Coi piedi per terra. 135



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 135 del 17 novembre 2008

In questo numero:
1. Il grande imbroglio definitivamente smascherato
2. Una intervista ad Antonella Litta
3. Al Presidente della Repubblica una richiesta di intervento
4. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. EDITORIALE. IL GRANDE IMBROGLIO DEFINITIVAMENTE SMASCHERATO
[Riportiamo il seguente comunicato del comitato, dal titolo completo
"Mega-aeroporto di Viterbo. Il grande imbroglio definitivamente smascherato.
L'Enac e il Comune confessano: non e' possibile realizzare il mega-aeroporto
a Viterbo, poiche' l'orientamento della pista non lo consente"]

Il 14 novembre 2008 la stampa riferisce che dopo anni di menzogne,
mistificazioni, imbrogli, omissioni, deliri, illeciti e furfanterie di ogni
genere, finalmente l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) rivela che
l'orientamento della pista del sedime aeroportuale di Viterbo non consente
la realizzazione di un mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e
fuggi" per Roma; ne consegue che la popolazione di Viterbo (come quella di
Ciampino - cui si e' voluto far credere che i voli che attualmente
avvelenano quella citta' sarebbero stati spostati a Viterbo) e' stata
lungamente, protervamente ingannata, che la propaganda della lobby
politico-affaristica del mega-aeroporto era menzognera e mistificante, che
era falso che a Viterbo vi fossero le "condizioni tecniche" per realizzare
in quattro e quattr'otto quell'opera dissennata e scellerata.
Citiamo testualmente dal quotidiano "Il messaggero" del 14 novembre 2008:
"Aeroporto, la pista cosi' non va. Prima riunione della cabina di regia e
prima tegola sullo scalo viterbese. C'e' da spostare una pista. Lo ha
confermato ieri l'Enac nel corso dei lavori della cabina di regia, convocata
dal ministro dei Trasporti Altero Matteoli. La pista del costruendo
aeroporto cosi' non va, in quanto interferisce con il poligono militare di
Monte Romano".
*
Il giorno dopo, il 15 novembre 2008, la stampa riferisce che l'assessore del
Comune di Viterbo che e' stato punta di lancia della lobby aeroportuale
confessa che sapeva gia' che vi era questo decisivo impedimento, e
ciononostante la lobby di cui e' espressione per anni ha condotto una
campagna propagandistica all'insegna del "tutto va bene, signora la
marchesa" secondo la quale Viterbo aveva condizioni ottimali per la
realizzazione della sciagurata opera.
Citiamo testualmente dal quotidiano "Il messaggero" del 15 novembre 2008:
"Il problema e' venuto fuori ufficialmente soltanto durante la cabina di
regia di ieri l'altro ed e' stato posto dai tecnici dell'Enac. 'La pista non
e' buona? Noi lo sapevamo'. Aeroporto, clamorosa conferma dell'assessore
Giovanni Bartoletti: 'E' tutto da rifare'". E piu' sotto: "E adesso si
scopre che tutti sapevano, ma finora nessuno ha parlato".
*
In verita' era gia' ben noto che non solo la pista dell'attuale sedime
aeroportuale non era affatto utilizzabile per un mega-aeroporto, ma anche
che l'orientamento della stessa non consentiva la realizzazione dell'opera.
E ad esempio anche il nostro comitato lo aveva segnalato nella lettera
aperta al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008, in cui elencando
"dalla a alla z" tutti i principali palesi ed insormontabili impedimenti ad
un'opera cosi' folle e criminale come il mega-aeroporto, al punto "n"
avevamo ricordato, testualmente citando piu' fonti, anche "...
l'impossibilita' oggettiva di allungare la pista di almeno altri due
chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare
l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato
al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud".
*
Con questa definitiva confessione da parte dell'Enac e dell'assessore del
Comune di Viterbo, se fossimo in un stato di diritto la partita dovrebbe
essere conclusa: quell'opera nociva e distruttiva, quel mega-aeroporto che
devasterebbe l'area termale del Bulicame, quel mega-aeroporto che
provocherebbe enormi danni a fondamentali beni ambientali, culturali,
terapeutici, economici, scientifici, sociali, quel mega-aeroporto che
danneggerebbe gravissimamente salute e sicurezza della popolazione
viterbese, quel mega-aeroporto che costerebbe un immane sperpero di soldi
pubblici, quel mega-aeroporto che viola leggi italiane ed europee ed e' in
flagrante contraddizione col piano territoriale paesaggistico regionale e le
relative norme di salvaguardia, ebbene, quel mega-aeroporto non puo' e
quindi non deve essere realizzato ne' oggi ne' mai, e chi ha sostenuto il
contrario ha mentito sapendo di mentire, ha ingannato sapendo di ingannare,
ha imbrogliato sapendo di imbrogliare.
In uno stato di diritto, in un paese civile, in una democrazia in cui
vigesse il principio di legalita' e fosse persuasione condivisa il dovere
dell'onesta', ebbene, del mega-aeroporto a Viterbo non se ne parlerebbe
piu', se non a perpetua vergogna della lobby che voleva imporre un
gigantesco sperpero di soldi pubblici per provocare enormi danni al pubblico
bene, per avvelenare la popolazione e distruggere il territorio e le sue
risorse.
Ma purtroppo in questo reale nostro paese al peggio non c'e' mai fine, e
quindi la lobby politico-affaristica del mega-aeroporto tentera' ancora,
come gia' ha tentato, di persistere nel suo sciagurato tentativo, con
ulteriori mistificazioni, con ulteriori garbugli, forte di tante, troppe
complicita'.
E sara' quindi necessario per i viterbesi onesti e solleciti del pubblico
bene continuare ad opporsi, con la forza della verita', con la forza della
democrazia, con la forza della legalita'.

2. RIFLESSIONE. UNA INTERVISTA AD ANTONELLA LITTA
[Riportiamo e diffondiamo come anticipazione il testo integrale di un'ampia
intervista ad Antonella Litta realizzata dalla rivista viterbese "Melting
Pot" (che nella rivista comparira' in versione ridotta per esigenze di
spazio).
Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla
realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di
medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in
Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica
presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione
di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani
sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato
sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11,
pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per
l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia).
Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale
ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni
medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi
africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di
programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato
"Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla
legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente]

- "Melting Pot": Puo' spiegare, in pochi punti, quali sono i motivi
principali per cui il suo comitato si oppone alla realizzazione
dell'aeroporto civile a Viterbo?
- Antonella Litta: Ci opponiamo alla realizzazione del mega-aeroporto a
Viterbo perche' siamo fortemente convinti che il trasporto aereo debba
necessariamente essere ridotto. Infatti il trasporto aereo contribuisce in
ingente misura alle emissioni di anidride carbonica - le stime
internazionali piu' accreditate vanno da un minimo dal 3% al 10% -
contribuendo cosi' in ingente misura all'effetto serra. Queste emissioni di
gas e polveri sono rilasciate dagli aerei  direttamente nell'atmosfera nella
parte piu' alta della troposfera e in quella piu' bassa della stratosfera, e
per questo sono ancora piu' dannose. Solo una minima parte della popolazione
mondiale viaggia in aereo mentre le drammatiche conseguenze del
surriscaldamento climatico sono pagate dall'intera umanita' in termini di
desertificazione, alluvioni, cicloni, sconvolgimenti climatici cosi' gravi
che determinano carestie in aree sempre piu' estese del pianeta. Se a
Viterbo fosse realizzato il mega-aeroporto, questo sarebbe di fatto un
gravissimo danno per la citta' e per tutti i viterbesi. La costruzione
dell'aeroporto, il traffico aereo connesso e le infrastrutture di supporto
determinerebbero infatti una cementificazione selvaggia e un inquinamento
catastrofico di una delle aree piu' caratteristiche e pregiate di Viterbo:
quella termale del Bulicame; soffocando cosi' per sempre la vera
possibilita' di sviluppo di Viterbo che e' legata al termalismo e al turismo
di qualita'. Un turismo capace di apprezzare l'arte, la natura e i prodotti
della nostra terra. Un turismo che non e' certo quello legato ai voli low
cost con destinazione finale reale Roma, al quale sarebbe dedicato il nuovo
scalo aeroportuale, poiche' per sua stessa definizione quello low cost e' un
turismo "mordi e fuggi" che si ferma in media non piu' di due giorni e mezzo
nelle grandi capitali e proprio perche' a basso costo, si rivolge, sceglie e
compra prodotti di bassa qualita'. Viterbo verrebbe cosi' ad essere
l'ennesima citta'-scalo, di solo transito e servizio, per questo tipo di
turismo particolarmente degradato. L'altro aspetto che piu' ci preoccupa, ed
e' alla base della nostra ferma opposizione, e' il danno alla salute,
soprattutto a quella dei bambini, derivante dall'inquinamento prodotto dal
traffico aereo. L'inquinamento dell'aria da gas, polveri sottili ed
ultrasottili, generati dalla combustione del kerosene degli aerei,
l'inquinamento acustico provocato dal rumore degli aerei in fase di decollo
e di atterraggio che altererebbe notevolmente la  qualita' della vita degli
abitanti di  molti quartieri di Viterbo, e non ultimo l'inquinamento
elettromagnetico. Ormai innumerevoli studi scientifici dimostrano che queste
forme di inquinamento possono produrre gravi malattie. Questa consapevolezza
e certezza mi ha spinto a scrivere, insieme ai colleghi Mauro Mocci e Gianni
Ghirga, anch'essi dell'Associazione medici per l'ambiente (Isde-Italia), una
lettera a tutti i medici dell'Alto Lazio per denunciare la gravita' della
minaccia ed offrire numerosi riferimenti scientifici utili per
l'informazione e la sensibilizzazione sia del personale sanitario, che dei
pubblici amministratori, che dei cittadini. I cittadini di Ciampino e di
tantissime altre citta' che in Italia e nel mondo sono sedi di scali
aeroportuali, vivono sulla loro pelle gli effetti dell'inquinamento prodotto
dal traffico aereo. Noi semplicemente non vogliamo che Viterbo sia
"ciampinizzata" ma che si riducano i voli su Ciampino e si restituisca anche
a quella comunita' il diritto alla salute.
*
- "Melting Pot": Da quante persone e da che tipo di persone e' composto il
comitato (semplici cittadini, esperti, tecnici o altro)?
- Antonella Litta: Il nostro comitato e' in costante crescita e vi
partecipano tantissime persone. Oggi possiamo affermare che le nostre
ragioni sono condivise dalla stragrande parte dei viterbesi perche' sono
sempre piu' consapevoli delle conseguenze che la realizzazione di un simile
progetto avrebbe per l'ambiente, per la salute ma anche sulle reali
possibilita' di sviluppo economico dell'intera provincia. Inoltre hanno
aderito al nostro appello e al nostro impegno rilevantissime figure
istituzionali, personalita' illustri del mondo accademico, della cultura,
dell'impegno sociale: ad esempio scienziati come Angelo Baracca, Virginio
Bettini, Luigi Cancrini, Marcello Cini, Paul Connett, Giorgio Cortellessa,
Luca Mercalli, Stefano Montanari, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni
Tamino,Federico Valerio, il prestigioso magistrato Ferdinando Imposimato, la
vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, padre Alessandro
Zanotelli, cattedratici universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea
Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Nella Ginatempo, Domenico
Jervolino,Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi
Piccioni, Giuliano Pontara, Lorenzo Porta, Elena Pulcini, Claudio Riolo,
Annamaria Rivera, Antonella Sapio, Giovanni Scotto, Sergio Tanzarella,
Silvia Vegetti Finzi, la scrittrice Dacia Maraini ed innumerevoli altri.
*
- "Melting Pot": Rischiate di passare per i classici "ambientalisti del no":
cosa proponete, allora, per lo sviluppo di Viterbo e della Tuscia? Se
l'aeroporto e' dannoso, su cosa deve invece puntare questo territorio?
- Antonella Litta: L'accusa di passare per "ambientalisti del no" non ci
preoccupa. Siamo  persone responsabili, abituate a ragionare con la nostra
testa e i piedi piantati per terra. L'Italia e' piena di opere inutili,
spacciate per soluzione ai problemi della disoccupazione, imposte ai
cittadini con il ricatto del lavoro per poi rivelarsi devastazione
dell'ambiente, danno alla salute, falsa illusione di un occupazione stabile:
il solito affare per pochi. Noi pensiamo che sia necessario un diverso
sviluppo per il nostro territorio e che la priorita' assoluta in tema di
mobilita' sia rappresentata dal miglioramento della rete ferroviaria. Se
solo una piccola parte dei fondi pubblici che si pensa di sperperare per
l'aeroporto fossero invece spesi per ammodernare la rete ferroviaria
viterbese (riapertura della Civitavecchia-Capranica-Orte, potenziamento
della Viterbo-Orte, miglioramento della Viterbo-Capranica-Roma) questo
consentirebbe da subito il miglioramento della qualita' della vita di
tantissimi pendolari viterbesi che per la tratta Viterbo-Roma impiegano oggi
quasi due ore, e garantirebbe un flusso di turismo vero e costante verso il
nostro territorio: quello degli abitanti della capitale e dell'area
metropolitana circostante e parliamo di milioni di persone che potrebbero
conoscere le nostre vere ricchezze: il termalismo, l'arte, la storia, le
bellezze naturalistiche, i prodotti delle colture biologiche e di qualita'.
Le ingenti risorse pubbliche che verrebbero sperperate per realizzare a
Viterbo una ennesima servitu' nociva e distruttiva come il mega-aeroporto
potrebbero invece essere messe a disposizione di uno sviluppo sostenibile
del nostro territorio, della nostra economia, della nostra cultura.
*
- "Melting Pot": Attualmente il comitato sta preparando qualche attivita'?
Come giudica la situazione attuale circa il futuro aeroporto (cabina di
regia, ottimismo generale mostrato da sindaco e politici, ecc.)?
- Antonella Litta: La situazione attuale e' sotto gli occhi di tutti: ad un
anno dalla decisione ministeriale nulla e' stato fatto, anzi non solo al
momento non c'e' alcun progetto per l'aeroporto ma addirittura non e' ancora
stato redatto lo studio di prefattibilita'. L'aeroporto per quanto possiamo
constatare e' solo un aeroporto di carta. Tanta carta sprecata per coprire
di orribili manifesti, con aerei in fase di decollo, i muri della nostra
bella citta', tanta carta sprecata per fare continui annunci di convegni,
tavoli tecnici, cabine di regia ed altre amenita'. Quanto alla nostra
attivita' come comitato, in questi mesi e' consistita non solo in iniziative
locali, ma anche nell'aver intessuto una fitta rete di rapporti con i tanti
comitati che in Italia si oppongono alla costruzione di nuovi aeroporti o
all'ampliamento di quelli gia' esistenti. In particolare c'e' una importante
collaborazione con i cittadini dei comitati di Ciampino che ormai da molti
anni soffrono e denunciano i danni all'ambiente e alla salute derivanti
dalla presenza di un aeroporto nel quale transitano ogni anno milioni di
passeggeri. Una situazione tragica che i fautori dell'aeroporto di Viterbo
vorrebbero trasferire da Ciampino a Viterbo. Da quando il nostro comitato si
e' costituito abbiamo realizzato convegni scientifici sempre aperti a tutti,
iniziative d'informazione in molti quartieri della citta', passeggiate
conoscitive nell'area del Bulicame e un concerto che, per la prima volta
nella storia di Viterbo, il 18 luglio scorso si e' tenuto alle Pozze
Carletti (un dei luoghi piu' suggestivi dell'area del Bulicame). Noi infatti
siamo convinti che la rinascita della citta' di Viterbo debba partire dal
recupero della zona termale del Bulicame: un'area che sarebbe
irreversibilmente devastata se fosse realizzato il mega-aeroporto. Abbiamo
realizzato anche un sito (wwww.coipiediperterra.org) che offre informazioni,
pubblicazioni, documenti, interviste, links utili; abbiamo inoltre un
notiziario telematico che raggiunge oltre ventimila persone in tutta Italia.
Grazie a questa costante opera di informazione e sensibilizzazione sono
ormai moltissimi gli scienziati, i cattedratici, in Italia e all'estero, che
insieme a magistrati, giornalisti, parlamentari europei e nazionali,
consiglieri regionali e pubblici amministratori, guardano con attenzione e
tengono sotto osservazione quello che sta accadendo a Viterbo ed hanno
espresso solidarieta' ed adesione al nostro comitato. Quella stessa
attenzione e preoccupazione che invece manca ancora tra gran parte dei
politici e dei pubblici amministratori locali impegnati a vendere in modo
interessato l'ennesima fiaba, quella secondo cui il devastante
mega-aeroporto di Viterbo sarebbe la soluzione magica a tutti i problemi
della citta' e della provincia: un inganno scandaloso. Abbiamo infine
interloquito con tutte le istituzioni variamente competenti, a tutte
segnalando l'insensatezza e l'illiceita' del mega-aeroporto. E spesso le
nostre segnalazioni sono state apprezzate, raccolte, valorizzate. Grazie a
questa nostra attivita' vari soggetti istituzionali sono stati
sensibilizzati ed alcuni hanno avviato le attivita' di verifica da noi
richieste, che confidiamo portino alla definitiva bocciatura del
mega-aeroporto.
*
- "Melting Pot": Cosa comportera' la recente delibera del consiglio comunale
sui vincoli paesaggistici, se non verra' bloccata dalla Regione?
- Antonella Litta: Consideriamo quella delibera una vergogna e la prova
stessa che chi l'ha proposta sta agendo in malafede. Si chiede infatti alla
Regione Lazio di eliminare per la citta' di Viterbo tutti i vincoli
paesaggisti pur di permettere la  realizzazione del mega-aeroporto. In
pratica si chiede alla Regione di fare carta straccia del piano e dei
vincoli che tutelano l'ambiente nel rispetto delle caratteristiche
archeologiche, paesaggistiche, naturalistiche di Viterbo. E' l'implicita
ammissione che l'opera e' cosi' illegale che per poterla realizzare a
Viterbo non si deve far valere il piano regionale e la relativa normativa di
salvaguardia sui vincoli paesaggistici che invece vale e deve essere
rispettata in tutti i comuni del Lazio. Piu' chiaro di cosi'.
*
- "Melting Pot": E' stata prevista la valutazione d'impatto ambientale per
il futuro aeroporto?
- Antonella Litta: La valutazione d'impatto ambientale si fa successivamente
alla presentazione di un progetto. Il progetto qui non c'e' e quindi
ovviamente non c'e' neppure la Valutazione d'Impatto Ambientale (Via) come
non c'e' alcuna Valutazione dell'Impatto Sanitario (Vis). L'ipotesi stessa
del mega-aeroporto e' del tutto priva dei requisiti stabiliti dalla vigente
legislazione italiana ed europea.
*
- "Melting Pot": Secondo lei, infine, si fara' l'aeroporto a Viterbo?
- Antonella Litta: L'aeroporto non si fara' semplicemente perche' non si
puo' fare senza violare la legge, senza devastare aree sottoposte a vincoli
archeologici, naturalistici e paesaggistici, senza arrecare danni gravissimi
alla salute. Ma non si fara' soprattutto perche' i viterbesi ormai non
credono piu' alle menzogna che senza l'aeroporto questa citta' e questa
provincia saranno condannate al declino. Una menzogna raccontata ad arte da
quegli stessi politici inetti che in tutti questi anni non hanno saputo far
nulla per uno sviluppo vero, armonioso e sano e della citta' di Viterbo e
della sua provincia.

3. DOCUMENTI. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA UNA RICHIESTA DI INTERVENTO
[Riproponiamo la seguente lettera al Presidente della Repubblica del 4
agosto 2008]

Al Presidente della Repubblica
e per opportuna conoscenza:
al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
al Presidente dell'Enac
al Presidente della Provincia di Viterbo
al Sindaco del Comune di Viterbo
al Prefetto di Viterbo
e sempre per opportuna conoscenza:
alla Ministra dell'Ambiente
al Ministro del Welfare
al Ministro per i Beni Culturali
al Commissario europeo per i Trasporti
*
Oggetto: Richiesta di intervento del Presidente della Repubblica affinche'
sia impedita la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per
voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma, un'opera illecita e
scandalosa, nociva per la salute dei cittadini, distruttiva di
insostituibili preziosissimi beni pubblici, che costituirebbe un immenso
sperpero di pubbliche risorse a grave danno della comunita' ed in flagrante
violazione di legge.
*
Signor Presidente della Repubblica,
con la presente siamo a richiedere un suo autorevole intervento affinche'
siano rispettate le vigenti normative - di rilevanza fin costituzionale - a
difesa della salute e della sicurezza dei cittadini, di rilevantissimi e
peculiari beni ambientali e culturali, di diritti soggettivi e legittimi
interessi della comunita' viterbese ed altolaziale e di singoli cittadini
ivi residenti; normative vigenti e cogenti diritti minacciati dalla
prospettiva della realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto
per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma, un'opera
semplicemente illecita e scandalosa.
*
La realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost
avrebbe i seguenti inaccettabili e disastrosi esiti:
a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal
documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment -
Italia) del 18 marzo 2008;
b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene
naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e
simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento
fondamentale dell'identita' di Viterbo;
c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ
del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore
e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino;
d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi
della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua
rilevanza;
e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e
biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita;
f) grave danno economico per la citta' con deprezzamento di attivita',
esercizi ed immobili;
g) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale
dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi
Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento
diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita'
tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di
un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria
dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria
importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia'
precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale
di Viterbo del 25 luglio 2008;
h) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva,
quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della
mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e
valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di
qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita'
un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea
Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando
la linea Viterbo-Capranica-Roma);
i) aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio
gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative e
da fenomeni di inquinamento ed aggressione criminale alla salute, alla
sicurezza e alla qualita' della vita dei cittadini;
l) concreto pericolo che l'opera veicoli interessi ed affari non
trasparenti, conflitti di interessi in figure investite di ruoli e funzioni
istituzionali, operazioni economiche illecite e penetrazione dei poteri
criminali, come segnalato da autorevoli figure istituzionali;
m) infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera
e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come
proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei
piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente
scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una
drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino).
*
A cio' si aggiunga che:
n) l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa
precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso
Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo
n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare
presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che
potrebbe arrivare a superare i 3000 m, ne' il suo orientamento"; peraltro il
gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto
compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli
studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due
chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare
l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato
al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";
o) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le
relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio
comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;
p) l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali
requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di
Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica,
Valutazione d'impatto sulla salute.
*
Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un
devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per
Roma:
q) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una
serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto
di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18
gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia
ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente
affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo
dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla
commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";
r) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente
dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi
fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto
che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a
ridosso di emergenze archelogiche, naturalistiche, scientifiche, culturali,
agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera
ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione,
cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice
dal vizio dell'atto presupposto e fondativo;
s) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei
proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior
fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato
di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo
viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito
del programma "Report").
*
Infine:
t) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della
situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva
della Rai ("Report", 27 aprile 2008);
u) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale
trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento
dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra
l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno
2008);
v) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza
di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del
clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale,
dagli statisti piu' avvertiti);
z) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo
(particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di
autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e
sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e
democratico.
*
Signor Presidente della Repubblica,
tutto quanto precede, da un anno a questa parte abbiamo piu' volte segnalato
ai Ministeri competenti, all'Ente nazionale per l'aviazione civile, al
Parlamento europeo ed a quello nazionale, alla Regione Lazio, alla Provincia
e al Comune di Viterbo, a  molti altri soggetti istituzionali variamente
competenti.
*
Hanno peraltro sostenuto la nostra iniziativa di opposizione al devastante
mega-aeroporto molte personalita' illustri come il magistrato Ferdinando
Imposimato, la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, padre
Alex Zanotelli, il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani.
Scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Luigi Cancrini, Marcello
Cini, Paul Connett, Giorgio Cortellessa, Stefano Montanari, Giuseppe
Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni Tamino, Federico Valerio.
Altri cattedratici universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea
Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Nella Ginatempo, Domenico Jervolino,
Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni,
Giuliano Pontara, Lorenzo Porta, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria
Rivera, Antonella Sapio, Giovanni Scotto, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti
Finzi.
Scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri.
Intellettuali come Maria D'Asaro, Franco Barbero, Eleonora Bellini, Valeria
Borgia, Patrizia Caporossi, Augusto Cavadi, Chiara Cavallaro, Giancarla
Codrignani, Bruno Dei, Paola Del Zoppo, Francesco De Notaris, Maria G. Di
Rienzo, Daniele Gallo, Pupa Garribba, Giorgio Giannini, Federica Giardini,
Angela Giuffrida, Fulvio Grimaldi, Letizia Lanza, Elena Liotta, Fiora
Luzzatto, Paola Mancinelli, Attilio Mangano, Enzo Mazzi, Sara Michieletto,
Elena Monguzzi, Daniela Musumeci, Diana Napoli, Nadia Neri, Helene
Paraskeva', Sergio Paronetto, Francesco Pistolato, Rosangela Pesenti, Enrico
Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Elio Rindone, Giovanna
Rossiello, Anna Saleppichi, Brunetto Salvarani, Bruno Segre, Paola Sessa,
Renato Solmi, Giuseppe Tacconi.
Personalita' della vita civile e dell'impegno sociale ed educativo come
Normanna Albertini, Giacomo Alessandroni, Alessandro Ambrosin, Roberto
Barcaroli, Luciano Benini, Norma Bertullacelli, Carla Biavati, Michele
Boato, Liliana Boranga, Franco Borghi, Adriana Bottini, Elena Buccoliero,
Paolo Buffoni, Giuseppe Burgio, Elisabetta Caravati, Tiziano Cardosi,
Giovanni Colombo, Marinella Correggia, Sergio Dalmasso, Leila Lisa D'Angelo,
Riccardo Dello Sbarba, Emilio De Paolis, Gabriele De Veris, Giuliano Falco,
Carlo Ferraris, Gianni Ghirga, Agnese Ginocchio, Dario Giocondi, Carlo
Gubitosa, Pasquale Iannamorelli, Floriana Lipparini, Francesco Lo Cascio,
Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Maria Antonietta Malleo, Giovanni Mandorino,
Nello Margiotta, Carla Mariani, Gian Marco Martignoni, Luca Martinelli,
Raffaella Mendolia, Michele Meomartino, Carmine Miccoli, Maddalena Micotti,
Mauro Mocci, Luisa Mondo, Adriano Moratto, Fiamma Negrini, Beppe Pavan,
Paola Pavese, Strato Petrucci, Enzo Piffer, Luciano Polverari, Anna Puglisi,
Piercarlo Racca, Fabio Ragaini, Elio Romano, Carlo Ruta, Silvana Sacchi,
Raffaello Saffioti, Luca Salvi, Antonia Sani, Umberto Santino, Giovanni
Sarubbi, Eugenio Scardaccione, Anna Schgraffer, Silvano Tartarini, Tiziano
Tissino, Amedeo Tosi, Mao Valpiana, Claudio Vedovelli, Marcello Vigli.
Il magistrato Gennaro Francione.
L'ex-sottosegretario Paolo Cento.
I parlamentari europei Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni
Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni,
Sepp Kusstatscher, la gia' citata Luisa Morgantini, Roberto Musacchio,
Pasqualina Napoletano.
I senatori e deputati al parlamento italiano della precedente legislatura
Maurizio Acerbo, Angelo Bonelli, Salvatore Bonadonna, Paolo Cacciari,
Salvatore Cannavo', Giovanna Capelli, Anna Donati, Rina Gagliardi, Haidi
Giuliani, Salvatore Iacomino, Vladimir Luxuria, Francesco Martone, Lidia
Menapace, Maria Cristina Perugia, Paolo Russo, Gianpaolo Silvestri,
Massimiliano Smeriglio, Gino Sperandio, Tiziana Valpiana.
I consiglieri regionali del Lazio Roberto Alagna, Enrico Luciani, Ivano
Peduzzi, Anna Pizzo.
Numerosissime persone del viterbese, tra cui autorevoli figure delle
istituzioni e della vita civile.
*
E sara' opportuno aggiungere che gli stessi sostenitori della nociva e
devastante opera hanno dovuto progressivamente sempre piu' esplicitamente
ammettere che la loro precedente propaganda era fallace e mistificante, e
via via hanno dovuto riconoscere la validita' di quanto da noi
rappresentato.
*
Signor Presidente della Repubblica,
giunti a questo punto, ed ormai chiarito inconfutabilmente che l'opera cosi'
come prospettata da una propaganda tanto mistificante quanto irresponsabile
e' semplicemente nociva, distruttiva, irrealizzabile e fuorilegge, sarebbe
ragionevole attendersi che tutte le rappresentanze istituzionali desistano
dal continuare a sostenerne la realizzazione; invece purtroppo sembra che
alcune figure istituzionali ed alcune cordate affaristiche stiano tuttora
operando a favoreggiamento della realizzazione del devastante mega-aeroporto
e a danno dei cittadini, a danno dell'ambiente e dei beni pubblici, in
violazione delle norme e dei vincoli in vigore.
E' perche' la situazione e' questa, che ci siamo determinati a richiedere un
suo autorevole intervento affinche' sia impedita la realizzazione a Viterbo
di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e
fuggi" per Roma, un'opera illecita e scandalosa, nociva per la salute dei
cittadini, distruttiva di insostituibili preziosissimi beni pubblici, che
costituirebbe un immenso sperpero di pubbliche risorse a grave danno della
comunita' ed in flagrante violazione di legge.
Ovviamente confidiamo che un suo intervento possa essere risolutivo; ma
qualora tale intervento non si desse o non sortisse effetto, e si
prospettasse la necessita' di richiedere l'ulteriore intervento delle
competenti magistrature italiane ed europee in sede amministrativa, civile e
penale, ovviamente procederemmo in tal senso, naturalmente richiamando tutto
il pregresso ed anche le eventuali resposabilita' - anche per profili
omissivi - da parte di vari soggetti istituzionali che fin qui non solo non
hanno operato in modo adeguato e corretto ma hanno anche commesso ripetuti
atti di cui evidentemente dovranno essere chiamati a rispondere.
*
Ringraziandola per l'attenzione, e restando a disposizione per ogni
ulteriore opportuno chiarimento, ed eleggendo sede presso il Centro di
ricerca per la pace di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, voglia
gradire distinti saluti.
La portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna
per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta
Il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini
Viterbo, 4 agosto 2008

4. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

===================
COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 135 del 17 novembre 2008

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