[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Coi piedi per terra. 117
- Subject: Coi piedi per terra. 117
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 25 Jul 2008 12:13:22 +0200
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 117 del 25 luglio 2008 In questo numero: 1. Peppe Sini: Ancora due clamorosi autogol della lobby del devastante mega-aeroporto 2. Fine di una grande menzogna 3. Lettera aperta in forma di diffida al Presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) 4. Un esposto alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per l'Etruria meridionale 5. Per i beni comuni e i diritti di tutti contro il devastante mega-aeroporto 6. Enrico Mezzetti: Una lettera aperta al Sindaco di Viterbo 7. Hannah Arendt: Umanita' e liberta' 8. Simone Weil: Soltanto l'umilta' 9. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. EDITORIALE. PEPPE SINI: ANCORA DUE CLAMOROSI AUTOGOL DELLA LOBBY DEL DEVASTANTE MEGA-AEROPORTO L'assessore all'urbanistica e vicepresidente della Regione Lazio, Esterino Montino, e' costretto ad ammettere di sapere che il devastante mega-aeroporto impatta anche sul bene archeologico dell'antico tracciato della via Cassia. Congratulazioni. L'assessore comunale di Viterbo Giovanni Bartoletti e' costretto a ribadire che per poter realizzare il devastante mega-aeroporto bisogna "chiedere alla Regione di svincolare tutta la macro-area circostante il futuro scalo viterbese" dai vincoli del Piano territoriale paesaggistico regionale. Congratulazioni vivissime. Traducendo in lingua corrente le involute e reticenti esternazioni degli improvvidi imbarazzati amministratori se ne ricava che gli assessori regionali e comunali sono costretti, obtorto collo, a confessare che la realizzazione del devastante mega-aeroporto a Viterbo: a) e' incompatibile con i vincoli del Piano territoriale paesaggistico regionale; b) danneggia rilevanti beni archeologici, storico-culturali e naturalistici; c) danneggia la salute, la sicurezza, la qualita' della vita, i diritti e i legittimi interessi dei cittadini. Ogni persona ragionevole e' in grado di trarne le conclusioni. * E in guisa di promemoria e per edificazione degli assessori e dei loro sodali ed araldi vorremmo anche ancora una volta ricordare che: 1. il mega-aeroporto devasterebbe irreversibilmente l'area termale del Bulicame, bene irrinunciabile della comunita' viterbese e patrimonio anche delle generazioni future; 2. il devastante mega-aeroporto danneggerebbe l'Orto botanico dell'Universita' di Viterbo, rilevante bene scientifico pubblico; 3. il devastante mega-aeroporto danneggerebbe le pregiate colture agricole dell'area, rilevante bene economico; 4. il devastante mega-aeroporto danneggerebbe quindi rilevanti beni naturalistici, archeologici, storico-culturali, terapeutici e sociali, economici e produttivi; 5. il devastante mega-aeroporto danneggerebbe gravemente la salute dei viterbesi con l'enorme inquinamento chimico, elettromagnetico ed acustico che provocherebbe; 6. il devastante mega-aeroporto provocherebbe conseguentemente anche un rilevante danno economico ad attivita' e beni presenti nel territorio viterbese, e provocherebbe il forte deprezzamento di immobili ed esercizi; 7. il devastante mega-aeroporto costituirebbe una ennesima servitu' in un'area come l'Alto Lazio gia' pesantemente gravata da servitu' fortemente inquinanti e speculative; 8. il devastante mega-aeroporto implicherebbe un colossale sperpero di soldi pubblici per realizzare un'opera nociva e distruttiva; soldi pubblici che verrebbero sottratti alle vere grandi esigenze di Viterbo e dell'Alto Lazio (come la difesa e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, il sostegno all'agricoltura di qualita', l'alta formazione e la ricerca scientifica, le attivita' artigianali, le strutture ricettive, le infrastrutture ecocompatibili - e soprattutto il trasporto ferroviario (che versa tuttora in uno stato disastroso per responsabilita' gravissime di pubblici amministratori insipienti e irresponsabili: la Civitavecchia-Capranica-Orte e' chiusa da decenni; la Viterbo-Roma ha tempi di percorrenza biblici; la Viterbo-Orte idem). 9. ultimo ma non da ultimo, il devastante mega-aeroporto e' del tutto privo di fondamentali requisiti richiesti dalla vigente normativa italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica e Valutazione d'impatto sulla salute, cosi' come e' in palese flagrante contraddizione con la normativa vigente in materia di protezione dei beni naturalistici, terapeutici, archeologici e storico-culturali (l'area del Bulicame), dei beni economici (lo sviluppo del termalismo, le attivita' agricole di qualita' insistenti nella zona, il valore degli immobili e delle attivita' nelle aree che subirebbero un pesantissimo inquinamento atmosferico ed acustico) e scientifici (l'Orto botanico dell'Universita', anch'esso nell'area che sarebbe piu' direttamente investita), come in materia di protezione dei diritti soggettivi e dei legittimi interessi della comunita' locale e dei singoli cittadini (l'inquinamento atmosferico e l'inquinamento acustico sarebbero infatti elevatissimi, come dimostra la gravissima situazione di Ciampino). 10. E sara' appena il caso di aggiungere che precedenti atti politici ed amministrativi intesi a promuovere la realizzazione del devastante mega-aeroporto a Viterbo sono gia' stati smascherati e denunciati come viziati perche' fondati sull'ignoranza - ovvero l'occultamento - di fondamentali dati della realta', su mistificazioni, su errori di fatto e di diritto, di metodo e di procedura, talche' essi sono destituiti ipso facto di effettuale cogente validita'. * Cosi' stanno le cose. E prima la si fara' finita con le menzogne, prima si riconoscera' che la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma e' un crimine e una follia, prima si ammettera' che questa opera nociva e distruttiva non puo' e non deve essere realizzata perche' viola leggi e diritti e devasta ambiente e salute di tutti, e meglio sara'. 2. RIFLESSIONE. FINE DI UNA GRANDE MENZOGNA [Riportiamo il seguente comunicato del 22 luglio 2008 del comitato dal titolo completo "Fine di una grande menzogna e una grande truffa: il mega-aeroporto low cost a Viterbo non puo' essere realizzato anche perche' incompatibile con il Piano territoriale paesaggistico regionale", gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"] Un'ammissione dell'assessore In una dichiarazione apparsa oggi sul sito informativo locale "Tusciaweb" lo stesso assessore comunale di Viterbo, magna pars della lobby del devastante mega-aeroporto per voli low cost, e' costretto ad ammettere che l'opera e' incompatibile con il Piano territoriale paesaggistico regionale del Lazio. E se lo riconosce esplicitamente persino lui, davvero non c'e' motivo di dubitarne. Finisce cosi', ingloriosamente, una grande menzogna e una grande truffa. * Otto altre incompatibilita' Si evidenzia infatti una volta di piu', e definitivamente, che il devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma a Viterbo non puo' e non deve essere realizzato. E del resto tutte le persone ragionevoli e informate sapevano gia' che il devastante mega-aeroporto e' incompatibile altresi' con tante altre cose della massima importanza. I. E' incompatibile con la salute e la sicurezza dei cittadini: poiche' il devastante mega-aeroporto provocherebbe un inquinamento chimico ed acustico la cui nocivita' colpirebbe la popolazione viterbese con effetti assai gravi. II. E' incompatibile con la preziosa e peculiare risorsa viterbese dell'area termale del Bulicame, fondamentale bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico: poiche' il devastante mega-aeroporto si collocherebbe proprio nel cuore dell'area termale del Bulicame e la sconvolgerebbe, inquinerebbe, massacrerebbe irreversibilmente. III. E' incompatibile con la tutela e la valorizzazione di ulteriori rilevantissimi beni locali: beni economici come le attivita' produttive agricole - e di pregiata agricoltura biologica - che si trovano proprio nell'area piu' investita dalla devastante opera; beni scientifici come l'Orto botanico dell'Universita' che si trova anch'esso nell'area piu' colpita; ed altri beni archeologici e naturalistici, beni economici e sociali: per non dire del deprezzamento di immobili ed esercizi collocati nelle zone rurali e nei quartieri della citta' (il mega-aeroporto e' nelle immediate vicinanze del centro abitato) che subirebbero il disastroso impatto particolarmente dell'inquinamento atmosferico e di quello acustico. IV. E' incompatibile tanto con la rete infrastrutturale quanto con l'ecosistema locale che non potrebbe in alcun modo sostenere il carico aggiuntivo - anch'esso altrettanto altamente inquinante - dei mezzi di collegamento terrestre all'attivita' del devastante mega-aeroporto necessariamente connessi (essendo previsto il mega-aeroporto al servizio del turismo "mordi e fuggi" per Roma, e non essendoci attualmente collegamenti ferroviari adeguati tra le due citta'). V. E' incompatibile con lo sviluppo del territorio, che deve fondarsi sulla difesa e valorizzazione delle risorse locali: come i beni ambientali e culturali, l'agricoltura di qualita', il termalismo, l'alta formazione e ricerca scientifica, le strutture legate a un turismo intelligente e non distruttivo. VI. E' incompatibile con la necessita' di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del clima. VII. E' incompatibile con il dovere di non sperperare ingenti risorse finanziarie pubbliche per un'opera nociva e distruttiva, quando invece occorre investire per potenziare le ferrovie che nel viterbese richiedono di essere energicamente migliorate (occorre riaprire la linea ferroviaria Civitavecchia-Capranica-Orte; occorre potenziare la Viterbo-Orte, occorre fortemente potenziare la Viterbo-Capranica-Roma), per sviluppare il termalismo, per sostenere l'economia locale ecocompatibile e con tecnologie appropriate. VIII. infine, il devastante mega-aeroporto e' incompatibile con quanto esplicitamente disposto dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica e Valutazione d'impatto sulla salute, cosi' come in materia di protezione dei beni naturalistici, terapeutici, archeologici e storico-culturali, come in materia di protezione dei beni economici e scientifici, e dei diritti soggettivi e dei legittimi interessi della comunita' locale e dei singoli cittadini che verrebbero palesemente lesi dalla realizzazione dell'opera. * Tre promemoria ancora Inoltre tutti dovrebbero sapere: a) che il devastante mega-aeroporto e' tuttora del tutto privo di adeguata progettazione e di adeguate verifiche necessarie e obbligatorie per legge; verifiche che in tanti mesi di propaganda si e' di fatto cercato di eludere sapendo che esse avrebbero seccamente bocciato ed impedito la realizzazione dell'opera; b) che la procedura di individuazione di Viterbo per la realizzazione del devastante mega-aeroporto e' stata viziata da enormi errori di valutazione, di fatto e di metodo e da flagranti irregolarita', talche' non solo pende un ricorso al Tar promosso da un ente locale, ma si stanno anche attivando ulteriori interventi finalizzati all'avvio di altri procedimenti in sede anche europea; c) che autorevolissime personalita' istituzionali e scientifiche hanno gia' espresso con netti pronunciamenti una argomentata opposizione alla devastante opera, pronunciamenti che nitidamente enunciano la concreta insostenibilita' e quindi l'effettuale irrealizzabilita' del devastante mega-aeroporto. * Quando la realta' sbriciola le menzogne Occorre che finalmente anche quei rappresentanti delle istituzioni che per ignoranza ed irresponsabilita' - a voler essere benevoli - in passato hanno espresso un insensato e sciagurato parere a favore di un'opera catastrofica, prendano atto della realta': a Viterbo il devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma e' - di fatto e di diritto - non solo inaccettabile per le sue conseguenze sull'ambiente e sulla salute, la sicurezza, la qualita' della vita e i diritti e gli interessi dei cittadini tutti, ma anche privo di fondamentali requisiti normativi ed amministrativi, ed infine concretamente irrealizzabile. * Sei ulteriori considerazioni Detto questo occorre ribadire anche che: 1. Occorre ridurre immediatamente e drasticamente i voli su Ciampino: semplicemente riducendo i voli, non spostandoli altrove. 2. Occorre contrastare il disegno insensato di una catastrofica gigantesca espansione dell'aeroporto di Fiumicino, ed anzi anche relativamente a quel sedime occorre procedere a verifiche rigorose a tutela della salute, dell'ambiente, dei diritti delle comunita' locali come delle singole persone. 3. Occorre evitare che lobbies politico-affaristiche vogliano colpire altri siti ancora nel Lazio a danno di altre popolazioni e di altri ecosistemi. 4. Occorre procedere a una decisa riduzione del trasporto aereo e ad un deciso potenziamento del trasporto ferroviario. Nel Lazio come in tutta Italia. 5. Occorre promuovere la tutela e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali, delle economie locali, con tecnologie appropriate e nel rispetto dei diritti delle popolazioni alla salute, alla sicurezza, a uno sviluppo non distruttivo delle risorse. 6. Occorre ottenere il rispetto piu' scrupoloso della vigente legislazione a tutela della salute e dei diritti dei cittadini, come a difesa dell'ambiente. 3. DOCUMENTI. LETTERA APERTA IN FORMA DI DIFFIDA AL PRESIDENTE DELL'ENTE NAZIONALE PER L'AVIAZIONE CIVILE (ENAC) Al Presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac), e per opportuna conoscenza: al Commissario europeo ai Trasporti, ai Ministri italiani all'Ambiente, ai Beni culturali, ai Trasporti e al Welfare, al Presidente della Regione Lazio, al Presidente della Provincia di Viterbo, al Sindaco del Comune di Viterbo * Oggetto: Lettera aperta in forma di diffida dal compiere o avallare eventuali atti di inappropriato sostegno ovvero favoreggiamento della realizzazione a Viterbo del devastante mega-aeroporto per voli low cost, struttura contra legem perche' incompatibile con il Piano territoriale paesaggistico regionale e con la vigente legislazione di tutela dei beni archeologici, ambientali, culturali, sociali e in difesa della salute, della sicurezza, dei diritti soggettivi e dei legittimi interessi dei cittadini di Viterbo e dell'Alto Lazio * Signor Presidente dell'Enac, con la presente le segnaliamo quanto segue: 1. che il mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo per esplicita ammissione dello stesso assessore con delega ad hoc del Comune di Viterbo e' incompatibile con il Piano territoriale paesaggistico regionale del Lazio; pertanto esso non puo' essere realizzato. 2. Peraltro, lei e la struttura che presiede, non ignorate che: - il mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo si troverebbe nel cuore dell'area termale del Bulicame, bene naturalistico, storico-culturale, monumentale, terapeutico ed economico di fondamentale importanza: la realizzazione del mega-aeroporto implicherebbe la devastazione di quell'area, pertanto tale sciagurata realizzazione e' impossibile de facto e illecita de jure. - il mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo provocherebbe un enorme inquinamento di grave nocumento per la salute, la sicurezza e la qualita' della vita dei cittadini viterbesi. - il mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo inoltre colpirebbe, e quindi danneggerebbe gravemente, anche ulteriori rilevantissimi beni locali: ambientali e sanitari, storico-culturali, scientifici, produttivi ed economici. - il mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo si collocherebbe in un territorio che non dispone di adeguate infrastrutture per il trasporto via terra da Viterbo a Roma, con effetti di congestione ed inquinamento ulteriore che danneggerebbero anch'essi gravemente il territorio, l'economia, i diritti soggettivi e i legittimi interessi della popolazione altolaziale. - il mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo sarebbe infine anche in conflitto con preesistenti insediamenti di altre istituzioni pubbliche e con peculiari attivita' e prerogative delle stesse di interesse strategico nazionale. 3. A questo si aggiunga anche che il parere a suo tempo espresso dal Ministero dei Trasporti che individuava Viterbo come possibile sito per il mega-aeroporto per voli low cost era viziato da colossali e sin grotteschi errori di merito e di metodo, da palesi irregolarita' ed incongruita' procedurali e rispetto alla normativa di riferimento, deficienze tali da inficiare alla radice la correttezza e quindi la validita' di quell'atto. 4. Inoltre non si dimentichi che il mega-aeroporto nel sito specifico in cui ne e' proposta la realizzazione confligge con, ed e' privo di, fondamentali e ineludibili requisiti richiesti dalla vigente normativa nazionale e comunitaria in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica e Valutazione d'impatto sulla salute; cosicche' esso e' palesemente contra legem e pertanto irrealizzabile. 5. Infine si ricordi che la realizzazione del mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo confliggerebbe altresi' con ulteriori normative e vincoli esistenti a tutela di beni pubblici e privati che ne sarebbero danneggiati e fin devastati; talche' tale realizzazione configurerebbe una lunga serie di specifiche violazioni di legge. Alla luce di tutto quanto precede diffidiamo lei e la struttura che presiede dal compiere o avallare eventuali atti di inappropriato sostegno ovvero favoreggiamento della realizzazione a Viterbo del devastante mega-aeroporto per voli low cost, struttura contra legem perche' incompatibile con il Piano territoriale paesaggistico regionale e con la vigente legislazione di tutela dei beni archeologici, ambientali, culturali, sociali e in difesa della salute, della sicurezza, dei diritti soggettivi e dei legittimi interessi dei cittadini di Viterbo e dell'Alto Lazio. Distinti saluti, la portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini Viterbo, 23 luglio 2008 4. DOCUMENTI. UN ESPOSTO ALLA SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI PER L'ETRURIA MERIDIONALE Alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per l'Etruria meridionale * Oggetto: richiesta di intervento di questa Soprintendenza a tutela dei beni archeologici, monumentali, storico-culturali per i quali essa e' competente, affinche' non si realizzi a Viterbo il devastante mega-aeroporto che implicherebbe gravi ed irreversibili danni per beni peculiari ed irrinunciabili del territorio, della storia e della cultura della comunita' viterbese. * Egregi signori, La minacciata realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo colpirebbe in modo devastante un'area di immenso valore naturalistico, archeologico, storico-culturale (oltre che terapeutico e sociale, scientifico, agricolo, economico). L'assessore all'urbanistica e vicepresidente della Regione Lazio e' stato recentemente costretto ad ammettere che la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo impatterebbe anche sull'emergenza archeologica dell'antica Cassia. Ma non solo: tutta l'area termale del Bulicame - di immenso valore, e gia' rammemorata da Dante nella Divina Commedia - ne verrebbe colpita e sconvolta, danneggiata irreversibilmente, irreparabilmente. Del resto assessori e consiglieri del Comune di Viterbo hanno ammesso con dichiarazioni pubbliche che la realizzazione del devastante mega-aeroporto e' palesemente incompatibile con i vincoli del Piano territoriale paesaggistico regionale, cosicche' per poterlo realizzare si intende "chiedere alla Regione di svincolare tutta la macro-area circostante il futuro scalo viterbese" dai vincoli del Piano territoriale paesaggistico regionale: ovvero permettere l'aggressione e la conseguente devastazione di rilevantissimi beni pubblici, ambientali e culturali: e si sta parlando di una vasta area in cui insistono emergenze naturalistiche, archeologiche, monumentali, assolutamente peculiari, insostituibili e di valore straordinario. Con la presente si richiede pertanto l'intervento di questa Soprintendenza a tutela dei beni archeologici, monumentali, storico-culturali per i quali essa e' competente, affinche' non si realizzi a Viterbo il devastante mega-aeroporto che implicherebbe gravi ed irreversibili danni per beni peculiari ed irrinunciabili del territorio, della storia e della cultura della comunita' viterbese. Distinti saluti, la portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini Viterbo, 24 luglio 2008 5. INIZIATIVE. PER I BENI COMUNI E I DIRITTI DI TUTTI CONTRO IL DEVASTANTE MEGA-AEROPORTO [Riproponiamo il seguente comunicato del 19 luglio 2008 del comitato dal titolo completo "Tra il 18 e il 19 luglio dal tramonto all'alba al Bulicame a Viterbo la musica, la poesia, l'arte in difesa della natura e della cultura, in difesa dei diritti di tutti, in difesa del Bulicame, fondamentale bene comune, contro il devastante mega-aeroporto"] A Viterbo, dal pomeriggio di venerdi' 18 luglio alla mattina di sabato 19 luglio 2008, presso le pozze Carletti (di fronte al Bulicame), si e' svolta l'iniziativa "Dal tramonto all'alba: suoni e parole nella notte di plenilunio. Si' al Bulicame, no al mega-aeroporto". Si e' trattato della prima grande iniziativa di cultura svoltasi nell'area del Bulicame nella storia di Viterbo. Un evento di grande valore culturale, morale, civile. Ed e' significativo che ad organizzarlo sia stato il Centro sociale autogestito "Valle Faul", che da quindici anni costituisce a Viterbo una straordinaria esperienza di cultura, di accoglienza e di solidarieta' concreta. Una iniziativa per difendere la salute e i diritti, l'ambiente e la cultura; per opporsi al devastante mega-aeroporto che aggredirebbe la salute, la qualita' della vita e i diritti della popolazione e devasterebbe irreversibilmente l'area termale del Bulicame - un bene naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, che costituisce una peculiare preziosa risorsa di Viterbo. * Si e' iniziato nel pomeriggio con musica, stand informativi e della solidarieta', diffusione ed illustrazione di materiale di documentazione, accoglienza e convivialita'. Particolarmente rilevante la presenza dello stand dell'organizzazione umanitaria "Emergency". La serata e' cominciata con gli interventi di presentazione dell'iniziativa da parte di Antonella Litta, Luciano Bernabei, Peppe Sini, Alfio Pannega. Poi il concerto per chitarra classica di Andrea Pascucci, con Enrico Arcangeli voce recitante dei versi di Federico Garcia Lorca. Ha fatto seguito la performance teatrale "1932. Racconto raccontato" di e con Antonello Ricci, con Olindo Cicchetti seconda voce recitante e Diego Sposetti alle percussioni. Poi il concerto per arpa di Andrea Sechi, accompagnato da Anita Foerster alle percussioni. Ad intervallare le esecuzioni musicali letture di poesia ed interventi di riflessione. Ed a seguire ancora musica lungo tutta la notte. Per tutta la durata dell'iniziativa ha funzionato un apprezzato servizio di bioristoro con cucina vegetariana e prodotti dell'agricoltura biologica locale. * L'iniziativa e' stata realizzata dal Centro sociale autogestito "Valle Faul" di Viterbo in collaborazione con il Comitato che si oppone all'aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. 6. DOCUMENTAZIONE. ENRICO MEZZETTI: UNA LETTERA APERTA AL SINDACO DI VITERBO [Riportiamo la seguente lettera aperta del 22 luglio 2008 di Enrico Mezzetti. Enrico Mezzetti, avvocato, protagonista a Viterbo di tante lotte per l'ambiente, la pace, i diritti di tutti, gia' capogruppo del Pds - poi Ds - in consiglio comunale, e' consigliere comunale della Sinistra arcobaleno] Il 16 giugno scorso ho presentato al Sindaco Marini una articolata interrogazione sulle problematiche legate all'aeroporto, ma ad oggi, quindi ben oltre i tempi previsti dal regolamento consiliare, non ho avuto risposte in merito. Cio' seppure il primo cittadino ha delegato un assessore alle problematiche legate all'aeroporto, il quale avrebbe potuto elaborare e fornire nei tempi prescritti le informazioni e i chiarimenti richiesti da un consigliere di minoranza. Ma capisco che cio' non sia possibile dato che tale assessore e' piuttosto occupato a raggiungere Londra per partecipare per conto del Comune ad una fiera internazionale. La dovuta attenzione alle regole, se non la cortesia istituzionale, deve far parte dello stile di chi guida la citta'. Mi chiedo pero' se tale mancanza non sia piuttosto un sintomo della sindrome del "cacao meravigliao", per cui ci sono gli sponsor ma il prodotto che si sponsorizza e' inesistente. Nel contempo, con un ritmo pressoche' quindicinale, si susseguono i proclami circa la fantomatica "imminente organizzazione della conferenza di servizi" (che, per lo piu', si dice che si terra' "la prossima settimana"). Mi sento allora di sollecitare pubblicamente le risposte da me richieste. Da quelle sulla legittimita' delle procedure inerenti la realizzazione delle opere (l'adozione del programma sul quale esercitare la valutazione ambientale strategica; la base progettuale sulla quale si presume di indire una conferenza di servizi e, successivamente, esercitare la valutazione di impatto ambientale e sanitario, e la caratterizzazione dell'impatto acustico) a quelle sull'intendimento di consentire la realizzazione dell'aeroporto senza che, preliminarmente, vengano potenziati i collegamenti con la capitale, in primo luogo quelli ferroviari. Inoltre, al di la' di queste considerazioni generali sulla fattibilita' dell'aeroporto, nell'interrogazione che ho presentato chiedevo al Sindaco delle valutazioni specifiche dell'Amministrazione, per sapere se ritenga che una struttura quattro volte quantitativamente piu' importante di quella di Ciampino ("20 milioni di passeggeri all'anno" come scritto a chiare lettere in apertura del suo programma elettorale) non rischi di provocare pesanti ripercussioni negative sui cittadini di Viterbo in termini sanitari e di qualita' della vita. Se ritenga che la localizzazione dell'aeroporto a due chilometri dal centro storico sia compatibile con la morfologia storica e ambientale della citta', con la realizzazione del progetto di parco agricolo-termale, con le esistenti attivita' termali, alberghiere e turistiche, nonche' con quelle auspicate (come la riapertura delle terme Inps, per la quale la Regione ha stanziato appena 150.000 euro), nonche' con le realizzande strutture sanitarie, con le emergenze archeologiche della zona, con le colture esistenti nell'area (soprattutto con le produzioni agricole di qualita' e basate sulla filiera del biologico). Ho chiesto di sapere quale evidenza concreta e non semplicemente statistica sia in possesso del Comune di Viterbo per avanzare una qualsiasi stima credibile della ricaduta occupazionale derivante dalla realizzazione dell'aeroporto, soprattutto al fine di poterla valutare comparativamente con la possibile perdita di occupazione diretta e indotta derivante dalla "delocalizzazione funzionale" degli apparati militari, dalla svalorizzazione delle strutture termali, alberghiere, sanitarie, dal deprezzamento immobiliare, dalla dismissione delle colture tipiche, di qualita', biologiche. Infine ho chiesto al Sindaco se non ritenga di dover promuovere una campagna di informazione nei confronti dei cittadini viterbesi, al fine di determinare il loro "consenso informato", magari organizzando delle apposite visite guidate a Ciampino, in modo che la popolazione possa rendersi conto di quale sia la concreta realta' dell'aeroporto che si sta preparando per Viterbo. E' chiedere troppo? O si ritiene che le questioni poste non interessino la collettivita'? O non si sa che cosa rispondere? 7. MAESTRE. HANNAH ARENDT: UMANITA' E LIBERTA' [Da Hannah Arendt, Tra passato e futuro, Garzanti, Milano 1991, p. 222. Hannah Arendt e' nata ad Hannover da famiglia ebraica nel 1906, fu allieva di Husserl, Heidegger e Jaspers; l'ascesa del nazismo la costringe all'esilio, dapprima e' profuga in Francia, poi esule in America; e' tra le massime pensatrici politiche del Novecento; docente, scrittrice, intervenne ripetutamente sulle questioni di attualita' da un punto di vista rigorosamente libertario e in difesa dei diritti umani; mori' a New York nel 1975. Opere di Hannah Arendt: tra i suoi lavori fondamentali (quasi tutti tradotti in italiano e spesso ristampati, per cui qui di seguito non diamo l'anno di pubblicazione dell'edizione italiana, ma solo l'anno dell'edizione originale) ci sono Le origini del totalitarismo (prima edizione 1951), Comunita', Milano; Vita Activa (1958), Bompiani, Milano; Rahel Varnhagen (1959), Il Saggiatore, Milano; Tra passato e futuro (1961), Garzanti, Milano; La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme (1963), Feltrinelli, Milano; Sulla rivoluzione (1963), Comunita', Milano; postumo e incompiuto e' apparso La vita della mente (1978), Il Mulino, Bologna. Una raccolta di brevi saggi di intervento politico e' Politica e menzogna, Sugarco, Milano, 1985. Molto interessanti i carteggi con Karl Jaspers (Carteggio 1926-1969. Filosofia e politica, Feltrinelli, Milano 1989) e con Mary McCarthy (Tra amiche. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy 1949-1975, Sellerio, Palermo 1999). Una recente raccolta di scritti vari e' Archivio Arendt. 1. 1930-1948, Feltrinelli, Milano 2001; Archivio Arendt 2. 1950-1954, Feltrinelli, Milano 2003; cfr. anche la raccolta Responsabilita' e giudizio, Einaudi, Torino 2004; la recente Antologia, Feltrinelli, Milano 2006; i recentemente pubblicati Quaderni e diari, Neri Pozza, 2007. Opere su Hannah Arendt: fondamentale e' la biografia di Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt, Bollati Boringhieri, Torino 1994; tra gli studi critici: Laura Boella, Hannah Arendt, Feltrinelli, Milano 1995; Roberto Esposito, L'origine della politica: Hannah Arendt o Simone Weil?, Donzelli, Roma 1996; Paolo Flores d'Arcais, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1995; Simona Forti, Vita della mente e tempo della polis, Franco Angeli, Milano 1996; Simona Forti (a cura di), Hannah Arendt, Milano 1999; Augusto Illuminati, Esercizi politici: quattro sguardi su Hannah Arendt, Manifestolibri, Roma 1994; Friedrich G. Friedmann, Hannah Arendt, Giuntina, Firenze 2001; Julia Kristeva, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 2005. Per chi legge il tedesco due piacevoli monografie divulgative-introduttive (con ricco apparato iconografico) sono: Wolfgang Heuer, Hannah Arendt, Rowohlt, Reinbek bei Hamburg 1987, 1999; Ingeborg Gleichauf, Hannah Arendt, Dtv, Muenchen 2000] Con la nascita di ogni essere umano si riafferma quell'originario inizio, in quanto con ogni nascita s'introduce qualcosa di nuovo in un mondo preesistente e che continuera' ad esistere dopo la morte di ciascun individuo. E proprio in quanto e' un inizio, l'essere umano puo' dare inizio a cose nuove: umanita' e liberta' coincidono. 8. MAESTRE. SIMONE WEIL: SOLTANTO L'UMILTA' [Da Simone Weil, Quaderni, volume IV, Adelphi, Milano 1993, p. 110. Simone Weil, nata a Parigi nel 1909, allieva di Alain, fu professoressa, militante sindacale e politica della sinistra classista e libertaria, operaia di fabbrica, miliziana nella guerra di Spagna contro i fascisti, lavoratrice agricola, poi esule in America, infine a Londra impegnata a lavorare per la Resistenza. Minata da una vita di generosita', abnegazione, sofferenze, muore in Inghilterra nel 1943. Una descrizione meramente esterna come quella che precede non rende pero' conto della vita interiore della Weil (ed in particolare della svolta, o intensificazione, o meglio ancora: radicalizzazione ulteriore, seguita alle prime esperienze mistiche del 1938). Ha scritto di lei Susan Sontag: "Nessuno che ami la vita vorrebbe imitare la sua dedizione al martirio, o se l'augurerebbe per i propri figli o per qualunque altra persona cara. Tuttavia se amiamo la serieta' come vita, Simone Weil ci commuove, ci da' nutrimento". Opere di Simone Weil: tutti i volumi di Simone Weil in realta' consistono di raccolte di scritti pubblicate postume, in vita Simone Weil aveva pubblicato poco e su periodici (e sotto pseudonimo nella fase finale della sua permanenza in Francia stanti le persecuzioni antiebraiche). Tra le raccolte piu' importanti in edizione italiana segnaliamo: L'ombra e la grazia (Comunita', poi Rusconi), La condizione operaia (Comunita', poi Mondadori), La prima radice (Comunita', SE, Leonardo), Attesa di Dio (Rusconi), La Grecia e le intuizioni precristiane (Rusconi), Riflessioni sulle cause della liberta' e dell'oppressione sociale (Adelphi), Sulla Germania totalitaria (Adelphi), Lettera a un religioso (Adelphi); Sulla guerra (Pratiche). Sono fondamentali i quattro volumi dei Quaderni, nell'edizione Adelphi curata da Giancarlo Gaeta. Opere su Simone Weil: fondamentale e' la grande biografia di Simone Petrement, La vita di Simone Weil, Adelphi, Milano 1994. Tra gli studi cfr. AA. VV., Simone Weil, la passione della verita', Morcelliana, Brescia 1985; Gabriella Fiori, Simone Weil, Garzanti, Milano 1990; Giancarlo Gaeta, Simone Weil, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole 1992; Jean-Marie Muller, Simone Weil. L'esigenza della nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1994; Angela Putino, Simone Weil e la Passione di Dio, Edb, Bologna 1997; Eadem, Simone Weil. Un'intima estraneita', Citta' Aperta, Troina (Enna) 2006; Maurizio Zani, Invito al pensiero di Simone Weil, Mursia, Milano 1994] Soltanto l'umilta' rende illimitate le virtu'. 9. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 117 del 25 luglio 2008 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
- Prev by Date: Minime. 527
- Next by Date: Minime. 528
- Previous by thread: Minime. 527
- Next by thread: Minime. 528
- Indice: