Coi piedi per terra. 55



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 55 del 26 novembre 2007

In questo numero:
1. Al convegno degli amministratori locali svoltosi a Roma una incisiva
relazione del professor Alessandro Pizzi
2. Il comitato che si oppone al mega-aeroporto ha incontrato il direttore
generale della Asl di Viterbo
3. Antonella Litta: Intervento al congresso regionale di Legambiente
4. Salviamo il Bulicame dai nuovi attila
5. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. INCONTRI. AL CONVEGNO DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI SVOLTOSI A ROMA UNA
INCISIVA RELAZIONE DEL PROFESSOR ALESSANDRO PIZZI
[Riportiamo il seguente comunicato del comitato del 25 novembre 2007 dal
titolo completo "Al convegno degli amministratori locali svoltosi a Roma il
23 novembre 2007 una incisiva relazione del professor Alessandro Pizzi sulle
ragioni dell'opposizione al terzo polo aeroportuale nel Lazio e per la
riduzione drastica e immediata del trasporto aereo"]

Si e' svolta a Roma il 23 novembre 2007 la prima sessione dell'Assemblea
nazionale degli Enti Locali promossa dalla "Rete del nuovo municipio" con la
partecipazione di pubblici amministratori, operatori sociali e persone
impegnate nei comitati in difesa dei beni comuni, dell'ambiente, della
salute dei cittadini.
Una delle relazioni e' stata tenuta dal professor Alessandro Pizzi, a nome
del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo.
Il professor Pizzi ha illustrato le ragioni dell'opposizione all'incremento
del trasporto aereo, ed in particolare le ragioni dell'opposizione alla
realizzazione di un terzo polo aeroportuale per voli low cost nel Lazio.
L'autorevole rappresentante del comitato viterbese ha esposto le
inoppugnabili argomentazioni scientifiche che motivano la richiesta di una
immediata e drastica riduzione del trasporto aereo, con specifico
riferimento anche agli esiti delle ricerche e delle raccomandazioni degli
scienziati dell'Ipcc (l'Intergovernmental Panel on Climate Change, la
struttura scientifica dell'Onu che ha ricevuto quest'anno il premio Nobel
per la pace) e ad altre autorevolissime ricerche e pubblicazioni su cui vi
e' il consenso della comunita' scientifica internazionale, e naturalmente
anche a ricerche condotte in loco dai ricercatori che sostengono l'attivita'
dei comitati locali che difendono la salute dei cittadini, i beni ambientali
e culturali e le autentiche vocazioni produttive del territorio dalla
minaccia di devastanti mega-aeroporti per voli low cost.
Il professor Pizzi ha chiarito che un eventuale mega-aeroporto a Viterbo
"devasterebbe la zona termale del Bulicame, citato da Dante nella Divina
Commedia. Possiamo immaginare cosa significa andare alle terme per curarsi e
respirare gli scarichi degli aerei e ascoltare il loro rumore. Oltre tutto
si tratta di un aeroporto del tutto estraneo alla vocazione del territorio
della Tuscia. Un aeroporto che deve servire per i voli low cost per portare
i turisti del 'mordi e fuggi' a Roma, turisti che scendono nel non luogo e
non vedono l'ora di andare a Roma; nuocerebbe alla salute dei cittadini che
abitano nei pressi dell'aeroporto, e in generale in tutta Viterbo, per
l'inquinamento acustico e per le polveri sottili. Per soddisfare desideri
indotti dalla pubblicita' e dalle agenzie di viaggio, per soddisfare la
voglia di profitto delle compagnie low cost come la Ryanair e di qualche
affarista locale, non solo si va a danneggiare la zona delle terme, ma si
crea un grave danno alla salute dei cittadini".
Il professor Pizzi ha anche chiarito che "il trasporto aereo contribuisce
all'aumento della temperatura e quindi ai cambiamenti climatici. Secondo
calcoli di scienziati del prestigioso Caltech - California Institute of
Tecnology - il trasporto aereo provoca il 10% dell'effetto serra; alla CO2
va sommato anche il vapore acqueo ed altre sostanze. Non dimentichiamo le
denunce di questi giorni sui possibili tragici scenari dovuti al
riscaldamento del clima; sono previste catastrofi anche se si riesce a
contenere l'aumento della temperatura a soli due gradi (obiettivo, tra
l'altro, non facilmente raggiungibile a meno di drastiche misure per ridurre
l'emissione di gas ad effetto serra). L'urgenza di intervenire sui
cambiamenti climatici ci viene ricordata dall'assegnazione del premio Nobel
per la Pace ad Al Gore, dagli scienziati dell'Ipcc e dalle recenti
drammatiche parole del Segretario Generale dell'Onu".
Dopo una approfondita disamina scientifica delle conseguenze negative del
trasporto aereo, e dopo aver indicato nel trasporto ferroviario il fulcro
del modello di mobilita' necessario per il Lazio, il professor Pizzi ha
anche evidenziato come "il trasporto aereo si inserisce in quel modello di
economia dominante che e' contro natura perche' non considera le leggi della
natura, in particolare la degradazione dell'energia (l'entropia) e i limiti
fisici della Terra; che provoca disastri sociali producendo poverta'... Nel
1909 Gandhi sosteneva che: 'Il nostro pianeta ha risorse sufficienti per
soddisfare i bisogni fondamentali di tutti, non l'avidita' di qualcuno'"...
Ed ha concluso ricordando che "Qualche tempo fa si diceva che 'un altro
mondo e' possibile'. Per rendere operativa questa parola d'ordine e'
necessario che gli amministratori regionali, provinciali e comunali diano
segnali forti come quello di non costruire il terzo aeroporto nel Lazio, e
si impegnino per la drastica riduzione del trasporto aereo e
automobilistico... Se abbiamo a cuore la sorte del pianeta, d'ora in poi
dobbiamo chiederci se le nostre azioni rispettano i vincoli ecologici o non
li rispettano, e agire di conseguenza".
Il professor Alessandro Pizzi, gia' apprezzatissimo sindaco di Soriano nel
Cimino (Vt), citta' in cui il suo rigore morale e la sua competenza
amministrativa sono diventati proverbiali, e' fortemente impegnato in campo
educativo e nel volontariato, ha preso parte a molte iniziative di pace, di
solidarieta', ambientaliste, per i diritti umani e la nonviolenza, tra cui
l'azione diretta nonviolenta in Congo con i "Beati i costruttori di pace";
ha promosso il corso di educazione alla pace presso il liceo scientifico di
Orte (istituto scolastico in cui ha lungamente insegnato); e' uno dei
principali animatori del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. Sul tema del trasporto
aereo, del suo impatto sugli ecosistemi locali e sull'ecosistema globale, e
sui modelli di mobilita' in relazione ai modelli di sviluppo e ai diritti
umani, ha tenuto rilevanti relazioni a vari convegni di studio.

2. INCONTRI. IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO HA INCONTRATO IL
DIRETTORE GENERALE DELLA ASL DI VITERBO
[Riportiamo il seguente comunicato del comitato del 24 novembre 2007 dal
titolo "Il comitato che si oppone al mega-aeroporto ha incontrato il
direttore generale della Asl di Viterbo segnalando le gravissime conseguenze
sanitarie della devastante opera"]

Si e' svolto venerdi' 23 novembre 2007 presso la sede della Asl di Viterbo
un incontro tra una delegazione del comitato che si oppone all'aeroporto di
Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo ed il direttore
generale della Asl, Giuseppe Aloisio.
Nel corso dell'incontro i rappresentanti del comitato hanno illustrato le
gravissime conseguenze sanitarie dell'eventuale realizzazione a Viterbo di
un mega-aeroporto per voli low cost.
La dottoressa Antonella Litta, portavoce del comitato e medico, ha inoltre
proposto che la Asl acquisisca gli studi epidemiologici disponibili sulla
situazione sanitaria delle realta' territoriali in cui gia' sono in
attivita' aeroporti di grandi dimensioni, come Ciampino; ed a partire da
un'adeguata ricognizione della situazione operi per una corretta
informazione e una corretta prevenzione delle patologie.
Il direttore generale della Asl ha preso nota delle preoccupazioni e dei
suggerimenti esposti dalla portavoce del comitato, ed ha espresso grande
attenzione per le posizioni e le proposte del comitato.
Il comitato ha confermato la necessita' di impedire la realizzazione di
un'opera nociva e devastante che provochera' un gravissimo inquinamento
atmosferico ed acustico, che danneggera' pesantemente la salute dei
cittadini, che devastera' fondamentali beni ambientali e culturali, sociali
e terapeutici, economici e simbolici (come ad esempio l'area termale del
Bulicame), che costituira' un'ennesima servitu' a danno delle vocazioni
produttive del territorio e del benessere della popolazione, che distrarra'
ingenti fondi pubblici che dovrebbero invece essere utilizzati per la
mobilita' realmente necessaria per i viterbesi: il trasporto pubblico, in
primo luogo ferroviario, e il completamento e miglioramento di
infrastrutture ecocompatibili a beneficio della comunita' locale.
La portavoce del comitato ha infine invitato il direttore generale della Asl
al convegno di studi su "Le emergenze ambientali e sanitarie nell'Alto
Lazio. La situazione attuale, le azioni da proseguire, le iniziative da
intraprendere", che si terra' presso la sala delle conferenze della
Provincia di Viterbo martedi' 4 dicembre 2007, terzo dei convegni di
approfondimento scientifico promossi dal Comitato che si oppone al terzo
polo aeroportuale del Lazio e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
(i due precedenti convegni si sono svolti il 21 settembre e il 18 ottobre),
convegno in cui sono previste una introduzione di Peppe Sini, responsabile
del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo: "Modello di sviluppo di
servitu', intreccio politico-affaristico, penetrazione dei poteri criminali,
devastazione ambientale nell'Alto Lazio: una ricostruzione storica, un
modello di analisi, alcune proposte di intervento"; una relazione di
Giuseppe Nascetti, docente di ecologia all'Universita' della Tuscia: "Alto
Lazio in emergenza. Gli aspetti ambientali"; una relazione di Mauro Mocci,
medico, epidemiologo: "Alto Lazio in emergenza. Gli aspetti sanitari"; una
relazione di Gennaro Francione, magistrato: "Alto Lazio in emergenza. Gli
aspetti giuridici. Natur e Kultur nell'Alto Lazio per la difesa
costituzionale del territorio"; comunicazioni dei comitati, i movimenti, le
associazioni impegnate per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente
e dei beni comuni, la lotta contro l'economia illegale, la corruzione
politico-amministrativa e la penetrazione dei poteri criminali nell'Alto
Lazio; una relazione di sintesi di Marinella Correggia, ambientalista,
giornalista e saggista: "Dall'Alto Lazio, all'Italia, al mondo: emergenze
ambientali, azioni possibili. Esperienze e riflessioni".

3. MATERIALI. ANTONELLA LITTA: INTERVENTO AL CONGRESSO REGIONALE DI
LEGAMBIENTE
[Riportiamo il testo integrale dell'intervento di Antonella Litta al
convegno regionale di Legambiente tenuto a Roma il 18 novembre 2007.
L'intervento, predisposto in precedenza in forma scritta, non e' stato poi
integralmente letto, poiche' la portavoce del comitato ha preferito parlare
a braccio, utilizzando questo testo come mera "scaletta" degli argomenti. I
presenti al congresso hanno particolarmente apprezzato - fra tanti
interventi monocordi - lo stile appassionato e quasi tribunizio
dell'intervento cosi' come realmente tenuto dall'autrice.
Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla
realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di
medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in
Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica
presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione
di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani
sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato
sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11,
pp. 41-47, 1993. Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus
(Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di
numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario
nei paesi africani. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta'
nazionale ed internazionale. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e'
impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla
nonviolenza e al rispetto dell'ambiente]

Sono Antonella Litta, portavoce del comitato che si oppone alla
realizzazione del terzo polo aeroportuale nel Lazio, e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo.
*
1. L'azione del nostro comitato
Il nostro Comitato nasce a luglio quando la minaccia della realizzazione di
un mega-aeroporto per voli low cost nella citta' di Viterbo e' sembrata
farsi concreta. Il comitato ha raccolto le preoccupazioni e le domande di
tanti cittadini che giustamente rivendicano il diritto ad essere pienamente
informati circa i danni all'ambiente e alla salute che la realizzazione di
un mega-aeroporto che si vorrebbe costruire in un'area di grande valore
naturalistico, storico e terapeutico come quella termale del Bulicame, ed a
soli 2,5 km dal centro della citta', puo' generare.
Abbiamo realizzato due convegni di studio con la partecipazione di
autorevoli scienziati, medici, docenti universitari, rappresentanti delle
istituzioni; tra cui il professor Nascetti dell'Universita' della Tuscia,
l'illustre magistrato Ferdinando Imposimato e l'europarlamentare Giulietto
Chiesa;  abbiamo  racccolto l'adesione e la solidarieta' di tanti
ambientalisti e scienziati prestigiosi come Angelo Baracca, Virginio
Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia - solo per
citarne alcuni.
Abbiamo in programma, dopo quelli del 21 settembre e del 18 ottobre, un
terzo convegno a Viterbo sulle emergenze sanitarie ed ambientali nell'Alto
Lazio per il prossimo 4 dicembre al quale invitiamo fin d'ora anche tutti
gli iscritti a Legambiente. Infatti il nostro territorio come anche quello
della valle del fiume Sacco nel frusinate e' gia' gravato da forti fattori
di inquinamento: nel caso specifico dell'Alto Lazio le discariche abusive,
il polo energetico Civitavecchia-Montalto con il dissennato progetto di
riconversione a carbone della centrale di Torvaldaliga Nord, la naturale
radioattivita' del sottosuolo e le acque inquinate da metalli pesanti. A
questa situazione gia' fortemente gravata dall'inquinamento si vorrebbe
aggiungere anche l'inquinamento da polveri sottili e quello acustico
derivanti dalla costruzione dell'aeroporto. Una situazione assai grave,
analoga a quella di Frosinone.
Come comitato stiamo diffondendo materiale informativo a Viterbo e in tutta
la provincia, abbiamo realizzato un sito: www.coipiediperterra.org che mette
a disposizione documenti scientifici, ed abbiamo intessuto una rete di
relazioni con gli altri comitati che in Italia si oppongono alla
realizzazione e all'ampliamento degli scali aerei.
Ci siamo assunti con orgoglio e fatica un ruolo che avrebbero dovuto
svolgere le istituzioni che invece sono state latitanti ed alcune delle
quali hanno addirittura espresso, in maniera superficiale e ottusa, il
proprio consenso a questo devastante progetto.
*
2. Difendere il diritto alla salute di tutti
Per quanto mi riguarda, essendo un medico, sento ancora di piu' il dovere di
impegnarmi perche' se e' vero che tutti gli esseri umani sono responsabili
dell'ambiente i medici lo sono due volte, in quanto la maggior parte delle
malattie deriva dall'interazione tra fenomeni di inquinamento ambientale e
genetica umana.
Quindi siamo convinti che bisogna fare molta attenzione quando si propongono
e si progettano nuovi aeroporti. Gli aeroporti sono obiettivamente e
inconfutabilmente dannosi per la salute delle persone in quanto determinano
inquinamento dell'aria che si respira e inquinamento acustico, come ben
sanno gli abitanti di Ciampino che giustamente rivendicano la riduzione dei
voli. A loro va sempre e in ogni momento la nostra solidarieta', e anche per
loro e' il nostro impegno perche' il traffico aereo sia ridotto.
*
3. Un progetto devastante a vantaggio di interessi speculativi
Un progetto, per quanto riguarda lo scalo viterbese,  che manca - ed e' bene
ricordarlo - della Valutazione d'Impatto Ambientale obbligatoria per legge.
Un progetto spacciato come soluzione magica a tutti i problemi a cominciare
da quello dell'occupazione.
Ci chiediamo, ormai da mesi, se questo terzo scalo sia veramente necessario
o non sia invece solo l'ennesima concessione alle richieste di un mercato in
grande espansione come quello dei viaggi low cost, che produce guadagno solo
per le compagnie aeree a scapito della salute dei cittadini, dell'ambiente e
delle condizioni dei lavoratori impiegati in questo settore.
Noi siamo convinti che le infrastrutture debbano essere al servizio delle
persone e delle comunita', e non le persone e le comunita' soggette ad
interessi speculativi.
Ci chiediamo come si puo' pensare di aumentare il numero degli scali aerei,
in Italia cosi' come altrove, quando sappiamo che il trasporto aereo
contribuisce ad aumentare notevolmente il surriscaldamento climatico, e che
nei prossimi anni, anche a causa della ridotta disponibilita' del petrolio e
dell'aumento del suo prezzo, il traffico aereo dovra' essere necessariamente
drasticamente ridotto anche per contenere le emissioni di Co2 che questo
tipo di mobilita' comporta. Rischiamo cosi' di creare nuove "cattedrali nel
deserto" (e desertificando per realizzarle delle aree invece ricche di beni
ambientali e culturali che verrebbero irreversibilmente devastati),
sottraendo pubblico denaro a servizi fondamentali come l'assistenza
sanitaria, la scuola, il sostegno alle persone piu' povere ed emarginate,
per permettere a pochi speculatori di fare grossi affari.
Non possiamo in questo momento di grande difficolta' economica continuare a
sperperare denaro pubblico per una struttura che sappiamo essere inutile,
dannosa e fonte di ricchezza solo per le solite lobbies e cordate
affaristiche. La situazione del fondi per la sanita' nel Lazio e'
catastrofica, servizi e posti letto vengono tagliati, le liste d'attesa per
un intervento e per accertamenti clinici sono sempre piu' lunghe. Invece di
destinare fondi pubblici al miglioramento dei servizi per la salute delle
persone si pensa di realizzare un terzo scalo aeroportuale inutile e dannoso
per la salute dei cittadini. Tutto questo e' inaccettabile ed immorale,
oltre che in aperto contrasto con l'articolo 32 della Costituzione che
garantisce il diritto alla salute.
*
4. Ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento del clima
Da questo punto di vista dobbiamo rilevare che anche statisti europei come
la cancelliera Angela Merkel e il presidente francese Sarkozy - che non sono
certo ambientalisti o di sinistra - hanno posto il blocco della costruzione
di nuovi aeroporti e autostrade tra i piu' importanti provvedimenti per la
riduzione del surriscaldamento climatico e dell'inquinamento. Gran parte del
mondo politico e istituzionale italiano ha plaudito al Nobel per la Pace
conferito ad Al Gore e all'Ipcc proprio per l'azione di denuncia della
devastazione del pianeta che si sta determinando con l'aumento dei gas
serra: ma poi di questo allarme non si tiene conto in materia di scelte
energetiche e di mobilita' nel nostro paese. E' secondo noi anche questo un
segno di arretramento culturale, oltre che di subalternita' dei programmi di
governo alle logiche speculative e di profitto delle industrie e nella
fattispecie delle compagnie aeree.
E' necessario ridurre il trasporto aereo per ragioni di carattere locale ma
anche globale. Sono come sempre i piu' poveri della terra a pagare per il
privilegio di pochi e per il profitto delle compagnie aeree. Le alterazioni
del clima si ripercuotono soprattutto sui paesi piu' poveri, come ha
denunciato un altro premio Nobel per la Pace, Wangari Maathai: paesi dove
siccita' o uragani determinati sempre piu' dal surriscaldamento del clima
distruggono con violenza inaudita citta', economie e le vite di migliaia di
esseri umani.
*
5. Per il Lazio occorre una mobilita' centrata sulla ferrovia e la difesa e
valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle autentiche vocazioni
produttive del territorio
Non c'e' nessuna buona ragione perche' si continui a costruire aeroporti e
perche' si realizzi il terzo o addirittura il quarto scalo nel Lazio.
E' invece importante, necessario ed urgente che si giunga ad una discussione
sul piano della mobilita' nazionale e regionale che privilegi fortemente la
scelta del trasporto su ferrovia e per mare. Invece dal 1939 al 2005 le rete
ferroviaria italiana e' stata scandalosamente ridotta di oltre 7.000 km.
Il Lazio e in particolare Viterbo con la sua provincia hanno bisogno di un
adeguamento e di un formidabile miglioramento dell'infrastruttura
ferroviaria. I nostri cittadini che ogni giorno si recano a Roma per lavoro
non possono continuare a viaggiare spendendo due ore per arrivare a
destinazione.
E' necessario il rispetto per la vita e la qualita' della vita delle
persone, a cominciare dal tempo: uno dei beni piu' preziosi.
Nel programma  della coalizione che ha portato il centrosinistra al governo
della Regione Lazio si parlava in modo chiaro della "cura del ferro": del
miglioramento delle ferrovie. Stiamo ancora aspettando.
*
6. Difendiamo Viterbo - e il Lazio - dai nuovi attila
Per quanto riguarda nello specifico la realizzazione del mega-aeroporto a
Viterbo dobbiamo segnalare che essa provoca lo sconvolgimento irreversibile
delle aree in prossimita' dell'aeroporto, prima tra tutte quella delle
terme.
Aggiunge una nuova pressione su un'area, l'Alto Lazio, gia' sottoposta a
servitu' energetiche, militari e speculative - in particolare l'aggressione
edilizia, che continua la cementificazione di vaste aree dei comuni
viterbesi.
Trasforma  Viterbo  da citta' a vocazione turistica a citta' scalo di
transito per turisti  frettolosi diretti verso Roma.
E' inutile e nocivo perche' non risolvera' i tanti problemi di Viterbo e
della sua provincia ma li aggravera', a cominciare dal trasporto che in
assenza di una ferrovia adeguata aumentera' il traffico sulla Cassia, gia'
insostenibile.
E' inutile e nocivo perche' non sara' la soluzione alla disoccupazione della
nostra provincia, alla quale occorre invece una politica di difesa e
valorizzazione dei beni culturali e ambientali e delle autentiche vocazioni
produttive del territorio, come l'agricoltura di qualita' e il turismo di
qualita'.
E' inutile e nocivo perche' non rappresenta alcuna opportunita' reale di
sviluppo, ma solo una scelta irreversibile che colpira' e mortifichera' per
sempre le potenzialita' ancora inespresse del nostro territorio.
Proprio i responsabili del mancato sviluppo del nostro territorio, coloro
che male lo hanno amministrato, ora non trovano migliore soluzione e
giustificazione alle loro incapacita' che invocare la costruzione di un
mega-aeroporto nocivo e devastante.
*
7. Concludendo
Quindi per queste numerose e valide ragioni non possiamo che dire no alla
realizzazione del terzo scalo aereo regionale, non solo a Viterbo ma in
tutto il Lazio; chiediamo un nuovo piano per il trasporto nazionale e
regionale, a beneficio dei cittadini e non contro la loro salute, il loro
benessere, i loro diritti; chiediamo una immediata e drastica riduzione del
trasporto aereo.
Chiediamo a tutte le associazioni ambientaliste, e quindi anche a
Legambiente, di sostenere in maniera forte, chiara e convinta la nostra
richiesta di riduzione del traffico aereo e l'opposizione alla realizzazione
di altri scali aeroportuali nella Regione Lazio e in Italia.
Siamo certi che un'associazione autorevole e di grande rilievo come
Legambiente, da sempre  attenta e in prima fila nella difesa dell'ambiente,
della biosfera e della salute dei cittadini, sara' al nostro fianco -
altrimenti non sarebbe Legambiente.

4. COMUNICATI. SALVIAMO IL BULICAME DAI NUOVI ATTILA
[Riproponiamo il seguente comunicato del 23 novembre 2007 del comitato dal
titolo "Salviamo il Bulicame dai nuovi attila. No al terzo polo aeroportuale
nel Lazio: ne' a Viterbo, ne' altrove. Occorre invece ridurre subito il
trasporto aereo, cominciando da Ciampino", gia' apparso nelle "Notizie
minime della nonviolenza in cammino"]

Crescono le adesioni all'appello per salvare l'area termale del Bulicame
dalla devastazione del mega-aeroporto per voli low cost del turismo "Mordi e
fuggi" per Roma voluto dai nuovi attila e dai loro complici.
Crescono le adesioni all'iniziativa del comitato che si oppone all'aeroporto
di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo.
A Viterbo e nei centri della provincia, grazie alla capillare opera di
informazione intrapresa dal comitato sta crescendo una conoscenza adeguata
dei termini della questione, e man mano che cresce l'informazione cresce
l'opposizione popolare alla nociva e devastante opera aeroportuale.
Sempre piu' viterbesi ora sanno quali sono le reali conseguenze
dell'eventuale realizzazione di un mega-aeroporto per voli low cost a
Viterbo:
- devastazione dell'area termale del Bulicame;
- inquinamento atmosferico a danno della salute dei cittadini;
- inquinamento acustico che colpira' interi quartieri della citta' a danno
della salute dei cittadini e dell'economia locale (con l'ovvio deprezzamento
del valore degli immobili e degli esercizi);
- inquinamento elettromagnetico;
- emissioni inquinanti che contribuiscono al surriscaldamento globale del
clima, la principale emergenza ambientale planetaria (cui il trasporto aereo
contribuisce per ben il 10%);
- sperpero di ingenti finanziamenti pubblici per danneggiare i cittadini ed
a vantaggio di imprese speculative (come certe compagnie aeree low cost ben
note per violare i diritti dei lavoratori e per non rispettare le leggi
italiane);
- grave danno ai beni ambientali e culturali e alle vocazioni produttive del
territorio, poiche' i soldi pubblici sperperati per il mega-aeroporto
saranno di fatto sottratti ad altri interventi veramente utili al territorio
altolaziale;
- danno ai trasporti utili e necessari ai viterbesi, in primo luogo le
ferrovie, poiche' i soldi pubblici sperperati per il mega-aeroporto saranno
di fatto sottratti ad altri interventi veramente utili per una mobilita'
pubblica locale sostenibile e a vantaggio dei lavoratori e degli studenti
pendolari come delle imprese locali.
Ma non solo a Viterbo l'iniziativa d'informazione promossa dal comitato che
si oppone al mega-aeroporto sta ottenendo crescenti consensi. A livello
nazionale hanno espresso attenzione, apprezzamento e sostegno alla nostra
iniziativa personalita' illustri come il magistrato Ferdinando Imposimato,
la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, padre Alex
Zanotelli. Scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini,
Giorgio Cortellessa, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia. Altri cattedratici
universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo,
Giovanna Fiume, Nella Ginatempo, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara,
Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara,
Lorenzo Porta, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Antonella
Sapio, Giovanni Scotto, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi. Scrittrici
e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri. Intellettuali come Maria
D'Asaro, Franco Barbero, Valeria Borgia, Patrizia Caporossi, Augusto Cavadi,
Chiara Cavallaro, Giancarla Codrignani, Paola Del Zoppo, Francesco De
Notaris, Maria G. Di Rienzo, Daniele Gallo, Pupa Garribba, Giorgio Giannini,
Federica Giardini, Angela Giuffrida, Letizia Lanza, Elena Liotta, Paola
Mancinelli, Attilio Mangano, Enzo Mazzi, Sara Michieletto, Elena Monguzzi,
Daniela Musumeci, Diana Napoli, Nadia Neri, Helene Paraskeva', Sergio
Paronetto, Francesco Pistolato, Rosangela Pesenti, Enrico Peyretti, Tiziana
Plebani, Giovanna Providenti, Elio Rindone, Brunetto Salvarani, Bruno Segre,
Paola Sessa, Renato Solmi, Giuseppe Tacconi. Personalita' della vita civile
e dell'impegno sociale ed educativo come Normanna Albertini, Giacomo
Alessandroni, Alessandro Ambrosin, Luciano Benini, Norma Bertullacelli,
Carla Biavati, Liliana Boranga, Adriana Bottini, Elena Buccoliero, Paolo
Buffoni, Giuseppe Burgio, Elisabetta Caravati, Tiziano Cardosi, Giovanni
Colombo, Marinella Correggia, Leila Lisa D'Angelo, Riccardo Dello Sbarba,
Emilio De Paolis, Gabriele De Veris, Giuliano Falco, Carlo Ferraris, Agnese
Ginocchio, Dario Giocondi, Carlo Gubitosa, Pasquale Iannamorelli, Floriana
Lipparini, Francesco Lo Cascio, Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Maria
Antonietta Malleo, Giovanni Mandorino, Nello Margiotta, Carla Mariani, Gian
Marco Martignoni, Luca Martinelli, Raffaella Mendolia, Michele Meomartino,
Carmine Miccoli, Maddalena Micotti, Mauro Mocci, Luisa Mondo, Adriano
Moratto, Beppe Pavan, Paola Pavese, Strato Petrucci, Enzo Piffer, Luciano
Polverari, Anna Puglisi, Piercarlo Racca, Fabio Ragaini, Elio Romano, Carlo
Ruta, Silvana Sacchi, Raffaello Saffioti, Luca Salvi, Antonia Sani, Umberto
Santino, Giovanni Sarubbi, Eugenio Scardaccione, Anna Schgraffer, Silvano
Tartarini, Tiziano Tissino, Amedeo Tosi, Mao Valpiana, Claudio Vedovelli,
Marcello Vigli.
Il sottosegretario Paolo Cento.
I parlamentari europei Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni
Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni,
Sepp Kusstatscher, la gia' citata Luisa Morgantini, Roberto Musacchio,
Pasqualina Napoletano.
I senatori e deputati al parlamento italiano Maurizio Acerbo, Angelo
Bonelli, Salvatore Bonadonna, Paolo Cacciari, Salvatore Cannavo', Giovanna
Capelli, Anna Donati, Rina Gagliardi, Haidi Giuliani, Salvatore Iacomino,
Vladimir Luxuria, Francesco Martone, Lidia Menapace, Maria Cristina Perugia,
Paolo Russo, Gianpaolo Silvestri, Massimiliano Smeriglio, Gino Sperandio,
Tiziana Valpiana.
I consiglieri regionali del Lazio Roberto Alagna, Enrico Luciani, Ivano
Peduzzi, Anna Pizzo.
Numerosissime persone del viterbese, tra cui autorevoli figure delle
istituzioni e della vita civile.
Movimenti come il presidio permanente "No Dal Molin" di Vicenza, il
congresso nazionale del Movimento Nonviolento.
E questo elenco e' ovviamente parziale e provvisorio, e ci scusiamo con le
molte personalita' che ci hanno gia' comunicato la loro attenzione,
solidarieta' ed adesione ed i cui nomi non abbiamo ancora avuto modo di
inserire.
Del resto l'azione del comitato non si ferma all'Alto Lazio. abbiamo
costruito una rete di contatti e di collaborazioni con gli altri comitati e
movimenti che in tutto il Lazio si battono contro la sciagurata prospettiva
del terzo polo aeroportuale, richiedendo invece una drastica e immediata
riduzione del trasporto aereo, a cominciare da Ciampino, citta' che va
liberata dall'eccesso di voli senza aggredire un'altra citta' ma
semplicemente abolendoli e ponendo un rigido limite  agli appetiti, e rigide
regole alle condotte delle compagnie aeree low cost, devastatrici e
inquinatrici, fin qui favoreggiate scandalosamente da pubblici poteri
distratti o peggio.

5. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 55 del 26 novembre 2007

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