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Minime. 464
- Subject: Minime. 464
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 23 May 2008 00:43:33 +0200
- Importance: Normal
NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 464 del 23 maggio 2008 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Sommario di questo numero: 1. Paolo Giuntella 2. Per un coordinamento e una manifestazione nazionale contro il razzismo 3. I media rispettino il popolo rom 4. Dalla Toscana contro razzismo e xenofobia 5. Oggi a Comiso, Napoli, Vicenza... 6. il 24 maggio a Tarquinia 7. Il 25 maggio a Viterbo 8. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento 9. Elena Laurenzi presenta "Alchimia. I testi della tradizione occidentale" a cura di Michela Pereira 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento 11. Per saperne di piu' 1. LUTTI. PAOLO GIUNTELLA Era un amico e una persona buona. 2. APPELLI. PER UN COORDINAMENTO E UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONYTO IL RAZZISMO [Da varie persone amiche riceviamo e diffondiamo] Coordinamento nazionale per promuovere un corteo di protesta civile contro atti di razzismo nei confronti dei Rom e Sinti in Italia a Roma, domenica primo giugno 2008. L'iniziativa e' promossa da intellettuali italiani e rom, associazioni, artisti e persone di buona volonta' che non vogliono essere strumentalizzati da nessuno. Le associazioni che aderiscono all'iniziativa diventano automaticamente anche organizzatori e promotori partecipando con i propri singoli rappresentanti al coordinamento nazionale nel rispetto dei principi che hanno mosso l'iniziativa. Programma (provvisorio) Ore 9-11: ritrovo in luogo da stabilire Ore 11: corteo per le vie di Roma Ore 15: conferenza stampa e libera discussione da parte dei manifestanti e dei rappresentanti delle associazioni aderenti all'evento e creazione di un Coordinamento nazionale permanente per la difesa della dignita' della cultura e dei diritti civili dei Rom e Sinti in Italia Ore 18: esibizioni musicali con Alexian Group, Taraf de Bucarest e di tutti i musicisti e artisti aderenti. La partecipazione e' libera e gratuita. Fra gli aderenti e promotori: Alexian Santino Spinelli, musicista Rom, docente Universita' di Torino, Trieste, Chieti, rappresentante italiano Ertf a Strasburgo); Gianni Vattimo, filosofo; Carla Osella, presidente nazionale Aizo; Sergio Giovagnoli, Arci Solidarieta' Lazio; Piera Tacchino, Associazione Piemonte-Grecia "Santorre di Santarosa"; Alma Azovic, mediatrice romni'; Tamara Bellone, docente Politecnico di Torino; Costanzo Preve, studioso di filosofia; Graziano Halilovic, mediatore culturale Rom; Kasim Cismic, Unirsi-Ertf; Marcel Courthiade, docente Inalco; Stojanovic Vojislav, responsabile della commissione immigrazione - Torino; Alexis Tsoukias, presidente Associazione Piemonte-Grecia "Santorre di Santarosa"; Bajram Osmani, Radio Onda d'Urto; Marian Serban, musicista rom; Domenico Arcieri, musicista; Gianni Di Claudio, regista cinematografico; Luca Krstic, regista cinematografico; Silvio Sarta, regista teatrale; Adriano Mordenti, fotografo e musicista; Lidia Gualtiero, docente, responsabile didattica Istituto Storico Rimini; Fausta Messa, Istituto Storico per la Resistenza, Sondrio; Adriana Martino, critica d'arte; Ciro De Rosa, critico musicale; Giovanni De Nobile, direttore d'orchestra; Fabio Neri, direttore d'orchestra; Giuseppe Piccinino, direttore d'orchestra; Paola Olivetti, Archivio nazionale cinematografico della Resistenza; Massimo Zucchetti, docente Politecnico di Torino; Roberto De Caro, presidente casa editrice Ut Orpheus; John Foot, professore di storia all'Universita' di Londra, saggista; Nicoletta Dosio, Associazione La credenza - Bussoleno (To); Ivana Kerecki, traduttrice - Milano; Antonio Grassedonio, sindacalista; Liljana Banjanin, docente Universita' di Torino; Boris Bellone, docente media superiore; Sergio Chiarloni, docente Universita' di Torino; Gabriella Onofrio, informatica; Luciano Pannese, musicista; Francesco Ciancetta, musicista; Vladimiro Torre, Associazione Them Romano' Reggio Emilia; Silvia Fauno, soprano; Federica Zanetti, docente Universita' di Bologna. Associazioni del coordinamento: Associazione Culturale Them Romano' onlus (Associazione Autonoma di Rom e Sinti in Italia); Associazione Piemonte-Grecia "Santorre di Santarosa"; Union Rromani Internazionale; Union Romani - Italia; Ertf - Italia; Union Rromani - Francia; Rromani baxt; Ternikano Berno; La voix des Roms; Femmes rom, sinte, kale de France; Centre Aver de recherche sur le racisme (Paris); Associazione Mediterra; Associazione Ciack; Istituto Storico per la Resistenza, Rimini; Istituto Storico per la Resistenza, Sondrio; Associazione Libero Teatro Morale; Archivio nazionale cinematografico della Resistenza; S.O.S. Utenti (associazione di difesa dei consumatori); Aizo; Associazione Them Romano' Reggio Emilia; Arci Solidarieta' Lazio; Radio Onda d'Urto. Per informazioni e adesioni: associazione nazionale Them Romano' onlus, associazione autonoma di Rom e Sinti, tel: 0872660099, cell. 3406278489, e-mail: spithrom at webzone.it, sito: www.associazionethemromano.it e www.alexian.it 3. APPELLI. I MEDIA RISPETTINO IL POPOLO ROM [Da varie persone amiche riceviamo e diffondiamo] Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una forte campagna politica e d'informazione riguardante il tema dell'immigrazione. Siamo rimasti molto impressionati per i toni e i contenuti di molti servizi giornalistici, riguardanti specialmente il popolo rom. Troppo spesso nei titoli, negli articoli, nei servizi i rom in quanto tali - come popolo - sono stati indicati come pericolosi, violenti, legati alla criminalita', fonte di problemi per la nostra societa'. Purtroppo l'enfasi e le distorsioni di questo ultimo periodo sono solo l'epilogo di un processo che va avanti da anni, con il mondo dell'informazione e la politica inclini a offrire un capro espiatorio al malessere italiano. Singoli episodi di cronaca nera sono stati enfatizzati e attribuiti a un intero popolo; vecchi e assurdi stereotipi sono stati riproposti senza alcuno spirito critico e senza un'analisi reale dei fatti. Il popolo rom e' storicamente soggetto, in tutta Europa, a discriminazione ed emarginazione, e il nostro paese e' stato piu' volte criticato dagli organismi internazionali per la sua incapacita' di tutelare la minoranza rom e di garantire a tutti i diritti civili sanciti dalla Costituzione italiana, dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Siamo molto preoccupati, perche' i mezzi di informazione rischiano di svolgere un ruolo attivo nel fomentare diffidenza e xenofobia sia verso i rom sia verso gli stranieri residenti nel nostro paese. Alcuni lo stanno gia' facendo, a volte con modalita' inquietanti che evocano le prime pagine dei quotidiani italiani degli anni Trenta, quando si costruiva il "nemico" - ebrei, zingari, dissidenti - preparando il terreno culturale che ha permesso le leggi razziali del 1938 e l'uccisione di centinaia di migliaia di rom nei campi di sterminio nazisti. Invitiamo i colleghi giornalisti allo scrupoloso rispetto delle regole deontologiche e alla massima attenzione affinche' non si ripetano episodi di discriminazione. Chiediamo all'Ordine dei giornalisti di rivolgere un analogo invito a tutta la categoria. Ai cittadini ricordiamo l'opportunita' di segnalare alle redazioni e all'Ordine dei giornalisti ogni caso di xenofobia, discriminazione, incitamento all'odio razziale riscontrato nei media. 22 maggio 2008 Promotori: Lorenzo Guadagnucci, giornalista Firenze (3803906573); Beatrice Montini, giornalista Firenze (3391618039); Zenone Sovilla, giornalista Trento (3479305530). Primi firmatari: Massimo Alberizzi, giornalista Milano; Checchino Antonini, giornalista Roma; Paolo Barnard, giornalista Bologna; Emanuele Chesi, giornalista Forli'; Riccardo Chiari, giornalista Firenze; Maurizio Chierici, giornalista Parma; Domenico Coviello, giornalista Firenze; Manuela D'argenio, giornalista; Toni De Marchi, giornalista, Roma; Monica Di Sisto, giornalista Roma; Amelia Esposito, giornalista Bologna; Paolo Finzi, Milano; Miriam Giovanzana, giornalista Milano; Domenico Guarino, giornalista Firenze; Carlo Gubitosa, giornalista Taranto; Gabriela Jacomella, giornalista Milano; Claudio Jampaglia, giornalista Roma; Cristiano Lucchi, giornalista Firenze; Alessandro Mantovani, giornalista Bologna; Martino Mazzonis, giornalista Roma; Giulio Montenero, giornalista Trieste; Jason Nardi, mediattivista Firenze; Alfio Nicotra, giornalista Roma; Pino Nicotri, giornalista Milano; Silvia Ognibene, giornalista Firenze; Arianna Parsi, giornalista; Eva Pedrelli, giornalista, Thailandia; Raffaele Palumbo, giornalista Firenze; Sandro Pintus, giornalista Firenze; Pietro Raitano, giornalista Milano; Emiliano Sbaraglia, giornalista Roma; Sabrina Sganga, giornalista Firenze; Cecilia Stefani, giornalista Firenze; Elena Tebano, giornalista Milano; Duccio Tronci, giornalista Firenze; Paola Trotta, Milano; Pietro Vaccari, blogger; Gabriele Vannini, Firenze; Raf Valvola, mediattivista Milano. Per adesioni: www.giornalismi.info/mediarom 4. APPELLI. DALLA TOSCANA CONTRO RAZZISMO E XENOFOBIA [Da varie persone amiche riceviamo e diffondiamo] Razzismo e xenofobia: non in nostro nome Le associazioni firmatarie vogliono esprimere la loro forte preoccupazione per il clima che si sta sviluppando nel paese. Si parte dall'esaltazione del tema della sicurezza e si arriva a tollerare la pubblica espressione dell'odio etnico e comportamenti razzisti e xenofobi. I rom in particolare sono oggetto di una aggressione e un disprezzo che non distingue tra le responsabilita' dei singoli ma afferma la colpa collettiva di tutti per violazione commesse da alcuni di loro. Questo clima, una volta innescato, diviene poi difficilmente gestibile come dimostra la cacciata e il rogo delle proprieta' personali dei rom a Ponticelli. Invochiamo un atteggiamento attento e responsabile da parte del mondo politico e dell'informazione per contrastare il diffondersi di un clima di incivilta' che genera ingiustizie inaccettabili e moltiplica i conflitti sul territorio. Purtroppo la risposta per ora e' non solo debole ma addirittura tende ad assecondare toni esasperati e comportamenti incettabili. Abbiamo deciso di avviare un percorso comune che abbiamo chiamato "Razzismo e xenofobia: non in nostro nome" che vuole rappresentare un atto di resistenza alla crescita dell'intolleranza nelle nostre comunita'. Al momento abbiamo definito tre punti di intervento: 1. L'impegno a una costante consultazione e all'assunzione di posizioni comuni quando, con riferimento particolare alla realta' toscana, si esprimano nello spazio pubblico comportamenti o pronunciamenti di carattere razzista e xenofobo. 2. L'organizzazione nelle prossime settimane di un dibattito pubblico sui temi dell'inclusione sociale, del rispetto dei diritti e dignita' delle persone e dei popoli e della lotta al razzismo. Temi che ci proponiamo di stimolare sistematicamente negli ambiti sociali e istituzionali in cui operiamo, con l'avvio su questi temi di una piu' ampia campagna di informazione e ascolto rivolta a scuole, case del popolo, parrocchie e alla societa' civile nel suo insieme. Produrremo nei prossimi giorni un piu' ampio documento analitico su questi temi. 3. Infine preoccupati anche dal riemergere in Toscana di una discussione sulla realizzazione di Cpt (Centri di permanenza temporanea), chiediamo al Presidente della Regione Toscana Claudio Martini, al Presidente del Consiglio Regionale Riccardo Nencini, ai capigruppo dei partiti presenti nel Consiglio Regionale un incontro urgente per discutere insieme la questione e valutare quali misure intendono adottare per favorire nel nostro territorio il rispetto dei diritti e della dignita' delle persone, l'inclusione sociale e il contrasto all'intolleranza. Firenze, 22 maggio 2008 Vincenzo Striano, presidente Arci Toscana; Francesca Chiavacci, presidente Arci Firenze; Alessandro Martini, responsabile Caritas diocesana Firenze; don Armando Zappolini, presidente Cnca Toscana; Enrico Palmerini, presidente Associazione Arcobaleno; Fabio Laurenzi, presidente Cospe; Udo Enwereuzor, direttivo Cospe; Alessandro Margara, presidente Fondazione Michelucci. 5. INCONTRI. OGGI A COMISO, NAPOLI, VICENZA... All'interno del percorso "Scelgo la nonviolenza", venerdi' 23 maggio 2008, dalle ore 17 alle ore 18, un'ora di meditazione, preghiera, silenzio per la pace in contemporanea a Comiso, Napoli, Vicenza. * Proseguono gli incontri di "centodonnecentobici" in Sicilia: venerdi' 23 maggio saranno ferme per un'ora nella pagoda della pace di Comiso assieme al reverendo Gyosho Morishita. Contemporaneamente un'ora di silenzio anche a Vicenza assieme a tutti coloro che sperimentano pace e nonviolenza. Cosi' a Napoli, e nelle altre citta' in cui altre persone si sono associate all'iniziativa. * Per ulteriori informazioni: Vania, tel. 3467463942; Cecilia, tel. 3358182951. 6. INIZIATIVE. IL 24 MAGGIO A TARQUINIA Si svolgera' a Tarquinia (Vt) il 24 maggio, con inizio alle ore 9 in piazza Matteotti, la manifestazione promossa da movimenti ed istituzioni dell'Alto Lazio contro la riconversione a carbone della centrale Enel di Tor Valdaliga Nord di Civitavecchia. * Per informazioni, adesioni, contatti: e-mail: nocoketarquinia at yahoo.it, mailing list: nocoketarquinia at yahoogroups.com 7. INIZIATIVE. IL 25 MAGGIO A VITERBO Domenica 25 maggio 2008 il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo promuove una passeggiata nei luoghi d'interesse naturalistico e storico-culturale che l'eventuale realizzazione di un mega-aeroporto devasterebbe irreversibilmente. Il programma della passeggiata e' il seguente: Alle ore 16,30 ritrovo davanti all'Orto botanico, con interventi di Giuseppe Nascetti e Silvano Onofri. Inizio della passeggiata, accompagnati da Paolo Giannini che illustrera' nel corso della passeggiata le emergenze naturalistiche e storico-culturali. Alle ore 17,30 circa: al Bulicame. Alle ore 18 circa: alle Pozze della Tuscanese. Alle ore 19 circa: alle Sorgenti delle Zitelle, con intervento di Antonello Ricci. Alle ore 20: fine della passeggiata e prosecuzione della serata al centro sociale "Valle Faul" con cena e musica. A tutti i partecipanti sara' messo a disposizione l'opuscolo "Low cost quanto ci costi!". * Per informazioni e contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org, sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it 8. PROPOSTE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO [Dal sito www.nonviolenti.org riprendiamo e diffondiamo] Anche con la prossima dichiarazione dei redditi sara' possibile sottoscrivere un versamento al Movimento Nonviolento (associazione di promozione sociale). Non si tratta di versare soldi in piu', ma solo di utilizzare diversamente soldi gia' destinati allo Stato. Destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' facile: basta apporre la propria firma nell'apposito spazio e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione. Il codice fiscale del Movimento Nonviolento da trascrivere e': 93100500235. Sono moltissime le associazioni cui e' possibile destinare il 5 mille. Per molti di questi soggetti qualche centinaio di euro in piu' o in meno non fara' nessuna differenza, mentre per il Movimento Nonviolento ogni piccola quota sara' determinante perche' ci basiamo esclusivamente sul volontariato, la gratuita', le donazioni. I contributi raccolti verranno utilizzati a sostegno della attivita' del Movimento Nonviolento ed in particolare per rendere operativa la "Casa per la pace" di Ghilarza (Sardegna), un immobile di cui abbiamo accettato la generosa donazione per farlo diventare un centro di iniziative per la promozione della cultura della nonviolenza (seminari, convegni, campi estivi, eccetera). Vi proponiamo di sostenere il Movimento Nonviolento che da oltre quarant'anni con coerenza lavora per la crescita e la diffusione della nonviolenza. Grazie. Il Movimento Nonviolento * P. S.: se non fai la dichiarazione in proprio, ma ti avvali del commercialista o di un Caf, consegna il numero di codice fiscale e di' chiaramente che vuoi destinare il 5 per mille al Movimento Nonviolento. Nel 2007 le opzioni a favore del Movimento Nonviolento sono state 261 (corrispondenti a circa 8.500 euro, non ancora versati dall'Agenzia delle Entrate) con un piccolo incremento rispetto all'anno precedente. Un grazie a tutti quelli che hanno fatto questa scelta, e che la confermeranno. * Per ulteriori informazioni e contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org 9. LIBRI. ELENA LAURENZI PRESENTA "ALCHIMIA. I TESTI DELLA TRADIZIONE OCCIDENTALE" A CURA DI MICHELA PEREIRA [Dal quotidiano "Il manifesto" del 12 gennaio 2007, col titolo "La luce del sapere alchemico sulla razionalita' occidentale" e il sommario "Una imponente collezione di testi, scelti e tradotti da Michela Pereira, confluiscono nel Meridiano Mondadori sull'alchimia. Nulla si distrugge e tutto si trasforma nella pratica che sfida la scienza moderna". Elena Laurenzi, filosofa e studiosa della filosofia delle donne, docente universitaria (Firenze, Barcellona), saggista, ha pubblicato rilevanti saggi su Christa Wolf e su Mary Shelley; ha scritto, tradotto e curato varie opere della filosofa spagnola Maria Zambrano; fa parte del seminario permanente "Filosofia y genero" dell'Universita' di Barcellona e segue all'Universita' di Firenze un progetto di ricerca su "Diritti delle donne e fondamentalismi"; fa parte del seminario internazionale "Donne contro i fondamentalismi" promosso dall'associazione "Testarda"; e' impegnata nella solidarieta' con le donne afgane. Tra le opere di Elena Laurenzi: "I mostri della ragione. Il Frankenstein di Mary Shelley e l'utopia scientifica del secolo XIX", in AA. VV., Filosofia, donne, filosofie. Atti del Convegno Internazionale, Milella, Lecce 1994; I nervi sensibili della realta'. Una lettura delle "Riflessioni su Christa T." di Christa Wolf, in "Duoda. Revista d'Estudis Feministes", n. 6, Barcelona, 1994; Il cammino in salita della memoria, in "Aut Aut", n. 279, maggio-giugno, 1997; Il femenismo de Maria Zambrano: apuntes para un debate, in "Meridiam", n. 32, 2004; "Il sapere dell'anima. Maria Zambrano e Jose' Ortega y Gasset", in L. Silvestri, Il pensiero di Maria Zambrano, Forum, 2005; "La differenza tra i sessi al cuore della crisi europea", in Actas del Congreso Internacional del Centenario de Maria Zambrano, Fundacion Maria Zambrano, 2005; (a cura di, con Mila Busoni), Il corpo dei simboli. Nodi teorici e politici di un dibattito sulle mutilazioni genitali femminili, Seid, Firenze, 2005; "Il paradosso della liberta'. Note su liberta' e passione in Maria Zambrano", in A. Buttarelli, La passivita'. Un tema filosofico-politico in Maria Zambrano, Bruno Mondadori, 2006. Michela Pereira e' storica, docente universitaria, saggista. Nata nel 1948 a Pistoia, ha compiuto studi classici e musicali nella sua citta'; si e' laureata con lode nel 1971 presso l'Universita' di Firenze, discutendo con Paola Zambelli, Eugenio Garin e Paolo Rossi una tesi in storia della filosofia medievale sulla filosofia naturale di Raimondo Lullo. Oltre alla formazione storico-critoca ricevuta, hanno dato una decisiva impronta al suo pensiero la riflessione sull'esperienza nel movimento femminista degli anni '70 e sui temi della psicologia archetipica di C. G. Jung e J. Hillman. Ha svolto attivita' didattica e scientifica presso l'Universita' di Firenze dal 1971 e, dal 1996, presso l'Universita' di Siena, dov'e' attualmente professore ordinario di Storia della filosofia medievale e dove, dal 2001 al 2005 ha coordinato il Master in Studi di genere, pratiche didattiche e pari opportunita', attivato presso la Facolta' di Lettere e Filosofia. Fra le principali esperienze di ricerca si segnalano le borse di studio presso la Domus Galilaeana di Pisa (1972-'74), la Frances Yates Short Term Fellowship presso il Warburg Institute dell'Universita' di Londra (1983), il coordinamento centrale del gruppo di ricerca Lapis (Lineamenti dell'alchimia. Progetto per un'indagine storica) finanziato dal Cnr per gli anni 1997-1999. Nel 1997 e' stata invitata al XXXII International Congress on Medieval Studies presso la Western Michigan University, Kalamazoo (Usa), in qualita' di plenary lecturer della Medieval Academy of America. Fa parte della redazione scientifica di "Micrologus. Natura, scienze e societa' medievali". Fa parte di varie societa' internazionali quali la Siepm (Societe' pour l'Etude de la Philosophie Medievale), la Sispm (Societa' Italiana di Storia del Pensiero Medievale), la Sismel (Societa' Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino), la Sis (Societa' Italiana delle Storiche); la Commissione per la Scuola estiva di Storia delle Donne di Pontignano. Il suo principale ambito di ricerca sono i rapporti fra scienze e filosofia naturale nel medioevo e nell'eta' rinascimentale, con particolare attenzione all'astronomia/astrologia, alla medicina e soprattutto all'alchimia. Ha analizzato la formazione del corpus di opere di alchimia attribuite a Lullo dal '300 fino a tutto il '700, e le problematiche filosofiche elaborate nelle piu' importanti ed antiche di esse (Testamentum, Codicillus, Liber de secretis naturae ecc.). Dalla tradizione alchemica pseudolulliana la sua ricerca si e' allargata all'alchimia medievale e rinascimentale nel suo complesso, in particolare al tema dell'elixir, inteso come agente della trasmutazione e come farmaco che prolunga la vita, e al suo sviluppo nella dottrina della quintessenza, sottolineando gli intrecci molteplici che si verificano fra tematiche alchemiche, mediche e teologiche centrate sul tema del corpo e della perfezione materiale, ed il loro convergere con la ricerca spirituale-profetica. Dalla fine degli anni '70 ha affiancato al filone di ricerca principale l'attenzione per un altro aspetto della storia intellettuale del medioevo e del primo rinascimento: la presenza delle donne nella cultura monastica e cortese fino al XII secolo, e la loro esclusione dall'ambito della filosofia con l'avvento delle universita', fino al confinamento nelle "book-lined cells" in epoca rinascimentale, analizzando figure come Ildegarda di Bingen, Eloisa, Margherita Porete, sia collocandole sullo sfondo storico della condizione femminile e delle idee sulle donne nel Medioevo, sia istituendo un confronto fra i testi delle autrici medievali e le tematiche filosofiche dell'epoca, quali la cosmologia del XII secolo, l'etica abelardiana dell'intenzione, il tema della visione beatifica. L'ipotesi che l'insieme di queste ricerche possa portare un contributo alla discussione contemporanea sulla critica del pensiero scientifico, e in particolare alla riflessione epistemologica in corso all'interno degli Women's Studies, l'ha spinto ad iniziare una verifica complessiva della sua interpretazione dell'alchimia, iniziata con un seminario pluriennale (1987-'90) presso il Dipartimento di Filosofia dell'Universita' di Firenze con alcune colleghe (M. Busoni, E. Pulcini, A. Scattigno, M. Toraldo di Francia, M. Toselli), proseguita con un'approfondita analisi dell'interpretazione dell'alchimia negli scritti di C. G. Jung, e con alcuni studi in cui i principali temi alchemici vengono messi a confronto con la nozione post-junghiana di "coscienza femminile" e con aspetti della ricerca epistemologica femminista contemporanea (in particolare con gli studi di Carolyn Merchant ed Evelyn Fox Keller). Di tali sviluppi ha discusso in un corso tenuto nel 1997 presso la Scuola di Cultura Contemporanea di Mantova ("L'oro della filosofia") e in numerosi incontri di discussione pubblica negli anni successivi. Tra le opere di Michela Pereira: a) Edizioni critiche: Alberto Magno, Speculum astronomiae, ed. a c. di S. Caroti, M. Pereira, S. Zamponi, sotto la direzione di P. Zambelli, Pisa, Quaderni della Domus Galilaeana, 1977; Raimondo Lullo, Tractatus novus de astronomia (in: Raimundi Opera Latina, XVII), "Corpus Christianorum - Continuatio Medievalis", vol. 79, Turnhout, Brepols, 1989; Il "Testamentum" attribuito a Raimondo Lullo. Edizione del testo latino e catalano dal manoscritto Oxford, Corpus Christi College 244 (in collaborazione con Barbara Spaggiari, "Millennio Medievale" 8 ñ Testi 4, Sismel - Edizioni del Galluzzo, Firenze, 1999; b) Volumi: Ne' Eva ne' Maria. Condizione femminile e immagine della donna nel medioevo, Bologna, Zanichelli, 1981; The alchemical corpus attributed to Raimond Lull, "Warburg Institute Surveys and Texts", vol. 18, London 1989; L'oro dei filosofi. Saggio sulle idee di un alchimista del Trecento, "Biblioteca di Medioevo Latino" 5, Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo, Spoleto 1992; L'arte del sole e della luna. Alchimia e filosofia medievale, in collaborazione con Chiara Crisciani, "Biblioteca di Medioevo Latino" 13, Centro Italiano di Studi sull' Alto Medioevo, Spoleto 1996; Arcana Sapienza. L'alchimia dalle origini a Jung, Carocci, Roma 2001; Filosofia medievale. Secoli V-XIV, Carocci, Roma 2008; c) Principali contributi su riviste scientifiche e volumi miscellanei: Le opere mediche di Lullo in rapporto con la sua filosofia naturale e con la medicina del XIII secolo, "Estudios lulianos" 23 (1979), fasc. 1; Maternita' e sessualita' femminile in Ildegarda di Bingen. Proposta di Lettura, "Quaderni storici" 44 (1980); Filosofia naturale lulliana e alchimia. Con l'inedito epilogo del "Liber de secretis naturae seu de quinta essentia", "Rivista di storia della filosofia" 41 (1986), fasc. 4; Il paradigma della trasformazione. L'alchimia nel Mysterium Coniunctionis di C. G. Jung, "aut aut" 229-230 (1989); Profezia e scrittura in Ildegarda di Bingen, in Esperienza religiosa e scritture feminili tra medioevo ed eta' moderna, a c. di Marilena Modica Vasta, Bonanno Editore, Acireale 1992; L'alchimia e la psicologia di Jung, in Trattato di psicologia analitica diretto da Aldo Carotenuto, Utet, Torino 1993, vol. I; Un tesoro inestimabile: elixir e "prolongatio vitae" nel Trecento, "Micrologus. Scienze, natura e societa'", 1 (1993); Fra Raison e Amour: il percorso intellettuale di Margherita Porete, in Filosofia, donne, filosofie, Milella, Lecce 1994; L'elixir alchemico fra artificio e natura, in Artificialia. La dimensione artificiale della natura umana, a c. di M. Negrotti, Clueb, Bologna 1995; La potenza dell'oggetto. Dicotomia del logos e dualita' trasformatrice nel pensiero occidentale, in M. Calloni et al., Il femminile fra potenza e potere, Arlem edizioni, Roma 1995; Teorie dell'elixir nell'alchimia latina medievale, "Micrologus" 3 (1995); Considerazioni marginali sulla conoscenza religiosa, in Societa' Italiana della Storiche, Donne sante. Sante donne, Rosenberg & Sellier, Torino 1996; Margherita Porete nello specchio degli studi recenti, "Mediaevistik" 11, 1998, fasc. IV; Alchemy and the use of vernacular languages in the late Middle Ages, "Speculum" 74 n.2, April 1999; Heavens on Earth. From the "Tabula smaragdina" to the alchemical Fifth Essence, in Alchemy and Hermeticism 2000; Prima materia. Echi aristotelici e avicenniani nel Testamentum pseudolulliano, in Aristoteles chemicus. Il IV libro dei Meteorologica nella tradizione antica e medievale, a c. di C. Viano, Academia Verlag, Sankt Augustin 2002; Tra scienza ed esperienza, "Kos. Rivista di medicina, cultura e scienze umane", 205 (2002); I Septem Tractatus Hermetis. Note per una ricerca, in P. Lucentini, V. Perrone Compagni, I. Parri (ed.). Hermetism from Late Antiquity to Humanism - La tradizione ermetica dal mondo tardo-antico all'umanesimo, Turnhout, Brepols 2003; Il cuore dell'alchimia, "Micrologus" 11 (2003); L'alchimista come medico perfetto, in Medicina e alchimia, a c. di C. Crisciani, A. Paravicini Bagliani, Micrologus Library, Sismel - Edizioni del Galluzzo, Firenze 2003; Alchimia occitanica e pseudolullismo alchemico. Osservazioni in margine a una recente ricerca, "Studia Lulliana" 43 (2003); !Vegetare seu transmutare!. The vegetable soul and pseudo-Lullian alchemy in F. Dominguez Reboira, P. Villalba Varneda P. Walter (eds.), Arbor Scientiae - Der Baum des Wissens von Ramon Lull. Akten des Internationalen Kongresses aus Anlass des 40-Jaehrigen Jubilaeums des Raimundus-Lullus-Institut, Brepols, Turnhout, 2003; Lullismo e alchimia, in M. Batllori, Il lullismo in Italia. Saggio di sintesi, Centro Italiano di Lullismo, Roma 2004; Per una historia de l'alquimia a la Catalunya medieval, in La Ciencia en la Historia dels Paisos Catalans, ed. J. Vernet, R. Pares, Institut d'Estudis Catalans - Universitat de Valencia, Barcelona 2005; Testi alchemici pseudolulliani nei manoscritti del Cusano, in Ramon Llull und Nikolaus von Kues: Eine begegnung im Zeichen der Toleranz, edd. A. Fidora, E. Bidese, Brepols, Turnhout 2005; Maestro di segreti o caposcuola contestato? Presenza di Arnaldo da Villanova e di temi della medicina arnaldiana in alcuni testi alchemici pseudo-lulliani, in Actes de la II Trobada Internacional d'Estudis sobre Arnau de Vilanova, Institut d'Estudis Catalans, Barcelona 2005; d) Volumi curati: Morieno Romano, Testamento alchemico, introd. e traduzione di M. Pereira, Atanor, Roma 1996; Alchemy and Hermeticism, "Early Science and Medicine", vol. 5, 2000 (con contributi di F. Abbri, P. Carusi, C. Crisciani, W. Eamon, V. Perrone Compagni, Z. Von Martels e della curatrice; atti del seminario internazionale tenuto presso l'Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento il 27 novembre 1998); Ildegarda di Bingen, Il libro delle opere divine, I Meridiani ñ Classici della Spiritualita', Mondadori, Milano 2003; (a cura di), Alchimia. I testi della tradizione occidentale, Mondadori, 2006; e) nel web: L'alchimia medievale: un sapere che nasce dal fare, www.enea.it/internetscuola (dal novembre 1996); Margherita Porete nella discussione filosofica, in "Persona. Rivista virtuale di storia della mistica", http://sismel.meri.unifi.it (dal giugno 1997); Catalogue of the alchemical works attributed to Raimond Lull (revised and augmented edition, www.geocities.com/Athens/Forum/5849 (dal dicembre 1997): Hildegard von Bingen: la visione del creato, http://lgxserver/lei/uniba.it (dal gennaio 1999); L'alchimia in ReS, www.caffeeuropa.it/res/index.shtml (dall'aprile 2002)] Uno degli aspetti inquietanti del nostro tempo e' la scarsa consapevolezza delle "diversita'" che hanno popolato e popolano quella che definiamo "cultura occidentale". Mentre si cercano in civilta' remote ed "esotiche", che la globalizzazione rende illusoriamente accessibili, le riposte ai bisogni e alle domande inevase dal paradigma di razionalita' vigente, permane una sorda diffidenza nei confronti di forme di conoscenza che hanno nutrito il nostro passato e sono state abbandonate, dopo tutto, in tempi recenti. Sull'alchimia la scienza moderna ha proiettato una sorta di ombra denigrante, relegandola nell'ambito dell'irrazionalita' o tutt'al piu' riconoscendola come progenitrice - piu' o meno rispettabile - della chimica moderna. Senza riuscire tuttavia a minarne la fecondita': "mater alchimia" ha continuato a nutrire con la sua potenza euristica e con la profusione dei simboli la modernita' che l'ha emarginata (Newton, Brahe, Goethe) e ancora oggi alimenta la riflessione e la ricerca in ambiti diversi: dagli sviluppi della farmacologia spagirica alla psicologia del profondo di Jung e dei suoi discepoli; dal lavoro filosofico di Antoine Faivre sulla "logica alchemica" all'epistemologia di Evelyn Fox Keller; dall'esoterismo di antica o recente formazione alla poesia e le arti visive tra Otto e Novecento. La pubblicazione del volume Alchimia. I testi della tradizione occidentale, (a cura di Michela Pereira, Meridiani Mondadori, Milano 2006), consente di approssimarsi alla straordinaria produzione di scritti in cui nei secoli gli alchimisti occidentali hanno depositato il loro sapere, offrendo una collezione imponente di testi, scelti e tradotti da Michela Pereira in un arco cronologico che va dal III al XVIII secolo d.C., commentati con un vasto apparato di note e corredati da un prezioso strumentario critico, oltre che da una preziosa scelta iconografica. La raccolta, frutto dell'annoso lavoro sulle fonti della curatrice, cui si deve tra l'altro una storia dell'alchimia dalle origini a Jung, intitolata Arcana sapienza (Carocci, Roma 2001) consente uno sguardo d'insieme su quella che, con le dovute precisazioni, possiamo chiamare "tradizione" alchemica occidentale: una tradizione che si e' formata per accumulo, in cui virtualmente "niente si distrugge, tutto si trasforma". Secondo la metafora musicale di un anonimo bizantino, gli svariati tipi di pratiche di laboratorio appaiono manifestazioni della "materia unica alchemica" che, come quella della musica, si manifesta in una molteplicita' di modi e di melodie e nelle numerose voci degli strumenti. Ed e' evidente come, sul piano della riflessione critica, tale unita' sia stata percepita dagli stessi praticanti, dato che la compilazione di liste di alchimisti e, piu' tardi, le sistematizzazioni di genealogie mitico-storiche e le raccolte manoscritte, si sono diffuse parallelamente agli sviluppi della pratica. Il raffronto tra scritti alchemici elaborati in contesti molto diversi - dall'ambito bizantino al mondo islamico e alla civilta' cristiana medievale, per arrivare alla loro proliferazione nell'Europa rinascimentale e fino all'Illuminismo - permette di cogliere da un lato l'evoluzione e le trasformazioni che il sapere alchemico ha subito nelle diverse epoche, nelle diverse culture e nell'intreccio che via via stabili' con la riflessione filosofica (indice, fin dalle origini, della sua differenza di status dalle pratiche metallurgiche artigianali). E, dall'altro lato, evidenzia elementi di quella unita' di fondo che accomuna progetti differenti, dalle tecniche metallurgiche allo sviluppo della dottrina dell'elixir di vita all'alchimia medica, prima e dopo Paracelso. Il saggio introduttivo di Michela Pereira mette a fuoco i motivi concettuali che soggiacciono a questa variegata produzione, permettendo di pensare l'alchimia non solo come un progetto coerente al suo interno, ma anche come un sapere capace di interpellare il logos occidentale e il suo sviluppo nella scienza moderna, a partire dal nodo centrale della separazione dicotomica tra soggetto e oggetto della conoscenza. La concezione vitale e sacrale della materia - vero nucleo fondativo dell'alchimia, dove si determina l'unione tra attitudine empirico-scientifica e religiosa che si manifesta fin dall'eta' ellenistica, nell'intreccio con i motivi soteriologici e misterici di origine classica e con le dottrine cristiane gnostiche - definisce anche l'orientamento peculiare dell'opus alla materia, concepito in termini di reciprocita', come articolazione complessa e dinamica tra il lavoro umano e i processi naturali, nei quali l'artefice penetra a fondo, non intervenendo in maniera estrinseca, ma operando nel rispetto dei modi e soprattutto dei tempi del cursus naturae (il che fa della pazienza la virtu' per eccellenza dell'alchimista). Sapere di trasformazione e di salvezza, l'alchimia coinvolge nella palingenesi oggetto e soggetto, natura e artefice, il cui "affinamento", essenziale per portare a compimento la trasformazione, si realizza nel corso dall'opera stessa, nel rapporto filiale con il magistero della natura. Sposo della natura, secondo la metafora del rapporto nuziale tra mente e natura codificata nella simbologia della coniunctio, l'artefice ne e' dunque anche figlio e apprendista. La sua evoluzione nell'immagine prometeica dell'homo faber che, come ha messo in luce Mircea Eliade, soggiace alla metamorfosi dell'alchimia nella chimica moderna, si produce solo nel contesto dei mutamenti filosofici che vengono indicati come "morte della natura": il tramonto della concezione neoplatonica dell'anima mundi e l'affermazione della fisica dualistica aristotelica e poi cartesiana, che distingue tra mondo materale e mondo vivente e definisce un taglio ontologico netto tra soggetto e oggetto, sancendo il dominio della mente sul corpo e sul mondo materiale. Una rilettura dell'alchimia puo' allora favorire la riflessione critica sul paradigma unilaterale della razionalita' occidentale, come suggeriscono, in ambiti diversi, i lavori di Hillman o di Evelyn Fox Keller e, non da ultimo, il procedimento ermeneutico di Francoise Bonardel che definisce l'opera alchemica in termini di assunzione di "responsabilita' per la terra". La convergenza di queste interpretazioni con l'idea di "cura del mondo", formulata nell'ambito del pensiero delle donne, nota Michela Pereira, permette di cogliere il tema dell'integrazione simbolica del femminile come uno dei motivi profondi della permanenza dell'alchimia nella modernita', come sta a dimostrare anche la ripresa di motivi alchemici in due filosofe del '900, Simone Weil e Maria Zambrano. L'arcana sapienza degli alchimisti parla dell'aspirazione a una mente integrata con il mondo, e manifesta la necessita' di tornare ad attingere a quella "linfa nascosta che ha alimentato la terra della nostra cultura", cosi' che puo' servire a ripensare la modernita' nei termini di un rapporto con il mondo e con la conoscenza che non e', necessariamente, la migliore delle scelte possibili. 10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 11. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.miritalia.org; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 464 del 23 maggio 2008 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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