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La domenica della nonviolenza. 131
- Subject: La domenica della nonviolenza. 131
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sun, 30 Sep 2007 12:22:05 +0200
- Importance: Normal
============================== LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 131 del 30 settembre 2007 In questo numero: Nanni Salio: Per chi suona l'arpa birmana? EDITORIALE. NANNI SALIO. PER CHI SUONA L'ARPA BIRMANA? [Ringraziamo Nanni Salio (per contatti: info at cssr-pas.org) per questo intervento. Giovanni (Nanni) Salio, torinese, nato nel 1943, ricercatore nella facolta' di Fisica dell'Universita' di Torino, segretario dell'Ipri (Italian Peace Research Institute), si occupa da alcuni decenni di ricerca, educazione e azione per la pace, ed e' tra le voci piu' autorevoli della cultura nonviolenta in Italia; e' il fondatore e presidente del Centro studi "Domenico Sereno Regis", dotato di ricca biblioteca ed emeroteca specializzate su pace, ambiente, sviluppo (sede: via Garibaldi 13, 10122 Torino, tel. 011532824 - 011549005, fax: 0115158000, e-mail: regis at arpnet.it, sito: www.cssr-pas.org). Opere di Giovanni Salio: Difesa armata o difesa popolare nonviolenta?, Movimento Nonviolento, II edizione riveduta, Perugia 1983; Ipri (a cura di Giovanni Salio), Se vuoi la pace educa alla pace, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1983; con Antonino Drago, Scienza e guerra: i fisici contro la guerra nucleare, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1984; Le centrali nucleari e la bomba, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1984; Progetto di educazione alla pace, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1985-1991; Ipri (introduzione e cura di Giovanni Salio), I movimenti per la pace, vol. I. Le ragioni e il futuro, vol. II. Gli attori principali, vol. III. Una prospettiva mondiale, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1986-1989; Le guerre del Golfo e le ragioni della nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1991; con altri, Domenico Sereno Regis, Satyagraha, Torino 1994; Il potere della nonviolenza: dal crollo del muro di Berlino al nuovo disordine mondiale, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1995; Elementi di economia nonviolenta, Movimento Nonviolento, Verona 2001; con D. Filippone, G. Martignetti, S. Procopio, Internet per l'ambiente, Utet, Torino 2001. Aung San Suu Kyi, figlia di Aung San (il leader indipendentista birmano assassinato a 32 anni), e' la leader nonviolenta del movimento democratico in Myanmar (Birmania) ed ha subito - e subisce tuttora - durissime persecuzioni da parte della dittatura militare; nel 1991 le e' stato conferito il premio Nobel per la pace. Opere di Aung San Suu Kyi: Libera dalla paura, Sperling & Kupfer, Milano 1996, 2005; Lettere dalla mia Birmania, Sperling & Kupfer, Milano 2007] Quella tuttora in corso e' solo l'ultima di una lunga serie di lotte nonviolente che, da almeno vent'anni, caratterizzano la vita politica della Birmania (Burma o Myanmar, a seconda di come la si voglia chiamare). Di queste lotte non si parla molto nei media occidentali, tranne per la figura di Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace agli arresti domiciliari da dodici anni. E ancor meno si agisce sul piano politico istituzionale. Pertanto, le manifestazioni che si susseguono da circa un mese, guidate dai monaci e dalle monache buddiste hanno colto un po' tutti di sorpresa, tranne coloro che da tempo mantengono i contatti con i movimenti di opposizione e di protesta nonviolenti. Colpisce, infatti, il manuale di azione nonviolenta preparato da tempo a cura di Nonviolence International Southeast Asia, Speaking Truth to Power. The Methods of Nonviolent Struggle in Burma, (disponibile on-line: http://nonviolenceinternational.net/images/stories/Speaking_Truth_to_Power.p df ), che ha sicuramente contribuito alla preparazione di questíultima fase della lotta. Ancora una volta assistiamo al dispiegarsi del people's power, il potere della nonviolenza, e del prezzo, talvolta assai duro, da pagare per non cadere nella trappola infernale della lotta armata e della guerra. Guardando le immagini straordinarie delle decine di migliaia di monaci e monache che a piedi scalzi e a mani nude guidano la protesta e resistono alla repressione, affiorano alla mente altre storie: da quella dell'Arpa birmana, lo splendido film in cui il regista giapponese Kon Ichikawa ha saputo rappresentare con straordinaria intensita' la consapevolezza e la compassionevolezza del buddhismo nella tragedia della guerra, alle fotografie dei giovani di piazza Tien An Men che sfidano i carri armati, ai monaci tibetani che si ribellano e protestano per l'occupazione cinese del loro paese. Di fronte alla pacata, ma ferma, determinazione di questi religiosi e queste religiose sorgono in noi sentimenti opposti, di ammirazione per il loro coraggio e di rabbia per la miopia e la brutalita' della violenza da parte di un manipolo di generali delegittimato e corrotto, che si mantiene al potere grazie all'indifferenza e al sostegno da parte di molti dei paesi piu' influenti. Spetta a noi non lasciare soli i manifestanti e premere sui nostri governi perche' intervengano e contribuiscano a realizzare quella transizione alla democrazia che non puo' piu' attendere. Ed e' anche nostro compito continuare a denunciare il ruolo nefasto di tutti gli eserciti, il sostegno di cui godono le elite militari in ogni paese e lo sperpero di risorse provocato dal gigantesco complesso militare-industriale in ogni area del pianeta. Uniamoci ai tibetani nel recitare il famoso mantra Om mani padme hum, "salve gioiello nel fiore di loto", nella speranza che il ritorno del buddhismo impegnato sulla scena politica ci aiuti a uscire dalla spirale perversa della violenza e a diffondere il messaggio della nonviolenza, nella continuita' tra Buddha, Cristo e Gandhi. ============================== LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 131 del 30 settembre 2007 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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