteva il fascismo. Contro il fascismo aveva combattuto in Sud Africa, aveva combattuto in America, aveva combattuto ovunque nel mondo il fascismo assassino. La nostra compagna Miriam Makeba con la sua voce che resuscitava i morti. Venne infine qui tra noi dove il fascismo col nome di camorra col nome di governo perseguita e assassina. La nostra sorella Miriam Makeba la nostra compagna Miriam Makeba. Contro i poteri criminali tutti lottava Miriam Makeba per l'umanita' che e' una soltanto lottava Miriam Makeba. Stava sul palco come su una barricata la nostra sorella Miriam Makeba con la sua voce combatteva il fascismo. E la sua lotta tu portala avanti. 14. GIOBBE SANTABARBARA: I PACIFISTI PARASTATALI I pacifisti parastatali quando lo stato ha in corso una guerra stanno buonini, garbati, curiali ne' fan pipi' ne' sputan per terra. I pacifisti parastatali mentre lo stato massacra la gente son servizievoli e fin serviziali non si scompongono manco per niente. I pacifisti parastatali basta a tenerli tranquilli ed inerti qualche soldino e due cerimoniali modico e' il prezzo con cui li perverti. I pacifisti parastatali sono una gioia, sono un giulebbe: ciechi alle gesta ferine e ferali quale governo non li apprezzerebbe? 15. SEVERINO VARDACAMPI: LE VITTIME AL ROGO Dei morti del rogo non dire parole che oltraggio suonino o beffa. Vittime sono dell'oppressione di classe. Mai cosi' forte, mai cosi' violenta mai cosi' totalitaria, mai cosi' introiettata da tutti coloro che non sono tra i reietti e tra i reietti anche. La lotta di classe dei ricchi contro i poveri, dei rapinatori contro i rapinati, degli sfruttatori contro gli sfruttati, degli avidi contro gli affamati, non si e' mai interrotta. Che riprenda anche la lotta delle oppresse e degli oppressi. 16. IN CAMMINO In cammino e' la nonviolenza. Speriamo che arrivi in tempo. 17. FIDELIO FORCANTI: ISTRUZIONI PER SOPPRIMERE LE ZINGARELLE Si prenda uno specchio, uno specchio lucente. Dal sacchetto di sabbia che avete alla finestra versate in un cucchiaio pochi grani. Dieci bottiglie d'acqua minerale basilico, cipolla e un ombrellone. Aggiungete una folla di bagnanti, un giorno di festa, afa quanto basta. Dite a tutti di guardare per un po' da un'altra parte, il tempo di prendere le impronte digitali, di scrivere sul telefonino gli auguri alla morosa, di stringere bene il cappio al collo. Di diventare ministri. Di varare le leggi speciali in difesa della razza. Di riaffermare, giurabacco, la virilita' ariana. E' cosi' facile, e' cosi' igienico. 18. FIDELIO FORCANTI: ISTRUZIONI PER SOPPRIMERE LE DONNE USATE E IN ESUBERO Avete una donna in esubero? Una schiava che si ribella, una soffocante parlatrice? Una squinzia, una di quelle, una povera e goffa femmina, e non sapete come sbarazzarvene, il servizio a richiesta dei rifiuti ingombranti non risponde al telefono? Fate da soli quello che lo stato e' troppo torpido per fare presto e bene. Comprate una mazza da baseball, un ferro da golf, un completo da tennis. Oppure trovate nel cassetto in cucina la lama affilata, il fucile da caccia, la dentiera da lupo. O nel garage il crick con le tacche sul calcio il trapano con la fiocina, l'accetta a uranio impoverito. Ma per fare prima bastano i pugni. Il segreto e' colpire con decisione e' la decisione che uccide, il resto segue. Possibilmente disponete prima un telo di plastica sul pavimento: quanto tempo si risparmia e quanto invece e' noioso dover ripulire dal sangue il parquet immacolato o i mattoni gia' rotti e porosi. Abbiate l'avvertenza di scegliere un cassonetto che non sia stracolmo. Poi fatevi una birra con gli amici e candidatevi pure al parlamento. 19. FIDELIO FORCANTI: ISTRUZIONI PER SOPPRIMERE LE COSTITUZIONI Basta cosi' poco che quasi ci si vergogna a spiegarlo. In questo antico regno di Nusmundia con il sostegno di poteri innominabili e incappucciati presto diventate imprenditore edile, poi create una rete di televisioni. Fondate un partito. Vincete piu' e piu' volte le elezioni, dichiarate che unica legge e' quella del piu' forte. Aprite la stagione di caccia al marocchino, rivendicate il diritto di saccheggio ai vincitori, chiudete nel fondo della caverna platonica tutti i volontari alla leva degli schiavi. Mettetevi d'accordo con tutti coloro che sono disposti a sedere alla mensa dove dolce si mesce il sangue umano. Per gli altri i campi e le forche, le ronde, la lama e il manganello e i bombardieri se proprio ci vuole. Ricordatevi il motto immortale delle signore che incontro' Macbeth. 20. FIDELIO FORCANTI: DEL FUTURO, SE VI SARA' Altre ed altri verranno, migliori di noi, dei nostri sordidi segreti rideranno. Non ruberanno il pane all'affamato non calcheranno il piede sopra i volti. Sapranno dire le parole vere sapranno dire le parole buone. Ci guarderanno come statue di sale forse di noi avranno compassione. 21. LUCIANO BONFRATE: LA LAVATRICE Eravamo cosi' poveri che guardavamo la televisione nelle lavatrici dietro la vetrina della lavanderia. Le matte risate ricordo ricordo lo sguardo sgomento dei passanti che ci condannavano: Sono poveri, si sa, sono stupidi. Poi al bar dello sport una sera guardando la televisione mi accorsi che anch'essa altro non era che una lavatrice in cui i panni degli assassinati del sangue venivano lavati e quelli che li avevano indossati dimenticati erano per sempre. 22. IL PRESIDENTE LATRA SUI CADAVERI Proclama il presidente che il paese e' unito nel sostegno ai militari che nella guerra afgana a tante imprese d'arme e di gloria s'appalesan pari. Ahilui che le sonanti, alate, accese parole di discorsi si' preclari e della propaganda il lustro arnese non bastano a nascondere gli amari frutti del crimine: le genti uccise, le stragi infami, il mare di dolore l'umanita' straziata e resa niente e sul deserto altro deserto e intrise di sangue spoglie ovunque, e ovunque orrore. E sulle spoglie latra il presidente. ============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 326 del 24 aprile 2009 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
- Prev by Date: Minime. 800
- Next by Date: Minime. 801
- Previous by thread: Minime. 800
- Next by thread: Minime. 801
- Indice: