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La domenica della nonviolenza. 203
- Subject: La domenica della nonviolenza. 203
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sun, 15 Feb 2009 11:27:58 +0100
- Importance: Normal
============================== LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 203 del 15 febbraio 2009 In questo numero: 1. Maria G. Di Rienzo: Oggi 2. Accademia apuana della pace: Un appello 3. Medici Senza Frontiere, Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione, Societa' Italiana di Medicina delle Migrazioni e Osservatorio Italiano sulla Salute Globale: Siamo medici e infermieri, non siamo spie 4. Pax Christi Italia: Diritto alla salute per gli immigrati 5. Giacomo Alessandroni: Ippocrate al muro 6. Amedeo Bianco: Per la tutela della salute nel rispetto della dignita' di ogni individuo 7. Giorgio Giannini: Profonda indignazione 8. Daniele Lugli: Il decalogo di Alex 9. Giovanni Mandorino: L'accecamento 10. Giorgio Nebbia: La resistenza delle persone di buona volonta' 11. Alessandro Pizzi: C'e' bisogno di nonviolenza 12. Raffaella Ravinetto: Il diritto alla salute 13. Giovanni Sarubbi: Il "pacchetto sicurezza" reintroduce in Italia le leggi razziali 14. Riletture: Hannah Arendt, La banalita' del male 15. Riletture: Margarete Buber Neumann: Prigioniera di Stalin e Hitler 16. Riletture: Marcella Delle Donne, Convivenza civile e xenofobia 17. Riletture: Etty Hillesum, Lettere 1942-1943 18. Riletture: Julia Kristeva, Etrangers a' nous-memes 19. Riletture: Robin Morgan, Sessualita', violenza e terrorismo 20. Riletture: Franca Ongaro Basaglia, Salute/malattia 21. Riletture: Daniela Padoan, Le pazze 22. Riletture: Valentina Pisanty: L'irritante questione delle camere a gas 23. Riletture: Annamaria Rivera, Estranei e nemici 24. Riletture: Renate Siebert, Il razzismo 25. Riletture: Susan Sontag, Davanti al dolore degli altri 26. Riletture: Simone Weil, Sulla Germania totalitaria 27. Riletture: Annette Wieviorka, Auschwitz spiegato a mia figlia 28. Riletture: Christa Wolf, Cassandra 29. Riletture: Virginia Woolf, Le tre ghinee 1. EDITORIALE. MARIA G. DI RIENZO: OGGI [Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per questo intervento] Titolo a caratteri cubitali: "Violentata ragazza di quindici anni, tunisino arrestato a Bologna". Sotto, in piccoli e discreti caratteri: "Abusava della figlia quattordicenne, arrestato nel barese". Il quotidiano e' ovviamente lo stesso, il giorno e' oggi, 14 febbraio 2009. Qualcuno pensa in buona fede che il cosiddetto "pacchetto sicurezza", non appena divenuto legge, potra' essere utile alle prossime ragazze che in strada aspettano tranquillamente gli amici (Bologna) o che vengono picchiate, umiliate, stuprate per un anno intero dal loro papa' (Bari)? Supponiamo che, nel primo caso, lo straniero non fosse in regola con le norme di soggiorno e che avesse contratto una malattia infettiva: non e' andato a farsi curare per timore di essere denunciato, cosi' ha contagiato la ragazzina. Supponiamo che nel secondo caso ci fossero le ronde in citta': passando sotto casa della quattordicenne hanno trovato tutto in ordine, l'inferno era dentro e non potevano vederlo. Supponiamo che entrambi gli stupratori avessero una residenza regolare: con gli elenchi dei "senza fissa dimora" le due fanciulle possono farci gli aeroplanini, sempre che un giorno ritrovino la voglia di ridere e giocare. Nessuno si permetta piu' di dirmi che lo fanno per le donne, oltre che sarcastica potrei diventare furibonda. E nessuno si permetta piu' di teorizzarmi gerarchie nei diritti umani, perche' furibonda lo sono gia'. Se qualcuno puo' schiavizzare, picchiare, denigrare, stuprare e finanche uccidere qualcun altro perche' "e' la sua cultura", smettete di protestare per i massacri in Palestina (e' la cultura del governo israeliano, un po' di rispetto, per favore), per le guerre a stelle a strisce (e' la cultura dei neoconservatori, va considerata) e per il negazionismo dell'Olocausto (cultura e come: ci sono fior di professoroni a farla). Il concetto di diritti umani e' riconoscibile in ogni cultura che la nostra specie ha prodotto. E' stato riarticolato e riformulato attraverso i secoli e si evolve continuamente per contrastare gli attacchi all'umana dignita' quali che essi siano e da qualunque parte provengano. Fu il concetto di "diritti umani", espresso nei termini dell'autodeterminazione, a formare la base delle lotte per l'indipendenza dalle dominazioni coloniali. Fu il concetto di "diritti umani" a sfidare l'apartheid e la discriminazione razziale. Fu il concetto di "diritti umani" a tagliare la cortina che separava pubblico e privato nelle vite delle donne, e a far riconoscere che tali diritti venivano violati in ambo le sfere. L'articolo 1 della Dichiarazione universale dei diritti umani attesta che "Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignita' e diritti". I principi dell'universalita', inalienabilita', interdipendenza ed indivisibilita' dei diritti umani sono affermati in decine di trattati internazionali ed europei che il nostro Paese ha firmato. I trattati riportano anche con molta chiarezza il dovere degli Stati firmatari di assicurare non solo il rispetto dei diritti umani, ma anche la loro protezione e promozione. Se il "pacchetto sicurezza" diventa legge italiana, cosi' com'e', non solo va nella direzione diametralmente opposta, ma apre le porte alla distruzione della Carta costituzionale, ed alla formazione di uno "stato in perenne emergenza" che in nome dell'emergenza stessa non sara' soggetto a nessun controllo e potra' permettersi ogni tipo di violenza. C'e' chi crede che la faccenda vada ad interessare solo migranti, rom, sinti e vagabondi, e poiche' pensa che queste siano gia' categorie subumane non e' molto preoccupato. Si preoccupera' domani, quando gli revocheranno il diritto di sciopero (un Paese in emergenza non puo' permettersi turbolenze) e non sara' in grado di negoziare il proprio contratto di lavoro. Si preoccupera' dopodomani, quando lo porteranno via da casa per interrogarlo e non avra' garanzie costituzionali rispetto alla detenzione e al processo (un Paese in emergenza puo' ricorrere alla tortura per avere informazioni). Senza offesa, e senza nessuna pretesa di spostarvi dalla mia parte: potreste preoccuparvi oggi? 2. UNA SOLA UMANITA'. ACCADEMIA APUANA DELLA PACE: UN APPELLO [Dal sito dell'Accademia apuana della pace (www.aadp.it) riprendiamo il seguente appello] All'assessore alla Salute della Regione Toscana, al presidente della Regione Toscana, al presidente della Conferenza dei sindaci, ai sindaci della provincia di Massa Carrara Come cittadini e associazioni della societa' civile di Massa Carrara esprimiamo il nostro sdegno e una profonda preoccupazione per le conseguenze dell'approvazione di un emendamento presentato in sede di esame del disegno di legge 733 che ha avuto luogo al senato giovedi' 5 febbraio. E' stato infatti abolito il comma 5 del Testo Unico sull'immigrazione, che prevedeva che "l'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non puo' comportare alcun tipo di segnalazione all'autorita', salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parita' di condizioni con il cittadino italiano". L'ambiguita' conseguente a tale abrogazione e, di conseguenza, il concreto rischio di segnalazione e/o denuncia contestuale alla prestazione sanitaria creera' nell'immigrato privo di permesso di soggiorno e bisognoso di cure mediche, una reazione di paura e diffidenza in grado di ostacolarne l'accesso alle strutture sanitarie. Tutto cio' puo' creare condizioni di salute particolarmente gravi per gli stranieri e ripercussioni pesanti sulla salute collettiva sia per gli aumenti dei costi legati alla necessita' di interventi piu' complessi e prolungati, se si interviene in ritardo; sia per il rischio di diffusione di eventuali focolai di malattie trasmissibili. Questa scelta pertanto e' in contrasto con l'art. 32 della Costituzione ("La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita'") andando a toccare un diritto primario dell'uomo, ed e' in palese contraddizione con il codice deontologico e il giuramento di Ippocrate. Nella nuova norma e' sancita la caduta del principio del segreto professionale per il personale sanitario volto a tutelare il paziente come essere umano indipendentemente da ogni altra considerazione. Non riteniamo che i medici o altro personale sanitario debbano fare obiezione a questa legge, semmai siamo convinti che chi tra i sanitari nell'esercizio delle sue funzioni si avvalga del potere di segnalare una persona cosiddetta "clandestina", debba essere perseguito perche' tradisce la deontologia medica. Chiediamo pertanto al Presidente della Regione Toscana e all'Assessore alla Salute di istituire una legge che tuteli il diritto alla salute e alle cure per tutti, nelle strutture sanitarie riconosciute dal Sistema Sanitario Toscano, secondo i principi dei piani sanitari della Regione Toscana, della Costituzione Italiana e della Carta dei diritti umani che garantiscono a tutti il diritto alla salute, e l'universalita' e l'accessibilita' delle cure al di la' del sesso, razza, religione o ideologia. Chiediamo ai Sindaci, in quanto primi responsabili della salute pubblica, di aderire a questo nostro appello e di farsi promotori di iniziative concrete. Chiediamo ai parlamentari eletti nella nostra provincia di fare azioni di boicottaggio di questa proposta di legge, senza alcuna mediazione. * Il documento verra' inviato lunedi' 16 febbraio, per aderire invare una e-mail entro domenica 15 febbraio a: info at aadp.it 3. UNA SOLA UMANITA'. MEDICI SENZA FRONTIERE, ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI GIURIDICI SULL'IMMIGRAZIONE, SOCIETA' ITALIANA DI MEDICNA DELLE MIGRAZIONI E OSSERVATORIO ITALIANO SULLA SALUTE GLOBALE: SIAMO MEDICI E INFERMIERI, NON SIAMO SPIE [Dal sito www.divietodisegnalazione.medicisenzafrontiere.it riprendiamo il seguente appello che ha gia' avuto decine di migliaia di adesioni. Come e' noto il Senato ha scandalosamente approvato quello sciagurato emendamento persecutorio e razzista; ora deve pronunciarsi la Camera dei Deputati ed e' necessario premere affinche' essa ripristini la vigenza dello stato di diritto e il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani] Divieto di segnalazione. Siamo medici e infermieri, non siamo spie Medici Senza Frontiere (Msf), Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione (Asgi), Societa' Italiana di Medicina delle Migrazioni (Simm) e Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (Oisg) lanciano un appello per chiedere ai senatori di respingere l'emendamento che elimina il principio di non segnalazione alle autorita' per gli immigrati irregolari che si rivolgono a una struttura sanitaria. L'attuale Testo Unico sull'Immigrazione (Decreto Legislativo 286 del 1998) prevede che "l'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non puo' comportare alcun tipo di segnalazione all'autorita', salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parita' di condizioni con il cittadino italiano". Il rischio di essere segnalato creerebbe nell'immigrato privo di permesso di soggiorno e bisognoso di cure mediche una reazione di paura e diffidenza, in grado di ostacolarne l'accesso alle strutture sanitarie. Cio' potrebbe creare condizioni di salute particolarmente gravi per gli stranieri - con aumenti dei costi legati alla necessita' di interventi piu' complessi e prolungati - e ripercussioni sulla salute collettiva - con il rischio di diffusione di eventuali focolai di malattie trasmissibili. La cancellazione del principio di non segnalazione vanificherebbe inoltre un'impostazione che nei 13 anni di applicazione (il principio e' presente nell'ordinamento italiano gia' dal 1995) ha prodotto importanti successi nella tutela sanitaria degli stranieri: riduzione dei tassi di Aids, stabilizzazione di quelli relativi alla tubercolosi, riduzione degli esiti sfavorevoli negli indicatori materno-infantili (basso peso alla nascita, mortalita' perinatale e neonatale...). 4. UNA SOLA UMANITA'. PAX CHRISTI ITALIA: DIRITTO ALLA SALUTE PER GLI IMMIGRATI [Da varie associazioni e persone amiche riceviamo e diffondiamo il seguente comunicato di Pax Christi Italia del 10 febbraio 2009] Grande sconcerto ha creato l'approvazione dell'emendamento passato al Senato nel "ddl sicurezza", che tra i punti principali cita la possibilita' da parte dei medici di denunciare il cittadino irregolare (soppressione dell'art. 35, comma 5 del Dlgs 286/98) e la tassa sul permesso di soggiorno. Pax Christi Italia denuncia pertanto le gravi ripercussioni che queste norme determineranno sul diritto alla salute e sull'accoglienza. Il diritto alla salute, non negoziabile ed irrinunciabile. e' sancito chiaramente dalla Costituzione Italiana e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Ricordiamo che il mancato riconoscimento di dignita' e valore della persona umana, in particolare in momenti di grave necessita', offendono la coscienza di ogni cittadino. Inoltre il diritto alla salute e' piu' di altri un bene contemporaneamente personale e comune; la scelta della "non cura" per evitare la denuncia e' contro ogni concezione di umanita' e solidarieta' e si scontra con ogni concetto di rispetto ed aiuto alla persona. Si riflette inoltre sulla comunita', con la possibilita' di comparsa di problemi di salute pubblica legati ai rischi di trasmissione di malattie infettive assolutamente curabili. Pax Christi Italia vuole inoltre sottolineare come questa norma sia profondamente contraria all'etica cristiana, a cui pero' troppo spesso ci si riferisce indebitamente nel dibattito attuale da parte di molti che alle dichiarazioni confessionali non fanno seguire una pratica coerente. 5. UNA SOLA UMANITA'. GIACOMO ALESSANDRONI: IPPOCRATE AL MURO [Ringraziamo Giacomo Alessandroni (per contatti: g.alessandroni at peacelink.it) per questo intervento] La Lega - come e' stato detto - ha messo Ippocrate al muro, ha puntato e fatto fuoco (emendamento 39.306 presentato in sede di esame del disegno di legge 733 all'Assemblea del Senato, volto a sopprimere il comma 5 dell'articolo 35 del Decreto Legislativo 286 del 1998 "Testo Unico sull'immigrazione" che sancisce il principio di "non segnalazione alle autorita'"). Oggi il medico non e' piu' un confessore legato al segreto professionale. Recitava la norma: "l'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non puo' comportare alcun tipo di segnalazione all'autorita', salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parita' di condizioni con il cittadino italiano". Questo principio faceva si' che le persone non in regola con il permesso di soggiorno non avessero paura di sottoporsi a cure sanitarie. Questo cambiera' e ritroveremo a breve malattie che potevamo tranquillamente dichiarare sconfitte. Grazie al pacchetto "sicurezza". Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, mette in guardia gli internauti da una norma - inserita nel pacchetto sicurezza - approvata dal Senato grazie ad un emendamento del senatore Udc Gianpiero D'Alia. "L'emendamento - spiega l'ex pm sul suo blog - avvia 'la repressione di attivita' di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet'. Nei fatti, se approvato, permettera' di reprimere la liberta' di espressione e di opinione in Rete. Il reato di apologia e istigazione a delinquere e' gia' previsto e punito dalla legge, chiunque ne venga accusato oggi viene processato e, se colpevole, condannato. D'Alia e i suoi mandanti non vogliono attendere il processo, ne' la sentenza, vogliono emettere subito il verdetto di colpevolezza obbligando i provider ad oscurare da subito il sito. Poi, chi se ne frega del processo". Io, molto piu' semplicemente, mi limito a scrivere: cari onorevoli, non legiferate su materie che non conoscete. Per avere il permesso di soggiorno o per rinnovarlo i cittadini stranieri dovranno pagare una tassa che sara' fissata dal governo tra gli 80 e i 200 euro. Questi soldi serviranno, almeno in parte, alla costituzione di un fondo per il rimpatrio degli immigrati illegali. Giusto ma quanto costa rinnovare la carta d'identita'? Se - come recita l'articolo 3 della Costituzione - "tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge" o si incrementa la tassa per i documenti di rito per i cittadini comunitari o si trova un compromesso. Sempre secondo la mia umile opinione. Poi c'e' il registro dei clochard. Tutti i senza fissa dimora dovranno essere inseriti in un registro apposito del Ministero dell'Interno. A cosa serve? Dall'inizio dell'anno ne sono morti otto di stenti, l'ultimo nella civilissima Milano. "Non permetteremo che in Italia si muoia di fame o di sete" si sentiva gridare nelle scorse settimane. Per fortuna in Italia l'acqua e' quasi ovunque potabile, quindi difficilmente un senzatetto morira' di sete, ma di fame forse si'. Finche' e' in stato embrionale o vegetativo trovera' chi lo difendera' a spada tratta, ma nel caso di persone "belle, giovani ed abbronzate" la cosa cambia radicalmente. Le ronde dei cittadini, chiamate nel nord "ronde padane". La legge stabilisce che associazioni di cittadini potranno segnalare alle forze dell'ordine situazioni di grave disagio sociale o di pericolo per la sicurezza pubblica. Io ritengo queste orde di scatenati un pericolo per la mia sicurezza. D'estate - tutto abbronzato - chissa' cosa potrebbe capitarmi. Forse mi daranno fuoco per scacciare la noia. Mi fermo qui. Sottolineo soltanto il caso di "Famiglia cristiana": per i giudizi espressi in merito al pacchetto sicurezza e' stata bollato come "foglio eversivo". 6. UNA SOLA UMANITA'. AMEDEO BIANCO: PER LA TUTELA DELLA SALUTE NEL RISPETTO DELLA DIGNITA' DI OGNI INDIVIDUO [Dal sito de "Il dialogo" (www.ildialogo.org) riprendiamo il testo della recente dichiarazione di Amedeo Bianco, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, di sostegno all'impegno per il diritto alla salute di tutti gli esseri umani] Cari amici, profondamente rammaricato di non poterVi raggiungere di persona, ritengo tuttavia doveroso farVi pervenire il mio saluto nonche' l'adesione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatriall'iniziativa odierna. In piu' occasioni e in piu' sedi la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha avuto modo di evidenziare, negli ultimi mesi, il totale dissenso sulla abolizione del comma 5 dell'art. 35 del D.lgs. 286/'98. Vale la pena ribadire le motivazioni di tale dissenso, motivazioni che direttamente attengono alla matrice etico-deontologica dell'esercizio professionale medico e ai suoi delicati risvolti civili e sociali. Come medici siamo convinti di avere gli stessi diritti e gli stessi doveri di tutti i cittadini, sebbene i nostri doveri si sostanzino nel garantire diritti universali della persona prima ancora che dei cittadini, e cioe' quelli che concernono la tutela della salute nel rispetto della dignita' di ogni individuo. Come in guerra, anche in quella piu' sanguinosa, un briciolo di ragione si traduce in "corridoi umanitari" per consentire l'elementare esercizio della solidarieta' e della vicinanza ai piu' fragili, allo stesso modo riteniamo che in una comunita' moderna e civile (e in pace) l'accesso alle cure debba costituire ovunque e sempre una "area protetta" di solidarieta' e umanita'. Inutile ricordare che uno dei principi fondamentali che riguardano la salute come bene collettivo e' fondato sul libero accesso alle cure e quindi ogni misura o provvedimento che possa limitare tale liberta' rischia di tradursi in un boomerang per la tutela della salute collettiva. Queste considerazioni non fanno gli uni diversi dagli altri, ma abbracciano tutti in modo indistinto e profondamente intercettano i profili e l'esercizio della nostra liberta' di scienza e coscienza, che siamo pronti a rivendicare in ogni circostanza. Auguro a tutti un sentito buon lavoro e invio i miei saluti piu' cordiali. Amedeo Bianco, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri 7. UNA SOLA UMANITA'. GIORGIO GIANNINI: PROFONDA INDIGNAZIONE [Ringraziamo Giorgio Giannini (per contatti: giannini2000 at libero.it) per questo intervento] Il "decreto sicurezza", approvato recentemente dal Senato, che introduce nel nostro ordinamento giuridico una serie di provvedimenti gravemente discriminatori nei confronti degli immigrati, in particolare dei cosiddetti "clandestini", ha provocato una dura presa di posizione da parte di tutti gli ambienti democratici ed anche da parte del settimanale cattolico "Famiglia cristiana". Confidiamo quindi che la profonda indignazione suscitata nella maggior pare dell'opinione pubblica possa indurre i deputati a modificare profondamente il testo del decreto. 8. UNA SOLA UMANITA'. DANIELE LUGLI: IL DECALOGO DI ALEX [Ringraziamo Daniele Lugli (per contatti: daniele.lugli at libero.it) per questo intervento] Pacchetto sicurezza: un nome accattivante, per rispondere a un'esigenza diffusa e sentita, un bel pacchetto di norme semplici che aiuteranno a vivere con maggiore tranquillita', un pacco regalo insomma. Invece queste norme sono un vero "pacco": un bidone. Una fregatura. Gia' parlarne rischia di essere un "pacco" aggiuntivo, come cosa noiosa e stucchevole, incapace di incidere nella coscienza di una popolazione che e' ben rappresentata dagli attuali governanti. Pure un richiamo alla ragionevolezza non dovrebbe, almeno, fare danno. Pezzo forte sono le misure aggiuntive nei confronti degli stranieri, che sempre piu' configurano un diritto speciale. Mentre si ricordava il sessantesimo anniversario di Costituzione e Dichiarazione universale dei diritti umani si approntava una legislazione piuttosto ispirata al settantesimo annversario delle leggi razziali. E' stata segnalata, in modo documentato, da Maurizio Ambrosini su "La Voce", l'inefficacia dei provvedimenti rispetto agli obiettivi dichiarati, prescindendo da ogni valutazione etico-politica sull'attacco ai diritti umani e alla civile convivenza. Il reato di immigrazione punito con l'ammenda: pochi pagheranno, non agevolera' le espulsioni, ma marchiera' persone verso le quali "bisogna essere cattivi". Lo stesso effetto avra', se accolto, l'invito ai medici a denunciare gli irregolari, con l'aggravante dei rischi per la salute dei residenti in regola, italiani e non italiani, se gli irregolari non si curano e diffondono malattie infettive. Il divieto agli irregolari di trasferire soldi all'estero sviluppera' il mercato di intermediari regolari, che non sempre si presteranno per mera solidarieta'. Il permesso a punti ricordera' anche ai regolarmente residenti che sono sorvegliati speciali di precaria e subalterna condizione. Tale e' stato peraltro il senso della rilevazione delle impronte in passato e piu' recentemente. Si aggiunge la schedatura dei poveracci, dei senza dimora, dei baraccati, degli emarginati, tutti pericolosi e ulteriormente feriti nella loro dignita' ed esclusi dai diritti, che le Istituzioni dovrebbero promuovere. I Sindaci, primi cittadini, potranno, con opportune ordinanze, incrementare questo diritto speciale, ove non bastino legislazione nazionale e regionale. Gli altri buoni, normali, volonterosi cittadini sono invitati a dare il loro contributo di vigilanti. Sappiamo che tutt'altro occorre. Rileggiamo il tentativo di decalogo per una convivenza interetnica che ci ha lasciato Alex Langer. Ne ricordo solo i titoli: 1. La compresenza pluri-etnica sara' la norma piu' che l'eccezione; l'alternativa e' tra esclusivismo etnico e convivenza. 2. Identita' e convivenza: mai l'una senza l'altra; ne' inclusione ne' esclusione forzata. 3. Conoscersi, parlarsi, informarsi, inter-agire: "piu' abbiamo a che fare gli uni con gli altri, meglio ci comprenderemo". 4. Etnico magari si', ma non a una sola dimensione: territorio, genere, posizione sociale, tempo libero e tanti altri denominatori comuni. 5. Definire e delimitare nel modo meno rigido possibile l'appartenenza, non escludere appartenenze ed interferenze plurime. 6. Riconoscere e rendere visibile la dimensione pluri-etnica: i diritti, i segni pubblici, i gesti quotidiani, il diritto a sentirsi di casa. 7. Diritti e garanzie sono essenziali ma non bastano; norme etnocentriche favoriscono comportamenti etnocentrici. 8. Dell'importanza di mediatori, costruttori di ponti, saltatori di muri, esploratori di frontiera. Occorrono "traditori della compattezza etnica", ma non "transfughi". 9. Una condizione vitale: bandire ogni violenza. 10. Le piante pioniere della cultura della convivenza: gruppi misti inter-etnici. Ricordiamo che sicurezza e' "buona salute" del tessuto sociale, dei rapporti e della comunicazione tra le persone, presupposto della solidarieta'. La capacita' di prevenzione e riparazione di una comunita' da questa dipendono. Leggi, azioni delle istituzioni, dei cittadini singoli e associati hanno possibilita' di efficacia se a questa finalita' sono orientate, sperimentando e facendo crescere consapevolezza e competenza. Questo non interessa gli imprenditori della paura, le forze politiche che, nel momento in cui - per crisi economica - cala la Farina, sentono di dover incrementare Festa e Forca. Ma nella mia citta' ci sono attivita' che a questi principi si ispiramo. Concorrono amministratori, operatori, cittadini. Non tutti applaudono o sono rassegnati al peggio. 9. UNA SOLA UMANITA'. GIOVANNI MANDORINO: L'ACCECAMENTO [Ringraziamo Giovanni Mandorino (per contatti: gmandorino at interfree.it) per questo intervento] Qual e' il problema di sicurezza piu' pressante nell'Italia di oggi? Quella delle morti causate da incidenti sul lavoro? O da incidenti stradali? O, domani, dalle conseguenze della disoccupazione e dell'impoverimento? Eppure di "sicurezza" si parla quasi esclusivamente non solo nel caso di crimini violenti (ma non del tipo di quelli sopra) purche' perpetrati da "marginali" (preferibilmente stranieri) ma addirittura in relazione a mendicanti e lavavetri! E questo non solo da parte di un governo di destra che ha scoperto, con il suo ministro degli esteri, il "cattivismo" e le "squadre" appena piu' colorate di quelle del ventennio, ma anche di quel sedicente "centrosinistra" che (ancora?) governa tante citta' con una secolare tradizione di accoglienza per lo straniero. Gia' ottant'anni fa una drammatica crisi economica incubo' nel cuore della civilissima Europa (e in Italia) le uova fatali della degradazione e dello sterminio nei confronti dei "diversi", dei "non comunitari" (ebrei, ma - anche allora - anche rom). Ci stiamo ancora chiedendo come potessero, i nostri nonni, sapere (e non impedire) quello che facevano i loro governi. Ci "consoliamo" fingendo di credere alla "censura", alla lontananza dei campi di concentramento dai luoghi abitati. Ma, oggi? Oggi che chi scrive le leggi dice di farlo nel nostro nome, legittimato dal nostro voto. Come potremo dire "non sapevamo / non volevamo" ai nostri nipoti quando ci verra' chiesto conto? 10. UNA SOLA UMANITA'. GIORGIO NEBBIA: LA RESISTENZA DELLE PERSONE DI BUONA VOLONTA' [Ringraziamo Giorgio Nebbia (per contatti: nebbia at quipo.it) per questo intervento] I fascismi hanno bisogno di diffondere nei sottomessi la paura delle persone diverse da loro. Nell'Italia attuale i mezzi di comunicazione controllati dalla destra iniettano nel corpo sociale del paese la paura dei non-italiani, dei terroni, la paura dei neri, degli indiani e cinesi, delle prostitute, degli zingari, dei musulmani, degli ebrei. E inoltre la paura dei comunisti, dei sindacati, degli studenti, dei poveri, dei disoccupati, dei senza casa, di tutti quelli che chiedono il rispetto di diritti assicurati dalla legge e dalla Costituzione. Quando succede un evento violento da parte di un "diverso" e' importante far credere che "tutti" i diversi sono criminali. La destra non si rende conto che il nostro paese ha disperato bisogno di immigrati che assicurano lavoro e "forniscono" nuovi cittadini, in una societa' in cui nascono pochi bambini "bianchi" e aumenta il numero degli anziani, in cui diminuisce la popolazione "bianca" in eta' lavorativa. La "criminalita'", intesa come comportamento diverso da quello standard della destra, si combatte assicurando case, servizi e salari decenti, e assistenza scolastica e sanitaria a chi viene in Italia. Quelli, fra gli immigrati, fra i "diversi", che delinquono lo fanno in genere perche' sono poveri, rigettati, sfruttati, perche' non vengono informati e perche' gli viene proposto come unico, inaccessibile, modello il comportamento di consumo e possesso della destra. La Costituzione repubblicana e le nostre leggi garantiscono gia' la sicurezza, tutelando i diritti sociali e civili, ispirati ai valori dell'interesse collettivo, di solidarieta' e, se volete, ai principi cristiani; la paura indotta ad arte "deve" percio' essere immunizzata mediante leggi speciali come il "decreto sicurezza". Secondo cui e' reato l'immigrazione clandestina; gli immigrati clandestini, dopo un periodo di chiusura in campo di concentramento, vengono espulsi; chi vuole entrare legalmente deve pagare una pesante tassa; chi riceve una richiesta di cura da parte di un immigrato considerato clandestino deve fare la spia alla polizia; la legalizzazione degli immigrati deve passare attraverso complicate procedure rese ancora piu' difficili dalla non conoscenza della lingua e della storia del paese di ingresso; la definizione di carattere eversivo di qualsiasi forma di comunicazione non controllata dal potere e' affidata al potere stesso. Con l'effetto di mettere a tacere, insieme al dissenso, anche gli strumenti di diffusione della conoscenza e della verita'. Dal momento che nessuno e' oggi in grado di fermare le leggi in discussione sulla sicurezza, in un Parlamento dominato dalla ideologia della paura, ci si deve affidare alla resistenza delle associazioni di volontariato, delle persone di buona volonta' che aiutano coloro che sono colpiti dalla discriminazione, delle chiese e anche di quelle parti del potere economico che hanno sostenuto la destra con l'illusione che avrebbe protetto i loro personali interessi e che invece sono toccati nella propria tasca dai comportamenti della destra stessa. E siccome in futuro la destra potrebbe anche non contare su una stabile maggioranza nel Parlamento, ecco che vorrebbe cambiare la Costituzione per poter rendere eterno il suo potere. E nel frattempo sfuggono i veri reati: l'evasione fiscale, le cause delle morti e degli incidenti sul lavoro, la corruzione nella pubblica amministrazione e nei pubblici concorsi e appalti, l'abusivismo edilizio, lo spreco per opere pubbliche inutili, la mancata difesa del suolo, l'inquinamento, l'omissione delle pratiche di buongoverno nello smaltimento dei rifiuti, nell'uso dell'energia e delle acque, nella sanita', nella scuola, e nell'universita', eccetera. Ma - e qui appare l'ignoranza e la miopia della destra - la storia mostra che i fascismi e i loro comportamenti cadono, prima o poi. Speriamo prima. 11. UNA SOLA UMANITA'. ALESSANDRO PIZZI: C'E' BISOGNO DI NONVIOLENZA [Ringraziamo Alessandro Pizzi (per contatti: alexpizzi at virgilio.it) per questo intervento] Non voglio sentirmi complice con le norme razziste contenute nel "pacchetto sicurezza" del governo. Per questo rendo pubblica l'adesione alla dichiarazione di obiezione di coscienza e solidarieta' contenuta nell'appello di Alberto Capannini e Francesca Ciarallo dell'"Operazine Colomba". Quelle norme incitano all'odio, alla violenza e favoriscono l'emarginazione delle persone piu' deboli. Invece nella situazione di drammatica crisi sociale, economica ed ecologica c'e' bisogno di nonviolenza, di amore, di solidarieta' e di accoglienza di chi viene nel nostro Paese per cercare una vita piu' dignitosa. 12. UNA SOLA UMANITA'. RAFFAELLA RAVINETTO: IL DIRITTO ALLA SALUTE [Dal sito di "Medici senza frontiere" (www.medicisenzafrontiere.it) riprendiamo la seguente lettera aperta del 30 gennaio 2009 di Raffaella Ravinetto, presidente di "Medici senza frontiere Italia"] Medici Senza Frontiere, Premio Nobel per la Pace 1999, esprime preoccupazione e allarme per le conseguenze della possibile approvazione dell'emendamento 39.306 presentato in sede di esame del ddl 733 all'Assemblea del Senato, volto a sopprimere il comma 5 dell'articolo 35 del Decreto Legislativo 286 del 1998 (Testo Unico sull'immigrazione) che sancisce il divieto di "segnalazione alle autorita'" per il personale sanitario. Il suddetto comma 5 attualmente prevede che "l'accesso alle strutture sanitarie (sia ospedaliere, sia territoriali - n.d.r.) da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non puo' comportare alcun tipo di segnalazione all'autorita', salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parita' di condizioni con il cittadino italiano". L'ambiguita' conseguente a tale abrogazione e, di conseguenza, il concreto rischio di segnalazione e/o denuncia contestuale alla prestazione sanitaria creerebbe nell'immigrato privo di permesso di soggiorno e bisognoso di cure mediche una reazione di paura e diffidenza in grado di ostacolarne l'accesso alle strutture sanitarie. Tutto cio' potrebbe provocare una pericolosa "marginalizzazione sanitaria" di una fetta della popolazione straniera presente sul territorio, anche aumentando i fattori di rischio per la salute collettiva. In quanto organizzazione medica umanitaria, insieme alla Societa' Italiana di Medicina delle Migrazioni, all'Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione, all'Osservatorio Italiano sulla Salute Globale, abbiamo lanciato un appello (www.divietodisegnalazione.medicisenzafrontiere.it) per chiedere ai senatori di non abrogare il suddetto principio, appello al quale hanno aderito la Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri, la Federazione degli Infermieri e la Federazione delle Ostetriche, oltre a centinaia di associazioni della societa' civile. Medici Senza Frontiere lavora in Italia dal 2003 per fornire accesso alle cure e assistenza medica agli immigrati. In collaborazione con le Asl locali ha gestito 35 ambulatori per stranieri irregolari e ha curato 18.000 pazienti. 13. UNA SOLA UMANITA'. GIOVANNI SARUBBI: IL "PACCHETTO SICUREZZA" REINTRODUCE IN ITALIA LE LEGGI RAZZIALI [Ringraziamo Giovanni Sarubbi (per contatti: redazione at ildialogo.org) per questo intervento] Il Centro di ricerca per la pace invoca una "insurrezione delle coscienze" contro il cosiddetto "pacchetto sicurezza". Questa insurrezione nonviolenta e' urgente, e' necessaria, e' doverosa. Il pacchetto sicurezza reintroduce in Italia le leggi razziali. Reintroduce il divieto dei matrimoni misti (diventera' vietato sposare un migrante che non abbia carte di immigrazione regolari); reintroduce i registri dei senza fissa dimora di hitleriana memoria e, quel che e' peggio, legalizza le "ronde padane", per ora non armate e non a carico dello Stato, ma si sa l'appetito vien mangiando. Queste ronde serviranno contro i migranti, i rom e tutti coloro che, come e' scritto nella legge, manifestano "un disagio sociale" o siano un pericolo per la "sicurezza urbana", definizione talmente vaga che puo' contenere tutto quello che si vuole. Le responsabilita' della sinistra su questi temi sono gravissime perche' molti sindaci del cosiddetto "centrosinistra" si sono fatti essi stessi paladini di provvedimenti securitari, favorendo la caccia ai rom e ai migranti e consentendo la deriva razzista che oggi stiamo vivendo. Una campagna antirazzista e' oggi obbiettivamente piu' difficile che un anno fa. La situazione e' ogni giorno piu' grave anche per le ripetute notizie, ingigantite oltre ogni limite, di stupri e violenze realizzate da immigrati, mentre per le analoghe violenze di italiani autoctoni le notizie vengono date quasi di sfuggita e senza titoli cubitali. Ma non tutto e' perduto. Un analogo appello lanciato oltre un anno fa dal nostro sito www.ildialogo.org, ha raccolto un migliaio di adesioni. Molte iniziative si sono realizzate e sono ancora in programma. Si puo' pensare ad un'azione di coordinamento e di rilancio delle iniziative a tutti i livelli. Ben venga dunque l'appello del Centro di ricerca per la pace. Noi siamo disponibili. 14. RILETTURE. HANNAH ARENDT: LA BANALITA' DEL MALE Hannah Arendt, La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, 1993, pp. 318, lire 40.000. Una sempre preziosa lettura. 15. RILETTURE. MARGARETE BUBER NEUMANN: PRIGIONIERA DI STALIN E HITLER Margarete Buber Neumann, Prigioniera di Stalin e Hitler, Il Mulino, Bologna 1994, 2005, pp. XVIII + 424, euro 14. Una sempre preziosa lettura. 16. RILETTURE. MARCELLA DELLE DONNE: CONVIVENZA CIVILE E XENOFOBIA Marcella Delle Donne, Convivenza civile e xenofobia, Feltrinelli, Milano 2000, pp. 156, euro 16,53. Una sempre preziosa lettura. 17. RILETTURE. ETTY HILLESUM: LETTERE 1942-1943 Etty Hillesum, Lettere 1942-1943, Adelphi, Milano 1990, 2001, pp. 158, euro 6,20. Una sempre preziosa lettura. 18. RILETTURE. JULIA KRISTEVA: ETRANGERS A' NOUS MEMES Julia Kristeva, Etrangers a' nous-memes, Fayard, Paris 1988, Gallimard, Paris 1991, pp. 314. Una sempre preziosa lettura. 19. RILETTURE. ROBIN MORGAN: SESSUALITA', VIOLENZA E TERRORISMO Robin Morgan, Sessualita', violenza e terrorismo, La Tartaruga, Milano 1998, 2003, pp. 250, euro 14,40. Una sempre preziosa lettura. 20. RILETTURE: FRANCA ONGARO BASAGLIA: SALUTE/MALATTIA Franca Ongaro Basaglia, Salute/malattia, Einaudi, Torino 1982, pp. VI + 290. Una sempre preziosa lettura. 21. RILETTURE. DANIELA PADOAN: LE PAZZE Daniela Padoan, Le pazze. Un incontro con le madri di Plaza de Mayo, Bompiani, Milano 2005, pp. 432, euro 9,50. Una sempre preziosa lettura. 22. RILETTURE. VALENTINA PISANTY: L'IRRITANTE QUESTIONE DELLE CAMERE A GAS Valentina Pisanty: L'irritante questione delle camere a gas. Logica del negazionismo, Bompiani, Milano 1998, pp. 302. Una sempre preziosa lettura. 23. RILETTURE. ANNAMARIA RIVERA: ESTRANEI E NEMICI Annamaria Rivera, Estranei e nemici. Discriminazione e violenza razzista in Italia, Deriveapprodi, Roma 2003, pp. 160, euro 13. Una sempre preziosa lettura. 24. RILETTURE. RENATE SIEBERT: IL RAZZISMO Renate Siebert, Il razzismo. Il riconoscimento negato, Carocci, Roma 2003, pp. 172, euro 17,20. Una sempre preziosa lettura. 25. RILETTURE. SUSAN SONTAG: DAVANTI AL DOLORE DEGLI ALTRI Susan Sontag, Davanti al dolore degli altri, Mondadori, Milano 2003, pp. IV + 116, euro 13. Una sempre preziosa lettura. 26. RILETTURE. SIMONE WEIL: SULLA GERMANIA TOTALITARIA Simone Weil, Sulla Germania totalitaria, Adelphi, Milano 1990, pp. 324, lire 18.000. Una sempre preziosa lettura. 27. RILETTURE. ANNETTE WIEVIORKA: AUSCHWITZ SPIEGATO A MIA FIGLIA Annette Wieviorka, Auschwitz spiegato a mia figlia, Einaudi, Torino 1999, pp. 94, lire 10.000. Una sempre preziosa lettura. 28. RILETTURE. CHRISTA WOLF: CASSANDRA Christa Wolf, Cassandra, Edizioni e/o, Roma 1984, pp. 160. Una sempre preziosa lettura. 29. RILETTURE. VIRGINIA WOOLF: LE TRE GHINEE Virginia Woolf, Le tre ghinee, La Tartaruga, Milano 1975, Feltrinelli, Milano 1987, pp. 256. Una sempre preziosa lettura. ============================== LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 203 del 15 febbraio 2009 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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