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Minime. 674
- Subject: Minime. 674
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 19 Dec 2008 00:51:06 +0100
- Importance: Normal
NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 674 del 19 dicembre 2008 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Sommario di questo numero: 1. Al compiersi del piano piduista 2. Giuseppe Lippi ricorda Stanislaw Lem 3. Alessandra Marani presenta "Chiesa cattolica e Terzo Reich (1933-1934)" di Martino Patti 4. Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" 5. L'agenda "Giorni nonviolenti 2009" 6. L'Agenda dell'antimafia 2009 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento 8. Per saperne di piu' 1. EDITORIALE. AL COMPIERSI DEL PIANO PIDUISTA Al compiersi del piano piduista, coloro che ne sono stati a lungo complici piu' o meno stolidi e interessati fingono di stupirsi. E di cosa? All'ennesima epifania del regime della corruzione, coloro che ne sono stati a lungo complici piu' o meno stolidi e interessati fingono di stupirsi. E di cosa? * Se non vi sara' una ripresa d'iniziativa del movimento di solidarieta' e di liberazione delle oppresse e degli oppressi, cosa fermera' la barbarie e la catastrofe? Ma questa ripresa del movimento delle oppresse e degli oppressi potra' esservi solo se si fara' la scelta nitida e intransigente della nonviolenza, poiche' senza questa scelta cosa fermera' la barbarie e la catastrofe? 2. MEMORIA. GIUSEPPE LIPPI RICORDA STANISLAW LEM [Dal mensile "Letture", n. 632, dicembre 2006 col titolo "Stanislaw Lem" e il sommario "Riconosciuto come uno dei maggiori autori di fantascienza, lo scrittore polacco e' scomparso quest'anno. Attraverso la maschera della satira ha affrontato con acutezza profondi temi epistemologici e metafisici"] "Mio caro, non siamo riusciti ad apprezzare il ruolo dell'errore come categoria fondamentale dell'esistenza. Non pensare piu' in termini manichei! Secondo quella scuola, Dio crea ordine mentre Satana cerca ripetutamente di sabotarlo. Non e' cosi'! Se riesco a mettere le mani sopra un po' di tabacco, scrivero' il capitolo finale di tutti i libri di filosofia, e precisamente un'antologia dell'apostasia. Sara' una teoria dell'esistenza fondata sull'errore, perche' l'errore si innesta sull'errore precedente, se ne serve, ne crea di nuovi e probabilmente li trasforma nel destino del mondo". Cosi' il professor A. Donda, uno dei personaggi incontrati dal celebre astronauta Ijon Tichy nei racconti di Stanislaw Lem. Un pensiero che ha del paradossale, una sfumatura quasi eretica, ma non del tutto: l'opera di Lem, partita dai "normali" romanzi fantascientifici negli anni Cinquanta, si e' trasformata in un viaggio in orbita attorno al motivo della conoscenza, fallace perche' limitata dalla natura della mente umana; ed e' approdata a sofisticate indagini sul futuro dell'umanita', l'esistenza di Dio e i confini della scienza. Il brillante pensatore che l'ha creata, il filosofo con radici socialiste che non ha tradito il suo Paese neanche nei momenti piu' bui, e che tutto il mondo ricorda per un romanzo folgorante come Solaris (da cui sono stati tratti due film), si e' spento a Cracovia il 27 marzo 2006. Lem lascia cosi' per l'ultima volta la citta' nella quale aveva vissuto per sessant'anni, con un'unica eccezione durante il regime del generale Jaruzelski, ma la lascia con gli onori. Come ha scritto il filosofo Pablo Capanna: "Lem e' tra i grandi sopravvissuti del Novecento: e' sopravvissuto al nazismo e allo stalinismo, all'Urss e all'esilio, perfino alla globalizzazione [...]. Come lettore e critico l'ho seguito per piu' di quarant'anni, vedendolo crescere fino a diventare Autore inconfondibile e con la A maiuscola. In un mondo in cui i filosofi si definiscono 'lucidi', gli incendi 'danteschi' e in molti amano il termine 'kafkiano', provero' a definire Lem 'prudente'. Molti non saranno d'accordo, pensando ai suoi testi piu' deliranti. Lem ammirava Borges, e sotto le sue disquisizioni barocche esiste un metodo. Paradossalmente, la sua prudenza si aggancia sia al rigore scientifico, sia allo humour, che e' il migliore antidoto al dogmatismo". * Apostasia dei primi lavori Stanislaw Lem e' nato il 12 settembre 1921 a Lwow (in italiano Leopoli, l'odierna Lviv, un tempo appartenente alla Polonia e oggi all'Ucraina). Da piccolo si divertiva a inventare paesi immaginari, animali e oggetti che non esistono. A scuola, un test lo segnala come il bambino piu' intelligente. Benche' provenga dall'ambiente della buona borghesia, durante la seconda guerra mondiale dovra' interrompere gli studi e lavorare come meccanico in una fabbrica di automobili, perche' il regime nazista ha scoperto le lontane ascendenze ebraiche della famiglia e disposto il sequestro di tutti i beni. Ma il giovane Stanislaw e' abbastanza audace e comincia a svolgere attivita' clandestine: aiuta i partigiani a rubare armi dai magazzini della Luftwaffe perche' siano inviate agli uomini della Resistenza. Dopo la guerra arriva il comunismo e i Lem si trasferiscono a Cracovia, dove si adatteranno a vivere in un monolocale. In questo periodo il futuro scrittore svolge diversi lavori, studia medicina (ricalcando le orme del padre) e lavora come ostetrico. Da studente aveva gia' pubblicato poesie in una rivista cattolica e scritto racconti per un periodico popolare. I primi due romanzi escono rispettivamente nel 1946 e '48: Czlowiek z Marsa (lett. L'uomo di Marte) e Szpital przemienienia (lett. L'ospedale della trasfigurazione). Il secondo descrive l'esperienza di un medico in chiave filosofica ed e' gia' ricco degli interrogativi di fondo che percorreranno la sua opera: il problema etico in rapporto alla scienza e i limiti della conoscenza. Nel 1951, abbandonata la professione medica, Lem si occupa di cibernetica e biologia, contribuendo a fondare le Accademie nazionali di astronautica e cibernetica. Dopo la pubblicazione del nuovo romanzo di fantascienza Il pianeta morto (Astronauci, 1951) e di alcuni disinvolti saggi scientifici, entra in conflitto con le autorita' di osservanza sovietica, in particolare con il presidente dell'Accademia di scienze agrarie dell'Urss, il biologo Trofim Lysenko, di cui non condivide le teorie. Il clima ideologico imposto dallo stalinismo scoraggia ogni tentativo di libera speculazione e Lem abbandona temporaneamente l'attivita' di scrittore. Per mantenersi s'impiega come assistente di laboratorio; qualche anno piu' tardi, morto Stalin e caduto in disgrazia Lysenko, Lem riprendera' la penna e potra' finalmente dare corso alla sua vena creativa. A partire dal 1955, approfittando della relativa liberta' offerta a chi si esprime attraverso i racconti immaginari di avventure scientifiche, diviene scrittore a tempo pieno. In seguito manifestera' giudizi molto severi sulla propria produzione giovanile: "Ritengo che i miei primi romanzi fantascientifici non abbiano alcun valore (nonostante il fatto che, attraverso le loro numerose edizioni, abbia ottenuto notorieta' internazionale). Quando li ho scritti - ed e' senz'altro il caso di Astronauci - ero spinto da motivi che oggi ancora comprendo, ma che non riflettevano qualsivoglia esperienza della mia vita o del mio mondo. Nel libro tutto e' perfetto ed equilibrato; fra i protagonisti c'e' un personaggio russo positivo e uno cinese tanto carino; ogni pagina trasuda ingenuita'. La speranza che il mondo del 2000 sarebbe stato magnifico e' assolutamente infantile. Da giovane devo essere stato una specie di spugna che assorbiva qualunque postulato del socialismo. Ero deciso a fare del mondo un posto sempre piu' positivo. In un certo senso ingannavo me stesso, perche' quei sentimenti e quelle speranze erano genuini. Oggi sono lievemente disgustato da un libro come Astronauci". Queste incertezze non minano la popolarita' dei libri successivi: La nube di Magellano (Oblok Magellana, 1955), Inwazja z Aldebarana (lett. Invasione da Aldebaran, 1959), il poliziesco fantastico L'indagine (Sledztwo, 1959), Gli esploratori dell'astro ignoto o Pianeta Eden (Eden, 1959), Ritorno dall'universo (Powrot z gwiazd, 1961). Sempre nel 1961 arriva Solaris e Lem imbocca una strada che gli cambiera' la vita. La conferma della sua posizione di preminenza a livello inventivo e stilistico e' assicurata, negli anni, da testi come L'invincibile (Niezwyciezony, 1964), Fiabe per robot (Bajki robotow, 1964), Cyberiade (Cyberiada, 1965), I viaggi del pilota Pirx (Opowiesci o pilocie Pirxie, 1968), in cui si parla di robot e delle macchine pensanti, Memorie di un viaggiatore spaziale (Dzienniki gwiazdowe, 1971) e Il congresso di futurologia (Kongres futurologiczny, 1973). * L'uomo di fronte all'enigma Una delle forme narrative per cui Lem e' diventato famoso descrive lo studio di (o lo sbarco su) un mondo sconosciuto, un mondo-problema. Questo si verifica, ad esempio, in Il pianeta morto, Eden, Solaris e L'invincibile, fornendogli lo spunto per impostare nuovi dilemmi conoscitivi e costruirne il relativo scenario. Non tutte queste opere sono alla stessa altezza, ma in tutte e' presente lo spirito del ricercatore che si compiace di mettere l'uomo a confronto con ordini di realta' enigmatici. Il pianeta morto del romanzo omonimo e' Venere, su cui c'e' ragione di pensare che esistano forme di vita intelligenti: ma il lungo viaggio dell'astronave Kosmokrator e' destinato a concludersi con una sorpresa molto amara e di monito per tutti noi. In Eden siamo di fronte a un altro mondo abitato e alla relativa civilta': sembra facile riuscire a comunicare con gli abitanti del pianeta, cosi' simili agli uomini. I terrestri credono di capire, ma un baratro di incomprensione minaccia il primo contatto tra le due razze. Persino i piu' semplici aspetti dell'una e dell'altra tecnologia sembrano enigmatici: per i terrestri e' incomprensibile una fabbrica degli alieni, mentre per questi ultimi e' assurda la scienza umana. L'invincibile e' un tipico puzzle: bisogna scoprire la natura della pioggia nera che infesta Regis III, pianeta ritenuto disabitato, e scoprire cos'e' successo alla missione precedente. La soluzione dell'enigma comporta l'invenzione di una forma di vita totalmente nuova e, per certi aspetti, inconcepibile... Esplorando il problema affascinante dell'intelligenza, Lem si chiede quale possibilita' esista di comunicare con forme di vita diverse da noi. Si interroga sulla questione del caso e della necessita' in fisica; della cultura umana in rapporto alle sue radici biologiche; del divino non solo come tema assoluto, ma in relazione alle nostre limitate risorse: cosi', forse, intelligenze evolutissime e capaci di influenzarci (Solaris) apparirebbero soprannaturali ai nostri occhi di uomini, mentre il loro operato potrebbe essere definito miracoloso. Le righe conclusive del romanzo alludono, non a caso, a un'era di miracoli crudeli in cui l'umanita' dovra' prendere coscienza di appartenere a una gerarchia dell'esistenza nella quale non occupa il gradino piu' alto. Solaris, che secondo alcuni e' il capolavoro romanzesco di Lem, descrive un pianeta coperto da un immenso oceano di plasma. Non potendo posarsi sulla superficie, gli esseri umani lo osservano da una stazione orbitale e hanno sviluppato una disciplina teorica, la "solaristica", che ha accumulato un'imponente massa di fatti parziali e ipotesi nate per spiegarli, ma in effetti e' rimasta ferma a un arido livello accademico. Il protagonista del libro e' uno studioso che, appena arrivato dalla Terra, rimane sconvolto dalle apparizioni che si verificano all'interno della stazione, e che sembrano causate dall'oceano intelligente di Solaris. Perche' ogni occupante della piccola comunita' scientifica e' turbato da angosciosi incubi privati? Chi sono le creature, emerse dal passato o dalla tomba, che si aggirano come donne e uomini artificiali nelle stanze dell'osservatorio? Chi e' Solaris e qual e' il suo ultimo scopo? A queste domande Lem non risponde in modo univoco, ma preferisce sfruttare il potenziale dirompente delle apparizioni per muovere il lettore verso una soluzione personale e profonda del problema, che probabilmente e' superiore alle capacita' di comprensione umane ma che non sfugge al nostro lato irrazionale e inconscio. Solaris, tuttavia, non e' un romanzo psicologico e si muove su altri livelli: epistemologico, metafisico, di satira (la solaristica come scienza immobile e' simile al marxismo scientifico nell'Europa dell'Est). Per alcuni di noi il pianeta pensante potrebbe essere un dio, ma neanche questa e' una risposta definitiva: quello che affascina Lem, infatti, e' la natura del problema, la necessita' concettuale di porsi di fronte a una domanda totale. * Non si e' mai troppo ironici Di li' a poco viene pubblicata la prima "prefazione a un libro inesistente", genere alla Borges al quale Lem tornera' volentieri: e' contenuta nelle Memorie trovate in una vasca da bagno (Pamietnik znaleziony w wannie, '61). Con questo testo, scritto nello stesso anno di Solaris ma in un tono completamente diverso, quello dell'apologo, Lem immagina la scoperta di uno dei rarissimi manoscritti della storia antica dell'umanita', andati perduti in massa a causa di un morbo che ha distrutto la carta. Salvatosi in un pezzo di roccia vulcanica, il manoscritto racconta la storia di un non meglio precisato agente del passato, fedelissimo a un regime dispotico e autoritario, ma soprattutto al Palazzo cui e' stato assegnato. Invano il nostro esplora i meandri del Palazzo: non ne verra' mai a capo e anzi scoprira' che i suoi ideali, la sua fedelta', i suoi pensieri nulla contano rispetto alle intenzioni del Palazzo stesso, che pensa e vuole per lui. L'uomo e' solo uno strumento e di cio' deve accontentarsi: e' un passo avanti nella misteriosa direzione di Solaris, ma senza alcuna illusione. Particolarmente celebri sono i racconti di Lem dedicati al tema dei robot e delle macchine pensanti, come si vede nella Cyberiade e in alcuni episodi dei Viaggi del pilota Pirx. Il robot, la cui personalita' e' definita da un accumulo di esperienze e di ricordi, non e' diverso dall'uomo e non sempre e' stato creato da lui. Vi sono civilta' robotiche capaci di riprodursi da sole, come vi sono robot potentissimi e intelligentissimi che si divertono a creare invenzioni sorprendenti e a interrogarsi sulla natura del mondo. Il tema dell'intelligenza artificiale, gia' presente nell'inedita raccolta Ksiega robotow (lett. Il libro dei robot) del 1961, si afferma nelle Fiabe per robot del 1964, in cui "robot di tutti i generi animano fiabe di sapore galattico: draghi e principesse si mescolano a polveri intelligenti, temerari elettroguerrieri si avventurano su oceani gelati, ingegneri un po' folli punzecchiano le stelle". Il libro e' stato recentemente tradotto in italiano per la prima volta. In Cyberiade (1965, che ha per sottotitolo "Viaggio comico, binario e libidinatorio nell'universo di due fantageni") assistiamo alle imprese dei robot ingegneri Trurl e Klapaucius, che ingaggiano sfide su e giu' per il cosmo a suon di invenzioni. Le loro esilaranti avventure, mosse dal desiderio di superarsi a vicenda, si concludono molto male per chi tenta di impiegarli costruttivamente, e piu' d'una volta essi mettono a repentaglio l'esistenza del mondo. Fra computer onnipotenti, creature dagli occhi-laser, poeti elettronici e macchine narratrici che non riescono mai a finire un racconto, Lem costruisce sotto i nostri occhi un mondo di invenzioni pazzesche, facendo di Cyberiade un indispensabile vademecum della vita meccanica. Comunque, non esistono problemi abbastanza seri che non possano essere trattati con piglio scherzoso; l'opera di Stanislaw Lem abbonda di giochi linguistici e di prospettiva, mentre dal miscuglio di stili letterari diversi ottiene effetti paradossali che sottolineano come lo sviluppo della tecnologia e le brusche modificazioni della societa' producano essi stessi effetti grotteschi. Narratore-filosofo che ha ben chiaro l'esempio dell'utopia, Lem ne aggiorna i temi sconfinando in una satira che non sempre e' manifesta, ma che percorre la sua opera come un costante sottotesto. Il primo astronauta famoso della narrativa di Lem e' Pirx, che nelle avventure compendiate nei Viaggi del pilota Pirx, 1968, affronta situazioni paradossali e intelligenze di varie specie, incluse quelle artificiali. Quando un robot comincia a funzionare male (il racconto e' "Terminus"), lo apostrofa in termini adatti alla follia umana piu' che alle disfunzioni cibernetiche: "Pazzo! Maledetto pazzo di ferro!". Con Il congresso di futurologia del 1973 si afferma in scena un altro esploratore interplanetario, l'astronauta Ijon Tichy. Qui lo vediamo partecipare all'ottavo Congresso di futurologia, in un albergo di dimensioni ciclopiche e in mezzo a gruppi di personaggi della piu' dubbia provenienza. Durante i lavori l'astronauta viene narcotizzato, prelevato da un elicottero militare e alloggiato in una clinica dove viene ibernato. All'esterno, un colpo di Stato cambia radicalmente le cose nel Paese centroamericano dove si svolge il congresso. Ijon si risveglia nel 2039, in un mondo molto diverso e dominato dalle droghe psicotroniche, grazie alle quali il regime mantiene un ferreo controllo sulla popolazione. Il personaggio di Ijon Tichy ricorre in altre opere: Memorie di un viaggiatore spaziale, del 1971, e Pace al mondo (Pokoj na ziemi, 1987). La prima e' una raccolta delle avventure nello spazio e di ricordi del celebre astronauta, conclusi da una lettera aperta in cui Ijon lancia un appello per salvare il cosmo. Nella seconda, un romanzo, il viaggiatore spaziale e' appena rientrato da un tour esplorativo nella costellazione del Vitello e viene mandato in missione segreta sulla Luna. Mentre soddisfa un bisogno fisiologico nel Mare della Serenita', viene colpito dai micidiali effetti di un'arma ultrasonica che spacca in due il corpo calloso del suo cervello, con l'effetto assai poco desiderabile di "dividere a meta'" non solo la mente della vittima, ma anche il suo corpo. Ora Ijon Tichy ha la spiacevolissima certezza di non essere una sola persona, ma due... * Questi americani... Consacrato, a partire dagli anni Sessanta, come il piu' celebre autore europeo di speculative fiction, Lem entra in contatto con i colleghi di tutto il mondo e in particolare americani. Per Lem, tuttavia, la fantascienza Usa e' un genere dozzinale e sacrificato alle esigenze di un mercato miope, infantile. Tra i pochi autori statunitensi che salva c'e' Philip Dick, che in uno dei saggi contenuti nella raccolta teorica Micromondi definisce "visionario tra i ciarlatani". Quando, nel 1969, Ursula K. Le Guin pubblica il romanzo La mano sinistra delle tenebre, vincitore del Premio Hugo nell'anno successivo, Lem l'attacca aspramente su basi scientifiche, sostenendo che una civilta' come quella immaginata da Le Guin, i cui membri cambiano sesso con il cambiare delle stagioni, e' inammissibile sia dal punto di vista biologico che psicologico, perche' una tale alternanza produrrebbe gravi squilibri d'ordine individuale e sociale. Il mondo ristretto della fantascienza professionale americana, che in un primo tempo aveva accolto Lem come un confratello tra le sue file, decide di espellerlo. A nulla valgono i buoni uffici di vari intermediari, mentre persino Philip K. Dick vota contro di lui, sanzionandone l'uscita dal gruppo Sfwa (Science Fiction Writers of America). Per Lem, che della letteratura scientifica ha una visione spregiudicata, il mercato occidentale incoraggia lo svilimento di un genere potenzialmente "alto". * Non solo il doppio Solaris L'opera di Lem ha attratto piu' volte il cinema e si contano piu' di quindici film o telefilm che a lui devono il copione: da Il pianeta morto e' stato tratto il film Soyuz 111 terrore su Venere (Repubblica democratica tedesca, 1960), mentre la serie televisiva polacca Il teatro dei trenta minuti (1965) lo vede nella veste di sceneggiatore. Nel 1973 Andreij Tarkovskij ha diretto la prima versione cinematografica di Solaris, una grande produzione russa che in alcuni Paesi occidentali e' arrivata mutila ma che sara' in seguito reintegrata in tutto il suo splendore. Dai Viaggi del pilota Pirx sono stati tratti un telefilm ungherese del 1972 e un film sovietico del '78, mentre nel 1979 e' stato prodotto in Polonia L'ospedale della trasfigurazione. Nel 1988 e' la volta del film olandese Vittime del cervello, tratto da un racconto di Lem, e nel '94 del tedesco Marianengraben, ricavato da un'altra storia breve. Nel 2002 il regista Steven Soderbergh e l'attore George Clooney realizzano un rifacimento di Solaris, ispirandosi in modo evidente al capolavoro di Tarkovskij che Lem aveva gia' a suo tempo condannato, giudicandolo poco fedele al romanzo. Nel 2003 lo scrittore ha interpretato se stesso in Polacy Polacy di Krzysztof Gieraltowski, l'eminente "ritrattista" dei polacchi illustri. Nel film, Lem e' in compagnia di altri celebri cracoviani: lo stesso Gieraltowski, il compositore Krzysztof Penderecki e il premio Nobel per la Letteratura Wislawa Szymborska. Per il 2007, infine, e' annunciato il film ungherese di Pater Sparrow Il minuto umano, tratto da un racconto che nella versione letteraria si presenta come la prefazione a un libro mai scritto. Il racconto descrive, paradossalmente, cio' che fanno tutti gli abitanti della Terra nell'arco di un fatidico minuto. * Da narratore a saggista Ma al di la' della narrativa e del cinema, l'apporto di Stanislaw Lem alla speculazione teorica e' culminato in una serie di saggi e trattati scientifici. Il piu' famoso e' forse Summa Technologiae del 1964, in cui Lem espone le sue idee sulla direzione che prenderanno scienza e tecnologia, in un quadro dagli ampi orizzonti che ha la robustezza di un vero e proprio sistema filosofico. Col passare degli anni lo scrittore di Cracovia ha dedicato sempre meno tempo alla narrativa e sempre maggior interesse ai saggi e agli apologhi brevi, pubblicando numerosi testi di ricerca: oltre alla Summa gia' citata, bisogna ricordare Dialogi (lett. Dialoghi, 1957); Wejscie na orbite (lett. Andare in orbita, 1962); Filozofia przypadku (lett. La filosofia degli incidenti, 1968), Rozprawy i szkice (lett. Considerazioni e schizzi, 1975); Sex Wars (1996); Tajemnica chinskiego pokoju (Lett. Il mistero della camera cinese, 1996); Dziury w calym (lett. Cercar problemi, 1997); Bomba megabitowa (lett. La bomba a megabyte, 1999); Okamgnienie (lett. Secondo spaccato, 2000); Swiat na krawedzi (lett. Il mondo sull'orlo del baratro, 2000). Alla fantascienza ha dedicato vari interventi, una selezione dei quali e' riunita nel volume americano Micromondi (Microworlds, 1985) preparato dall'allora agente letterario di Lem, lo specialista austriaco Franz Rottensteiner. Un'autobiografia intitolata Wysoki zamek (lett. L'alto castello) era gia' apparsa nel 1966. Nel 1999 sono uscite le Rozmowy ze Stanislawem Lemem (lett. Conversazioni con S.L.). * Da noi un oblio immeritato L'ultima fase della vita di Lem non e' stata meno ricca di avvenimenti della prima. Durante il governo del generale Jaruzelski, l'uomo che nel dicembre 1981 mettera' fuorilegge líorganizzazione libertaria Solidarnosc (con la scusa di evitare una possibile invasione sovietica), Lem e' costretto a lasciare la Polonia e ad andare in esilio in Austria e in Germania. Tornato in patria soltanto nel 1988, si e' ristabilito nella sua Cracovia dove e' scomparso il 27 marzo 2006. Stanislaw Lem e' uno scrittore insufficientemente noto in Italia. La sua opera piu' famosa in campo narrativo, Solaris, e' stata ampiamente letta a partire dal 1973, quando ne e' apparsa la prima traduzione, ma Il congresso di futurologia, Memorie di un viaggiatore spaziale, I viaggi del pilota Pirx e Cyberiade sono conosciuti, oggi come oggi, solo da una minoranza di lettori colti. Per anni la sua opera e' rimasta frammentata tra varie case editrici e alcune collane specializzate in fantascienza, contribuendo a disorientare il pubblico. Solo recentemente un editore milanese ne ha acquisito i diritti e ha cominciato a rimediare a tutto questo, pubblicando organicamente opere come Cyberiade, Il congresso di futurologia, Fiabe per robot e altre. Della grande produzione saggistica e teorica, quasi nulla e' stato tradotto: fa eccezione la raccolta di saggi Micromondi. Nonostante questa situazione, Stanislaw Lem e' un autore che ha meritato molte attenzioni, sia pure in ambiti specifici e a volte, per forza di cose, esclusivi. In Polonia e' una gloria nazionale, ma e' celebre anche in Germania, Francia, Inghilterra e Spagna, mentre in Russia e' stato un best seller. Negli Stati Uniti e' pubblicato da un editore letterario come Harcourt; in Italia e' stato studiato soprattutto dagli esperti di science fiction, ma oggi, grazie alle riedizioni dei romanzi principali e alla ripubblicazione di alcuni classici, la stampa ha ripreso a occuparsene e la notizia della morte ha causato emozione ovunque. E benche' Lem sia indubbiamente un autore per lettori colti e non casuali, i suoi testi di fantascienza classica - Il pianeta morto, Eden, Solaris, L'invincibile, I viaggi del pilota Pirx - sono alla portata del pubblico generale, non specializzato. Solaris, in particolare, e' un libro ingannevolmente "facile", che puo' essere letto come un thriller senza che questo diminuisca minimamente il suo fascino. E' un libro per molti lettori, che vi scopriranno ciascuno il proprio romanzo su misura. * Un filosofo laureato in medicina 1921 Stanislaw Lem nasce a Lwow, l'odierna Lviv (Leopoli) in Ucraina. A quell'epoca la citta' apparteneva alla Polonia e Lem era figlio di un medico che veniva dall'agiata borghesia. 1940-41 Stanislaw finisce le scuole superiori e vorrebbe studiare filosofia, ma poi si iscrive a Medicina per seguire le orme paterne. Nella Polonia invasa dai nazisti, i Lem (che vantano ascendenze ebraiche) si vedono confiscare tutti i beni. 1942-45 Il giovane Stanislaw e' costretto a interrompere gli studi e a cercare lavoro in fabbrica. Durante questo periodo, collabora con la Resistenza antinazista. 1946 Finita la guerra, la famiglia si trasferisce a Cracovia. Qui Lem vivra' fino alla morte, con una sola parentesi negli anni Ottanta. A Cracovia si laurea in Medicina. 1951 Esce il suo primo romanzo, Astronauci (Il pianeta morto). 1955 Riprende a scrivere dopo una parentesi di qualche anno e pubblica Oblok Magellana (lett. La nube di Magellano). Da ora in poi sara' scrittore a tempo pieno. 1957-2000 Escono numerosi saggi, una parte della produzione di Lem quasi completamente sconosciuta nel nostro Paese: Dialogi (lett. Dialoghi, 1957); Wejscie na orbite (lett. Andare in orbita, 1962); Filozofia przypadku (lett. La filosofia degli incidenti, 1968), Rozprawy i szkice (lett. Considerazioni e schizzi, 1975); Micromondi (Microworlds, 1985); Sex Wars (1996); Tajemnica chinskiego pokoju (Lett. Il mistero della camera cinese, 1996); Dziury w calym (lett. Cercar problemi, 1997); Bomba megabitowa (lett. La bomba a megabyte, 1999); Okamgnienie (lett. Secondo spaccato, 2000); Swiat na krawedzi (lett. Il mondo sull'orlo del baratro, 2000). 1959 Esce Eden (Gli esploratori dell'astro ignoto, noto anche come Eden e Pianeta Eden). 1960-2007 Numerosi sono i film tratti dalle opere narrative di Lem. Dal Pianeta morto e' stato ricavato Soyuz 111 terrore su Venere; dai Viaggi del pilota Pirx sono stati tratti un telefilm e un lungometraggio. Nel 1979 e' stato realizzato L'ospedale della trasfigurazione. Nel 1988 e' la volta di Vittime del cervello, nel '94 di Marianengraben. Nel 2002 arriva il rifacimento di Solaris con George Clooney. Nel 2003 lo scrittore ha interpretato se stesso in Polacy Polacy di Krzysztof Gieraltowski. Per il 2007, infine, e' annunciato One Human Minute di Pater Sparrow. 1961 Escono Solaris e Memorie trovate in una vasca da bagno (Pamietnik znaleziony w wannie). 1964 Esce la Summa Technologiae, il piu' celebre trattato filosofico-scientifico di Lem. 1964-73 Escono L'invincibile (Niezwyciezony, 1964), Fiabe per robot (Bajki robotow, 1964), Cyberiade (Cyberiada, 1965), I viaggi del pilota Pirx (Opowiesci o pilocie Pirxie, 1968), Memorie di un viaggiatore spaziale (Dzienniki gwiazdowe, 1971), Il congresso di futurologia (Kongres futurologiczny, 1973). 1966 Esce l'autobiografia Wysoki zamek (lett. L'alto castello). 1973 Andreij Tarkovskij dirige la prima versione cinematografica di Solaris. L'autore minaccia di citare in giudizio il regista per i cambiamenti apportati al suo racconto. Il libro viene tradotto in italiano da Eva Bolzoni. 1981 Lascia la Polonia dopo l'instaurarsi del regime del generale Jaruzelski, che mette fuorilegge il sindacato di Lech Walesa, Solidarnosc. 1988 Lem fa ritorno in Polonia e si stabilisce nuovamente a Cracovia, dove restera' fino alla morte. 1999 Escono le Rozmowy ze Stanislawem Lemem (lett. Conversazioni con S.L.). 2000 Esce Swiat na krawedzi (lett. Il mondo sull'orlo del baratro), uno dei saggi piu' importanti. 2006 Il 27 marzo muore a Cracovia. 3. LIBRI. ALESSANDRA MARANI PRESENTA "CHIESA CATTOLICA E TERZO REICH (1933-1934)" DI MARTINO PATTI [Dal quotidiano "Il manifesto" del 19 settembre 2008 col titolo "Affinita' elettive in nome dell'ordine" e il sommario "Documenti. I rapporti tra chiesa cattolica e nazismo"] Martino Patti, Chiesa cattolica e Terzo Reich (1933-1934), Morcelliana, pp. 368, euro 25. * Risalgono a poco piu' di un anno fa le tensioni fra il Vaticano e Israele per la didascalia posta sotto la foto di Pio XII nel museo dell'Olocausto a Gerusalemme che attribuisce al pontefice pesanti responsabilita' per non avere condannato esplicitamente il nazismo. La posizione della chiesa cattolica nei confronti del Terzo Reich continua infatti a costituire un nodo problematico non risolto. Anche la produzione storiografica e' divisa tra chi sottolinea la netta contrapposizione dell'istituzione ecclesiastica al nazismo e chi mette in evidenza le radici profonde del consenso cattolico al nazionalsocialismo, come testimoniano il saggio di Giovanni Miccoli I dilemmi e i silenzi di Pio XII (Rizzoli, 2000) e la miscellanea Cattolicesimo e totalitarismo curata da Daniele Menozzi e Renato Moro (Morcelliana, 2004). In Chiesa cattolica e Terzo Reich (1933-1934) Martino Patti pubblica adesso cinque saggi editi tra il 1933 e il 1934 dall'editore Aschendorff ad opera di altrettanti intellettuali cattolici tedeschi. Gli scritti dimostrano il solido fondarsi di questi studiosi in una stessa cultura che usava riferimenti filosofici, categorie di lettura del presente e del recente passato, modelli di relazione tra chiesa e societa' uniformi. Ma ognuno degli autori coniuga quei dati comuni con altre suggestioni provenienti dalla cultura filosofica tedesca e da' cosi' un apporto specifico alla precisazione delle affinita' tra cattolicesimo e nazionalsocialismo. Nel saggio di Michael Schmaus - professore di dogmatica all'Universita' di Muenster - sono presenti gli elementi propri di una cultura cattolica intransigente che si e' opposta all'Illuminismo, al processo di laicizzazione dello stato, di secolarizzazione della societa', che ha giudicato l'eta' moderna come l'eta' del "soggettivismo esasperato" e della scienza "priva di premesse morali fondate a priori" e che ha condannato il liberalismo, origine di tutti i mali successivi. Schmaus giudica il nazionalsocialismo la grande occasione per combattere il bolscevismo, per rigettare "l'inganno secondo cui la sapienza umana potrebbe forgiare da se' le leggi che regolano l'economia e la societa'" e per ricreare una societa' rispettosa dell'ordine naturale voluto a Dio: organica, fondata sui principi di autorita', ordine gerarchico, rispetto delle "differenze ontologiche" degli individui e che ripudia sia la concezione democratica che la pretesa di eguaglianza tra uomo e donna. Nelle pagine del teologo, poi docente all'universita' di Monaco dal 1946 al 1956 e perito straordinario al Concilio Vaticano II, e' presente anche la convinzione, derivata dalla filosofia di San Tommaso, che stato e chiesa si devono armonizzare per condurre gli uomini al conseguimento dei loro fini. Questa visione, unita all'affermazione che il bene dello stato viene prima del bene del singolo, spiega la necessita' della limitazione della liberta' individuale, giudicata tra l'altro in linea con la dottrina cattolica del peccato originale "che giustifica la diffidenza verso la liberta'". Infine il concetto di Volk (comunanza di "lingua, di sangue, di terra, di destino e di dovere") diventa il punto di incontro della concezione organicistica antiliberale con una concezione di Dio contaminata con categorie hegeliane, da cui deriva la convinzione che ad ogni Volk spetti una specifica missione e a quello tedesco "uno dei compiti piu' significativi". Nel suo saggio Joseph Lortz - professore all'Accademia di Braunsberg e autore della Storia della Chiesa in una prospettiva di storia delle idee, che nel 1960 raggiunse la sua ventesima edizione tedesca - individua nel nazionalsocialismo cio' che permette alla chiesa di portare a compimento la sua evoluzione storica: il superamento della sua politicizzazione (necessaria nell'eta' liberale in cui lo stato laico non accettava piu' i fondamenti dell'ordine naturale), la diffusione capillare dell'etica cattolica e la realizzazione dell'unita' ecclesiale dopo la spaccatura introdotta dalla Riforma di Lutero. Il testo di Franz G. Taeschner, professore di storia orientale all'Universita' di Muenster fino al 1956, consente poi di evidenziare come l'affermazione che il cristianesimo e' portatore di una concezione totalitaria, alla quale corrisponde la conduzione autoritaria della chiesa, sia strettamente connessa con l'accettazione della dimensione totalitaria del nazionalsocialismo. L'autore afferma che il Terzo Reich si conforma alle leggi di natura proprio grazie alla concezione della nazione come "organismo vivente", basata sul fondamento razziale e in cui il singolo e' un tassello della Volkgemeinschaft, e alla concezione autoritaria dello stato. Per Taeschner, cattolicesimo e nazionalsocialismo sono allora due realta' assolutamente complementari. Infine il saggio di Josef Pieper, dal 1959 professore di antropologia filosofica all'Universita' di Muenster, sottolinea le concordanze tra i contenuti dell'enciclica di Pio XI del 15 maggio 1931 - che, condannando la lotta di classe, proponeva un modello di societa' organicistico e valutava positivamente il corporativismo - e il diritto del lavoro dello stato nazionalsocialista. Il volume di Patti permette dunque importanti precisazioni circa i complessi sedimenti filosofici, teologici, ecclesiologici, economico-sociali che hanno condotto questo gruppo di intellettuali cattolici a interpretare il fenomeno del nazionalsocialismo come l'evento provvidenziale che consentiva il superamento degli errori della modernita' e la via attraverso cui ristabilire l'ordine naturale voluto da Dio, di cui la chiesa cattolica si riteneva depositaria. 4. STRUMENTI. PER ABBONARSI AD "AZIONE NONVIOLENTA" "Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo. Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 29 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona. E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'". Per informazioni e contatti: redazione, direzione, amministrazione, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org 5. STRUMENTI. L'AGENDA "GIORNI NONVIOLENTI 2009" Dal 1994, ogni anno le Edizioni Qualevita pubblicano l'agenda "Giorni nonviolenti" che nelle sue oltre 400 pagine, insieme allo spazio quotidiano per descrivere giorni sereni, per fissare appuntamenti ricchi di umanita', per raccontare momenti in cui la forza interiore ha avuto la meglio sulla forza dei muscoli o delle armi, offre spunti giornalieri di riflessione tratti dagli scritti o dai discorsi di persone che alla nonviolenza hanno dedicato una vita intera: ne risulta una sorta di antologia della nonviolenza che ogni anno viene aggiornata e completamente rinnovata. E' disponibile l'agenda "Giorni nonviolenti 2009". - 1 copia: euro 10 - 3 copie: euro 9,30 cad. - 5 copie: euro 8,60 cad. - 10 copie: euro 8,10 cad. - 25 copie: euro 7,50 cad. - 50 copie: euro 7 cad. - 100 copie: euro 5,75 cad. Richiedere a: Qualevita Edizioni, via Michelangelo 2, 67030 Torre dei Nolfi (Aq), tel. e fax: 0864460006, cell.: 3495843946, e-mail: info at qualevita.it, sito: www.qualevita.it 6. STRUMENTI. L'AGENDA DELL'ANTIMAFIA 2009 E' in libreria l'Agenda dell'antimafia 2009, quest'anno dedicata alle donne nella lotta contro le mafie e per la democrazia. E' curata dal Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo ed edita dall'editore Di Girolamo di Trapani. Si puo' acquistare (euro 10 a copia) in libreria o richiedere al Centro Impastato o all'editore. * Per richieste: - Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Via Villa Sperlinga 15, 90144 Palermo, tel. 0916259789, fax: 0917301490, e-mail: csdgi at tin.it, sito: www.centroimpastato.it - Di Girolamo Editore, corso V. Emanuele 32/34, 91100 Trapani, tel. e fax: 923540339, e-mail: info at ilpozzodigiacobbe.com, sito: www.digirolamoeditore.com e anche www.ilpozzodigiacobbe.com 7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 8. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.miritalia.org; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 674 del 19 dicembre 2008 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
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