Minime. 302



NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 302 del 13 dicembre 2007

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Sommario di questo numero:
1. Umberto Santino: L'agenda dell'antimafia 2008
2. La cosa rossa
3. Alex Zanotelli: Il nostro silenzio
4. Oggi a Roma
5. Kathy Kelly: Viaggiare leggeri
6. Elena Loewenthal presenta "Ricordare per dimenticare" di Janine e Vahram
Altounian
7. Letture: Teresa Blasi Pesciotti, Secretum
8. Letture: Marco Catarci, Il pensiero disarmato
9. Letture: Giulio Giorello, Introduzione alla filosofia della scienza
10. Letture: Giampiero Girardi, Franz Jaegerstaetter. Il contadino contro
Hitler
11. Riletture: Graziella Favaro, I mediatori linguistici e culturali nella
scuola
12. Riletture: Antonio Nanni, L'educazione interculturale oggi in Italia
13. Riletture: Antonio Nanni, Sergio Abbruciati, Il mio zaino interculturale
14. Riletture: Antonio Nanni, Sergio Abbruciati, Per capire
l'interculturalita'. Parole-chiave
15. Riedizioni: AA. VV., La letteratura greca
16. Riedizioni: Marco Tullio Cicerone, Opere politiche
17. Riedizioni: Tito Livio, Storia di Roma
18. Riedizioni: Publio Virgilio Marone, Opere minori
19. Riedizioni: Nigel Wartburton, Filosofia. I grandi temi
20. La "Carta" del Movimento Nonviolento
21. Per saperne di piu'

1. STRUMENTI. UMBERTO SANTINO: L'AGENDA DELL'ANTIMAFIA 2008
[Da Umberto Santino (per contatti: csdgi at tin.it) riceviamo e diffondiamo.
Umberto Santino ha fondato e dirige il Centro siciliano di documentazione
"Giuseppe Impastato" di Palermo. Da decenni e' uno dei militanti democratici
piu' impegnati contro la mafia ed i suoi complici. E' uno dei massimi
studiosi a livello internazionale di questioni concernenti i poteri
criminali, i mercati illegali, i rapporti tra economia, politica e
criminalita'. Tra le opere di Umberto Santino: (a cura di), L'antimafia
difficile,  Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo
1989; Giorgio Chinnici, Umberto Santino, La violenza programmata. Omicidi e
guerre di mafia a Palermo dagli anni '60 ad oggi, Franco Angeli, Milano
1989; Umberto Santino, Giovanni La Fiura, L'impresa mafiosa. Dall'Italia
agli Stati Uniti, Franco Angeli, Milano 1990; Giorgio Chinnici, Umberto
Santino, Giovanni La Fiura, Ugo Adragna, Gabbie vuote. Processi per omicidio
a Palermo dal 1983 al maxiprocesso, Franco Angeli, Milano 1992 (seconda
edizione); Umberto Santino e Giovanni La Fiura, Dietro la droga. Economie di
sopravvivenza, imprese criminali, azioni di guerra, progetti di sviluppo,
Edizioni Gruppo Abele, Torino 1993; La borghesia mafiosa, Centro siciliano
di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; La mafia come soggetto
politico, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo
1994; Casa Europa. Contro le mafie, per l'ambiente, per lo sviluppo, Centro
siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; La mafia
interpretata. Dilemmi, stereotipi, paradigmi, Rubbettino Editore, Soveria
Mannelli 1995; Sicilia 102. Caduti nella lotta contro la mafia e per la
democrazia dal 1893 al 1994, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe
Impastato", Palermo 1995; La democrazia bloccata. La strage di Portella
della Ginestra e l'emarginazione delle sinistre, Rubbettino Editore, Soveria
Mannelli 1997; Oltre la legalita'. Appunti per un programma di lavoro in
terra di mafie, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato",
Palermo 1997; L'alleanza e il compromesso. Mafia e politica dai tempi di
Lima e Andreotti ai giorni nostri, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli
1997; Storia del movimento antimafia, Editori Riuniti, Roma 2000; La cosa e
il nome. Materiali per lo studio dei fenomeni premafiosi, Rubbettino,
Soveria Mannelli 2000; Dalla mafia alle mafie, Rubbettino, Soveria Mannelli
2006; Mafie e globalizzazione, Di Girolamo Editore, Trapani 2007. Su Umberto
Santino cfr. la bibliografia ragionata "Contro la mafia. Una breve rassegna
di alcuni lavori di Umberto Santino" apparsa su "La nonviolenza e' in
cammino" nei nn. 931-934]

Cari amici,
Il Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo ha
pubblicato L'agenda dell'antimafia 2008, un libro-agenda che vuole essere
uno strumento di lavoro per quanti sono impegnati in attivita' antimafia e
una fonte di informazione e documentazione per quanti vogliono conoscere una
storia in gran parte dimenticata.
L'agenda infatti non si limita a indicare i nomi e le attivita' dei caduti
nella lotta contro le mafie e delle vittime innocenti, ma ricostruisce la
storia delle mafie e soprattutto delle lotte contro di esse, dalle lotte
contadine ai nostri giorni.
L'agenda e' posta in vendita a 10 euro ma per ordinazioni superiori alle 5
copie possiamo fare lo sconto del 20%. Puo' essere richiesta al Centro.
Un cordiale saluto
Umberto Santino
Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato"
*
Per richieste: Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", via
villa Sperlinga 15, 90144 Palermo, e-mail: csdgi at tin.it, sito:
www.centroimpastato.it

2. LE ULTIME COSE. LA COSA ROSSA

Rossa del sangue degli assassinati dalla guerra in Afghanistan.

3. RIFLESSIONE. ALEX ZANOTELLI: IL NOSTRO SILENZIO
[Questa dichiarazione - cosi' ingenua e cosi' commovente - e' stato diffusa
in novembre da Alex Zanotelli.
Alessandro Zanotelli, missionario comboniano, ha diretto per anni la rivista
"Nigrizia" conducendo inchieste sugli aiuti e sulla vendita delle armi del
governo italiano ai paesi del Sud del mondo, scontrandosi con il potere
politico, economico e militare italiano: rimosso dall'incarico e' tornato in
Africa a condividere per molti anni vita e speranze dei poveri, solo
recentemente e' tornato in Italia; e' direttore responsabile della rivista
"Mosaico di pace" promossa da Pax Christi; e' tra i promotori della "rete di
Lilliput" ed e' una delle voci piu' prestigiose della nonviolenza nel nostro
paese. Tra le opere di Alessandro Zanotelli: La morte promessa. Armi, droga
e fame nel terzo mondo, Publiprint, Trento 1987; Il coraggio dell'utopia,
Publiprint, Trento 1988; I poveri non ci lasceranno dormire, Monti, Saronno
1996; Leggere l'impero. Il potere tra l'Apocalisse e l'Esodo, La meridiana,
Molfetta 1996; Sulle strade di Pasqua, Emi, Bologna 1998; Inno alla vita,
Emi, Bologna 1998; Ti no ses mia nat par noi, Cum, Verona 1998; La
solidarieta' di Dio, Emi, Bologna 2000; R...esistenza e dialogo, Emi,
Bologna 2001; (con Pietro Ingrao), Non ci sto!, Piero Manni, Lecce 2003;
(con Mario Lancisi), Fa' strada ai poveri senza farti strada. Don Milani, il
Vangelo e la poverta' nel mondo d'oggi, Emi, Bologna 2003; Nel cuore del
sistema: quale missione? Emi, Bologna 2003; Korogocho, Feltrinelli, Milano
2003. Opere su Alessandro Zanotelli: Mario Lancisi, Alex Zanotelli. Sfida
alla globalizzazione, Piemme, Casale Monferrato (Al) 2003]

Rimango esterrefatto che la sinistra radicale (la cosiddetta Cosa rossa)
abbia votato il 12 novembre con il Pd e tutta la destra per finanziare i
Cpt, le missioni militari e il riarmo del nostro paese. Questo nel silenzio
generale di tutta la stampa e i media. Ma anche nel quasi totale silenzio
del "mondo della pace".
Ero venuto a conoscenza di tutto questo poche ore prima del voto. Ho
lanciato subito un appello in internet: era gia' troppo tardi. La "frittata"
era gia' fatta. Ne sono rimasto talmente male, da non avere neanche voglia
di riprendere la penna. Oggi sento che devo esternare la mia delusione, la
mia rabbia. Delusione profonda verso la sinistra critica che in piazza
chiede la chiusura dei "lager per gli immigrati", parla contro le guerre e
l'imperialismo, e poi vota con la destra per rifinanziarli. E sono fior di
quattrini! Non ne troviamo per la scuola, per i servizi sociali, ma per le
armi si'. E tanti!
La Difesa, infatti, per il 2008, avra' a disposizione 23,5 miliardi di euro:
un aumento di risorse dell'11% rispetto alla finanziaria del 2007, che gia'
aveva aumentato il bilancio militare del 12%. Il governo Prodi in due anni
ha gia' aumentato le spese militari del 23%!
Ancora piu' grave per me e' il fatto dei soldi investiti in armi pesanti.
Due esempi sono gli F35 e le fregate Fremm. Gli F35 (i cosiddetti Joint
Strike Fighter) sono i nuovi aerei da combattimento (costano circa 110
milioni di euro cadauno). Il sottosegretario alla Difesa Forcieri ne aveva
sottoscritto, a Washington, lo scorso febbraio, il protocollo di intesa.
In Senato, alcuni (solo 33) hanno votato a favore dell'emendamento
Turigliatto contro il finanziamento degli Eurofighters, ma subito dopo hanno
tutti votato a favore dell'articolo 31 che prevede anche il finanziamento ai
satelliti spia militari e le fregate da combattimento Fremm.
Per gli Eurofighters sono stati stanziati 318 milioni di euro per il 2008,
468 per il 2009, 918 milioni per il 2010, 1.100 milioni per ciascuno degli
anni 2011 e 2012!
Altrettanto e' avvenuto per le fregate Fremm e per i satelliti spia.
E' grave che la sinistra, anche quella critica, abbia votato massicciamente
per tutto questo, con la sola eccezione di Turigliatto, Rossi e altri due.
Purtroppo il voto non e' stato registrato nominativamente. Noi vogliamo
sapere come ogni senatore vota.
Tutto questo e' di una gravita' estrema. Il nostro paese entra cosi' nella
grande corsa al riarmo che ci portera' dritti all'attacco all'Iran e alla
guerra atomica.
Trovo gravissimo il silenzio della stampa su tutto questo: una stampa sempre
piu' appiattita.
Ma ancora piu' grave e' il nostro silenzio: il mondo della pace che dorme
sonni tranquilli. E' questo silenzio assordante che mi fa male. Dobbiamo
reagire, protestare, urlare.
Il nostro silenzio, il silenzio del movimento per la pace significa la morte
di milioni di persone e dello stesso pianeta. La nostra e' follia
collettiva, pazzia eretta a sistema. E' il trionfo di "'O Sistema".
Dobbiamo riunire i nostri fili per legare il gigante, l'impero del denaro.
Come cittadini attivi nonviolenti dobbiamo formare la nuova rete per dire no
a questo sistema di morte, e si' perche' vinca la vita.

4. INCONTRI. OGGI A ROMA
[Da Gigi Malabarba (per contatti: luigi.malabarba at senato.it) riceviamo e
diffondiamo.
Luigi (Gigi) Malabarba, gia' senatore e gia' capogruppo in senato del Prc,
e' stato segretario della commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio
impoverito e membro del Copaco (il Comitato parlamentare di controllo sui
servizi di informazione e sicurezza); operaio dell'Alfa Romeo di Arese per
trent'anni, dirigente della Fiom e poi coordinatore nazionale del Sin.
Cobas, e' stato anche fortemente impegnato nella solidarieta'
internazionale, ed  editore e redattore della bella e non dimenticata
rivista "Quetzal" per la liberazione dell'America Latina; e' attualmente
impegnato nell'associazione "Sinistra critica". Tra le opere di Luigi
Malabarba: Dai Cobas al sindacato, Datanews, Roma 1995; Il salario sociale,
Nuove edizioni internazionali, Milano 1999; 2001-2006: segreti e bugie di
stato, Edizioni Alegre, Roma 2006.
Gino Strada, medico chirurgo impegnato in aree di guerra, fondatore
dell'associazione umanitaria "Emergency", e' una delle voci piu' nitide e
influenti del movimento pacifista italiano; tra le sue pubblicazioni:
Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra, Feltrinelli, Milano
2000; Buskashi'. Viaggio dentro la guerra, Feltrinelli, Milano 2002; (con
Howard Zinn), La guerra giusta, Charta, 2005.
Olol Jackson e' impegnato nel presidio "No Dal Molin" di Vicenza]

Finanzierete la guerra anche alla Camera dei deputati?
Dove sono finiti gli impegni di pace della maggioranza e in particolare di
quella parte che partecipa alle iniziative del movimento contro la guerra?
Nella Finanziaria 2007 le spese militari sono aumentate del 13%, in quella
del 2008 si vorrebbero incrementare di un ulteriore 11%.
Satelliti militari, Eurofighter, fregate Fremm, copertura economica delle
missioni nei teatri di guerra,Ösono stati approvati anche dai senatori della
Cosa Rossa. Succedera' anche nel voto alla Camera o si vuole porre rimedio?
E poi la base Usa di Vicenza: si puo' andare in piazza a protestare e non
essere coerenti in Parlamento?
*
Giovedi' 13 dicembre, alle ore 13, alla Sala stampa della Camera dei
deputati, incontrano i giornalisti Alex Zanotelli e Gino Strada, promotori
dell'appello contro le spese di guerra sottoscritto da centinaia di
cittadine e cittadini, e Olol Jackson, del Presidio No Dal Molin di Vicenza
*
Ufficio stampa: tel. 3351213067.

5. RIFLESSIONE. KATHY KELLY: VIAGGIARE LEGGERI
[Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per
averci messo a disposizione nella sua traduzione il seguente intervento di
Kathy Kelly del 7 dicembre 2007.
Kathy Kelly, che ha ricevuto per tre volte la nomination al Premio Nobel per
la Pace, coordina il gruppo "Voices for Creative Nonviolence"; in questo
momento si trova ad Amman, in Giordania, dove lavora con e per i rifugiati
iracheni]

Viaggiare con il bagaglio piu' leggero possibile e' qualcosa che faccio per
sopportare i lunghi periodi che passo lontana da casa. Di routine getto
persino le bozze dei miei lavori e i periodici, riciclo i regali e do' via
gli abiti. Ma qui ad Amman, quando una bambina di dieci anni che si chiama
Nauras mi ha regalato una "macchina fotografica" l'ho messa via velocemente
nella borsa in cui tengo il denaro, fiduciosa che il dono sopravvivera' alla
mio prossimo repulisti. La "macchina" consiste di due pezzi di carta da
disegno, intelligentemente piegati insieme di modo che slittino lasciando
una piccola apertura quadrata, "l'obiettivo". Penso a Nauras, che scruta
attraverso il buchetto "scattando fotografie" a me, e poi quando viene il
mio turno si mette felicemente in posa mentre le prendo foto immaginarie. La
ricordo andare a prendere l'unico giocattolo che possiede, una bambola
stracciata con lunghi capelli bianchi e occhi d'acquamarina, per mettermelo
fra le braccia. Nauras e' giocosa e piena d'inventiva. Nel tempo in cui
siamo state insieme sembrava non conscia della disperata insicurezza in cui
vive assieme alla propria famiglia. Ma anche cosi', a Nauras la tragedia non
e' estranea. Mentre cresceva, ogni giorno poteva guardare la mano destra di
suo padre senza dita, un brutale messaggio dal governo di Saddam Hussein che
rese la madre l'unica provveditrice di reddito della famiglia. Avevano
sperato di ottenere cure mediche per quella mano, all'estero. I due genitori
hanno dapprima viaggiato sino in Giordania, cercando di avere un visto per
la Germania. Ma per prima cosa il denaro per il viaggio che tenevano
nell'alloggio di Amman e' stato rubato durante una rapina. Poi hanno
scoperto che quegli stessi soldi venivano richiesti a Baghdad, da una gang
che minacciava di uccidere la sorella maggiore di Nauras, rimasta in Iraq
con quest'ultima e gli altri bambini, e di rapire il resto dei figli. Il
padre di Nauras si e' precipitato in loro soccorso a Baghdad, ma non e' mai
arrivato. Nessuno sa piu' nulla di lui. Uno zio di Nauras e' riuscito a
riunire lei e le sorelle alla madre, in Giordania. Nauras non ha piu' visto
suo padre da quando aveva sette anni, un terzo della sua vita, tanto tempo
fa.
Sin dal 2004, la famiglia vive in un umile appartamento senza mobili, a
parte alcuni cuscini allineati contro il muro e quattro letti. Il fratello
di Nauras, che ha 18 anni, e' ancora a Baghdad, dove vive con alcuni
parenti. Sua madre non lo vede da tre anni. Ha chiamato la notte prima che
io le facessi visita: disperato, perche' non ha denaro, non trova lavoro,
non sa a chi rivolgersi. Le autorita' giordane non gli permettono di passare
il confine per riunirsi alla sua famiglia. Qui intanto un giudice ha di
recente decretato che la madre di Nauras e' da ritenersi divorziata, poiche'
il marito e' scomparso e non si sa se sia vivo o morto. Il suo nuovo status
legale, di madre single, potrebbe procurarle dell'assistenza, ma ormai il
sostegno che le istituzioni provvedono si e' drammaticamente ridotto. Sono
previsti nuovi tagli all'inizio del nuovo anno, ed i prezzi di cibo e
carburante stanno costantemente crescendo.
Gia' indebitata con uno strozzino che pretende il 15% di interesse, la madre
di Nauras si chiede come riuscira' a procurare una stufa per i freddi mesi a
venire. Mi ha mostrato l'interno vuoto del suo frigorifero, spento per
risparmiare energia, e abitato da grossi scarafaggi. Il puzzo della latrina
riempie la seconda delle due stanze della sua "casa" in affitto, dalle cui
mura nude pende l'intonaco scrostato. Quando ci siamo salutate, le ho detto
di rimanere forte. Ha distolto il viso da Nauras, per non mostrarle gli
occhi pieni di lacrime. Non vuole trasmetterle senso di miseria e paura,
mentre la bimba si delizia del fotografare per finta facce amichevoli.
La "macchina fotografica" di Nauras e' un vincolo. Si unira' ad altri tre
oggetti che sono cosi' importanti per me da seguirmi ovunque io vada. Il
primo e' una fotografia di un vecchio uomo russo, un mendicante senza casa,
curvo in una strada di Mosca, coperto da un velo di ghiaccio. Mi ricorda
l'orrenda miseria che la guerra causa persino quando e' solo in
preparazione; in questo caso mi ricorda la povera gente che in Usa e in
Russia non e' mai stata soccorsa, perche' i due paesi hanno preferito una
folle e dispendiosa corsa a chi era il migliore nel procurarsi mezzi di
distruzione globale. La seconda e' pure una foto, molto famosa, di un
bambino che sta morendo di fame tra le sabbie del deserto, accanto ad un
avvoltoio che aspetta. Il terzo oggetto e' la stampa di un discorso di
Muriel Lester, qualcosa che disse ad uno dei numerosi training nonviolenti
che ha tenuto come pioniera in decenni e decenni di instancabile attivismo,
dall'inizio del XX secolo: "Ricordate che il possesso di una mente sana,
libera, non oppressa, puo' essere nostro se abbiamo la volonta' di osservare
la disciplina necessaria. La regola d'oro per mantenerla e' non diventare
pigri. Fate che la vostra disciplina sia mirabilmente bilanciata, come il
corpo di un ballerina. Disarmare, disarmare non solo i nostri corpi
rifiutando di uccidere, ma disarmare le nostre menti dalla rabbia,
dall'odio, dalla malizia (...) Ad un certo punto, nella fredda luce che
precede l'alba, in un inaspettato momento di solitudine, ci troviamo di
colpo a fronteggiare la cruda realta', il nostro futuro, il futuro del
mondo, guerra, dolore, fame. Ci sentiamo intimiditi, mentre consideriamo la
condizione umana e delle cose. Meta' del mondo e' malata, ingolfata
dall'eccesso. L'altra meta' e' come il mendicante che ci ha oltrepassato
poco fa, e che ha detto grazie in lacrime per un pezzo di pane. La faccenda
e' chiara, e' urgente: trascorreremo la nostra vita a sgomitare e lottare
per avere un posto nella meta' ipernutrita? O ci metteremo di traverso ai
vecchi fantasmi della guerra e dell'ineguaglianza, togliendo loro le
maschere, svelandoli del loro fascino, rivelandoli quali sono, vecchi
impostori e tiranni che non possiamo piu' tollerare, non in un mondo che
potrebbe essere pieno di buon senso, di abbondanza e di buona volonta'?".
Proprio nella strada dove vivo io ad Amman, in Giordania, diverse dozzine di
iracheni sono arrivati, da ogni parte del loro paese, per partecipare ad una
settimana di training nonviolento, nello spirito di Muriel Lester. I
seminari sono stati organizzati da un gruppo iracheno per i diritti umani,
"al Massalla", in collaborazione con "Un ponte per", una ong italiana che ha
una sede ad Amman. Il gruppo ha terminato la prima parte del training con la
determinazione ad organizzare un'azione della durata di una settimana in
Iraq, una dimostrazione pubblica della determinazione nonviolenta in un
paese in cui ogni iniziativa politica puo' diventare orribilmente
pericolosa. I partecipanti ridevano ed applaudivano mentre venivano
consegnati i certificati del training e si mettevano in posa per le foto, un
ulteriore atto coraggioso, visto cio' che hanno pianificato di fare. L'altra
cosa che hanno in programma e' riunirsi con i rappresentanti di reti
nonviolente in tutta la regione, per fare ulteriori piani insieme.
Hanno loro, e i loro certificati, una piccola possibilita' di produrre
un'immagine felice in Iraq, come fa Nauras con la sua macchina fotografica
di carta? Questo e' un mondo duro per viaggiarci, e se lo facciamo dobbiamo
viaggiare leggeri. Possiamo tutti scegliere piccole cose che ci rendono piu'
forti durante il viaggio: qui in Giordania la ferita Nauras sopravvive
grazie alla sua immaginazione, un piccolo attrezzo che senza dubbio le
mostra un mondo migliore di quello in cui e' profuga. E per il loro viaggio,
i miei amici dei seminari hanno scelto la speranza, e la determinazione che
nasce dalla speranza, per essere dei "credenti" nell'immagine della
giustizia e della gentilezza. Un'immagine che puo' diventare davvero il
mondo in cui viaggiamo, ma solo se ci uniremo a loro.

6. LIBRI. ELENA LOEWENTHAL PRESENTA "RICORDARE PER DIMENTICARE" DI JANINE E
VAHRAM ALTOUNIAN
[Dal supplemento "Tuttolibri" del quotidiano "La stampa" dell'8 dicembre
2007, col titolo "Interrogare l'oblio armeno".
Elena Loewenthal, limpida saggista e fine narratrice, acuta studiosa; nata a
Torino nel 1960, lavora da anni sui testi della tradizione ebraica e traduce
letteratura d'Israele, attivita' che le sono valse nel 1999 un premio
speciale da parte del Ministero dei beni culturali; collabora a "La stampa"
e a "Tuttolibri"; sovente i suoi scritti ti commuovono per il nitore e il
rigore, ma anche la tenerezza e l'amista' di cui sono impastati, e fragranti
e nutrienti ti vengono incontro. Nel 1997 e' stata insignita altresi' del
premio Andersen per un suo libro per ragazzi. Tra le opere di Elena
Loewenthal: segnaliamo particolarmente Gli ebrei questi sconosciuti, Baldini
& Castoldi, Milano 1996, 2002; L'Ebraismo spiegato ai miei figli, Bompiani,
Milano 2002; Lettera agli amici non ebrei, Bompiani, Milano 2003; Eva e le
altre. Letture bibliche al femminile, Bompiani, Milano 2005; con Giulio Busi
ha curato Mistica ebraica. Testi della tradizione segreta del giudaismo dal
III al XVIII secolo, Einaudi, Torino 1995, 1999; per Adelphi sta curando
l'edizione italiana dei sette volumi de Le leggende degli ebrei, di Louis
Ginzberg.
Janine Altounian,  figlia di genitori armeni sopravvissuti al genocidio del
1915, prestigiosa intellettuale, studiosa di psicoanalisi e traduttrice, e'
responsabile della supervisione alla traduzione delle opere complete di
Sigmund Freud in francese.
Vahram Altounian, nato a Bursa, in Turchia, nel 1915 viene deportato insieme
alla famiglia; dopo aver perso il padre, e' ospitato con la madre da un
arabo e riesce a sopravvivere; nel 1921 si rifugia in Francia, dove vivra'
fino alla sua morte.
Manuela Fraire, autorevole intellettuale, psicoanalista, una delle figure
piu' prestigiose del femminismo, e' autrice di numerosi saggi. Tra le opere
di Manuela Fraire: (a cura di), Lessico politico delle donne: teorie del
femminismo, Fondazione Elvira Badaracco, Franco Angeli, Milano 2002]

E' un libriccino: neppure cento pagine, e di minuscolo formato. Eppure
Ricordare per dimenticare. Il genocidio armeno nel diario di un padre e
nella memoria di una figlia, di Janine e Vahram Altounian (con un saggio di
Manuela Fraire, per Donzelli, pp. 95, euro 11,50), e' veramente un'opera
corale. Composta da piu' voci, tempi e luoghi distanti fra loro. Il centro
della narrazione e' "un quaderno da scolaro di trentaquattro pagine numerate
piene di una scrittura fitta ma piuttosto goffa. Le cancellature sono poche
e si puo' pensare che il testo sia stato scritto di getto". Questa parte
s'intitola "Tutto quello che ho patito dal 1915 al 1919" ed e' il racconto
di un viaggio da Bursa, una citta' termale sul Mar di Marmara dove fino al
1915 abitavano circa centomila armeni, sino a Der Zor, nella Siria orientale
quasi al confine con l'Iraq. Il viaggio e' in realta' l'esodo di un ragazzo
armeno attraverso e dalla Turchia. Due anni dopo la fine di questo diario e
dell'estenuante cammino per la sopravvivenza, Vahram Altounian approdera' in
Francia. Qui sua figlia Janine e' diventata psicoanalista e traduttrice
(come per dare un senso anche alla "deportazione subita dalla lingua
materna"). Ha supervisionato la traduzione completa delle opere di Freud in
francese. Queste pagine di suo padre le ha scoperte tardi e le ha fatte
attendere nella memoria e nella coscienza, prima di darle alle stampe. Il
titolo del libro tradisce infatti, anzi descrive con incisiva proprieta' di
linguaggio, il cammino dei sentimenti: "Per sopravvivere probabilmente
bisogna operare un taglio nella memoria, ma anche nella relazione con
l'altro, in particolare nel rapporto con il proprio figlio". E cosi', anche
il lettore si ritrova a condividere l'esperienza del mancato passaggio di
memoria, a immedesimarsi nella figlia che a distanza di decenni ma
soprattutto dopo un lungo silenzio, ascolta sulla pagina la fuga del padre
ragazzino, verso una faticosa sopravvivenza.
Ha ragione Janine Altounian quando s'interroga sulla necessita' dell'oblio,
a fronte di traumi storici quali il genocidio armeno. Lei ha deciso di
"interrogare l'oblio" attraverso la lettura di quel diario, dove stanno
scritte cose che suo padre non le ha mai raccontato a voce. Accanto a queste
riflessioni di taglio psicoanalitico, dense di chiaroscuri e complessita'
(la chiave e' freudiana, con tutti i suoi archetipi), si staglia il racconto
sommario, elementare, del padre.
Si staglia anche l'evidenza di una rimozione storica che solo molto adagio e
stentatamente riaffiora alla memoria collettiva: "Gli armeni vivono per lo
piu' in un mondo, l'Occidente, dove i riferimenti alla loro non esistono. Il
genocidio del 1915 non e' inscritto nella memoria occidentale", scrive
Janine e questo assunto e' il punto di partenza per lei per fare i conti con
la rimozione di quell'esperienza storica.

7. LETTURE. TERESA BLASI PESCIOTTI: SECRETUM
Teresa Blasi Pesciotti, Secretum (2006-2007), Sette Citta' - Malavoglia,
Viterbo 2007, pp. 48, euro 9. Una silloge di versi - lievi e sottili versi,
e trasparenti - di una delle figure piu' nitide e belle della vita civile
viterbese. Con una prefazione di Nullo Minissi, un ringraziamento allo
stesso e ad Angela Giannitrapani, e un vivo, vibrante ricordo di Carlo
Pesciotti che piu' pagine del volume pervade, in luminoso affetto, in
memoria che non si estingue. Per richieste alla casa editrice: Edizioni
Sette Citta', tel. 0761304967, e-mail: info at settecitta.it, sito:
www.settecitta.it

8. LETTURE. MARCO CATARCI: IL PENSIERO DISARMATO
Marco Catarci, Il pensiero disarmato. La pedagogia della nonviolenza di Aldo
Capitini, Ega, Torino 2007, pp. 318, euro 18. Una bella, ricca monografia.
Con una simpatetica prefazione di Alex Zanotelli, alcune assai utili
interviste, preziosi estratti dai carteggi di Capitini con rilevanti
interlocutori, un'ampia cronologia e alcuni testi capitiniani inediti e rari
di argomento pedagogico e scolastico. Un libro che vivamente raccomandiamo.
Per richieste alla casa editrice: Ega - Edizioni Gruppo Abele, corso Trapani
95, 10141 Torino, tel. 0113859500, e-mail: ega at egalibri.it, sito:
www.egalibri.it

9. LETTURE. GIULIO GIORELLO: INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA DELLA SCIENZA
Giulio Giorello, Introduzione alla filosofia della scienza, Bompiani, Milano
1994, 2006, pp. X + 458, euro 18. Scritto da Giorello in collaborazione con
Michele Di Francesco, Roberto Festa, Matteo Motterlini, Bernardino Sassoli,
Marta Spranzi, e' un libro divagante e gustoso, e piu' che un paludato e
barboso protrettico una parenesi gaia e scintillante - e garbata, sottile
una seduzione.

10. LETTURE. GIAMPIERO GIRARDI: FRANZ JAEGERSTAETTER. IL CONTADINO CONTRO
HITLER
Giampiero Girardi, Franz Jaegerstaetter. Il contadino contro Hitler. Una
testimonianza per l'oggi, Editrice Berti, Piacenza 2007, pp. 112, euro 7. Un
agile e prezioso libriccino che ricostruisce la figura, la testimonianza, il
messaggio di Franz Jaegerstaetter, obiettore di coscienza assassinato dai
nazisti nel 1943, recentemente beatificato dalla chiesa cattolica; con
contributi di Diego Cipriani, Francesco Comina, Anselmo Palini, Filippo
Perrini, Enrico Peyretti, Mauro Stabellini, Sergio Tanzarella, Alberto
Trevisan, Mao Valpiana. Per richieste: Editrice Berti, tel. 0523321322,
e-mail: info at bertilibri.it, sito: www.bertilibri.it ; o anche: associazione
"Franz Jaegerstaetter Italia", via del Forte 44/B, 38100 Martignano, tel.
0461829526 o 3474185755, e-mail: franzitalia at gmail.com, gia.gira at gmail.com

11. RILETTURE. GRAZIELLA FAVARO: I MEDIATORI LINGUISTICI E CULTURALI NELLA
SCUOLA
Graziella Favaro, I mediatori linguistici e culturali nella scuola, Emi,
Bologna 2001, pp. 112, euro 6,20. Una sintetica presentazione del tema, con
l'indicazione di esperienze, la presentazione di materiali e un elenco di
centri a cui si puo' far riferimento. Per richieste alla casa editrice: Emi,
via di Corticella 179/4, 40128 Bologna, tel. 051326027, fax: 051327552,
e-mail: sermis at emi.it, stampa at emi.it, ordini at emi.it, sito: www.emi.it

12. RILETTURE. ANTONIO NANNI: L'EDUCAZIONE INTERCULTURALE OGGI IN ITALIA
Antonio Nanni, L'educazione interculturale oggi in Italia, Emi, Bologna
1998, 2001, pp. 128, euro 6,20. Un'agile introduzione di uno dei maggiori
esperti italiani. Per richieste alla casa editrice: Emi, via di Corticella
179/4, 40128 Bologna, tel. 051326027, fax: 051327552, e-mail: sermis at emi.it,
stampa at emi.it, ordini at emi.it, sito: www.emi.it

13. RILETTURE. ANTONIO NANNI, SERGIO ABBRUCIATI: IL MIO ZAINO INTERCULTURALE
Antonio Nanni, Sergio Abbruciati, Il mio zaino interculturale, Emi, Bologna
1997, 1998, pp. 96, euro 6,20. Una rassegna bibliografica e multimediale,
corredata da una serie di indirizzi utili. Per richieste alla casa editrice:
Emi, via di Corticella 179/4, 40128 Bologna, tel. 051326027, fax: 051327552,
e-mail: sermis at emi.it, stampa at emi.it, ordini at emi.it, sito: www.emi.it

14. RILETTURE. ANTONIO NANNI, SERGIO ABBRUCIATI: PER CAPIRE
L'INTERCULTURALITA'. PAROLE-CHIAVE
Antonio Nanni, Sergio Abbruciati, Per capire l'interculturalita'.
Parole-chiave, Emi, Bologna 1999, 2001, pp. 112, euro 6,20. Da "Accoglienza"
a "Zingari", 94 parole-chiave corredate da brevi definizioni e alcune
indicazioni bibliografiche per l'approfondimento. Un testo semplice di prima
introduzione. Per richieste alla casa editrice: Emi, via di Corticella
179/4, 40128 Bologna, tel. 051326027, fax: 051327552, e-mail: sermis at emi.it,
stampa at emi.it, ordini at emi.it, sito: www.emi.it

15. RIEDIZIONI. AA. VV.: LA LETTERATURA GRECA
AA. VV., La letteratura greca, Mondadori, Milano 1989, 2007, 2 voll. per
complessive pp. XXXVI + 1716, euro 12,90 + 12,90 (in supplemento a vari
periodici Mondadori). La storia della letteratura greca della Cambridge
University (ed. or. 1985) nell'edizione italiana a cura di Ezio Savino;
un'opera collettanea cui hanno contribuito alcuni dei piu' autorevoli
grecisti inglesi e americani. Di questo genere di opere, una delle migliori.

16. RIEDIZIONI. MARCO TULLIO CICERONE: OPERE POLITICHE
Marco Tullio Cicerone, Opere politiche, Mondadori, Milano 2007, pp. VI +
816, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). A cura di Anna
Resta Barrile, Dario Arfelli, Elisabetta Risari, col testo latino a fronte,
quel che resta del De Re Publica, il De Officiis, e le Catilinarie. Puo'
lasciare perplessi il titolo complessivo del volume che questa breve scelta
di opere ciceroniane reca: come se vi fossero opere ciceroniane che non
siano politiche... anche quando scrive la piu' privata ed intima delle
lettere, o il piu' meramente compilativo dei trattati (e dell'altrui greco
pensiero espositivo - ma sempre Cicerone tutto filtra, rilegge, interpreta),
Marco Tullio sempre e' politico. Tutto e' politico, e il personale lo e' due
volte.

17. RIEDIZIONI. TITO LIVIO: STORIA DI ROMA
Tito Livio, Storia di Roma, Mondadori, Milano 2007, 5 voll. per complessive
pp. LXIV + 4344, euro 12,90 a volume (in supplemento a vari periodici
Mondadori). A cura di Guido e Carlo Vitali, con una introduzione di Fernando
Solinas, testo latino a fronte, quel che resta dell'opera immensa di Tito
Livio. Se nelle scuole invece di cominciare da Eutropio si cominciasse da
Livio. Se invece dei lirici smielati e dei satirici osceni e degli epici
tromboni si cominciasse da Lucrezio. Se invece di rimpinzare i ragazzi di
favolette e pettegolezzi e un interminabile marciare e marcire sul posto, si
leggesse subito Tacito, e Cesare, e Cicerone, e la si facesse finita di
credere che a un giovane Salgari debba piacere piu' di Joyce, i Queen piu'
di Bach. Se quel mondo antico e profondo e ancora ribollente fosse subito la
tua casa, allora, allora forse si' che la scuola potrebbe essere luogo di
lotta e di liberazione - di vita, di vita vera, dunque -, e non la prigione
e l'obitorio che e' ancora.

18. RIEDIZIONI. PUBLIO VIRGILIO MARONE: OPERE MINORI
Publio Virgilio Marone, Opere minori, Mondadori, Milano 2007, pp. 864, euro
12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). Con testo a fronte, a
cura di Marina Cavalli, Alessandro Barchiesi, Maria Grazia Iodice, e con
saggi di Gian Biagio Conte e Luca Canali, le Bucoliche, le Georgiche e
l'Appendix vergiliana. Nel caso delle egloghe e delle georgiche si tratta di
"opere minori" per modo di dire, come si dice che lo siano la Vita Nuova o
il De Vulgari Eloquentia: rispetto all'Eneide, o alla Divina Commedia, cosa
non sarebbe "opera minore"? Ad esempio la prima egloga: la scorsa settimana
l'ho raccontata, recitando a memoria i versi che ricordo, ai miei amici e
collaboratori studenti del corso di accostamento alla nonviolenza del liceo
di Orte: presentandogliela come fosse Bob Dylan, come fosse Fabrizio De
Andre', come fosse Bruce Springsteen; un canto antimilitarista ed
antischiavista, un appello ecopacifista, un manifesto politico dalla parte
dell'umanita', di infinito dolore e dolcezza infinita. Cosi' leggiamo,
cantiamo, rechiamo questo Virgilio con noi: con Leopardi e Gobetti, con
Hannah Arendt e Vandana Shiva.

19. RIEDIZIONI. NIGEL WARTBURTON: FILOSOFIA. I GRANDI TEMI
Nigel Wartburton, Filosofia. I grandi temi, Einaudi, Torino 1999 (con
diverso titolo), Il sole 24 ore, Milano 2007, pp. 270, euro 7,90 (in suppl.
al quotidiano "Il sole 24 ore"). Una fresca e non banale prima introduzione
ad alcuni dei principali temi della riflessione filosofica (Dio, il giusto e
lo sbagliato, la politica, il mondo esterno, la scienza, la mente, l'arte).

20. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

21. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti: azionenonviolenta at sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it,
luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per
contatti: info at peacelink.it

NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 302 del 13 dicembre 2007

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

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