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Coi piedi per terra. 172
- Subject: Coi piedi per terra. 172
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 3 Apr 2009 08:49:43 +0200
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 172 del 3 aprile 2009 In questo numero: 1. Antonella Litta: Le stanze del Palazzo e la citta' dei cittadini 2. Peppe Sini: Dulcamara con le ali 3. Una lettera al Prefetto di Viterbo 4. Il professor Gianni Mattioli solidale con il comitato che si oppone al mega-aeroporto 5. Una intervista ad Antonella Litta 6. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. EDTORIALE. ANTONELLA LITTA: LE STANZE DEL PALAZZO E LA CITTA' DEI CITTADINI Dalla parata di amministratori comunali e provinciali di Viterbo svoltasi a Palazzo dei priori il 2 aprile, nonostante i disperati e grotteschi tentativi di mistificazione ed i voli retorici per nascondere la realta' dei fatti, e' emerso ancora una volta che il mega-aeroporto e' irrealizzabile. E' irrealizzabile perche' provocherebbe immensi danni ambientali e sanitari. E' irrealizzabile perche' vi si oppongono precise ed insormontabili norme di legge e vincoli di salvaguardia. E' irrealizzabile perche' richiederebbe un enorme sperpero di soldi pubblici che non possono essere gettati in una intrapresa cosi' evidentemente illecita e insensata. * Quella che doveva essere nelle intenzioni degli organizzatori una passerella propagandistica ha inoltre manifestato come il cosiddetto "granitico consenso" dei pubblici amministratori locali si stia sgretolando: non solo il consigliere unico rappresentante presente della sinistra ha votato contro, ma anche due consiglieri del Pd hanno negato il loro consenso nonostante il tuonare del loro capogruppo. * Se poi dalle stanze e dai maneggi del Palazzo si passa alla citta' dei cittadini, e' ormai assolutamente evidente che la popolazione viterbese nella sua parte informata e cosciente e' del tutto contraria alla realizzazione di un mega-aeroporto che devasterebbe un bene preziosissimo ed insostituibile come l'area termale del Bulicame (con le sue ricchezze archeologiche, naturalistiche, terapeutiche, culturali, agricole); un mega-aeroporto che aggredirebbe la salute, la sicurezza e la qualita' della vita di tantissimi cittadini. * L'iniziativa propagandistica odierna, conclusasi senza una deliberazione di effettiva rilevanza amministrativa ma solo di vuota ciancia, si e' risolta in un boomerang per la lobby politico-affaristica del mega-aeroporto, che ha dovuto ancora una volta gettare la maschera e rivelare la propria insipienza, la propria tracotanza, la propria irresponsabilita'. * Il movimento che si oppone al mega-aeroporto in difesa dell'ambiente e della salute dei cittadini esce rafforzato da questa ennesima vicenda. 2. EDITORIALE. PEPPE SINI: DULCAMARA CON LE ALI La cosiddetta "seduta congiunta" del consiglio comunale e del consiglio provinciale di Viterbo tenutasi il 2 aprile (si fosse tenuta il primo aprile, tutti avrebbero capito subito che si trattava di una piramidale truffa e di una sesquipedale beffa) e' stata una pagliacciata propagandistica nella tradizione della commedia dell'arte e di quei ciarlatani che spacciano miracolosi elisir che si rivelano poi solenni imbrogli e rivoltanti veleni. * Scopo della seduta ripetere una volta ancora che il ceto politico-affaristico, col sostegno di insipienti e corrotti, vuol realizzare a Viterbo un nocivo e distruttivo, illegale e folle mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame, a ridosso di popolosi quartieri della citta'. * Un mega-aeroporto che devasterebbe irreversibilmente gli insostituibili beni archeologici, naturalistici, terapeutici, economici, scientifici presenti nell'area del Bulicame. Un mega-aeroporto che metterebbe in grave pericolo la sicurezza, la salute, la qualita' della vita di migliaia di cittadini. Un mega-aeroporto illegale che viola norme di legge italiane ed europee e vincoli di salvaguardia nazionali,regionali e comunali. Un mega-aeroporto monumento allo sperpero, al saccheggio e alla ruberia del pubblico denaro. Un mega-aeroporto a vantaggio di una ristretta lobby di speculatori e di imbroglioni, e a danno dell'intera popolazione di Viterbo e dell'Alto Lazio. * Ormai tutti i viterbesi sanno che il mega-aeroporto e' una scandalosa operazione affaristica che devasta il territorio e danneggia la salute e i diritti della popolazione. Ma i cialtroni fautori del mega-aeroporto insistono nel loro illecito e insensato disegno, accecati dalla loro stessa stoltezza e protervia. E forse, accecati come sono, non immaginano quanto presto saranno chiamati a rispondere dinanzi alle competenti magistrature del loro malgoverno, della loro irresponsablita', delle loro flagranti violazioni dell'etica e della legge. * Il mega-aeroporto a Viterbo non si fara': lo impedisce la legge e la ragione. I politicanti insipienti e corrotti e gli affaristi che li manovrano non potranno continuare ancora a lungo a cercar di ingannare i cittadini, aggredire i beni comuni, violare la morale e il diritto. 3. DOCUMENTI. UNA LETTERA AL PREFETTO DI VITERBO Al Prefetto di Viterbo Oggetto: richiesta di intervento Signor Prefetto, la documentazione recentemente prodotta dall'Amministrazione Comunale di Viterbo e diffusa ai consiglieri comunali in relazione alla proposta di una variante - ma meglio sarebbe dire stravolgimento - del Piano regolatore generale della citta', al fine di realizzare nell'area termale del Bulicame un nocivo e distruttivo mega-aeroporto, dimostra senza piu' alcuna possibilita' di equivoci come l'opera de quo sia del tutto in contrasto con la vigente normativa, con i vigenti strumenti urbanistici e di pianificazione territoriale comunali e regionali, e con i relativi vincoli di salvaguardia. * Una planimetria definitivamente rivelatrice dell'illiceita' del mega-aeroporto E' sufficiente la visione della Tavola 2 recante la "Planimetria con vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali" presenti nell'area, per percepire come l'opera confligga con fondamentali beni archeologici, naturalistici, storico-culturali, e come la sua eventuale realizzazione sia palesemente contra legem. E del resto l'Amministrazione Comunale di Viterbo ne e' da tempo ben consapevole, come dimostra ad esempio il verbale del dibattito accluso alla delibera del Consiglio Comunale di Viterbo n. 92 del 25 luglio 2008. Peraltro, come avemmo occasione di segnalarLe in occasione di un nostro precedente incontro, e' del tutto evidente che la realizzazione del mega-aeroporto costituirebbe un vulnus irreversibile e catastrofico per l'area termale del Bulicame, e un fattore di inquinamento gravemente patogeno per la popolazione locale. * Una lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008 Ricordera' anche che in una nostra lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008, che pure le trasmettemmo per opportuna conoscenza, segnalavamo che (citiamo testualmente): "La realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti inaccettabili e disastrosi esiti: a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) del 18 marzo 2008; b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento fondamentale dell'identita' di Viterbo; c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino; d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua rilevanza; e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita; f) grave danno economico per la citta' con deprezzamento di attivita', esercizi ed immobili; g) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita' tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia' precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale di Viterbo del 25 luglio 2008; h) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva, quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita' un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando la linea Viterbo-Capranica-Roma); i) aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative e da fenomeni di inquinamento ed aggressione criminale alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita dei cittadini; l) concreto pericolo che l'opera veicoli interessi ed affari non trasparenti, conflitti di interessi in figure investite di ruoli e funzioni istituzionali, operazioni economiche illecite e penetrazione dei poteri criminali, come segnalato da autorevoli figure istituzionali; m) infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino). A cio' si aggiunga che: n) l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che ""devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3000 m, ne' il suo orientamento"; peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud"; o) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008; p) l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica, Valutazione d'impatto sulla salute. Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma: q) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti"; r) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a ridosso di emergenze archeologiche, naturalistiche, scientifiche, culturali, agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione, cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice dal vizio dell'atto presupposto e fondativo; s) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito del programma "Report"). Infine: t) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva della Rai ("Report", 27 aprile 2008); u) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno 2008); v) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale, dagli statisti piu' avvertiti); z) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo (particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e democratico". Cosi' scrivevamo al Presidente della Repubblica il 4 agosto 2008. * Una richiesta urgente Con la presente siamo quindi a richiedere un Suo urgente intervento, per quanto di competenza, al fine di impedire una flagrante violazione di legge e una palese devastazione di peculiari ed insostituibili beni pubblici insistenti nell'area, cosi' come un grave danno per la salute, la sicurezza e la qualita' della vita dei cittadini, cosi' come un colossale sperpero di fondi pubblici per un'opera di effettuale nocumento al territorio e alla popolazione. Voglia gradire distinti saluti, per il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, la portavoce: dottoressa Antonella Litta Viterbo, primo aprile 2009 4. SOLIDARIETA'. IL PROFESSOR GIANNI MATTIOLI SOLIDALE CON IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO Il professor Gianni Mattioli, una delle figure piu' autorevoli dell'ambientalismo scientifico in Italia, ha espresso piena solidarieta' al comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. * La solidarieta' del professor Mattioli si aggiunge a quella di altri autorevoli scienziati e cattedratici, come ad esempio Angelo Baracca, Virginio Bettini, Luigi Cancrini, Marcello Cini, Paul Connett, Giorgio Cortellessa, Luca Mercalli, Stefano Montanari, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni Tamino, Federico Valerio. * Il comitato ringrazia il professor Mattioli per il suo prestigioso sostegno, e con piu' forza prosegue nell'impegno per difendere il territorio e la comunita' viterbese dall'aggressione illegale e insensata costituita dal mega-aeroporto; consapevole che le innumerevoli solidarieta' ricevute da tantissime autorevoli figure a livello nazionale ed internazionale (come ad esempio anche la vicepresidente del Parlamento europeo Luisa Morgantini, l'illustre magistrato Ferdinando Imposimato, una figura di enorme autorevolezza morale come padre Alex Zanotelli, il grande cantautore Francesco Guccini, e molte altre personalita' ancora) cosi' come da innumerevoli cittadini viterbesi, confermano la giustezza e la necessita' della lotta che sta conducendo in difesa della legalita' e della qualita' della vita, dell'ambiente e della salute della popolazione. * Gianni Mattioli, docente universitario di fisica, tra i promotori del movimento antinucleare e dell'ambientalismo scientifico in Italia, gia' parlamentare, sottosegretario e ministro. Tiene l'insegnamento di Complementi di Fisica matematica per il corso di laurea in Matematica e gli insegnamenti di Fisica (laurea triennale) e di Complementi di Fisica (lauree specialistiche) per il corso di laurea in Scienze naturali presso la facolta' di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Universita' di Roma "La Sapienza". Ha effettuato ricerca in fisica delle particelle elementari, meccanica quantistica, moti quasi-periodici nel formalismo hamiltoniano. Si e' occupato inoltre di energia e dell'impatto ambientale delle fonti energetiche, in particolare per quanto attiene alle radiazioni ionizzanti e ai modelli di diffusione in aria di sostanze inquinanti. Piu' recentemente, si e' dedicato all'approfondimento delle tematiche dell'effetto serra e della sostenibilita'. Ha pubblicato articoli su riviste scientifiche internazionali ed e' coautore di alcuni libri sulle questioni energetiche e sui problemi della sostenibilita'. Sui problemi energetici e' stato ascoltato come esperto in sedi istituzionali nazionali ed europee. E' membro della giunta del Centro di ricerca de "La Sapienza" per le scienze applicate per la protezione dell'Ambiente e dei Beni Culturali. E' membro della Presidenza del Comitato scientifico del Decennio per l'Educazione allo Sviluppo Sostenibile dell'Unesco e del Comitato scientifico di Legambiente. 5. ANTICIPAZIONI. UNA INTERVISTA AD ANTONELLA LITTA [Riportiamo come anticipazione il testo integrale dell'intervista ad Antonella Litta realizzata dalla rivista locale "Gens" il 31 marzo 2009 e che apparira' nel prossimo fascicolo del periodico] Una intervista ad Antonella Litta, portavoce del "Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti" * Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia). Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. Le abbiamo rivolto alcune domande. * - "Gens": Che cosa e' il "Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti" e quali obiettivi intende perseguire? - Antonella Litta: Il comitato e' l'espressione piu' attiva di un grandissimo numero di cittadini che a Viterbo, in provincia e in Italia, da ormai quasi due anni si oppongono alla realizzazione del mega-aeroporto per voli low-cost a Viterbo e si impegnano per far conoscere le ragioni a sostegno di una immediata riduzione del trasporto aereo; infatti questo e' un mezzo di trasporto fortemente inquinante e dannoso per la salute e l'ambiente, che contribuisce in ingente misura all'effetto serra, la piu' drammatica emergenza ambientale planetaria attuale. Per noi l'opposizione alla realizzazione del mega-aeroporto significa anche la difesa del diritto delle generazioni future a vivere una vita sana, in un ambiente sano e in un mondo sempre piu' giusto e solidale, rispettoso dei diritti di tutti gli esseri umani e anche di quelli della natura. Hanno aderito e sostengono il nostro comitato rilevantissime figure istituzionali, personalita' illustri del mondo accademico, della cultura, dell'impegno sociale: ad esempio scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Luigi Cancrini, Marcello Cini, Paul Connett, Giorgio Cortellessa, Gianni Mattioli, Luca Mercalli, Stefano Montanari, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni Tamino, Federico Valerio, il prestigioso magistrato Ferdinando Imposimato, la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, padre Alessandro Zanotelli, cattedratici universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Nella Ginatempo, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Lorenzo Porta, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Antonella Sapio, Giovanni Scotto, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi, la scrittrice Dacia Maraini, il cantautore Francesco Guccini ed innumerevoli altri. * - "Gens": Perche' siete contrari alla realizzazione dell'aeroporto a Viterbo? La vostra e' una convinzione ideologica o e' suffragata da dati provenienti da ricerche documentate? - Antonella Litta: Nessuna convinzione ideologica ma solo buon senso, amore per la bellezza del nostro territorio e conoscenza, studio e documentazione scientifica delle problematiche di cui ci occupiamo con rigore, liberta' e indipendenza di giudizio. Viterbo e' una citta' ricca di arte, storia, cultura e tradizioni, con un patrimonio naturalistico, paesaggistico e terapeutico-termale unico per le sue caratteristiche e che, se giustamente valorizzato, sarebbe la risposta logica e naturale ai problemi dell'occupazione. Siamo molto preoccupati perche' la realizzazione del mega-aeroporto e' prevista a ridosso del centro abitato di Viterbo e questo determinerebbe un gravissimo inquinamento dell'aria, un inquinamento acustico pesantissimo, generato dalle fasi di decollo ed atterraggio degli aerei. Inoltre l'opera implicherebbe la cementificazione di aree ricche di pregio e valore storico, archeologico, termale e scientifico; in particolare di aeree come quella del Bulicame e dell'orto botanico. L'altro aspetto che ci preoccupa ancora di piu', ed e' anche il motivo del mio impegno nel comitato in quanto medico, e' il danno alla salute, soprattutto a quella dei bambini, che il traffico aereo determina. I motori degli aerei infatti sono alimentati con il cherosene, un combustibile fossile, e soprattutto nelle fasi di atterraggio e decollo rilasciano il quantitativo maggiore di gas nocivi, polveri sottili ed ultrasottili e generano livelli di rumorosita' tali da alterare notevolmente la qualita' della vita e la salute di coloro che vivono e lavorano in prossimita' di uno scalo aereo. Ormai innumerevoli studi scientifici dimostrano che queste forme di inquinamento producono gravi malattie: respiratorie, cardiovascolari, cronico-degenerative, tumorali. Questa consapevolezza e certezza mi ha spinto a scrivere, insieme ai colleghi Mauro Mocci e Gianni Ghirga, anch'essi come me soci dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia), un appello a tutti i medici dell'Alto Lazio per denunciare questa minaccia per la salute e l'ambiente ed offrire numerosi riferimenti scientifici utili per l'informazione e la sensibilizzazione sia del personale sanitario, che dei pubblici amministratori e dei cittadini. * - "Gens": Di fronte ai ventilati benefici di un possibile sviluppo dell'economia viterbese, come l'aumento dell'occupazione e la realizzazione di importanti infrastrutture necessarie per localizzare l'aeroporto civile a Viterbo, come vi ponete? Con quali argomenti intendete confutare la posizione favorevole all'aeroporto assunta dalla gran parte delle forze politiche viterbesi? - Antonella Litta: Ogni volta che si vuole imporre e realizzare un'opera devastante ed inutile si racconta la solita e logora menzogna che la grande opera, il grande appalto, porteranno sviluppo ed occupazione, e, in questo caso, che sara' il mega-aeroporto a risolvere tutti i problemi di Viterbo e della sua provincia. Su questa ennesima e specifica menzogna si sono costruiti pezzi di carriere politiche e alleanze trasversali politico-affaristiche. E' con questa menzogna che si continua a ingannare e ricattare senza alcuna decenza i giovani e i disoccupati. La verita' e' che opere inutili e dannose finiscono inevitabilmente con il devastare i territori, le loro risorse naturali e le loro autentiche vocazioni produttive, soffocando tutte quelle attivita' lavorative ed economiche gia' presenti che invece si sarebbe dovuto e potuto aiutare a crescere. I politici fautori del mega-aeroporto probabilmente non si sono mai chiesti quanti posti di lavoro andrebbero perduti per sempre in settori strategici per il nostro territorio come il termalismo, l'agricoltura biologica, la ricerca universitaria, il turismo di qualita', se Viterbo venisse trasformata in una delle tante citta' scalo, devastata, inquinata, cementificata. * - "Gens": Oltre ad affermare le vostre convinzioni, come pensate di poter convincere la cittadinanza della bonta' delle vostre tesi? Quali iniziative intendete promuovere? Quali collaborazioni? - Antonella Litta: Innumerevoli sono state le iniziative d'informazione e formazione rivolte ai cittadini promosse dal nostro comitato fin dalla sua costituzione. Abbiamo realizzato il sito www.coipiediperterra.org, organizzato numerosi convegni scientifici, promosso passeggiate al Bulicame guidate dal professor Paolo Giannini e dal professor Antonello Ricci, per far conoscere da vicino la bellezza e la ricchezza di cio' che verrebbe distrutto se il mega-aeroporto fosse realizzato. Sempre con questo intento, il 18 luglio dello scorso anno, si e' tenuto per la prima volta nella storia di Viterbo un concerto notturno proprio nell'area del Bulicame. Stiamo inoltre lavorando alla costituzione di una rete dei comitati che in Italia e all'estero sono impegnati nell'opposizione alla costruzione e all'ampliamento degli aeroporti. Abbiamo stretto un forte rapporto di solidarieta' con le persone impegnate nei comitati di Ciampino, e proprio la conoscenza diretta dei danni che queste persone hanno subito e subiscono a causa della presenza dello scalo aeroportuale ci ha spinto e ci rafforza nella nostra opposizione al mega-aeroporto a Viterbo. Abbiamo in programma molte iniziative tra cui mostre fotografiche e ulteriori giornate di studio e approfondimento. Voglio anche segnalare che l'Associazione italiana medici per l'ambiente, anche su proposta del nostro comitato, ha costituito uno gruppo nazionale di studio sul tema "Il trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". * - "Gens": La prospettiva di realizzare l'aeroporto a Viterbo ha messo in moto notevoli interessi economici interessati sia alla costruzione sia alla gestione dello scalo. Non credete che sia difficile poter fermare questi "poteri forti" che offrono commesse e posti di lavoro? - Antonella Litta: Sappiamo bene che intorno alle prospettive di grandi appalti si muovono sempre grandi interessi ed appetiti che pero', in questo caso, non saranno soddisfatti perche' il mega-aeroporto a Viterbo non si fara'. Infatti al momento e dopo quasi due anni da una decisione ministeriale superficiale e viziata da gravi errori di fatto e procedurali, non esiste ancora alcun progetto del futuro scalo aeroportuale e di conseguenza non e' stata ancora realizzata alcuna valutazione di impatto ambientale (Via), alcuna valutazione ambientale strategica (Vas) e alcuna valutazione dell'impatto sanitario (Vis), valutazioni obbligatorie per legge per la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. Quest'opera quindi e' palesemente fuorilegge e per realizzarla si dovrebbe violare su gran parte del territorio comunale quanto disposto dal Piano territoriale paesaggistico regionale e i relativi vincoli di salvaguardia a tutela di ambiente e legalita'. Andare quindi a proporre una variante al Piano regolatore generale, come si appresta a fare la giunta del Comune di Viterbo, e' un'ulteriore conferma che stanti gli attuali strumenti urbanistici, stanti gli attuali vincoli di salvaguardia, stanti le attuali normative italiane e comunitarie, il mega-aeroporto non puo' essere realizzato. Sono le leggi che gia' hanno decretato l'impossibilita' del mega-aeroporto a Viterbo. Noi semplicemente chiediamo e continueremo a chiedere il rispetto di queste leggi e della legalita' in ogni suo aspetto. * - "Gens": Ci puo' spiegare perche' a Ciampino hanno rinunciato all'aeroporto mentre a Viterbo sarebbero disposti ad ospitarlo? - Antonella Litta: In un incontro organizzato dal nostro comitato nella scorsa primavera a Viterbo, i cittadini di Ciampino ci hanno raccontato come Ciampino e le vicine belle cittadine dei castelli romani non abbiano avuto alcun vantaggio dalla presenza di un aeroporto che nel corso degli anni e' diventato uno scalo per le compagnie aeree low-cost. Nessun vantaggio dal punto di vista della crescita economica e del turismo, ma solo ingenti danni alla salute e all'ambiente. Le persone che vivono a Ciampino e in tantissime altre citta', in Italia e nel mondo, che sono sedi di scali aeroportuali, sperimentano purtroppo sulla loro pelle gli effetti dell'inquinamento prodotto dal traffico aereo: incremento delle malattie respiratorie, cardiovascolari, tumorali, disturbi della qualita' della vita e disturbi della capacita' di apprendimento nei bambini. Noi semplicemente non vogliamo che Viterbo sia "ciampinizzata" ma che si riducano immediatamente i voli su Ciampino e si restituisca anche a quella comunita' il diritto alla salute. Suggeriamo agli interessati fautori del mega-aeroporto di chiedere direttamente ai cittadini di Ciampino quale e quanta ricchezza ed occupazione abbia portato l'attivita' aeroportuale che loro vorrebbero trasferire a Viterbo. * - "Gens": Secondo voi, con il Governo in carica e la sopraggiunta crisi economica finanziaria, e' ancora reale la probabilita' di realizzare l'aeroporto a Viterbo? Non credete che oggi sia molto difficile reperire le risorse economiche per realizzare opere infrastrutturali necessarie? - Antonella Litta: Il Governo ma anche la Regione, la Provincia e il Comune, considerando anche la difficile situazione economica attuale dovrebbero prima di tutto evitare di costruire ulteriori, inutili e dannosi aeroporti, come gia' deciso in Germania, Francia e Spagna. Il buon senso e l'onesta' vorrebbero che si facesse cosi' anche in Italia dove abbiamo gia' piu' di cento aeroporti, molti in perdita economica e che sopravvivono solo grazie allo sperpero di enormi finanziamenti pubblici. Le istituzioni si dovrebbero preoccupare di spendere le risorse pubbliche per quello che piu' serve al territorio viterbese: una adeguata ed efficiente rete ferroviaria, interventi sul sistema idrico e sugli acquedotti perche' l'acqua sia veramente potabile, la messa in sicurezza e la bonifica delle discariche illegali presenti ormai da anni nel nostro territorio, il miglioramento dei servizi sociali e sanitari. L'America e tantissimi Paesi europei stanno affrontando la crisi economica con investimenti per la tutela e il risanamento ambientale e per lo sviluppo delle energie rinnovabili, mentre da noi invece si vuole continuare ad investire in grandi opere che l'ambiente distruggono e in forme di energia vecchie e dannose come il carbone e il nucleare. Siamo un paese che purtroppo procede con il passo di un gambero cieco. * - "Gens": A vostro avviso sarebbe auspicabile un maggiore realismo politico, economico e sociale teso a verificare le effettive possibilita' di sviluppo del territorio viterbese tenendo nel dovuto conto la sua vocazione turistico-termale, la possibilita' di puntare su una agricoltura di qualita' tramite la valorizzazione dei prodotti tipici locali ed una migliore valorizzazione del patrimonio artistico-culturale? - Antonella Litta: Noi pensiamo che sia necessario un diverso sviluppo per il territorio viterbese e che la priorita' assoluta in tema di mobilita' sia rappresentata dal miglioramento della rete ferroviaria. Se solo una piccola parte dei fondi pubblici che si pensa di sperperare per l'aeroporto fossero invece spesi per ammodernare la rete ferroviaria viterbese (e particolarmente riapertura della Civitavecchia-Capranica-Orte, potenziamento della Viterbo-Orte, miglioramento della Viterbo-Capranica-Roma) questo consentirebbe da subito il miglioramento della qualita' della vita di tantissimi pendolari viterbesi che per la tratta Viterbo-Roma impiegano oggi quasi due ore, e garantirebbe un flusso di turismo vero e costante verso il nostro territorio: quello degli abitanti della capitale e dell'area metropolitana circostante - e parliamo di milioni di persone che potrebbero conoscere le nostre vere ricchezze: il termalismo, l'arte, la storia, le bellezze naturalistiche, i prodotti delle colture biologiche e di qualita'. Le ingenti risorse pubbliche che verrebbero sperperate per realizzare a Viterbo una ennesima servitu' nociva e distruttiva come il mega-aeroporto potrebbero invece essere messe a disposizione di uno sviluppo sostenibile del nostro territorio, della nostra economia, della nostra cultura. * - "Gens": A vostro avviso sarebbe possibile una soluzione alternativa all'attuale localizzazione dell'aeroporto allo scopo di recepire quanto di buono puo' arrivare dalla realizzazione di uno scalo aeroportuale nel viterbese e, nel contempo, limitare gran parte dei risvolti negativi per l'ambiente cercando di favorire la sua compatibilita' territoriale? - Antonella Litta: Il mega-aeroporto non portera' alcun vantaggio a Viterbo e ai viterbesi e sara' solo un altro grande affare per quei personaggi che gestirebbero gli appalti e la nuova colata di cemento che si abbatterebbe su Viterbo. Non esistono e non possono esistere mega-aeroporti "ecocompatibili", non ce n'e' traccia al mondo. Lo voglio ribadire ancora una volta: Viterbo e i suoi cittadini non hanno bisogno di un devastante, inquinante e dannoso mega-aeroporto, ma hanno bisogno di una efficace rete ferroviaria, d'interventi di bonifica e risanamento ambientale, e della tutela e valorizzazione di quanto c'e' gia', come beni ambientali e culturali e come autentiche vocazioni produttive del territorio. * - "Gens": Come concluderebbe questa conversazione? - Antonella Litta: Innanzitutto ringraziando il vostro giornale per questa intervista che ci permette ancora una volta di far conoscere l'oggettivita' e la giustezza delle ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto a Viterbo. Vorrei poi aggiungere un'ultima cosa: non e' affatto vero che Viterbo senza il mega-aeroporto non avra' futuro; e' vero piuttosto il contrario: il mega-aeroporto sarebbe una catastrofe ambientale e sanitaria per la citta'. Fortunatamente il mega-aeroporto insensato ed illegale non si fara'; ed il futuro di questa bella citta' lo stanno gia' costruendo ogni giorno le tantissime persone oneste, generose ed intelligenti che di Viterbo amano e difendono la bellezza, la storia, le ricchezze e le sue grandi autentiche potenzialita'. 6. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 172 del 3 aprile 2009 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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