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Minime. 302
- Subject: Minime. 302
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Thu, 13 Dec 2007 00:48:27 +0100
- Importance: Normal
NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 302 del 13 dicembre 2007 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Sommario di questo numero: 1. Umberto Santino: L'agenda dell'antimafia 2008 2. La cosa rossa 3. Alex Zanotelli: Il nostro silenzio 4. Oggi a Roma 5. Kathy Kelly: Viaggiare leggeri 6. Elena Loewenthal presenta "Ricordare per dimenticare" di Janine e Vahram Altounian 7. Letture: Teresa Blasi Pesciotti, Secretum 8. Letture: Marco Catarci, Il pensiero disarmato 9. Letture: Giulio Giorello, Introduzione alla filosofia della scienza 10. Letture: Giampiero Girardi, Franz Jaegerstaetter. Il contadino contro Hitler 11. Riletture: Graziella Favaro, I mediatori linguistici e culturali nella scuola 12. Riletture: Antonio Nanni, L'educazione interculturale oggi in Italia 13. Riletture: Antonio Nanni, Sergio Abbruciati, Il mio zaino interculturale 14. Riletture: Antonio Nanni, Sergio Abbruciati, Per capire l'interculturalita'. Parole-chiave 15. Riedizioni: AA. VV., La letteratura greca 16. Riedizioni: Marco Tullio Cicerone, Opere politiche 17. Riedizioni: Tito Livio, Storia di Roma 18. Riedizioni: Publio Virgilio Marone, Opere minori 19. Riedizioni: Nigel Wartburton, Filosofia. I grandi temi 20. La "Carta" del Movimento Nonviolento 21. Per saperne di piu' 1. STRUMENTI. UMBERTO SANTINO: L'AGENDA DELL'ANTIMAFIA 2008 [Da Umberto Santino (per contatti: csdgi at tin.it) riceviamo e diffondiamo. Umberto Santino ha fondato e dirige il Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo. Da decenni e' uno dei militanti democratici piu' impegnati contro la mafia ed i suoi complici. E' uno dei massimi studiosi a livello internazionale di questioni concernenti i poteri criminali, i mercati illegali, i rapporti tra economia, politica e criminalita'. Tra le opere di Umberto Santino: (a cura di), L'antimafia difficile, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1989; Giorgio Chinnici, Umberto Santino, La violenza programmata. Omicidi e guerre di mafia a Palermo dagli anni '60 ad oggi, Franco Angeli, Milano 1989; Umberto Santino, Giovanni La Fiura, L'impresa mafiosa. Dall'Italia agli Stati Uniti, Franco Angeli, Milano 1990; Giorgio Chinnici, Umberto Santino, Giovanni La Fiura, Ugo Adragna, Gabbie vuote. Processi per omicidio a Palermo dal 1983 al maxiprocesso, Franco Angeli, Milano 1992 (seconda edizione); Umberto Santino e Giovanni La Fiura, Dietro la droga. Economie di sopravvivenza, imprese criminali, azioni di guerra, progetti di sviluppo, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1993; La borghesia mafiosa, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; La mafia come soggetto politico, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; Casa Europa. Contro le mafie, per l'ambiente, per lo sviluppo, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; La mafia interpretata. Dilemmi, stereotipi, paradigmi, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 1995; Sicilia 102. Caduti nella lotta contro la mafia e per la democrazia dal 1893 al 1994, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1995; La democrazia bloccata. La strage di Portella della Ginestra e l'emarginazione delle sinistre, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 1997; Oltre la legalita'. Appunti per un programma di lavoro in terra di mafie, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1997; L'alleanza e il compromesso. Mafia e politica dai tempi di Lima e Andreotti ai giorni nostri, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 1997; Storia del movimento antimafia, Editori Riuniti, Roma 2000; La cosa e il nome. Materiali per lo studio dei fenomeni premafiosi, Rubbettino, Soveria Mannelli 2000; Dalla mafia alle mafie, Rubbettino, Soveria Mannelli 2006; Mafie e globalizzazione, Di Girolamo Editore, Trapani 2007. Su Umberto Santino cfr. la bibliografia ragionata "Contro la mafia. Una breve rassegna di alcuni lavori di Umberto Santino" apparsa su "La nonviolenza e' in cammino" nei nn. 931-934] Cari amici, Il Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo ha pubblicato L'agenda dell'antimafia 2008, un libro-agenda che vuole essere uno strumento di lavoro per quanti sono impegnati in attivita' antimafia e una fonte di informazione e documentazione per quanti vogliono conoscere una storia in gran parte dimenticata. L'agenda infatti non si limita a indicare i nomi e le attivita' dei caduti nella lotta contro le mafie e delle vittime innocenti, ma ricostruisce la storia delle mafie e soprattutto delle lotte contro di esse, dalle lotte contadine ai nostri giorni. L'agenda e' posta in vendita a 10 euro ma per ordinazioni superiori alle 5 copie possiamo fare lo sconto del 20%. Puo' essere richiesta al Centro. Un cordiale saluto Umberto Santino Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" * Per richieste: Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", via villa Sperlinga 15, 90144 Palermo, e-mail: csdgi at tin.it, sito: www.centroimpastato.it 2. LE ULTIME COSE. LA COSA ROSSA Rossa del sangue degli assassinati dalla guerra in Afghanistan. 3. RIFLESSIONE. ALEX ZANOTELLI: IL NOSTRO SILENZIO [Questa dichiarazione - cosi' ingenua e cosi' commovente - e' stato diffusa in novembre da Alex Zanotelli. Alessandro Zanotelli, missionario comboniano, ha diretto per anni la rivista "Nigrizia" conducendo inchieste sugli aiuti e sulla vendita delle armi del governo italiano ai paesi del Sud del mondo, scontrandosi con il potere politico, economico e militare italiano: rimosso dall'incarico e' tornato in Africa a condividere per molti anni vita e speranze dei poveri, solo recentemente e' tornato in Italia; e' direttore responsabile della rivista "Mosaico di pace" promossa da Pax Christi; e' tra i promotori della "rete di Lilliput" ed e' una delle voci piu' prestigiose della nonviolenza nel nostro paese. Tra le opere di Alessandro Zanotelli: La morte promessa. Armi, droga e fame nel terzo mondo, Publiprint, Trento 1987; Il coraggio dell'utopia, Publiprint, Trento 1988; I poveri non ci lasceranno dormire, Monti, Saronno 1996; Leggere l'impero. Il potere tra l'Apocalisse e l'Esodo, La meridiana, Molfetta 1996; Sulle strade di Pasqua, Emi, Bologna 1998; Inno alla vita, Emi, Bologna 1998; Ti no ses mia nat par noi, Cum, Verona 1998; La solidarieta' di Dio, Emi, Bologna 2000; R...esistenza e dialogo, Emi, Bologna 2001; (con Pietro Ingrao), Non ci sto!, Piero Manni, Lecce 2003; (con Mario Lancisi), Fa' strada ai poveri senza farti strada. Don Milani, il Vangelo e la poverta' nel mondo d'oggi, Emi, Bologna 2003; Nel cuore del sistema: quale missione? Emi, Bologna 2003; Korogocho, Feltrinelli, Milano 2003. Opere su Alessandro Zanotelli: Mario Lancisi, Alex Zanotelli. Sfida alla globalizzazione, Piemme, Casale Monferrato (Al) 2003] Rimango esterrefatto che la sinistra radicale (la cosiddetta Cosa rossa) abbia votato il 12 novembre con il Pd e tutta la destra per finanziare i Cpt, le missioni militari e il riarmo del nostro paese. Questo nel silenzio generale di tutta la stampa e i media. Ma anche nel quasi totale silenzio del "mondo della pace". Ero venuto a conoscenza di tutto questo poche ore prima del voto. Ho lanciato subito un appello in internet: era gia' troppo tardi. La "frittata" era gia' fatta. Ne sono rimasto talmente male, da non avere neanche voglia di riprendere la penna. Oggi sento che devo esternare la mia delusione, la mia rabbia. Delusione profonda verso la sinistra critica che in piazza chiede la chiusura dei "lager per gli immigrati", parla contro le guerre e l'imperialismo, e poi vota con la destra per rifinanziarli. E sono fior di quattrini! Non ne troviamo per la scuola, per i servizi sociali, ma per le armi si'. E tanti! La Difesa, infatti, per il 2008, avra' a disposizione 23,5 miliardi di euro: un aumento di risorse dell'11% rispetto alla finanziaria del 2007, che gia' aveva aumentato il bilancio militare del 12%. Il governo Prodi in due anni ha gia' aumentato le spese militari del 23%! Ancora piu' grave per me e' il fatto dei soldi investiti in armi pesanti. Due esempi sono gli F35 e le fregate Fremm. Gli F35 (i cosiddetti Joint Strike Fighter) sono i nuovi aerei da combattimento (costano circa 110 milioni di euro cadauno). Il sottosegretario alla Difesa Forcieri ne aveva sottoscritto, a Washington, lo scorso febbraio, il protocollo di intesa. In Senato, alcuni (solo 33) hanno votato a favore dell'emendamento Turigliatto contro il finanziamento degli Eurofighters, ma subito dopo hanno tutti votato a favore dell'articolo 31 che prevede anche il finanziamento ai satelliti spia militari e le fregate da combattimento Fremm. Per gli Eurofighters sono stati stanziati 318 milioni di euro per il 2008, 468 per il 2009, 918 milioni per il 2010, 1.100 milioni per ciascuno degli anni 2011 e 2012! Altrettanto e' avvenuto per le fregate Fremm e per i satelliti spia. E' grave che la sinistra, anche quella critica, abbia votato massicciamente per tutto questo, con la sola eccezione di Turigliatto, Rossi e altri due. Purtroppo il voto non e' stato registrato nominativamente. Noi vogliamo sapere come ogni senatore vota. Tutto questo e' di una gravita' estrema. Il nostro paese entra cosi' nella grande corsa al riarmo che ci portera' dritti all'attacco all'Iran e alla guerra atomica. Trovo gravissimo il silenzio della stampa su tutto questo: una stampa sempre piu' appiattita. Ma ancora piu' grave e' il nostro silenzio: il mondo della pace che dorme sonni tranquilli. E' questo silenzio assordante che mi fa male. Dobbiamo reagire, protestare, urlare. Il nostro silenzio, il silenzio del movimento per la pace significa la morte di milioni di persone e dello stesso pianeta. La nostra e' follia collettiva, pazzia eretta a sistema. E' il trionfo di "'O Sistema". Dobbiamo riunire i nostri fili per legare il gigante, l'impero del denaro. Come cittadini attivi nonviolenti dobbiamo formare la nuova rete per dire no a questo sistema di morte, e si' perche' vinca la vita. 4. INCONTRI. OGGI A ROMA [Da Gigi Malabarba (per contatti: luigi.malabarba at senato.it) riceviamo e diffondiamo. Luigi (Gigi) Malabarba, gia' senatore e gia' capogruppo in senato del Prc, e' stato segretario della commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito e membro del Copaco (il Comitato parlamentare di controllo sui servizi di informazione e sicurezza); operaio dell'Alfa Romeo di Arese per trent'anni, dirigente della Fiom e poi coordinatore nazionale del Sin. Cobas, e' stato anche fortemente impegnato nella solidarieta' internazionale, ed editore e redattore della bella e non dimenticata rivista "Quetzal" per la liberazione dell'America Latina; e' attualmente impegnato nell'associazione "Sinistra critica". Tra le opere di Luigi Malabarba: Dai Cobas al sindacato, Datanews, Roma 1995; Il salario sociale, Nuove edizioni internazionali, Milano 1999; 2001-2006: segreti e bugie di stato, Edizioni Alegre, Roma 2006. Gino Strada, medico chirurgo impegnato in aree di guerra, fondatore dell'associazione umanitaria "Emergency", e' una delle voci piu' nitide e influenti del movimento pacifista italiano; tra le sue pubblicazioni: Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra, Feltrinelli, Milano 2000; Buskashi'. Viaggio dentro la guerra, Feltrinelli, Milano 2002; (con Howard Zinn), La guerra giusta, Charta, 2005. Olol Jackson e' impegnato nel presidio "No Dal Molin" di Vicenza] Finanzierete la guerra anche alla Camera dei deputati? Dove sono finiti gli impegni di pace della maggioranza e in particolare di quella parte che partecipa alle iniziative del movimento contro la guerra? Nella Finanziaria 2007 le spese militari sono aumentate del 13%, in quella del 2008 si vorrebbero incrementare di un ulteriore 11%. Satelliti militari, Eurofighter, fregate Fremm, copertura economica delle missioni nei teatri di guerra,Ösono stati approvati anche dai senatori della Cosa Rossa. Succedera' anche nel voto alla Camera o si vuole porre rimedio? E poi la base Usa di Vicenza: si puo' andare in piazza a protestare e non essere coerenti in Parlamento? * Giovedi' 13 dicembre, alle ore 13, alla Sala stampa della Camera dei deputati, incontrano i giornalisti Alex Zanotelli e Gino Strada, promotori dell'appello contro le spese di guerra sottoscritto da centinaia di cittadine e cittadini, e Olol Jackson, del Presidio No Dal Molin di Vicenza * Ufficio stampa: tel. 3351213067. 5. RIFLESSIONE. KATHY KELLY: VIAGGIARE LEGGERI [Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per averci messo a disposizione nella sua traduzione il seguente intervento di Kathy Kelly del 7 dicembre 2007. Kathy Kelly, che ha ricevuto per tre volte la nomination al Premio Nobel per la Pace, coordina il gruppo "Voices for Creative Nonviolence"; in questo momento si trova ad Amman, in Giordania, dove lavora con e per i rifugiati iracheni] Viaggiare con il bagaglio piu' leggero possibile e' qualcosa che faccio per sopportare i lunghi periodi che passo lontana da casa. Di routine getto persino le bozze dei miei lavori e i periodici, riciclo i regali e do' via gli abiti. Ma qui ad Amman, quando una bambina di dieci anni che si chiama Nauras mi ha regalato una "macchina fotografica" l'ho messa via velocemente nella borsa in cui tengo il denaro, fiduciosa che il dono sopravvivera' alla mio prossimo repulisti. La "macchina" consiste di due pezzi di carta da disegno, intelligentemente piegati insieme di modo che slittino lasciando una piccola apertura quadrata, "l'obiettivo". Penso a Nauras, che scruta attraverso il buchetto "scattando fotografie" a me, e poi quando viene il mio turno si mette felicemente in posa mentre le prendo foto immaginarie. La ricordo andare a prendere l'unico giocattolo che possiede, una bambola stracciata con lunghi capelli bianchi e occhi d'acquamarina, per mettermelo fra le braccia. Nauras e' giocosa e piena d'inventiva. Nel tempo in cui siamo state insieme sembrava non conscia della disperata insicurezza in cui vive assieme alla propria famiglia. Ma anche cosi', a Nauras la tragedia non e' estranea. Mentre cresceva, ogni giorno poteva guardare la mano destra di suo padre senza dita, un brutale messaggio dal governo di Saddam Hussein che rese la madre l'unica provveditrice di reddito della famiglia. Avevano sperato di ottenere cure mediche per quella mano, all'estero. I due genitori hanno dapprima viaggiato sino in Giordania, cercando di avere un visto per la Germania. Ma per prima cosa il denaro per il viaggio che tenevano nell'alloggio di Amman e' stato rubato durante una rapina. Poi hanno scoperto che quegli stessi soldi venivano richiesti a Baghdad, da una gang che minacciava di uccidere la sorella maggiore di Nauras, rimasta in Iraq con quest'ultima e gli altri bambini, e di rapire il resto dei figli. Il padre di Nauras si e' precipitato in loro soccorso a Baghdad, ma non e' mai arrivato. Nessuno sa piu' nulla di lui. Uno zio di Nauras e' riuscito a riunire lei e le sorelle alla madre, in Giordania. Nauras non ha piu' visto suo padre da quando aveva sette anni, un terzo della sua vita, tanto tempo fa. Sin dal 2004, la famiglia vive in un umile appartamento senza mobili, a parte alcuni cuscini allineati contro il muro e quattro letti. Il fratello di Nauras, che ha 18 anni, e' ancora a Baghdad, dove vive con alcuni parenti. Sua madre non lo vede da tre anni. Ha chiamato la notte prima che io le facessi visita: disperato, perche' non ha denaro, non trova lavoro, non sa a chi rivolgersi. Le autorita' giordane non gli permettono di passare il confine per riunirsi alla sua famiglia. Qui intanto un giudice ha di recente decretato che la madre di Nauras e' da ritenersi divorziata, poiche' il marito e' scomparso e non si sa se sia vivo o morto. Il suo nuovo status legale, di madre single, potrebbe procurarle dell'assistenza, ma ormai il sostegno che le istituzioni provvedono si e' drammaticamente ridotto. Sono previsti nuovi tagli all'inizio del nuovo anno, ed i prezzi di cibo e carburante stanno costantemente crescendo. Gia' indebitata con uno strozzino che pretende il 15% di interesse, la madre di Nauras si chiede come riuscira' a procurare una stufa per i freddi mesi a venire. Mi ha mostrato l'interno vuoto del suo frigorifero, spento per risparmiare energia, e abitato da grossi scarafaggi. Il puzzo della latrina riempie la seconda delle due stanze della sua "casa" in affitto, dalle cui mura nude pende l'intonaco scrostato. Quando ci siamo salutate, le ho detto di rimanere forte. Ha distolto il viso da Nauras, per non mostrarle gli occhi pieni di lacrime. Non vuole trasmetterle senso di miseria e paura, mentre la bimba si delizia del fotografare per finta facce amichevoli. La "macchina fotografica" di Nauras e' un vincolo. Si unira' ad altri tre oggetti che sono cosi' importanti per me da seguirmi ovunque io vada. Il primo e' una fotografia di un vecchio uomo russo, un mendicante senza casa, curvo in una strada di Mosca, coperto da un velo di ghiaccio. Mi ricorda l'orrenda miseria che la guerra causa persino quando e' solo in preparazione; in questo caso mi ricorda la povera gente che in Usa e in Russia non e' mai stata soccorsa, perche' i due paesi hanno preferito una folle e dispendiosa corsa a chi era il migliore nel procurarsi mezzi di distruzione globale. La seconda e' pure una foto, molto famosa, di un bambino che sta morendo di fame tra le sabbie del deserto, accanto ad un avvoltoio che aspetta. Il terzo oggetto e' la stampa di un discorso di Muriel Lester, qualcosa che disse ad uno dei numerosi training nonviolenti che ha tenuto come pioniera in decenni e decenni di instancabile attivismo, dall'inizio del XX secolo: "Ricordate che il possesso di una mente sana, libera, non oppressa, puo' essere nostro se abbiamo la volonta' di osservare la disciplina necessaria. La regola d'oro per mantenerla e' non diventare pigri. Fate che la vostra disciplina sia mirabilmente bilanciata, come il corpo di un ballerina. Disarmare, disarmare non solo i nostri corpi rifiutando di uccidere, ma disarmare le nostre menti dalla rabbia, dall'odio, dalla malizia (...) Ad un certo punto, nella fredda luce che precede l'alba, in un inaspettato momento di solitudine, ci troviamo di colpo a fronteggiare la cruda realta', il nostro futuro, il futuro del mondo, guerra, dolore, fame. Ci sentiamo intimiditi, mentre consideriamo la condizione umana e delle cose. Meta' del mondo e' malata, ingolfata dall'eccesso. L'altra meta' e' come il mendicante che ci ha oltrepassato poco fa, e che ha detto grazie in lacrime per un pezzo di pane. La faccenda e' chiara, e' urgente: trascorreremo la nostra vita a sgomitare e lottare per avere un posto nella meta' ipernutrita? O ci metteremo di traverso ai vecchi fantasmi della guerra e dell'ineguaglianza, togliendo loro le maschere, svelandoli del loro fascino, rivelandoli quali sono, vecchi impostori e tiranni che non possiamo piu' tollerare, non in un mondo che potrebbe essere pieno di buon senso, di abbondanza e di buona volonta'?". Proprio nella strada dove vivo io ad Amman, in Giordania, diverse dozzine di iracheni sono arrivati, da ogni parte del loro paese, per partecipare ad una settimana di training nonviolento, nello spirito di Muriel Lester. I seminari sono stati organizzati da un gruppo iracheno per i diritti umani, "al Massalla", in collaborazione con "Un ponte per", una ong italiana che ha una sede ad Amman. Il gruppo ha terminato la prima parte del training con la determinazione ad organizzare un'azione della durata di una settimana in Iraq, una dimostrazione pubblica della determinazione nonviolenta in un paese in cui ogni iniziativa politica puo' diventare orribilmente pericolosa. I partecipanti ridevano ed applaudivano mentre venivano consegnati i certificati del training e si mettevano in posa per le foto, un ulteriore atto coraggioso, visto cio' che hanno pianificato di fare. L'altra cosa che hanno in programma e' riunirsi con i rappresentanti di reti nonviolente in tutta la regione, per fare ulteriori piani insieme. Hanno loro, e i loro certificati, una piccola possibilita' di produrre un'immagine felice in Iraq, come fa Nauras con la sua macchina fotografica di carta? Questo e' un mondo duro per viaggiarci, e se lo facciamo dobbiamo viaggiare leggeri. Possiamo tutti scegliere piccole cose che ci rendono piu' forti durante il viaggio: qui in Giordania la ferita Nauras sopravvive grazie alla sua immaginazione, un piccolo attrezzo che senza dubbio le mostra un mondo migliore di quello in cui e' profuga. E per il loro viaggio, i miei amici dei seminari hanno scelto la speranza, e la determinazione che nasce dalla speranza, per essere dei "credenti" nell'immagine della giustizia e della gentilezza. Un'immagine che puo' diventare davvero il mondo in cui viaggiamo, ma solo se ci uniremo a loro. 6. LIBRI. ELENA LOEWENTHAL PRESENTA "RICORDARE PER DIMENTICARE" DI JANINE E VAHRAM ALTOUNIAN [Dal supplemento "Tuttolibri" del quotidiano "La stampa" dell'8 dicembre 2007, col titolo "Interrogare l'oblio armeno". Elena Loewenthal, limpida saggista e fine narratrice, acuta studiosa; nata a Torino nel 1960, lavora da anni sui testi della tradizione ebraica e traduce letteratura d'Israele, attivita' che le sono valse nel 1999 un premio speciale da parte del Ministero dei beni culturali; collabora a "La stampa" e a "Tuttolibri"; sovente i suoi scritti ti commuovono per il nitore e il rigore, ma anche la tenerezza e l'amista' di cui sono impastati, e fragranti e nutrienti ti vengono incontro. Nel 1997 e' stata insignita altresi' del premio Andersen per un suo libro per ragazzi. Tra le opere di Elena Loewenthal: segnaliamo particolarmente Gli ebrei questi sconosciuti, Baldini & Castoldi, Milano 1996, 2002; L'Ebraismo spiegato ai miei figli, Bompiani, Milano 2002; Lettera agli amici non ebrei, Bompiani, Milano 2003; Eva e le altre. Letture bibliche al femminile, Bompiani, Milano 2005; con Giulio Busi ha curato Mistica ebraica. Testi della tradizione segreta del giudaismo dal III al XVIII secolo, Einaudi, Torino 1995, 1999; per Adelphi sta curando l'edizione italiana dei sette volumi de Le leggende degli ebrei, di Louis Ginzberg. Janine Altounian, figlia di genitori armeni sopravvissuti al genocidio del 1915, prestigiosa intellettuale, studiosa di psicoanalisi e traduttrice, e' responsabile della supervisione alla traduzione delle opere complete di Sigmund Freud in francese. Vahram Altounian, nato a Bursa, in Turchia, nel 1915 viene deportato insieme alla famiglia; dopo aver perso il padre, e' ospitato con la madre da un arabo e riesce a sopravvivere; nel 1921 si rifugia in Francia, dove vivra' fino alla sua morte. Manuela Fraire, autorevole intellettuale, psicoanalista, una delle figure piu' prestigiose del femminismo, e' autrice di numerosi saggi. Tra le opere di Manuela Fraire: (a cura di), Lessico politico delle donne: teorie del femminismo, Fondazione Elvira Badaracco, Franco Angeli, Milano 2002] E' un libriccino: neppure cento pagine, e di minuscolo formato. Eppure Ricordare per dimenticare. Il genocidio armeno nel diario di un padre e nella memoria di una figlia, di Janine e Vahram Altounian (con un saggio di Manuela Fraire, per Donzelli, pp. 95, euro 11,50), e' veramente un'opera corale. Composta da piu' voci, tempi e luoghi distanti fra loro. Il centro della narrazione e' "un quaderno da scolaro di trentaquattro pagine numerate piene di una scrittura fitta ma piuttosto goffa. Le cancellature sono poche e si puo' pensare che il testo sia stato scritto di getto". Questa parte s'intitola "Tutto quello che ho patito dal 1915 al 1919" ed e' il racconto di un viaggio da Bursa, una citta' termale sul Mar di Marmara dove fino al 1915 abitavano circa centomila armeni, sino a Der Zor, nella Siria orientale quasi al confine con l'Iraq. Il viaggio e' in realta' l'esodo di un ragazzo armeno attraverso e dalla Turchia. Due anni dopo la fine di questo diario e dell'estenuante cammino per la sopravvivenza, Vahram Altounian approdera' in Francia. Qui sua figlia Janine e' diventata psicoanalista e traduttrice (come per dare un senso anche alla "deportazione subita dalla lingua materna"). Ha supervisionato la traduzione completa delle opere di Freud in francese. Queste pagine di suo padre le ha scoperte tardi e le ha fatte attendere nella memoria e nella coscienza, prima di darle alle stampe. Il titolo del libro tradisce infatti, anzi descrive con incisiva proprieta' di linguaggio, il cammino dei sentimenti: "Per sopravvivere probabilmente bisogna operare un taglio nella memoria, ma anche nella relazione con l'altro, in particolare nel rapporto con il proprio figlio". E cosi', anche il lettore si ritrova a condividere l'esperienza del mancato passaggio di memoria, a immedesimarsi nella figlia che a distanza di decenni ma soprattutto dopo un lungo silenzio, ascolta sulla pagina la fuga del padre ragazzino, verso una faticosa sopravvivenza. Ha ragione Janine Altounian quando s'interroga sulla necessita' dell'oblio, a fronte di traumi storici quali il genocidio armeno. Lei ha deciso di "interrogare l'oblio" attraverso la lettura di quel diario, dove stanno scritte cose che suo padre non le ha mai raccontato a voce. Accanto a queste riflessioni di taglio psicoanalitico, dense di chiaroscuri e complessita' (la chiave e' freudiana, con tutti i suoi archetipi), si staglia il racconto sommario, elementare, del padre. Si staglia anche l'evidenza di una rimozione storica che solo molto adagio e stentatamente riaffiora alla memoria collettiva: "Gli armeni vivono per lo piu' in un mondo, l'Occidente, dove i riferimenti alla loro non esistono. Il genocidio del 1915 non e' inscritto nella memoria occidentale", scrive Janine e questo assunto e' il punto di partenza per lei per fare i conti con la rimozione di quell'esperienza storica. 7. LETTURE. TERESA BLASI PESCIOTTI: SECRETUM Teresa Blasi Pesciotti, Secretum (2006-2007), Sette Citta' - Malavoglia, Viterbo 2007, pp. 48, euro 9. Una silloge di versi - lievi e sottili versi, e trasparenti - di una delle figure piu' nitide e belle della vita civile viterbese. Con una prefazione di Nullo Minissi, un ringraziamento allo stesso e ad Angela Giannitrapani, e un vivo, vibrante ricordo di Carlo Pesciotti che piu' pagine del volume pervade, in luminoso affetto, in memoria che non si estingue. Per richieste alla casa editrice: Edizioni Sette Citta', tel. 0761304967, e-mail: info at settecitta.it, sito: www.settecitta.it 8. LETTURE. MARCO CATARCI: IL PENSIERO DISARMATO Marco Catarci, Il pensiero disarmato. La pedagogia della nonviolenza di Aldo Capitini, Ega, Torino 2007, pp. 318, euro 18. Una bella, ricca monografia. Con una simpatetica prefazione di Alex Zanotelli, alcune assai utili interviste, preziosi estratti dai carteggi di Capitini con rilevanti interlocutori, un'ampia cronologia e alcuni testi capitiniani inediti e rari di argomento pedagogico e scolastico. Un libro che vivamente raccomandiamo. Per richieste alla casa editrice: Ega - Edizioni Gruppo Abele, corso Trapani 95, 10141 Torino, tel. 0113859500, e-mail: ega at egalibri.it, sito: www.egalibri.it 9. LETTURE. GIULIO GIORELLO: INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA DELLA SCIENZA Giulio Giorello, Introduzione alla filosofia della scienza, Bompiani, Milano 1994, 2006, pp. X + 458, euro 18. Scritto da Giorello in collaborazione con Michele Di Francesco, Roberto Festa, Matteo Motterlini, Bernardino Sassoli, Marta Spranzi, e' un libro divagante e gustoso, e piu' che un paludato e barboso protrettico una parenesi gaia e scintillante - e garbata, sottile una seduzione. 10. LETTURE. GIAMPIERO GIRARDI: FRANZ JAEGERSTAETTER. IL CONTADINO CONTRO HITLER Giampiero Girardi, Franz Jaegerstaetter. Il contadino contro Hitler. Una testimonianza per l'oggi, Editrice Berti, Piacenza 2007, pp. 112, euro 7. Un agile e prezioso libriccino che ricostruisce la figura, la testimonianza, il messaggio di Franz Jaegerstaetter, obiettore di coscienza assassinato dai nazisti nel 1943, recentemente beatificato dalla chiesa cattolica; con contributi di Diego Cipriani, Francesco Comina, Anselmo Palini, Filippo Perrini, Enrico Peyretti, Mauro Stabellini, Sergio Tanzarella, Alberto Trevisan, Mao Valpiana. Per richieste: Editrice Berti, tel. 0523321322, e-mail: info at bertilibri.it, sito: www.bertilibri.it ; o anche: associazione "Franz Jaegerstaetter Italia", via del Forte 44/B, 38100 Martignano, tel. 0461829526 o 3474185755, e-mail: franzitalia at gmail.com, gia.gira at gmail.com 11. RILETTURE. GRAZIELLA FAVARO: I MEDIATORI LINGUISTICI E CULTURALI NELLA SCUOLA Graziella Favaro, I mediatori linguistici e culturali nella scuola, Emi, Bologna 2001, pp. 112, euro 6,20. Una sintetica presentazione del tema, con l'indicazione di esperienze, la presentazione di materiali e un elenco di centri a cui si puo' far riferimento. Per richieste alla casa editrice: Emi, via di Corticella 179/4, 40128 Bologna, tel. 051326027, fax: 051327552, e-mail: sermis at emi.it, stampa at emi.it, ordini at emi.it, sito: www.emi.it 12. RILETTURE. ANTONIO NANNI: L'EDUCAZIONE INTERCULTURALE OGGI IN ITALIA Antonio Nanni, L'educazione interculturale oggi in Italia, Emi, Bologna 1998, 2001, pp. 128, euro 6,20. Un'agile introduzione di uno dei maggiori esperti italiani. Per richieste alla casa editrice: Emi, via di Corticella 179/4, 40128 Bologna, tel. 051326027, fax: 051327552, e-mail: sermis at emi.it, stampa at emi.it, ordini at emi.it, sito: www.emi.it 13. RILETTURE. ANTONIO NANNI, SERGIO ABBRUCIATI: IL MIO ZAINO INTERCULTURALE Antonio Nanni, Sergio Abbruciati, Il mio zaino interculturale, Emi, Bologna 1997, 1998, pp. 96, euro 6,20. Una rassegna bibliografica e multimediale, corredata da una serie di indirizzi utili. Per richieste alla casa editrice: Emi, via di Corticella 179/4, 40128 Bologna, tel. 051326027, fax: 051327552, e-mail: sermis at emi.it, stampa at emi.it, ordini at emi.it, sito: www.emi.it 14. RILETTURE. ANTONIO NANNI, SERGIO ABBRUCIATI: PER CAPIRE L'INTERCULTURALITA'. PAROLE-CHIAVE Antonio Nanni, Sergio Abbruciati, Per capire l'interculturalita'. Parole-chiave, Emi, Bologna 1999, 2001, pp. 112, euro 6,20. Da "Accoglienza" a "Zingari", 94 parole-chiave corredate da brevi definizioni e alcune indicazioni bibliografiche per l'approfondimento. Un testo semplice di prima introduzione. Per richieste alla casa editrice: Emi, via di Corticella 179/4, 40128 Bologna, tel. 051326027, fax: 051327552, e-mail: sermis at emi.it, stampa at emi.it, ordini at emi.it, sito: www.emi.it 15. RIEDIZIONI. AA. VV.: LA LETTERATURA GRECA AA. VV., La letteratura greca, Mondadori, Milano 1989, 2007, 2 voll. per complessive pp. XXXVI + 1716, euro 12,90 + 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). La storia della letteratura greca della Cambridge University (ed. or. 1985) nell'edizione italiana a cura di Ezio Savino; un'opera collettanea cui hanno contribuito alcuni dei piu' autorevoli grecisti inglesi e americani. Di questo genere di opere, una delle migliori. 16. RIEDIZIONI. MARCO TULLIO CICERONE: OPERE POLITICHE Marco Tullio Cicerone, Opere politiche, Mondadori, Milano 2007, pp. VI + 816, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). A cura di Anna Resta Barrile, Dario Arfelli, Elisabetta Risari, col testo latino a fronte, quel che resta del De Re Publica, il De Officiis, e le Catilinarie. Puo' lasciare perplessi il titolo complessivo del volume che questa breve scelta di opere ciceroniane reca: come se vi fossero opere ciceroniane che non siano politiche... anche quando scrive la piu' privata ed intima delle lettere, o il piu' meramente compilativo dei trattati (e dell'altrui greco pensiero espositivo - ma sempre Cicerone tutto filtra, rilegge, interpreta), Marco Tullio sempre e' politico. Tutto e' politico, e il personale lo e' due volte. 17. RIEDIZIONI. TITO LIVIO: STORIA DI ROMA Tito Livio, Storia di Roma, Mondadori, Milano 2007, 5 voll. per complessive pp. LXIV + 4344, euro 12,90 a volume (in supplemento a vari periodici Mondadori). A cura di Guido e Carlo Vitali, con una introduzione di Fernando Solinas, testo latino a fronte, quel che resta dell'opera immensa di Tito Livio. Se nelle scuole invece di cominciare da Eutropio si cominciasse da Livio. Se invece dei lirici smielati e dei satirici osceni e degli epici tromboni si cominciasse da Lucrezio. Se invece di rimpinzare i ragazzi di favolette e pettegolezzi e un interminabile marciare e marcire sul posto, si leggesse subito Tacito, e Cesare, e Cicerone, e la si facesse finita di credere che a un giovane Salgari debba piacere piu' di Joyce, i Queen piu' di Bach. Se quel mondo antico e profondo e ancora ribollente fosse subito la tua casa, allora, allora forse si' che la scuola potrebbe essere luogo di lotta e di liberazione - di vita, di vita vera, dunque -, e non la prigione e l'obitorio che e' ancora. 18. RIEDIZIONI. PUBLIO VIRGILIO MARONE: OPERE MINORI Publio Virgilio Marone, Opere minori, Mondadori, Milano 2007, pp. 864, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). Con testo a fronte, a cura di Marina Cavalli, Alessandro Barchiesi, Maria Grazia Iodice, e con saggi di Gian Biagio Conte e Luca Canali, le Bucoliche, le Georgiche e l'Appendix vergiliana. Nel caso delle egloghe e delle georgiche si tratta di "opere minori" per modo di dire, come si dice che lo siano la Vita Nuova o il De Vulgari Eloquentia: rispetto all'Eneide, o alla Divina Commedia, cosa non sarebbe "opera minore"? Ad esempio la prima egloga: la scorsa settimana l'ho raccontata, recitando a memoria i versi che ricordo, ai miei amici e collaboratori studenti del corso di accostamento alla nonviolenza del liceo di Orte: presentandogliela come fosse Bob Dylan, come fosse Fabrizio De Andre', come fosse Bruce Springsteen; un canto antimilitarista ed antischiavista, un appello ecopacifista, un manifesto politico dalla parte dell'umanita', di infinito dolore e dolcezza infinita. Cosi' leggiamo, cantiamo, rechiamo questo Virgilio con noi: con Leopardi e Gobetti, con Hannah Arendt e Vandana Shiva. 19. RIEDIZIONI. NIGEL WARTBURTON: FILOSOFIA. I GRANDI TEMI Nigel Wartburton, Filosofia. I grandi temi, Einaudi, Torino 1999 (con diverso titolo), Il sole 24 ore, Milano 2007, pp. 270, euro 7,90 (in suppl. al quotidiano "Il sole 24 ore"). Una fresca e non banale prima introduzione ad alcuni dei principali temi della riflessione filosofica (Dio, il giusto e lo sbagliato, la politica, il mondo esterno, la scienza, la mente, l'arte). 20. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 21. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 302 del 13 dicembre 2007 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
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