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Voci e volti della nonviolenza. 236
- Subject: Voci e volti della nonviolenza. 236
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 27 Sep 2008 12:17:39 +0200
- Importance: Normal
============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 236 del 27 settembre 2008 In questo numero: 1. Maria G. Di Rienzo: Per la Giornata internazionale della nonviolenza 2. Verso la Giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre 2008 3. Luciano Bonfrate: Dieci parole da Assisi a Gubbio 4. Osvaldo Caffianchi: Ancora sulle dieci parole della nonviolenza in cammino da Assisi a Gubbio 5. Benito D'Ippolito: Dieci parole della nonviolenza in dieci profili di costruttrici di pace 6. Crispino Scotolatori: Ancora dieci parole sul sentiero da Assisi a Gubbio 7. Nello Scardani: Ancora dieci parole della nonviolenza riflesse in dieci volti di donne 8. Ricciardo Aloisi: Ancora dieci parole sul sentiero da Assisi a Gubbio 9. Omero Caiami Persichi: Dieci quartine tra Assisi e Gubbio 10. Giobatta Corinzi: Ancora dieci parole riflesse in dieci volti sul sentiero da Assisi a Gubbio 11. Geremia Cattristi: Dieci parole e dieci volti da Assisi a Gubbio 1. EDITORIALE. MARIA G. DI RIENZO: PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA [Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per questo intervento. Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di questo foglio; prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, narratrice, regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica dell'Universita' di Sydney (Australia); e' impegnata nel movimento delle donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei diritti umani, per la pace e la nonviolenza. Con Michele Boato e Mao Valpiana ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". Tra le opere di Maria G. Di Rienzo: con Monica Lanfranco (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003; con Monica Lanfranco (a cura di), Senza velo. Donne nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005. Un piu' ampio profilo di Maria G. Di Rienzo in forma di intervista e' in "Notizie minime della nonviolenza" n. 81] "Se puoi chiudere la mano a pugno, significa che la mano e' vuota" (La tigre e il dragone, film di Ang Lee, 2000) * A volte, i miei seminari cominciano cosi': chiedo alle persone di mettersi in coppia, preferibilmente con qualcuno che non conoscono, e di chiudere una mano a pugno. L'altra persona ha il compito di tentare di aprire quella mano. Ci crediate o no, fino ad ora tutti quelli che ignoravano l'esercizio (chi lo conosce ha l'incarico di chiudere il pugno e di non svelare il segreto per i venti secondi di durata), comprese le persone con alle spalle training ed approfondimenti vari, hanno tentato di aprire la mano dell'altra persona con la forza. Che ci riescano o meno, questa e' la domanda che faccio al termine della prova: come vi siete sentiti, cosa provavate? Rabbia, angoscia, disagio sono le risposte piu' comuni sia che si stesse resistendo con il pugno chiuso, sia che si stesse forzando la sua apertura. A questo punto, invito qualcuno a rifare la cosa con me, ovvero a tendermi il suo pugno, e gli chiedo gentilmente di tenermi le chiavi, oppure gli offro una caramella, o ancora domando con un sorriso: potresti aprire la mano, per favore? E la mano, invariabilmente, si apre. Questa minuscola faccenda mi conferma di continuo che riceviamo un intenso addestramento alla violenza, e che esso e' talmente profondo e radicato da indurci a ritenerla il primo e il piu' efficace mezzo per ottenere cio' che vogliamo; mi conferma anche, naturalmente, che e' possibile ottenere cio' che vogliamo con metodi creativi, senza ferire altri e senza ferire noi stessi. * Il prossimo 2 ottobre e' la "Giornata internazionale della nonviolenza". Spesso le ricorrenze ufficiali sembrano non dire nulla: per esempio, ho perso il conto delle donne che in occasione dell'8 marzo mi chiedono sconsolate "C'e' forse qualcosa da celebrare?". A questo punto, prima di imbarcarmi nella lista (composta da fatti per cui gioire, e da circostanze ove vi e' da lottare per un cambiamento), replico: "Si', personalmente comincio dal celebrare te, una donna intelligente e sensibile che puo' studiare, votare e amare se stessa grazie al lavoro e all'impegno di centinaia e centinaia di altre donne venute prima di lei". Se quindi volete sapere cosa c'e' da celebrare il 2 ottobre, eccovi un suggerimento: un terzo del nostro pianeta e' composto da paesi in cui movimenti sociali hanno apportato grandi cambiamenti tramite azioni nonviolente. Questi movimenti hanno avuto successo in situazioni assai difficili, sfidando alcuni dei peggiori regimi del XX secolo: Marcos nelle Filippine, Ceausescu in Romania, l'apartheid in Sudafrica, il dominio sovietico in Latvia, Lituania ed Estonia. Se nel conto mettiamo, saltando indietro di cinquant'anni, la liberazione dell'India, la resistenza al nazismo in Danimarca e Norvegia, e il movimento per i diritti civili negli Usa, le persone che hanno sperimentato la forza della nonviolenza salgono a due terzi nel mondo. Se consideriamo che i movimenti femministi hanno alle spalle, globalmente, circa due secoli di vittorie ottenute con mezzi nonviolenti, lo spettro e' ancora piu' ampio. Direi che di storie da raccontare, per cui festeggiare e da cui imparare ne abbiamo parecchie. Nonostante cio', la percezione comune e' che la nonviolenza sia inefficace: continuiamo a presumere, con Mao, che "il potere nasce dalla canna del fucile", e cio' non e' sorprendente se si pensa alla tradizionale associazione degli uomini con il possesso e l'uso delle armi. Che uccidere sia l'essenza del "vero" uomo e' un costrutto di propaganda che conta qualche migliaio di anni ed il sostegno di parecchie argomentazioni pseudo-scientifiche: su tutte, quella che la violenza sia il principale motore delle civilta' umane. Naturalmente e' un falso, come le ricerche storiche, antropologiche ed archeologiche degli ultimi quarant'anni hanno ormai dimostrato: l'umanita' e' sopravvissuta ed ha prosperato perche' i suoi membri hanno saputo condividere le risorse, essere solidali, cooperare, trattarsi l'un l'altro con considerazione per un lunghissimo periodo di tempo. Le ricorrenze servono anche a questo, a non perdere la memoria: guardare indietro ci da' le radici necessarie affinche' lo slancio in avanti non sia un salto nel vuoto. E non ha importanza da che parte si arrivi alla nonviolenza, se a suggerirla e' una fede religiosa, una disamina laica della storia, o semplicemente un empito umano. E' davvero importante, invece, capire bene cosa la nonviolenza e', come puo' trasformare la nostra vita e la sorte di questo pianeta in pericolo; e' davvero importante sapere che non si tratta del "karate' dei quaccheri" o di una semplice tecnica che possiamo prendere e lasciare a nostro piacimento alternandola con la "violenza purtroppo necessaria": in questo caso anche se la userete non funzionera', perche' ci avrete messo il cervello e non il cuore. Allo stesso modo non funzionera' se pensate sia solo un percorso individuale dello spirito, qualcosa che vi serve a meditare in mezzo ai fiori e a sentirvi in pace con voi stessi: perche' ci avrete messo il cuore e non il cervello. Ogni volta in cui pensiamo di poter separare con un taglio d'accetta la razionalita' dalle emozioni dimentichiamo che esse sono strettamente connesse, che le nostre vite sono connesse, e che tutto cio' che e' vivo sulla Terra e' in relazione. La relazione ci permette non solo di sopravvivere, ma di vivere bene, di esercitare i nostri talenti, di amare. E ci permette di condurre lotte nonviolente sopportandone fatiche e sofferenze e godendone tutti i momenti di gioia. * Questo direi, se dovessi parlare a qualcuno per celebrare la Giornata internazionale il 2 ottobre: non mi sono mai pentita di aver scelto la nonviolenza, e nei momenti bui e' stata la mia ancora di salvezza, percio' mi auguro, e vi auguro, di avervi presto con me sulla medesima via. 2. MATERIALI. VERSO LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA DEL 2 OTTOBRE 2008 Come contributo di riflessione verso la Giornata internazionale della nonviolenza che si celebrera' il 2 ottobre, riproponiamo di seguito ancora una volta i testi contenuti in una delle dispense del Corso di educazione alla pace svoltosi presso il liceo scientifico di Orte nell'anno scolastico 2004-2005, dal titolo "Dieci parole della nonviolenza in cammino". In essa venivano riproposti alcuni testi estratti dal notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza è in cammino", proposti come materiali utili alla riflessione sui temi della pace, della dignita' umana, dell'accostamento alla nonviolenza. La dispensa si apriva con la nota introduttiva che riportiamo qui di seguito con una minima correzione. Dal 4 al 7 settembre 2003 si svolse la camminata da Assisi a Gubbio promossa dal Movimento Nonviolento (per contatti: e-mail: azionenonviolenta at sis.it; sito: www.nonviolenti.org) come prosecuzione della marcia Perugia-Assisi per la nonviolenza che si era tenuta nel settembre 2000. In preparazione di questa iniziativa, cui tutte le persone amiche della nonviolenza furono chiamate a partecipare e contribuire, nei mesi precedenti venne promosso un percorso di riflessione articolato in "dieci parole della nonviolenza", proponendo ogni mese una parola su cui riflettere. Le dieci parole proposte erano: Forza della verita' (traduzione italiana del termine gandhiano "satyagraha"), coscienza, amore, festa, sobrieta', giustizia, liberazione, potere di tutti (concetto che Aldo Capitini esprimeva con la parola "omnicrazia"), bellezza, persuasione. A questo percorso volle contribuire anche il notiziario "La nonviolenza e' in cammino" ospitando i componimenti in versi che di seguito trascriviamo. 3. MATERIALI. LUCIANO BONFRATE: DIECI PAROLE DA ASSISI A GUBBIO [Da "La nonviolenza e' in cammino", n. 594] 1. Forza della verita' La nonviolenza e' ahimsa e satyagraha: opposizione sempre alla violenza, tenersi stretti a cio' che e' vero sempre. * 2. Coscienza La nonviolenza e' scelta di coscienza conoscere insieme, e insieme la scienza di voler scegliere l'azione buona. * 3. Amore La nonviolenza e' forza dell'amore virtu' che eleva, bene dell'incontro, e' convivenza, comunione, pace. * 4. Festa La nonviolenza e' festa, e' riconoscersi fraterni sororali, umanita' tutta abbracciata contro male e morte. * 5. Sobrieta' La nonviolenza e' la gioia possibile nel condividere il mondo che e' di tutti: non la sprecare questa buona vita. * 6. Giustizia La nonviolenza suscita la lotta contro vilta', ingiustizia ed ignoranza: e' unita'-amore che tutti degnifica. * 7. Liberazione La nonviolenza e' questo lungo andare che apre strada e lungo questa strada si riconosce uguale ogni diverso. * 8. Potere di tutti La nonviolenza e' l'omnicrazia il potere di agire di tutti il potere tra tutti condiviso. * 9. Bellezza La nonviolenza e' la bellezza quando anime e corpi, rotte le catene, riconoscendosi emergono alla luce. * 10. Persuasione La nonviolenza e' la scelta del tu, la scelta del tu-tutti, il saldo stare umani tra gli umani. E' cosa buona. 4. MATERIALI. OSVALDO CAFFIANCHI: ANCORA SULLE DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO DA ASSISI A GUBBIO [Da "La nonviolenza e' in cammino", n. 595] 1. Forza della verita' Nell'afferrarsi alla verita' e' l'unica speranza, nella lotta con l'angelo si compie per l'intera notte la prova, e trovi il vero nome. * 2. Coscienza La giovinetta Antigone per prima seppe che viene l'ora in cui si deve dire di no. E' con quel no che sorge la coscienza e' la coscienza che fa luce al mondo. * 3. Amore Come insegno' di Mantinea la donna all'ateniese che sapeva l'arte piu' necessaria, della levatrice, l'amore e' cio' che unisce e cio' che salva ti strappa su' dalla palude e t'alza dove piu' pura e' l'aria e finalmente possiamo respirare. * 4. Festa Non l'ordine chiuso, non le solenni maschere del potere, non il passo che come lama cade e calpesta. Ma la danza, ma il volto ritrovato. * 5. Sobrieta' Non lasciare che a goccia a goccia ti secchino il midollo i simulacri. Nella misura e' l'unico segreto cio' che tu sprechi ad altri manchera' nel dissipare dissipi te stesso vuol esser sobria la felicita'. * 6. Giustizia Rendere bene per male avere misericordia non cedere di un passo all'oppressione. * 7. Liberazione Di questo dolore che e' di tutti lenire la piaga solo e' dato se di tutti e per tutti e con tutti si sceglie la parte, il cammino, l'amicizia. * 8. Potere di tutti Ascolta la voce dell'altro ed ascolta con piu' grande attenzione il silenzio dell'altro. Accogli la spina e la borraccia. Non ci si libera da soli non si compie da soli questo lungo viaggio. E come un bozzolo, chi non si apre perisce. * 9. Bellezza L'errore era nel credere che l'attimo fuggente fosse bello. Era l'errore nella fuga del tempo in fumo ed ombra. Era nell'occhio invece la bellezza era nel cuore, nel volto accarezzato. E quella luce resta per sempre. * 10. Persuasione Io che sempre appartenni al partito dei perplessi, che giusta il poeta di Augusta, di Treviri l'esule ardito, alle nobili idee sono uso chiedere cosa celino invisibile e che del sinolo di lancia e di scudo sempre sentii la spina nel cuore, pure volli viandante tra viandanti incamminarmi con questi compagni di pietà persuasi. 5. MATERIALI. BENITO D'IPPOLITO: DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA IN DIECI PROFILI DI COSTRUTTRICI DI PACE [Da "La nonviolenza è in cammino" n. 597] 1. Etty Hillesum, o la forza della verita' Scegliere il bene, pensare col cuore, condividere il dolore, avere cura degli afflitti, totalmente ripudiare la violenza, rifiutare la salvezza per se' che affoga gli altri. Fare la scelta della compassione in nulla cedere al male salvare tutti dinanzi all'orrore salvare almeno l'umanita' futura. * 2. La coscienza di Virginia Woolf Alla corsa per l'accaparramento sottrarsi, e preferire altro sentiero, la propria autonomia l'uso corretto delle tre ghinee l'analisi serrata che connette e smaschera per sempre il maschilismo, il fascismo, la guerra. E la guerra, il fascismo, il maschilismo combattere con voce e forme proprie trovando in se' la stanza denegata. E' questo che chiamiamo nonviolenza. * 3. Maria Callas inventa l'amore E' la voce che chiama e che trae fuori dal gorgo verso la salvezza. E' la voce che rompe del niente il deserto, che la solitudine svela, e consente che l'io si faccia noi. * 4. Cathy Berberian, la festa dell'umanita' Era sapiente di tutte le sapienze parlava tutte le lingue, sapeva e sapeva fare tutto. Scioglieva in canto una voce che incantava ed al convivio ed alla convivenza l'umanita' chiamava intera a festa. * 5. La sobrieta' di Rosa Luxemburg Quando e' normale prendere il fucile e strappare la vita alla gente allora la galera e' il posto giusto per le persone giuste, e li' era Rosa. Quando e' normale che la gente buona per prima venga presa e assassinata per prima Rosa viene data ai pesci. Ma questa norma dei vampiri Rosa insegno' a smascherare, a contrastare, per costruire un mondo non piu' barbaro in cui normale sia esser d'aiuto. * 6. La giustizia secondo Hannah Arendt Sempre all'opposizione, sempre nitida nella ricerca della verita'. E sempre innamorata e sempre agile nell'inseguire i pensieri fino in fondo come riflessi nelle acque cangianti vivi guizzanti pesciolini d'oro. Sempre nemica dei poteri assassini sempre nemica dell'astratto che uccide, sempre il dialogo e lo spazio politico in cui si possa vivere da umani pronta a tessere di nuovo, a ragionare, invito al concreto, invito al vivo incontro. Del nascere il miracolo incessante, il gesto morale del pensare, la liberta fondata sul dialogo, nessuno seppe dire come lei nessuno come lei seppe donare. * 7. Simone de Beauvoir, maestra di liberazione Cosa sarebbe la Francia che amiamo senza i libri di Simone de Beauvoir? Cosa sapremmo senza quei libri di cio' che conta del pensiero e della vita d'Europa del secolo ventesimo? Ma soprattutto quante lotte sarebbero state sconfitte e cancellate senza la voce del Castoro, senza la sua presenza, la sua dedizione? Ci insegno' tutto in verità e in errore Simone de Beauvoir: l'ascolto e l'arte della parola, e l'essere vicini - che e' l'unica cosa che conta. * 8. Luce Fabbri, il potere di tutti La prima scoperta fu la guerra: l'orrore sovrano che uomini accettassero di uccidere e di essere uccisi. L'intera vita dedico' alla lotta contro la guerra, contro ogni oppressione, per un'umanita' di liberi ed eguali. Se avrà l'umanita' degno un futuro come nel canto comunardo e' detto e se tanto dolore avra' riscatto nell'internazionale futura umanita', in quel futuro che e' gia' compresente ogni volta che fai l'azione buona ci attende luminosa Luce Fabbri. * 9. Frida Kahlo, della bellezza Sognare tutti i sogni, raccontare di se' e di tutti il volto e il cammino. Rosa gelata, fiore appena nato felicita' promessa a tutti e data per sempre nel piu' lieve dei sussurri. * 10. Simone Weil e la persuasione Una così profonda liberta' nessuno deve averla mai provata ed un cosi' profondo lucido strazio. Maestra di attenzione e verita' che tutti rovescia i pigri pregiudizi e tutte combatte le intime vilta'. Figura dell'umanita' lo specchio e l'enigma piu' chiaro l'ardua la cruda la candida e lucente incandescente nonviolenza in cammino fatta donna. 6. MATERIALI. CRISPINO SCOTOLATORI: ANCORA DIECI PAROLE SUL SENTIERO DA ASSISI A GUBBIO [Da "La nonviolenza è in cammino", n. 598] 1. Forza della verita' Tieniti stretto alla verita' e non temere il male affronta il male e vincilo con la pieta'. * 2. Coscienza L'arte la fede la sapienza tutto le e' di nutrimento ma solo lei tutto feconda e avviva nostra buona signora la coscienza. * 3. Amore Piu' passa il tempo e meno sono certo di saper dire cosa essere possa ma ovunque vedo splender la sua possa che regge il mondo e salva dal dolore. * 4. Festa Che cosa resta quando s'arresta ogni podesta e si ridesta l'ombra molesta estinte le gesta omai digesta nella foresta ogni tempesta se non quel lieve ricordo della festa? * 5. Sobrieta' Invigila te stesso, a te stesso esser presente sappi. e passa in largo giro la borraccia nessuno dei compagni resti senza un sorso d'acqua, un sorso d'amicizia. * 6. Giustizia Dapprima fu la spada, la bilancia appresso venne, verra' poi l'aratro. La rabbia, l'equilibrio, il nutrimento. S'ha da decidere che far del ferro: se forza, o legge, oppur misericordia. * 7. Liberazione Nel profondo lago nero del tuo cuore si nasconde il primo nemico. Nella lotta dentro te contro di te comincia quel cammino che da' pace. * 8. Potere di tutti Solo se si e' deliberato in comune potremo agire in comune. * 9. Bellezza E' quel che si oppone alla morte e' la gioia che rinasce ad ogni aurora e' la speranza di essere ascoltati e' tutto il mare dentro la conchiglia. * 10. Persuasione In quel piu' profondo colloquio corale in cui s'incontrano infine tutti i tu e non v'e' piu' contesa di mio e di tuo li' ci ritroveremo faccia a faccia. Ogni giorno e' quel colloquio corale ogni giorno devi fare la tua scelta. 7. MATERIALI. NELLO SCARDANI: ANCORA DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA RIFLESSE IN DIECI VOLTI DI DONNE [Da "La nonviolenza è in cammino", n. 600] 1. Carla Lonzi, o della forza della verita' Piu' passa il tempo e piu' diventa chiaro che quelle parole scritte sulla carta vetrata trent'anni fa, ancora c'interpellano. Piu' passa il tempo e piu' diventa urgente quel nitore di sguardo e di voce per contrastare l'orrore presente. * 2. Maria Zambrano, o della coscienza La coscienza e' l'esilio e l'esilio e' il ritrovarsi. Perso tutto, allora resti tu. Ed il pensiero che pensa e che ricrea un mondo intero infine abitabile da tutte tutte le persone umane. * 3. Marina Cvetaeva, o dell'amore Nessuno mai amo' quanto Marina: amo' la luce e la terra, i corpi e i sogni e le parole. Amo' le vite delle persone si oppose sempre al cenno del carnefice. * 4. Violeta Parra, o della festa Conosceva la tristezza dalla coda lunga come la Ande e fino in Patagonia. Sapeva stringere i denti e lottare masticando le erbe piu' amare, senza arrendersi mai. Smascherava i fascisti col grido e col riso e col ragionamento, insegnava ad ascoltare lo zittito, l'offesa, gli inermi. Ed abbracciata alla chitarra con la voce rompeva catene, cavalcava le nuvole, dava sollievo muovendo al coro e alla danza. Al popolo restituiva la dignita' rubata dai padroni. * 5. Georgia O'Keeffe, o della sobrieta' Per arrivare all'essenzialita' occorre liberarsi dai feticci spogliarsi dai viluppi di fantasmi alla lusinghe del superfluo dire no. Ed asciugarsi, andare nel deserto. E solo allora trovi la scala che dalla terra porta alla luna. * 6. Marianella Garcia, o della giustizia Salvare anche i morti restituir loro il volto, allo scempio compiuto dai carnefici opporre infinita la pieta'. E cosi' salvare coloro che verranno dalla ripetizione incessante dell'orrore, cosi' salvare l'umanita' presente, cosi' rendere bene per male. * 7. Rosanna Benzi, o della liberazione Io la ricordo come una voce che mi giunse qualche volta da un telefono da Genova, dal polmone d'acciaio. Ma la ricordo anche come donna che volle vivere una vita piena di affetti e di lotte, di verita' che affronta il dolore e nessuno abbandona nelle fauci dell'orco, nessuno nel pozzo nero della solitudine lascia che sia gettato. Di liberazione maestra non piu' dimenticata. L'apertura che Capitini disse in lei si era incarnata. * 8. Ginetta Sagan, o del potere di tutti Partecipo' alla Resistenza fondo' Amnesty International rese l'umanita' piu' buona e piu' forte. Ancora chiama la sua voce all'azione e chiama te. * 9. Emily Dickinson, o della bellezza Si puo' condurre una vita segreta e donare al mondo tanta luce che io che leggo ogni volta mi chiedo quanto dolore costo' tanta gioia quanta fatica tale levita'. Si puo' essere sola e in solitudine essere gia' figura dell'intero genere umano, e lieve silenziosa essere gia' di quella societa' delle estranee che il mondo ha da salvare, da mettere al mondo. * 10. Margarete Buber-Neumann, o della persuasione I campi, e nei campi l'umanita'. I campi, e contro i campi l'umanita'. Dire la verita', salvare quel che resta delle vittime, contrastare il totalitarismo che genera i campi ed ogni ora si riproduce. Ed ogni ora devi contrastare. Saper distinguere tra i ruoli, le idee astratte, e concreta la carne che soffre. Saper riconoscere il bene e non sottrarsi. Fare la scelta di salvare le persone. 8. MATERIALI. RICCIARDO ALOISI: ANCORA DIECI PAROLE SUL SENTIERO DA ASSISI A GUBBIO [Da "La nonviolenza è in cammino", n. 605] 1. Forza della verita' Nella ricerca della verita' con il rispetto della verita' in saldo abbraccio alla verita' preferisci soffrire e non far male. * 2. Coscienza Nella coscienza della sofferenza nella coscienza della compresenza nella coscienza della gaia scienza si tempra e si rinsalda l'alma frale. * 3. Amore tolto il disegno resta il colore tolta la forza resta il calore tolta la speme resta il valore tolta la terra resta ancora il sale. * 4. Festa Ogni giorno l'aurora dita rosate torna ed ogni giorno reca nuova festa. * 5. Sobrieta' Cosi' esposti al bisogno, cosi' esposti alla paura, questo solo farmaco conosco che offra limpido un sollievo: volere meno, avere meno, andare piu' lentamente, piu' in profondita', dividere quel che e' nella bisaccia con lo straniero, e nel lungo cammino saper godere del bene del mondo, del raccontarsi le infinite storie. * 6. Giustizia Non ci fu data la scienza del bene e del male, ci fu data l'intelligenza del dolore e acuta la percezione della nostra confusione. Cosi' quasi ciechi e senza bordone questo cammino abbiamo da fare e cosi' fragili e stanchi come siamo la violenza dobbiamo contrastare ed all'ingiusto il giusto contrapporre e nella nostra scarsa luce il bene opporre al male. * 7. Liberazione E' liberta' incarnata ed in cammino, se si fermasse, divenisse astratta, la liberta' in un lampo si corrompe e s'arrovescia. E' un fiore delicato: come cessa di crescere già muore. * 8. Potere di tutti Ognuno ha un potere e quel potere e' un seme prezioso che deve dare frutto. Ma ogni potere e' una lama affilata che puo' affettare il pane e puo' squarciare cuori pulsanti. Il potere di tutti e' la scelta di dar valore alla vita di tutti di riconoscere a tutti la forza di capire, di decidere, di agire, di orientare la forza al bene comune. * 9. Bellezza Nel polveroso turbine del tempo perennemente in fuga e che incessante tutto ti logora e tutto travolge un sorso, un goccio, un'ombra di armonia che allude a un ritrovarsi e' la belta'. * 10. Persuasione La persuasione e' la persuasione del potere di tutti, fondato sulla coscienza della compresenza. Sentire presente in se' l'umanita' intera sentire il se' presente nel flusso incessante della vita. Sentire come empatia sentire come ascolto profondo afferramento alla verita'. Della realta' di tutti lo splendore. 9. MATERIALI. OMERO CAIAMI PERSICHI: DIECI QUARTINE TRA ASSISI E GUBBIO [Da "La nonviolenza è in cammino", n. 607] 1. Forza della verita' Oltre la coppa e lo stilo e' il nulla ed anche questo canto certo e' nulla due sole cose restano che valgono: il pianto in comune, il riso in comune. * 2. Coscienza La parola e' piu' esigente del mondo con la parola tu vai incontro al mondo possa essere essa benedicente possa essere essa portatrice di pace. * 3. Amore Ad eccezione del dolore tutto dimenticai. Ma non dimenticai la mano che mi si poso' sul volto. Come una rosa fresca e profumata. * 4. Festa Mentre ceniamo insieme mentre cantiamo insieme si placa per un'ora questa furia e per un'ora siamo ancora vivi. * 5. Sobrieta' Ascolta la voce del vento ascolta l'orecchio del mare ascolta la notte tutta occhi e non negare mai la parola all'amico. * 6. Giustizia Non gravare su altri, sia lieve il tuo camminare, il tuo parlare, il tuo sguardo. Al curvo sii sostegno, a cio' che opprime opponiti come una compatta roccia. * 7. Liberazione Tutto passera' presto, e' solo un attimo ma questo attimo non sia sprecato. Nulla passera' mai, per sempre resta quello che hai fatto, quello che hai sperato. * 8. Potere di tutti E' nell'io la verita' del noi ed e' nel noi la verita' dell'io. Ma anche: e' nel tu la verita' dell'io ed e' nel tutti la verita' dell'io, del tu, del noi. * 9. Bellezza Cosi' l'acqua dei sogni lava le angoscie cosi' la luce del mondo risana le ferite cosi' l'oblio rimuove le macerie e la scoperta ci toglie il fiato ancora. * 10. Persuasione Anche di te vi e' bisogno se questo sogno vogliamo trarre a vita anche di te fa bisogno per salvare di tutti la vita. 10. MATERIALI. GIOBATTA CORINZI: ANCORA DIECI PAROLE RIFLESSE IN DIECI VOLTI SUL SENTIERO DA ASSISI A GUBBIO [Da "La nonviolenza è in cammino", n. 619] 1. Mary Wollstonecraft, della forza della verita' Tutto puo' essere detto, ma prima deve essere sentito, vissuto, e solo allora tutto si fa chiaro, e tutto il dolore il tormento la paura si fa parola di rivendicazione di umanita', cammino di liberazione. Per se', per tutte e tutti. Conobbe tutto e non si arrese mai sempre lotto' per la liberazione di tutte, di tutti. * 2. Edith Stein, della coscienza Tutto e' pensiero e storia e tutto si rovescia nella coscienza, e tutto vi si specchia. Sta a te tenere limpido lo specchio vedervi riflessa la via tendere le braccia salvare in te il mondo, aprire porta dopo porta il varco alla liberazione di tutti. * 3. Ada Gobetti, dell'amore Nessun uomo fu piu' intransigente di Piero Gobetti ma una donna si', che ancora per molti anni quella lotta comune che nel loro amore era come una perla condusse. Nessun uomo fu piu' educatore civile, al pubblico bene suscitatore di Piero Gobetti, ma una donna si' che per molti anni ancora quel magistero seppe e volle recare, adempiere, consegnare come un legato dai morti ai vivi. Nessun uomo fu piu' di Piero Gobetti innamorato della ragione e della virtu' ma una donna si', che fu innamorata della ragione, della virtu', di lui, del mondo. Cadde giovane lui, lei attraverso lunghi anni sempre piu' giovane divenne e sempre gentile e saggia seppe rimanere. * 4. Isadora Duncan, della festa Il corpo il movimento l'aria come acqua tutto diviene luce quando la coscienza si sente creatura fra creature e si fa gesto, invito, amore, festa. * 5. Ingeborg Bachmann, della sobrieta' Concentrarsi, trovare il proprio centro fare il vuoto, il deserto entro se', e tendere alla patria da venire e questa e' la virtu' dell'attenzione, scavare la pietra del discorso fino a raggiungere sorgiva la parola, istituire cosi' quella comunita' finora soltanto immaginata. * 6. Anna Kuliscioff, della giustizia In un possente rivolgimento d'amore all'umanita' intera parlare la lingua della carne che soffre, dello spirito che anela dell'occhio che respira e che canta. Col gesto largo del seminatore fecondare il mondo, restituire speranza agli oppressi, risanare le ferite. Il volto, il cuore d'Anna in sogno vidi segno, impronta, aura della classe che liberando se' liberi tutti. * 7. Alice Paul, della liberazione Una persona un voto. Lo diceva in marcia per le vie della citta'. Una persona un voto. Lo diceva dal fondo della galera di qua e di la' dall'oceano in sciopero della fame. Una persona un voto. E poi ancora la pace, il pane, le rose. * 8. Flora Tristan, del potere di tutti Noi che abbiamo conosciuto la miseria e la miseria che sta sotto la miseria ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto: da adesso no. Noi che abbiamo sofferto la fame e le percosse e cio' che genera la fame e le percosse ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto: da adesso no. Noi che ci siamo riconosciute e riconosciuti uguali nella maschera del dolore e uguali nel sogno della gioia ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto: da adesso no. E avendo detto no allo sfruttamento avendo detto no alla guerra e alla paura e al calpestare gli altrui corpi piagati ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto: da adesso si' che facciamo cominciare la nuova storia. * 9. Milena Jesenska', della bellezza Vi e' una prima Milena, l'amica di Kafka che e' il pozzo silenzioso che il praghese colma delle parole in cui cerca di sciogliere l'infinito auscultarsi nella notte: acque, e delle acque la rottura che non viene e il mistero che non affiora, e la luna, la luna nel pozzo. E vi e' una seconda Milena, la Milena restituita da Margarete che la incontro' nel lager. Oscuro mistero, che la sua vita sia stata salvata dalla memoria di chi la incontro' nell'inferno nazista. Ed e' la Milena delle rotture e del coraggio, la donna che sa dire di no e di si', che lotta inesausta, che e' uno dei volti piu' belli della Resistenza. * 10. Emma Thomas, della persuasione Teneva insieme la vita attiva, poiche' senza le opere buone le sofferenze dell'umanita' che incontri tu alleviarle non puoi, e la contemplativa, poiche' nel silenzio e nella preghiera libera e comune s'incontra l'altro e all'altro ci si apre. Io sempre restai sconcertato di queste persone cosi' diverse da me. Molti anni mi occorsero per cogliere quanto preziosa mi fosse la loro diversita', quanto l'enigma che recano e' anche uno specchio e un appello che mi tocca. 11. MATERIALI. GEREMIA CATTRISTI: DIECI PAROLE E DIECI VOLTI DA ASSISI A GUBBIO [Da "La nonviolenza è in cammino", n. 625] 1. Olympe de Gouges, o la forza della verita' Credette Olympe che la rivoluzione fosse fatta per liberare tutti - e dunque tutte - e fosse fatta perche' le uccisioni cessassero - ed a tutti e tutte fosse la vita fatta salva. Tratta al patibolo perche' affermava sia l'uguaglianza che la differenza tratta al patibolo perche' affermava che e' delitto uccidere, e demenza. * 2. Saffo, o della coscienza Fu prima lei, nel corso della storia, a educare alla nonviolenza nitida e forte avendone coscienza. E tu serbane grata la memoria. * 3. Margarete Buber Neumann, o dell'amore Essere stata tedesca quando la Germania era il cuore e il vulcano dell'Europa aver potuto chiamare signor padre il grande Martin Buber, esser stata subito e sempre contro il fascismo. E nel partito e nel paese dei soviet aver scoperto il fascismo dei maschi, il fascismo di Stalin, il fascismo degli apparati e dell'ideologia. Poi il gulag, poi la consegna ai nazisti ed il lager. E nel lager resistere ancora, incontrarvi Milena. Poi sopravvissuta e tornata dal ponte dei corvi la lotta continuare ancora per far memoria degli assassinati e ancora e ancora per la verita'. Contrastare le menzogne affermare il buono e il giusto continuare ad amare le persone. Anche dei morti salvare la vita, la verita' ultima. Mai pronunciare la parola vile. * 4. Bessie Smith, o della festa Tenere nei polmoni e nella gola del mondo tutta l'infelicita' sapendo poi restituirne in canto quanto ci unisce e trasformarlo in gioia. * 5. Laura Conti, o della sobrieta' Era ragazza ancora quando i nazi calarono in Italia e necessario fu scegliere e lei scelse di lottare per l'umanita'. Medico fu, perché salvare vite e' cosa buona, e per salvare vite nel movimento fu anche lei operaio per l'umanita'. Capi' tra i primi i rischi per l'ambiente se tutto il capitale surdetermina, scienziata e militante per l'ambiente e per l'umanita' sempre lotto'. * 6. Luce d'Eramo, o della giustizia Sempre scelse la strada piu' difficile. Lei figlia di gerarca fu nel lager per aver scelto la parte degli oppressi per aver scelto la via della giustizia. Sempre scelse la strada piu' difficile. Della lucidita' che nel dolore soffre di piu' e piu' se ne raffina per aprir vie alla liberazione. Sempre afferrarsi amo' alla verita'. E questo agire chiamo nonviolenza. * 7. Bertha von Suttner, o della liberazione Che cosa resta di lei? Ma la vera domanda e': perche' a milioni, a miliardi si danno gli umani la morte? E la vera risposta e' ancora quella che diede allora la saggia e gentile: giu' le armi. E' il disarmo la scelta necessaria per aprire la necessaria via. * 8. Ruth First, o del potere di tutti Convincerla a piantarla di pensare, di parlare, di opporsi al razzismo non era possibile. Cosi' la spensero con un pacco bomba un pomeriggio dell'ottantadue. Era stato spedito quel pacco molti anni prima, era l'anno sessantatre, fu allora che non bastando quei centodiciassette giorni di carcere il regime razzista spedi' quel pacco che vent'anni dopo la raggiunse a Maputo. Le poste sudafricane erano forse lente ma inesorabili. Lei non aveva cessato un solo giorno di lottare contro l'apartheid di costruire il potere di tutti di resistere ad ogni razzismo. Non era possibile farla tacere cosi' la spensero con un pacco bomba. Ma ancora lotta, ancora parla, ancora pensa Ruth ogni volta che qualcuno ovunque nel mondo si ribella alla menzogna alla violenza all'ingiustizia all'odio ogni volta che ovunque qualcuno afferma il potere di tutti, l'umanita' comune, li' Ruth First e' stata ascoltata e quindi il pacco bomba non riusci' a raggiungere l'intento, nel tragitto si perse, e Ruth First l'assassinata e' ancora qui, ed e' invece crollato il regime che pensava di annientarla. * 9. Joyce Lussu, o della bellezza Era cosi' temeraria che la sua vita sembra un unico gettarsi nella mischia infinita contro il fascismo. Un tuffo senza respiro per il pane, per la pace, per la terra: una terra in cui vivere sia cosa degna, sia cosa bella. E insieme amava il racconto e le parole che vengono da lontano, tradusse poesie, che e' come dire che seppe ascoltare, meditare, contemplare, e anche cosi' dar mano a coltivare una terra, edificare un mondo in cui vivere sia cosa degna, sia cosa bella. * 10. Maria Montessori, o della persuasione Capire che la pace li' comincia: dall'accoglienza fatta ai bambini. E costruire un mondo in cui bambini e adulti infine possano convivere. Non piu' stranieri, non piu' abbandonati, non piu' nemici, non piu' aggressori, ma una umanita' riconoscente. ============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 236 del 27 settembre 2008 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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