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Voci e volti della nonviolenza. 122
- Subject: Voci e volti della nonviolenza. 122
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 15 Dec 2007 14:09:32 +0100
- Importance: Normal
============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 122 del 15 dicembre 2007 In questo numero: 1. Il Movimento internazionale della riconciliazione aderisce alla manifestazione del 15 dicembre a Vicenza 2. Et coetera 1. IL MOVIMENTO INTERNAZIONALE DELLA RICONCILIAZIONE ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 15 DICEMBRE A VICENZA [Dalla segreteria del Movimento internazionale della riconciliazione (per contatti: segreteria at miritalia.org) riceviamo e diffondiamo] Il Movimento internazionale della riconciliazione (in sigla: Mir) aderisce alle manifestazioni in programma a Vicenza il 14, 15, 16 dicembre per opporsi alla decisione di costruire una nuova base militare americana nel sito "Dal Molin", e alla politica di guerra che questa scelta sottende. Sosteniamo la richiesta di moratoria dell'inizio dei lavori avanzata dal popolo di Vicenza la scorsa domenica 2 dicembre invitando tutte le forze politiche del centro-sinistra al rispetto degli impegni presi ne programma elettorale. Parteciperemo alla manifestazione di sabato, invitando tutti gli amici del nostro movimento e della nonviolenza ad unirsi a noi. Riteniamo importante il carattere nonviolento di tutte le manifestazioni di resistenza, a dimostrazione della radicale alternativita', di metodo e di sostanza, a questa politica. * Indicazioni pratiche: accogliendo l'invito della Rete Lilliput saremo presenti con un nostro striscione sin dal mattino di sabato al presidio previsto presso la caserma Ederle (viale della Pace) per poi confluire per le 14 nel corteo in partenza dal piazzale della stazione per sognare insieme "un futuro senza basi di guerra". 2. ET COETERA [Riproponiamo questa breve scheda sul Movimento internazionale della riconciliazione (in sigla: Mir), la cui denominazione internazionale in lingua inglese - come e' noto - e' International Fellowship of Reconciliation (in sigla: Ifor)] Nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, dopo aver partecipato a un convegno ecumenico a Colonia, l'inglese Henry Modgkin e il tedesco F. Siegmund Shultze promettono di non partecipare mai ad una guerra. Alla fine dello stesso anno, a Cambridge, 130 persone danno vita al Movimento; molti di essi dichiarandosi obiettori di coscienza vengono messi in prigione. Nel 1919 il Movimento diventa internazionale e si configura come una federazione di gruppi i cui membri operano per la giustizia e la pace, rifiutano l'uso della violenza nonche' la preparazione e la partecipazione alla guerra sotto qualsiasi forma. Si definisce movimento a base spirituale, composto da uomini e donne impegnati nella nonviolenza attiva come stile di vita e mezzo di cambiamento personale, sociale e politico. Negli anni '30 entra in contatto con Gandhi e sviluppa metodi di nonviolenza attiva per la risoluzione dei conflitti nella ricerca della verita' e nel rispetto dell'avversario. Numerosi sono gli episodi di resistenza nonviolenta da parte di membri del Mir durante la seconda guerra mondiale con anche tributo di sangue. Dopo la seconda guerra mondiale il Mir, grazie anche all'opera instancabile di Jean e Hildegard Goss-Mayr, cerca vie alternative e nonviolente per conseguire la giustizia e la riconciliazione tra tutti i popoli. In America Latina e' presente con dom Helder Camara e Adolfo Perez Esquivel; negli Stati Uniti con Martin Luther King e Dorothy Day; in Vietman collabora alla resistenza nonviolenta con i monaci buddhisti; in Sudafrica e' presente con Albert Luthuli; in Irlanda con Mairead Corrigan. E' inoltre in Medio Oriente, Zaire e Africa sub-sahariana, Filippine, India, Bangladesh, Madagascar e, dopo il 1989, anche in molti paesi dell'Europa orientale. Oggi il Movimento, presente in piu' di 50 paesi, e' Organismo non governativo (ong) e ha uno stato consultivo permanente presso le Nazioni Unite (Ecosoc) nelle sedi di New York, Ginevra e Vienna. * Il Mir in Italia La sezione italiana del Mir nasce nel 1952 per iniziativa di Tullio Vinay e Carlo Lupo (valdesi), Ruth e Mario Tassoni (quaccheri). Si impegna sin dall'inizio per la diffusione della teoria e della prassi della nonviolenza e presto raccoglie adesioni anche tra i cattolici. Dagli anni '60 e' attivo a livello nazionale per un ecumenismo di base e per approfondire i fondamenti religiosi della nonviolenza. Ha sostenuto i primi obiettori al servizio militare e si e' impegnato per il riconoscimento giuridico dell'obiezione di coscienza. Ha accolto centinaia di giovani obiettori in servizio civile in programmi di formazione alla pace e alla nonviolenza attiva. Oggi, cessato il servizio di leva obbligatorio, e' ente accreditato per lo svolgimento del Servizio civile volontario. E' stato promotore in Italia della campagna di Obiezione di coscienza alle spese Militari (Osm) e si adopera per il riconoscimento della Difesa popolare nonviolenta (Dpn) in alternativa alla difesa armata. Ha partecipato alla lotta contro le centrali nucleari. Da diversi anni il Mir e' impegnato nell'educazione alla pace realizzando, in collaborazione con le istituzioni locali e regionali, incontri e convegni di formazione e di informazione sulla pace, la nonviolenza, un diverso modello di sviluppo. Dal 2001 promuove le iniziative del Decennio internazionale per l'educazione alla nonviolenza ed alla pace per i bambini del mondo. Ogni anno il Mir organizza numerosi campi estivi di formazione alla nonviolenza, lavoro manuale e condivisione. Attualmente sostiene molteplici iniziative internazionali per una soluzione nonviolenta dei conflitti armati in varie parti del mondo, in particolare in Kossovo, Africa, Colombia, Palestina/Israele. * Dallo statuto del Mir Il Mir e' un movimento a base spirituale composto da uomini e donne che sono impegnati nella nonviolenza attiva intesa come stile di vita; come mezzo di riconciliazione nella verita' e di conversione personale; come mezzo di trasformazione sociale, politica, economica; nel rispetto della fede dei suoi membri. I membri dei Mir di fede cristiana si impegnano nella nonviolenza evangelica attiva, nella testimonianza che l'amore quale Gesu' Cristo ha manifestato vince ogni male. Tutti i membri del Mir sono chiamati a praticare la nonviolenza attiva sull'esempio di Gandhi e come mezzo per costruire la pace frutto della riconciliazione, nella consapevolezza che guerre e conflitti sono causati dall'ingiustizia e da discriminazioni razziali, etniche, ideologiche, religiose, economiche, di sesso, e che il depauperamento dell'ambiente e' anche la conseguenza di un errato ed ingiusto sfruttamento delle risorse naturali. Pertanto essi si impegnano a: - praticare la riconciliazione nella vita personale e sociale; - praticare la solidarieta' nella vita personale e sociale; - liberare l'esere umano da tutti quei condizionamenti culturali, politici, militari, economici che lo confondono e lo opprimono; - rifiutare qualsiasi collaborazione alla guerra cosi' come a situazioni o istituzioni di ingiustizia e criminalita', sia che esse attentino alla vita umana sia che sfruttino indebitamente le risorse naturali e umane. * La segreteria nazionale del Mir: via Garibaldi 13, 10122 Torino, tel. 011532824, fax: 0115158000, e-mail: mir at peacelink.it, sito: www.miritalia.org ============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 122 del 15 dicembre 2007 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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