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Coi piedi per terra. 38
- Subject: Coi piedi per terra. 38
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 13 Oct 2007 11:39:43 +0200
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 38 del 13 ottobre 2007 In questo numero: 1. Peppe Sini: Il Nobel e la nostra lotta 2. Antonella Litta, Osvaldo Ercoli, Alessandro Pizzi: Una lettera ai Presidenti delle Commissioni Trasporti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati 3. Un'assemblea a Frosinone 4. Antonella Litta: Da Viterbo a Ciampino 5. Il 18 ottobre un convegno a Viterbo 6. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. EDITORIALE. PEPPE SINI: IL NOBEL E LA NOSTRA LOTTA L'attribuzione del Premio Nobel per la pace 2007 congiuntamente ad Al Gore e all'Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) conferma la necessita' del massimo impegno da parte di persone ed istituzioni per fermare il surriscaldamento del clima, per difendere la biosfera e con essa la civilta' umana. In questo impegno un ruolo rilevante lo ha l'opposizione a modelli di mobilita' fortemente corresponsabili del surriscaldamento del clima, e tra essi il trasporto automobilistico privato e il trasporto aereo. Nella decisione del comitato Nobel vedo riconosciuta la validita' di un impegno di lunga data che si e' riflesso nelle lotte sociali e culturali che con tante persone di volonta' buona abbiamo condotto nell'Alto Lazio per contrastare la devastazione ambientale, difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, promuovere un modello di mobilita' e un modello di sviluppo che proteggessero e valorizzassero i beni ambientali e culturali e le autentiche vocazioni produttive del territorio. Dalla decisione del comitato Nobel di richiamare l'attenzione di tutte le istituzioni e di tutte le persone sulla necessita' e l'urgenza dell'impegno per fermare il surriscaldamento del clima viene una conferma ulteriore, ed autorevolissima, del valore e della rilevanza della nostra attuale lotta contro il terzo polo aeroportuale del Lazio, per la riduzione del trasporto aereo, per difendere la biosfera, il diritto alla salute e al benessere di ogni essere umano, il diritto delle generazioni future a un pianeta ancora vivibile. 2. DOCUMENTI. ANTONELLA LITTA, OSVALDO ERCOLI, ALESSANDRO PIZZI: UNA LETTERA AI PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI TRASPORTI DEL SENATO DELLA REPUBBLICA E DELLA CAMERA DEI DEPUTATI [Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' nazionale ed internazionale. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' tra gli animatori del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per una riduzione del trasporto aereo. Alessandro Pizzi, gia' apprezzatissimo sindaco di Soriano nel Cimino (Vt), citta' in cui il suo rigore morale e la sua competenza amministrativa sono diventati proverbiali, e' fortemente impegnato in campo educativo e nel volontariato, ha preso parte a molte iniziative di pace, di solidarieta', ambientaliste, per i diritti umani e la nonviolenza, tra cui l'azione diretta nonviolenta in Congo con i "Beati i costruttori di pace"; ha promosso il corso di educazione alla pace presso il liceo scientifico di Orte (istituto scolastico in cui ha lungamente insegnato); e' uno dei principali animatori del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo] Egregia Presidente della VIII Commissione Permanente (Lavori Pubblici, Comunicazioni) del Senato della Repubblica, sen. Anna Donati, egregio Presidente della IX Commissione Permanente (Trasporti) della Camera dei Deputati, on. Michele Meta, vi scriviamo per segnalarvi la necessita' di un impegno delle istituzioni per impedire che sia realizzata a Viterbo un'opera sciagurata, un mega-aeroporto per voli low cost, che non solo costituirebbe un enorme sperpero di pubbliche risorse, non solo recherebbe grave nocumento ai cittadini ed al territorio, ma e' in assoluto contrasto con le reali esigenze dell'Alto Lazio in ordine al modello di mobilita' ed al modello di sviluppo necessari per valorizzare le vocazioni produttive del territorio e promuovere il benessere degli abitanti. * In particolare vi segnaliamo le seguenti conseguenze di una eventuale dissennata realizzazione dell'opera: a) il danno per la salute dei cittadini provocato dall'inquinamento dell'aria (che si aggiungerebbe a quello gravissimo che grava sull'Alto Lazio in conseguenza della presenza del polo energetico Civitavecchia-Montalto) e da quello acustico (che colpirebbe pesantemente parte notevole della citta' capoluogo); b) la devastazione dell'area termale di Viterbo, che danneggerebbe irreversibilmente rilevanti beni ambientali, storico-culturali, sanitari, sociali ed economici (si consideri che il termalismo rappresenta il decisivo polo di sviluppo possibile dell'economia viterbese); c) il danno economico per i cittadini e gli operatori viterbesi che nella realta' l'aeroporto implichera': poiche' provochera' irrimediabili devastazioni; poiche' provochera' una immensa svalutazione di beni, attivita' ed esercizi; poiche' favorira' interessi speculativi di pochi ai danni dei reali interessi collettivi della comunita'; poiche' sottrarra' risorse pubbliche laddove invece esse servirebbero per ben altri interventi infrastrutturali; poiche' prosegue un modello di sviluppo "di servitu'" che gia' tanto male ha recato all'Alto Lazio (si pensi alle servitu' militari, alla servitu' energetica del polo Civitavecchia-Montalto, alle discariche abusive, alle attivita' speculative che hanno devastato il territorio...). Si consideri inoltre: d) la totale mancanza della Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria per legge; Valutazione d'impatto ambientale che se correttamente effettuata come la legge prevede rende impossibile la realizzazione dell'opera; e)peraltro l'opera fallirebbe comunque il suo obiettivo dichiarato, poiche' gli eventuali turisti low cost per Roma atterrati a Viterbo dovrebbero poi raggiungere la capitale con un viaggio dai tempi assai dilatati nonostante le due citta' distino meno di cento chilometri: poiche' la linea ferroviaria Roma-Viterbo richiede allo stato attuale circa due ore di tempo per raggiungere il centro di Roma da Viterbo; ed il traffico automobilistico subisce sia i limiti strutturali dell'antica consolare Cassia, sia i prevedibili ingorghi all'atto dell'immissione nel "collo dell'imbuto" costituito dal Grande Raccordo Anulare che circonda la capitale. A questo si aggiunga: f) l'assoluta urgente necessita' di ridurre e non incrementare il trasporto aereo alla luce del surriscaldamento globale del clima - surriscaldamento cui il trasporto aereo contribuisce in rilevante misura -; g) la presenza di solide ipotesi di profili affaristici nella vicenda; h) la necessita' di cessare di sperperare fondi pubblici a vantaggio delle compagnie aeree - ed in particolare di imprese discusse come certe compagnie di voli low cost - e in danno della salute della popolazione e a devastazione di preziosi beni del territorio: e' del tutto scellerato e insensato che ingenti risorse finanziarie pubbliche siano sperperate per recare grave nocumento alla popolazione e al territorio. E' di ben altro che l'Alto Lazio ha bisogno: i) per una mobilita' adeguata occorre in primo luogo potenziare i collegamenti ferroviari: riaprendo la linea Civitavecchia-Capranica-Orte, potenziando la linea Viterbo-Orte, potenziando la linea Viterbo-Roma; l) per uno sviluppo sostenibile occorre la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di qualita', del turismo di qualita', del termalismo, dell'alta formazione, delle infrastrutture al servizio dell'artigianato, del commercio e dell'accoglienza connessi ai beni e alle vocazioni precedentemente indicati. * A sostegno delle ragioni fin qui illustrate gia' due interrogazioni parlamentari sono state presentate alla Camera dei Deputati dal deputato Angelo Bonelli il 24 settembre 2007, e dai deputati Paolo Cacciari, Salvatore Cannavo', Massimiliano Smeriglio, Paolo Russo, Maria Cristina Perugia, Wladimiro Guadagno detto Vladimir Luxuria, Salvatore Iacomino il 27 settembre 2007. Un'interrogazione e' stata presentata al Senato della Repubblica dai senatori Francesco Martone, Adelaide Gaggio Giuliani detta Haidi, Salvatore Bonadonna il 2 ottobre 2007. Peraltro vari altri senatori e deputati hanno aderito al nostro appello per impedire la realizzazione della distruttiva opera. Dieci parlamentari europei, gli onorevoli Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano, hanno inviato il 13 settembre 2007 una lettera al Ministro dei Trasporti per esprimere la loro netta contrarieta' alla devastante opera. Vari altri parlamentari del parlamento europeo e di quello italiano, consiglieri della Regione Lazio, pubblici amminsitratori provinciali e comunali dell'Alto Lazio hanno espresso il loro sostegno alle preoccupazioni e alle posizioni qui rappresentate. E condividono le ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto illustri scienziati (come i professori Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia) ed illustri personalita' della vita civile (come la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, il magistrato Ferdinando Imposimato, padre Alex Zanotelli, la scrittrice Dacia Maraini), e numerose altre prestigiose figure della cultura, delle istituzioni, dell'impegno democratico. * Abbiamo gia' chiesto al Ministro dei Trasporti un impegno ed un incontro; alleghiamo in calce alla presente la missiva che come comitato abbiamo inviato in data 8 settembre 2007. Ma siamo convinti che una cosi' grave minaccia richieda altresi' l'interessamento e l'impegno del Parlamento, e per esso delle Commissioni da voi presiedute. Per questo con la presente siamo a richiamare la vostra attenzione ed a richiedere un vostro autorevole intervento. Vogliate gradire distinti saluti, dottoressa Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo professor Osvaldo Ercoli, gia' consigliere comunale e provinciale di Viterbo professor Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino Viterbo, 8 ottobre 2007 * Allegato. Lettera al Ministro dei Trasporti dell'8 settembre 2007 Al Ministro dei Trasporti Egregio Ministro, le scriviamo come cittadini residenti nel viterbese e come rappresentanti di movimenti e strutture che si impegnano in difesa dell'ambiente, della qualita' della vita, della civile convivenza, della legalita', dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Siamo molto preoccupati della prospettiva che a Viterbo si realizzi un aeroporto per voli low cost come terzo polo aeroportuale laziale e ci sembra necessario informarla che l'eventuale realizzazione di questa grande opera avrebbe conseguenze disastrose. Ma procediamo per ordine. 1. Ridurre e non incrementare il trasporto aereo Da tempo si sente parlare del progetto di incrementare anziche' ridurre il trasporto aereo e le basi aeroportuali ad esso intese nel territorio laziale. Crediamo che sia un grave errore: il trasporto aereo deve essere ridotto e non aumentato: - deve essere ridotto perche' contribuisce notevolmente al surriscaldamento del clima, la piu' grave emergenza ambientale planetaria che occorre fronteggiare con urgenti ed energici provvedimenti; - deve essere ridotto perche' fortemente inquinante e dannoso per la salute, sia per l'inquinamento provocato dalle emissioni nocive, sia per l'inquinamento acustico delle aree nelle vicinanze degli aeroporti; - deve essere ridotto perche' insostenibilmente energivoro, incomparabilmente piu' di altre forme di mobilita'; - deve essere ridotto perche' antieconomico, ed assai costoso per il pubblico erario che lo sostiene fortemente sia con finanziamenti diretti sia concedendo alle compagnie aeree agevolazioni e fin esenzioni fiscali semplicemente scandalose. Ricapitolando: deve essere ridotto perche' e' necessario limitare i danni che provoca alla biosfera, agli ecosistemi locali, alle persone, all'economia e alle finanze dello stato. 2. Un disastro ecologico, sanitario ed economico a Viterbo La proposta di realizzare a Viterbo un aeroporto per voli low cost per il turismo "mordi e fuggi" per Roma e' semplicemente insensata: - perche' anche se si realizzasse a Viterbo l'infrastruttura a tal fine, poi da Viterbo per Roma sarebbe necessario un viaggio in treno di due ore - dato che una classe politica ed amministrativa a dir poco evidentemente inadeguata si e' nel corso degli anni disinteressata della rete ferroviaria, col risultato che la linea Civitavecchia-Capranica-Orte e' chiusa, e tanto quella Viterbo-Orte quanto quella Viterbo-Capranica-Roma hanno tempi di percorrenza biblici; - perche' devasterebbe col suo impatto un'area di grande pregio ambientale, storico, culturale, sociale ed economico: l'area delle terme e del Bulicame che costituisce per Viterbo un irrinunciabile elemento di identita' storico-culturale e un fondamentale bene ambientale e socio-economico; - perche' colpirebbe interi popolosi quartieri della citta' con un inquinamento acustico gravissimo tale da rendere invivibile la quotidianita' di decine di migliaia di residenti; - perche' danneggerebbe irreversibilmente i beni culturali e ambientali e le vocazioni produttive del viterbese e la qualita' della vita di molti cittadini che vi abitano; - perche' provocherebbe un ulteriore aggravamento dell'aggressione al territorio altolaziale da parte di un devastante modello di sviluppo fondato sulle servitu' e la speculazione: l'alto Lazio ha gia' subito e subisce le nocive, pesanti conseguenze di servitu' energetiche e militari, di grandi opere insensate, di speculazioni edilizie dissennate, di discariche illegali, della penetrazione dei poteri criminali a questi "affari" connessa. 3. Per Viterbo Viterbo ha bisogno di ben altro: - ha bisogno di un deciso potenziamento delle ferrovie per i pendolari e per il commercio: affinche' sia finalmente garantito un adeguato collegamento tra Viterbo e Civitavecchia, Viterbo e Orte, Viterbo e Roma; - ha bisogno della difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali; - ha bisogno di sostegno alle sue reali vocazioni produttive: l'agricoltura di qualita', il turismo di qualita', il termalismo sociale, l'alta formazione e la ricerca in campo agrario, forestale, ambientale, archeologico, storico e artistico. 4. Ma anche per Frosinone e per Latina Ma non sono accettabili neanche le ipotesi di realizzare a Frosinone o a Latina il cosiddetto "terzo polo aeroportuale del Lazio" per il turismo low cost "mordi e fuggi" diretto a Roma. In ambedue i siti indicati da proponenti avventati e' evidente infatti che sussistono rilevanti elementi ostativi che naturalmente non e' questa la sede per illustrare, sia pur riassuntivamente. 5. Per Ciampino E' necessario e urgente dal nostro punto di vista ridurre il trasporto aereo, anche ed in primo luogo per rendere meno invivibile la situazione di gravissimo danno che tuttora subisce la popolazione di Ciampino e delle aree limitrofe: una situazione inammissibile, ampiamente documentata sotto ogni profilo; ed ai cittadini di Campino va naturalmente la nostra piena solidarieta', e il nostro pieno sostegno alle loro legittime richieste. 6. Rinunciare al terzo polo aeroportuale laziale Si tratta quindi, a nostro parere, di rinunciare ad inseguire il sogno di una proliferazione di aeroporti; di rinunciare a incentivare un turismo "mordi e fuggi" consumista, antieducativo e dagli effetti distruttivi; e di promuovere invece una mobilita' adeguata, un turismo consapevole e responsabile, accessibile a tutti, coerente con le finalita' di apprezzare i beni culturali e ambientali e di fare esperienze umane significative. 7. Tutelare i lavoratori Non solo: le segnaliamo anche che - come e' ampiamente documentato - le compagnie low cost sovente hanno condotte antisindacali, e che quindi deve essere preoccupazione dei pubblici poteri tutelare i diritti dei lavoratori e garantire l'osservanza delle leggi. La condotta antisindacale di talune compagnie low cost rivela anche come esse non promuovano occupazione stabile e qualificata, ma forme di precariato e di lavoro sottoposto a meccanismi di pressione ai limiti del ricatto. 8. Rispettare la legge Le chiediamo di impedire che si realizzi un mega-aeroporto in assenza del pieno espletamento della Valutazione d'impatto ambientale cosi' come previsto dalla legislazione vigente. Non e' stata fin qui mai resa di pubblico dominio una progettualita' adeguata, complessiva, ostensibile, sulla quale potesse esercitarsi quella procedura che la normativa sulla Valutazione d'impatto ambientale esplicitamente prevede. Non vorremmo che in questa vicenda si procedesse a colpi di "fatti compiuti" o col classico squallido metodo di eludere un esame complessivo fingendo che si procede solo a parziali interventi che nell'insieme configurano una grande opera ma che singola realizzazione per singola realizzazione possono apparire come opere non rilevanti e quindi non rientranti nei vincoli legislativi che alle grandi opere sono posti. Le chiediamo di far rispettare le leggi a tutela dell'ambiente, dei beni culturali, della salute e dei diritti dei cittadini; le procedure amministrative e i vincoli urbanistici e territoriali; la normativa locale, nazionale ed europea. Le chiediamo di vigilare e di essere inflessibile nel far valere l'obbligo del pieno rispetto della legge e nel contrastare ogni eventuale illecito affarismo e ogni eventuale operazione speculativa che possa essersi data o essere in divenire. Le chiediamo altresi' una verifica sugli atti gia' compiuti dagli enti locali, sui finanziamenti eventualmente gia' stanziati, o anche erogati, o addirittura utilizzati per opere connesse alla realizzazione di un aeroporto per voli low cost per il quale a tutt'oggi manca finanche un'adeguata progettazione e un'adeguata verifica di compatibilita' con quanto dalle leggi disposto. 9. Significative adesioni al nostro appello Le segnaliamo infine che all'appello promosso dal Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo sono gia' pervenute numerosissime dichiarazioni di attenzione, sostegno e adesione, tra cui quelle graditissime del magistrato Ferdinando Imposimato; di scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Giorgio Cortellessa, Marcello Cini, Giorgio Nebbia; di altri cattedratici universitari come Rocco Altieri, Andrea Canevaro, Domenico Jervolino, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Silvia Vegetti Finzi; di scrittrici e saggiste come Dacia Maraini e Lea Melandri; di intellettuali come Giancarla Codrignani, Enrico Peyretti, Bruno Segre, Renato Solmi; di personalita' della vita civile e dell'impegno sociale ed educativo come Marinella Correggia, Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Anna Puglisi, Umberto Santino, Mao Valpiana, e ancora di vari parlamentari europei, senatori e deputati al parlamento italiano, consiglieri regionali del Lazio. 10. Una richiesta di incontro Siamo infine a chiederle un incontro per poterle meglio illustrare quanto succintamente descritto nella presente lettera. Restiamo a sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento e confidiamo nella possibilita' di incontrarla al piu' presto. Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire cordiali saluti ed auguri di buon lavoro, Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone all'aroporto di Viterbo Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 8 settembre 2007 3. INCONTRI. UN'ASSEMBLEA A FROSINONE [Riportiamo il seguente comunicato dal titolo completo "L'11 ottobre a Frosinone si e' svolta un'assemblea pubblica contro il terzo polo aeroportuale del Lazio e per la riduzione del trasporto aereo. La dottoressa Antonella Litta e il professor Alessandro Pizzi hanno recato la solidarieta' del comitato di Viterbo"] Giovedi' 11 ottobre 2007, presso la Biblioteca comunale di Frosinone, si sono riuniti i comitati, le associazioni, i partiti che sono contro la realizzazione dell'aeroporto a Frosinone. Erano presenti i rappresentanti dei comitati di Ferentino, del Comitato "No Aeroporto" di Frosinone, Rifondazione comunista, Partito comunista dei lavoratori, Sindacato Dei Lavoratori settore trasporto aereo, Attac Italia, Alternativa verde, Tribunale dei diritti del malato, Calimero Tv ed altre associazioni locali. Hanno aderito, ma non erano presenti, Wwf e Legambiente. A questo incontro ha partecipato anche una delegazione del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo, formata dalla portavoce Antonella Litta e da Alessandro Pizzi. * La riunione era organizzata per formare un coordinamento di tutti i comitati, le associazioni e le forze politiche e sociali che si battono contro l'aeroporto a Frosinone. Tutti gli intervenuti hanno dimostrato il grave danno alla salute dei cittadini che l'aeroporto comporterebbe, in una zona gia' inquinata dalle polveri sottili. Tutti hanno messo in evidenza l'aspetto speculativo e devastante dell'opera, che ricalcherebbe un modello collaudato: pochi speculatori guadagnano e la maggioranza dei cittadini paga in termini economici e soprattutto in salute. In particolare il sindacalista del SdL ha centrato l'attenzione sulle compagnie low-cost come la Ryanair, denunciando che il sistema low-cost implica una compressione dei diritti dei lavoratori. E' emerso chiaramente che l'aeroporto non solo e' nocivo per la salute, ma impedisce la valorizzazione delle risorse naturali di Frosinone a partire dal recupero della Valle del Sacco. * I rappresentanti del Comitato contro l'aeroporto di Viterbo hanno portato la loro solidarieta', hanno illustrato le iniziative intraprese a Viterbo ed hanno evidenziato come la lotta di Viterbo e' la stessa di Frosinone: comune e' l'obiettivo di impedire la realizzazione del terzo aeroporto del Lazio e di ottenere una drastica riduzione del trasporto aereo. Infine hanno dato appuntamento a Viterbo per il secondo convegno del 18 ottobre. 4. INIZIATIVE. ANTONELLA LITTA: DA VITERBO A CIAMPINO [Si svolge oggi, sabato 13 ottobre, a Ciampino una manifestazione per la riduzione del trasporto aereo e in difesa del diritto alla salute. All'iniziativa e ai comitati di Ciampino ha espresso la sua solidarieta' il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo] Care amiche e cari amici, siamo naturalmente pienamente solidali con la lotta dei cittadini di Ciampino e dei centri limitrofi in difesa del diritto alla salute delle popolazioni locali e per la riduzione del trasporto aereo che non solo devasta gli ecosistemi locali ma contribuisce gravemente al surriscaldamento del clima che e' oggi la principale emergenza globale. A tutte le iniziative democratiche per i diritti umani di tutti gli esseri umani, a tutte le iniziative nonviolente in difesa dei beni comuni, a tutte le iniziative che con la scelta della nonviolenza si oppongono alla devastazione della biosfera, a tutte le iniziative che affermano la dignita' umana con la forza della democrazia, della legalita', della verita', della responsabilita', esprimiamo il nostro apprezzamento, la nostra vicinanza, la nostra solidarieta'. A questo breve messaggio di sostegno e saluto alleghiamo il testo del nostro appello di alcune settimane fa che crediamo possa recare alcuni ulteriori elementi di riflessione utili al comune impegno. Un cordiale saluto, Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo * Allegato. Appello del comitato Un aeroporto a Viterbo? No, Grazie E' necessario invece ridurre il trasporto aereo 1. Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei dintorni: sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi malattie; sia attraverso l'inquinamento acustico. 2. Il trasporto aereo contribuisce fortemente al surriscaldamento del clima. 3. Il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente. 4. Il trasporto aereo e' antieconomico: consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto; danneggia gravemente la biosfera; costa molto alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mentre si effettuano sciagurati tagli di bilancio per sanita' ed assistenza): paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i cittadini che non lo usano; danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le economie locali ma le impoverisce; l'occupazione nel settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie hanno spesso condotte gravemente antisindacali. 5. Il trasporto aereo e' iniquo: statisticamente e' dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi, ma i costi li pagano soprattutto i bilanci pubblici, e le conseguenze nocive le pagano innanzitutto i poveri. 6. Nel caso specifico dell'aeroporto a Viterbo manca completamente la Valutazione d'impatto ambientale. Viterbo nell'ambito della mobilita' ha bisogno innanzitutto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, con Orte e con Civitavecchia. Una mobilita' coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive del viterbese. Chiediamo che sia rispettato il diritto alla salute. Chiediamo che sia rispettato il diritto alla sicurezza. Chiediamo che sia rispettato il diritto a un ambiente vivibile. Chiediamo che sia rispettato il diritto a un lavoro dignitoso e sicuro. Chiediamo che sia rispettato il diritto alla mobilita' per tutti e non solo per pochi privilegiati. Chiediamo che decisioni che riguardano tutti siano discusse da tutti e prese in modo democratico. Chiediamo che prevalga la responsabilita', la solidarieta', la democrazia. Siamo solidali con i cittadini di Ciampino, vittime dell'estrema nocivita' dell'aeroporto. Siamo solidali con tutti gli esseri umani che subiscono le conseguenze dell'effetto serra cui il trasporto aereo contribuisce in misura cosi' rilevante. Chiediamo a chi condivide questo appello di aderire ad esso, di diffonderlo, di sostenere l'impegno del comitato. Il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti umani di tutti gli esseri umani 5. INCONTRI. IL 18 OTTOBRE UN CONVEGNO A VITERBO Giovedi' 18 ottobre a Viterbo si svolgera' il secondo convegno sul tema "Un mega-aeroporto a Viterbo? No, grazie". In difesa del diritto alla salute, in difesa dei beni ambientali e culturali, per valorizzare e non devastare le risorse e le vocazioni produttive del territorio, per una mobilita' adeguata e sostenibile, per un modello di sviluppo al servizio delle persone, per la legalita' e la democrazia, per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della biosfera. * Per informare e sensibilizzare la cittadinanza il comitato che si oppone all'aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo ha organizzato un secondo convegno di studi il giorno giovedi' 18 ottobre a Viterbo, presso la sala Anselmi della Provincia, di fronte a Palazzo Gentili , in via Saffi, con inizio alle ore 17. Partecipano al convegno in qualita' di relatori: l'on. Giulietto Chiesa, europarlamentare, giornalista e saggista; il professor Giuseppe Nascetti, docente di Ecologia all'Universita' della Tuscia; l'on. Enrico Luciani, presidente della Commissione Trasporti della Regione Lazio. Presiede il convegno la dottoressa Antonella Litta, portavoce del comitato. * Un mega-aeroporto a Viterbo? No, grazie Difendiamo la salute dei cittadini, l'ambiente e i beni culturali e sociali di Viterbo, l'economia locale e il diritto a un lavoro valido e sicuro. Difendiamo la biosfera e i diritti di tutti. Difendiamo la democrazia. Impediamo una speculazione scandalosa e gravemente nociva. 6. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 38 del 13 ottobre 2007 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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