Coi piedi per terra. 126



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 126 del 17 settembre 2008

In questo numero:
1. Antonella Litta: C'e' un piccolo video...
2. Una lettera aperta all'assessore alla cultura della Regione Lazio
3. Viterbo nelle mani di "Aeroporti di Roma"? No, grazie
4. Anche il presidente dell'Enac ammette che il mega-aeroporto a Viterbo non
si puo' fare
5. Il soprammobile
6. In occasione della settimana europea della mobilita' sostenibile
7. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. SEGNALAZIONI. ANTONELLA LITTA: C'E' UN PICCOLO VIDEO...
[Ringraziamo Antonella Litta (per contatti: antonella.litta at libero.it) per
questo intervento.
Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla
realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di
medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in
Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica
presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione
di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani
sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato
sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11,
pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per
l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia).
Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale
ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni
medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi
africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di
programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato
"Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla
legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente]

C'e' un piccolo video. Piccolo solo perche' breve, dura  infatti solo 7
minuti. Lo si puo' vedere anche su www.youtube.it inserendo insieme, nel
motore di  ricerca, le parole: Brindisi, Civitavecchia, carbone. Tre parole
che legano due territori, due comunita'.
Il video realizzato da un gruppo di cittadini di Civitavecchia e Tarquinia,
racconta in modo semplice una storia. La solita, troppo consueta storia
italiana. Scelte economiche imposte alle comunita' locali spacciate come
progresso e sviluppo, come risposta al problema della disoccupazione, e che
si rivelano poi sempre affare di pochi, danno alla salute, scempio
dell'ambiente, rovina delle economie locali e delle vere e naturali
vocazioni dei territori.
A Brindisi da anni sono in funzione due centrali che bruciano carbone. A
Civitavecchia si stanno ultimando i lavori per la riconversione e la messa
in funzione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord. Il video e'
una sorta di specchio. Racconta di Brindisi ma prospetta cio' che potrebbe
accadere nel comprensorio di Civitavecchia-Tarquinia-Montalto di Castro,
un'area gia'  sofferente dal punto di vista ambientale e sanitario per
essere il polo energetico piu' grande d'Europa, e rivela le conseguenti
ripercussioni che si avrebbero in tutto il territorio viterbese e in parte
della provincia di Roma.
Nel video in modo semplice e diretto gli agricoltori brindisini, con le loro
facce segnate dal sole, dalle rughe e dalla preoccupazione raccontano con
ferma dignita' i danni enormi che le centrali hanno causato alle attivita'
economiche loro e delle loro famiglie.
Le centrali, nel corso degli anni, hanno emesso milioni di tonnellate di
fumi velenosi costituiti da anidride carbonica, ossidi di zolfo e di azoto,
polveri fini e ultrafini e metalli pesanti, in particolare mercurio,
arsenico, cadmio, nichel e radionuclidi generati dalla presenza di radon nel
carbone, che si sono  riversati ed accumulati nei terreni, nelle acque,
nell'aria, arrecando danni immensi alla salute e all'ambiente, alla pesca,
al turismo, all'agricoltura.
Prodotti agricoli di eccellenza come l'olivo, il pomodoro, il carciofo e il
melone che erano fonte di orgoglio e prosperita' per questi territori non
hanno piu' mercato. Nessun consumatore infatti ha voglia di mettere a
rischio la propria salute acquistando consapevolmente prodotti esposti a
questo tipo di contaminazione. Scorrono le immagini della bella campagna
brindisina e del mare, ed arriva l'intervista ad una mamma con il suo
bambino entrambi malati di tumore. La donna chiede e spera che non si ripeta
a Civitavecchia e da nessuna parte cio' che e' accaduto a Brindisi; e un
medico, un primario di radioterapia, conferma e denuncia l'aumento delle
malattie tumorali e respiratorie nell'area di maggior ricaduta delle
emissioni delle due centrali. Il video si conclude con la testimonianza di
un altro medico, un oncologo, che denuncia l'attuale modello di sviluppo che
impone scelte che svendono ed aggrediscono ambiente e salute pur di generare
profitto.
Questo piccolo video ha la forza della semplicita' e della verita', e per
questo dovrebbe essere conosciuto e visto dal maggior numero di persone
possibile.
La  visione del video suggerisce alcuni interventi urgenti per far
comprendere meglio la realta' dei territori e delle popolazioni che
subiscono la presenza di questo tipo di centrali: per esempio si potrebbe
invitare gli agricoltori, i cittadini, i medici brindisini perche' il
racconto diretto delle  loro esperienze e' esso stesso un incontestabile
motivo di opposizione al progetto Enel per Torre Valdaliga Nord.
Un altro suggerimento e' quello di programmare al piu' presto incontri
pubblici e proiezioni presso i Comuni, le Provincie di Roma e Viterbo, la
Regione Lazio, le Asl di competenze, le scuole e universita', le sedi dei
partiti, delle organizzazioni dei lavoratori e di ogni associazione e
comitato.
E' necessario che tutti sappiano e abbiano chiaro cosa accadra' se la
centrale di Torre Valdaliga Nord dovesse entrare disgraziatamente in
funzione. Tutte le persone, a cominciare dagli amministratori e dai medici,
devono sapere quanto e' gia' accaduto a Brindisi.
Questa e' una condizione necessaria per potere decidere responsabilmente e
consapevolmente del proprio futuro, dello sviluppo dei propri territori e
della tutela della salute soprattutto per  i bambini e le giovani
generazioni.
Il video ci ricorda e conferma ancora una volta che l'Italia non ha bisogno
di centrali a carbone, come non ha bisogno di quelle nucleari. Per L'Italia
infatti sarebbe sufficiente una seria ed onesta politica energetica di
risparmio e d'incremento dell'energia da fonti rinnovabili, quelle che la
natura ci mette a disposizione senza chiederci nulla in cambio, ovvero il
sole e il vento.
Il video e' una voce chiara e forte quasi un grido contro la messa in
funzione della centrale di Torre Valdaliga Nord. E le grida si devono
ascoltano. Sempre.

2. MATERIALI. UNA LETTERA APERTA ALL'ASSESSORE ALLA CULTURA DELLA REGIONE
LAZIO
[Riportiamo la seguente lettera aperta del 13 settembre 2008]

All'assessore alla cultura della Regione Lazio
Oggetto: richiesta di intervento per scongiurare il pericolo che l'area
termale del Bulicame (un'area di immenso valore naturalistico,
storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico) sia
devastata irreversibilmente dalla illegale e insensata realizzazione di un
devastante mega-aeroporto.
Gentile assessore alla cultura della Regione Lazio, on. Giulia Rodano,
con la presente siamo a richiedere un suo urgente intervento per scongiurare
il pericolo che l'area termale del Bulicame (un'area di immenso valore
naturalistico, storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e
simbolico) sia devastata irreversibilmente dalla illegale e insensata
realizzazione di un devastante mega-aeroporto a Viterbo per voli low cost
del turismo "Mordi e fuggi" per Roma.
Una lobby politico-affaristica irresponsabile e senza scrupoli sta agendo da
tempo per provocare un disastro ambientale, una devastazione irreversibile
di rilevantissimi beni pubblici e un inquinamento altamente nocivo per la
salute dei cittadini: la realizzazione del mega-aeroporto avrebbe infatti
conseguente catastrofiche.
Gentile assessore alla cultura,
per sua maggior informazione alleghiamo alla presente la lettera che abbiamo
inviato in data 4 agosto 2008 al Presidente della Repubblica, e sollecitiamo
con la presente un suo tempestivo ed efficace intervento a difesa di beni
ambientali e culturali unici ed insostituibili.
Restando a sua disposizione per ogni opportuna ulteriore informazione o
chiarimento, e segnalandole fin d'ora il sito www.coipiediperterra.org in
cui abbiamo pubblicato da un anno a questa parte una vasta documentazione,
confidiamo in un suo sollecito cenno di riscontro.
Voglia gradire distinti saluti,
La portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna
per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta
Il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini
Viterbo, 13 settembre 2008
*
Allegato: Lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008
Oggetto: Richiesta di intervento del Presidente della Repubblica affinche'
sia impedita la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per
voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma, un'opera illecita e
scandalosa, nociva per la salute dei cittadini, distruttiva di
insostituibili preziosissimi beni pubblici, che costituirebbe un immenso
sperpero di pubbliche risorse a grave danno della comunita' ed in flagrante
violazione di legge.
Signor Presidente della Repubblica,
con la presente siamo a richiedere un suo autorevole intervento affinche'
siano rispettate le vigenti normative - di rilevanza fin costituzionale - a
difesa della salute e della sicurezza dei cittadini, di rilevantissimi e
peculiari beni ambientali e culturali, di diritti soggettivi e legittimi
interessi della comunita' viterbese ed altolaziale e di singoli cittadini
ivi residenti; normative vigenti e cogenti diritti minacciati dalla
prospettiva della realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto
per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma, un'opera
semplicemente illecita e scandalosa.
La realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost
avrebbe i seguenti inaccettabili e disastrosi esiti:
a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal
documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment -
Italia) del 18 marzo 2008;
b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene
naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e
simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento
fondamentale dell'identita' di Viterbo;
c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ
del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore
e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino;
d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi
della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua
rilevanza;
e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e
biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita;
f) grave danno economico per la citta' con deprezzamento di attivita',
esercizi ed immobili;
g) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale
dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi
Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento
diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita'
tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di
un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria
dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria
importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia'
precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale
di Viterbo del 25 luglio 2008;
h) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva,
quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della
mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e
valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di
qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita'
un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea
Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando
la linea Viterbo-Capranica-Roma);
i) aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio
gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative e
da fenomeni di inquinamento ed aggressione criminale alla salute, alla
sicurezza e alla qualita' della vita dei cittadini;
l) concreto pericolo che l'opera veicoli interessi ed affari non
trasparenti, conflitti di interessi in figure investite di ruoli e funzioni
istituzionali, operazioni economiche illecite e penetrazione dei poteri
criminali, come segnalato da autorevoli figure istituzionali;
m) infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera
e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come
proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei
piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente
scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una
drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino).
A cio' si aggiunga che:
n) l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa
precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso
Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo
n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare
presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che
potrebbe arrivare a superare i 3000 m, ne' il suo orientamento"; peraltro il
gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto
compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli
studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due
chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare
l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato
al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";
o) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le
relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio
comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;
p) l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali
requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di
Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica,
Valutazione d'impatto sulla salute.
Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un
devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per
Roma:
q) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una
serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto
di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18
gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia
ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente
affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo
dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla
commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";
r) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente
dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi
fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto
che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a
ridosso di emergenze archelogiche, naturalistiche, scientifiche, culturali,
agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera
ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione,
cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice
dal vizio dell'atto presupposto e fondativo;
s) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei
proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior
fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato
di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo
viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito
del programma "Report").
Infine:
t) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della
situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva
della Rai ("Report", 27 aprile 2008);
u) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale
trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento
dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra
l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno
2008);
v) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza
di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del
clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale,
dagli statisti piu' avvertiti);
z) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo
(particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di
autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e
sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e
democratico.
Signor Presidente della Repubblica,
tutto quanto precede, da un anno a questa parte abbiamo piu' volte segnalato
ai Ministeri competenti, all'Ente nazionale per l'aviazione civile, al
Parlamento europeo ed a quello nazionale, alla Regione Lazio, alla Provincia
e al Comune di Viterbo, a  molti altri soggetti istituzionali variamente
competenti.
Hanno peraltro sostenuto la nostra iniziativa di opposizione al devastante
mega-aeroporto molte personalita' illustri come il magistrato Ferdinando
Imposimato, la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, padre
Alex Zanotelli, il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani.
Scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Luigi Cancrini, Marcello
Cini, Paul Connett, Giorgio Cortellessa, Stefano Montanari, Giuseppe
Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni Tamino, Federico Valerio.
Altri cattedratici universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea
Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Nella Ginatempo, Domenico Jervolino,
Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni,
Giuliano Pontara, Lorenzo Porta, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria
Rivera, Antonella Sapio, Giovanni Scotto, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti
Finzi.
Scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri.
Intellettuali come Maria D'Asaro, Franco Barbero, Eleonora Bellini, Valeria
Borgia, Patrizia Caporossi, Augusto Cavadi, Chiara Cavallaro, Giancarla
Codrignani, Bruno Dei, Paola Del Zoppo, Francesco De Notaris, Maria G. Di
Rienzo, Daniele Gallo, Pupa Garribba, Giorgio Giannini, Federica Giardini,
Angela Giuffrida, Fulvio Grimaldi, Letizia Lanza, Elena Liotta, Fiora
Luzzatto, Paola Mancinelli, Attilio Mangano, Enzo Mazzi, Sara Michieletto,
Elena Monguzzi, Daniela Musumeci, Diana Napoli, Nadia Neri, Helene
Paraskeva', Sergio Paronetto, Francesco Pistolato, Rosangela Pesenti, Enrico
Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Elio Rindone, Giovanna
Rossiello, Anna Saleppichi, Brunetto Salvarani, Bruno Segre, Paola Sessa,
Renato Solmi, Giuseppe Tacconi.
Personalita' della vita civile e dell'impegno sociale ed educativo come
Normanna Albertini, Giacomo Alessandroni, Alessandro Ambrosin, Roberto
Barcaroli, Luciano Benini, Norma Bertullacelli, Carla Biavati, Michele
Boato, Liliana Boranga, Franco Borghi, Adriana Bottini, Elena Buccoliero,
Paolo Buffoni, Giuseppe Burgio, Elisabetta Caravati, Tiziano Cardosi,
Giovanni Colombo, Marinella Correggia, Sergio Dalmasso, Leila Lisa D'Angelo,
Riccardo Dello Sbarba, Emilio De Paolis, Gabriele De Veris, Giuliano Falco,
Carlo Ferraris, Gianni Ghirga, Agnese Ginocchio, Dario Giocondi, Carlo
Gubitosa, Pasquale Iannamorelli, Floriana Lipparini, Francesco Lo Cascio,
Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Maria Antonietta Malleo, Giovanni Mandorino,
Nello Margiotta, Carla Mariani, Gian Marco Martignoni, Luca Martinelli,
Raffaella Mendolia, Michele Meomartino, Carmine Miccoli, Maddalena Micotti,
Mauro Mocci, Luisa Mondo, Adriano Moratto, Fiamma Negrini, Beppe Pavan,
Paola Pavese, Strato Petrucci, Enzo Piffer, Luciano Polverari, Anna Puglisi,
Piercarlo Racca, Fabio Ragaini, Elio Romano, Carlo Ruta, Silvana Sacchi,
Raffaello Saffioti, Luca Salvi, Antonia Sani, Umberto Santino, Giovanni
Sarubbi, Eugenio Scardaccione, Anna Schgraffer, Silvano Tartarini, Tiziano
Tissino, Amedeo Tosi, Mao Valpiana, Claudio Vedovelli, Marcello Vigli.
Il magistrato Gennaro Francione.
L'ex-sottosegretario Paolo Cento.
I parlamentari europei Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni
Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni,
Sepp Kusstatscher, la gia' citata Luisa Morgantini, Roberto Musacchio,
Pasqualina Napoletano.
I senatori e deputati al parlamento italiano della precedente legislatura
Maurizio Acerbo, Angelo Bonelli, Salvatore Bonadonna, Paolo Cacciari,
Salvatore Cannavo', Giovanna Capelli, Anna Donati, Rina Gagliardi, Haidi
Giuliani, Salvatore Iacomino, Vladimir Luxuria, Francesco Martone, Lidia
Menapace, Maria Cristina Perugia, Paolo Russo, Gianpaolo Silvestri,
Massimiliano Smeriglio, Gino Sperandio, Tiziana Valpiana.
I consiglieri regionali del Lazio Roberto Alagna, Enrico Luciani, Ivano
Peduzzi, Anna Pizzo.
Numerosissime persone del viterbese, tra cui autorevoli figure delle
istituzioni e della vita civile.
E sara' opportuno aggiungere che gli stessi sostenitori della nociva e
devastante opera hanno dovuto progressivamente sempre piu' esplicitamente
ammettere che la loro precedente propaganda era fallace e mistificante, e
via via hanno dovuto riconoscere la validita' di quanto da noi
rappresentato.
Signor Presidente della Repubblica,
giunti a questo punto, ed ormai chiarito inconfutabilmente che l'opera cosi'
come prospettata da una propaganda tanto mistificante quanto irresponsabile
e' semplicemente nociva, distruttiva, irrealizzabile e fuorilegge, sarebbe
ragionevole attendersi che tutte le rappresentanze istituzionali desistano
dal continuare a sostenerne la realizzazione; invece purtroppo sembra che
alcune figure istituzionali ed alcune cordate affaristiche stiano tuttora
operando a favoreggiamento della realizzazione del devastante mega-aeroporto
e a danno dei cittadini, a danno dell'ambiente e dei beni pubblici, in
violazione delle norme e dei vincoli in vigore.
E' perche' la situazione e' questa, che ci siamo determinati a richiedere un
suo autorevole intervento affinche' sia impedita la realizzazione a Viterbo
di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e
fuggi" per Roma, un'opera illecita e scandalosa, nociva per la salute dei
cittadini, distruttiva di insostituibili preziosissimi beni pubblici, che
costituirebbe un immenso sperpero di pubbliche risorse a grave danno della
comunita' ed in flagrante violazione di legge.
Ovviamente confidiamo che un suo intervento possa essere risolutivo; ma
qualora tale intervento non si desse o non sortisse effetto, e si
prospettasse la necessita' di richiedere l'ulteriore intervento delle
competenti magistrature italiane ed europee in sede amministrativa, civile e
penale, ovviamente procederemmo in tal senso, naturalmente richiamando tutto
il pregresso ed anche le eventuali resposabilita' - anche per profili
omissivi - da parte di vari soggetti istituzionali che fin qui non solo non
hanno operato in modo adeguato e corretto ma hanno anche commesso ripetuti
atti di cui evidentemente dovranno essere chiamati a rispondere.
Ringraziandola per l'attenzione, e restando a disposizione per ogni
ulteriore opportuno chiarimento, ed eleggendo sede presso il Centro di
ricerca per la pace di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, voglia
gradire distinti saluti.
La portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna
per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta
Il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini
Viterbo, 4 agosto 2008

3. APPELLI. VITERBO NELLE MANI DI "AEROPORTI DI ROMA"? NO, GRAZIE
[Riportiamo il seguente appello del "Centro di ricerca per lapace" di
Viterbo del 14 settembre 2008 dal titolo completo "Viterbo nelle mani di
'Aeroporti di Roma'? No, grazie. Un appello ai cittadini viterbesi affinche'
i responsabili del disastro di Ciampino non possano devastare anche
Viterbo", gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"]

Un colpo di mano della burocrazia dell'Enac (l'ente nazionale per
l'aviazione civile, gia' principale responsabile della catastrofica
situazione degli aeroporti in Italia - si veda quanto documentato ad esempio
dall'inchiesta della trasmissione televisiva "Report" del 27 aprile 2008)
intende affidare alla societa' "Aeroporti di Roma" (in sigla: Adr) la
realizzazione e gestione di un nuovo devastante mega-aeroporto a Viterbo.
La societa' "Aeroporti di Roma" e' la principale responsabile del disastro
di Ciampino, la principale responsabile della spaventosa aggressione alla
salute, alla sicurezza e ai diritti della popolazione del comune di
Ciampino, del comune di Marino e del X municipio di Roma. Un disastro su cui
esiste una documentazione impressionante, un disastro riconosciuto come tale
anche dal Ministero dei Trasporti e dalla Regione Lazio (che tuttavia
vorrebbero insensatamente raddoppiarlo: condannando anche Viterbo e senza
salvare Ciampino).
Voler consegnare Viterbo alla societa' ""Aeroporti di Roma" significa
condannare il capoluogo della Tuscia a un disastro annunciato.
Dobbiamo impedirlo.
*
Dobbiamo impedire la realizzazione a Viterbo di un nocivo e distruttivo
mega-aeroporto che avrebbe come esito:
1. la devastazione irreversibile dell'area termale del Bulicame,
fondamentale bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico e sociale,
economico e simbolico della citta';
2. un'aggressione violentissima alla salute e alla sicurezza dei cittadini
con l'inquinamento fortissimo e le conseguenti patologie che l'attivita'
aeroportuale provocherebbe, peraltro a breve distanza da popolosi quartieri
cittadini;
3. uno sperpero gigantesco di soldi pubblici, uno sperpero scellerato;
4. la violazione di fondamentali leggi vigenti (bastera' ricordare che anche
rappresentanti del governo, della Regione Lazio, dello stesso Enac, sono
stati costretti infine a confessare che manca del tutto quanto previsto
dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di prerequisiti e
verifiche di tutela di fondamentali beni costituzionalmente protetti come
l'ambiente, il patrimonio storico-culturale, la salute della popolazione, e
basilari diritti soggettivi e legittimi interessi dei viterbesi);
5. un'ulteriore aggressione alla biosfera: essendo il trasporto aereo
fortemente corresponsabile del surriscaldamento globale del clima, da anni
le voci piu' autorevoli della comunita' scientifica mondiale, le principali
agenzie internazionali, gli statisti piu' avvertiti, hanno espresso
l'esigenza di ridurre il trasporto aereo invece di insensatamente
incrementarlo.
Per tutte queste semplici ragioni all'indecente proposta di consegnare
Viterbo nelle mani di "Aeroporti di Roma" dobbiamo rispondere no.
No, e poi ancora no.
*
Per Viterbo e per il Lazio occorre invece ben altro:
a) la difesa e la promozione dei beni culturali e ambientali e delle
autentiche vocazioni produttive del territorio;
b) la difesa della salute e della sicurezza delle popolazioni locali gia'
duramente aggredite da scandalose scelte speculative ed inquinanti;
c) il potenziamento del trasporto ferroviario;
d) liberare subito Ciampino dalla disastrosa situazione attuale, abolendo
tout court i voli di troppo;
e) impedire l'illegale e folle realizzazione di un nuovo mega-aeroporto a
Viterbo e nel Lazio.

4. DIRITTI. ANCHE IL PRESIDENTE DELL'ENAC AMMETTE CHE A VITERBO IL
MEGA-AEROPORTO NON SI PUO' FARE
[Riportiamo il seguente comunicato del 12 settembre 2008 del comitato, dal
titolo completo "Riggio infine sbroccolo'. Anche il presidente dell'Enac
ammette che il mega-aeroporto a Viterbo non si puo' fare e confessa anche
che l'opera violerebbe il regolamento dell'Unione Europea (e ciononostante
la lobby di cui l'Enac e' magna pars ancora ruga e intigna)", gia' apparso
nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"]

"E questo sia suggel ch'ogn'omo sganni"
(Dante, Inf., XIX, 21)
*
Infine anche il presidente dell'Enac (l'Ente nazionale per l'aviazione
civile) ammette che il mega-aeroporto a Viterbo non si puo' fare.
In una intervista pubblicata dal quotidiano "Il messaggero" dell'11
settembre 2008, Vito Riggio, presidente dell'Enac, riconosce (come gia'
alcune settimane fa la sottosegretaria al Turismo, Michela Vittoria
Brambilla) che la situazione dei collegamenti ferroviari tra Viterbo e Roma
e' talmente disastrosa da rendere insensato, sic stantibus rebus, realizzare
a Viterbo un mega-aeroporto per i voli low cost del turismo "mordi e fuggi"
per Roma.
*
Afferma testualmente Riggio: "Niente cattedrali nel deserto"; ed ammette che
vi e' "Un vincolo... posto anche dal regolamento Ue (Unione Europea) secondo
cui la nascita di un aeroporto e' strettamente connessa alla realizzazione
di adeguati collegamenti".
Adeguati collegamenti che tra Viterbo e Roma non vi sono, come abbiamo piu'
e piu' volte denunciato.
E non vi sono proprio perche' pubblici amministratori irresponsabili e
incapaci - o peggio, e peggio - nel corso degli anni hanno fatto scelte di
modello di sviluppo (e di mobilita') scandalose e criminali (scelte
speculative e distruttive, del tipo di quella del mega-aeroporto) invece di
prendersi cura del pubblico bene e dei diritti dei cittadini, ovvero di
promuovere le infrastrutture realmente utili e adeguate: nella fattispecie
il mezzo di trasporto pubblico e collettivo maggiormente utile alla
popolazione e meno inquinante: le ferrovie.
*
Confermiamo allora una volta di piu' che:
a) invece di sperperare soldi pubblici per realizzare un distruttivo
mega-aeroporto che provocherebbe gravi danni all'ambiente, ai beni culturali
e sociali, alle vocazioni produttive del territorio, e che sarebbe di grave
nocumento per la salute e la sicurezza dei cittadini, si devono piuttosto
potenziare finalmente i collegamenti ferroviari tra Viterbo e Roma, Viterbo
e Civitavecchia, Viterbo e Orte, Viterbo e Civita Castellana;
b) il tentativo dalla lobby politico-affaristica di imporre un devastante
mega-aeroporto a Viterbo e' hic et nunc in esplicito contrasto anche con il
regolamento dell'Unione Europea, per esplicita ammissione dello stesso
presidente dell'Enac (Enac che e' stata magna pars in questa scandalosa
operazione di aggressione al territorio e alla salute dei cittadini
dell'Alto Lazio);
c) il devastante mega-aeroporto a Viterbo e' un'opera contra legem: e'
scandaloso che vi siano pubblici amministratori che continuino a sostenerne
pervicamente la realizzazione pur sapendo che quest'opera e' irrealizzabile
perche' in contrasto con quanto previsto da plurime norme italiane ed
europee;
d) occorre ridurre e non incrementare il trasporto aereo, fortemente
corresponsabile del surriscaldamento globale del clima; occorre ridurre i
voli su Ciampino abolendoli e non trasferendoli altrove; occorre salvare
l'area termale del Bulicame a Viterbo e la salute e i diritti dei cittadini
di Viterbo dalla minaccia del devastante mega-aeroporto; occorre difendere e
valorizzare i beni ambientali, culturali e produttivi dell'Alto Lazio,
tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini, contrastare scelte
speculative che stanno provocando danni disastrosi al nostro territorio.

5. RIFLESSIONE. IL SOPRAMMOBILE
[Riportiamo il seguente comunicato del "Centro di ricerca per la pace" di
Viterbo del 12 settembre 2008, gia' apparso nelle "Notizie minime della
nonviolenza in cammino"]

Riferisce la stampa che l'Enac (l'Ente nazionale per l'aviazione civile,
principale responsabile del disastro della situazione aeroportuale
italiana), l'Adr (la societa' Aeroporti di Roma, quella che gestisce lo
scalo di Ciampino provocando da anni un danno catastrofico alla popolazione
di tre Comuni - Ciampino, Marino e Roma -) e la loro variopinta corte
affaristica insistono nel voler spacciare la realizzazione di un nuovo
devastante mega-aeroporto a Viterbo come un semplice spostamento
("delocalizzazione funzionale", nel gergo degli azzeccagarbugli) di un
aeroporto preesistente. quello di Ciampino, come se si trattasse di un
soprammobile.
Ovvero:
- Madama Adr: Caro, questo aeroporto non mi piace piu' qui sul como' vicino
al portagioie di madreperla che ci regalo' mamma'.
- Messer Enac: Perdindirindina, cara, c'e' giusto giusto un delizioso
posticino nella vetrinetta, a fianco della foto dello zio buonanima.
E cosi' via.
Ma un mega-aeroporto di dimensioni mastodontiche e dalle conseguenze
semplicemente devastanti per l'ambiente e per la salute dei cittadini, lo
ricordiamo per i piu' piccini, non e' proprio come un tappeto, che lo
arrotoli e lo porti in un'altra stanza.
*
Siamo di fronte alla prosecuzione della solita orgia di mistificazioni e di
inganni, mistificazioni ed inganni cosi' piramidali che i turlupinatori
pensano forse di poterla fare franca in base all'antico principio di tutti i
gabbamondo secondo cui quando si mente e' meglio spararle grosse, giacche'
le menzogne piu' sono enormi e piu' sembrano credibili proprio in quanto
incredibili.
E valga il vero:
a) i messeri predetti non hanno nessuna intenzione di "chiudere" l'aeroporto
di Ciampino e "spostarlo" a Viterbo (cosa peraltro materialmente
impossibile), ma vogliono realizzare un nuovo devastante mega-aeroporto a
Viterbo e lasciare comunque in attivita' quello di Ciampino: prima era un
disastro, dopo ce ne saranno due.
b) Un nuovo mega-aeroporto a Viterbo, che nelle sciagurate intenzioni di
Enac e Adr dovrebbe servire oltre dieci milioni di passeggeri all'anno, e'
una catastrofe ambientale e sanitaria di proporzioni immani.
c) La cosiddetta "delocalizzazione funzionale" e' il trucco nominalistico
attraverso cui Enac e Adr vorrebbero eludere fondamentali norme vigenti,
norme che quell'opera nociva e distruttiva proibiscono.
d) Si vuole realizzare un immane sperpero di soldi pubblici e provocare un
colossale danno alla popolazione di Viterbo e dell'Alto Lazio, alla
popolazione di Ciampino, Marino e del X Municipio di Roma, un colossale
danno alla biosfera. Congratulazioni vivissime.
*
Ohibo', ormai non passa giorno che la lobby speculativa del mega-aeroporto
non sia costretta a confessare qualcuna delle sue magagne; non passa giorno
che non sia costretta a rivelare quante mistificazioni e quante soperchierie
sono state gia' commesse da affaristi senza scrupoli, da politicanti
insipienti e pubblici amministratori irresponsabili, e dai manutengoli loro.
Se i signori di Enac e Adr pensano che la popolazione di Viterbo e dell'Alto
Lazio sia composta da persone facilmente abbindolabili con quattro
chiacchiere in "latinorum" e quattro moine, quattro specchietti per le
allodole e i soliti trenta denari, ebbene, hanno davvero sbagliato
indirizzo.

6. INIZIATIVE. IN OCCASIONE DELLA SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITA'
SOSTENIBILE
[Riportiamo il seguente comunicato del 15 settembre 2008 del comitato dal
titolo completo "In occasione della settimana europea della mobilita'
sostenibile chiediamo un impegno degli enti locali dell'Alto Lazio contro il
devastante mega-aeroporto e per migliorare le ferrovie", gia' apparso nelle
"Notizie minime della nonviolenza in cammino"]

Dal 16 al 22 settembre 2008 si svolge la settimana europea della mobilita'
sostenibile.
All'iniziativa, che ha il sostegno della Commissione Europea, hanno aderito
piu' di duemila citta'. Molte utili informazioni sono disponibili in un sito
internet ricco di documentazione in inglese e in francese:
www.mobilityweek-europe.org
*
In occasione di questa azione di sensibilizzazione europea ancora una volta
sollecitiamo gli enti locali dell'Alto Lazio ad un impegno esplicito:
a) per impedire la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto
che avrebbe conseguenze distruttive per fondamentali beni ambientali,
culturali, sociali ed economici e altamente nocive per la salute della
popolazione locale;
b) a sostegno della mobilita' sostenibile, in particolare con interventi
volti anche a limitare il traffico automobilistico privato, migliorare il
trasporto pubblico meno inquinante e piu' adeguato, sostenere la mobilita'
ciclistica, contrastare l'effetto serra, e soprattutto promuovere il
trasporto ferroviario;
c) per il rigoroso rispetto delle leggi vigenti in materia di difesa
dell'ambiente e della salute, della sicurezza e dei diritti delle persone
viventi e delle generazioni future.
*
Sollecitiamo anche un impegno degli enti locali dell'Alto Lazio a premere
sulla Regione e sul Governo per la riduzione del trasporto aereo, fortemente
corresponsabile del surriscaldamento globale del clima del pianeta; ed in
particolare a premere per la riduzione drastica e immediata dei voli su
Ciampino, riduzione necessaria e urgente da realizzare semplicemente
abolendo tout court i voli in esubero.

7. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 126 del 17 settembre 2008

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