Coi piedi per terra. 128



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 128 del 3 ottobre 2008

In questo numero:
1. Domenica 5 ottobre a Vicenza si svolge la consultazione popolare
autogestita
2. Forum per la partecipazione di Vicenza: Vicenza non si arrende
3. Vandana Shiva: Il recupero del principio femminile
4. Peppe Sini: La balena nella vasca da bagno
5. Si e' svolto il 25 settembre a Viterbo un incontro di studio
6. All'assessore all'ambiente della Regione Lazio. Che sia respinta la
delibera della vergogna
7. I nuovi attila allo sbaraglio
8. Antonella Litta: Oggi a Viterbo, un anno dopo
9. Peppe Sini: Licenza di devastare
10. Peppe Sini: Ozzarram, il presidente a rovescio
11. Peppe Sini: Ultime notizie dalla torre di Babele
12. Costituita l'Associazione viterbese "Respirare"
13. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. INIZIATIVE. DOMENICA 5 OTTOBRE A VICENZA SI SVOLGE LA CONSULTAZIONE
POPOLARE AUTOGESTITA

Domenica 5 ottobre a Vicenza si svolge una consultazione popolare
autogestita di grandissima rilevanza morale e civile.
Come e' noto, il quesito e' il seguente: "E' Lei favorevole alla adozione da
parte del consiglio comunale di Vicenza, nella sua funzione di organo di
indirizzo politico-amministrativo, di una deliberazione per l'avvio del
procedimento di acquisizione al patrimonio comunale, previa
sdemanializzazione, dell'area aeroportuale 'Dal Molin' - ove e' prevista la
realizzazione di una base militare statunitense - da destinare ad usi di
interesse collettivo salvaguardando l'integrita' ambientale del sito?".
Una improvvida e scandalosa sentenza del Consiglio di Stato, su
sollecitazione della lobby bellicista, ha preteso di destituire di valore
una consultazione che resta non solo legittima ma necessaria.
Cosicche' la consultazione si fara', in forma autogestita.
*
Tutti i vicentini - noi li preghiamo - votino, sapendo che il loro voto e'
un atto di responsabilita' e di amore non solo verso la loro citta' ma verso
l'umanita' intera stanca di guerre e di stragi, stanca di armi che sempre
sono puntate contro esseri umani, stanca di una militarizzazione del mondo e
della vita che la vita e il mondo devastano. Si' alla pace, si' alla
democrazia.
E tutti i non vicentini che conoscono persone a Vicenza - noi li preghiamo -
telefonino loro per chiedere il loro impegno per la pace, la democrazia, la
legalita', chiedano loro di votare, di votare per l'umanita' intera contro
la guerra, i suoi strumenti e i suoi apparati. Si' alla pace, si' alla
democrazia.
*
Vi e' una sola umanita'. Vi e' un solo mondo.
La guerra e' nemica dell'umanita'.

2. INIZIATIVE. FORUM PER LA PARTECIPAZIONE DI VICENZA: VICENZA NON SI
ARRENDE
[Da Adriana Chemello (per contatti: achemello at alice.it) e da altre eprsone
amiche riceviamo e diffondiamo]

Vicenza non si arrende. La consultazione popolare, bloccata dal Consiglio di
Stato, sara' autogestita dai cittadini.
*
Vicenza democratica, pacifista e nonviolenta non si arrende.
Dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato, che ha bocciato con una
"motivazione giuridicamente misera e moralmente miserabile" (lo ha detto il
sindaco) la Consultazione legalmente indetta per il 5 ottobre prossimo, la
Vicenza democratica, pacifista e nonviolenta non si arrende alla prepotenza
di chi vuole impedire a tutti i costi che la popolazione esprima il proprio
diritto/dovere democratico di partecipare e di esprimersi su una questione
di vitale importanza per il futuro della propria citta'.
Ci troviamo di fronte ad una espressione di potere e a un modo di gestire la
politica che farebbero inorridire (se fossero ancora vivi) i Padri della
nostra Costituzione, che avevano sintetizzato in norme chiare e cristalline
e in strumenti di garanzia, la loro preoccupazione di non ricadere in
sistemi di governo e in comportamenti politici deteriori (la gestione della
cosa pubblica da parte di classi corrotte, egoistiche e ciniche, la
corruzione delle coscienze attraverso una manipolazione propagandistica, la
conseguente disaffezione alla democrazia, il fascismo, la guerra).
*
I vicentini democratici (ieri la fiaccolata improvvisata ha riempito Piazza
dei Signori) hanno sentito la responsabilita' che si ha nei momenti storici,
dopo aver percepito chiaramente i rischi che si corrono. Non e' piu' solo
una questione di base si' e base no, e' una questione di civilta' (la
civilta' del diritto), del rispetto delle regole. E' il momento delle
responsabilita' storiche. Si incomincia sempre cosi' (con la strage di leggi
e di diritti riconosciuti dalle leggi vigenti), l'affermazione di una
"cultura politica" fatta di pregiudizi, l'ignoranza, l'arroganza e
l'intolleranza nei confronti di chi e' diverso e la pensa diversamente. Non
c'e' bisogno di dire quali forze politiche oggi sono portatrici di questi
virus mai debellati del tutto.
Per questo diciamo che la nostra protesta e' anche un paziente sforzo
educativo. Questo sforzo ha dei costi sulla qualita' della nostra vita e sui
nostri interessi personali, ma e' un prezzo che siamo disposti a pagare per
non tornare a un passato di cui ci vergognamo. E non vogliamo pentirci
troppo tardi per non aver fatto abbastanza.
Allora siamo grati ad un sindaco (che ama definirsi sindaco di tutti i
vicentini) per aver preso con coraggio la bandiera di questa lotta per il
rispetto dei nostri diritti civili fondamentali. Non ci fermiamo perche'
qualcuno ci ha bocciati sul piano formale. Andiamo avanti nel realizzare la
sostanza e lo spirito di questa azione di democrazia che e' chiamare tutti i
cittadini ad esprimere il proprio dissenso o consenso, liberamente, il 5
ottobre.
Sappiamo che il risultato avra' forse solo un peso morale, ma la dimensione
morale per noi e' il fondamento della politica, e la politica e' educazione,
educazione civica. E i nostri interlocutori, quelli onesti, non potranno
fare a meno di ascoltare questa voce.
*
Informeremo tutti quelli che hanno ricevuto il questionario e la scheda, che
possono domenica depositarla davanti ai 53 punti di raccolta previsti, nelle
urne apposite, con le necessarie garanzie e il controllo dei documenti.
Chiederemo anche di depositare in una cassetta un contributo in denaro per
le spese della Consultazione perche' per affermare questo nostro diritto di
partecipazione siamo disposti a pagarne le spese. Paghiamo, noi che
partecipiamo, i costi della democrazia, per tacitare i soliti banditori
dell'inutilita' e dello spreco di denaro pubblico.
Noi diciamo che l'esercizio della democrazia non e' inutile e non e' uno
spreco.
Forum per la partecipazione
*
Per informazioni e contatti: Casa per la pace, Contra' Porta Nova 2, 36100
Vicenza, tel. 0444327395, fax: 0444327527, e-mail: casaperlapace at gmail.com,
sito: www.dalmolin5ottobre.it

3. MAESTRE. VANDANA SHIVA: IL RECUPERO DEL PRINCIPIO FEMMINILE
[Da Vandana Shiva, Terra madre, Utet, Torino 2002, p. 65.
Vandana Shiva, scienziata e filosofa indiana, direttrice di importanti
istituti di ricerca e docente nelle istituzioni universitarie delle Nazioni
Unite, impegnata non solo come studiosa ma anche come militante nella difesa
dell'ambiente e delle culture native, e' oggi tra i principali punti di
riferimento dei movimenti ecologisti, femministi, di liberazione dei popoli,
di opposizione a modelli di sviluppo oppressivi e distruttivi, e di denuncia
di operazioni e programmi scientifico-industriali dagli esiti
pericolosissimi. Tra le opere di Vandana Shiva: Sopravvivere allo sviluppo,
Isedi, Torino 1990; Monocolture della mente, Bollati Boringhieri, Torino
1995; Biopirateria, Cuen, Napoli 1999, 2001; Vacche sacre e mucche pazze,
DeriveApprodi, Roma 2001; Terra madre, Utet, Torino 2002 (edizione riveduta
di Sopravvivere allo sviluppo); Il mondo sotto brevetto, Feltrinelli, Milano
2002. Le guerre dell'acqua, Feltrinelli, Milano 2003; Le nuove guerre della
globalizzazione, Utet, Torino 2005; Il bene comune della Terra, Feltrinelli,
Milano 2006; India spezzata, Il Saggiatore, Milano 2008]

Il recupero del principio femminile e' una risposta alle molteplici
prevaricazioni ed espropriazioni a danno non solo delle donne ma anche della
natura e delle culture non occidentali. Esso significa ripristino ecologico
e liberazione della natura, liberazione della donna e liberazione dell'uomo
che, prevaricando la natura e la donna, ha sacrificato la sua stessa
umanita'.

4. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: LA BALENA NELLA VASCA DA BAGNO

Voler realizzare un mega-aeroporto nel cuore dell'area termale del Bulicame
devastando per sempre un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico
e sociale, economico e simbolico peculiare e insostituibile.
Voler realizzare questo mega-aeroporto a ridosso di popolosi quartieri della
citta' di Viterbo aggredendo cosi' violentemente la salute e il benessere di
migliaia di cittadini (il disastro di Ciampino insegna).
Voler realizzare questo mega-aeroporto infischiandosene dei vincoli
paesaggistici, delle emergenze archeologiche, delle vocazioni e delle
attivita' produttive locali, delle norme di legge europee e italiane, dei
diritti dei cittadini, dei bisogni e dei problemi del territorio,
dell'esigenza di un'amministrazione responsabile e di una corretta gestione
dei fondi pubblici.
Voler realizzare a tutti i costi questo mega-aeroporto pur sapendo che e' un
crimine e una follia.
*
La lobby politico-affaristica che a fini speculativi, o perche' persa in
deliri fantascientifici o perche' narcotizzata dalle sue stesse
mistificazioni, vuole realizzare quest'opera dissennata sa anch'essa che non
solo vuol fare una cosa iniqua, ma anche una cosa impossibile.
Realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi
e fuggi" per Roma e' come voler mettere una balena in una vasta da bagno.
*
Nella Grecia classica vi era una parola precisa per designare questa
incapacita' di riconoscere i limiti, questa dismisura, questo oltraggio,
questo violare la natura e la giustizia, questa tracotanza che solo produce
frutti nefasti, che solo provoca effetti catastrofici: quella parola e'
"hybris".

5. INCONTRI. SI E' SVOLTO IL 25 SETTEMBRE A VITERBO UN INCONTRO DI STUDIO
[Riportiamo il seguente comunicato del 26 settembre 2008 dal titolo completo
"Si e' svolto il 25 settembre a Viterbo un incontro di studio del comitato
che si oppone al devastante mega-aeroporto", gia' apparso nelle "Notizie
minime della nonviolenza in cammino"]

Si e' svolto il 25 settembre 2008 a Viterbo, presso la sede dell'Arci, un
incontro di riflessione e di approfondimento del comitato che si oppone
all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo,
in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di
tutti.
L'incontro, che era anche occasione di verifica dell'attivita' svolta ad un
anno dalla nascita del comitato, e' stato aperto dalla portavoce Antonella
Litta che ha ricostruito alcuni momenti salienti dell'esperienza condotta e
le ragioni dell'impegno in difesa dell'ambiente, della salute dei cittadini,
della legalita'.
Sono poi seguiti interventi di approfondimento che hanno analizzato alcuni
dei principali aspetti della scandalosa vicenda del devastante
mega-aeroporto, con specifico riferimento agli aspetti sanitari, ambientali,
giuridici, amministrativi, culturali, sociali ed economici.
Dall'approfondito esame della questione e' emersa sia l'assoluta illegalita'
che l'assoluta irrazionalita' ed irrealizzabilita' del devastante
mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma che
condannerebbe Viterbo a un disastro ambientale e sanitario.
E' emersa anche la necessita' e l'urgenza di un piu' complessivo impegno per
la riduzione del trasporto aereo in generale; cosi' come e' emersa la
necessita' di promuovere nell'Alto Lazio il trasporto ferroviario, vero
fulcro di un modello di mobilita' coerente e adeguato a un modello di
sviluppo che inveri i diritti della comunita' locale e salvaguardi e
valorizzi le reali risorse del viterbese: i beni ambientali e culturali, il
termalismo, l'agricoltura di qualita', e tutte le autentiche vocazioni
produttivo del territorio.
Nel corso dell'incontro si sono anche valutate le piu' opportune forme di
intervento della societa' civile in difesa della legalita' e dei diritti dei
cittadini, in difesa del bene comune, in una logica di rigoroso impegno per
la verita' e la giustizia, e dal punto di vista non solo locale ma globale.
Tra le iniziative in programma nuovi incontri di studio di alto profilo
scientifico e nuovi interventi di informazione, sensibilizzazione, denuncia
e documentazione rivolti sia alla cittadinanza che alle istituzioni.

6. DOCUMENTI. ALL'ASSESSORE ALL'AMBIENTE DELLA REGIONE LAZIO. CHE SIA
RESPINTA LA DELIBERA DELLA VERGOGNA

All'assessore all'ambiente della Regione Lazio
Oggetto: Richiesta che la Regione Lazio respinga la richiesta formulata dal
Consiglio Comunale di Viterbo di eludere per gran parte del territorio
comunale i vincoli del Piano territoriale paesaggistico regionale e le
relative norme di salvaguardia.
*
Signor assessore all'ambiente della Regione Lazio,
con atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008, il Consiglio Comunale di
Viterbo, con un solo voto contrario, ha chiesto alla Regione Lazio di poter
eludere i vincoli del Piano territoriale paesaggistico regionale e le
relative norme di salvaguardia per gran parte del territorio comunale (e
nelle intenzioni della Giunta proponente l'atto addirittura chiedeva
esplicitamente la deroga per la totalita' di esso).
*
Quella delibera e' una mostruosita' amministrativa.
Se la Regione Lazio accogliesse la richiesta, il Piano territoriale
paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia sarebbero
pressoche' totalmente vanificati nel territorio del Comune di Viterbo, e si
creerebbe peraltro un inquietante precedente tale per cui tutti gli enti
locali laziali potrebbero avanzare analoghe richieste, col risultato di
annullare completamente quelle norme di salvaguardia finalizzate a
contrastare la speculazione e la devastazione ambientale.
Quella richiesta e' quindi palesemente irricevibile.
*
Non solo: quell'atto presenta aspetti scandalosi sotto molti profili, tali
per cui esso non solo e' irricevibile dalla Regione, ma non poteva neppure
essere posto ai voti nelle specifiche modalita' e circostante in cui e'
avvenuto, atteso che il Consiglio Comunale si e' espresso in una condizione
di gravissima ignoranza, come dal verbale integrale della seduta consiliare
si evince flagrantemente.
Bastera' segnalare che la proposta di delibera non era ancora a disposizione
dei consiglieri per visione neppure nelle ore immediatamente precedenti la
seduta consiliare (cfr. p. 11 del verbale della seduta riportato in
narrativa dell'atto deliberativo); o segnalare la confessione di ignoranza
del sindaco che a fronte di precise obiezioni mosse dal consigliere comunale
Mezzetti sul punto cruciale del devastante mega-aeroporto replica che quanto
viene puntualmente argomentando il consigliere "e' incomprensibile per la
mia mente" (ivi, p. 13).
*
A questo si aggiunga che l'argomento-principe per una deliberazione che
espone grandissima parte del territorio del Comune di Viterbo alla
speculazione e alla devastazione ambientale e' esplicitamente motivata con
la volonta' di realizzare comunque un illegale e insensato mega-aeroporto
per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma, opera del tutto
incompatibile con la realta' territoriale poiche' avrebbe conseguenze
distruttive di fondamentali beni pubblici e altamente nocive per la salute
dei cittadini; ed altresi' incompatibile con la vigente legislazione
italiana ed europea in materia di impatto ambientale e sanitario, in materia
di protezione dei beni culturali, in materia di tutela sia del bene pubblico
sia di diritti soggettivi e legittimi interessi dei cittadini.
*
Per tutto cio', e per le altre ragioni che saranno oggetto di nostri
ulteriori interventi rivolti a questa e ad altre competenti istituzioni, le
chiediamo che la Regione Lazio nel corretto adempimento dei suoi compiti e
delle sue funzioni respinga la scandalosa richiesta del Consiglio Comunale
di Viterbo, perche' irricevibile e palesemente confliggente con l'esigenza
di tutela del territorio e di rispetto dei vincoli e delle norme a cio'
finalizzati.
Distinti saluti,
La portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna
per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta
Il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini
Viterbo, 26 settembre 2008

7. COMUNICATI. I NUOVI ATTILA ALLO SBARAGLIO
[Riportiamo il seguente comunicato del 28 settembre 2008 dal titolo completo
"I nuovi attila allo sbaraglio. Ovvero: Sei ragioni per cui l'accordo
Enac-Adr sul mega-aeroporto di Viterbo equivale a confessare che l'opera e'
irrealizzabile e priva di requisiti di legge e che la popolazione viterbese
e' stata scandalosamente ingannata", gia' apparso nelle "Notizie minime
della nonviolenza in cammino"]

La decisione dell'Enac (l'Ente nazionale per l'aviazione civile) di affidare
ad Adr (la societa' "Aeroporti di Roma" che gia' gestisce gli scali di
Fiumicino e Ciampino) la realizzazione e gestione dell'illegale e insensato,
nocivo e devastante mega-aeroporto di Viterbo, e' l'ultimo atto di una farsa
che degenera in disastro.
*
1. Gli attila di Ciampino
La societa' Adr e' direttamente responsabile del disastro di Ciampino;
affidare ad essa la realizzazione e gestione del mega-aeroporto di Viterbo
significa voler "ciampinizzare" Viterbo, peraltro senza neppure liberare
Ciampino, poiche' le intenzioni reali sono quelle di incrementare il
trasporto aereo nel Lazio con un mega-aeroporto in piu' senza dismettere
l'attivita' negli altri.
*
2. Chiedere all'oste se il vino e' buono
L'Enac addirittura nel protocollo d'intesa con Adr affida ad essa alcune
fondamentali verifiche sulla compatibilita' e fattibilita' dell'opera: non
e' chi non  veda la presenza qui di un gigantesco conflitto d'interessi;
come e' stato giustamente osservato, affidare alla societa' che dovrebbe
ricavare profitti da un'opera il compito di verificare se quell'opera e'
realizzabile e' come chiedere all'oste se il vino e' buono.
*
3. La favola bella che ieri t'illuse
Non solo: se queste verifiche l'Enac le affida ora ad Adr, l'Enac ipso facto
confessa che queste verifiche non sono state mai fatte, cosi' smascherando
la colossale menzogna propalata dalla lobby politico-affaristica che dallo
scorso anno sostiene all'incirca che tutto e' in regola, tutto e' a posto e
tutto e' pronto per avviare la realizzazione del devastante mega-aeroporto.
La verita' e' che niente e' pronto, niente e' a posto, niente e' in regola.
*
4. Controllati e controllori
Peraltro non compete ad Adr svolgere tutta una serie di indispensabili
verifiche che la legislazione italiana ed europea attribuisce a vari altri
soggetti: soggetti istituzionali, e non imprese economiche interessate
primariamente a massimizzare il proprio profitto.
*
5. Arraffoni ed arruffoni
Il medesimo protocollo d'intesa conferma pertanto anche come le procedure
fin qui seguite per condannare Viterbo a subire un'opera disastrosa e
dissennata siano state palesemente viziate da gravi lacune ed irregolarita',
da giganteschi errori e mistificazioni.
*
6. Un'opera irrealizzabile e illegale
Del resto e' del tutto evidente che il devastante mega-aeroporto per voli
low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma a Viterbo e' semplicemente
irrealizzabile.
a) perche' devasterebbe l'area termale del Bulicame, fondamentale ed
irrinunciabile risorsa ed elemento identitario della citta';
b) perche' danneggerebbe gravemente anche altri rilevanti beni ambientali,
archeologici, storico-culturali, agricoli, scientifici, economici;
c) perche' provocherebbe un inquinamento gravissimo e conseguenti danni
irreversibili alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita dei
viterbesi;
d) perche' costituirebbe uno sperpero colossale di pubbliche risorse
(risorse che potrebbero e dovrebbero invece essere destinate a difendere e
valorizzare i beni e le vocazioni produttive del viterbese e promuovere in
primo luogo la necessaria mobilita' ferroviaria che versa in condizioni
inammissibili);
e) perche' in flagrante contrasto con la vigente legislazione italiana ed
europea, e finanche con la pianificazione regionale, a tutela dell'ambiente,
della salute, dei diritti della popolazione locale.
*
Quanto si evince dall'accordo tra Enac e Adr equivale a confessare che il
devastante mega-aeroporto e' irrealizzabile ed e' privo di fondamentali
requisiti di legge; ed equivale altresi' a confessare che la lobby
politico-affaristica che vuole realizzare il mega-aeroporto ha lungamente
scandalosamente ingannato la popolazione viterbese.
*
Basta con le menzogne, basta con gli sperperi di pubbliche risorse, basta
con le devastazioni dell'ambiente e gli attentati alla salute e ai diritti
dei cittadini.

8. RIFLESSIONE. ANTONELLA LITTA: OGGI A VITERBO, UN ANNO DOPO
[Riproponiamo il seguente testo che anticipava alcuni punti della relazione
che Antonella Litta ha svolto all'assemblea del comitato che si e' tenuta il
25 settembre 2008, testo gia' apparso in "Nonviolenza. Femminile plurale"]
Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla
realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di
medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in
Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica
presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione
di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani
sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato
sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11,
pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per
l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia).
Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale
ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni
medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi
africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di
programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato
"Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla
legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente]

L'assemblea di oggi vuole fare il punto delle attivita' del nostro comitato
a poco piu' di un anno dalla sua costituzione, e vuole essere un momento di
riflessione su quanto ancora c'e' da fare per evitare che a Viterbo si
realizzi un aeroporto per voli low cost che si preannuncia come un'opera di
immenso danno all'ambiente, alla salute, all'identita' stessa della citta',
alle reali vocazioni e tradizioni di questo territorio e come immenso
sperpero di pubbliche risorse.
In questo anno ci siamo impegnati in un  costante lavoro d'informazione
rivolto ai cittadini attraverso convegni, distribuzione di materiale
informativo, iniziative di conoscenza e approfondimento.
Fra tante altre iniziative che abbiamo realizzato vorrei segnalare
particolarmente le seguenti: per la prima volta nella storia di Viterbo
nell'area del Bulicame la notte del 18 luglio scorso e' stato realizzato un
concerto musicale e un spettacolo teatrale grazie all'impegno dei ragazzi
del centro sociale autogestito "Valle Faul" e di Antonello Ricci. Sempre in
questa area di grande pregio storico, archeologico, naturalistico e termale
abbiamo organizzato passeggiate guidate che ci hanno fatto ripercorrere la
storia  e le tradizioni di Viterbo. Ringrazio ancora Antonello Ricci e il
professor Giuseppe Giannini che con passione e competenza ci hanno fatto da
guida e ci hanno permesso di comprendere ancora meglio e piu' da vicino
l'insanabile ferita che la costruzione dell'aeroporto infliggerebbe a questa
area che invece ha bisogno di cura, tutela e valorizzazione.
In questo anno abbiamo intessuto e stiamo rafforzando una rete di relazioni
con vari comitati che in Italia e all'estero si oppongono alla realizzazione
e all'ampliamento delle strutture aeroportuali, soprattutto con i comitati
di Ciampino dove e' necessario da subito ridurre il traffico aereo. Stiamo
lavorando alla nascita di una campagna nazionale per la riduzione del
traffico aereo e la ridiscussione di un piano nazionale per la mobilita' in
generale. Un piano che favorisca i collegamenti ferroviari e quelli per mare
a cominciare dal necessario ed urgente intervento per il potenziamento e il
miglioramento della rete ferroviaria del viterbese, vera emergenza del
nostro territorio e necessita' vitale per i nostri pendolari.
Questo lavoro, che siamo riusciti a fare con il sostegno, il contributo, le
idee di quanti condividono le nostre ragioni, ci rende orgogliosi e
supplisce alle carenze altrui, in particolare alla mancanza di quella
corretta ed obiettiva informazione che avrebbe dovuto e dovrebbe essere
compito delle istituzioni e dei mezzi d'informazione.
Sul sito del nostro  comitato www.coipiediperterra.org  abbiamo messo a
disposizione una serie di documenti scientifici, alcuni tradotti anche in
inglese, per un utile approfondimento degli argomenti a sostegno delle
nostre ragioni, e tra questi anche una "lettera aperta ai colleghi medici
dell'Alto Lazio" sui danni alla salute provocati dal traffico aereo che bene
spiega le conseguenze dannose della presenza di un aeroporto che sorgerebbe
praticamente dentro la citta'. Conseguenze drammaticamente gia' vissute
sulla propria pelle dai cittadini di Ciampino. Esperienze che raccontano
dell'aria irrespirabile, del frastuono continuo che impedisce il riposo e
spesso anche la semplice conversazione nelle case, delle malattie gravi e in
costante aumento, del deprezzamento delle case. Esperienze che una
"politica" ormai divenuta nella maggior parte comitato d'affari vorrebbe
trasferire, far vivere anche  ai viterbesi. Ma siamo sicuri che questo non
accadra' perche' non permetteremo che accada.
*
E' passato  quasi un anno dalla stolta, irregolare e inammissibile decisione
ministeriale che individuava in Viterbo la sede del cosiddetto terzo scalo
aeroportuale del Lazio. Finora il mega-aeroporto di Viterbo annunciato come
prima da 5, poi da 10, fino ad arrivare a 20 milioni di passeggeri l'anno,
come hanno sostenuto e sostengono gli interessati sostenitori, dando
letteralmente i numeri, e' solo un inconsistente aeroporto di carta.
Di carta perche' tanta e' la carta che e' stata utilizzata durante la scorsa
campagna elettorale per ricoprire i muri della nostra bella citta' di brutti
manifesti con aerei in fase di decollo, tanta la carta usata per scrivere e
diffondere e far circolare l'idea che l'aeroporto di Viterbo sara' bello,
buono, utile, addirittura "ecocompatibile", che non inquinera', che sara'
silenzioso, che dara' "migliaia e migliaia di posti di lavoro", insomma una
manna: ma, aggiungiamo noi, ed ora lo sanno bene tutti i viterbesi, una
manna per i soliti pochi e noti, e una sciagura per la collettivita'.
L'inchiesta televisiva di Report "Chi non vola e' perduto" andata in onda su
Raitre nell'aprile scorso ha ben documentato il disastro del sistema
aeroportuale italiano. Ha evidenziato  l'eccessivo numero di aeroporti sul
nostro territorio, spesso inutilizzati, cattedrali nel deserto, realizzati
per sfamare appetiti locali. L'attuale crisi di Alitalia conferma in tutta
la sua tragicita' la mancanza di una seria e competente politica di gestione
del trasporto aereo. La stessa politica che vorrebbe costruire a Viterbo
l'ennesimo inutile e devastante mega-aeroporto per voli low cost, mentre
lascia letteralmente asfissiare i cittadini di Ciampino.
E a cio' si aggiunga che la compagnia Ryan Air, leader dei voli low cost,
ribadisce di non essere assolutamente interessata a far scalo a Viterbo; che
il prezzo del petrolio e di conseguenza quello del cherosene viaggia a costi
elevatissimi; che, l'intera comunita' scientifica mondiale chiede una rapida
riduzione delle emissioni di CO2: e il traffico aereo contribuisce per circa
il 10% a queste emissioni nocive per ambiente e salute. E in questo contesto
la maggior parte dei politici viterbesi continuano a dire che l'aeroporto
"si deve fare". Strano modo di pensare, strano modo di intendere il bene
comune. Strano ma non troppo se pensiamo che per  costruire un aeroporto
vengono spesi miliardi di euro in gran parte finanziati dallo Stato, quindi
presi dalle tasche dei cittadini. E dove piu' grandi sono gli affari sempre
maggiori sono le devastazioni.
Lo scrittore Roberto Saviano ormai celebre per il suo bel libro Gomorra, in
un recente intervento in cui descrive quanto sta accadendo a Castel
Volturno, feudo del clan dei casalesi, dedica un passaggio all'aeroporto che
si vuole realizzare  a Grazzanise: "Alitalia sara' in crisi ma a Grazzanise,
in  territorio marcio di camorra, si sta per costruire il piu' grande
aeroporto italiano, il piu' vasto del  Mediterraneo. Una terra condannata a
far circolare enormi capitali senza avere uno straccio di sviluppo vero, e
invece ha denaro, profitto, cemento che ha il sapore del saccheggio, non
della crescita". Questa e' l'analisi semplice, vera e lucida di Roberto
Saviano.
Un'analisi che potremmo anche trasferire a tante parti del territorio
italiano aggredito da  progetti che sono spacciati per sviluppo e invece si
rivelano solo malaffare e saccheggio.
*
L'aeroporto a Viterbo non si fara', semplicemente perche' sarebbe un'opera
illegale oltre che dannosa per la salute e l'ambiente, un affare di pochi e
un oggettivo saccheggio di risorse, un'oggettiva devastazione. Un aeroporto
che si vuole realizzare solo in virtu' di una decisione ministeriale viziata
da scandalosi errori e mistificazioni nel merito e palesi vizi procedurali,
contro la quale e' peraltro pendente un ricorso al Tar del Lazio.
Attualmente non esiste neppure una adeguata progettazione dell'aeroporto,
anzi non c'e' neppure una precisa definizione della collocazione e delle
dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo; la
realizzazione del devastante mega-aeroporto e' in contrasto con il Piano
territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia,
come riconosciuto dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo con l'atto
deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008; inoltre l'opera e' totalmente priva
di fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti dalla
legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto
ambientale, Valutazione ambientale strategica, Valutazione d'impatto sulla
salute, ed e' altresi' in contrasto con ulteriori normative europee e
italiane. E si potrebbe continuare nell'elenco delle molte ragioni per cui
questa nociva e distruttiva opera e' inammissibile. Ma bastera' qui rinviare
a quanto abbiamo riassunto negli esposti che abbiamo presentato a varie
autorita' istituzionali.

9. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: LICENZA DI DEVASTARE
[Riproponiamo il seguente intervento gia' apparso nelle "Notizie minime
della nonviolenza in cammino"]

Mentre spacciano slogan insensati e mistificanti come "ecoaeroporto" e
"aeroporto a impatto zero", i signori della lobby politico-affaristica sanno
bene che la realizzazione del nocivo e distruttivo mega-aeroporto a Viterbo
avrebbe effetti devastanti per la salute dei cittadini, per l'ambiente, per
fondamentali beni culturali, terapeutici, sociali, economici; in breve:
sanno bene che la realizzazione del mega-aeroporto e' uno sperpero immane di
risorse pubbliche, un atto di vandalismo nell'area termale del Bulicame che
ne verrebbe irreversibilmente massacrata, un danno enorme per tutti i
viterbesi, un'operazione speculativa in palese contrasto con le norme
vigenti a  tutela di ambiente, salute, beni e diritti dei cittadini.
E prova ne e', ad esempio, lo scandalosissimo atto deliberativo n. 92 del 25
luglio 2008 con cui il Consiglio Comunale ha chiesto alla Regione Lazio di
poter eludere i vincoli del Piano territoriale paesaggistico regionale e le
relative norme di salvaguardia. Altro che "ecoaeroporto", altro che "impatto
zero": la lobby che domina il Comune di Viterbo a danno dei cittadini chiede
licenza di devastare e inquinare e avvelenare, cosi' come James Bond aveva
licenza di uccidere in quanto al servizio di Sua Maesta'.
Sanno bene, lorsignori, che per le vigenti norme europee ed italiane il
devastante mega-aeroporto e' del tutto irrealizzabile. Ma continuano a
cercar di ingannare i cittadini. Con una protervia che lascia stupefatti.

10. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: OZZARRAM, IL PRESIDENTE A ROVESCIO
[Riproponiamo il seguente intervento gia' apparso nelle "Notizie minime
della nonviolenza in cammino"]

Riferiscono i mezzi d'informazione che in visita nel viterbese il presidente
della Regione Lazio Marrazzo ha perso un'ennesima buona occasione.
L'occasione di smetterla di dire gravi sciocchezze sul mega-aeroporto di
Viterbo e di cominciare ad informarsi.
*
E ad esempio:
- lo sa il presidente Marrazzo che il mega-aeroporto devasterebbe l'area
termale del Bulicame, il piu' importante bene naturalistico e
storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico della
citta'?
- lo sa il presidente Marrazzo che il mega-aeroporto avrebbe effetti
gravemente nocivi per la salute dei viterbesi, gia' aggredita dalle
scandalose servitu' e dalle infami speculazioni che il viterbese subisce?
- lo sa il presidente Marrazzo che gia' solo la minaccia del mega-aeroporto
danneggia l'economia locale provocando una caduta del valore di immobili ed
esercizi nelle aree che saranno piu' colpite dall'inquinamento e dal rumore?
- lo sa il presidente Marrazzo che l'Enac ha sottoscritto un accordo con la
societa' "Aeroporti di Roma" per affidare la struttura viterbese propria
alla societa' responsabile della catastrofe di Ciampino?
- lo sa il presidente Marrazzo che il Consiglio comunale di Viterbo ha
deliberato di chiedere che il territorio viterbese possa non rispettare -
ovvero possa infrangere - i vincoli del Piano territoriale paesaggistico
regionale e le relative norme di salvaguardia praticamente per tutto il
territorio comunale, poiche' se si rispettassero il piano e le norme di
salvaguardia del territorio il mega-aeroporto non puo' essere realizzato?
- lo sa il presidente Marrazzo che il mega-aeroporto e' in contrasto con le
vigenti norme europee e italiane in difesa di ambiente, salute, beni
culturali?
- lo sa il presidente Marrazzo che la procedura decisionale fin qui seguita
dai complici della lobby politico-affaristica per imporre il devastante
mega-aeroporto a Viterbo e' viziata da errori e menzogne, irregolarita' ed
omissioni semplicemente scandalosi?
- lo sa il presidente Marrazzo che la comunita' scientifica internazionale e
gli statisti piu' avvertiti sono consapevoli che per fronteggiare il
pericolo del surriscaldamento globale del clima occorre urgentemente ridurre
il trasporto aereo invece di incrementarlo?
Se queste cose il presidente Marrazzo non le sa, ebbene, abbia la bonta' di
informarsi.
*
C'era una volta un Piero Marrazzo che si presentava come una persona
impegnata in difesa dei diritti dei cittadini.
Il Marrazzo odierno in questa vicenda sta agendo esattamente al contrario.
Ma forse non e' Marrazzo, e' il suo sosia speculare, il suo doppio
invertito, il suo impietoso rovescio, il Mr. Hyde del Dr. Jekyll: e' il
presidente Ozzarram.

11. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: ULTIME NOTIZIE DALLA TORRE DI BABELE
[Riproponiamo il seguente intervento gia' apparso nelle "Notizie minime
della nonviolenza in cammino"]

Se non ci fossero, bisognerebbe inventarli.
Come potremmo passare le lunghe serate dell'inverno nucleare prossimo
venturo noi poveri meschinetti accanto al focolare in mancanza di
televisione, se non potessimo raccontarci le favole che in guisa di
minestrone l'amministrazione comunale di Viterbo ci somministra a calde
cucchiaiate?
Ad esempio questa: che a Viterbo il nocivo e distruttivo mega-aeroporto che
devastera' l'area termale del Bulicame ed avvelenera' i cittadini sara'
nientemeno che un "aeroporto ecologico".
*
E' la confusione delle lingue, il rovesciamento della realta'.
Roba da far schiattar d'invidia il biblico Nembrot, quell'enfiata labbia del
dantesco Pluto, e le streghe di Macbeth.
Della serie: il veleno fa bene alla salute; le stragi belliche sono
interventi umanitari; se il presidente del consiglio viola le leggi allora
le leggi sono sbagliate; la centrale a carbone tonifica i polmoni, i
picchiatori razzisti sono bravi giovinetti e un mafioso e' un eroe come
spiego' l'ineffabile Dell'Utri in campagna elettorale. E cosi' via, direbbe
Kilgore Trout.
*
La realta', invece, e' che il devastante mega-aeroporto e' un'opera illecita
e insensata, un crimine e una follia.
E la popolazione viterbese sapra' impedire questo crimine e questa follia:
con la forza della verita', con la forza della democrazia, con la forza
della legalita'.

12. INIZIATIVE. COSTITUITA L'ASSOCIAZIONE VITERBESE "RESPIRARE"

Promossa dalla sezione di Viterbo dell'"Associazione medici per l'ambiente
(Isde - Italia)" e dal "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, si e'
costituita l'associazione "Respirare", associazione viterbese per la
promozione dell'azione legale, istituzionale e della societa' civile,
finalizzata ad impedire il disastro ambientale e sanitario che sarebbe
provocato dall'entrata in funzione della centrale a carbone di Tor Valdaliga
Nord a Civitavecchia.
L'associazione "Respirare" intende sostenere con ulteriori e specifici
interventi la mobilitazione dei cittadini dell'Alto Lazio che si oppongono
alla centrale a carbone; metodologia di lavoro dell'associazione e' il
rispetto assoluto della verita' e la diffusione della sua conoscenza, la
scelta della nonviolenza come unica forma di intervento civile, l'impegno
per il piu' rigoroso rispetto della legalita' e dei diritti delle persone.
In particolare l'associazione "Respirare" intende operare per richiedere e
promuovere interventi delle competenti istituzioni affinche' siano
scrupolosamente rispettate le vigenti norme italiane ed europee che tutelano
la salute e la sicurezza dei cittadini e l'integrita' dell'ambiente di vita.
L'associazione "Respirare"
Viterbo, 27 settembre 2008
*
Per informazioni e contatti:
- Sezione di Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde
(International Society of Doctors for the Environment - Italia), tel.
3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it, web: www.coipiediperterra.org
- Centro di ricerca per la pace di Viterbo: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, web:
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

13. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 128 del 3 ottobre 2008

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