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La domenica della nonviolenza. 135
- Subject: La domenica della nonviolenza. 135
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sun, 28 Oct 2007 15:42:09 +0100
- Importance: Normal
============================== LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 135 del 28 ottobre 2007 In questo numero: 1. Un grande abbraccio della cittadinanza di Viterbo alle ragioni del no all'aeroporto 2. Peppe Sini: Le bugie dei gabbamondo e una citta' che apre gli occhi 3. L'appello del comitato che si oppone al terzo polo aeroportuale del Lazio e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo 4. Vandana Shiva: Principi costitutivi di una democrazia della comunita' terrena 1. INIZIATIVE. UN GRANDE ABBRACCIO DELLA CITTADINANZA DI VITERBO ALLE RAGIONI DEL NO ALL'AEROPORTO Nella giornata di sabato 27 ottobre il comitato che si oppone al terzo polo aeroportuale del Lazio e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo ha realizzato un'ampia diffusione di un opuscolo informativo nella citta' di Viterbo. Il risultato e' stato straordinario: numerosissimi cittadini hnno espresso un caloroso consenso ed un persuaso sostegno all'iniziativa, alle posizioni e all'appello del comitato che difende il diritto alla salute di tutti i cittadini, i beni ambientali e culturali, le autentiche vocazioni produttive del viterbese e che chiede il rigoroso rispetto della legge. E' stato apprezzato particolarmente che il comitato ha fornito con la massima ampiezza un'informazione approfondita, adeguata e corretta, smascherando le reticenze e le mistificazioni della propaganda della lobby politico-affaristica che vorrebbe realizzare la devastante opera e sperperare scelleratamente ingenti fondi pubblici a danno di tutti i cittadini. Cresce a Viterbo l'opposizione a un'opera nociva e devastante che costituirebbe un danno per tutti i cittadini a vantaggio di pochi affaristi senza scrupoli. 2. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: LE BUGIE DEI GABBAMONDO E UNA CITTA' CHE APRE GLI OCCHI Le bugie dei gabbamondo, come quelle di Pinocchio, hanno le gambe corte. E' bastato che in un giorno di sole il comitato che si oppone all'aeroporto diffondesse a migliaia di cittadini per le strade e i quartieri di Viterbo un breve opuscolo in cui si chiarisce quali effetti implica la realizzazione di un devastante mega-aeroporto a Viterbo in termini di nocivita' per la salute e di aggressione ai beni ambientali, culturali, sociali ed economici, perche' le menzogne e le mistificazioni dei propagandisti della lobby politico-affaristica aeroportuale si sciogliessero come neve al sole, crollassero come un castello di carte. Tanti viterbesi abbiamo raggiunto con un'informazione onesta e adeguata, tanti viterbesi ci hanno dato ragione, tanti viterbesi hanno aperto gli occhi, tanti viterbesi hanno espresso una cosciente, informata, persuasa, autentica opposizione a un'opera dannosa, a un'operazione scandalosa. * Nella difesa dell'area termale dalla devastazione dei nuovi barbari la maggioranza dei cittadini viterbesi e' con noi. Nella difesa del diritto alla salute dall'inquinamento atmosferico ed acustico la maggioranza dei cittadini viterbesi e' con noi. Nella difesa dei preziosi beni ambientali e culturali, delle autentiche risorse sociali ed economiche del nostro territorio, la maggioranza dei cittadini viterbesi e' con noi. Nella difesa dei diritti dei lavoratori e degli studenti pendolari locali - che hanno bisogno di migliori infrastrutture innanzitutto ferroviarie al servizio di tutti - la maggioranza dei cittadini viterbesi e' con noi. Nella difesa del turismo per Viterbo e non contro Viterbo, che valorizzi le nostre risorse e non le distrugga, che crei occupazione e non prostituzione, che liberi Viterbo e non la degradi e asservisca vieppiu', la maggioranza dei cittadini viterbesi e' con noi. Nella difesa della biosfera dall'effetto serra a cui il trasporto aereo cosi' fortemente contribuisce, la maggioranza dei cittadini viterbesi e' con noi. A sostegno del mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma resta solo una ristretta oligarchia di affaristi senza scrupoli (come certe compagnie aeree che rifiutano di rispettare le leggi italiane a tutela dei lavoratori: ad esempio "Ryan Air"); una esigua masnada di politicanti da decenni al potere che gia' tanto danno hanno recato alla nostra terra (devastando l'ambiente, deprimendo le vocazioni produttive, saccheggiando e sperperando le risorse, consentendo la penetrazione dell'economia illegale e dei poteri criminali); e restano con loro certo quelli che si lasciano sedurre e arruolare con una cena o con una gita o con una promessa da marinaio o un grottesco miraggio da febbrili e protervi conquistadores; ed anche alcuni volenterosi ma ingenuissimi e frastornatissimi giovani e meno giovani che ancora una volta si sono lasciati abbindolare da chi vuole fare affari a danno della collettivita', da chi vuole speculare a spese altrui, da chi vuole dare l'assalto alle casse del pubblico erario, da chi vuole continuare a sperperare e devastare cio' che e' di tutti, da chi fa prevalere l'arricchimento privato sul bene comune, da chi non si cura delle conseguenze disastrose del suo operare e cosi' contribuisce a trasformare il mondo in una discarica. * La lotta contro il devastante mega-aeroporto a Viterbo e' gia' a un punto di svolta. Certo, la propaganda mistificatrice e reticente, bugiarda e cialtrona, della lobby politico-affaristica arraffatrice ed ecocida continuera'. Certo, ci sara' ancora da lottare, e da lottare duramente per difendere salute, ambiente, legalita', i diritti di tutti. Ma la risposta corale espressa ieri dalla citta' nell'incontro e nell'abbraccio con il comitato che si oppone all'aeroporto e' gia' chiara, e' gia' netta; essa dice inequivocabilmente: no al mega-aeroporto dei nuovi Attila; difendiamo il diritto alla salute, difendiamo i beni ambientali, culturali, sociali ed economici del nostro territorio; difendiamo i diritti di tutti i cittadini; difendiamo la legalita', le risorse pubbliche e la civile convivenza dall'aggressione dei nuovi vandali e dei saccheggiatori di sempre; difendiamo la biosfera, per l'umanita' presente e per le generazioni future. * E difendiamo il bene comune a Viterbo ma non solo a Viterbo, da Viterbo ci stiamo impegnando per difendere il bene comune in tutto il Lazio: da Viterbo sosteniamo quindi l'opposizione alle minacce di vandalici mega-aeroporti anche a Frosinone e a Latina, in collegamento e solidarieta' con i movimenti e le popolazioni di quelle province; da Viterbo sosteniamo i comitati ed i cittadini di Ciampino che lottano par una riduzione drastica ed immediata del traffico aereo nel loro territorio. La popolazione del Lazio non ha bisogno di un terzo mega-aeroporto devastante, inquinante e patogeno, ma della riduzione del traffico aereo attuale, e di un modello di mobilita' adeguato e sostenibile al servizio delle persone e non contro di esse. 3. MATERIALI. L'APPELLO DEL COMITATO CHE SI OPPONE AL TERZO POLO AEROPORTUALE DEL LAZIO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO [Nuovamente riproponiamo il seguente documento] Un aeroporto a Viterbo? No, grazie. E' necessario invece ridurre il trasporto aereo * 1. Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei dintorni: sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi malattie; sia attraverso l'inquinamento acustico. 2. Il trasporto aereo contribuisce fortemente al surriscaldamento del clima. 3. Il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente. 4. Il trasporto aereo e' antieconomico: consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto; danneggia gravemente la biosfera; costa molto alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mentre si effettuano sciagurati tagli di bilancio per sanita', istruzione ed assistenza): paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i cittadini che non lo usano; danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le economie locali ma le impoverisce; l'occupazione nel settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie aeree hanno spesso condotte gravemente antisindacali. 5. Il trasporto aereo e' iniquo: statisticamente e' dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi, ma i costi li pagano soprattutto i bilanci pubblici, e le conseguenze nocive le pagano innanzitutto i poveri. 6. Nel caso specifico dell'aeroporto a Viterbo manca completamente la Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria per legge. Viterbo nell'ambito della mobilita' ha bisogno innanzitutto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, con Orte e con Civitavecchia. Una mobilita' coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive del viterbese. * Chiediamo che sia rispettato il diritto alla salute. Chiediamo che sia rispettato il diritto alla sicurezza. Chiediamo che sia rispettato il diritto a un ambiente vivibile. Chiediamo che sia rispettato il diritto a un lavoro dignitoso e sicuro. Chiediamo che sia rispettato il diritto alla mobilita' per tutti e non solo per pochi privilegiati. Chiediamo che decisioni che riguardano tutti siano discusse da tutti e prese in modo democratico. Chiediamo che prevalga la responsabilita', la solidarieta', la democrazia. * Siamo solidali con i cittadini di Ciampino, vittime dell'estrema nocivita' dell'aeroporto. Siamo solidali con tutti gli esseri umani che subiscono le conseguenze dell'effetto serra cui il trasporto aereo contribuisce in misura cosœ rilevante. Chiediamo a chi condivide questo appello di aderire ad esso, di diffonderlo, di sostenere l'impegno del comitato. * Il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti umani di tutti gli esseri umani * Per informazioni e contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org, sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere la newsletter "Coi piedi per terra": nbawac at tin.it Per leggere nel web tutti i numeri della newsletter: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ 4. TESTI. VANDANA SHIVA: PRINCIPI COSTITUTIVI DI UNA DEMOCRAZIA DELLA COMUNITA' TERRENA [Riproponiamo ancora una volta il seguente estratto dall'introduzione del recente libro di Vandana Shiva, Il bene comune della Terra, Feltrinelli, Milano 2006, alle pp. 16-19. Vandana Shiva, scienziata e filosofa indiana, direttrice di importanti istituti di ricerca e docente nelle istituzioni universitarie delle Nazioni Unite, impegnata non solo come studiosa ma anche come militante nella difesa dell'ambiente e delle culture native, e' oggi tra i principali punti di riferimento dei movimenti ecologisti, femministi, di liberazione dei popoli, di opposizione a modelli di sviluppo oppressivi e distruttivi, e di denuncia di operazioni e programmi scientifico-industriali dagli esiti pericolosissimi. Tra le opere di Vandana Shiva: Sopravvivere allo sviluppo, Isedi, Torino 1990; Monocolture della mente, Bollati Boringhieri, Torino 1995; Biopirateria, Cuen, Napoli 1999, 2001; Vacche sacre e mucche pazze, DeriveApprodi, Roma 2001; Terra madre, Utet, Torino 2002 (edizione riveduta di Sopravvivere allo sviluppo); Il mondo sotto brevetto, Feltrinelli, Milano 2002. Le guerre dell'acqua, Feltrinelli, Milano 2003; Le nuove guerre della globalizzazione, Utet, Torino 2005; Il bene comune della Terra, Feltrinelli, Milano 2006] 1. Tutte le specie, tutti gli esseri umani e tutte le culture possiedono un valore intrinseco. Tutti gli esseri viventi sono soggetti dotati di intelligenza, integrita' e di un'identita' individuale. Non possono essere ridotti al ruolo di proprieta' privata, di oggetti manipolabili, di materie prime da sfruttare o di rifiuti eliminabili. Nessun essere umano ha il diritto di possedere altre specie, altri individui, o di impadronirsi dei saperi di altre culture attraverso brevetti o altri diritti sulla proprieta' intellettuale. * 2. La comunita' terrena promuove la convivenza democratica di tutte le forme di vita. Siamo membri di un'unica famiglia terrena, uniti gli uni agli altri dalla fragile ragnatela della vita del pianeta. Pertanto e' nostro dovere assumere dei comportamenti che non compromettano l'equilibrio ecologico della Terra, nonche' i diritti fondamentali e la sopravvivenza delle altre specie e di tutta l'umanita'. Nessun essere umano ha il diritto di invadere lo spazio ecologico di altre specie o di altri individui, ne' di trattarli con crudelta' e violenza. * 3. Le diversita' biologiche e culturali devono essere difese. Le diversita' biologiche e culturali hanno un valore intrinseco che deve essere riconosciuto. Le diversita' biologiche sono fonti di ricchezza materiale e culturale che pongono le basi per la sostenibilita'. Le differenze culturali sono portatrici di pace. Tutti gli esseri umani hanno il dovere di difendere tali diversita'. * 4. Tutti gli esseri viventi hanno il diritto naturale di provvedere al loro sostentamento. Tutti i membri della comunita' terrena, inclusi gli esseri umani, hanno il diritto di provvedere al loro sostentamento: hanno diritto al cibo e all'acqua, a un ambiente sicuro e pulito, alla conservazione del loro spazio ecologico. Le risorse vitali necessarie per il sostentamento non possono essere privatizzate. Il diritto al sostentamento e' un diritto naturale perche' equivale al diritto alla vita. E' un diritto che non puo' essere accordato o negato da una nazione o da una multinazionale. Nessun paese e nessuna multinazionale ha il diritto di vanificare o compromettere questo genere di diritto, o di privatizzare le risorse comuni necessarie alla vita. * 5. La democrazia della comunita' terrena si fonda su economie che apportano la vita e su modelli di sviluppo democratici. La realizzazione di una democrazia della comunita' terrena presuppone una gestione democratica dell'economia, dei piani di sviluppo che proteggano gli ecosistemi e la loro integrita', provvedano alle esigenze di base di tutti gli esseri umani e assicurino loro un ambiente di vita sostenibile. Una concezione democratica dell'economia non prevede l'esistenza di individui, specie o culture eliminabili. L'economia della comunita' terrena e' un'economia che apporta nutrimento alla vita. I suoi modelli sono sempre sostenibili, differenziati, pluralistici, elaborati dai membri della comunita' stessa al fine di proteggere la natura e gli esseri umani e operare per il bene comune. * 6. Le economie che apportano la vita si fondano sulle economie locali. Il miglior modo di provvedere con efficienza, attenzione e creativita' alla conservazione delle risorse terrene e alla creazione di condizioni di vita soddisfacenti e sostenibili e' quello di operare all'interno delle realta' locali. Localizzare l'economia deve diventare un imperativo ecologico e sociale. Si dovrebbero importare ed esportare soltanto i beni e i servizi che non possono essere prodotti localmente, adoperando le risorse e le conoscenze del luogo. Una democrazia della comunita' terrena si fonda su delle economie locali estremamente vitali, che sostengono le economie nazionali e globali. Un'economia globale democratica non distrugge e non danneggia le economie locali, non trasforma le persone in rifiuti eliminabili. Le economie che sostengono la vita rispettano la creativita' di tutti gli esseri umani e producono contesti in grado di valorizzare al massimo le diverse competenze e capacita'. Le economie che apportano la vita sono differenziate e decentralizzate. * 7. La democrazia della comunita' terrena e' una democrazia che tutela la vita. Una democrazia che tutela la vita si fonda sul rispetto democratico di ogni forma vivente e su un comportamentodemocratico da adottare gia' a partire dalla quotidianita'. Ogni soggetto coinvolto ha il diritto di partecipare alle decisioni da prendere in merito al cibo, all'acqua, alla sanita' e all'istruzione. Una democrazia che tutela la vita cresce dal basso verso l'alto, al pari di un albero. La democrazia della comunita' terrena si fonda sulle democrazie locali, lasciando che le singole comunita' costituite nel rispetto delle differenze e delle responsabilita' ecologiche e sociali abbiano pieni poteri decisionali riguardo all'ambiente, alle risorse naturali, al sostentamento e al benessere dei loro membri. Il potere viene delegato ai livelli esecutivi piu' alti applicando il principio della sussidiarieta'. La democrazia della comunita' terrena si fonda sull'autoregolamentazione e sull'autogoverno. * 8. La democrazia della comunita' terrena si fonda su culture che valorizzano la vita. Le culture che valorizzano la vita promuovono la pace e creano degli spazi di liberta' per consentire il culto di religioni diverse e l'espressione di diverse fedi e identita'. Tali culture lasciano che le differenze culturali si sviluppino proprio a partire dalla nostra umanita' e dai nostri comuni diritti in quanto membri della comunita' terrena. * 9. Le culture che valorizzano la vita promuovono lo sviluppo della vita stessa. Le culture che valorizzano la vita si fondano sul riconoscimento della dignita' e sul rispetto di ogni forma di vita, degli uomini e delle donne di ogni provenienza e cultura, delle generazioni presenti e di quelle future. Sono culture ecologiche che non producono stili di vita distruttivi o improntati al consumismo, basati sulla sovrapproduzione, sullo spreco o sullo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali. Le culture che valorizzano la vita sono molteplici, ma ispirate da un comune rispetto per il vivente. Riconoscono la compresenza di identita' diverse che condividono lo spazio comune della comunita' locale e danno voce a un sentimento di appartenenza che correla i singoli individui alla terra e a tutte le forme di vita. * 10. La democrazia della comunita' terrena promuove un sentimento di pace e solidarieta' universale. La democrazia della comunita' terrena unisce tutti i popoli e i singoli individui sostenendo valori quali la cooperazione e l'impegno disinteressato, anziche' separarli attraverso la competizione, il conflitto, l'odio e il terrore. In alternativa a un mondo fondato sull'avidita', sulla diseguaglianza e sul consumismo sfrenato, questa democrazia si propone di globalizzare la solidarieta', la giustizia e la sostenibilita'. ============================== LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 135 del 28 ottobre 2007 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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